Nonostante tutto, una cultura di pace sta emergendo in tutti i campi dello sforzo umano
mensile, anno XV, numero 234 – 17 aprile 2015
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti di redazione in 54 paesi, a 3.000 ONG e a 1.500 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale educativo associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. Sostiene il Movimento Globale per la Cultura di Pace. Nel rapporto conclusivo sul progetto del Decennio per una Cultura di Pace (2001-2010) consegnato al Segretario-Generale ONU per la presentazione all'Assemblea Generale), Good News Agency è inclusa tra le tre ONG che svolgono un ruolo importante nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*
Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità – Cultura e educazione
Come riconoscere la leadership femminile
La prevenzione della criminalità per costruire lo sviluppo sostenibile: Crime Congress 2015
2 aprile - Ogni cinque anni i responsabili politici e professionisti che lavorano nella prevenzione del crimine e la giustizia penale si riuniscono per il Crime Congress delle Nazioni Unite per contribuire a definire l'agenda e gli standard in questo settore. Il tredicesimo Crime Congress, a Doha, Qatar, dal 12 al 19 aprile 2015, segna il 60° anniversario di questi incontri ed è impostato per trovare il modo migliore di integrare la lotta alla criminalità nell'affrontare le sfide sociali ed economiche da parte delle Nazioni Unite.
Il Crime Congress è il summit più grande e diversificato che riunisce governi, società civile, mondo accademico ed esperti in prevenzione del crimine e giustizia penale. Negli ultimi sei decenni i congressi hanno avuto influenza sulle politiche e rafforzato la cooperazione internazionale contro la minaccia globale del crimine organizzato transnazionale. Come forum globale, il Crime Congress delle Nazioni Unite permette lo scambio di informazioni e di buone pratiche tra gli Stati membri e gli operatori che lavorano in questo settore.
Tribunale internazionale getta un'ancora di salvezza agli Stati costieri minacciati dalle imbarcazioni da pesca straniere
2 aprile, Gland, Svizzera – Un'ancora di salvezza è stata gettata ai Paesi che stanno esaurendo il pescato a causa delle navi straniere, grazie ad una sentenza di un tribunale internazionale che sancisce la responsabilità dei Paesi che non adottano le necessarie misure per impedire le operazioni di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, con le loro navi nelle acque di altri Paesi. La sentenza è inclusa in un parere consultivo pubblicato oggi dal Tribunale Internazionale per il Diritto del Mare (ITLOS) alla Sub Commissione dell'Africa occidentale per la pesca regionale composta da Capo Verde, Gambia, Guinea-Bissau, Mauritania, Senegal e Sierra Leone.
La pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata nelle acque territoriali costa al mondo tra i 10 ed i 20 miliardi di dollari, mina la gestione della pesca e deruba le comunità costiere di cibo e mezzi di sussistenza. Si stima che nelle acque dell'Africa occidentale ci siano i più alti livelli di pesca illegale in tutto il mondo, che rappresentano fino al 37% della pesca della regione.
Il Tribunale Penale Internazionale (ICC) accoglie la Palestina come un nuovo Stato Parte
1 aprile – Il Tribunale Penale Internazionale (ICC) ha tenuto una cerimonia il 1° aprile 2015 presso la sede della Corte a L'Aia (Paesi Bassi) per accogliere lo Stato di Palestina come 123° Stato parte dello Statuto di Roma, il trattato istitutivo dell’ICC. La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente dell'Assemblea degli Stati Parte, Sidiki Kaba, vari giudici dell’ICC, il sostituto procuratore dell’ICC James Stewart e il cancelliere dell’ICC Herman von Hebel.
Il vicepresidente Kuniko Ozaki ha dichiarato: “L'adesione a un trattato è, ovviamente, solo il primo passo. Con l'entrata in vigore oggi dello Statuto di Roma per lo Stato della Palestina, questa acquisisce tutti i diritti e le responsabilità che derivano dall'essere un Stato parte dello Statuto. Si tratta di impegni sostanziali, che non possono essere presi alla leggera”. Il presidente dell'Assemblea degli Stati parte, Sidiki Kaba, ha dichiarato che “tale impegno altamente simbolico conferma, ancora una volta, che la gente di tutto il mondo abbraccia i nobili ideali dell’ICC, che sono gli ideali di pace e giustizia per tutti”.
Il ministro degli Affari Esteri della Palestina, Riad Al-Malki ha detto: “Oggi, con l’ingresso ufficiale della Palestina nello Statuto di Roma, il mondo fa un passo avanti verso la fine di una lunga era di impunità e di ingiustizia, avvicinandoci ai nostri obiettivi condivisi di giustizia e di pace”.
http://www.icc-cpi.int/en_menus/icc/press%20and%20media/press%20releases/Pages/pr1103.aspx
Razzismo on line: approvato il ddl di ratifica del protocollo addizionale sul Cyber crime
30 march 2015 - Roma – Venerdì scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del titolare degli Esteri Paolo Gentiloni, ha approvato un disegno di legge per ratificare e dare esecuzione al Protocollo addizionale alla convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica. Il testo è stato adottato a Strasburgo nell’ormai lontano 28 gennaio 2003, e riguarda proprio la criminalizzazione, quindi la possibilità di far scattare sanzioni penali, per gli atti di razzismo e xenofobia commessi a mezzo di sistemi informatici.
http://www.unar.it/unar/portal/?p=5259
Il Paraguay ha ratificato la Convenzione sulle munizioni a grappolo
25 marzo - La Repubblica del Paraguay è diventata il 90 ° Stato parte della Convenzione sulle munizioni a grappolo, dopo aver depositato lo strumento di ratifica presso il Segretario Generale delle Nazioni Unite il 12 marzo 2015. La Convenzione entrerà in vigore il 1 ° settembre 2015.
