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Good News Agency

Nonostante tutto, una cultura di pace sta emergendo in tutti i campi dello sforzo umano

mensile, anno XVII, numero 261 – 28 ottobre 2017

 

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica nel mondo a media e giornalisti di redazione, ONG e associazioni di servizio, scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale educativo associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. Sostiene il Movimento Globale per la Cultura di Pace. Nel rapporto conclusivo sul progetto del Decennio per una Cultura di Pace (2001-2010) consegnato al Segretario-Generale ONU per la presentazione all'Assemblea Generale), Good News Agency è inclusa tra le tre ONG che svolgono un ruolo importante nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

 

Legislazione internazionale
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L'agenzia dell'ONU per la sicurezza alimentare sollecita l’adesione al trattato globale per eliminare il flagello della pesca illegale

6 ottobre 2017 – Invitando a rafforzare la lotta contro la pesca illegale, l'agenzia delle Nazioni Unite per la sicurezza alimentare ha sollecitato tutti i Paesi ad unirsi al trattato mondiale che mira a liberare il mondo da questo flagello che vale miliardi di dollari. L'Accordo sulle Misure degli Stati portuali (Port State Measures Agreement - PSMA), approvato dalla Conferenza della FAO nel novembre 2009, è entrato in vigore lo scorso mese di giugno, rendendo giuridicamente vincolante per i soggetti coinvolti di effettuare ispezioni rigorose delle navi per porto e non per la bandiera battente. Secondo José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO, il PSMA non è solo “lo strumento principale” per combattere la pesca illegale, ma aiuta anche ad affrontare altri gravi problemi tra cui il traffico di droga e di persone. “Abbiamo bisogno che tutti i Paesi del mondo diventino parte dell'accordo per renderlo estremamente efficace”, ha detto parlando a una conferenza a Malta. Finora circa 50 Paesi sono parte del trattato, ma sono necessari molti altri, ha aggiunto Graziano da Silva. Nell'ambito dei suoi impegni per l'attuazione dell'accordo, la FAO ha stanziato fondi monetari per finanziare programmi di sostegno per i Paesi più poveri per sviluppare la loro capacità tecnica, scientifica e legale. Queste risorse saranno sostenute da contributi volontari. Anche nelle sue osservazioni, il direttore generale della FAO ha annunciato impegni del valore di 41,9 milioni di dollari per iniziative di finanziamento a programmi destinati al settore della pesca, compreso il miglioramento della gestione della pesca e dei mezzi di sussistenza attorno al Mediterraneo e al Mar Nero. Con questi fondi la FAO mira a invertire l'andamento dell'eccessivo sfruttamento degli stock ittici e rafforzare il sostentamento delle comunità costiere povere, che dipendono principalmente dalla pesca su piccola scala. L'agenzia dell'ONU ha anche annunciato oggi che spenderà circa 1 milione di dollari per aiutare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo attraverso l’iniziativa Blue Growth, orientata a fornire ai Paesi in via di sviluppo un quadro che consente loro di ricostruire e di ampliare le loro economie acquatiche in un modo ecosostenibile e a beneficio delle comunità costiere.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=57827#.WeCBEkxabGY

 

L'Argentina ha finalmente una legge sull'accesso alle pubbliche informazioni  

28 settembre 2017 - Dopo 15 lunghi anni di campagne pubbliche e dibattiti in cui diverse personalità del mondo politico, sociale ed economico hanno tenuto marce e proteste pubbliche, l'Argentina ha finalmente una nuova legge che garantisce l'accesso all'informazione pubblica. Questo passo avanti deve diventare realtà in questo Paese sudamericano dove una delle principali richieste sociali è maggiore trasparenza da parte delle autorità. La legge sul diritto d'accesso alle informazioni pubbliche, che considera "tutte le informazioni governative" pubbliche, è stata approvata dal Congresso nel settembre dello scorso anno ed entrerà in vigore il 29 settembre.

http://www.ipsnews.net/2017/09/finally-argentina-law-access-public-information/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=finally-argentina-law-access-public-information

 

All’ONU il presidente guatemalteco promette il pieno impegno del governo per combattere la corruzione

19 settembre 2017 - Il presidente guatemalteco Jimmy Morales ha espresso oggi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite la più ferma intenzione di rafforzare e sostenere la Commissione internazionale contro l'impunità del Guatemala (CICIG), sottolineando che nessuna istituzione dovrebbe interferire nell'amministrazione della giustizia del Paese. L'accordo tra l'ONU e il Guatemala che ha istituito la CICIG è stato il primo del suo genere al mondo, ha affermato. Era cruciale che venisse rispettato fedelmente. Il lavoro della Commissione è iniziato nel 2007 e il suo mandato è stato prorogato cinque volte, dimostrando un impegno fermo per rafforzare e sostenere il suo lavoro, ha spiegato il Presidente.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=57579#.WdEQvGi0PIU

 

Diritti umani
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I coraggiosi difensori dei diritti umani in Iran e la loro battaglia contro la pena di morte

12 ottobre 2017 – Il 10 ottobre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro la pena di morte. Quest’anno per Amnesty International è particolarmente importante perché ricorrono i 40 anni dalla prima iniziativa (1977) dell’organizzazione per far abolire a livello globale la pena di morte. Da quel momento storico, i paesi che ancora adottano la pena di morte sono diventati una ristretta minoranza. Infatti, a settembre 2017, più dei due terzi dei paesi del mondo hanno abolito la pena di morte nei loro sistemi legali o penali. Nonostante il mondo si allontani sempre più dalla pena di morte, in Iran si continuano a giustiziare centinaia di persone ogni anno; il paese è secondo solo alla Cina per il numero di esecuzioni portate a termine ogni anno. Amnesty International ha registrato circa 1.000 esecuzioni in Iran nel 2015 e almeno 567 nel 2016.

https://www.amnesty.org/en/latest/campaigns/2017/10/iran-human-rights-defenders-jailed-for-their-anti-death-penalty-work/

 

Voci africane a sostegno delle persone con albinismo

10 ottobre 2017 - Nella remota isola dell'Africa orientale di Ukerewe, nel mezzo del lago di Victoria, le persone con albinismo, le cui voci sono rimaste in gran parte inascoltate, stanno ora scrivendo e esprimendo le loro esperienze in canzoni. Ukerewe è la più grande isola lacustre dell'Africa e fa parte della Tanzania, che è il Paese con la più alta incidenza di albinismo al mondo: circa uno su 1.400 persone. In tutto il continente africano il rapporto varia da uno su 1100 a uno su 15.000. Dal 2006, sono stati registrati più di 520 atti criminosi contro persone con albinismo in 28 Paesi, secondo l’organizzazione benefica canadese Under The Same Sun. Le persone con albinismo in Africa affrontano una serie di pregiudizi e stigmi sociali. Sono spesso allontanati ed etichettati come appartenenti ad un'altra razza, o come fantasmi o spiriti.

http://allafrica.com/stories/201710120837.html

 

Grecia: al voto il riconoscimento legale del genere: un momento storico verso i diritti dei transgender

10 ottobre 2017 – L’approvazione di una nuova legge che riforma il riconoscimento legale dell’identità di genere è un passo storico per la comunità transgender in Grecia, ha dichiarato Amnesty International. La nuova legge approvata oggi attesta esplicitamente che le persone transessuali possono cambiare i propri documenti d’identità senza la necessità di controlli o test medici. ”Questa riforma è una conquista epica per gli attivisti dei diritti dei transgender in Grecia, che da anni combattono per ottenere l’uguaglianza. È stato mandato un chiaro messaggio: nessuno deve essere costretto a sottoporsi a controlli medici per essere riconosciuto come individuo,” ha dichiarato Fotis Filippou, Rappresentante di Amnesty International in Europa.

https://www.amnesty.org/en/latest/news/2017/10/greece-vote-on-legal-gender-recognition-is-an-historic-step-forward-for-transgender-rights/

 

Sudafrica: i diritti umani riflessi attraverso l'arte

26 settembre 2017 - Una mostra alla Galleria Johanness Stegmann di Bloemfontein ha fatto conoscere le opere di noti artisti, poeti e attivisti sociali, che hanno creato una collezione di immagini provocanti che riflettono e rispondono ai valori e agli ideali inseriti nella carta dei diritti sudafricana. L'Art of Human Rights Print Portfolio è un'iniziativa di Art for Humanity (AFH): 29 artisti sudafricani e 27 poeti hanno creato opere che riflettono e rispondono ai valori e agli ideali inseriti nella carta dei diritti sudafricana, che si trova nel capitolo secondo della Costituzione.

http://allafrica.com/stories/201709270148.html

 

La nuova iniziativa del Fondo Fiduciario delle Nazioni Unite in Moldavia mira a proteggere le donne anziane dalla violenza domestica

26 settembre 2017 - HelpAge International, in collaborazione con Gender Centru, ha lanciato un'iniziativa triennale che mira a informare le donne anziane in Moldavia sui loro diritti e a proteggerle dalla violenza domestica. Il progetto "Ensuring Gender and Age Dimensions of Human Rights are realized in Moldova” (Garantire la salvaguardia dei diritti umani nelle donne di tutte le età in Moldavia), è sostenuto dal Fondo Fiduciario delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne. Il progetto mira a incrementare la conoscenza delle donne anziane sui loro diritti, di accedere ai servizi di supporto e a collaborare con la società civile per mobilitare otto comunità nel sud e nel centro del Paese per impegnarsi nella prevenzione della violenza contro le donne anziane.

