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Good News Agency

Nonostante tutto, una cultura di pace sta emergendo in tutti i campi dello sforzo umano

mensile, anno XV, numero 236 –19 giugno 2015

 

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti di redazione in 54 paesi, a 3.000 ONG e a 1.500 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale educativo associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. Sostiene il Movimento Globale per la Cultura di Pace. Nel rapporto conclusivo sul progetto del Decennio per una Cultura di Pace (2001-2010) consegnato al Segretario-Generale ONU per la presentazione all'Assemblea Generale), Good News Agency è inclusa tra le tre ONG che svolgono un ruolo importante nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*

 

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

 

Legislazione internazionale
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I sostenitori delle armi nucleari continuano a perdere terreno

Di Gunnar Westberg, Consigliere del TFF (Transnational Foundation for Peace and Future Research)

Lund, Svezia, 29 maggio - La conferenza di revisione 2015 del Trattato di non proliferazione (TNP) si è chiusa venerdì 22 maggio a New York senza un documento finale. Fino alla fine sembrava che la conferenza avrebbe prodotto un documento finale non vincolante e il risultato che la maggior parte degli Stati desideravano, cioè un piano di divieto totale delle armi nucleari da affiancare a quello per le armi chimiche e batteriologiche, è risultato inaccettabile per gli Stati dotati di armi nucleari. (...)

Tutto questo potrebbe deludere, tuttavia il risultato più importante della conferenza è esattamente l’opposto: c'è più speranza oggi per un bando delle armi nucleari di quanta ce ne sia stata per 20 anni. Non meno di 159 membri hanno convenuto che le conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari siano così catastrofiche da dover essere abolite; ancora più importante: 107 Paesi hanno chiesto misure legislative per vietare le armi nucleari, il loro uso, la produzione e lo stoccaggio.

Si leggano gli interventi del Sud Africa o della Costa Rica nel post di Xanthe Hall (in inglese),  che si riferiscono alle tre conferenze umanitarie tenute negli ultimi due anni, che offrono speranza dove il Trattato di non proliferazione fallisce (...)

http://blog.transnational.org/2015/05/tff-pressinfo-324-the-friends-of-nukes-are-losing

 

L’Ufficio ONU per i diritti umani accoglie con favore l’abolizione della pena di morte da parte del Nebraska

29 maggio – Elogiando il Nebraska come 19° stato degli Stati Uniti ad abolire la pena di morte, l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha esortato oggi il governo federale ad impegnarsi con quegli stati che si oppongono al raggiungimento di una moratoria nazionale come un primo passo verso l'abolizione.

"Accogliamo con favore l'abolizione della pena di morte nello stato del Nebraska”, ha affermato il portavoce OHCHR, Ravina Shamdasani, che ha aggiunto che in questo Stato non si eseguivano più pene capitali dal 1997; altri stati, come Colorado, Delaware, Montana e Kansas, i cui legislatori stanno attualmente discutendo di abolire la pena di morte, sono esortati a seguire l'esempio del Nebraska.

L’Ufficio ONU ha anche invitato il governo federale degli Stati Uniti, su proposta del Comitato per i diritti umani nel marzo 2014, a stabilire una moratoria federale sulla pena di morte, chiedendo agli Stati non abolizionisti di impegnarsi “per raggiungere una moratoria a livello nazionale” come primo passo verso l'abolizione.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=51004#.VWnNRM_tmko

 

La Nigeria vieta le mutilazioni genitali femminili

di Silvia Swinden

29 maggio - Goodluck Jonathan ha firmato la legge di divieto come uno dei suoi ultimi atti da presidente prima di passare l’incarico a Muhammadu Buhari, che è entrato in carica lo scorso venerdì.

"Secondo i dati delle Nazioni Unite dello scorso anno un quarto delle donne nigeriane hanno subito mutilazioni genitali con la rimozione parziale o totale dei genitali esterni che possono causare problemi fisici e psicologici. Anche se alcuni dei 36 Stati della Nigeria già vietano il rituale, la nuova legge federale di questa settimana porta il divieto a livello nazionale”.

"La legge, che è stata approvata dal Senato il 5 maggio, vieta anche agli uomini di abbandonare le mogli o i figli senza sostegno economico, secondo quanto previsto dal Programma di Stabilità e Riconciliazione, gruppo cosiliare con sede a Lagos”, ha riferito l’agenzia Reuters

Molti hanno espresso preoccupazioni su come verrà applicato il divieto, in particolare nelle comunità rurali in cui tali pratiche sono molto radicate e considerate parte della tradizione e della cultura, tuttavia questo è davvero un passo avanti che potrebbe incoraggiare altri Paesi africani a seguire l'esempio della Nigeria.

http://www.pressenza.com/2015/05/nigeria-bans-female-genital-mutilation

 

Il Sud Africa ratifica la Convenzione sulle munizioni a grappolo

28 maggio - Il Sudafrica è il 92° Stato Parte della Convenzione sulle munizioni a grappolo. Lo strumento di ratifica è stato presentato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, il 28 maggio 2015.

Le autorità hanno riferito che il Sudafrica possiede "una scorta relativamente piccola di munizioni a grappolo obsolete" che deve ora essere distrutta. Il Paese non è noto per avere residuati di mine antiuomo che contaminano il territorio.

La stragrande maggioranza degli Stati dell'Africa sub-sahariana hanno aderito alla convenzione ma 16 non lo hanno ancora ratificato. Un piccolo numero è ancora fuori dalla Convenzione: Guinea Equatoriale, Eritrea, Etiopia, Gabon, Mauritius, Sud Sudan, Sudan e Zimbabwe.

La Convenzione entrerà in vigore per il Sud Africa il 1° novembre 2015.

http://www.stopclustermunitions.org/en-gb/media/news/2015/south-africa-ratifies-the-convention!.aspx

 

 

Diritti umani

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Migliaia in marcia in Argentina per protestare contro il femminicidio

di Ashoka Jegroo 

Il 3 giugno migliaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Buenos Aires e ancora centinaia in altre città dell'Argentina per protestare contro la violenza sulle donne. Poco prima delle 17 di mercoledì, una grande folla di manifestanti si è radunata nella piazza Dos Congresos all'esterno del Congresso Nazionale di Buenos Aires. Secondo l'agenzia di stampa argentina Telam, quasi 200.000 persone hanno preso parte alla protesta domandando di porre fine alla violenza e alla discriminazione sessuale nel paese mentre gli organizzatori hanno chiesto ai politici presenti all'evento di firmare una “promessa” suddivisa in cinque punti per porre fine al femminicidio. La manifestazione di Buenos Aires è stata supportata da eventi simili in altre 70 città argentine, così come a Santiago (Chile), Montevideo (Uruguay) e Miami (Florida) e mediante l'hashtag #NiUnaMenos (non una di meno).

Non ci sono statistiche ufficiali che riportano il numero di donne uccise in Argentina, ma stando alle stime fatte dal gruppo La Casa del Encuentro, ogni 31 ore una donna viene uccisa da un membro della sua famiglia, dal partner attuale o precedente.

http://www.pressenza.com/2015/06/thousands-march-against-femicide-in-argentina

 

Conferenza di 3 giorni a Oslo per fermare il genocidio in  Birmania

Il 26 maggio, si terrà al Norwegian Nobel Institute and Voksenaasen una conferenza ad alto profilo internazionale per portare il pubblico norvegese ed europeo a conoscenza della realtà dei Rohingyas. Questa minoranza musulmana in Myanmar (Birmania) è stata così sistematicamente perseguitata che preferirebbe mettere a repentaglio la sua stessa esistenza – compresa la vita dei loro bambini – invece che morire di una morta lenta e collettiva. Durante la conferenza, un team di ricercatori del International State Crime Initiative della Queen Mary University di Londra presenterà le conclusioni a cui sono giunti. La conferenza di 3 giorni è sponsorizzata dal Oxford University Poverty and Human Development Initiative (Iniziative per lo sviluppo umano e contro la povertà dell'università di Oxford),  Harvard University Global Equality Initiative (Iniziativa per l'uguaglianza globale dell'università di Hardvard), Parliament of the World’s Religions (il Parlamento delle religioni del mondo), Burma Task Force USA (la Task Force americana per la Birmania), Justice for All (Giustizia per tutti), Refugees International (Rifugiati internazionali), and the International State Crime Initiative at Queen Mary University of London (Iniziativa per i crimini di stato internazionali dell'università Queen Mary di Londra).

