Nonostante tutto, una cultura di pace sta emergendo in tutti i campi dello sforzo umano
mensile, anno XVII, numero 256 – 18 aprile 2017
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica nel mondo a media e giornalisti di redazione, ONG e associazioni di servizio, scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale educativo associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. Sostiene il Movimento Globale per la Cultura di Pace. Nel rapporto conclusivo sul progetto del Decennio per una Cultura di Pace (2001-2010) consegnato al Segretario-Generale ONU per la presentazione all'Assemblea Generale), Good News Agency è inclusa tra le tre ONG che svolgono un ruolo importante nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*
Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità – Cultura e educazione
L'eredità duratura della tratta transatlantica degli schiavi
24 marzo 2017 - Il commercio transatlantico di schiavi è stato la più grande migrazione forzata della storia e innegabilmente una delle più disumane. Secondo le Nazioni Unite, nel corso di un periodo di 400 anni, il trasferimento forzato di africani dalla loro madrepatria non ha avuto precedenti negli annali della storia umana. Nel 2007, l'Assemblea Generale ha dichiarato il 25 marzo come Giornata internazionale di commemorazione delle vittime della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi, da osservare ogni anno. Questo giorno non solo offre l'opportunità di onorare coloro che hanno sofferto a causa della schiavitù, ma mira inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli del razzismo e pregiudizio al giorno d’oggi. Parlando alla riunione commemorativa dell'Assemblea Generale per la Giornata internazionale, il Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterres ha sottolineato che un certo numero di Paesi ancora soffre di modelli economici e decisioni attuate molto tempo fa e che molte famiglie ancora sentono il trauma imposto ai loro antenati, “Dobbiamo continuare a riconoscere il dolore persistente di questa eredità, anche nel momento presente”, ha affermato.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56426#.WNp7r2iLRPY
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Premio UNESCO a Dawit Isaak come “segno di speranza” per la liberazione del giornalista eritreo imprigionato
31 marzo 2017 - Un giornalista eritreo-svedese, arrestato in un giro di vite sui media nel settembre 2001 e conosciuto per il suo approccio critico e penetrante, ha vinto un prestigioso premio delle Nazioni Unite dedicato alla promozione della libertà di stampa. L’UNESCO ha riportato in un comunicato stampa all’inizio di questa settimana che una giuria internazionale indipendente di professionisti dei media ha premiato all'unanimità Dawit Isaak in riconoscimento al suo coraggio, alla sua resistenza e al suo impegno per la libertà di espressione con il Premio Guillermo Cano per la libertà di stampa 2017. “Difendere le libertà fondamentali richiede determinazione e coraggio, e servono sostenitori senza paura”, ha detto il Direttore Generale dell'UNESCO Irina Bokova sulla selezione di Isaak, di cui si è sentito l’ultima volta nel 2005 e la cui attuale ubicazione è sconosciuta. “Alcuni hanno dato la loro vita nella ricerca della verità. Molti sono stati imprigionati”, ha sottolineato Cilla Benkö, Presidente della Giuria del Premio 2017. Secondo la signora Benkö, Isaak ha trascorso quasi 16 anni di carcere, senza un’accusa formale né un regolare processo. “Spero sinceramente che con questo premio il mondo dirà, 'Liberate Dawit Isaak Subito”.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56481#.WOEahYiLRPZ
Iraq: dialogo sulla protezione dei civili con uno dei principali gruppi armati
25 marzo 2017 - Da gennaio 2016, Geneva Call è impegnata in un dialogo umanitario con le Forze di Mobilitazione Popolare (FMP) sulla protezione dei civili. Con più di 100 000 combattenti, le FMP sono una delle principali forze combattenti attive in Iraq. Le 40 brigate delle FMP sono stati create a seguito di una richiesta dell’ayatollah Al-Sistani - leader spirituale degli sciiti in Iraq - per proteggere le città irachene dall'avanzata del 2014 dello Stato islamico. Le FMP sono composte principalmente da ex civili e sono attive nel Centro-Sud Iraq e intorno a Mosul. “Anche se hanno già una regolamentazione sulla protezione dei civili, in particolare le 20 regole di “consulenza e orientamento ai combattenti sul campo di battaglia” di Al-Sistani, il loro rispetto può e deve essere migliorato”, dice Mehmet Balci, capo del Geneva Call per il Medio Oriente. I rapporti di diverse organizzazioni internazionali menzionano abusi contro i civili da parte di tutti gli attori armati coinvolti nel conflitto tra cui lo Stato islamico, i Peshmerga, l'esercito iracheno, le FMP e tutte le forze di sicurezza. Nel 2016, Geneva Call ha avviato un dialogo umanitario con diverse brigate delle FMP e formato più di 200 tra combattenti e ufficiali sul diritto dei conflitti armati a Bagdhad, Najaf e Kirkuk. Questi corsi di formazione sono stati un buon inizio ma c'era la necessità di approfondire il dialogo al più alto livello delle FMP dal momento che la loro struttura si stava evolvendo verso un'organizzazione più centralizzata.
Le giovani donne chiedono a gran voce un maggior numero di donne leader e un cambiamento nel mondo del lavoro
20 marzo 2017 - Le giovani donne presenti alla 61a sessione della Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne hanno incontrato il sottosegretario generale e direttrice esecutiva di UN Women, Phumzile Mlambo-Ngcuka alla statua della Fearless Girl (bambina senza paura) a Wall Street il 17 marzo. La statua posta dalla State Street Global Advisors, con sede a Boston, nel cuore del quartiere finanziario di Manhattan per la Giornata internazionale della donna è simbolo della forza, della ribellione e della resilienza di donne e ragazze e mira ad incoraggiare una maggiore rappresentanza delle donne nei consigli aziendali.
Quando le ragazze sono istruite, tutto diventa possibile.
10 Marzo 2017 - Malawi Chief, ribattezzata “Terminator” per aver fatto annullare migliaia di matrimoni di minori riceve il prestigioso premio Vital Voices; tra le Donne all’interno dell’ONU onorate con tale premio c’è Habib Osman, promotrice di leggi ad impatto sociale positivo .
Le agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma intensificano la loro attività sulla parità di genere per porre fine a fame e povertà: l’emancipazione della donne impegnate nell’agricoltura è fondamentale per il raggiungimento dell’Agenda 2030
Comunicato stampa congiunto di FAO, IFAD e WFP
8 marzo 2017, Roma - I leader delle tre agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma oggi hanno celebrato la Giornata Internazionale della Donna rafforzando il loro impegno a intensificare gli sforzi per investire nelle capacità delle donne contadine come agenti chiave nella costruzione di un mondo senza fame. Il Fondo per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (WFP) hanno ricordato al mondo che le donne hanno un ruolo cruciale nel raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare dell’obiettivo di sradicare la fame e la povertà. Nei Paesi in via di sviluppo, le donne costituiscono in media il 45% della forza lavoro agricola, che va dal 20% in America Latina fino al 60% in alcune parti dell'Africa e dell'Asia, tuttavia svolgono molti più lavori non retribuiti, soprattutto nel fornire assistenza alle famiglie e comunità, che limitano la loro capacità di guadagnare. Anche norme sociali, leggi e prassi pregiudizievoli nei confronti delle donne possono limitarne l'accesso alle risorse essenziali tra cui le risorse naturali e l'istruzione nonché alle attività sociali come la partecipazione a organizzazioni rurali e ad altri organi decisionali. Di conseguenza, la loro capacità di raggiungere il loro pieno potenziale e influenzare il processo decisionale in campo economico, sociale e politico è seriamente compromesso. Le misure cruciali per garantire il potenziamento economico delle contadine, nel mondo del lavoro in cambiamento, includono il migliorare l’accesso a opportunità economiche, risorse produttive, lavoro, servizi sanitari, protezione sociale e istruzione. Inoltre la politica deve affrontare le disparità di genere nella leadership e l'imprenditorialità, nonché le specifiche esigenze di milioni di donne che lavorano nell'economia informale, promuovendo il loro accesso a mercati formali e catene del valore con tecnologie e pratiche innovative.
http://www.fao.org/news/story/en/item/473008/icode/
World Vision raggiunge una persona con acqua pulita ogni 10 secondi
In un solo anno l’associazione caritatevole raggiunge il suo obiettivo 2020, facendo importanti progressi verso l'accesso universale all’acqua entro il 2030.