http://www.unwomen.org/en/news/stories/2017/9/feature-initiative-in-moldova-protects-elderly-women

 

L’America Centrale e i Caraibi fanno passi storici per porre fine al matrimonio minorile

15 settembre 2017 - Honduras, Trinidad e Tobago, El Salvador e Guatemala aboliscono la legislazione discriminatoria che ha permesso questa pratica così negativa nei confronti  delle ragazze e delle donne adolescenti. Fino al 2012 il 29% delle ragazze latino-americane si sposava prima di aver compiuto 18 anni. Nonostante questo dato preoccupante, i Paesi dell'America centrale e dei Caraibi hanno compiuto passi storici negli ultimi mesi, accendendo le speranze di un cambiamento per le ragazze e le donne adolescenti nella regione. Il 12 luglio il Congresso honduregno ha modificato il codice nazionale di famiglia che revoca tutte le eccezioni legali che fino ad ora hanno permesso il matrimonio dei minori; anche se tecnicamente vietato, il matrimonio di ragazze di 16 anni era possibile con il consenso dei genitori. Un mese dopo, i vicini Guatemala e El Salvador hanno preso decisioni analoghe. In Guatemala sono state approvate riforme legali che di fatto vietavano il matrimonio per tutte le persone sotto i 18 anni di età, mentre in El Salvador sono state annullate tutte le deroghe giuridiche per il matrimonio infantile. Nel frattempo, nel giugno scorso, Trinidad e Tobago hanno modificato la legge sul matrimonio, la legge sul matrimonio musulmano e il divorzio, la legge sul matrimonio indù, la legge sul matrimonio della comunità Orisa e la legge sulle controversie matrimoniali con l'obiettivo di porre fine alla pratica del matrimonio minorile.

http://www.unwomen.org/en/news/stories/2017/9/news-central-america-and-the-caribbean-make-historic-strides-to-end-child-marriage

 

 

Economia e sviluppo

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La FAO e la Banca Mondiale lanciano un programma del valore di 36 milioni di dollari per aumentare la lotta alla carestia nello Yemen

3 ottobre 2017, Il Cairo / Roma - La Banca Mondiale e la FAO hanno lanciato un progetto del valore di 36 milioni di dollari che permetterà sia di fornire assistenza immediata a oltre 630.000 persone povere e senza cibo nello Yemen - il 30% delle cui sono donne – sia di aumentare la resilienza agricola a lungo termine nel paese dilaniato dal conflitto. I fondi donati per il "Progetto per il Ripristino e l'Aumento della Produzione Agricola dei Piccoli Agricoltori (SAPREP)", della durata triennale, provengono dal Programma per la Sicurezza Alimentare Mondiale della Banca mondiale (GAFSP). Con circa 17 milioni di persone che si trovano in una condizione d'insicurezza alimentare acuta, a livelli di emergenza o di crisi, lo Yemen sta attualmente vivendo la peggiore crisi umanitaria del mondo. Il conflitto in corso ha gravemente colpito il settore agricolo e ha avuto un impatto devastante sulla sicurezza alimentare, sulla nutrizione e sulla vita degli yemeniti. La sovvenzione permetterà alla FAO di sostenere i progetti prioritari, come quelli in materia di sostegno alla sicurezza alimentare e riabilitazione delle risorse idriche, che aumenterebbero la produzione, il reddito e l'alimentazione dei piccoli agricoltori, cosi come la costruzione delle capacità delle parti interessate, coinvolte in vari progetti legati alla sovvenzione. La FAO attualmente opera in 13 governatori dello Yemen, inclusi tutti i governatori che ospitano il maggior numero di famiglie a rischio alimentare. Nel 2017, la FAO punta a sostenere più di 3 milioni di persone a maggior rischio alimentare e nutrizionale nei governatori più colpiti dello Yemen e ha già vaccinato oltre 1 milione di capi da bestiame.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1041473/icode/

 

Il Burundi riceve una sovvenzione di 24,9 milioni di dollari da parte dell'IFAD per migliorare i servizi di inclusione finanziaria nelle zone rurali

3 ottobre 2017, Roma - Un totale di 99.200 famiglie rurali burundesi di 17 province beneficeranno di un accordo finanziario firmato oggi tra il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Burundi. L'accordo di finanziamento per il “Progetto di Sostegno all'Inclusione Finanziaria Agricola e Rurale in Burundi (PAIFAR-B) migliorerà la disponibilità di servizi finanziari nelle zone rurali, dove attualmente la domanda supera di gran lunga l'offerta. Una particolare attenzione sarà prestata ai gruppi più vulnerabili, tra cui le donne e i giovani. Il progetto sarà cofinanziato dal Governo del Burundi (2,6 milioni di dollari) e dai partecipanti (2,1 milioni di dollari). In Burundi le popolazioni rurali hanno un accesso estremamente limitato ai servizi finanziari. Per avviare delle attività agricole o non agricole, spesso le persone non hanno altra scelta che farsi fare prestiti dai commercianti o dagli "strozzini" che possono applicare tassi d'interesse eccessivi fino al 1.000 per cento. PAIFAR-B punta a garantire l'accesso ai servizi finanziari e ad altri servizi diversificati, per favorire l'emergere di un'ampia gamma di imprese che producano reddito, con l'obiettivo specifico di aiutare i poveri delle zone rurali. Il progetto coinvolgerà diversi partner, tra cui la Banca della Repubblica del Burundi per questioni di regolamentazione, nonché il settore privato per la gestione dei fondi e il rifinanziamento degli stabilimenti di micro-finanza (MFE). I MFE finanzieranno i piccoli agricoltori, i commercianti, i lavoratori delle materie, gli artigiani e le cooperative che lavorano nel settore rurale agricolo e non agricolo.

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p55/y2017/47919917

 

Heifer International e IFAD rafforzano la collaborazione per le aree rurali

18 settembre 2017, New York – Heifer International e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) collaboreranno per cercare nuove opportunità di miglioramento per lo sviluppo dei mercati, un’agricoltura climaticamente sostenibile, accessibilità ai finanziamenti e diversi altri ambiti che riguardano i piccoli agricoltori. Per più di 10 anni, Heifer ha lavorato con l’IFAD, concentrandosi sulla lotta alla povertà nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo attraverso investimenti a lungo termine. Le due organizzazioni hanno collaborato in Nepal, Rwanda e Tanzania. Con una nuova agenda stabilita, le due organizzazioni analizzeranno come proseguire i loro conseguimenti nelle seguenti aree:

Sviluppo dei mercati, inclusi modelli di business;

Agricoltura climaticamente sostenibile, nonché gestione sostenibile delle risorse;

Alfabetizzazione finanziaria, accesso alla finanza;

Capacità di iniziativa nelle comunità locali;

Migliore sicurezza alimentare attraverso fattorie/allevamenti integrati;

Migliore capacità di recupero grazie a migliori fatturati e strumenti;

Gestione delle perdite dei raccolti;

Capitale sociale, rafforzamento delle possibilità delle donne.

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p51/y2017/47397915

 

L'Agenzia delle Nazioni Unite IFAD e Mars Incorporated si impegnano a lavorare insieme per migliorare la vita dei piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo

18 settembre 2017, New York - Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e Mars Incorporated hanno firmato oggi un Memorandum d'Intesa (MoU) per lavorare insieme con l'obiettivo di aumentare i redditi e le opportunità economiche di migliaia di piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. L'accordo definisce come l'IFAD e Mars Inc. lavoreranno insieme per garantire agli agricoltori dell'estesa catena di fornitura di Mars Inc. un maggiore accesso agli strumenti, alla tecnologia e alla formazione, che li aiuterà a migliorare le loro vite. La firma del Memorandum d'Intesa segue il lancio del “Piano della Sostenibilità in una Generazione” da parte di Mars Inc., in cui verrà investito 1 miliardo di dollari nel corso dei prossimi anni per affrontare le minacce urgenti, tra cui il cambiamento climatico, la povertà nelle catene di fornitura e la scarsa disponibilità di risorse. Nell'ambito del Piano, Mars Inc. ha annunciato l'ambizione di migliorare significativamente la vita lavorativa di un milione di persone nella sua catena di valore, per consentire loro di prosperare. Nell'ambito del nuovo accordo, l'IFAD e Mars collaboreranno per fornire agli agricoltori una formazione e degli orientamenti tecnici che aumenteranno la produttività e gli standard di qualità e che sostengono i metodi agricoli più sostenibili per l'ambiente. Inoltre esamineranno le opportunità per sostenere i piccoli agricoltori all'interno delle catene di valore di Mars Inc., negoziando un maggiore accesso ai mercati che aiuterà gli agricoltori ad aumentare i loro redditi. L'accento sull'incremento dei redditi è anche una parte fondamentale del nuovo Laboratorio di Reddito degli Agricoltori di Mars Inc., un Centro Studi/Azione collaborativo, incentrato sulla creazione delle conoscenze necessarie mancanti per eliminare la povertà dei piccoli agricoltori

https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p53/y2017/47401925

 

Una nuova partnership tra ITU e FAO per rafforzare l'innovazione ICT nell'agricoltura