La conferenza di Oslo è l'apice di una serie di conferenze – le due precedenti si erano tenute alla London School of Economics e all'università di Hardvard nel 2014 – che mirano a richiamare l'attenzione sulla difficile situazione dei Rohingyas e i decenni di persecuzioni causati dai governi del Myanmar.

http://www.parliamentofreligions.org/news/?p=9350&mc_cid=b9003ed097&mc_eid=j3yJS7TAR6

 

 

Economia e sviluppo

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Gli investimenti del WFP a favore dei piccoli agricoltori ugandesi mostrano i loro risultati

8 giugno, Kampala -  Gli investimenti del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) per migliorare le pratiche agricole e il potenziale imprenditoriale dei piccoli agricoltori in Uganda stanno mostrando risultati impressionanti, l'Organizzazione ha dichiarato oggi. Il WFP ha investito in Uganda dal 2009 oltre 32 milioni di dollari in infrastrutture e in formazione per aiutare gruppi di piccoli proprietari terrieri agricoli.

L’agricoltura e il sostegno al mercato sono tra le priorità del WFP in Uganda e integrano le iniziative del Governo di miglioramento della qualità del grano e di aumento della produzione. Il WFP sta lavorando insieme agli agricoltori e al settore privato per migliorare le strutture di stoccaggio,  per fornire moderne apparecchiature di trattamento del grano per la sua pulizia e imbustamentoe per garantire che gli agricoltori possano accedere ai mercati al di fuori delle loro fattorie.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-investment-ugandan-smallholder-farmers-shows-results

 

La Cina firma un accordo del valore di 50 milioni di dollari con la FAO per la Cooperazione Sud-Sud

7 giugno, Roma - La Cina e la FAO hanno firmato oggi un accordo del valore di 50 milioni di dollari per sostenere i paesi in via di sviluppo nella costruzione di sistemi alimentari sostenibili e di catene di valore agricolo inclusive, riconoscendo la crescente importanza della collaborazione tra i paesi del Sud nella lotta contro la fame e la povertà estrema. Il nuovo contributo della Cina al Fondo Fiduciario della Cooperazione Sud-Sud FAO-Cina, permetterà agli esperti del settore agricolo cinesi di recarsi nei paesi del Sud del mondo per un periodo di 5 anni, in particolare nelle aree a basso reddito e con deficit alimentari dell'Asia, del Pacifico, dell’Africa e dell’America Latina.

La Cooperazione Sud-Sud negli ultimi anni ha guadagnato importanza per il suo approccio innovativo  nell'assistenza allo sviluppo, che integra modelli tradizionali di aiuto allo sviluppo

http://www.fao.org/news/story/en/item/289386/icode/

 

Società di consulenza internazionale cita l’Ecuador come esempio di gestione economica in tempo di crisi, sottolinea il Presidente Correa

Quito, 30 maggio (Andes) – La società di consulenza svedese Kreab ha presentato la sua relazione su “Ecuador y la Revolucion Ciudadana, un camino hacia el buen vivr” (Ecuador e la Rivoluzione della cittadinanza, un percorso verso il buon vivere) che descrive il paese come “un fenomeno che non può passare inosservato”, ha spiegato il Presidente Rafael Correa durante il suo rapporto settimanale della provincia di Azuay.

Nel documento presentato in Spagna, sono state analizzate le politiche attuate dal governo ecuadoriano rivelando che “raggiungono il loro obiettivo del buon vivere, migliorando le condizioni di vita, incrementando l’uguaglianza e riducendo la povertà”, secondo un video diffuso durante il 426 Citizen Link. Inoltre, si descrive come il paese ha dovuto affrontare il calo dei prezzi del petrolio (principale prodotto d’esportazione), come ha diversificato le sue fonti di finanziamento e le azioni che il governo ha intrapreso per trasformare il sistema produttivo ecuadoriano.

Le 46 pagine del rapporto fanno menzione anche della sfida che il paese deve affrontare per “posizionare l’Ecuador come una nazione orientata verso un’innovazione erudita e sostenibile”.

http://www.pressenza.com/2015/05/international-consultancy-firm-cites-ecuador-as-an-example-of-economic-management-in-times-of-crisis-president-correa-points

 

Forum politico ONU Asia-Pacifico, i leader pianificano un programma post-2015 di finanziamenti e collaborazioni

28 maggio – La 71esima sessione della Commissione economica per l'Asia e il Pacifico delle Nazioni Unite ha aperto oggi la seduta ministeriale a Bangkok dove i maggiori esponenti politici della zona si incontreranno per discutere in materia di integrazione e implementazione dello sviluppo economico, sociale e ambientale, focalizzandosi nella fattispecie  sui finanziamenti e le collaborazioni.

Il tema principale della sessione di quest'anno è “Bilanciare le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: dall'integrazione all'implementazione” prestando particolare attenzione a bilanciare e integrare gli aspetti economici, ambientali e sociali dello sviluppo. Verranno discusse anche problematiche come il  cambiamento climatico, le catastrofi ambientali, la crescita economica e i problemi legati allo sviluppo di uno stato formato da una piccola isola. Questa settimana prenderanno parte alla 71esima sessione della Commissione più di 550 persone da 50 Paesi e membri associati, registrando la maggiore presenza di capi di stato e di governo del Pacifico nella storia recente.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsId=50997#.VWgLw8_tmko

 

Il numero di affamati nel mondo scende a meno di 800 milioni di persone; l'eradicazione è il prossimo obiettivo

27 maggio, Roma - Nelle regioni in via di sviluppo, la prevalenza della malnutrizione - che misura la percentuale di persone che non sono in grado di consumare cibo sufficiente per una vita sana e attiva - è diminuita fino a raggiungere il 12,9% della popolazione; un calo rispetto al 23,3% di un quarto di secolo fa, in base al rapporto  SOFI 2015, pubblicato oggi dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP).

Una maggioranza - 72 su 129 - dei paesi monitorati dalla FAO hanno raggiunto l'Obiettivo del Millennio di dimezzare la prevalenza di malnutrizione entro il 2015, mentre le altre regioni in via di sviluppo hanno mancato l’Obiettivo solo per un piccolo margine. Inoltre 29 paesi hanno raggiunto l'obiettivo più ambizioso proposto al Vertice Mondiale sull'Alimentazione del 1996, quando i governi si sono impegnati a dimezzare il numero assoluto delle persone denutrite entro il 2015

http://www.wfp.org/news/news-release/world-hunger-falls-under-800-million-eradication-next-goal-0

 

Qatar Charity e il WFP uniscono le forze per coinvolgere il Settore Privato nella lotta contro la fame

21 maggio, Roma e Doha - Qatar Charity, la più grande ONG del Qatar, e il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) hanno firmato un accordo di partnership che permetterà agli individui e alle aziende con sede in Qatar di sostenere il WFP nella costruzione di un mondo con Zero Fame.

Grazie a questo accordo, Qatar Charity faciliterà le autorizzazioni ufficiali di iniziative guidate da imprese locali e dalle filiali di multinazionali che operano in Qatar che cercano di sostenere i programmi di assistenza alimentare del WFP in Medio Oriente e in tutto il mondo, compresi i contributi in denaro, le campagne di raccolta fondi e di sensibilizzazione e gli eventi.

Secondo studi recenti, investendo nelle soluzioni contro la fame, le aziende possono aiutare le persone nei paesi in via di sviluppo ad aumentare il loro guadagno nel corso della vita fino al 46%, la forza lavoro aumenta la produttività del 20% e nei paesi aumenta il PIL, il prodotto interno lordo, fino al 16,5%,

http://www.wfp.org/news/news-release/qatar-charity-and-wfp-join-forces-engage-private-sector-fight-against-hunger

 

 

Solidarietà

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Donazione da 50 milioni di dollari per la costruzione del centro di salute mentale di San Francisco

5 giugno - La University of California di San Francisco ha recentemente aperto un ospedale nel quartiere Mission Bay e ha ricevuto una donazione anonima da 50 milioni di dollari a supporto della costruzione di un centro di ricerca e cura di salute mentale, riporta il San Francisco Business Times.

La donazione include una parte di terreno e fondi per la costruzione della struttura da 140.000 m2, per la quale all'università servono altri 100 milioni di dollari. Il complesso di Mission Bay, aperto in febbraio, ha già ricevuto molte sorprese. Il centro di salute mentale, infatti, prenderà il posto di un progetto simile che nel 2007 aveva già superato i primi step di sviluppo e di cui nei documenti dell’Università di San Francisco si parlava con il nome di Pritzker Center. Fonti vicini alla proprietà, infatti, hanno fatto il nome del miliardario John Pritzker come possibile nuova sorpresa, ma l'università si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni circa l'identità del donatore.

https://philanthropy.com/article/50-Million-Gift-to-Build/230689

 

Gli impiegati di Morgan Stanley offrono 8000 ore per lo sviluppo di strategie a nove organizzazioni no profit negli Stati Uniti

New York, 4 giugno - Morgan Stanley ha annunciato oggi il termine del settimo U.S. Strategy Challenge, un programma di dieci settimane durante il quale i migliori impiegati di Morgan Stanely forniscono consigli strategici pro bono a organizzazioni no profit che stanno affrontando sfide difficili. Quest'anno hanno partecipato nove noprofit e le squadre di Morgan Stanley hanno presentato raccomandazioni strategiche finali per ognuna di loro durante una gara tenutasi il 3 giungo presso la sede centrale di  Morgan Stanley.