In tutte le aree in cui è operativa, World Vision è sulla buona strada verso il raggiungimento dell’obiettivo di accesso universale all’acqua. Nel mese di settembre, grazie ad una unica donazione di 40 milioni di dollari per i suoi programmi sull’acqua, World Vision ha annunciato che riuscirà a raggiungere una nuova persona con acqua pulita ogni 10 secondi entro il 2020, garantendo l’accesso all’acqua universale entro il 2030 in tutte le aree in cui opera. Grazie al sostegno dei suoi partner, la World Vision ha raggiunto il suo obiettivo 2020 in un solo anno. (...) Uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile adottato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite è l'accesso universale ed equo all'acqua potabile entro il 2030. L'acqua e i servizi igienico-sanitari influenzeranno il raggiungimento di altri obiettivi di sviluppo sostenibile in materia di salute, uguaglianza di genere e altre aree. Globalmente più di 660 milioni di persone non hanno accesso all'acqua pulita e quasi 1.000 bambini muoiono ogni giorno a causa della diarrea causata da acqua non potabile e scarse condizioni igienico-sanitari. La World Vision ha previsto una tabella di marcia che conta di raggiungere circa 50 milioni di persone con acqua pulita entro il 2030. (...) L’associazione è il più grande fornitore non governativo di acqua pulita per i Paesi in via di sviluppo e impiega più di 700 professionisti del settore idrico in collaborazione con imprese, governi, filantropi, chiese e altri partner per fornire accesso all'acqua pulita su vasta scala.
http://www.wvi.org/pressrelease/world-vision-now-reaching-one-person-clean-water-every-10-seconds
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L’IFAD donerà 43 milioni di dollari al Viet Nam per aumentare I guadagni rurali e aumentare l’adattamento ai cambiamenti climatici
24 marzo 2017, Roma – Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Governo del Viet Nam hanno firmato oggi un accordo finanziario per aumentare gli introiti e gli standard di vita di 30.000 contadini rurali, che vivono nel nord-est del paese. L’IFAD donerà 43 milioni di dollari sui 74,3 del prestito co-finanziato dal Governo del Viet Nam (quota parte pari a 20,6 milioni) e dagli stessi beneficiari (quota parte pari a 10,7 milioni). Il Progetto Commerciale di Aiuto per i Piccoli Agricoltori vuole migliorare l’accesso degli agricoltori e dei piccoli lavoratori terrieri alle merci e ai mercati, e aumentare la capacità della popolazione rurale di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici. Il Viet Nam ha visto una notevole crescita economica (negli ultimi due decenni, circa 30 milioni di persone non sono più sotto la soglia di povertà). Tuttavia, lo sviluppo economico del paese ha contribuito a creare disuguaglianza e degrado ambientale. Le aree rurali hanno un reddito pro-capite inferiore alla metà dei quello delle aree urbane, ma il tasso di povertà è tre volte superiore. L’agricoltura conta più del 70% nell’ambito lavorativo nelle province coinvolte nel progetto. Il progetto aiuterà i contadini rurali ad accedere a finanziamenti, imprese e formazione tecnica, come anche a migliori infrastrutture (es: strade) che li aiuteranno ad accedere ai mercati e alle filiere, aumentando così il valore dei loro prodotti. C’è una forte domanda sul mercato e molte opportunità commerciali per i prodotti agricoli di qualità, inclusi quelli della selvicoltura e non.
https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p24/y2017/41525915
La Guyana riceverà un prestito IFAD da 8 milioni di dollari per ridurre la povertà rurale e favorire la sicurezza alimentare
21 marzo 2017, Roma – Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Governo della Guyana hanno firmato oggi un accordo finanziario che trasformerà la vita di 30.000 persone dell’entroterra di questo stato, l’area più colpita dai cambiamenti climatici. Il Progetto Agricolo per un Entroterra ambientalmente sostenibile aiuterà gli agricoltori più poveri dell’entroterra ad aumentare la capacità di generare reddito e a migliorare la sicurezza alimentare identificando quelle merci che possono contribuire a farli accedere al mercato locale, nonché a migliorare la qualità delle loro diete. Il costo totale del progetto è di 11,1 milioni di dollari, di cui l’IFAD fornirà 7,9 milioni sotto forma di prestito e 500.000 come donazione. Il contributo dell’agricoltura all’economia della Guyana è rilevante: circa il 31% delle esportazioni totali deriva da questo settore. In ogni caso, del 1.740.000 ettari di terreno usati per coltivare, solo 200.000 ettari vengono sfruttati a dovere, con un adeguato sistema di drenaggio e irrigazione. Nell’entroterra rurale del paese, dove si concentra la maggior parte della popolazione indigena, tre persone su quattro sono povere. Il progetto mira a gestire i rischi economici derivanti dalla mancanza di competenze, tecnologia e infrastrutture al fine di rinvigorire le capacità della popolazione ad adattarsi ai cambiamenti climatici e raggiungere una trasformazione sostenibile. Almeno il 75% dei beneficiari sarà indigeno, il 30% di età compresa tra i 15 e i 44 anni, e almeno il 50% saranno donne.
https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p23/y2017/41493915
Da sei anni ormai, i rifugiati siriani anelano al loro futuro grazie all’agricoltura
15 marzo 2017- Si celebra oggi il sesto anniversario dell’insurrezione siriana e dell’inizio della terribile guerra. Oggi vi sono 4,9 milioni di sfollati in tutta la Siria tra le varie regioni. 1, 5 milioni tra loro si sono rifugiati nel vicino Libano. ANERA, in risposta a questa crisi, soccorre i rifugiati e le comunità ospitanti non abbienti attraverso una vasta gamma di corsi di formazione abilitanti che aumenta le possibilità di trovare lavoro alle persone appartenenti ai segmenti di popolazione più vulnerabili. La maggior parte dei rifugiati siriani in Libano vivono a Bekaa Valley e nella parte a Nord. Queste regioni sono rurali e costituiscono il 70% del terreno coltivabile in Libano. C’è molto bisogno di braccia per l’agricoltura, ad oggi solo il 10 % della popolazione locale giovanile sa coltivare la terra. ANERA ha realizzato come l’arrivo dei rifugiati siriani costituisca un’opportunità unica per gli agricoltori libanesi. E, viceversa, di come l’agricoltura sia una grande opportunità per i siriani. Ci sono corsi sull’apicoltura, l’allevamento, la produzione del latte e casearia. Si sono iscritti 57 giovani, ragazze e ragazzi, siriani e libanesi. Per riconoscere i meriti ai diplomati in apicoltura e allevamento, ANERA invia materiali idonei agli alveari e ai pollai. Ora i giovani hanno gli strumenti e la conoscenza adeguati per iniziare a creare piccole imprese autonomamente. i cinque corsi organizzati sono stati pensati per essere brevi, specifici e legati alle richieste del mercato. Un totale di 6.777 ragazzi ha conseguito il diploma dopo aver aderito all’iniziativa, in ambiti diversi come l’agricoltura, il graphic design, la cosmetologia, la pavimentazione, l’informatica, la sartoria e la pubblicità.
http://www.anera.org/stories/6-years-syrian-refugees-learn-farming-lebanon/
IFAD e AFD collaborano insieme con una donazione di 200 milioni di euro da destinare nello sviluppo dell’agricoltura
13 marzo 2017, Roma- I rappresentati del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e quelli dell’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) hanno firmato oggi un accordo per lavorare insieme a favore dello sviluppo delle zone agricole, destinando una donazione di 200 milioni di euro all’IFAD stesso. AFD, istituzione pubblica che sostiene e implementa le scelte politiche del governo francese, ambisce a combattere la povertà e a promuovere lo sviluppo sostenibile. L’IFAD è un’istituzione finanziaria internazionale e un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si concentra sull’eradicazione della povertà rurale. Le due organizzazioni condividono i metodi di approccio riguardo lo sviluppo agricolo e rurale . Hanno già collaborato in un gran numero di iniziative, come quelle legate alle coperture assicurative contro condizioni meteorologiche avverse e di supporto alle organizzazioni di agricoltori in Africa. Con il Memorandum della Comprensione e la suddetta donazione pattuita oggi, le due organizzazioni si impegnano a lavorare in maniera congiunta in futuro, facendo in modo di accrescere gli investimenti all’interno del settore finanziario rurale, in quello dell’adattamento ai cambiamenti climatici, in quello dell’uguaglianza di genere e in quello delle migrazioni.