La Coalizione per le Munizioni a Grappolo si congratula con il Paraguay sulla sua ratifica e lo incoraggia a promuovere attivamente l'universalizzazione della Convenzione invitando tutti gli Stati che non sono parti ad aderire alla convenzione, in particolare i paesi dell'America Latina e dei Caraibi, che non hanno ancora rinunciato munizioni a grappolo.
Il Paraguay non usa, produce, trasferisce o tiene scorte di munizioni a grappolo.
La Coalizione per le Munizioni a Grappolo supporta l’appello del Costarica in veste di Presidente della Convenzione al fine di portare il numero degli Stati che hanno aderito a 100 entro la prima conferenza di revisione della Convenzione, che si terrà a Dubrovnik, Croazia ai primi di settembre 2015.http://www.stopclustermunitions.org/en-gb/media/news/2015/paraguay-ratifies-the-convention-on-cluster-munitions.aspx
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Un passo avanti nella lotta contro la violenza sessuale nell’India del Nordest
28 marzo – L’Organizzazione Nazionale Kuki (Kuki National Organization, KNO), formazione armata di un gruppo etnico di Manipur (Nordest dell'India), ha confermato la sua politica di proibire e punire severamente ogni atto di violenza sessuale perpetrato dai suoi membri e ha concretizzato il suo impegno il 22 marzo 2015 firmando l’Atto d’Impegno di Geneva Call contro la violenza sessuale e la discriminazione di genere. Questa firma ha valenza di misura preventiva ma è anche un atto dimostrativo in un paese in cui la violenza sessuale è sfortunatamente una prassi comune. Solo nel 2013 infatti sono stati riportati dall’Ufficio Nazionale dell'India di Statistica Criminale ben 33.707 casi di stupro nei confronti di donne, che rappresentano purtroppo solo una della tante forme di violenza sessuale.
In aggiunta agli impegni già presi, il KNO ha firmato anche l’Atto d’Impegno per la protezione dei bambini in caso di conflitto armato. Sottoscrivendo quest’atto, l’organizzazione si è impegnata a vietare l’utilizzo dei bambini nelle ostilità e a proteggerli dalla violenza generata dai conflitti.
Il KNO è il secondo gruppo armato in India ad assumersi tali responsabilità. Geneva Call fornirà il supporto formativo a sostegno dell’attuazione concreta degli impegni sottoscritti dal gruppo fra le file dei suoi componenti.
http://www.genevacall.org/new-step-sexual-violence-northeast-india/
Niger: Manuale legale umanitario per le forze armate
Nimey, 25 marzo – Un manuale pratico di diritto umanitario internazionale è stato presentato ufficialmente oggi al Ministero della Difesa del Niger. E’ stato redatto dalla forze di difesa e sicurezza nazionali con il supporto del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Sin dal 2003 la Croce Rossa sostiene le iniziative delle forze armate del Niger volte a promuovere il diritto umanitario includendo i suoi principi nei programmi d’addestramento e nel codice di disciplina militare, oltre che nel processo di pianificazione delle operazioni.
Le forze armate del Niger sono infatti impegnate in numerose azioni di difesa e sicurezza che le portano ad affrontare una serie di sfide, molte delle quali originate dalla violenza che affligge i paesi limitrofi. Inoltre il Niger è uno dei paesi che forniscono il maggior numero di truppe alle forze di pace delle Nazioni Unite, in particolare in Mali e in Costa d’Avorio. Dall’inizio di febbraio le sue forze sono operative a Diffa, nel sud-est del Niger, allo scopo di ostacolare i gruppi armati attivi sui due versanti del confine con la Nigeria.
https://www.icrc.org/en/document/niger-humanitarian-law-manual-armed-forces
Le Nazioni Unite accolgono con favore la ratifica della convenzione sulla parità di genere da parte di Tonga
21 marzo – Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha espresso apprezzamento per la decisione del Governo di Tonga di ratificare la Convenzione per l’Eliminazione di tutte le forme di Discriminazione nei confronti delle donne, conosciuta anche come CEDAW, Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women.
In una dichiarazione rilasciata questa mattina, il portavoce di Ban ha espresso il plauso del Segretario Generale all’annuncio dell’intenzione dell’isola nel Pacifico di confluire nel “movimento globale per il rafforzamento del ruolo delle donne e l’ottenimento dell’uguaglianza di genere” conformandosi così ai principi generali promossi dalle Nazioni Unite.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=50399#.VR2a2GYtq_U
Prigionieri di coscienza – Camerun
Marzo 2015 - Gerard Kuissu, giornalista online e coordinatore del gruppo per i diritti umani "Tribunale articolo 53", arrestato il 14 marzo 2015 dopo aver incontrato una missione di Amnesty International in visita nel paese, è stato rilasciato dopo tre giorni, a seguito delle proteste dell'organizzazione e dell'azione urgente immediatamente diramata.
http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7561
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I paesi si impegnano per eliminare la piaga di pecore e capre a livello globale
La campagna mondiale mira all'eradicazione completa della Peste dei Piccoli ruminanti entro il 2030
2 aprile, Abidjan, Costa d'Avorio - Autorità di alto livello provenienti da 15 paesi giovedì si sono impegnate a collaborare su un piano globale per spazzare via per sempre la devastante malattia degli animali conosciuta come 'Peste dei Piccoli Ruminanti” entro il 2030, una piaga letale per capre e pecore e il flagello delle famiglie rurali di una grandissima parte del mondo in via di sviluppo.
Delegazioni ministeriali, insieme a più di 300 partecipanti provenienti da tutti i continenti, rappresentanti di organismi regionali e di organizzazioni internazionali, si sono accordati su un piano per controllare ed eradicare la PPR elaborato dalla FAO e dall'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) e presentato in una riunione organizzata dalle due istituzioni insieme al governo della Costa d'Avorio.