All'evento finale ogni squadra aveva 15 minuti di tempo per presentare il proprio lavoro a un gruppo misto di esperti, tra cui un Managing Directory della Morgan Stanley, un partner di The Bridgespan Group e un Direttore esecutivo di un'organizzazione no profit che aveva partecipato in passato. Il New York Center for Autism Charter School si è aggiudicata il primo premio mentre il terzo posto è stato occupato dal Grace Institute. Le prime tre organizzazioni no profit hanno vinto somme di denaro pari a 25000, 15000 e 10000 dollari. Le altre sei hanno ricevuto una donazione di 5000 dollari ognuna.

http://www.csrwire.com/press_releases/38013-Morgan-Stanley-Employees-Contribute-Over-8-000-Hours-to-Strategy-Development-for-Nine-Nonprofit-Organizations-in-U-S-Strategy-Challenge

 

Il Sudan del Sud- La Caritas mantiene viva la speranza nella contestata regione di frontiera di Abyei

3 giugno - A differenza di molte altre zone di conflitto nel mondo, Abyei non è piena di organizzazioni non governative che forniscono assistenza alla popolazione. Molte ONG hanno paura a lavorare in Abyei poiché questi aiuti potrebbero indispettire i funzionari del governo di Khartoum, che potrebbero poi negare loro l'accesso al Darfur e in altre aree in difficoltà.

Ciò fa sì che la Caritas del Sudan del Sud e la parrocchia cattolica locale forniscano gran parte di ciò che è necessario. Con il finanziamento da parte della rete internazionale della Caritas, la chiesa ha permesso che le persone potessero ritornare ai loro villaggi ormai bruciati. La chiesa sta costruendo nuovi pozzi per sostituire quelli che sono stati distrutti. Ha spazzato via le ceneri e ricostruito cliniche in villaggi come Mading Achueng, a cui la gente esita a ritornare. Ha fornito semi e attrezzi agricoli in modo che le persone possano nutrirsi. Hanno formato degli insegnanti per le scuole che stanno lentamente riaprendo, un compito fondamentale in considerazione del passaggio dall’insegnamento in arabo (la lingua del Sudan) all'inglese (la lingua del Sud Sudan).

http://www.caritas.org/2015/06/caritas-keeps-hope-alive-in-contested-border-region-of-abyei/

 

Sri Lanka – Il programma post conflitto per i rifugiati aiuta 55.000 persone a costruire un futuro migliore per se stessi e la loro comunità

di Mahieash Johnney e Zafran Packeerally, IFRC

2 giugno - La Croce Rossa, sostenuta dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC) e con finanziamenti da parte del Governo indiano, ha completato più di 11.100 abitazioni permanenti per 55.000 persone che si spostano in nuove case a seguito del conflitto durato 30 anni. Nel 2010, la Croce Rossa ha iniziato la sua missione per aiutare le persone che tornavano dal conflitto commissionando 300 nuove case. Tuttavia nel giro di pochi anni la Croce Rossa, insieme con IFRC, ha aumentato il numero di abitazioni di oltre 3.500 unità. Più tardi, con il finanziamento ottenuto da parte del governo indiano, il programma è aumentato a 17.900 case. ( ... )

Delle 17.500 case previste, la Croce Rossa è riuscita a completarne 11.165 a tutt’oggi e ha consegnato le chiavi ai beneficiari,che possono quindi iniziare a trasformare queste abitazioni nelle loro case. ( ... )

http://www.ifrc.org/en/news-and-media/news-stories/asia-pacific/sri-lanka/post-conflict-shelter-programme-helps-55000-people-build-a-brighter-future-for-themselves-and-their-community-68809/

 

Vodafone sostiene il Programma di alimentazione scolastica del WFP in Egitto per il terzo anno

27 maggio, Il Cairo - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto oggi un contributo di 1,2 milioni di dollari da parte della Vodafone Egypt Foundation che andranno a beneficio di migliaia di bambini, delle loro famiglie e degli insegnanti attraverso il Programma di Alimentazione Scolastica del WFP in Egitto.

Il contributo della Vodafone Egypt Foundation andrà a beneficio di 67.000 persone nelle aree più povere e remote dei Governatorati di Assiut, Fayoum e Beni Suef. Il WFP utilizzerà i fondi per fornire spuntini quotidiani nutrienti e razioni alimentari mensili ai bambini delle scuole e alle loro famiglie, nonché per la formazione sulla consapevolezza alimentare di 300 insegnanti. Questo accordo si basa su una collaborazione già esistente che il WFP e la Vodafone Egypt Foundation hanno avviato a partire dal 2011.

Le famiglie i cui figli mantengono un tasso di partecipazione scolastica superiore all'80% ricevono una razione alimentare mensile che compensa il salario che un bambino avrebbe guadagnato se fosse andato a lavorare invece che a scuola

http://www.wfp.org/news/news-release/vodafone-supports-wfp-school-feeding-programme-upper-egypt-third-year

 

Dopo un mese dal terremoto in Nepal, ADRA continua a rispondere ai bisogni della comunità

di Logan Meltzer

Kathmandu, 27 maggio – È passato un mese da quando il terremoto ha colpito Gorkha in Nepal e quasi tre settimane dal secondo terremoto che ha scosso il paese. ADRA continua a fornire urgenti cure e soccorso alle centinaia di migliaia di persone colpite da questa catastrofe. (...) La stagione dei monsoni si avvicina rapidamente e il personale locale sta lavorando giorno e notte per garantire alle persone ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere. Oltre ai contributi di cibo, acqua e riparo, ADRA ha anche messo su sette tende mediche mobili e assicurato acqua e servizi igienici in 10 scuole, più una attività di sensibilizzazione in 19 scuole per garantire pratiche di consumo sicure e contrastare ogni focolaio di malattie dovute ad acqua o cibo.

Nell'ultima settimana, il governo nepalese e le Nazioni Unite hanno chiesto ulteriore aiuto di emergenza per cibo, acqua pulita e rifugi. Gli attuali programmi di ADRA includono un’iniziativa mirata a rafforzare gli individui e le comunità attraverso programmi di pianificazione familiare, sviluppo economico, alfabetizzazione dei giovani e la salute pubblica; ha attuato inoltre il Progetto Salute Famiglia, attraverso il quale ADRA ha fornito servizi sanitari.

https://adra.org/one-month-since-earthquake-in-nepal-adra-responds

 

La ‘Piattaforma sulla Migrazione’ di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa chiede di smettere di definire i profughi come ‘illegali’

San Marino / Ginevra, 26 maggio - Le società nazionali  di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dei paesi mediterranei si sono riunite oggi a San Marino per l’incontro annuale sulla questione dei migranti. L’evento è stato organizzato da: Croce Rossa della Repubblica di San Marino, Centro per la Cooperazione nel Mediterraneo, Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) e il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). Lo scopo della riunione era quello di coordinare e rafforzare la risposta umanitaria alle esigenze dei migranti nei paesi di origine, di transito e di destinazione.

I membri della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa partecipanti all’incontro hanno sottolineato che le persone arrivano alle frontiere internazionali per molteplici ragioni e ognuna di loro con diverse vulnerabilità e dovrebbero essere trattate con umanità, a prescindere dal loro status giuridico. L’arrivo di migranti di solito raggiunge il massimo picco nei mesi primaverili ed estivi per via del tempo favorevole nel Mar Mediterraneo, ma il numero di sbarchi sta aumentando in modo drammatico a causa delle numerose protratte crisi che colpiscono la regione.

La maggior parte delle Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nel Maditerraneo lavora incessantemente  per fornire protezione e assistenza ai migranti. Esse intensificheranno la loro risposta per adattarla alle crescenti esigenze, tenendo anche conto delle esigenze specifiche delle comunità ospitanti.

https://www.icrc.org/en/document/red-cross-red-crescent-mediterranean-platform-migration-calls-stop-labelling-people-moveGNA 236 (14-17).doc

 

L’Unione europea aiuta a curare la malnutrizione tra i più vulnerabili del Sudan

25 maggio, Khartoum - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto oggi un contributo di  9 milioni di Euro da parte dellaDirezione Generale per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea (ECHO) per le sue operazioni di emergenza in Sudan. I fondi permetteranno al WFP  di prevenire la fame e di curare la malnutrizione tra le persone più vulnerabili in Sudan.