https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p22/y2017/41209951
L’IFAD dona 24,3 milioni di dollari americani a favore dell’integrazione delle famiglie di agricoltori nelle nuove catene di valori in Argentina
13 marzo 2017, Roma- Migliorare l’integrazione sostenibile di produttori su piccola scala e renderli efficienti all’interno delle nuove catene di valore è l’obiettivo dell’accordo finanziario firmato oggi tra il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il governo argentino. Circa 8.000 famiglie di agricoltori (circa 37.600 persone) trarranno beneficio dal programma relativo, incentrato essenzialmente sui gruppi vulnerabili, specialmente indigeni, donne e giovani. Il costo totale del programma, dedicato all’integrazione economica delle famiglie di agricoltori nel Nord dell’Argentina, denominato PROCANOR, è di 38,9 milioni di dollari americani. Il progetto è stato co-finanziato dal governo argentino (con 11,4 milioni di dollari americani) e dagli stessi beneficiari (con 3,2 milioni di dollari americani). L’Argentina possiede un’economia tra le più sviluppate in America Latina e uno tra i più grandi produttori mondiali di infrastrutture e servizi agricoli, soprattutto nella produzione di germogli di soia e mais. Ci sono circa 251.000 aziende agricole a conduzione familiare nel Paese, molte gestite da famiglie povere, molte delle quali vivono nella grande regione a Nord dove il programma viene svolto. PROCANOR è stato ideato per cambiare la situazione coinvolgendo le famiglie di agricoltori nelle nuove ed emergenti catene di valore, come la quinoa, le patate andine, la carne di lama e il legno, tra le tante. Inoltre esso crea opportunità di partnership tra aziende agricole, compagnie commerciali e organizzazioni di agricoltori.
https://www.ifad.org/en/newsroom/press_release/tags/p21/y2017/41203945
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Il sostegno della Repubblica di Corea consente al WFP di migliorare i Sistemi Innovativi di Monitoraggio della Sicurezza Alimentare
27 marzo 2017, Roma - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto una donazione di 6 milioni di dollari da parte della Repubblica di Corea che permetterà all'organizzazione di migliorare e rendere più innovativi i sistemi di monitoraggio della sicurezza alimentare di dieci paesi in Africa, consentendo al WFP di comunicare direttamente con le persone in stato di bisogno. La donazione è stata raccolta attraverso un tributo di solidarietà sui biglietti aerei della Corea, che viene prelevato da ogni passeggero in partenza con volo internazionale dalla Corea. Conosciuto come il “Fondo Globale per l'Eradicazione delle Malattie”, è parte dell'impegno di Seoul per porre fine alle malattie, la povertà e la fame a livello globale. I fondi saranno utilizzati nel corso dei prossimi due anni per migliorare le iniziative di Analisi Mobile della Vulnerabilità e Mappatura (mVAM), che permettono un monitoraggio nutrizionale e della sicurezza alimentare in tempo reale dei rifugiati e degli sfollati interni nella Repubblica Centrafricana, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC ), in Kenya, Malawi, Niger, Nigeria, Ruanda, Somalia, Sud Sudan e Uganda. L'iniziativa mVAM utilizza la tecnologia cellulare per raccogliere i dati dalle zone di conflitto, dalle aree remote e dalle situazioni in rapida evoluzione. In aggiunta agli SMS (messaggi) e le chiamate dirette, mVAM utilizza le Risposte Vocali Interattive (IVR) e dei sistemi di comunicazione a due vie per raccogliere e condividere i dati. Guardando verso le nuove tecnologie, mVAM sta attualmente testando nuovi metodi di raccolta dei dati a distanza, come i sondaggi online, i “chatbots” e il servizio Free Basics di Facebook.
La Caritas distribuisce aiuti nelle aree colpite dall’alluvione in Perù
da Caritas Internationalis
22 marzo 2017 – Il Perù sta affrontando uno dei più grandi disastri naturali causati da El Niño, che ha portato piogge torrenziali, frane e inondazioni nelle aree abitate, colpendo migliaia di famiglie nella regioni di Lima, Ica, Ancash, Lambayeque, La lIbertad, Arequipa, Piura e Tumbes. Le autorità peruviane hanno riportato 75 morti, 263 feriti, 10.538 case distrutte, 159 ponti crollati e 1.903 chilometri di strade danneggiate. La Caritas del Perù ha lanciato una campagna nazionale per portare i primi aiuti alle famiglie colpite dagli smottamenti e dalle inondazioni. Sono state raccolte settanta tonnellate di aiuti alimentari non deperibili, acqua in bottiglia, vestiti, ferro nervato e pompe nei soli primi cinque giorni della campagna. Ángel Allcarima, Responsabile della Caritas Perù per la Gestione del Rischio e per I Cambiamenti Climatici, ha dichiarato che quaranta tonnellate di aiuti umanitari sono state distribuite attraverso la Caritas diocesana. La Caritas Chicalyo ha inoltre ricevuto 5,3 tonnellate di aiuti umanitari per le famiglie colpite. La Caritas Perù distribuirà altre 25 tonnellate di aiuti nei prossimi giorni, raggiungendo le aree più difficili via aria o mare.
http://www.caritas.org/2017/03/peru-floods/
Il CERF approva un prestito di 22 milioni di dollari per intensificare il lavoro di prevenzione della carestia in Somalia da parte della FAO
21 marzo 2017, Roma / New York - La FAO sta intensificando le sue attività nelle regioni della Somalia colpite dalla siccità grazie a un prestito di 22 milioni di dollari approvato questa settimana dal Fondo Centrale per la Risposta alle Emergenze delle Nazioni Unite (CERF), che va a integrare i finanziamenti già forniti dal Fondo Speciale della FAO per l'Emergenza e le Attività di Riabilitazione. Questo sforzo è parte della risposta internazionale per prevenire un'altra carestia in Somalia, cinque anni dopo che la precedente ha devastato il paese. L'intervento della FAO si propone di aumentare il sostegno rurale e riavviare la produzione alimentare, garantendo nel contempo che le famiglie soddisfino le loro necessità immediate di cibo e acqua. In tutta la Somalia, 6,2 milioni di persone affronteranno una condizione d'insicurezza alimentare acuta fino a giugno 2017. Di queste, quasi 3 milioni di persone si trovano nella Fase 3 (di crisi) e 4 (di emergenza) rispetto alle cinque fasi della Classificazione Integrata dell'Insicurezza Alimentare (IPC). Ciò rappresenta un aumento di più del doppio rispetto a sei mesi fa. La Fase 5 è la carestia. La maggior parte dei 6,2 milioni di persone che affrontano l'insicurezza alimentare acuta vive nelle aree rurali della Somalia, dove i livelli di fame si sono impennati principalmente per le perdite nella produzione agricola e nel bestiame o di qualsiasi altra fonte di cibo e di reddito, causate dalla ripetute siccità. La FAO sta lavorando per attuare il suo Piano di Prevenzione della Carestia e di Risposta alla Siccità, che combina interventi salvavita con il supporto di mezzi di sussistenza di emergenza, per affrontare le diverse esigenze delle popolazioni rurali a rischio in tutta la Somalia, una duplice azione che fornisce assistenza immediata ma offre anche i mezzi di sostentamento e delle opportunità di reddito, per ridurre la dipendenza dagli aiuti umanitari. Le misure attuate nell'ambito del Piano di Prevenzione sono: fornire denaro (soldi per lavoro e trasferimenti diretti di denaro), soddisfare i bisogni immediati di cibo e acqua; fornire il materiale necessario per l'agricoltura e la pesca in combinazione con del denaro ( "Cash +") e fornire le risorse necessarie per migliorare il bestiame e la relativa produzione di cibo e reddito.