E' stato calcolato che la PPR causi circa 2 miliardi di dollari di perdite ogni anno, specialmente in Africa, Asia e Medio Oriente, e la sua eliminazione migliorerebbe la sicurezza alimentare e nutrizionale di miliardi di consumatori, in particolar modo di più di 300 milioni di famiglie vulnerabili che possiedono ovini e caprini nelle regioni colpite.
Il piano elaborato dalla FAO e dall'OIE dovrebbe costare circa tra i 4 e i 7 miliardi di dollari in un periodo di 15 anni. Il risparmio annuo generato dalla eradicazione della malattia dovrebbe ripagare velocemente gli investimenti necessari.
http://www.fao.org/news/story/en/item/282397/icode/
La FAO e il governo del Mali uniscono i loro sforzi per ripristinare la sicurezza alimentare nel nord del Mali
1 ° aprile Bamako / Roma- Il governo del Mali e la FAO hanno avviato la fase di attuazione di un progetto del valore di 5 milioni di dollari volto a ripristinare le condizioni di vita delle famiglie nella parte settentrionale del paese colpite dai conflitti armati e dal cambiamento climatico. In alcune parti del Mali, in particolare al nord, l'agricoltura è stata seriamente danneggiata negli ultimi anni a causa della guerra civile e dei suoi relativi impatti, come la mancanza di manodopera in seguito agli spostamenti della popolazione, la mancanza di servizi di sostegno all'agricoltura e la frammentazione dei mercati.
Questo nuovo progetto cercherà di ripristinare immediatamente le attività di produzione delle famiglie nelle regioni di Gao, Mopti e Timbuktu. Le attività si concentreranno sull'assistenza a 25.000 famiglie nel riavviare la produzione orticola e di cibo e fornendo mangimi e prodotti veterinari per il bestiame a 8.000 famiglie di pastori. I beneficiari riceveranno anche una formazione agricola e sulle buone pratiche alimentari, con particolare attenzione alle esigenze dei gruppi di donne impegnate nell' orticoltura.
Questo progettofa parte di un Programma di 100 milioni di dollari della World Bank per la Ripresa Economica e la Ricostruzione in Mali. La FAO sta portando avanti la componente agricola nel nord del paese, su richiesta del governo del Mali.
http://www.fao.org/news/story/en/item/282268/icode/
L'IFAD sostiene il commercio del bestiame e la resilienza ai cambiamenti climatici in Sudan
31 marzo, Roma - In Sudan è stato progettato un nuovo programma del valore di 119,2 milioni di dollari per aumentare la sicurezza alimentare e per migliorare i redditi e la resilienza ai cambiamenti climatici delle comunità pastorali, attraverso un incremento del loro accesso ai mercati e alle tecnologie. In Sudan l'agricoltura dà impiego a circa il 75% della forza lavoro nelle zone rurali, tuttavia la produttività agricola rimane bassa a causa delle condizioni climatiche imprevedibili, il suolo degradato e perché molti abitanti delle zone rurali hanno un accesso limitato alle tecnologie e ai servizi finanziari.
Attualmente il governo sta diversificando le sue colture commerciali - il cotone e la gomma arabica rimangono i prodotti agricoli di maggiore esportazione del paese. Nonostante la produzione di bestiame abbia dei grandi potenziali di sviluppo – pecore e cammelli sono già esportati in Egitto e Arabia Saudita - vincoli come la disponibilità di finanziamenti ruralie risorse naturali degradate, gli impediscono di diventare un settore più dinamico.
Il programma raggiungerà circa 100.000 famiglie che vivono in delle comunità pastorali e agro-pastorali nei cinque Stati della West Kordofan, Nord Kordofan, Nilo Bianco, Sennar e Nilo Azzurro. Le donne delle zone rurali e i giovani saranno particolarmente coinvolti.
Dal 1979, l'IFAD ha investito circa 286.1 milioni di dollari in programmi e progetti in Sudan, dando beneficio a circa 566 000 famiglie.
http://www.ifad.org/media/press/2015/26.htm
Giordania - Grazie al sostegno del Canada, il Programma Alimentare Mondiale vara un progetto pilota per la ristorazione scolastica a Madaba
Amman, 30 marzo - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, in collaborazione con la Royal Health Awareness Society e il Ministero dell’Educazione, ha avviato un progetto pilota per la fornitura di pasti scolastici a circa 2.300 studenti di 10 scuole pubbliche del Governatorato di Madaba, nella Giordania Centrale.
Il progetto di 173.000 dollari finanziato dal Canada rappresenta un elemento nuovo che va ad aggiungersi all’attuale programma di ristorazione scolastica nazionale; i risultati del programma verranno poi successivamente valutati in previsione di un'ulteriore espansione.
Il progetto ha anche lo scopo di rafforzare l’attenzione sulla salute e l’alimentazione al fine di migliorare le abitudini alimentari attraverso la diffusione di un' informativa generale in tema di nutrizione e un’azione educativa rivolta agli studenti delle comunità scolastiche.
Le Nazioni Unite e il governo dello Sri Lanka lanciano un'iniziativa multi-settoriale contro la malnutrizione
27 marzo, Colombo - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) e la FAO hanno avviato un progetto a sostegno della politica governativa per combattere la malnutrizione in Sri Lanka.
Mentre lo Sri Lanka ha compiuto progressi impressionanti nella realizzazione di una serie di Obiettivi di Sviluppo del Millennio, la denutrizione continua ad essere un problema, con un tasso del 13%. L’educazione alimentare è una materia fondamentale nelle scuole e molte iniziative sempre a proposito dell’alimentazione sono attualmente condotte dal governo. In consultazione con i Ministeri dell'Istruzione e di altri Ministeri, la FAO/WFP si concentrerà sullo sviluppo di politiche sull’insegnamento dell’educazione all’alimentazione nelle scuole.