Nel 2015, il WFP prevede di assistere 3,7 milioni di persone in tutto il Sudan, di cui 2,7 milioni vivono nella regione del Darfur già colpita da conflitti, sono sfollati del Blue Nile e del Sud Kordofan o sono rifugiati a Kassala e tutti gli altri gruppi vulnerabili a rischio alimentare ovunque nel paese.

http://www.wfp.org/news/news-release/european-union-helps-treat-malnutrition-among-sudan%E2%80%99s-most-vulnerable

 

 

Pace e sicurezza

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Nuovo finanziamento tedesco per la Bosnia e Hezegovina nel 2015

Sarajevo, 5 giugno – Il dottor Christian Hellbach, ambasciatore della Repubblica Generale di Germania in BiH, e l’ambasciatore Damjan Bergant, direttore dell’ITF Enhancing Human Security, hanno firmato il primo accordo del 2015 per la somma di € 400.000,00, per continuare il sostegno della RF di Germania alla Bosnia e Herzegovina nel programma di azione contro le mine composto da 6 progetti di bonifica e perizia tecnica nei comuni di Konjic, Maglaj e Lukavac, per un piano complessivo di 414.879 m2, che sarà attuato con l’intervento dell’ITF Enhancing Human Security.

L’ITF Enhancing Human Security e la Repubblica Federale della Germania, attraverso l’ambasciata di Sarajevo, continuano così a rafforzare la loro partnership strategica anche nel 2015.

http://www.itf-fund.si/news/new-german-funding-for-bosnia-and-hezegovina-in-2015

 

37 paesi iniziano il processo di protezione di scuole e università durante il conflitto

29 maggio – Dal 28 al 29 maggio 2015, il Geneva Call ha partecipato a una conferenza ospitata dal Ministero degli Affari Esteri norvegese. 37 paesi hanno aderito a una Dichiarazione internazionale su Scuole sicure, che li impegna a proteggere l'istruzione dagli attacchi.

In situazioni di conflitto, gli attacchi diffusi contro scuole e università, i loro studenti e il personale, come pure l'uso di edifici scolastici da parte di soggetti armati sta negando l'istruzione a molte migliaia di persone – con risultati devastanti per gli individui e le loro comunità, ha affermato la Coalizione Globale per Proteggere l'istruzione da Attacchi (GCPEA).

Aderendo alla Dichiarazione, i paesi concordano nell’approvare e utilizzare le nuove linee guida per proteggere scuole e università dall’uso militare durante conflitti armati, che chiedono le parti armate per evitare l'uso di edifici scolastici o di farne obiettivi di attacco.

La Dichiarazione obbliga anche i paesi a registrare gli incidenti causati dagli attacchi all’istruzione, assistere le vittime e sostenere la programmazione umanitaria che favorisce la continuazione della formazione durante i conflitti armati.

http://www.genevacall.org/37-countries-start-process-protecting-schools-universities-conflict/  

 

Speaker al Simposio per la Pace auspica che il mondo investa più nell'educazione e meno nella guerra

Il Premio Nobel Arias apre il Simposio del Rotary sulla Pace a San Paolo, Brasile

5 giugno - Quando l'ex Presidente della Costa Rica Oscar Arias aveva otto anni, il suo paese abolì l'esercito e spostò l'attenzione sui diritti umani e la pace. Ora, il Premio Nobel per la pace crede che il mondo possa imparare molto seguendo semplicemente l'esempio del suo paese. Il 4 giugno al Symposium, Arias ha raccontato come il suo paese abbia scambiato i suoi carri armati e l'artiglieria pesante per investire nelle riforme economiche e di giustizia sociale. (...) Arias, che è stato presidente della Costa Rica dal 1986 al 1990 e ancora dal 2006 al 2010, si è rivolto ai 250 rotariani –soci e alunni - della Rotary Peace Fellow e altri ospiti presenti al simposio sulla pace. L'incontro di due giorni ha celebrato il lavoro del Rotary per la pace e nella prevenzione dei conflitti. (...)

Nel 1987 Arias ricevette il Nobel per la Pace per il suo lavoro teso a far firmare ai paesi dell'America Centrale un accordo di pace che avrebbe posto fine ai conflitti militari che affliggevano la regione. Quei conflitti mettevano a dura prova la cultura pacifica della Costa Rica; essendo Arias il presidente in carica, gli altri governi lo misero sotto pressione, cercando di convincerlo a impugnare le armi contro il governo sandinista del Nicaragua e arrivarono a minacciare persino pesanti sanzioni. Ma lui non cedette e mantenne la neutralità della Costa Rica. Egli ha affermato: “Questo permise al mio piccolo Paese di diventare l'emblema per gli accordi di pace che gradualmente posero fine alle agitazioni che sconvolgevano la nostra aerea geografica”. Arias ha sottolineato come i 1,77 trilioni di dollari che il mondo impiega per spese militari potrebbero facilmente eliminare malattie prevenibili come la malaria e garantire l'istruzione primaria ai bambini in tutto mondo. (...)

Ryan Hyland, Rotary International

https://www.rotary.org/myrotary/en/news-media/news-features/peace-symposium-speaker-wants-world-spend-more-education-less-war

 

Donne al centro dell’attenzione: Graciela Tapia

Graciela Tapia è una delle sette esperte femminili nella mediazione e nelle elezioni di cui questo mese è tracciato il profilo sul sito web del Dipartimento degli Affari Politici (DPA).

Il DPA ha un ruolo centrale negli sforzi delle Nazioni Unite per prevenire e risolvere i conflitti e contribuisce direttamente al lavoro dell'organizzazione finalizzato a promuovere la pace e a sostenere i processi democratici, anche mediante il sostegno ai processi di mediazione dei conflitti e con il coordinamento delle attività di assistenza elettorale delle Nazioni Unite.

Mentre l'Onu si prepara a celebrare quest’anno il suo 70° anniversario, la DPA sta mettendo in luce il lavoro di questi esperti donne in località che si estendono dall'Afghanistan alla Guinea e allo Yemen a sostegno della mediazione dei conflitti e processi elettorali.

http://un-dpa.tumblr.com/post/120211627734/women-in-the-spotlight-graciela-tapia

 

Attivarsi per una giornata arancione

La campagna “UNiTE per porre fine alla violenza sulle donne”,promossa dal Segretariato Generale dell'ONU e gestita da ONU Donne, ha dichiarato ogni 25 del mese “Giornata Arancione” – una giornata di azione per attirare l'attenzione e prevenire la violenza sulle donne e le ragazze. Iniziata e condotta dalla campagna  UNiTE Global Youth Network, la Giornata Arancione si rivolge agli attivisti, ai governi e ai partner ONU per mobilitare le masse e sottolineare temi rilevanti per prevenire e porre fine alla violenza su donne e ragazze, non soltanto una volta all'anno, il 25 novembre (Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza sulle Donne), ma una volta al mese.

Nel 2015 ricorre il ventesimo anniversario della Dichirazione di Pechino e della Piattaforma d'Azione, il documento programmatico più progressista verso l'uguaglianza di genere. I leader mondiali si sono riuniti a marzo nella 59° Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne per prendere atto dei progressi fatti ed impegnarsi in azioni che permettano di colmare il divario che tiene indietro donne e ragazze. Sempre quest'anno dovrà entrare in vigore un nuovo quadro di sviluppo per sostituire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. L'eliminazione della violenza su donne e ragazze dovrà essere un punto focale della nuova agenda di sviluppo.

http://www.unwomen.org/en/what-we-do/ending-violence-against-women/take-action

 

 

Salute

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La Fondazione Gates impegna 776 milioni di dollari per lavori sulla fame

4 giugno – La Fondazione Bill & Melinda Gates ha rivelato giovedì i piani per spendere 776 milioni di dollari nell’arco dei prossimi sei anni per contrastare la fame, raddoppiando i suoi impegni esistenti su questo tema, come riporta la Fondazione Thomson Reuters.

Annunciando la promessa ad un convegno a Bruxelles, Melinda Gates ha richiamato i leader europei a dare la priorità alla lotta contro la malnutrizione nelle donne e nei bambini, uno dei fattori più importanti nei decessi prima dell’età di 5 anni.