18 settembre 2017, New York - L'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) sfrutteranno le possibili sinergie nel sostegno all'attuazione dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, attraverso l'uso delle Tecnologie per l'Informazione e la Comunicazione (ICT). I Direttori delle due organizzazioni, Houlin Zhao (ITU) e José Graziano da Silva (FAO), hanno firmato oggi un Memorandum d'Intesa (MoU) volto a facilitare lo sviluppo di politiche e regolamenti per un'agricoltura tecnologica e di gruppi d'innovazione incentrati sulle ICT che rafforzino la competitività agricola nazionale e regionale. Il Memorandum d'Intesa ha anche l'obiettivo di rafforzare la capacità delle comunità rurali ad adottare e utilizzare le ICT in agricoltura, nel monitoraggio dei cambiamenti climatici e nella prevenzione delle catastrofi. Il MoU si fonda sulla continua collaborazione tra ITU e FAO nell'assistere gli Stati Membri ad adottare un approccio strategico che permetta il miglior utilizzo delle ICT nell'agricoltura. Nel 2016 le due istituzioni hanno sviluppato congiuntamente la Guida per le Strategie nell'Agricoltura Tecnologica, che fornisce un quadro generale ai paesi per sviluppare la propria strategia nazionale e il proprio piano operativo per un'agricoltura tecnologica. La FAO ha una lunga storia nel promuovere scambi di idee e di buone pratiche nelle ICT per un'agricoltura sostenibile e per lo sviluppo rurale. Nel 2007 la FAO e un gruppo di partner fondatori hanno lanciato la Comunità per le Pratiche di Agricoltura Tecnologica, uno spazio online con oltre 12.000 membri provenienti da 170 paesi e territori.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1038205/icode/

 

Il WFP e i suoi partner avviano un nuovo piano strategico per combattere la fame in Mozambico

13 settembre 2017, Maputo – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha lanciato un nuovo Piano Strategico Quinquennale (CSP) a favore del Mozambico. Il progetto vuole garantire una sicurezza alimentare a tutte le persone, aiutandole anche ad adattarsi alle condizioni climatiche avverse a cui il Mozambico sta diventando sempre più incline. Risultato di due anni di consultazioni nazionali, il Piano Strategico supporta appieno le priorità di sviluppo del Mozambico, compreso il piano quinquennale del governo 2015-19. In aggiunta, per garantire che le persone più vulnerabili possano avere cibo e nutrimento, il CSP vuole sradicare completamente la malnutrizione tra I bambini che abitano le zone del paese che regolarmente soffrono d’insicurezza alimentare, migliorando la qualità di vita dei piccoli fattori. Nonostante il Mozambico abbia raggiunto il suo Obiettivo di Sviluppo per il Millennio di dimezzare il numero degli affamati nel paese, circa un quarto della popolazione vive ancora nell’insicurezza alimentare o nella malnutrizione. Lo stato rimane uno dei più inclini alle calamità (eventi climatici estremi che distruggono infrastrutture e rallentano la crescita economica, indebolimento delle iniziative per cancellare povertà e fame, ecc.). Sebbene l’assistenza umanitaria continuerà a essere fornita, il nuovo progetto si concentrerà nel supportare a lungo termine la resilienza e a rafforzare le collaborazioni, i sistemi nazionali e le istituzioni impegnate negli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, soprattutto SDG2 (Zero Hunger) entro il 2030.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-and-partners-embark-new-strategic-plan-fight-hunger-mozambique

 

 

 

Solidarietà

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Attraverso il WFP, il Giappone sostiene i palestinesi vulnerabili a Gaza

10 ottobre 2017, Ramallah - Il Governo del Giappone ha annunciato un contributo di circa 3,2 milioni di dollari a favore del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), che fornirà sei mesi di assistenza alimentare a 52.000 dei palestinesi non rifugiati più vulnerabili che vivono a Gaza. Il contributo del Giappone consentirà al WFP di fornire alle famiglie un'assistenza alimentare mensile che include farina di frumento e olio vegetale arricchito con minerali e micronutrienti, oltre a legumi e sale iodato. Le famiglie destinatarie, costituite principalmente da donne e bambini, sono tra le più povere di Gaza e dipendono dai programmi di reti di sicurezza sociale del Ministero per lo Sviluppo Sociale, che includono i prodotti alimentari forniti dal WFP. Il WFP utilizzerà il contributo anche per acquistare tonno in scatola di alta qualità giapponese, che è un'ottima fonte di proteine e micronutrienti come la vitamina A, lo zinco e il ferro. Il WFP metterà da parte una parte del tonno acquistato come riserva in caso di emergenza. Il sostegno del Giappone consentirà al WFP di investire inoltre nell'economia locale attraverso acquisti locali e la distribuzione di denaro contante e buoni alimentari che le persone potranno utilizzare nei negozi locali. Dal 2011 il WFP ha immesso più di 242 milioni di dollari nell'economia palestinese attraverso l'acquisto di prodotti alimentari locali e l'utilizzo di buoni elettronici. I contributi generosi e prevedibili del Giappone sono stati significativi per il WFP per garantire l'assistenza ai più poveri palestinesi non rifugiati, in particolare a Gaza, dove l'insicurezza alimentare interessa quattro persone su dieci e la disoccupazione e la povertà sono dilaganti.

http://www.wfp.org/news/news-release/through-wfp-japan-supports-vulnerable-palestinians-gaza

 

Beni di prima necessità e sostegno emotivo per i bambini di Porto Rico

6 ottobre 2017 Fairfield, Connecticut— Milioni di americani a Porto Rico, tra cui circa 700.000 bambini, continuano ad affrontare le conseguenze dell'Uragano Maria. Più di due settimane dopo lo scatenarsi dell'uragano sull'isola, elettricità, carburante e acqua potabile scarseggiano ancora. Questa settimana Save the Children ha inviato ulteriori forniture e personale per rispondere ai bisogni più urgenti dei bambini e delle loro famiglie. Lo staff dell'organizzazione è arrivato non appena passata la tempesta e, grazie alla collaborazione di partner e funzionari locali, ha già distribuito beni di prima necessità per infanti e bambini piccoli in sette ricoveri dell'isola, con ulteriori distribuzioni già pianificate. (…)

Oltre alla distribuzione di provviste, Save the Children sta contribuendo a sostenere il benessere fisico ed emotivo dei bambini tramite i suoi “Child-Friendly Spaces” — zone sicure e ben sorvegliate all'interno dei ricoveri dove i bambini possono giocare, socializzare ed iniziare a riprendersi dal disastro, permettendo nel frattempo ai loro genitori di concentrarsi sul rispondere ai bisogni della famiglia, immediati e a lungo termine. Gli studenti non sono ancora rientrati a scuola, e ad ora sono stati valutati i danni in meno della metà delle 1.100 scuole pubbliche di Porto Rico. I “Child-Friendly Spaces” aiuteranno questi studenti a ritrovare un po' di normalità mentre aspettano la riapertura delle scuole.

http://www.savethechildren.org/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=8rKLIXMGIpI4E&b=9506655&ct=15005677&notoc=1

 

20.000 pasti e forniture critiche consegnate a Porto Rico per assistere le vittime del disastro

5 ottobre 2017, New York /CSRwire/ - La scorsa settimana la Banca Alimentare per la Città di New York ha inviato circa 20.000 pasti e forniture essenziali alla sua banca sorella, Banco de Alimentos de Puerto Rico. JetBlue e il suo partner, Atlas, hanno consegnato i prodotti a Porto Rico, dove saranno distribuiti alle vittime dell'Uragano Maria. Pacchi contenenti acqua in bottiglia, alimenti da scaffale e altre forniture necessarie, come pannolini ed assorbenti igienici femminili, sono stati confezionati e preparati per la distribuzione prima di essere caricati sui camion diretti all'aeroporto JFK.  “Sandy ci ha insegnato che in un disastro la prima cosa che vuoi sapere è che non sei dimenticato, e l'invio di forniture necessarie è un modo importante per dimostrare che New York sta con Porto Rico,” ha spiegato il Presidente della Banca Alimentare per la Città di New York Margarette Purvis.(…) “I membri degli equipaggi JetBlue fanno regolarmente volontariato presso la cucina comunitaria della Banca Alimentare. “Quando abbiamo saputo dell'impegno di tutta la città nel sostenere le operazioni di soccorso a Porto Rico, ci siamo buttati immediatamente, insieme al nostro partner, Atlas,” ha dichiarato Icema Gibbs, direttore della responsabilità sociale di impresa di JetBlue.(…) La Banca Alimentare ha aperto inoltre punti di raccolta in città per accettare donazioni di cibo e forniture per le spedizioni in corso ai Caraibi. I newyorchesi possono trovare punti di scarico e lista dei prodotti necessari all'indirizzo:

http://www.foodbanknyc.org/new-yorkers-united/

 

Il WFP fornisce sostegno alimentare, logistico e di telecomunicazione all'isola di Dominica colpita dall'uragano

29 settembre 2017, Roma - Approvvigionamenti alimentari di emergenza da parte del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) sono stati consegnati per la distribuzione nell'isola caraibica di Dominica, devastata dall'uragano Maria all'inizio della scorsa settimana. Dieci tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico sono state trasportate via nave questa settimana all'isola caraibica orientale e poi consegnate alle comunità remote interne attraverso gli elicotteri e alle comunità costiere con le barche. Complessivamente il WFP prevede di fornire assistenza alimentare a circa 25.000 persone per un periodo di tre mesi. Il WFP ha già elaborato con il governo un sistema per fornire alle persone colpite dall'uragano buoni alimentari che potranno essere scambiati con prodotti alimentari nei mercati locali una volta riaperti. Il WFP fornisce anche assistenza logistica, servizio aereo e supporto alle telecomunicazioni a Dominica e alle operazioni di aiuto umanitario. La Squadra Emergenza Telecomunicazioni del WFP- con il supporto di esperti della Squadra di Risposta Ericsson e del Governo del Lussemburgo - ha stabilito la connettività di circa 400 utenti registrati a Dominica, tra cui il Centro di Emergenza Operativa del Governo, gli aeroporti, gli ospedali dell'isola e i Vigili del Fuoco dominicani,  venezuelani e francesi. Sulla scia di una serie di uragani che hanno devastato i Caraibi, il WFP - dai suoi centri operativi a Barbados e Antigua - ha lavorato a stretto contatto con l'Agenzia Caraibica per la Gestione delle Emergenze, i governi dell'isola e partner internazionali.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-providing-food-logistics-and-telecoms-support-hurricane-hit-island-dominica