Il WPF lavorerà con il Ministero della Salute, Medicina Locale e con il Ministero dell'Agricoltura per condurre una serie di indagini sulla nutrizione. Il WFP prevede inoltre di eseguire iniziative per valutare l'efficienza e l'economicità degli alimenti funzionali fortificati come mezzo per combattere la denutrizione. I risultati delle indagini e delle iniziative aiuteranno il governo, insieme con il WPF e la FAO a decidere quali tipi di interventi e quali parti del paese dovrebbero ricevere un'attenzione prioritaria.
Il Nepal apre il primo scalo tecnico umanitario, realizzato con il sostegno governativo e del Regno Unito
27 marzo, Kathmandu - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), insieme con il Ministero degli Affari Interni e l'Autorità dell’Aviazione Civile del Nepal hanno inaugurato oggi il primo scalo tecnico umanitario del paese all'aeroporto internazionale di Tribhuvan. Questo scalo tecnico umanitario, costruito con il generoso sostegno del Regno Unito, fungerà da hub principale per l'assistenza a terra e trasferimento via terra nella valle di Kathmandu nei casi di emergenza.
Un nuovo progetto per creare importanti opportunità di lavoro per giovani e donne in Giordania
Roma, 25 marzo – E’ stato sottoscritto a Roma l’accordo per un nuovo progetto di 15,2 milioni di dollari americani avente lo scopo di ridurre la povertà, la vulnerabilità e le diseguaglianze nelle aree rurali della Giordania creando opportunità di lavoro e di reddito per le fasce più povere, in particolare donne e giovani. Il progetto del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) è incentrato sul rafforzamento della produzione di frutta e verdura per l’esportazione, settore in cui la Giordania può beneficiare di importanti vantaggi competitivi e che può fornire significative opportunità di lavoro.
Si prevede che il Progetto per la Crescita e l’Occupazione nelle aree rurali (Rural Economic Growth and Employment Project - REGEP) coinvolgerà circa 80.000 persone residenti nelle comunità rurali e creerà più di 100.000 posti di lavoro, inizialmente perlopiù nei Governatorati di Ajloun, Balqa, Jerash, Madaba and Mafraq. Il costo totale del progetto di 15,2 milioni di dollari è finanziato da un prestito IFAD di 10,8 milioni di dollari, da una sovvenzione IFAD di 0,5 milioni di dollari, da uno stanziamento da parte del Governo della Giordania di 3,9 milioni di dollari e dai contributi messi a disposizione dai partecipanti stessi.
http://www.ifad.org/media/press/2015/25.htm
Il Giappone sostiene i progetti del WFP per l’emancipazione delle donne del Kirghizistan
17 marzo, Bishkek - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha accolto un contributo di $ 490.000 del governo giapponese per sostenere le imprese guidate da donne e agricoltrici nella Repubblica del Kirghizistan. Il WFP userà questa donazione per sostenere circa 2.000 famiglie a rischio, soprattutto donne capofamiglia, con assistenza tecnica e formazione per aiutare a costruire attività generatrici di reddito, piccole imprese e rafforzare le loro competenze agricole. I partecipanti riceveranno anche una formazione in marketing, business, gestione finanziaria e sull’educazione alimentare. Questo contributo è parte dell'impegno del Giappone per estendere iniziative di legittimazione del potere delle donne in tutto il mondo. Il WFP attuerà il programma nelle province del Kirghizistan quali Naryn, Osh, Jalal-Abad, Batken e Talas. Il WFP nella Repubblica del Kirghizistan sta attuando attività per aumentare le opportunità di guadagno per le donne dal 2010. Fino ad oggi, più di 8.700 donne capofamiglia hanno beneficiato di questi programmi.
http://www.wfp.org/news/news-release/japan-supports-wfp-projects-empowering-rural-kyrgyz-women-0
RobecoSAM lancia gli indici annuali del Dow Jones Sustainability
Oltre 3.400 compagnie tra le più grandi al mondo sono state invitate a completare la Valutazione Aziendale della Sostenibilità
RobecoSAM, la società specializzata in Investimenti sulla Sostenibilità (SI), il 31 marzo ha lanciato la sua valutazione sulla sostenibilità aziendale (CSA), una valutazione annuale che costituisce la base per la costruzione dell'indice di Dow Jones Sustainability (DJSI).
Ogni anno, RobecoSAM invita oltre 3400 tra le più importanti compagnie al mondo per una capitalizzazione di mercato a fluttuazione libera di tutti i settori che prendono parte al CSA. Ciò include 800 aziende provenienti da mercati emergenti che sono stati invitati a partecipare e guadagnarsi la partecipazione al DJSI dei Mercati Emergenti.
In seguito alla valutazione, le compagnie la cui performance di sostenibilità le colloca nel 10% più alto per il loro settore, vengono selezionate per il DJSI mondiale, il più alto standard di riferimento per la sostenibilità aziendale. Il CSA si focalizza sulla creazione di valore a lungo termine, con più di 100 domande sugli argomenti finanziario, economico, ambientale, sociale e sulle pratiche aziendali di governance.
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Il Giappone sostiene l'assistenza alimentare del WFP per i palestinesi vulnerabili a Gaza
2 aprile, Ramallah - Il governo del Giappone ha recentemente annunciato una donazione di 5 milioni di dollari al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) per sostenere le più vulnerabili famiglie palestinesi che vivono a Gaza. Il contributo del Giappone permetterà al WFP di fornire cibo nutriente a circa 162.000 dei più poveri e bisognosi palestinesi a Gaza per tre mesi. Alcuni di loro riceveranno assistenza attraverso gl'innovativi buoni pasto elettronici del WFP, mentre altri riceveranno direttamente razioni di cibo.