http://www.fao.org/news/story/en/item/852868/icode/
Gli Stati Uniti e il WFP sostengono le popolazioni in stato d'insicurezza alimentare in Sudan e Sud Sudan
20 marzo 2017, Port Sudan - L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), attraverso il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), ha accolto con gioia la seconda di due recenti spedizioni con a carico la necessaria e urgente assistenza alimentare per il Sudan e il Sud Sudan. Le navi hanno attraccato a Port Sudan e lì sono state scaricate oltre 47.880 tonnellate di sorgo, di cui oltre 20.000 tonnellate saranno trasportate nel Sud Sudan attraverso il Sudan. Nei mesi di marzo e aprile, il WFP riceverà ulteriori navi con a carico 47.500 tonnellate di sorgo, più di 5.000 tonnellate di lenticchie e circa 1.700 tonnellate di olio vegetale. I prodotti di queste navi, donati anche dagli Stati Uniti, serviranno ad alimentare i rifugiati sud sudanesi e gli sfollati interni (IDP) in Sudan. Gli Stati Uniti continuano a essere degli alleati fedeli e di lunga data e i più alti singoli donatori al WFP in Sudan. Tali contributi, sotto forma di denaro e di materie prime, hanno permesso al WFP di fornire, in modo tempestivo e professionale, un'assistenza alimentare cruciale alle popolazioni versanti in stato di grave insicurezza alimentare in Sudan. Nel corso del 2017, il WFP prevede di assistere più di 4 milioni di persone vulnerabili in Sudan, sfollati, rifugiati, le comunità ospitanti e le popolazioni colpite dai cambiamenti climatici- attraverso una serie di attività, tra cui aiuti alimentari di emergenza, trasferimenti di denaro, supporto nutrizionale e attività di costruzione della resilienza, per aiutare le comunità a diventare indipendenti
Il Giappone dona 8.4 milioni di dollari al WFP per garantire una risposta alle emergenze in Sud Sudan
17 marzo 2017, Juba - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto un contributo di 8.4 milioni di dollari da parte del governo del Giappone per sostenere la risposta alle emergenze in Sud Sudan e il Servizio AereoUmanitario delle Nazioni Unite (UNHAS), gestito dal WFP, in Sud Sudan. Il Giappone ha stanziato circa 7.4 milioni di dollari a favore delle operazioni di emergenza in risposta alla carestia del paese. Il WFP utilizzerà i fondi per l'acquisto di più di 24.000 sacchi di sorgo, un alimento base in Sud Sudan, che garantirà l'assistenza alimentare a più di 17.000 persone per un periodo di tre mesi. Inoltre i fondi saranno utilizzati per sostenere, per tre mesi, l'assistenza alimentare del WFP a 26.000 madri e 37.000 bambini in stato di acuta malnutrizione con alimenti nutrienti fortificati. Il Giappone ha anche stanziato dei fondi per sostenere UNHAS, un servizio aereo di vitale importanza che il WFP gestisce per conto della comunità umanitaria più ampia. UNHAS fornisce servizi di trasporto aereo e cargo a 240 organizzazioni umanitarie che garantiscono l'assistenza salva-vita in Sud Sudan. Il finanziamento ricevuto dal governo del Giappone permetterà a UNHAS di continuare a far andare gli operatori umanitari nelle aree del paese più difficili da raggiungere, dove i bisogni sono più gravi
Il Governo del Giappone ha annunciato un contributo di 7 milioni di dollari a favore dell'UNHCR e del WFP
9 marzo, 2017, Islamabad - Il governo del Giappone ha annunciato un contributo di 7 milioni di dollari a sostegno dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e del Programma Alimentare Mondiale (WFP) per sostenere i rifugiati afghani e le comunità ospitanti del Pakistan. Il governo del Giappone ha stanziato 3 milioni di dollari a favore dell'UNHCR per la realizzazione d'interventi prioritari nell'ambito dell'assistenza legale ai rifugiati nel paese e per portare avanti i suoi programmi nei settori della sanità e della formazione professionale. Questo contributo da parte del governo del Giappone aiuterà circa 50.000 persone, tra la popolazione di rifugiati e le comunità che li ospitano, ad accedere all'assistenza sanitaria e all'istruzione; inoltre circa 210 giovani parteciperanno a dei corsi di formazione professionale in tutto il Pakistan. Il governo del Giappone ha donato i restanti 4 milioni di dollari al WFP per sostenere 82,389 beneficiari, tra cui 42.874 bambini di età compresa tra i 6 e i 59 mesi e 39.515 donne in stato di gravidanza e allattamento per un periodo di sei mesi. Il contributo permetterà al WFP di procurarsi un totale di 1.097 tonnellate di “Alimenti integrativi di qualità pronti all'uso ” di produzione locale (Acha mamma e Maamta) che saranno distribuiti in quattro distretti della provincia di Khyber Pakhtunkhwa (KP), ovvero Peshawar, Nowshera, Hangu e Kohat, identificati come i distretti che ospitano il maggior numero di rifugiati afghani e di comunità ospitanti
http://www.wfp.org/news/news-release/government-japan-announced-usd-7-million-unhcr-wfp
Il WFP e la citta di Bishkek inaugurano i pasti nelle scuole cittadine con il supporto della Federazione Russa
9 marzo 2017, Bishkek – Nella Giornata Internazionale dei Pasti a Scuola, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), il Ministro della Pubblica Istruzione del Kirghizistan e la città di Bishkek hanno inaugurato un programma di pasti caldi nelle scuole della città, grazie al prezioso supporto della Federazione Russa e della competenza dell'Istituto russo per il Servizio di Ristorazione Sociale e Industriale(SIFI). Più di 1.200 studenti della scuola primaria di Bishkek Gymnasium #64 potranno godere ogni giorno di pasti caldi appena cucinati. Questa scuola è stata scelta come la prima scuola della città per sperimentare il migliorato modello di alimentazione scolastica. Il WFP ha collaborato con SIFI e l'amministrazione comunale per effettuare una valutazione globale dei pasti scolastici a Bishkek. I principali risultati di tale valutazione sono serviti come base per la progettazione del programma di miglioramento dei pasti scolastici e per lo sviluppo di modelli di alimentazione scolastica efficienti per le scuole della città. Con il finanziamento della Federazione Russa, il WFP ha potuto fornire attrezzature da cucina industriali ad alta capacità per la preparazione dei pasti scolastici caldi. Nel corso dei prossimi mesi, il WFP elaborerà un piano per migliorare i pasti nelle scuole della città che consenta un avanzamento verso pasti nutrienti di alta qualità. Tutto questo sarà realizzato utilizzando i fondi che la città di Bishkek ha stanziato per il progetto. Il WFP ha avviato nel 2013 un progetto per introdurre un modello del programma di alimentazione scolastica che potesse migliorare il programma di alimentazione scolastica nazionale del paese, che porta beneficio a circa 400.000 bambini delle scuole elementari
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Il Capo dell’ONU Guterres accoglie con favore l'annuncio di adesione al cessate il fuoco in Ucraina orientale
31 marzo 2017 - Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha accolto ieri con favore l'annuncio di un accordo sull’adesione a un “cessate il fuoco” in Ucraina orientale entro il 1 arprile, in conformità a quanto stabilito dagli Accordi di Minsk, e sul disimpegno delle forze e degli equipaggiamenti in Stanytsia Luhanska entro il 6 aprile. Una dichiarazione del suo portavoce ha ribadito che il Segretario Generale ha accolto favorevolmente l'annuncio da parte del Gruppo di Contatto Trilaterale - un gruppo di rappresentanti provenienti da Ucraina, Federazione Russa, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea (OSCE) - di un nuovo accordo per garantire la piena adesione al cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti, in aderenza con gli Accordi di Minsk, entro il 1° aprile, e il disimpegno delle forze e degli equipaggiamenti in Stanytsia Luhanska entro il 6 aprile. "Il destino della popolazione civile resta di grande preoccupazione. Il Segretario Generale esorta tutte le parti a rispettare pienamente il loro rinnovato impegno. Egli spera che ciò consentirà ulteriori principali progressi nei settori della sicurezza, umanitari, politici ed economici", afferma la nota. A seguito della dichiarazione, Guterres ha inoltre esortato le parti a fare tutto il possibile per garantire la sicurezza e la sicurezza della Missione di Vigilanza Speciale dell'OSCE.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=56480#.WN9VBIVOKM8
Il possesso di armi nucleari è ‘fondamentalmente incompatibile' con l'aspirazione del mondo per la pace - Funzionario delle Nazioni Unite
27 marzo 2017 - All'inizio di una conferenza delle Nazioni Unite finalizzata a negoziare un atto legalmente vincolante per vietare le armi nucleari, un alto funzionario dell’ONU ha sottolineato che la creazione di un mondo privo di tali armi è un dovere comune di tutti gli Stati - sia nucleari che non nucleari - e ha chiesto in tal senso il loro impegno fondamentale.
"Facciamo tutto il lavoro più impegnativo e più creativo, in modo da poter conseguire il nostro obiettivo comune per un mondo più sicuro, libero da armi nucleari, e migliore per tutti," ha detto Kim Won-Soo, l'Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per il Disarmo . Parlando a nome del Segretario Generale dell'ONU António Guterres, ha anche espresso l’auspicio che il documento rafforzi anche il Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP) e faccia progredire il mondo verso l’obiettivo dellla totale eliminazione delle armi nucleari, il che genererebbe un contributo significativo al disarmo nucleare e al nostro obiettivo finale del disarmo generale e completo.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=56441#.WNoTtIVOKM8
Making Movies aiuta i bambini a trovare la pace in Colombia
15 marzo 2017- A Cartagena, in Colombia, I bambini stanno usando brevi video per aumentare la loro consapevolezza sugli ostacoli alla pace nei loro quartieri. Tramite un accordo con il Ministero della Cultura, il programma finanziato dall’USAID per le Alleanze per la Riconciliazione (PAR) sostiene il Festival Internazionale del Cinema di Cartagena (FICCI). Il FICCI ha recentemente permesso ai bambini e ai giovani di effettuare e inserire i propri cortometraggi. Il Film-making ha dimostrato di essere uno strumento molto utile ai giovani per accrescere la consapevolezza degli ostacoli alla convivenza pacifica. I giovani stanno anche scoprendo che le loro creazioni possono portare riconciliazione nei loro quartieri. Il PAR ha sostenuto un workshop di due giorni dove 30 bambini, di età compresa dagli 8 ai 12 anni, impegnati in esercizi per promuovere l'auto-consapevolezza quali autori del cambiamento nelle loro famiglie e nelle comunità. I giovani partecipanti hanno imparato ad addestrarsi nelle tecniche cinematografiche, come la fotografia, la scrittura di soggetti, e a recitare. I bambini hanno quindi prodotto i loro filmini, esprimendo le loro preoccupazioni e idee, e inviando messaggi positivi ad altri bambini sulle droghe, la violenza e la conservazione ambientale. I cortometraggi realizzati dai nuovi giovani registi sono stati in seguito presentati al pubblico al festival del cinema, compresi i media e altri opinion leader.