 

Cuba: inizia la ripresa dopo le distruzioni dell’uragano Irma, arrivano gli aiuti

25 settembre 2017 Havana/Panama– Una consistente spedizione di aiuti da parte della Croce Rossa è arrivata a Cuba durante il weekend, portando assistenza veramente necessaria a migliaia di persone che hanno perso casa e averi a causa dell'Uragano Irma. La spedizione comprende 33 tonnellate di kit igienici, teloni, set da cucina, kit di attrezzi, secchi, taniche, zanzariere e pastiglie di aqua-tab. È partita dal polo logistico della Croce Rossa a Panama su un aereo cargo fornito dalla compagnia logistica globale UPS. Irma ha colpito Cuba l'8 settembre come uragano di categoria 5, portando giorni di vento distruttivo e piogge torrenziali. Si stima che l'uragano abbia distrutto o danneggiato 215.000 abitazioni, colpendo più di 5 milioni di persone e lasciandone centinaia di migliaia bisognose di assistenza umanitaria. Una delle maggiori priorità è ristabilire l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici. Mare grosso, danni ai servizi igienici e fiumi esondati hanno contaminato i serbatoi d'acqua lungo tutta la costa orientale di Cuba. É inoltre necessario ripristinare l'elettricità e fornire prodotti quali zanzariere trattate con insetticida, set da cucina, teloni, filtri per l'acqua, secchi, kit igienici e materiale per tetti. La FICR ha lanciato un appello di emergenza per un po' meno di 7,1 milioni di franchi svizzeri per fornire assistenza sotto forma di riparo, acqua e servizi igienici, sostegno psicosociale e ripristino dei legami familiari. Le operazioni della Croce Rossa interesseranno 25.000 persone nelle province devastate da Irma.

http://media.ifrc.org/ifrc/press-release/aid-arrives-cuba-island-nation-begins-recovery-destructive-hurricane-irma/

 

Gli Stati Uniti donano circa 100 milioni di dollari a favore della risposta d'emergenza  del WFP nella Nigeria nord-orientale

20 settembre 2017, Abuja - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto con gioia un contributo significativo di quasi 100 milioni di dollari da parte degli Stati Uniti, che garantirà un'assistenza alimentare salva-vita continuativa nel nord-est della Nigeria per tutto l'inizio del 2018. Il WFP utilizzerà i fondi per scopi diversi, incluso l'acquisto locale di sorgo, fagioli secchi, sale, riso e olio vegetale per le distribuzioni alimentari, nonché per fornire denaro contante o buoni alimentari alle persone, che potranno fare acuisti presso i negozi partecipanti. Il contributo americano sarà utilizzato anche per coprire i costi di trasporto e consegna di 5.000 tonnellate di riso donate dal governo nigeriano per le operazioni di emergenza del WFP. Un'ulteriore parte del finanziamento verrà utilizzata per acquistare alimenti nutrizionali specializzati per le popolazioni più fragili, in particolare le donne in stato di gravidanza o allattamento e i bambini piccoli. L'assistenza salva-vita del WFP ha raggiunto più di un milione di persone ogni mese nelle aree colpite dal conflitto nel nord-est della Nigeria ed è stato fondamentale nel fornire stabilità alle persone che affrontano la fame e il conflitto. Il contributo dell'USAID arriva alla fine della "stagione magra", tra i raccolti, che ha lasciato circa 5,2 milioni di persone nel nord-est della Nigeria senza sapere da dove arriverà il loro prossimo pasto. Una mancanza di finanziamenti all'inizio di quest'anno ha obbligato il WFP a ridurre le sue operazioni e a concentrarsi esclusivamente sull'assistenza nutrizionale ai bambini di età inferiore ai due anni

http://www.wfp.org/news/news-release/us-donates-around-us100-million-wfp-northeast-nigeria-emergency-response

 

La Banca Mondiale dona 50 milioni di dollari per combattere la fame e la malnutrizione nel Sud Sudan

12 settembre 2017, Juba - Tre Agenzie delle Nazioni Unite che portano avanti la battaglia per contrastare la terribile crisi alimentare e nutrizionale in Sud Sudan hanno oggi accolto con gioia una donazione di 50 milioni di dollari da parte della Banca Mondiale per affrontare l'insicurezza alimentare e la malnutrizione del paese. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) e il Programma Alimentare Mondiale (WFP) affermano che l'aiuto della Banca Mondiale, indirizzato al meglio attraverso il Ministero dell'Agricoltura del Sud Sudan, sia vitale per garantire l'attuale sostegno a milioni di uomini, donne e bambini che se privati di assistenza continua dovrebbero affrontare la fame. Grazie a una massiccia risposta all'emergenza, inclusa l'assistenza alimentare e nutrizionale su larga scala, le condizioni di carestia nel Sud Sudan sono diminuite. Tuttavia ancora sei milioni di persone non sanno da dove proverrà il loro prossimo pasto. Si stima che in tutto il paese oltre 1,1 milioni di bambini soffrano di malnutrizione, di cui 290.000 soffrono di malnutrizione acuta e sono bisognosi di urgenti aiuti umanitari. Gli sforzi dell'UNICEF per prevenire e curare la malnutrizione acuta nei bambini potranno aumentare significativamente nel corso del prossimo anno grazie alla donazione di oltre 16 milioni di dollari da parte della Banca mondiale. Il WFP riceverà quasi 26 milioni di dollari per l'assistenza alimentare e nutrizionale di 110.000 persone, in particolare nelle aree con fame acuta e minacciate dalla carestia. La FAO riceverà quasi 8 milioni di dollari per sostenere il recupero della produzione di colture, del bestiame e della pesca nelle aree colpite da insicurezza alimentare. Ristabilendo il loro sostentamento, la fine della fame e della povertà estrema possono diventare realtà.

http://www.wfp.org/news/news-release/world-bank-donates-us50-million-fight-hunger-and-malnutrition-south-sudan

 

 

Pace e sicurezza

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Colombia: ha inizio la nuova operazione delle Nazioni Unite; si incentra sulla reintegrazione degli ex combattenti

27 settembre 2017 – Sono state avviate le operazioni della seconda missione delle Nazioni Unite post-conflitto in Colombia, come prosecuzione dell’attività del contingente ONU che era stata inviato a verificare l'attuazione dell’accordo tra il Governo colombiano e le Forze armate rivoluzionarie dell'Esercito Popolare colombiano (FARC-EP) concernente il cessate il fuoco, la cessazione delle ostilità e la deposizione delle di armi.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=57751#.WdEG7Gi0PIU

 

Giornata internazionale della Pace 2017

26 settembre 2017 - Il CICR( Comitato Internazionale Croce Rossa) invita le parti in conflitto armato a proteggere i civili, inclusi i giovani. La celebrazione ha aumentato la consapevolezza degli strumenti dell'UA su giovani, pace e sicurezza e sulla Risoluzione 2250 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR 2250), volta a stimolare la rapida attuazione della Risoluzione negli Stati membri che affrontano minacce armate o che lavorano attivamente per prevenire i conflitti. L'UNSCR 2250 si impegna un maggiore coinvolgimento dei giovani che si trovano in situazioni di conflitto e post-conflitto e mette i giovani al centro dei processi e delle politiche per la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile.

https://www.icrc.org/en/document/international-day-peace-2017

 

L’Algeria elimina le ultime mine anti uomo

19 settembre 2017 - Il 18 settembre 2017 l'Algeria ha celebrato il ventesimo anniversario dell'adozione del trattato contro le mine, distruggendo le sue ultime mine terrestri anti uomo. Dopo aver completato lo sgombero delle mine di terra ed essere diventato un paese senza mine nel 2016, l'Algeria ha deciso di non conservarle più. "Dopo che il più grande paese africano ha distrutto le sue ultime mine terrestri è diventato un paese  liberato dalle mine, i vicini dell'Algeria come la Libia e il Marocco e gli altri stati non facenti parte del trattato, devono smettere di trovare scuse e dovrebbero darsi da fare per aderire al Trattato per la messa al bando delle mine per aiutare a pervenire a una regione miniera senza mine" ha affermato Ayman Sorour, Direttore della Protezione contro gli armamenti e le loro conseguenze, membro della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine terrestri. Nel novembre 2005, l'Algeria ha completato la distruzione delle sue scorte di 150.050 mine anti uomo. Il paese non ha mai prodotto o esportato mine anti uomo, ma le ha importate e usate nel passato. Oltre 7.000 algerini sono stati uccisi o feriti da mine e da residui esplosivi di guerra e secondo l'articolo 6.3 del Trattato sulle mine, l'Algeria ha l'obbligo di continuare ad assistere tutti i sopravvissuti alle mine, le famiglie e le comunità colpite. I risultati del Landmine Monitor dimostrano che l'Algeria deve intervenire per sviluppare meccanismi fondamentali di raccolta dei dati per migliorare la pianificazione del programma di assistenza alle vittime; appoggia e attua ufficialmente il piano d'azione per l'assistenza alle vittime, sviluppato in collaborazione con le ONG e i sopravvissuti alle mine ;  garantisce che tutte le vittime siano registrate e quindi in grado di ricevere pensioni e altri vantaggi. L'Algeria ha firmato il trattato sulla messa al bando delle mine il 3 dicembre 1997, ratificato il 9 ottobre 2001 ed è divenuto Stato partecipante il 1° aprile 2002.