Dal 2011, sono stati iniettati più di 154 milioni di dollari nell'economia di Gaza attraverso l'acquisto di cibo locale da parte del WFP e attraverso i buoni elettronici
http://www.wfp.org/news/news-release/japan-supports-wfp-food-assistance-vulnerable-palestinians-gaza
Una Scuola per Infermieri aiuta la comunità indigena a sopravvivere in Uganda
di Arnold R. Grahl - Notizie Rotary
2 aprile - Per migliaia di anni, i Pigmei Batwa hanno vissuto tra i gorilla di montagna nella Foresta Impenetrabile di Bwindi, nel sud-ovest dell'Uganda. Ma nel 1992 la foresta è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità per proteggere i gorilla in via di estinzione e i Batwa hanno perso la loro casa. Costretti a trasformarsi da cacciatori-raccoglitori in agricoltori, non si sono adattati bene e la loro stessa sopravvivenza è stata minacciata. (...)
Il dottor Scott Kellermann, medico californiano e socio del Rotary, ha scoperto la condizione dei Batwa nel 2000 quando lui e sua moglie, Carol, hanno viaggiato nella zona come missionari medici per valutare le esigenze del popolo indigeno. (...) Il sondaggio dei Kellermann ha rilevato che il 38% dei Batwa morivano prima dei cinque anni - il doppio del tasso dell' Uganda nel suo insieme - e che l'aspettativa di vita media era di 28 anni.
Poco dopo la sua prima visita, Kellermann e sua moglie hanno venduto i loro beni, incluso lo studio medico, e si sono trasferiti in Uganda - dove sono rimasti a tempo pieno fino al 2009 - per aiutare i Batwa. Cominciando con delle cliniche mobili allestite sotto gli alberi e con le flebo appese ai rami, hanno curato "200, 300, a volte 500 persone al giorno", ricorda Kellermann. Alla fine, hanno creato una fondazione e costruito l'Ospedale Comunitario di Bwindi. Il legame di Kellermann con il Rotary ha permesso di equipaggiare l'ospedale. I progetti sostenuti da una serie di contributi della Fondazione Rotary e appoggiati dai soci in Uganda, negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, hanno permesso di fornire delle sale operatorie, un'unità odontoiatrica, generatori, pannelli solari, acqua pulita e servizi igienici adeguati, e di insegnare ai Batwa come allevare piccoli animali per migliorare la loro nutrizione.
Ora, il tasso di mortalità infantile è sceso al 6%, e il numero di donne che muoiono di parto è diminuito del 60%. (...)
YourCause estende il suo sostegno alla comunità no profit
2 aprile, Carrolton, TX, USA - YourCause, LLC, fornitore della Piattaforma dei Dipendenti Filantropi CSRconnect, ha annunciato l’intenzione di estendere il proprio sostegno alla comunità del no-profit aumentando gli investimenti in strumenti e servizi ideati per migliorare le relazioni tra organizzazioni non a scopo di lucro con programmi filantropici sul posto di lavoro, gestendo meglio le comunicazioni a donatori e volontari, e migliorando l’efficienza degli impegni presi dai donatori verso le loro scelte, a prescindere dal luogo dell’organizzazione prescelta. La società ha già iniziato a presentare la lista dei servizi previsti e si aspetta di continuare con altre liste con nuove funzionalità per il no profit per tutto il 2015 e il nuovo anno.
Con più di 64,000 enti di beneficenza che hanno ricevuto quasi $150 milioni di donazioni nel 2014 (un incremento notevole dai $75 milioni del 2013), la società si è stabilizzata per sviluppare la base delle relazioni no-profit in crescita e offrire nuove tecnologie e servizi avanzati. Inoltre, YourCause ora ha più di 23,000 amministratori di siti no-profit certificati in grado di gestire gli scambi d’informazioni all’interno della Piattaforma dei Dipendenti Filantropi CSRconnect. Attualmente, YourCause aggiunge tra i 40-50 nuovi amministratori di siti no-profit al giorno.
http://www.csrwire.com/press_releases/37814-YourCause-Expands-Support-for-the-Nonprofit-Community
Cambogia: risposta in contanti all'emergenza
di Thilde Marie Skaanning
1 aprile – Nell'autunno del 2013, le eccessive piogge causate da una depressione tropicale hanno avuto come risultato allagamenti in molte province della Cambogia. In circostanze normali, l'acqua piovana sarebbe stata prosciugata relativamente in fretta; stavolta, invece, l'alto livello dell'acqua del principale lago cambogiano,il Tonle Sap, significava che l'acqua non poteva andare da nessuna parte.
Di conseguenza, questa depressione tropicale ha comportato un allagamento serio e prolungato per migliaia di famiglie.I contadini poveri hanno perso il bestiame e i campi sono stati rovinati. Anche i pozzi sono stati allagati, contaminando le riserve d'acqua. L'acqua stagnante ha portato malattie e danneggiato le abitazioni.