http://www.acdivoca.org/2017/03/making-movies-helps-children-find-peace-in-colombia/
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Migliore lo stato di salute, più forti le comunità
La Compagnia sanitaria Glovax si unisce a Business Call to Action per ampliare l’accesso alle vaccinazioni nelle Filippine
31 marzo 2017 Quezon City, Filippine/CSRwire/ - La Glovax Biotech Corp., un distributore e rivenditore integrato di vaccini nelle Filippine, si è unito a Business Call to Action (BCtA) con l’impegno a fornire 40 milioni di dosi di vaccino alle comunità della nazione a medio e basso reddito entro il 2020, riducendo il costo delle vaccinazioni del 75 per cento e contribuendo così a prevenire innumerevoli epidemie. Lanciata nel 2008 BCtA mira ad accelerare il progresso verso gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDSs), sfidando le compagnie a sviluppare modelli di affari inclusivi che coinvolgano le persone con reddito inferiore a 8 dollari tramite organizzazioni internazionali ed è ospitata nel Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP). Con una popolazione di 100 milioni di persone, solamente l’1 per cento della popolazione delle Filippine riceve regolari vaccinazioni, principalmente per l’influenza. Due delle principali ragioni per il basso tasso di vaccinazioni del paese sono la mancanza di vaccini e la loro affidabilità. La missione della Glovax consiste nel fornire un accesso a prezzi convenienti alle vaccinazioni per “la parte media mancante” – i 65 milioni di filippini che non sono stati vaccinati. Il modello economico inclusivo di Glovax è stato inizialmente progettato per fornire un quantitativo economicamente conveniente di vaccini agli impiegati nel campo sanitario. Si è tuttavia compreso presto che spesso gli sconti forniti dalla compagnia non arrivavano ai consumatori. In risposta la Glovax si è integrata completamente, offrendo vaccini direttamente ai consumatori tramite i centri sanitari di comunità. La compagnia si è ora espansa creando i propri centri di vaccinazione, riducendo i costi di un ammontare pari al 75 per cento.
http://www.csrwire.com/press_releases/39833-Better-Health-Stronger-Communities
Myanmar: la riparazione delle protesi vicino a casa arreca speranza
Servizi di riabilitazione fisica più flessibili consentono ai pazienti di guadagnare tempo e risparmiare denaro.
24 marzo 2017 – Per quasi tre anni la Croce Rossa del Myanmar ha fatto la differenza nella vita di persone con disabilità per mezzo di cliniche mobili che si spostavano attraverso le comunità locali. Dal luglio 2014 al dicembre 2016 un totale di 1.280 pazienti dall’East Bago hanno ricevuto servizi di assistenza. In un paese vasto come il Myanmar agevolare questi servizi in prossimità delle case risparmia tempo e denaro alle persone e al contempo fornisce loro un supporto fondamentale per migliorare le loro protesi. Entro un anno dall’apertura dei laboratori mobili di riparazione della Croce Rossa del Myanmar e dell’ICRC, una rete di riparatori come proprietari di biciclette o di motociclette è intervenuta a fornire riparazioni di base quali fissare un piede o una banda adesiva. ”La Croce Rossa mira a investire nelle comunità locali nel lungo periodo. Non vi era nessuna scuola in Myanmar per tecnici protesici fino al 2015. Noi abbiamo mandato studenti in Cambogia per apprendere. Ci sono ora 15 professionisti diplomati in Myanmar…,” spiega Didier Reck, capo del programma di riabilitazione fisica dell’ICRC in Myanmar.
https://www.icrc.org/en/document/myanmar-repair-prostheses-close-home-brings-hope
Da costa a costa: l’Africa si unisce per contrastare la poliomielite
116 milioni di bambini da immunizzare da costa a costa attraverso il continente, mentre la risposta regionale all’emergenza dell’epidemia si intensifica
23 marzo 2017 – Più di 190.000 vaccinatori antipolio in 13 paesi attraverso l’Africa occidentale e centrale immunizzeranno oltre 116 milioni di bambini nel corso della prossima settimana, per contrastare l’ultima roccaforte rimanente della poliomielite nel continente. La campagna di vaccinazione sincronizzata fa parte delle misure urgenti per fermare in modo permanente la poliomielite nel continente. Tutti i bambini al di sotto dei cinque anni di età in 13 paesi – Benin, Camerun, Repubblica Centroafricana, Ciad, Costa d’Avorio, Repubblica democratica del Congo. Guinea, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria e Sierra Leone – saranno immunizzati simultaneamente in uno sforzo coordinato per innalzare il livello di immunità infantile nei confronti della poliomielite in tutto il continente. Per arrestare il prima possibile la diffusione potenzialmente pericolosa della malattia, i volontari forniranno un vaccino orale bivalente (bOPV) ad ogni casa in tutte le città grandi e piccole e nei villaggi dei 13 paesi. Per riuscire nello scopo questa armata di volontari e di sanitari lavorerà fino a 12 ore al giorno, viaggiando a piedi o in bicicletta in mezzo a un’umidità spesso opprimente e temperature al di sopra dei 40°C. Ogni squadra di vaccinatori trasporterà il vaccino in borse speciali da trasporto, riempite con blocchi di ghiaccio per assicurare che il vaccino rimanga al di sotto degli 8°C richiesti. Il completo coinvolgimento dei leader politici e di comunità ad ogni livello viene considerato un elemento cruciale per la riuscita della campagna.
http://polioeradication.org/news-post/from-coast-to-coast-africa-unites-to-tackle-threat-of-polio/
Zimbabwe: i pazienti psichiatrici beneficiano di migliorate condizioni di vita
23 marzo 2017, Harare, (ICRC) – Più di 300 pazienti psichiatrici, medici e personale carcerario nella prigione di Mlondolozi beneficiano di strutture rinnovate che consentono un ambiente più favorevole per il trattamento psichiatrico, la riabilitazione sociale e la preparazione per la reintegrazione. Le strutture migliorate sono state commissionate dal Ministero dello Stato nell’Ufficio del Vice Presidente della Repubblica dello Zimbabwe, On. Clifford Sibanda, ad una cerimonia nella Prigione di Mlondozi il 23 marzo. Il rinnovo comprende la trasformazione dell’area delle visite familiari per consentire un maggior contatto tra i pazienti psichiatrici e le loro famiglie durante le visite. I cambiamenti hanno portato anche uffici e spazi per appuntamenti tra gli psichiatri e i pazienti al centro della prigione. Questo progetto pilota è stato inaugurato dai Servizi correzionali e delle Prigioni dello Zimbabwe (ZPCS) e dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) nella prigione di Mlondolozi come risposta alle necessità uniche dei pazienti psichiatrici. Ampi lavori sono stati portati a termine da artigiani dello ZPCS e ingegneri dell’ICRC per migliorare gli spazi, la ventilazione e l’illuminazione naturale entro le celle dei pazienti. I lavori hanno inoltre rinnovato e migliorato i servizi idrici e igienici nella prigione, aumentato lo spazio per le attività di riabilitazione e aggiornato le cucine per migliorare le capacità di cottura e di risparmio energetico.
https://www.icrc.org/en/document/zimbabwe-mental-health-patients-benefit-improved-living-conditions
Corsi di lingue e sessioni di informazione sanitaria aiutano gli emigranti ad una buona partenza in Azerbaigian
Di Caroline Haga
22 marzo 2017 – Insieme ai suoi vicini in Europa e Asia centrale, anche l’Azerbaigian ha accolto negli ultimi anni molti emigranti, principalmente dall’Afghanistan e dall’Asia sudorientale. Come più grande organizzazione umanitaria del paese, la Mezzaluna Rossa dell’Azerbaigian gioca un ruolo importante nel sostenere la loro integrazione nella società. Uno dei servizi chiave di supporto fornito dalla Mezzaluna Rossa sono i corsi di lingua – prerequisito vitale sia per gli adulti che per i bambini per trovare lavoro e iscriversi a scuola. Più di 200 emigranti hanno completato con successo i corsi gratuiti negli ultimi tre anni. (…) Cure sanitarie, sostegno psicosociale e promozione di stili di vita sani sono pure importanti nell’assicurare il benessere sia della popolazione che degli emigranti. Attraverso i suoi centri regionali e le sue diramazioni locali, la Mezzaluna Rossa organizza sessioni informative e attività su una varietà di argomenti compreso pronto soccorso, pronto soccorso psicosociale, miglioramento della consapevolezza di malattie quali il cancro al seno, HIV/AIDS, tubercolosi e malaria e fattori dello stile di vita sano. In particolare i bambini, gli adolescenti e le loro madri sono invitati a imparare riguardo il vivere sano per assicurare una buona partenza nella vita dei giovani. (…)
Filiera di supporto innovativa nella gestione di informazioni in caso di pandemie
9 marzo 2017, Tokyo – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ( WFP) e la società NEC hanno annunciato oggi la loro collaborazione per lo sviluppo della prima piattaforma di informazioni per assicurare visibilità da un capo all’altro e una filiera di supporto agli interventi in caso di pandemie, a nome del Global Pandemic Supply Chain (PSC) Network. Il governo del Giappone ha destinato un milione di dollari a PSC Nertwork : questa iniziativa è nata in risposta alle lezioni maturate durante l’esplosione nel 2014 dell’epidemia del virus Ebola nell’Africa occidentale. I membri fondatori del Network sono sia rappresentanti del settore pubblico, includendo WFP, World Health Organization (WHO), World Bank, sia rappresentanti del settore privato, come Henry Schein, Inc., Becton, Dickinson & Co. e UPS Foundation.