http://www.icbl.org/en-gb/news-and-events/news/2017/algeria-eliminates-last-antipersonnel-landmines.aspx

 

 

Salute

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I vaccini antipolio arrivano ai bambini vulnerabili in aree difficili da raggiungere in Siria

13 settembre 2017 – Tre fasi di immunizzazioni di massa sono state portate a termine nei governatorati di Deir Ez-Zor e Raqqa, Siria, in risposta a un’epidemia di poliovirus di tipo 2 circolante di derivazione dal vaccino (cVDPV2). L’ultima fase, diretta ai bambini residenti, ai rifugiati e agli sfollati interni con meno di 5 anni a Deir Ez-Zor, si è conclusa il 28 agosto. “Il rilevamento di poliovirus circolanti di derivazione vaccinale indica che vi è stato un basso livello di immunità nella popolazione delle aree affette per un periodo considerevole di tempo,” ha detto Chris Maher, dirigente del programma regionale di eradicazione della poliomielite dell’OMS con base ad Amman, Giordania. Fino alla fine di agosto sono stati confermati 39 casi di cVDPV2 in Siria. In aggiunta e sostegno a questa azione di contrasto, l’ OMS e i propri associati stanno anche lavorando con i paesi confinanti per aumentare l’immunità e le attività di sorveglianza della malattia nella aree ad alto rischio. I poliovirus circolanti di derivazione vaccinale possono manifestarsi in circostanze rare quando l’immunità della popolazione contro la poliomielite è molto bassa. In queste situazioni il virus indebolito che si trova nel vaccino orale può diffondersi tramite gli individui sotto-immunizzati e nell’arco del tempo mutare in una forma virulenta che può causare la paralisi. L’unica maniera di arrestare la trasmissione del poliovirus derivato dal vaccino è con una risposta di immunizzazione, la stessa prevista per ogni epidemia di poliovirus selvaggio.

http://polioeradication.org/news-post/polio-vaccines-reach-vulnerable-children-in-hard-to-reach-areas-of-syria/

 

Una nuova iniziativa di prevenzione dell’arresto della crescita lanciata del governo del Belucistan e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP)

28 settembre 2017, Quetta – Un nuovo programma per prevenire l’arresto della crescita tra i bambini della provincia pakistana del Belucistan è stato lanciato dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) in collaborazione con il Dipartimento della Pianificazione dello Sviluppo del governo provinciale. Il progetto triennale del distretto di Pishin fornirà un supporto nutrizionale a più di 20.000 donne in gravidanza e in allattamento e a bambini al di sotto dei 5 anni di età. I tassi di malnutrizione in Belucistan si sono elevati in modo allarmante. Correntemente più di metà dei bambini al disotto dei 5 anni di età sono bloccati – hanno una crescita scarsa in relazione alla loro età – e il 16% della popolazione è malnutrita. L’anemia colpisce il 70% dei bambini e tre quarti delle donne in gravidanza o in allattamento. La nuova iniziativa è supportata dall’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID) ed è allineata con Vision 2025 del governo pakistano e con il movimento Obiettivi Nutrizionali Globali durante l’aumento della Nutrizione (SUN). Sarà implementato in 22 Consigli dell’Unione del distretto di Pishin e impiegherà più di 188 lavoratrici sanitarie nel fornire prodotti nutrizionali pronti all’uso del WFP insieme a messaggi chiave di cambiamento ai gruppi interessati. Il progetto sarà implementato in collaborazione con il Nucleo Nutrizionale provinciale, col Programma Lavoratrici Sanitarie provinciale e col Dipartimento di Sanità del Belucistan. Altri partner collaboranti comprendono l’UNICEF, l’OMS e l’Iniziativa per la Cura Sanitaria Primaria delle Popolazioni che forniranno supporto tecnico e di implementazione.

http://www.wfp.org/news/news-release/new-stunting-prevention-initiative-launched-government-balochistan-and-wfp

 

AMERICA/COLOMBIA – Iniziato il cessate il fuoco bilaterale tra Governo e ELN, la Chiesa protagonista nel cammino per la pace

2 ottobre 2017 - E' iniziato alla mezzanotte del primo ottobre il cessate il fuoco bilaterale tra il Governo colombiano e l'ELN, concordato per tre mesi, fino al 9 gennaio, ma con la prospettiva di essere esteso in base alle valutazioni della Commissione per la sorveglianza, la verifica e la prevenzione. Tale Commissione è composta da una delegazione delle Nazioni Unite, dai 20 Vescovi delle diocesi coinvolte, nonché dai generali dell'esercito e della polizia, dai membri del governo e dai guerriglieri. La sorveglianza sul rispetto del cessate il fuoco bilaterale sarà fatta nei 33 comuni in cui è presente l'ELN. La notizia è fondamentale per tutti quei settori sociali che vogliono la pace e auspicano profonde riforme democratiche. Inoltre i negoziati con l’ELN a Quito potrebbero essere più rapidi di quelli de L'Avana, data l'esperienza già acquisita nel processo con le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane). La Chiesa cattolica, protagonista al tavolo del dialogo, presenta un’organizzazione ben strutturata anche a livello locale. Secondo quanto ha detto Mons. Barreto, in ognuna delle 20 diocesi coinvolte, i vescovi possono costituire una Commissione con persone preparate per questo compito. Ci sono 3 livelli di verifica, ha poi spiegato: uno a livello nazionale, presieduto dal Presidente della Conferenza Episcopale, il secondo a livello regionale e il terzo in ogni diocesi.

http://www.fides.org/en/news/62993-AMERICA_COLOMBIA_Bilateral_ceasefire_between_Government_and_ELN_has_begun_the_Church_protagonists_in_the_path_to_peace#.Wdn8yGi0NPY

 

Ciclisti attraversano l’India per sostenere l’eradicazione della poliomielite

Di Arnold R Grahl

Due giovani atleti da Bangalore, India, stanno pedalando per 20.000 chilometri (12.340 miglia) attraverso l’India per aumentare la consapevolezza degli sforzi per l’eradicazione della poliomielite e per attirare l’attenzione sul lavoro che il Rotary sta facendo nelle comunità nel mondo. MJ Pavan e Bhagyashree Sawant, entrambi membri del Club Rotaract di Bangalore Orchards, stanno pianificando di iniziare il loro viaggio di sei mesi all’inizio di ottobre nella città himalayana di Leh, e di viaggiare fino a un trionfante arrivo nella loro città natale di Bangalore a marzo. Lungo la strada pianificano di visitare 400 scuole rurali e governative, parlando agli studenti riguardo l’importanza di immunizzarsi contro la poliomielite e contro altre malattie e di promuovere abitudini igieniche salutari. Con l’aiuto dei Rotary Club attraverso il loro distretto stanno promuovendo il viaggio come un tentativo di stabilire un record per la più lunga distanza percorsa in bicicletta in un singolo paese, una mossa progettata per attirare una ancor più grande esposizione mediatica nei giorni che portano alla Giornata Mondiale della Poliomielite, 24 ottobre, e oltre. Jeep India, una succursale della Fiat Chrysler Automobili, sta sponsorizzando il tentativo di record inviando una Jeep Compass per seguire i ciclisti e postare frequenti aggiornamenti sui social media. “Noi vogliamo sicuramente costruire un’immagine pubblica del Rotary,” afferma Sawant. “Solo una piccola parte pari a un terzo della popolazione indiana è a conoscenza del Rotary.,” Pavan afferma che sapere che l’India è libera dalla poliomielite, ma che la malattia potrebbe tornare in ogni momento, è ciò che gli dà la motivazione. (…) Entrambi non sono estranei alle avventure. Sawant, che ha conseguito un master in psicologia al Surana College, è un alpinista, ciclista nazionale, giocatore nazionale di rugby e lottatore internazionale di karate (…). Pavan, un ingegnere meccanico, è un giocatore nazionale di badminton e pedala regolarmente 60 chilometri (37 miglia) al giorno (..). Durante il loro viaggio di sei mesi, percorreranno in media 110 chilometri al giorno (68 miglia) attraverso ogni sorta di terreno, facendo tre fermate al giorno presso scuole, Rotary Club e Rotaract Club. La loro agenda richiederà alcune pedalate giornaliere fino a 270 chilometri (168 miglia). Oltre alla eradicazione della poliomielite, i ciclisti promuoveranno anche l’alfabetismo. Pianificano di condurre una valutazione di ogni scuola che visiteranno, analizzando lo stato dei servizi igienici, dell’igiene, delle infrastrutture e della qualità dell’educazione (…)

https://www.rotary.org/en/cyclists-crisscross-india-support-polio-eradication

 