ChristianAid/DanChurchAid,in collaborazione con le associazioni locali, ha consegnato aiuti in contanti alle famiglie più colpite.Ogni famiglia ha ricevuto una sovvenzione pari a USD 60, da spendere per i beni di prima necessità: per queste famiglie il denaro ha rappresentato un nuovo inizio.
https://www.danchurchaid.org/news/news/cambodia-emergency-response-in-cash
Afghani vulnerabili riceveranno datteri sauditi per il Ramadan
31 marzo, Kabul - Migliaia di studenti afgani e le loro famiglie riceveranno dei datteri nel corso dei prossimi mesi, grazie a un contributo del Regno di Arabia Saudita al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP). I datteri arriveranno nei magazzini del WFP intorno ai primi di aprile e saranno distribuiti a più di 27.000 studenti nelle regioni di Badakhshan, Nuristan e Nimroz. I datteri non sono solo una merenda sana per i bambini delle scuole e per le loro famiglie, ma sono anche un dono per aiutare le famiglie povere a celebrare il mese sacro del Ramadan. Inoltre, servono come incentivo per i genitori a mandare i figli a scuola.
http://www.wfp.org/news/news-release/vulnerable-afghans-receive-saudi-arabian-dates-ramadan
Camion Kamaz russi supportano le operazioni del WFP nell'Africa Centrale e Orientale, inclusa l'Uganda
25 marzo, Tororo / Uganda - Un contributo di 67 Camion KAMAZ, donati dal governo della Federazione russa al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), aiuterà le distribuzioni e le consegne in Uganda e in tutta la regione dell'Africa orientale e centrale.
I veicoli sono parte di un contributo russo al WFP di complessivamente 218 camion, del valore di 21 milioni di dollari, insieme a delle officine mobili, ricambi, manodopera tecnica e un' ulteriore donazione di 1,6 milioni di dollari per coprire i costi operativi legati ai camion.
Tali camion robusti entreranno a far parte di una flotta regionale con sede a Kampala e serviranno le operazioni del WFP in Uganda e nei paesi vicini. Cinquantacinque camion verranno immediatamente inviati in Sud Sudan, mentre il resto sarà di stanza in Uganda. Altro 61 dei 218 camion sono attesi entro la fine dell'anno per essere utilizzati sia nella regione che altrove in Africa
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Sahara occidentale: il Fronte Polisario distrugge le scorte di mine antiuomo
31 marzo – Il 30 marzo, il Fronte Polisario ha distrutto un deposito di mine anti-uomo (AU) a Tifariti, Sahara Occidentale. Il numero totale delle mine AU distrutte deve ancora essere confermata. Questa è la quinta distruzione da quando nel 2005 il Fronte Polisario ha deciso di vietare questa arma con la firma a Geneva del Call’s Deed of Commitment che mette al bando le mine AU. Dal 2005, il Fronte Polisario ha distrutto oltre 10.000 di tali armi situate nei depositi.
Per rispondere a una richiesta da parte del Fronte Polisario, il Geneva Call ha anche svolto uno stage di formazione per istruttori di quattro giorni sulle normative umanitarie internazionali per 13 istruttori militari del Fronte Polisario e un rappresentante della Commissione per i diritti umani dei Saharawi. Il corso comprendeva argomenti quali mezzi e metodi di guerra, protezione dei civili e di coloro che sono fuori combattimento (come i detenuti), e dei diritti civili e politici nei campi profughi. Secondo le Nazioni Unite, circa 90.000 persone Saharawi vivono ancora in diversi campi profughi in Algeria.
http://www.genevacall.org/polisario-front-destroys-stockpiles-anti-personnel-mines/
Mondo Senza Mine sostiene l’addestramento al rischio di emergenza vitale in Sud Sudan
16 marzo – L'organizzazione Mondo senza Mine (WWM) ha assegnato 49.300 dollari per facilitare le operazioni di formazione al rischio di emergenza della DCA in Sud Sudan, che in Sud Sudan cerca di informare e istruire in tema di minacce dei residuati esplosivi della guerra le persone sfollate nelle zone intorno al confine settentrionale.
L’assegnazione da parte del WWM consente alla DCA di inviare squadre di emergenza nelle zone rurali per preparare le persone sfollate su quello che potrebbero trovare quando tornano a casa, o se si spostano in un'altra località. Essi apprenderanno a che cosa gli ordigni inesplosi e abbandonati potrebbero assomigliare, come dovrebbero evitarli, segnalarli, e proteggere da questi gli altri componenti della comunità.
Inoltre, con l’assegnazione da parte della WWM, la DCA fornirà Focal Point per la formazione comunitaria ai membri selezionati della comunità, che a loro volta saranno in grado di fornire una formazione a coloro che sono più a rischio, ma in grado di partecipare alle sessioni RE dirette fornite dalla DCA. In questo modo i messaggi di sicurezza continuano ad essere scambiati, anche quando il progetto ha termine.
Il progetto inizia il 1° marzo e ha una durata di sei mesi.
Movimento globale per una cultura di pace e non -violenza
Marzo è il mese dedicato alle donne, con inizio l'8 marzo con i festeggiamenti per la Giornata Internazionale della Donna. Quest'anno l'organizzazione internazionale di sostegno “Women Deliver” ha dedicato la giornata al ricordo di 15 giornaliste che hanno dedicato il loro lavoro alle questioni di genere. Oltre ad India e Liberia, gli altri Paesi d'origine delle vincitrici sono Argentina, Camerun, Bangladesh, Kenya, Pakistan, Filippine, Senegal, Tanzania, Uganda e Stati Uniti.