Gli sforzi e le sfide sostenute durante quell’epidemia traevano origine dai vincoli riscontrati nello stoccaggio e nella capacità di distribuzione, dalla limitata visibilità dell’azione di supporto e della domanda di prodotti fondamentali. I limiti derivavano dalle barriere doganali, dallo scarso coordinamento tra pubblico e privato, e hanno causato il raddoppio degli forzi a fronte di modesti risultati nel contrasto all’epidemia. Una corretta logistica nella filiera di aiuto è fondamentale nella gestione delle emergenze. Preparazione e capacità di risposta inadeguate conducono a gravi ritardi, fanno perdere vite umane e sprecare risorse preziose. La nuova piattaforma informativa promuoverà la tempestività e il controllo dei costi , oltre che una crescente capacità di aiuto in genere. NEC è stata la prima compagnia asiatica ad aggiungersi al PSC Network, e si concentrerà su un sistema di visualizzazione logistica in grado di garantire il monitoraggio su tutti gli elementi di risposta all’insorgere della pandemia, così come la fornitura di abiti di protezione e di articoli medicali all’interno di ogni paese colpito, aiutando al contempo la veloce ed appropriata consegna di aiuti diretti alla popolazione coinvolta.
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La vecchia miniera diventa il più grande parco solare della British Columbia
di Dave Quinn
31 marzo 2017 – Per più di un secolo, il paesaggio a nord di Kimberley, nella British Columbia del Canada , è stato una sorta di hard-rock mineraria , ma ora è diventato sede del più grande parco solare della regione. Negli ultimi decenni, l’area mineraria del Teck’s( prima ancora Cominco) Sullivan ospitava un’acciaieria, stabilimenti per la produzione di fertilizzante vegetale e bacini artificiali, rendendo l’area priva di vegetazione arborea , anche in prospettiva futura. Cosa fare del ripido pendio esposto a sud, che con difficoltà poteva essere rinaturalizzato? Ecosmart, un’organizzazione non-profit con sede a Vancouver, ha avuto nel 2008 un’intuizione: perché non “estrarre “ dal sole? Il potenziale di irraggiamento solare nell’assolata regione di Kootenay era da sempre noto ai residenti, specialmente ai 7.500 abitanti di Kimberley, una cittadina posta a 1.120 metri sul livello del mare. L’attività di monitoraggio eseguita tra il 2008 e il 2010 ha dimostrato che Kimberley capta l’energia solare per più di 2.150 ore l’anno, e che il sole risplende per più di 300 giorni. Questo rende il pendio meridionale uno stabile produttore di energia solare. Con il terreno messo a disposizione e il contributo di Teck, Fondo innovativo per l’energia rinnovabile della Provincia della British Columbia, e due milioni di dollari avuti in prestito dalla stessa municipalità di Kimberley, il progetto “Miniera Solare” si è potenziato nel 2015. “Miniera Solare” è al tempo stesso il più grande impianto di monitoraggio nell’ovest del Canada, il più grande progetto di impianto solare della regione e il primo progetto di utilizzo dell’energia solare capace di inviare e vendere direttamente quanto prodotto nella rete elettrica della British Columbia. Dopo il solo primo anno di attività, le cifre indicano una netta crescita: i 4.032 pannelli solari della “Miniera Solare” generano 1.681 MWh di elettricità, già oltre l’87% delle previsioni di progetto.
La capacità solare globale distacca il vento nel 2016, afferma IRENA
31 marzo 2017 – Lo scorso anno per la prima volta dal 2013 la crescita dell'energia solare ha sorpassato l'energia eolica, secondo un nuovo report dell'agenzia internazionale dell'energia rinnovabile (IRENA). L'energia solare ha visto un record di 71 GW di capacità addizionale nel 2016, mentre il vento è aumentato di 51 GW. La capacità globale di produzione di energia rinnovabile è aumentata di 161 GW nel 2016, realizzando un anno record e portando la capacità globale totale a 2.006 GW, secondo il rapporto sulle statistiche delle capacità dell'energia rinnovabile del 2017. “Stiamo assistendo ad un'affermazione a livello globale di una trasformazione energetica, è ciò si riflette in un nuovo anno di record battuti nella capacità di produrre nuove energie rinnovabili, “ afferma il Direttore Generale di IRENA Adnan Amin in una dichiarazione del 30 marzo. “Questa crescita enfatizza la crescente giustificazione economica per le fonti rinnovabili, che hanno anche molteplici benefici socio-economici in termini di alimentazione della crescita economica, creazione di posti di lavoro e miglioramento del benessere umano e dell'ambiente.”
L'Asia rappresenta il 58% delle nuove aggiunte di energie rinnovabili nel 2016, secondo i dati, fornendo un totale di 812 GW o grossomodo il 41 % della capacità globale. L'Asia è stata anche la regione che è cresciuta più velocemente con un 13.1% di aumento nella capacità legata al rinnovabile. L'Africa ha installato 4.1 GW di nuove capacità nel 2016, il doppio rispetto al 2015.
Siria – Il SRTF lancia un nuovo progetto da 4.9 milioni di euro per riparare la rete elettrica di medio voltaggio del governatorato di Dar'a
13 marzo 2017 – L'unità direzionale del Fondo Fiduciario di Ripresa della Siria (SRTF) ha annunciato oggi che il comitato direzionale del fondo ha approvato un nuovo progetto di “ Riabilitazione della rete di medio voltaggio nelle aree selezionate del governatorato di Dar'a”. Con un costo totale di 4.9 milioni di euro, il progetto mira ad affrontare problemi critici legati al settore elettrico come risultato di un'ampia distruzione della rete di medio voltaggio nelle aree selezionate del governatorato di Dar'a. Il progetto prevede la consegna di servizi elettrici migliori per approssimativamente 500.000 abitanti con residenza permanente nelle aree del governatorato controllate dall'opposizione moderata. Anche molte famiglie dislocate internamente presenti in questa area beneficeranno di migliori rifornimenti di elettricità. Il progetto fornirà inoltre benefici in altri settori come il pompaggio di acqua potabile nelle aree residenziali, ospedali, scuole.
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La Norvegia e la FAO inaugurano una nave da ricerca oceanica all’avanguardia
La “Dr. Fridtjof Nansen” condurrà delle ricerche marine scientifiche per studi in merito la pesca sostenibile, il cambiamento climatico e l’impatto sugli oceani
24 marzo 2017, Oslo/Roma – Oggi la FAO e la Norvegia hanno inaugurato una nave innovativa e all’avanguardia per gli studi marini; si tratta di un’imbarcazione tra le più avanzate del suo genere e l’unica in tutto il mondo che porta la bandiera delle Nazioni Unite. La sua missione? Studiare e indagare negli angoli più remoti e inesplorati degli oceani, usando un equipaggiamento dotato delle tecnologie più innovative e sofisticate; questo servirà ad aiutare i paesi a raccogliere i dati scientifici di maggiore criticità per la gestione della pesca sostenibile e studiare quali sono le conseguenze del cambiamento climatico sugli oceani. La nuova Dr. Fridtjof Nansen— si tratta della terza nave a portare questo nome negli ultimi quarant’anni di collaborazione tra la FAO e la Norvegia – ospita sette diversi laboratori dotati di un equipaggiamento ad alta tecnologia. Fin dagli anni Settanta gli scienziati che hanno lavorato per conto di Norvegia e FAO sulle imbarcazioni Nansen hanno collaborato soprattutto con gli stati costieri dell’Africa aiutandoli nello sviluppo della pesca, hanno potuto verificare con regolarità alcune caratteristiche fondamentali degli oceani come la temperatura, la salinità e l’ossigenazione, prendendo campioni di sabbia dalle profondità per comprenderne a pieno la natura. Tali dati sono essenziali per lo sviluppo delle politiche ittiche che promuovono un migliore e più sostenibile sfruttamento delle risorse marine che, a loro volta, sono fonte di sostentamento e reddito per milioni di persone tra le più povere del mondo. Progettata dall’azienda norvegese Skipsteknisk e realizzata dal cantiere navale dell’Astilleros Gondan in Spagna per un costo di 80 milioni di dollari americani, la Dr Fridtjof Nansen è di proprietà dell’Agenzia Norvegese per lo Sviluppo e la Cooperazione (Norad) ed è gestita dall’IMR.