La spesa addizionale dei Gates si focalizzerà su una migliore nutrizione per le donne e le ragazze prima che diventino gravide, un elemento chiave per migliorare la salute materna e dei bambini, e promuovere cibi rinforzati, l’allattamento al seno e altri modi per innalzare i livelli nutrizionali. L’impegno da parte dell’organizzazione filantropica più grande del mondo sblocca inoltre 180 milioni di dollari in finanziamenti collegati da parte del Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale del Regno Unito.

https://philanthropy.com/article/Gates-Foundation-Commits-776/230677

 

Progressi sulla prevenzione dell’arresto della crescita in Malawi

4 giugno, Lilongwe - Un innovativo programma di prevenzione dell’ arresto della crescita in Malawi sta mostrando risultati positivi, secondo una revisione dell’ avanzamento che si sta svolgendo questa settimana. Il programma è stato avviato nel gennaio 2014 come  progetto pilota nel quartiere di Ntchisi. Esso si concentra sui primi 1.000 giorni di vita del bambino - dal concepimento fino all'età di due anni - che rappresentano un periodo critico nello sviluppo durante il quale l’arresto della crescita può essere evitato. Il Malawi ha uno dei tassi più alti in Africa di casi di arresto della crescita, che colpisce il 42% dei bambini. Prove aneddotiche indicano che da quando il programma è stato avviato, meno bambini sono stati colpiti dalla malnutrizione nel quartiere di Ntchisi.

Il programma è gestito dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), in stretta collaborazione con il Governo del Malawi e con altri membri del Movimento Scaling Up Nutrition (SUN) in Malawi. La revisione arriva sulla scia della recente pubblicazione dello studio  Cost of Hunger in Africa (il Costo della fame in Africa), che ha evidenziato come il Malawi sperimenti perdite annuali di circa 600 milioni di dollari a causa dei costi associati alla malnutrizione infantile. Il dato sottolinea che l’arresto della crescita non sia solo un problema di salute, ma una questione sociale ed economica e che la soluzione deve essere trovata attraverso interventi alimentari diversi e ad alto impatto

http://www.wfp.org/news/news-release/progress-stunting-prevention-malawi

 

Lampo di genio: l’app per fare il test dell’anemia con il flash della fotocamera

4 giugno - ricordate la vostra reazione quando avete saputo che i telefoni potevano connettersi a Internet o fare fotografie? Beh, adesso Africare/Tanzania sta facendo ricerche per far sì che i telefoni possano eseguire analisi del sangue istantanee. Si chiama "Hb meter" ed è un'applicazione per dispositivi mobili testata sul campo dal Mwanzo Bora Nutrition Program di Africare. Si tratta del primo test non invasivo per la ricerca di anemia, il che significa niente punture o sangue in giro. La madre posiziona il suo dito o il dito di suo figlio sul flash della fotocamera integrata nel proprio telefono e in circa dieci secondi otterrà la diagnosi sull'anemia.

Senza entrare in contatto con il sangue "Hb Meter" individua i livelli di emoglobina utilizzando il flash della fotocamera del cellulare e carica i dati del test su un database centrale. I test per l'anemia tradizionali, e quindi invasivi, prevedono il prelievo di un campione di sangue (dalla punta del dito) e l'utilizzo di un macchinario per il controllo dell'emoglobina. Al momento, Africare/Tanzania si avvale dei fondi di USAID per paragonare i risultati dei test effettuati con "Hb Meter" ai risultati dei test tradizionali per verificare che forniscano gli stessi livelli di precisione. "Hb Meter" punta ad aumentare il numero di persone che si sottoporranno al test volontariamente; grazie all'app si ridurrà anche il costo dell'esame e il rischio di infezione dovuto al test invasivo.

https://www.africare.org/flash-of-insight-mobile-app-tests-for-anemia-with-camera-flash/

 

Italia: MSF fornisce pronto soccorso psicologico ai sopravvissuti alla fatale traversata del mare

3 giugno – Domenica 31 maggio, un gruppo di Medici Senza Frontiere (MSF) ha fornito aiuto psicologico di emergenza al porto di Augusta a 18 dei 454 profughi che sono stati salvati in mare durante il tentativo di attraversare il Mediterraneo dalla Libia nel fine settimana. Le 18 persone che hanno ricevuto consulto dalla squadra di pronto soccorso psicologico di MSF erano profondamente traumatizzati avendo assistito alla morte dei loro amici o familiari durante il viaggio.

Il supporto fornito era il primo intervento di una nuova squadra di pronto soccorso psicologico di MSF, formata da mediatori culturali e psicologi, che si trova in attesa di essere inviata a differenti porti di approdo in Italia entro 72 ore dal ricevimento di un avviso di allerta.

http://www.msf.org/article/italy-msf-provides-psychological-first-aid-survivors-fatal-sea-crossing

 

Nepal: Il pronto soccorso psicologico aiuta i nepalesi a ricostruire le loro vite

1° giugno – In alto sulle montagne nordoccidentali e orientali del Nepal, squadre di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno conducendo attività di salute mentale per le persone colpite dai due devastanti terremoti. La psicologa di MSF Kamini Deshmukh spiega che una delle attività principali che lei pratica è il ‘pronto soccorso psicologico’. Il suo scopo, afferma, è di incrementare i meccanismi di superamento di fronte al trauma che hanno provato, e di aiutarli a trattare con le paure e l’ansia, Kamini inoltre conduce sessioni di gruppo per uomini, donne e bambini che sono commisurate alle loro specifiche necessità.

A Katmandu una squadra di salute mentale di MSF sta portando avanti sessioni di gruppo nel campo di Chuchepati, che fornisce riparo per le persone le cui case sono state distrutte o non sono più sicure per viverci, come pure persone che sono troppo impaurite per ritornare a casa.

La maggioranza delle persone in Nepal sono state colpite in un modo o nell’altro dai due terremoti. Tuttavia nonostante tutto questo, vi è un notevole senso di adattabilità, afferma la psicologa di MSF, Renata Bernis.

http://www.msf.org/article/nepal-psychological-first-aid-helps-nepalese-rebuild-their-lives

 

L’Assemblea Mondiale della Sanità adotta dei marker risolutivi per debellare definitivamente la polio

22maggio – Rileggendo gli ultimi piani epidemiologi e l’impatto dei focolai di emergenza globali, la WHA ha notato in particolare il forte progresso in tutta l’Africa, che non ha visto un caso di malattia a causa di poliovirus selvaggio dall’agosto scorso e ha arrestato un’epidemia devastante che aveva colpito il Medio Oriente, nonostante i conflitti e gli spostamenti in larga scala della popolazione che interessano la regione. I Delegati hanno lodato l’impegno costante dei governi, degli operatori sanitari, delle organizzazioni umanitarie, delle ONG e della società civile in tutta la regione, enfatizzando i successi che si potrebbero conseguire con lo spirito di una solidarietà globale.

I Delegati hanno notato anche gli enormi sforzi intrapresi quest’anno in Pakistan, che lo scorso anno contava da solo l’85% di tutti i nuovi casi di polio nel mondo. In particolare, le nuove iniziative d’emergenza di quest’anno hanno portato a raggiungere i bambini in aree che erano prima inaccessibili. I Delegati hanno inoltre preso atto dei notevoli progressi compiuti, in stretto coordinamento con Gavi, l’Alleanza Vaccino, nella predisposizione al ritiro graduale dei vaccini antipolio orali (OPV), e ha esortato tutti i paesi ad organizzarsi nell’essere pronti alla sostituzione globale coordinata dall’OPV trivalente con l’OPV bivalente nei primi mesi del 2016.

Il Rotary International ha lanciato un appassionato appello a tutte le parti interessate perché raddoppino gli sforzi, confermando l’incrollabile impegno dei Rotariani di tutto il mondo.

http://www.polioeradication.org/mediaroom/newsstories/World-Health-Assembly-adopts-landmark-resolution-to-finish-polio-once-and-for-all/tabid/526/news/1238/Default.aspx

 

Project HOPE annuncia un’alleanza con AstraZeneca e dieci leader del settore della sanità per invertire la tendenza in crescita delle malattie respiratorie croniche in Cina

Millwood, Virginia, 20 maggio – Project HOPE, organizzazione mondiale per l’assistenza sanitaria e umanitaria, sta stringendo accordi con grandi aziende e organizzazioni che operano nel settore farmaceutico e della sanità per istituire il programma CARD (China Alliance of Respiratory Diseases Prevention and Treatment) con l’obiettivo di migliorare la vita delle oltre cento milioni di persone che soffrono di malattie dell’apparato respiratorio in Cina.