Espandere la mobilitazione sociale avvicina a proteggere fino l’ultimo bambino

28 settembre 2017 – Preparare ogni lavoratore in prima linea ad utilizzare ogni opportunità per vaccinare un bambino nei rimanenti paesi endemici per la poliomielite è diventato un approccio strategico chiave durante e tra le campagne di vaccinazione antipolio. I vaccinatori sono addestrati ai giusti metodi della comunicazione interpersonale per assicurare l’efficace coinvolgimento di chi presta assistenza sulla soglia d’ingresso, mentre sempre più frequentemente i promotori sociali sono dotati del vaccino per identificare e conseguentemente immunizzare quei bambini che non sono stati raggiunti durante le campagne. In Nigeria 21.000 Promotori Volontari di Comunità dell’UNICEF e supportati da CORE (VCM) negli stati settentrionali a più alto rischio lavorano  nelle campagne di immunizzazione per registrare e segnalare le donne in gravidanza per cure prenatali, condurre la registrazione delle nascite, promuovere l’immunizzazione di routine e fornire messaggi salvavita sul lavaggio delle mani con sapone, nutrizione al seno esclusiva, prevenzione e trattamento della diarrea e screening della malnutrizione. (…) In Afghanistan circa 7.000 promotori e supervisori sociali a tempo pieno rappresentano l’immagine del programma antipolio nelle aree urbane e sono determinanti nel costruire la fiducia e la domanda per la vaccinazione nelle loro comunità. (…) In Pakistan più di 14.000 Vaccinatori con sede nella Comunità a tempo pieno lavorano nel corso del mese per raggiungere ogni bambino nella loro area con il vaccino e generano la domanda per l’immunizzazione di routine. (…) Un curriculum congiunto WHO-UNICEF di addestramento è stato presentato per assicurare che i vaccinatori abbiano forti capacità di comunicazione interpersonale, con più di 45.500 vaccinatori in Afghanistan e 2.500 Responsabili di area in Pakistan addestrati fino ad oggi.

http://polioeradication.org/news-post/expanding-social-mobilization-approaches-to-protect-every-last-child/

 

Madagascar: la Croce Rossa sta aumentando gli sforzi mentre la crisi di peste peggiora

6 ottobre 2017 Antananarivo/Nairobi/Ginevra – la Croce Rossa Malgascia sta aumentando la sorveglianza di comunità, il tracciamento dei contatti e le comunicazioni nello sforzo di prevenire un ulteriore diffusione dell’epidemia di peste che ha ucciso 30 persone in Madagascar. L’epidemia è iniziata a seguito della morte alla fine di agosto di un uomo di 31 anni negli altopiani centrali dove la peste è endemica. In Madagascar, casi di peste bubbonica – diffusi tra animali e uomini tramite punture di pulci – si manifestano quasi ogni anno. Il batterio della peste bubbonica può viaggiare verso i polmoni di una persona, causando la peste polmonare, che può diffondere rapidamente da persona a persona attraverso le goccioline nell’aria. La peste polmonare - il ceppo più virulento del batterio – è fatale se non trattata precocemente con antibiotici. La diffusione urbana di questa epidemia ha creato panico attraverso il paese. Le scuole pubbliche sono state chiuse e il governo ha proibito assembramenti pubblici per prevenire l’ulteriore diffusione della malattia. La Croce Rossa Malgascia ha risposto alle epidemie passate di peste nel paese e sta lavorando in stretta collaborazione con il governo e con i partner internazionali per incrementare le azioni di risposta. La Croce Rossa Malgascia ha mobilitato 700 volontari in risposta all’epidemia. (…) L’IFRC sta erogando finanziamenti dal suo Fondo per il Soccorso nei Disastri in Emergenza (DREF) per fornire supporto tecnico e finanziario agli sforzi di risposta sul terreno e assicurare che le risorse siano disponibili per far affluire materiali e personale nelle aree affette. Esperti di malattie infettive e di problemi sanitari di comunità verranno inviati in Madagascar per sostenere la risposta della Croce Rossa.

http://media.ifrc.org/ifrc/press-release/madagascar-red-cross-scaling-efforts-plague-crisis-worsens/

 

 

Energia e sicurezza

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L’Unione Europea e la FAO portano il loro peso congiunto per influenzare lo spreco alimentare e la resistenza agli antibiotici

29 settembre 2017, Roma – Il Commissario per la Sanità e la Sicurezza Alimentare dell’Unione Europea Vytenie Andriukaitis e il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva si sono accordati oggi per stringere una collaborazione tra le due organizzazioni volta alla riduzione dello spreco alimentare, alla sicurezza alimentare e alla resistenza agli antibiotici nelle catene di distribuzione. In una nuova lettera di intenti siglata oggi, la FAO e l’UE si impegnano a collaborare strettamente per dimezzare lo spreco alimentare per persona entro il 2030, un obiettivo stabilito durante la nuova agenda globale degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. L’accordo li impegna inoltre a una cooperazione intensificata nel contrastare la diffusione della resistenza agli antibiotici (AMR) nelle aziende agricole e nei sistemi alimentari. Globalmente un terzo di tutta la produzione per il consumo umano – 1,3 milioni di tonnellate – viene perduta o si guasta, ogni anno, causando massicce perdite finanziarie e intaccando le risorse naturali. Nella sola Europa, circa 88 milioni di tonnellate di cibo si guastano ogni anno, con costi associati stimati a 143 milioni di euro, secondo le stime dell’UE. Nel frattempo l’incremento dell’uso – e l’abuso – degli antibiotici sia nella cura umana che animale ha contribuito a un aumento nel numero di batteri patogeni che sono resistenti agli antimicrobici usati per trattarli, come gli antibiotici. Questo rende l’AMR una minaccia in crescita che potrebbe portare a 10 milioni di morti all’anno e a oltre 100 miliardi di dollari di perdite nell’economia globale entro il 2050, secondo alcuni studi. La rafforzata collaborazione odierna riflette l’intersezione delle priorità della FAO e dell’UE nel campo della sicurezza e dell’igiene alimentare.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1040628/icode/

 

 

Ambiente e natura

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Dare nuova vita ai territori degradati degli Stati insulari in via di sviluppo

14 settembre 2017 – Per accelerare gli sforzi per ristabilire o prevenire la degradazione del suolo nelle SIDS (Small Island Developing States, Stati insulari in via di sviluppo) è vitale che per i prossimi anni vengano raggiunti gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Una valutazione in merito alle condizioni delle SIDS è stata sviluppata basandosi sui dati raccolti, sulle analisi relative allo sfruttamento del suolo e la gestione da parte degli usufruitori. Tali dati sono stati raccolti attraverso il metodo LADA (Land Degradation Assessment, valutazione della degradazione del suolo) che è stata già utilizzata con successo in più di 30 paesi. Il risultato della valutazione verrà utilizzato per definire le politiche da adottare e prendere decisioni in merito al cambiamento climatico e l’incremento della resilienza delle persone e degli ambienti in cui vivono. Inoltre, grazie a una collaborazione con Google finanziata dalla Germania e dall’Unione Europea, la FAO si è posta l’obiettivo di mostrare quale sia la tendenza globale nelle zone interessate, la produttività dei terreni e la presenza di miniere di carbone sopra e sotto il livello del suolo entro metà 2018. La FAO sta lavorando in 30 paesi per ricavare dati nazionali, ottenuti attraverso l’impegno di gruppi di lavoro abili a valutare il cambiamento nell’uso e  il degrado del suolo, tramite sessioni a cui è possibile partecipare e approcciarsi al problema lavorando con le comunità del luogo. Lo strumento di valutazione ha già avuto successo durante l’iniziativa Geat Green Wall per costruire un muro fatto di alberi attraverso tutta l’Africa e ora è diventato uno strumento vitale per ottenere informazioni importantissime che permettono di comprendere le vere dimensioni delle necessità di ri-approvvigionamento nelle SIDS. Per raggiungere più velocemente un livello neutrale nella scala di degrado, la FAO e il Meccanismo Globale della Convenzione ONU per combattere la desertificazione hanno rafforzato la loro collaborazione attraverso alcuni accordi firmati in uno dei momenti più importanti dell’evento.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1037176/icode/

 

La Carnival Corporation annuncia il suo impegno nella fonte di origine responsabili dei polli

2 ottobre 2017 Miami /CSRwire/ -  Carnival Corporation & plc (NYSE/LSE: CCL; NYSE: CUK), la più grande compagnia di viaggi di piacere del mondo, ha annunciato che entro il 2014 cambierà  la modalità di acquisto delle sue nove marche leader nelle linee di crociera, diventando una delle prime compagnie all’interno dell’industria dei viaggi che si impegna ad adottare politiche di benessere dei polli da gallina. La Carnival Corporation, che lavora con organizzazioni per la protezione animale, incluso la Humane Society of the United States (HSUS) e la Humane League, si è impegnata ad allinearsi agli standard di benessere per questi animali, assicurandosi che il 100 per cento delle fonti di origine dei polli sia certificata dal Global Animal Partnership (GAP) (…) “Con quest’ultima iniziativa, vogliamo espandere la nostrà responsabilità riguardo le provenienze all’interno della corporazione, lavorando vicino ai nostri fornitori per assicurare che i polli che compriamo siano trattati umanamente, seguendo appropriati standard di benessere animale.” ha riferito Julia Brown, della Carnival Corporation. Entro il 2024, la Carnival Corporation porrà come requisito che la fonte di origine dei polli sia certificata GAP e prodotti con standarddi allevamento che richiedono un maggiore e migliore spazio, compresa luce e sabbia. Inoltre, queste nuove politiche assicureranno che i fornitori di polli della Carnival Corporation saranno in grado di testimoniare  il tutto attraverso una serie di controlli e dimostrazioni del rispetto di tali standard. (…)

http://www.csrwire.com/press_releases/40431-Carnival-Corporation-Announces-Commitment-to-Responsible-Chicken-Sourcing