http://www.fao.org/news/story/en/item/853934/icode/
Kenya: Afflitti dalla siccità, 14.000 abitanti del Kilifi ottengono accesso all’e-water
22 marzo 2017 – Gli abitanti del Kilifi lungo la costa del Kenya devono sopportare l’agonia di vedere le loro mandrie di bovini e le loro capre morire ogni giorno. Una terribile siccità che ha colpito la regione sei mesi fa e ha portato alla morte oltre 20.000 capi di bestiame, lasciando tra l’altro ben poca acqua per la stessa sopravvivenza della popolazione. L’ultima stagione delle piogge dello scorso novembre ha portato così poca acqua da accelerare la crisi. In risposta, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) e la Società della Croce Rossa del Kenya (KRCS) hanno commissionato un progetto comune per evidenziare il problema che affligge Jaribuni, un piccolo villaggio del paese. Il progetto vedrà 14.000 abitanti e villaggi vicini avere acceso alle risorse idriche a un prezzo inferiore; l’acqua è stata presa dall’acquedotto principale che serve Kilifi e il vicino paese di Mombasa, in grado di procurarsi le proprie risorse dal fiume Sabaki, il secondo corso d’acqua più grande del Kenya. Con l’ausilio di pannelli solari in supporto alla rete nazionale l’acqua viene pompata nei punti di raccolta dei villaggi. I pannelli – introdotti per massimizzare la disponibilità di risorse idriche e ridurne i costi – hanno aiutato anche a ridurre i costi per l’energia che prima influivano fortemente sul costo di distribuzione dell’acqua. Il progetto ha inoltre adottato un sistema di profitto che i leader delle comunità locali hanno battezzato come primo servizio “e-water” del paese. Chi lo utilizza acquista dei buoni prepagati dai diversi fornitori e li fa scorrere sui rubinetti preposti all’erogazione automatica della quantità d’acqua richiesta.
https://www.icrc.org/en/document/kenya-gripped-drought-14000-kilifi-residents-get-e-water-access
Nasce “Giustiziambientale.org”, il portale che dà voce agli attivisti ambientali
Un progetto di citizen journalism promosso da Mani Tese realizzato col contributo di Fondazione Cariplo
21 marzo 2017- Milano- E’ on line www.giustiziambientale.org un nuovo spazio partecipato d’informazione e di scambio sulla giustizia ambientale promosso da Mani Tese, l’ONG che da oltre 50 anni opera a livello nazionale e internazionale per perseguire la giustizia e promuovere stili di vita sostenibili. Giustiziambientale.org si rivolge ad attivisti, ricercatori e operatori della cooperazione allo sviluppo come strumento per ampliare la conoscenza di base sulla giustizia ambientale. Il progetto intende inoltre dare voce al mondo dell’attivismo ambientale (gruppi, comunità, comitati) in lotta per difendere la bellezza, la salubrità e la cultura dei luoghi in cui vive, resistendo ai soprusi di un sistema economico incapace di garantire sostenibilità e rispetto dei diritti umani fondamentali. Giustiziambientale.org offre un servizio gratuito di aggregazione di notizie, analisi e commenti in lingua italiana e inglese sul tema. Attraverso la possibilità di pubblicare articoli e foto originali, cittadini e attivisti possono inoltre diventare “citizen journalist” sul tema della giustizia ambientale.L’iniziativa è promossa da Mani Tese in collaborazione con un gruppo di esperti provenienti dai mondi della ricerca, dell’editoria e del giornalismo, uniti dalla passione per la giustizia ambientale e fortemente convinti del suo potenziale trasformativo.
RWANU supporta la gestione sostenibile dell’ acqua in Uganda
21marzo 2017
Promuovere la gestione sostenibile dell’ acqua per migliorare le condizioni alimentari e di salute in Uganda
Tradizionalmente le persone che vivono nel sud della Karamoja, una zona estremamente arida a nord est dell’Uganda, hanno sempre usato fiumi e ruscelli come fonti per l’approvvigionamento idrico. Tuttavia negli ultimi anni le piogge sono diventate sempre meno frequenti e i lunghi periodi di siccità hanno portato a una drastica riduzione delle risorse idriche disponibili e ridotto i raccolti, così che le già vulnerabili comunità sono ora a rischio di malnutrizione. Quando l’acqua è disponibile è comunque soggetta a rischi di contaminazione e al fatto che attraverso di essa vengano trasportate malattie non individuabili. In questa regione l’acqua pulita è così scarsa che rischia di causare conflitti tra le comunità.
Uso efficiente delle risorse idriche per migliorare le condizioni alimentari
Per migliorare le abilità delle famiglie nella crescita del raccolto, il progetto ACDI/VOCA ha implementato il Resilience through Wealth, Agriculture, and Nutrition (RWANU – Resilienza attraverso benessere, agricoltura e nutrizione): fondato dall’USAID ha istruito circa 3.500 donne su come costruire e mantenere un orto circolare. Un orto circolare è semplice da curare e richiede solo una piccola quantità d’acqua perché dia i suoi frutti. Per non sprecare le già scarse risorse, le donne possono riutilizzare l’acqua impiegata nelle faccende domestiche per dare da bere alle piante. Fino a oggi il RWANU ha contribuito alla costruzione di più di 7.000 orti circolari in tutto il sud della Karamoja.
http://www.acdivoca.org/2017/03/rwanu-supports-sustainable-water-management-in-uganda/
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ASIA/PAKISTAN- Piantare alberi nelle madrase e rompere il digiuno assieme: iniziative cristiano-musulmane
30 marzo 2017 – Lahore (Agenzia Fides) - “Il nostro obiettivo è di incoraggiare e promuovere una cultura di pace, comprensione e armonia tra le religioni in Pakistan, specialmente tra musulmani e cristiani”: afferma FR. Francis Nadeem OFM Cap, segretario esecutivo della Commissione Nazionale per il dialogo interreligioso e l’ ecumenismo, nella Conferenza dei Vescovi Cattolici del Pakistan. Ha espresso lo spirito del lavoro della comunità cattolica a seguito di due iniziative promosse dalla Commissione: un incontro con diversi leader musulmani, in cui cristiani e musulmani hanno condiviso iftar, la cerimonia di interruzione del digiuno islamico, il mese sacro del Ramadan; sono stati piantati alcuni olivi nel distretto islamico di Markiz Bilal. Lahore, posto sotto la guida dell'imam Shafat Rasool Nuri, che include una moschea e una madrasa.
ASIA/ CINA – un cammino quaresimale all’insegna del dialogo interreligioso e della spiritualità
30 marzo 2017 - Zheng Zhou (Agenzia Fides) – Un monaco buddista cinese condivide la sua esperienza di pellegrino in India e la sua devozione personale nei confronti di Santa Teresa di Calcutta, e mostra ai giovani cattolici cinesi la medaglia della Santa, benedetta nel giorno della sua canonizzazione in piazza San Pietro: questo è accaduto durante un incontro interreligioso nella parrocchia del Sacro Cuore della diocesi di Zheng Zhou, nella provincia di He Nan. L’iniziativa fa parte del cammino quaresimale della parrocchia, basato sul dialogo interreligioso nell’Anno parrocchiale della spiritualità.
WPPS e URI-Africa firmano un accordo per promuovere la cultura della pace in Africa
28 marzo 2017 – La Società Mondiale della Preghiera e della Pace (WPPS) e l'Iniziativa Religioni Unite- Africa (URI- Africa) hanno firmato un accordo di collaborazione per potenziare la partnership lavorativa a livello nazionale, sub-regionale e continentale in Africa per promuovere una cultura di pace.
Gli obiettivi di questo accordo sono:
AMERICA/CILE – Incontro di vescovi e lider della Pastorale Indigena del Cono Sud
16 March 2017 - Santiago (Agenzia Fides) – I rappresentanti di Brasile, Paraguay, Argentina e Cile saranno presenti per condividere le loro esperienze e i loro progetti pastorali dal 15 al 17 di marzo, a Santiago, capitale del Cile. L'obiettivo dell'incontro è di condividere esperienze, criteri e linee di azione pastorali per le persone della regione del cono sud americano, sotto la luce del Magisterio universale e latino-americano. CELAM informa che la conferenza fa parte di un programma del Dipartimento di Cultura ed Educazione all'interno del suo lavoro con persone indigene ed è il secondo incontro regionale avvenuto in un periodo di quattro anni.