Grazie alla visione condivisa e all’impegno a favore dei pazienti cinesi, AstraZeneca China ha attivato l’accordo con Project HOPE, con un apporto in termini di conoscenza scientifica e capacità di ricerca. AstraZeneca e Project HOPE lavoreranno insieme per aumentare la consapevolezza di malattie respiratorie croniche tra i professionisti della sanità, quindi migliorando le condizioni di vita dei pazienti in Cina. Oltre a ricevere un aiuto importante da parte di AstraZeneca, il progetto CARD collaborerà con aziende ed organizzazioni nel campo dell’assistenza sanitaria, medici professionisti e specialisti in medicina respiratoria, agenzie governative che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie ed esperti di salute pubblica.

http://www.projecthope.org/news-blogs/press-releases/2015/project-hope-announces-health.html

 

A Monrovia dopo ebola: “Ci stiamo rialzando”

“È come se respirassimo un’aria più pura e potessimo vivere, finalmente, senza paura”: don Nicola Ciarapica, missionario salesiano a Monrovia, comincia da questa immagine per descrivere alla MISNA un paese che dopo l’incubo ebola si sta “lentamente” rialzando in piedi.

Animatore del Centro giovanile Sean Devereux, impegnato con i confratelli salesiani nel sostegno a 1200 ragazzi e ragazze “affinché non rimangano in strada”, il religioso accoglie, convoglia energie, organizza.

La Liberia è uno dei paesi più poveri dell’Africa. Tra il 1989 e il 2003, la guerra civile causò circa 250.000 morti. Ebola, in questo senso, è stata solo una nuova emergenza. Affrontata con dignità e anche amore, come testimonia il coraggio dei tanti giovani dei centri salesiani di Monrovia nel combattere il contagio attraverso l’informazione, la prevenzione, la distribuzione di materiale sanitario e di cibo. “Vederli – sottolinea don Nicola – è stato un grande motivo di speranza”.

La fine dell’emergenza nazionale, sancita un mese fa dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dopo oltre 4600 morti, appare in realtà più simile all’inizio di una convalescenza segnata dalla speranza.

http://www.misna.org/medicina-e-salute/a-monrovia-dopo-ebola-ci-stiamo-rialzando

 

 

Energia e sicurezza

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Un protocollo internazionale per il diritto umano all’acqua

Il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua si fa portavoce di un nuovo importante obiettivo: garantire, entro il 2020, il diritto umano all’acqua e ai servizi igienici per tutti e l’attuazione del riconoscimento del diritto umano all’acqua della risoluzione delle Nazioni Unite del luglio 2010. Lo strumento necessario per garantire questo diritto essenziale è un trattato di diritto internazionale, firmato dagli Stati, che definisca a livello sostanziale e procedurale, come raggiungere questo diritto.

La proposta è stata lanciata il 21 maggio in occasione del Convegno “Water, Energy, Food (The Nexus approach)” promosso dalla Cooperazione italiana presso la Cascina Triulza a Milano.

L’obiettivo della campagna, sostenuta anche da Mani Tese, Ce.Vi. e Cospe è quello di individuare, attraverso la mobilitazione dei cittadini, delle reti internazionali, dei movimenti sociali, ONG e associazioni, un gruppo di Stati e istituzioni disposti ad avviare negoziati per un secondo protocollo al Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e culturali che definisca le modalità di realizzazione di un “diritto umano all’acqua e ai servizi igienico‐sanitari”.

Maggiori informazioni su: www.waterhumanrighttreaty.org

http://www.pressenza.com/it/2015/05/un-protocollo-internazionale-per-il-diritto-umano-allacqua

 

 

Ambiente e natura

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Investire nell’ adattamento ai cambiamenti climatici aumenta i redditi delle famiglie dei piccoli agricoltori , dichiara l'IFAD

9 giugno – I progetti di sviluppo rurale che finanziano l'adattamento ai cambiamenti climatici possono aumentare i redditi delle famiglie contadine fino al 50%, secondo un nuovo studio condotto nello Stato messicano di Oaxaca e finanziato dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Lo studio ha rivelato che gl’ investimenti "climate smart", come quelli agroforestali, di gestione delle risorse idriche e di diversificazione delle colture, sono stati  più adatti a incrementare i redditi rispetto ad altri tipi di investimenti che non tengono in considerazione le future tendenze climatiche.

Più siccità, piogge tardive e una maggiore intensità delle tempeste dovuta ai cambiamenti climatici, sono tutti fattori che dovrebbero rendere l'agricoltura più difficile per i piccoli agricoltori messicani. Attualmente il prodotto principale di esportazione di Oaxaca è il caffè Arabico di alta qualità, ma con l’aumento delle temperature si prevede che la produzione verrà influenzata negativamente, con un calo dal 30 al 40% se non verranno prese misure di adattamento.

Al momento l'IFAD sta investendo nella gestione sostenibile delle foreste nello Stato di Oaxaca, ma si propone di integrare pienamente gli approcci “climate smart” attraverso tutto il suo portafoglio di investimenti entro il 2018

http://www.ifad.org/media/press/2015/43.htm

 

In Nepal, un secondo leopardo delle nevi è stato dotato di collare con tecnologia GPS

5 giugno, Kathmandu – Dopo poco più di un mese dal devastante terremoto che ha colpito il paese imalaiano, i conservatori nel Nepal hanno annunciato di essere riusciti a mettere un collare a un leopardo delle nevi ai piedi del Kangchenjunga, la seconda vetta più alta del mondo. Questo annuncio ha portato una nota di positività mentre il paese continua a impegnarsi per rialzarsi dopo la catastrofe, e assume ancora più importanza perché giunge nella Giornata Mondiale per l’Ambiente.

Le spedizione per mettere il collare è stata condotta dal Governo del Nepal in collaborazione con WWF, il Fondo Nazionale per la Conservazione Naturalistica, il Progetto di Conservazione dell’Area del Kangchenjunga, il Consiglio per la Gestione della Conservazione dell’Area del Kangchenjunga e gli scienziati del Comitato locale per la conservazione del leopardo delle nevi. Quest’ultimo organismo è stato particolarmente attivo nel contribuire a identificare i punti base dei leopardi delle nevi e per gestire gli aspetti logistici.

http://wwf.panda.org/wwf_news/?247775/Second-snow-leopard-successfully-collared-with-satellite-GPS-technology-in-Nepal

 

139 nuove, bellissime e bizzare specie sono state scoperte nella regione del Mekong Superiore

Bangkok, 26 maggio – Un pipistrello con dei canini terribili, un furtivo serpente-lupo, una vespa “dementor” e il secondo insetto più lungo al mondo sono solo alcune delle 139 nuove specie scoperte dagli scienziati nella regione del Mekong Spueriore, nel sud-est asiatico, nel 2014. Molte di loro sono già a rischio, secondo un recente rapporto del WWF.

In totale, 90 piante, 23 rettili, 16 anfibi, nove pesci e un mammifero sono citati specificatamente nella relazione “Mekong Magico”. Tra le nuove specie identificate rientra anche un corallo piumato i cui parenti più prossimi vivono in Africa, quattro tipi di tarme che prendono i nomi da principesse tailandesi e una rana spinosa cambia-colore.

Con queste new-entry, il totale delle nuove specie scoperte nella regione del Mekong Superiore, che include Cambogia, Laos, Myanmar, Tailandia e Vietnam, sale a 2.216 tra il 1997 e il 2014 (vale a dire una media di tre nuove specie scoperte ogni settimana).

http://wwf.panda.org/wwf_news/?247352/MAGICAL-MEKONG-NEW-SPECIES- DISCOVERIES-2014

 

Papa Francesco appoggia la Petizione Cattolica sul Clima

Papa Francesco ha appoggiato la Petizione Cattolica sul Clima, un’iniziativa del Movimento Globale Cattolico sul Clima, mirata a raccogliere firme dai cattolici in tutto il mondo per sollevare una voce forte che richieda un’energica azione sul clima. Le firme sulla petizione saranno presentate ai leader mondiali nel dicembre 2015, quando si incontreranno al convegno sul clima delle Nazioni Unite a Parigi con l’obiettivo di siglare un trattato per contrastare il cambiamento climatico. Pax Christi International sta sostenendo questa iniziativa.

http://www.paxchristi.net/news/pope-francis-endorses-catholic-climate-petition

 

 

Religione e spiritualità

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Congo - Lanciata iniziativa ecumenica internazionale per accompagnare le elezioni del 2016

Kinshasa (Agenzia Fides, 5 giugno) - Un’iniziativa ecumenica internazionale per accompagnare le Chiese nella Repubblica Democratica del Congo durante il periodo delle elezioni presidenziali del 2016 e nel seguente periodo post elettorale. È questo il risultato della Conferenza sulla pace nella RDC, organizzata a Ginevra dal Consiglio Mondiale delle Chiese.