 

L’impianto a carbone di Monticello chiuderà le sue porte nel gennaio 2018

6 ottobre 2017 – Seattle, WA – Luminant, una società sussidiaria di Vistra Energy, ha annunciato oggi che toglierà dalla produzione l’impianto a carbone di Monticello nel gennaio 2018. Monticello – situata nel Mt. Pleasant, TX – rappresenta una grande minaccia per la salute pubblica. Uno studio realizzato dal Dr. George Thurston ha riscontrato che l’impianto espelle migliaia di tonnellate di aria inquinata e nociva, che provoca morti premature, attacchi di cuore, attacchi asmatici e bronchiti croniche, causando ogni anno più di 600 milioni di dollari di danni alla sanità pubblica. Gli impianti alimentati a carbone sono anche la maggiore fonte singola di produzione di gas serra negli Stati Uniti, contribuendo a più di un terzo di tutte le emissioni.La chiusura dell’impianto di Monticello migliorerà anche la qualità dell’aria nel Parco Nazioanle delle Montagne di Gualdalupe e Big Bend in Texas, e i parchi nazionali e le aree selvagge negli stati limitrofi. “Le famiglie in Texas possono respirare più fácilmente sapendo che l’impianto di Monticello – uno dei più inquinanti del paese – sarà finalmente chiuso”, ha riferito Shannon Fisk, Managing Attorneya Earthjustice. “ Mentre celebriamo questa grande pietra miliare nella lotta di transizione ad un futuro di energia pulita (...), abbiamo bisogno di volontà decisionali per realizzare una giusta transizione per i lavoratori dell’impianto di carbone e per la comunità”.

https://earthjustice.org/news/press/2017/monticello-coal-plant-closing-its-doors-in-january-2018

 

Una nuova iniziativa da 45 milioni di euro per provare a porre un freno alla caccia illegale, preservare la biodiversità e migliorare la sicurezza alimentare

10 ottobre 2017, Roma – La FAO ha annunciato oggi un programma da 45 milioni di euro tra più partner con l’obiettivo di proteggere paesi dell’Africa, Caraibi e del Pacifico dall’insostenibile caccia illegale della fauna selvatica, di proteggere il loro patrimonio naturale e di rafforzare le condizioni di vita delle persone e la sicurezza alimentare.  Il programma settennale fondato dalla Commissione Europea è un’iniziativa del Gruppo di Stati Africa Caraibi e Pacifico (ACP). Sotto la guida della FAO, si appoggerà all’esperienza del CIFOR (Centro internazionale per la ricerca forestale), del CIRAD (Centro di ricerca francese per lo sviluppo internazionale) e del WCS (Società per la salvaguardia della fauna selvatica). Il programma contribuirà alla conservazione e all’utilizzo sostenibile della vita selvatica nelle foreste, nelle savane e nelle paludi, regolamentando la caccia, migliorando le capacità delle popolazioni indigene e delle comunità rurali e implementando la fornitura di carne e pesce d’allevamento. Questo contrasterà l’incombente deficit di proteine che colpisce le famiglie più povere e verrà al tempo stesso incontro alle necessità di una domanda di cibo crescente nelle zone rurali e urbane. Tra i paesi che prenderanno parte a questo progetti ci sono Chad, la Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Guyana, Madagascar, Mali, la Papua Nuova Guinea, la Repubblica del Congo, Senegal, Zambia e Zimbabwe. Molti di questi paesi stanno già affrontano la “crisi della selvaggina”: se la caccia alla fauna selvatica a fini di nutrizione non sarà riportata a livelli sostenibili, non solo verrà persa la biodiversità, ma anche un gran numero di famiglie la cui vita dipende dalle risorse naturali soffrirà moltissimo l’insicurezza alimentare e i bambini saranno fortemente malnutriti. Il Sustainable Wildlife Management Programme (Programma per la gestione sostenibile della fauna selvatica) lavorerà fianco a fianco con le autorità nazionali per fornire alle comunità rurali fonti alternative di proteine come pollo, bestiame e pesce d’allevamento. Questo aiuterà a scoraggiare la caccia a specie in via d’estinzione, e offrirà supporto alla popolazione nel ridurre i rischi dovuti alla mancanza di cibo e al consumo di carne selvatica. Il programma ha come obiettivo quello di aiutare i governi a ideare politiche attive e a rafforzare i quadri legali in cui riportare il consumo di carne selvatica a livelli sostenibili senza però compromettere la sicurezza alimentare delle persone che ora dipendono dalla caccia per la loro sopravvivenza. L’iniziativa ha anche lo scopo di creare lavoro nel settore agricolo, dare un maggior potere alle donne, garantire i diritti delle popolazioni indigene e al tempo stesso assicurare alle popolazioni l’accesso alle risorse naturali da cui dipendono la loro vita e la loro cultura.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1042762/icode/

 

I leader impegnati nella conservazione dell'oceano

6 ottobre 2017, Malta – Il nostro oceano (Our Ocean), una conferenza di leader mondiali sulla conservazione dell'oceano, ospitata dall'Unione Europea a Malta, si è conclusa oggi con una serie di impegni prioritari da parte dei governi, di agenti economici e della società civile in risposta al profondo deterioramento dell'ecosistema oceanico. Demetres Karavellas, capo della delegazione del WWF e CEO del WWF- Grecia ha detto: “(...) stiamo incominciando a vedere leader al governo ed esponenti della società civile e del settore privato che si attivano per realizzare un impegno tangibile nella conservazione (…) Dobbiamo ora trasformare questi impegni in un cambiamento reale, e riconoscere allo stesso tempo che molto deve ancora essere fatto”. Durante la conferenza è stato ribadito come il mondo si stia avvicinando al punto di non ritorno per la barriera corallina, le mangrovie, le riserve importanti di pesci e altri beni naturali dell'oceano, e che i leader devono potenziare gli sforzi per salvaguardare l'oceano dalla pesca distruttiva, dallo sviluppo costiero mal gestito, dal cambiamento climatico e dall’ inquinamento. Si è ripetuto più volte che l'oceano è la settima più grande economia del mondo, ma in futuro sarà produttiva solo se l'umanità se ne prenderà molta più cura. Il WWF ha realizzato una serie di impegni durante la conferenza includendo uno sforzo regionale e concertato nel Mediterraneo per migliorare la industria ittica, da realizzare in partnership con la Commissione Generale di Pesca  per il Mediterraneo e altre Ong. L'Unione Europa ha preso una serie di impegni per sviluppare l'approccio sostenibile dell'economia blu; il governo cileno si è impegnato ad aumentare misure di salvaguardia per quasi la metà dell'area oceanica del paese; Sky si è impegnato a supportare la creazione di nuove aree marine protette in Europa insieme al WWF. John Tanzer  ha affermato (…) “Uno dei temi chiave della conferenza, e priorità del WWF è aiutare a creare una nuova forma di business per l'oceano e le coste che sia genuinamente sostenibile. Nessuno può pensare che la sfida nell’approccio a una vera economia blu sostenibile sarà facilmente vinta, ma sono molto contento di vedere l’interesse ad affrontarlo proveniente dalla conferenza. E'una prova che questa idea arriva al momento giusto”.

http://wwf.panda.org/?313430/Leaders%2Dcommit%2Dto%2Docean%2Dconservation

 

La FAO collabora con Unilever per ridurre la perdita e lo spreco di cibo

19 settembre 2017, New York – Nell’ambito degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), la FAO ha dato inizio a un’innovativa collaborazione con Unilever con lo scopo di aiutare i paesi nel rendere più efficace il loro impegno nella riduzione dello spreco alimentare e nel contrasto al cambiamento climatico. Il direttore generale della FAO José Graziano da Silva e Paul Polman, amministratore delegato di Unilever in qualità di sostenitore dei SDG, hanno sottoscritto una lettera di intenti che mirano ad assicurare un migliore accesso alle risorse alimentari e a promuovere un’agricoltura sostenibile. La collaborazione tra FAO e Unilever è volta a perseguire cinque punti strategici d’intervento, tra cui l’innovazione digitale, l’amministrazione del territorio, edifici resilienti per i piccoli proprietari, contrasto al cambiamento climatico e allo spreco di cibo. Diversi paesi in tutti il mondo beneficeranno di questa collaborazione, a cominciare dall’America Latina che fa parte dei programmi della FAO per la collaborazione con il settore privato per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. Unilever – che si è formalmente impegnata a dimezzare lo spreco di cibo attuale entro il 2025 – ha accettato di lavorare con la FAO per lanciare un’iniziativa congiunta in questo settore attraverso campagne finalizzate ad aumentare la consapevolezza, coinvolgendo i governi, la società civile e il settore privato. Entrando a far parte di questo gruppo, Unilever verrà anche coinvolta nell’arena in cui si continua a combattere il cambiamento climatico, compreso il contesto stabilito dalla Conferenza delle Parti (COP) nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.

http://www.fao.org/news/story/en/item/1038195/icode

 

 

Religione e spiritualità

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AFRICA/SUD SUDAN - La pace si costruisce con la preghiera: visita della Comunità di Taizè in Sud Sudan