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UNRWA fornisce educazione a 53.000 rifugiati palestinesi in Siria
4 aprile 2017 – Il suo nome potrebbe non essere conosciuto come quello delle altre agenzie delle Nazioni Unite, come l’UNICEF o l’UNESCO. Ma l’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione) si occupa dell’aiuto ai rifugiati palestinesi sin dal 1949. È responsabile dell’educazione di tre generazioni, cioè di quattro milioni di bambini rifugiati. E attualmente fornisce educazione gratuita a più di 500.000 bambini e giovani in 700 scuole e centri di formazione. La crisi in Siria è giunta ormai al settimo anno e l’UNRWA ha sempre svolto un ruolo fondamentale nell’assicurare un’educazione di qualità ai bambini rifugiati palestinesi in Siria. Il suo programma di Educazione in Emergenza (EiE) assicura un’educazione di qualità ai rifugiati palestinesi – sia che vivano in Siria sia le cui famiglie siano emigrate negli stati confinanti.
UNRWA – il cui nome completo è Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione per i Rifugiati Palestinesi nel Medio Oriente – ha pubblicato le statistiche del suo operato fino al 1 marzo.
Fino alla fine del 2016, 13.739 bambini hanno avuto accesso a materiali educativi grazie al programma.
Il direttore dell’UNRWA, Pierre Krahenbuhl ha affermato oggi: “Nonostante i pericoli e i danni provocati a molte nostre scuole, i servizi educativi non sono mai stati interrotti e l’UNRWA può affermare modestamente di non aver davvero mai dimenticato nessuno”.
http://theirworld.org/news/unrwa-delivers-education-to-palestinian-refugees-from-syria
UNESCO supporta un corso estivo in Germania per mostrare gli effetti della plastica sugli ambienti acquatici
31 marzo 2017 – Tra le molteplici ricadute delle azioni umane sugli ecosistemi acquatici ci sono i rifiuti di plastica. E’ sempre più consistente nei una crescente preoccupazione sui potenziali effetti negativi dello scarico di plastica negli ecosistemi marini e di acqua dolce. L’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa sostiene i corsi estivi sugli effetti della plastica negli ambienti marini e di acqua dolce che si terranno tra il 16 e il 21 luglio 2017 presso Istituto Federale di Idrologia della città di Coblenza, in Germania. Tali corsi estivi metteranno a disposizione le ultime tecnologie per la ricerca, la misurazione e la gestione della plastica negli ambienti acquatici. In questo modo, lo scopo dei corsi sarà quello di dare il via ad una rete internazionale di scienziati, politici ed altri esperti in materia che possano contribuire a far conoscere la situazione attuale (a seconda dei diversi paesi), a discutere delle relative sfide da affrontare e migliorare le opportunità per il futuro. I corsi estivi includeranno temi quali: crescita della consapevolezza; educazione e sviluppo, monitoraggio e gestione (regolamentazioni); impatti e gestione dei rischi (sociali, economici ecc); industria della plastica.
I corsi estivi riuniranno scienziati, giovani professionisti, esperti provenienti da diverse autorità governative e tecnici del settore ambiente acquatico provenienti da Africa, Asia, America Latina ed Europa.
EUROPA/SPAGNA – “un giocattolo, un’illusione”: iniziativa solidale per i bambini in Africa, Asia e America Latina
30 marzo 2017 – Madrid (Agenzia Fides) – La campagna “un giocattolo, un’illusione” sarà rivolta all’invio, nel corso dei prossimi mesi, di 350.000 nuovi giocattoli ai bambini in Africa, Asia e America Latina così come di giochi e materiale educativo nelle scuole, nei centri per bambini e negli ospedali. L’iniziativa è stata promossa dalla Radio Nazionale Spagnola (RNE) e dalla Fondazione “Crescere Giocando”, organizzatrice dell’evento basato sul concetto #DevuelveEl31, in riferimento all’articolo 31 della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino. Grazie alla collaborazione con organizzazioni non governative e di istituiti impegnati in diversi progetti di cooperazione per l’infanzia, i bambini di El Salvador, Nicaragua, Perù, Equador, Guatemala, Paraguay, Panama, Honduras, Algeria, Benin, Marocco, Burkina Faso e Giordania riceveranno in dono dei giocattoli. La campagna provvederà ad inviare strumenti musicali, costumi, camioncini, bambole e palle ad ognuno dei paesi menzionati e consegnerà giochi in grado di promuovere attività comunitarie. A partire dalla sua fondazione nel 2000, secondo i dati raccolti durante la XVII edizione, questa iniziativa di solidarietà ha permesso la consegna di circa 6.5 milioni di giocattoli.
Sotto i riflettori del forum ONU soluzioni mobili per dare potere ed educare rifugiati e immigrati
28 marzo 2017 – Diverse iniziative per migliorare l’apprendimento attraverso le tecnologie mobili sono state presentate durante la Settimana per l’Apprendimento Mobile 2017, un evento di cinque giorni che si è appena tenuto presso la sede di Parigi dell’UNESCO. Questa iniziativa, che si è conclusa venerdì scorso, ha riunito specialisti del mondo dell’educazione, addetti del settore privato e politici e si è concentrata sul tema dell’Educazione durante le emergenze e le crisi.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56451#.WNvpLWiLRPY
Un Glossario per arabofoni sulla Governance di Internet per migliorare la cooperazione internazionale
27 marzo 2017 – Il Glossario sulla Governance di Internet (IGG) per arabofoni è stato lanciato per facilitare la loro partecipazione e il dialogo sull’uso della lingua araba su internet, in un modo efficiente e coerente. Le prove empiriche dimostrano che alcune comunità linguistiche potrebbero avere limitazioni nella possibilità di partecipare a dibattiti internazionali, come quelli sulla governance di internet, se queste non sono supportate da strumenti linguistici adeguati. E’ probabile che queste comunità fronteggino delle complicazioni per la formulazione e l’articolazione della propria posizione quando cercano di contribuire ai dibattiti o trasmettere dei messaggi. Il Glossario IGG è il risultato notevole di un progetto congiunto dell’UNESCO, l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) e il Centro Internazionale di Terminologia (INFOTERM). L’IGG è uno strumento linguistico che include più di duecento termini e che fornisce consigli concreti per l’applicazione dello strumento stesso a livello nazionale e regionale. Le iniziative dell’UNESCO sulla promozione del multilinguismo di internet vengono intraprese dalla Settore Comunicazione e Informazione della Divisione delle Società della Conoscenza, responsabile anche della realizzazione del concetto di società della conoscenza, basato sui principi chiave di inclusione, apertura, diversità e pluralismo.
Costruire la pace richiede cultura ed educazione – messaggio di una storica risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU
24 marzo 2017 – Condannando in modo univoco le distruzioni illegittime e le devastazioni del patrimonio culturale, tra cui siti e manufatti religiosi, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato oggi una risoluzione storica che si prevede rafforzi la protezione del patrimonio culturale più vulnerabile durante i conflitti armati. L’intervento odierno della Sig.ra Bokova sancisce la prima volta in cui un direttore dell’UNESCO viene invitato a parlare al Consiglio di Sicurezza. Nel suo intervento la sig.ra Bokova ha spiegato che dal momento dell’ adozione della risoluzione 2199 del 2015, che proibisce il commercio di proprietà culturali dall’Iraq e dalla Siria, gli sforzi compiuti stanno contribuendo allo smantellamento della pratica dei terroristi di finanziarsi attraverso il traffico illecito delle antichità. Attraverso l’adozione della nuova risoluzione, il Consiglio di Sicurezza ha sottolineato che la distruzione del patrimonio artistico e culturale potrebbe danneggiare la riconciliazione post bellica, minare lo sviluppo economico e culturale e, in certi casi, potrebbe costituire un crimine di guerra.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=56428#.WNk4_GjyhPY
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Prossimo numero: 19 maggio 2017.
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L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. È iscritta al Registro della Regione Lazio delle associazioni di promozione sociale, alla World Association of Non Governmental Organizations (WANGO) e alla Union of International Associations (UIA).
* http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf Nella sezione A, Organizzazioni Internazionali, pag. 12, il Rapporto dice: “La diffusione e lo scambio dell’informazione di una cultura di pace tramite Internet è diventata il principale strumento per diverse organizzazioni internazionali, tra cui spiccano Culture of Peace News Network, Good News Agency e Education for Peace Globalnet.”