Lo scopo della Conferenza, che si è tenuta dal 25 al 27 maggio con la partecipazione di 75 delegati, è stato quello di accrescere la consapevolezza sulla situazione della RDC, sviluppare una visione comune delle diverse minacce e sfide alle quali deve far fronte la popolazione congolese, e mobilitare i partner per un’iniziativa ecumenica per accompagnare l’RDC nel periodo elettorale. L’impegno maggiore è rivolto alla formazione dei giovani per renderli i leader della trasformazione sociale del Paese.

www.fides.org

 

Il Parlamento mondiale delle religioni premia tre monaci della Birmania presso l’Istituto Nobel norvegese

2 giugno – Tre monaci buddisti sono ritornati in Birmania settimana scorsa dall’Istituto Nobel dove hanno ricevuto il World Harmony Award, presentato dal Parlamento mondiale delle religioni. L’ex primo ministro norvegese Kjell Magne Bondevik, rappresentante del Partito Cristiano-democratico, si è unito al presidente del Parlamento mondiale delle religioni, Imam Malik Mujahid, per premiare i monaci durante l’apertura della Conferenza di Oslo con lo scopo di fermare la sistematica persecuzione dei Rohingya della Birmania.

Il premio riconosce loro le azioni volte a “incoraggiare la compassione, la bontà e l’armonia nelle comunità religiose in Myanmar” dove più di mille musulmani Rohingya sono riusciti a sopravvivere alle violenze perché ospitati e protetti all’interno di monasteri buddisti.

Il Parlamento era il co-sponsor del meeting tenutosi nel prestigioso Istituto Nobel e Voksenaasen Conference Center di Oslo, in Norvegia. I partecipanti da 16 diversi paesi, inclusi attivisti Rohingya, monaci buddisti, membri del clero cristiano e leader musulmani dal Myanmar, si sono trovati d’accordo con gli studiosi del genocidio nel promuovere un’azione internazionale immediata.

http://www.parliamentofreligions.org/news/?p=9392&mc_cid=930b7c6810&mc_eid=AyAqdOsmno

 

Pax Christi International celebra con gratitudine la memoria del vescovo martire Oscar Romero

Bruxelles, 23 maggio - Pax Christi International gioisce nel giorno della beatificazione dell’Arcivescovo Oscar Arnulfo Romero e celebra questo giorno stringendosi solidale al popolo salvadoregno e in vicinanza a tutti coloro che riconoscono in Mons. Romero un testimone di pace, una pace che è frutto della giustizia. L’eredità di Mons. Romero è la tenace ricerca della verità, della giustizia e della riconciliazione; il suo viaggio su questa terra è stato fortemente caratterizzato da una

coerenza unica tra i valori in cui credeva, la sua fede e la sua vita quotidiana.

Pax Christi International riconosce in Mons. Oscar Romero una profeta della giustizia e della pace. Egli rappresenta una continua ispirazione per il nostro Movimento per la pace e speriamo che la sua beatificazione possa rinnovare il coraggio di tutti i costruttori di pace e di tutti coloro che si impegnano per la difesa dei diritti umani – in particolare tra le giovani generazioni – e che subiscono minacce, molestie, attacchi, e anche la morte per il loro impegno a favore di coloro che sono oppressi e le cui voce è spesso ignorata.

http://www.paxchristi.net

 

 

Cultura e educazione

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Un Codice dei Docenti per un corretto reclutamento

5 giugno – Nel 2009, la Federazione Americana degli Insegnanti (AFT) ha pubblicato uno studio molto significativo, “L'importazione degli educatori: cause e conseguenze del reclutamento internazionale dei docenti,” che ha svelato una serie di problemi affrontati dagli insegnanti stranieri.  Questi problemi comprendono traffico di clandestini, falsificazione di passaporti, “gemellaggio” del contratto, schiavitù domestica, tasse di rottura, alti costi degli alloggi, possibilità di licenziamento immediato, sfide burocratiche e shock culturale.

Grazie al finanziamento della Fondazione MacArthur, è stata istituita una Task Force sull'etico reclutamento internazionale ed assunzione dei docenti che ha coinvolto sindacati degli insegnanti, reclutatori, docenti educati all'estero e datori di lavoro.

Questo codice si basa sulla convinzione che gli individui abbiano il diritto di emigrare alla ricerca di migliori condizioni lavorative e per ampliare le loro opportunità professionali. Poiché la migrazione degli insegnanti è spesso facilitata da un attivo reclutamento internazionale, il Codice cerca di massimizzare i benefici e minimizzare il danno potenziale per tutte le parti coinvolte nel processo di reclutamento internazionale.

http://www.ei-ie.org/en/news/news_details/3565

 

La ricostruzione della scuola materna di Amjad: come ridare speranza ai bambini di Gaza

2 giugno – “È come il paradiso tra le rovine”. Così la maestra della scuola materna di Gaza, Boshra Hamad, ha descritto la sua emozione nel rivedere la sua scuola materna ricostruita da ANERA dopo la guerra della Striscia di Gaza del 2014. La scuola materna di Amjad era stata distrutta durante la guerra, proprio come il quartiere dove si trova, nella parte nord della città di Beit Hanoun. Circa 150 bambini in età prescolare erano rimasti senza un posto sicuro dove rifugiarsi o cercare di tornare alla normalità. Ma non appena le bombe hanno smesso di esplodere, ANERA ha collaborato con altre istituzioni educative per organizzare riunioni psicosociali nel mezzo del nulla, accanto solo alle rovine della scuola così che i piccoli potessero ritrovarsi, giocare ed esprimere le proprie emozioni attraverso disegni, canzoni, arte terapeutica e storie.

Grazie ai fondi provenienti dalla Fondazione della Famiglia Ajram, dal governo del Kuwait, e da donatori privati, dopo 45 giorni di duro lavoro e impegno, ANERA è stata in grado di ricostruire la scuola materna e far avverare il sogno di questa comunità. Mentre Boshra guarda le vecchie foto dell’istituto prima della ricostruzione, dice che i genitori la chiamano “Palazzo Amjad” e non vedono l’ora di iscrivere i bambini ala nuova struttura.

http://www.anera.org/stories/rebuilding-amjad-preschool-giving-hope-gaza-children/

 

Ritorno alla normalità dopo la riapertura delle scuole in Nepal

3 giugno – Nelle loro divise pulite, i bambini si incamminano tra le macerie per andare a scuola. La città di Bhaktapur è stata severamente danneggiata durante i due terremoti che hanno colpito il Nepal, provocando la morte di molte persone e la distruzione di tutte le case di alcune aree. Ma dopo un mese le scuole stanno riaprendo. Ci sono tanti cambiamenti da affrontare. Molti dei bambini hanno perso le loro case, e alcuni hanno perso dei membri delle loro famiglie. Ma l’inizio del trimestre scolastico significa un ritorno a una qualche forma di normalità.

Più di 4.000 edifici scolastici in tutto il paese sono stati danneggiati dai terremoti e molte lezioni dovranno essere tenute sotto delle tende. Il preside Binod è impaziente di dire agli studenti che l’edificio è stato controllato dal comune ed è sicuro. A questo punto ciò che conta sono le rassicurazioni.

Claire Groves, addetta al supporto psicosociale in collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC), afferma: “I bambini sono molto forti ma molti di loro hanno passato un periodo molto traumatico. Impegnarsi di nuovo nella scuola aiuta a ristabilire una routine familiare che trasmette ai bambini un senso di sicurezza. L’andare a scuola fornisce anche un’opportunità di stare con i coetanei e di ricevere supporto ma allo stesso tempo permette ai genitori di avere del tempo per concentrarsi sul compito di ricostruire le loro vite”.

Per il momento i bambini sembrano essere contenti di essere tornati a scuola –si percepiscono tanti sorrisi, ridolini e chiacchiere; hanno la possibilità di stare con i loro amici e tutti insieme costruiranno il loro futuro.

http://www.ifrc.org/en/news-and-media/news-stories/asia-pacific/nepal/getting-back-to-normality-as-schools-reopen-in-nepal-68816/

 

Ricostruire l’asilo Amjad: un modo per ridare la speranza ai bambini di Gaza

2 giugno – “È come il paradiso nel mezzo delle rovine”. Così Boshra Hamad, un’insegnante prescolare di Gaza, ha descritto i suoi sentimenti vedendo l’asilo ricostruito dall’ANERA dopo la guerra di Gaza del 2014. L’asilo Amjad è stato distrutto durante la guerra, così come tutto il quartiere della città di Beit Hanoun, nel nord del paese. I circa 150 bambini di età prescolare furono lasciati senza un posto sicuro per rifugiarsi o per ritornare alla normalità nelle loro vite. Ma non appena le bombe hanno smesso di cadere, l’ANERA ha collaborato con altre istituzioni per organizzare un punto di raccolta psicosociale, in un luogo vicino alle rovine della scuola, in cui i bambini potessero stare insieme, giocare ed esprimere le proprie emozioni attraverso disegni, canzoni, arti terapeutiche e la narrazione di storie.