Ogni anno a marzo le Nazioni Unite convocano la Commissione sullo Status delle Donne (CSW). Quest'anno ha avuto come oggetto l'analisi dei progressi e degli sviluppi della Dichiarazione e della Piattaforma d'Azione adottate dalla Conferenza Mondiale delle Donne svoltasi a Pechino vent'anni fa. Quest'anno i lavori della Commissione hanno raggiunto un nuovo record di partecipazioni, con più di 1.100 ONG ed un totale di 8.600 rappresentanti registrati. In alcune aree c'è stato un grande progresso: per esempio, il tasso globale di morti materne sta diminuendo ad una velocità senza precedenti nella storia, stando ai dati di un nuovo rapporto presentato alle Nazioni Unite intitolato "Saving Lives, Protecting Futures" (Salvare vite, proteggere il futuro. Rispetto al 1990 la mortalità materna si è quasi dimezzata, e nel 2013 sono morti 6,4 milioni di bambini sotto i cinque anni in meno rispetto al 1990.
http://cpnn-world.org/bulletin/bulletin-15-4.html
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Il Bangladesh introduce il vaccino antipolio inattivato
2 aprile – Il 21 marzo il Programma Esteso di Immunizzazione (EPI) in Bangladesh ha introdotto sia il Vaccino Antipolio Inattivato (IPV) e il Vaccino Pneumococcico Coniugato nel suo programma di Immunizzazione di Routine. Con la poliomielite fermata nel 2000 e la copertura di routine al 94% nei primi due anni di vita, il Bangladesh ha molti insegnamenti da condividere con altri paesi su come fornire una forte protezione contro malattie prevenibili con vaccino.
L’EPI in Bangladesh è rimarchevole per la responsabilità sentita per il programma a tutti i livelli, a partire dal Governo fino al personale sanitario e ai genitori che cercano attivamente di trovare i vaccini. Questo impegno è evidente nella duplice introduzione dell’IPV e del PCV, che ha consentito l’ottimizzazione dell’aggiornamento, della logistica e degli operatori sanitari. Gli spostamenti nel paese sono stati limitati a partire da gennaio, a causa di blocchi stradali per ragioni politiche, dando all’introduzione un contesto sfidante. Tecniche di trasporto innovative, l’incredibile impegno del gruppo e la potenza delle bandiere gialle dell’EPI che risplendono fuori da ogni veicolo a che caratterizzano ogni clinica EPI hanno reso possibile fornire i nuovi vaccini ai centri di cura, a dispetto delle sfide.
Prima di ogni introduzione di vaccini, ha luogo una cascata di migliorie per l’intero sistema EPI. Per inserire due nuovi vaccini nel sistema, i partner internazionali hanno aiutato i governi a verificare la capacità della catena del freddo, ad assicurare le forniture di vaccini, ad addestrare tutti i lavoratori sanitari e a coinvolgere leader influenti.
Liberia: riparte il servizio sanitaria pubblico
2 aprile – Mentre il numero di malati di Ebola in Liberia è costantemente diminuito, MSF (Medici Senza Frontiere) sta supportando il sistema sanitario locale per ripristinare i servizi medici.
Sebbene ora, in Liberia, i centri per la gestione dell’ebola siano più che sufficienti, la gente ancora combatte per avere accesso ai normali servizi medici assistenziali. Oggi, la maggior parte delle strutture mediche ha riaperto, anche se a regime ridotto rispetto a prima dell’epidemia. Molti pazienti sono ancora riluttanti a cercare assistenza.
Dopo essersi confrontata con il Ministero della Salute, MSF ha deciso di aprire un nuovo ospedale pediatrico a Monrovia, per aumentare la capacità di gestione delle emergenze mediche non legate all’ebola. Questo ospedale aperto 24 ore su 24 ha 46 posti letto pediatrici per bambini fino a 5 anni, con la possibilità di salire fino a 100 posti letto. Per proteggere lo staff e i pazienti da ogni rischio di contaminazione da ebola, sono stati implementati dei nuovi protocolli di prevenzione e controllo. (…)
Allo stesso tempo, MSF ha assistito il James David Junior (JDJ) Hospital di Paynesville per aggiornare i servizi gratuiti pediatrico e di ostetricia, che ora sono in grado di gestire anche eventuali casi d’ebola. Molti ricoveri riguardano neonati le cui madri hanno dovuto partorire a casa. MSF ha anche supportato 23 cliniche mediche a Montserrado e a Grand Cape Mount Counties perché adottassero protocolli più sicuri.
http://www.msf.org/article/liberia-rebooting-public-health-services
Libano: fornire conoscenza salva-vita
2 aprile – Nel mese di marzo 2015, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha iniziato delle sessioni di ripasso delle nozioni di pronto soccorso per i membri di diverse fazioni nei campi rifugiati palestinesi a Ein El Helwe, nella città libanese di Sidon. La formazione è annessa a delle sessioni informative sulle regole del conflitto armato e dell’importanza di rispettare il personale sanitario. Il progetto è stato introdotto un anno fa e ha raggiunto finora più di 170 persone.
Questo campo sovraffollato, con una stima di 100,000 occupanti che vivono su un terreno di 1,5 kmq insieme a una dozzina di gruppi armati, è un’area che desta preoccupazione in caso di scontri armati. Con una capacità limitata nel poter fornire assistenza sanitaria e l’impossibilità per le ambulanze di raggiungere molte delle zone di Ein El Helwe a causa delle strade molto strette, i residenti si affidano a una rete di volontari istituita dall’Associazione di Appello Umano, un’organizzazione palestinese che fornisce servizi medici nel campo.
Il progetto di pronto soccorso si concentra sulla creazione di una catena salva-vita che mira a stabilizzare i feriti sia in loco sia in una delle due postazioni di pronto soccorso che sono state istituite ed attrezzate dall’ICRC in punti strategici del campo, prima che siano trasferiti definitivamente a uno dei tre ospedali sostenuti dall’ICRC per ulteriori cure. L’ICRC diffonde ai partecipanti anche una conoscenza di base delle norme umanitarie e i principi da applicare in situazioni di violenza.
https://www.icrc.org/en/document/lebanon-providing-life-saving-knowledge
ViiV Healthcare lancia il suo nuovo programma di azione positiva globale focalizzata sulla popolazione omosessuale (MSM) e transessuale
Londra, Regno Unito, 31 marzo – ViiV Healthcare ha oggi annunciato il lancio di una nuova iniziativa destinata al sostegno e a dare forma allo sforzo globale per alleviare l’impatto dell’HIV e dell’AIDS tra gli uomini che fanno sesso con uomini (MSM) e sulla popolazione transessuale nel mondo. Tramite Azione Positiva, ViiV Healthcare si è impegnata a investire 32 milioni di sterline all’anno per incoraggiare interventi guidati dalle comunità MSM e transessuali per ridurre il marchio e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, sull’identità o sull’espressione di genere e/o sullo stato relativo all’HIV. La prima fase del nuovo programma coprirà un periodo di due anni.