13 ottobre 2017 - Rumbek (Agenzia Fides) - La pace nasce dal cuore di ogni uomo e si costruisce, nella società e nella nazione, attraverso la preghiera: questo il messaggio lasciato dai rappresentanti della Comunità di Taize ai giovani delle scuole in Sud Sudan. Come appreso da Fides, le ragazze di una scuola secondaria cattolica in Sud Sudan, sotto la guida delle Suore di Loreto, continuano oggi a trarre ispirazione dalla Comunità di Taizé, comunità ecumenica fondata in Francia.

http://www.fides.org/en/news/63059-AFRICA_SOUTH_SUDAN_Peace_is_built_with_prayer_visit_of_the_Community_of_Taize_in_South_Sudan#.WeDcoGi0NPY

 

ASIA/INDIA - L’Orissa, teatro di violenza anticristiana, diventa luogo di pellegrinaggio e di ispirazione

12 ottobre 2017 – Bhubaneswar (Agenzia Fides) - Le vittime della violenza anticristiana perpetrata nello stato indiano di Orissa nel 2007 e 2008 “sono testimoni di una fede autentica, che ha superato prove e persecuzioni, e oggi ispirano molte persone in India e all'estero”. Il distretto di Kandhamal, teatro di quella violenza, è diventato “un luogo di pellegrinaggio per ascoltare la testimonianza dei sopravvissuti e quindi condividere la solidarietà con le vittime, persone povere a livello economico ma forti e ricche a livello spirituale”, spiega il Vescovo. Come appreso da Fides, di recente a Kandhamal si è recata una delegazione di 45 donne, rappresentanti di 14 regioni indiane, convocate dalla Conferenza episcopale dell’India per l'incontro nazionale sul tema "Il ruolo delle donne nel creare la famiglia".

http://www.fides.org/en/news/63056-ASIA_INDIA_Orissa_theater_of_anti_Christian_violence_becomes_a_place_of_pilgrimage_and_inspiration#.WeDdgWi0NPY

 

 

 

Cultura e educazione

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Tutti impegnati per favorire l’apprendimento di matematica e scienza delle ragazze nigeriane.

6 ottobre 2017 ­ - Dal 2013 il programma Capacity Development for Education (CapED) in Niger, coordinato dall'UNESCO Dakar, sta sostenendo il governo nigeriano nel tentativo di garantire alle  ragazze la frequenza della scuola ed il  miglioramento della loro performance in matematica e nella scienza.

http://www.unesco.org/new/en/media-services/single-view/news/all_committed_for_girls_to_better_learn_math_and_science_in/

 

Completato il restauro del Leone della statua di Al-Lat nell’ antica città di Palmira, danneggiato da ISIL

5 ottobre 2017 - La statua del Leone di Al-Lat, risalente a duemila anni fa,  che una volta dominava l'antica città di Palmira in Siria, si erge maestosa ancora una volta, grazie al progetto dell’ UNESCO  sull’emergenza della salvaguardia dei beni culturali siriani. Il leone calcareo, noto anche come Statua di Leone di Atena, alto 345 centimetri e pesante 15 tonnellate, una volta segnava e proteggeva l'ingresso al tempio di Al-lāt. Dopo sua scoperta nel 1977, è stata sempre una vestigia prestigiosa nel Museo di Palmyra. La statua aveva subito danni notevoli nel maggio 2015, quando le forze ISIL hanno occupato Palmyra, patrimonio mondiale dell'UNESCO.

https://en.unesco.org/news/restoration-completed-lion-al-lat-statue-ancient-city-palmyra-damaged-isil

 

Unesco diventa partner del Museo Nazionale Francese di Storia Naturale

4 ottobre 2017 - Il 3 ottobre 2017, il Direttore generale dell'UNESCO Irina Bokova e il presidente del Museo Nazionale di Storia Naturale Francese Bruno David hanno firmato un accordo di partenariato tra le due istituzioni, che copre vari settori di competenza e segue la stretta collaborazione tra il Musée de l'homme (che dipende dal Museo Nazionale di Storia Naturale) e l'UNESCO stessa, nell'ambito della mostra "Noi e loro - dal pregiudizio al razzismo", in corso fino all'inizio del 2018.

http://www.unesco.org/new/en/media-services/single-view/news/unesco_partners_with_french_national_museum_of_natural_histo/

 

La Federazione Canadese degli Insegnanti promette di aiutare le famiglie di migranti nelle minoranze francofone

Testo di: Education International

3 ottobre 2017 –  Grazie al lancio di una nuova iniziativa volta ai migranti, la Federazione Canadese degli Insegnanti sta lavorando per facilitare l’integrazione dei nuovi arrivati e delle loro famiglie nelle scuole di lingua francese. Insieme all’Associazione Canadese per l’Educazione in Lingua Francese (ACELF), la Federazione Canadese degli Insegnanti (CTF) ha lanciato la seconda edizione di “Voir grand ensemble”  (Diventare grandi insieme) alla conferenza ACELF tenutasi a  Calgary, Alberta, il 28 settembre. “Voir grand ensemble” aiuta le famiglie dei migranti e gli insegnanti delle scuole di lingua francese a facilitare l’integrazione tramite il sistema scolastico. “Questo libretto è per l’intera comunità scolastica, caratterizzata da diversità culturale, soprattutto per gli adolescenti, i genitori delle famiglie migranti e per gli insegnanti delle scuole di lingua francese”, afferma il presidente di CTF, H. Mark Ramsankar. “Le comunità francofone delle province e delle comunità in cui il francese è la lingua minoritaria sono sempre più fiduciose del fatto che l’immigrazione permetterà di contrastare il declino della popolazione e di aiutare a mantenere la popolazione scolastica”, ha aggiunto (…).

https://ei-ie.org/en/detail/15411/canadian-teachers%e2%80%99-federation-vows-to-support-immigrant-families-in-francophone-minority-settings

 

Nuova scuola, nuovo futuro in Sud Sudan

3 ottobre 2017 - In Sud Sudan, circa 2 milioni di bambini in età primaria sono esclusi dalla scuola a causa della violenza in corso in tutto il paese. Il conflitto ha anche costretto alla chiusura di un quarto delle scuole. L'UNICEF sta collaborando con i partner per migliorare l'accesso all'istruzione nel paese. Si può scoprire qui come una scuola di nuova costruzione nella città di Rumbek offra ai bambini una seconda opportunità.

https://reliefweb.int/report/south-sudan/new-school-new-future-south-sudan

 

Espansione del programma dei pasti caldi nelle scuole del Kirghizistan

28 settembre 2017, Bishkek – Per incominciare il nuovo anno accademico, 16 scuole rurali delle province Chui e Issyk-Kul della Repubblica del Kirghizistan hanno cominciato a distribuire pasti caldi per circa 5000 studenti della scuola primaria. Questo sviluppo – parte del progetto di ottimizzazione dei pasti scolastici iniziato nel 2013 – è stato reso possibile grazie ai fondi provenienti dal Giappone e all’esperienza tecnica del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite.  Il contributo del Giappone, che ammonta a circa 83.000 dollari USA, ha permesso alle scuole di acquistare equipaggiamenti da cucina industriale, tra cui fornelli elettrici, forni a più piani, macchine impastatrici, frigoriferi e bollitori. Il Programma Alimentare Mondiale ha invece contribuito con l’ideazione dei pasti, con la formazione dei cuochi e con il miglioramento della rete idrica ed elettrica delle scuole. Riconoscendo il successo delle 16 scuole pilota che per prime hanno introdotto i pasti caldi scolastici, le autorità locali delle province di Chui e Issyk-Kul stanno elaborando dei progetti per migliorare i pasti scolastici anche nel resto delle loro province. Le stesse autorità locali acquisteranno gli equipaggiamenti da cucina necessari e si occuperanno di rinnovare le strutture scolastiche. Il programma dei pasti scolastici viene implementato dal Programma Alimentare Mondiale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione del Kirghizistan e con l’Alleanza delle Iniziative per lo Sviluppo, un’organizzazione non governativa nazionale.

http://www.wfp.org/news/news-release/expansion-hot-school-meals-programme-kyrgyz-republic

 

Il Ghana rende gratis le scuole secondarie

18 settembre 2017 – Il 12 settembre 2017, il nuovo Presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo, ha tenuto fede alla sua promessa fatta in campagna elettorale di rendere gratis le scuole secondarie per i bambini del paese. Il Presidente aveva promesso che “non ci sarebbero più quote di ammissione, nessuna tassa per i libri, né per i centri scientifici, nessuna tassa per i laboratori di informatica né per gli esami e nemmeno tasse per le utenze. I libri scolastici saranno gratis, così come il vitto, l’alloggio e i pasti e gli studenti avranno un pasto al giorno gratis”. Una fantastica notizia per i più di 400.000 studenti del Ghana che quest’anno incominceranno le scuole secondarie.

http://allafrica.com/stories/201709180700.html

 

 

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Prossimo numero: 24 novembre 2016.

 

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L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. È iscritta al Registro della Regione Lazio delle associazioni di promozione sociale, alla World Association of Non Governmental Organizations (WANGO) e alla Union of International Associations (UIA).

 

* http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf Nella sezione A, Organizzazioni Internazionali, pag. 12, il Rapporto dice: “La diffusione e lo scambio dell’informazione di una cultura di pace tramite Internet è diventata il principale strumento per diverse organizzazioni internazionali, tra cui spiccano Culture of Peace News Network, Good News Agency e  Education for Peace Globalnet.”


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