Grazie ai fondi provenienti dall’Ajram Family Foundation, dal governo del Kuwait e da donatori privati, dopo solo 45 giorni di duro lavoro, l’ANERA è stata in grado di ricostruire l’asilo e di far diventare realtà i loro sogni. Guardando le vecchie foto dell’asilo prima della ricostruzione, Boshra ha affermato che ora i genitori lo chiamano “villa Amjad” e non vedono l’ora di iscrivere i propri figli nella nuova struttura.

http://www.anera.org/stories/rebuilding-amjad-preschool-giving-hope-gaza-children/

 

Tornare alla normalità con le scuole che riaprono in Nepal

di Lucy Keating, CICR

3 giugno – Con le loro uniformi belle pulite, i bambini s’incamminano attraverso le macerie verso la loro scuola. La città di Bhaktapur è stata fortemente danneggiata dai due terremoti che hanno colpito il Nepal provocando molti morti e distruggendo quasi tutte le case in alcune regioni. Ma dopo appena un mese, le scuole riaprono. Ci sono molti cambiamenti da affrontare: la maggior parte dei bambini ha perso la casa, molti hanno perso dei familiari. Ma l’inizio della scuola significa tornare a una sorta di normalità. (…)

Più di 4.000 edifici scolastici sono stati danneggiati in tutto il paese e molte lezioni si son dovute tenere sotto tende di canapa. Il preside Binod è ansioso di comunicare agli studenti che l’edificio è stato controllato dal comune e che è risultato sicuro. In questo momento è importante dare rassicurazioni.

Claire Groves, una delegata per il supporto psicosociale delle Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa, afferma: “I bambini sono molto forti, ma molti di loro hanno passato momenti molto traumatici. Riaprire le scuole aiuta a ristabilire una struttura e una routine familiare che darà ai bambini un senso di sicurezza e attendibilità. Essere a scuola, inoltre, dà la possibilità di trovarsi con i propri coetanei, ricevere supporto e dà tempo ai genitori di farsi un piano per rimettersi in piedi.”

Per ora, i bambini sembrano felici di essere tornati (si sentono un sacco di risatine e chiacchere e sorrisi); loro sono con i loro amichetti, e insieme costruiranno il futuro.

http://www.ifrc.org/en/news-and-media/news-stories/asia-pacific/nepal/getting-back-to-normality-as-schools-reopen-in-nepal-68816/

 

Al forum ONU, Ban sollecita i leader a stabilire un piano d’azione per l’educazione globale entro il 2030

19 maggio – L’educazione non è un privilegio, bensì un diritto acquisito alla nascita che salvaguarda i diritti umani e combatte gli estremismi violenti. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha pronunciato queste parole a Incheon, nella Repubblica di Korea, durante l’apertura del Forum sull’Educazione globale del 2015 che ha l’obiettivo di stabilire un piano d’azione per l’educazione entro il 2030. La Dichiarazione sull’Educazione del 2030, il risultato previsto del Forum, ha l’obiettivo di mobilitare i paesi a implementare un nuovo programma e a proporre modi per finanziarlo.

Secondo l’Istituto per le Statistiche UNESCO, rispetto all’anno 2000, nel 2012 ci sono stati 76 milioni di bambini e adolescenti in meno che non hanno avuto la possibilità di frequentare la scuola. Nello stesso periodo, circa 67 milioni di bambini hanno ricevuto un’educazione primaria e approssimativamente 50 milioni si sono iscritti in scuole primarie.

Il Forum riunisce più di 130 capi di governo, pubblici ufficiali, premi Nobel, capi di organizzazioni internazionali e non governative, accademici, rappresentanti del settore privato, ricercatori e altri stakeholder.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=50902#.VWgPl8_tmkr

 

Il WFP e l’OCHA uniscono le forze per rendere i dati più accessibili

14 maggio, Roma/New York – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) e l’Ufficio per la Coordinazione degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA) si sono messi insieme per fornire accesso ai dati globali sulla fame e l’insicurezza alimentare. I dati possono venire utilizzati per comprendere il tipo di cibo disponibile in determinati mercati, come le famiglie fronteggino l’insicurezza alimentare e come il WFP fornisca assistenza alimentare nelle emergenze a coloro che sono nel bisogno.

I dati sono resi disponibili tramite l’Humanitarian Data Exchange (HDX) dell’OCHA, una piattaforma aperta per condividere i dati delle crisi. La collaborazione tra il WFP e l’OCHA iniziò nel picco della crisi dell’Ebola quando il WFP condivise i suoi dati sui prezzi dei mercati alimentari nei paesi colpiti in Africa Accidentale. Mediante finanziamenti del Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale del Regno Unito (DFID) e della Fondazione Bill & Melinda Gates, il WFP è stato da allora in grado di rendere disponibili in modo dinamico larghe parti dei suoi dati, rendendo più facile integrarli con altri sistemi, compreso l’HDX. Da allora l’HDX ha costruito una visualizzazione interattiva dei dati sui prezzi alimentari che consente a una gamma di utilizzatori, dal pubblico generale a ricercatori statistici, di esplorarli in profondità. La stessa visualizzazione è disponibile su WFP VAM Shop.

http://www.wfp.org/news/news-release/wfp-and-ocha-join-forces-make-data-more-accessible

 

UE - Premio giornalistico Lorenzo Natali

La Commissione europea ha lanciato l’edizione 2015 del premio giornalistico Lorenzo Natali, che premia i migliori lavori giornalistici sui temi dello sviluppo e specificamente dell’eliminazione della povertà. Il motto del concorso di quest’anno è “Le storie di oggi possono cambiare il nostro domani”. Lorenzo Natali è stato Vicepresidente della Commissione delle Comunità europee incaricato della cooperazione allo sviluppo.

Il premio offre a reporter e giornalisti dilettanti della comunità dello sviluppo un’opportunità unica per far conoscere il loro impegno per debellare la povertà in tutto il mondo e motivare le persone a contribuire a migliorare le condizioni di vita delle rispettive comunità. Quest’anno per la prima volta potranno partecipare anche i blogger e i giornalisti dilettanti. Il termine per presentare i propri lavori è il 31 agosto 2015. In palio, due premi in denaro del valore di 5.000 euro ciascuno, che andranno ad un giornalista dilettante e ad un giornalista professionista selezionati su cinque aree geografiche: Europa, Africa, Medio oriente e mondo arabo, America latina e Caraibi, Asia e Pacifico.

http://ec.europa.eu/europeaid/lnp 

 

 

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Prossimo numero: 17 luglio 2015.

 

Good News Agency è pubblicata mensilmente (tranne agosto) con traduzioni a sua cura. Tutti i  numeri precedenti sono disponibili al sito http://www.goodnewsagency.org. Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265-2000 del 20.6.2000.

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi (s.tripi@goodnewsagency.org) - Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (fabio.gatti@goodnewsagency.org), Isabella Strippoli, Elisa Minelli. Traduttori: Silvia Ansaloni, Eleonora Ferante, Chiara Gessi, Giuliano Giannone, Pamela Mariotti, Ilaria Minetti, Paolo Pagin, Martina Parovel, Manuela Sassi, Isabella Strippoli, Simona Valesi. Webmaster e copertura media e ONG: Simone Frassanito (simone.frassanito@goodnewsagency.org). 

 

Good News Agency è distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti redazionali della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione in 54 paesi, a 3.000 ONG e 1.500 scuole superiori e università e ad oltre 27.000 Rotariani nel mondo.

 

È un servizio di puro volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.  

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. È iscritta al R.O.C., al Registro della Regione Lazio delle associazioni di promozione sociale, alla World Association of Non Governmental Organizations (WANGO) e alla Union of International Associations (UIA).

 

* http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf Nella sezione A, Organizzazioni Internazionali, pag. 12, il Rapporto dice: “La diffusione e lo scambio dell’informazione di una cultura di pace tramite Internet è diventata il principale strumento per diverse organizzazioni internazionali, tra cui spiccano Culture of Peace News Network, Good News Agency e  Education for Peace Globalnet.”


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