Con lo scopo finale di mettere in grado le comunità MSM e transessuali nel mondo di cercare in sicurezza cure e servizi per l’HIV culturalmente competenti, il programma sosterrà queste comunità mentre svilupperanno la loro capacità di guidare e di partecipare all’attività politica, e di affrontare le severe disuguaglianze sanitarie e i temi relativi all’accesso ai servizi sanitari che interessano le persone MSM e transessuali.
Clinica di Hebron fornisce medicinali e aggiornamento sanitario
27 marzo – Dozzine di pazienti che si sentono giù di corda siedono aspettando il loro turno per vedere il medico al centro sanitario di carità di Hebron. “Le condizioni meteorologiche fluttuanti, quali quelle che stiamo provando correntemente, possono indebolire il sistema immunitario di una persona, rendendola più suscettibile ai batteri e ai germi che prosperano in un tale habitat,” spiega Wael Rajabi, il medico di famiglia del centro sanitario.
Fortunatamente per i pazienti del centro, ANERA ha ricevuto recentemente un carico via mare di medicinali dal Consiglio delle Missioni Mediche Cattoliche (CMMB), che comprendeva una grande donazione dell’antibiotico Azitromicina. ANERA ha inviato il farmaco a diverse cliniche caritatevoli, a centri e ospedali sulla Sponda Occidentale in Cisgiordania, compresa Hebron. Il medicinale viene fornito gratuitamente ai pazienti che più ne hanno bisogno.
Inoltre non sono solo i pazienti a beneficiarne. I medicinali donati aiutano i centri caritatevoli a sostenere i propri servizi. Come altri centri sanitari nella Sponda Occidentale, il Centro di Hebron ha una collaborazione di lunga durata con ANERA, che fornisce circa il 75% delle scorte di medicinali del centro. Queste donazioni sono considerate il motore del centro. Donazioni significative come quella recente da parte del CMMB hanno messo in grado il centro di usare le sue risorse per rinnovare e aggiornare la struttura per fornire servizi sempre migliori ai suoi pazienti.
http://www.anera.org/stories/hebron-clinic-provides-medicine-and-health-education/
Finire ciò che Egli ha cominciato
20 marzo – Aprile segna il 60° anniversario dell’annuncio che il vaccino antipolio inattivato (IPV) di Jonas Salk era sicuro ed efficace; il suo lavoro sta giocando un ruolo più importante che mai nell’assicurare un futuro libero dalla poliomielite.
Alcuni momenti della storia possono essere caricati di un significato maggiore che altri. Sessanta anni fa il 12 di aprile, un vaccino sviluppato da Jonas Salk provò di essere efficace e sicuro nel proteggere i bambini contro la poliomielite. Questo diede al mondo uno degli strumenti critici per iniziare la lotta contro la malattia paralizzante. Da allora, il programma contro la poliomielite è stato uno dei programmi di sanità pubblica di maggior successo nella storia, riducendo i casi di poliomielite del 99%. Ora. L’1% finale è ormai alla portata in modo allettante. Mentre commemoriamo il rimarchevole progresso di Jonas Salk, il vaccino che ha dato inizio a questo percorso - il vaccino antipolio inattivato (IPV) – sta giocando un ruolo importante nei passi finali verso l’eradicazione, e assicurando che il virus non sarà mai in grado di ripresentarsi.
Ora, il 12 aprile 2015, mentre celebriamo il 60° anniversario dell’introduzione dell’IPV di Salk, ci rammentiamo dei più di 10 milioni di persone che oggi camminano e che altrimenti sarebbero stati paralizzati dalla poliomielite. Nei sei mesi passati, solo due paesi hanno riportato nuovi casi di poliovirus selvaggio: Afghanistan e Pakistan. Mentre un mondo senza polio viene messo a fuoco in modo più preciso, il vaccino di Salk sta ancora una volta dimostrando la sua importanza.
Il progetto di aggiornamento medico del Rotary Club Del Mar migliora le possibilità per i neonati in Etiopia
In uno sforzo diretto a migliorare l’assistenza neonatale e l’aspettativa di vita sul posto, un gruppo di aggiornamento professionale sponsorizzato dal Rotary ha recentemente abilitato professionisti sanitari in rianimazione neonatale. Il progetto biennale è stato reso possibile da più di 100.000 dollari di donazioni. “Il Rotary è ciò che l’ha reso possibile,” ha detto la dottoressa Karin Davies, la pediatra rotariana e in pensione che ha guidato il team. “Non ha idea di cosa sia possibile tramite il Rotary. Permette a persone ordinarie di fare cose straordinarie.”
Da bambina, la Davies ha vissuto in Etiopia per due anni. Negli anni ‘50 suo padre fondò una scuola agraria e tecnica a Jimma, la città più grande dell’Etiopia sudoccidentale.
Circa tre anni fa, la Davies e i suoi fratelli hanno visitato l’Etiopia per la prima volta da quando erano bambini. Con loro sorpresa la piccola scuola che il loro padre aveva contribuito a lanciare con 80 studenti e sette membri di facoltà, era ora l’Università di Jimma, una università di punta a livello nazionale con 40.000 studenti. “Quando siamo stati in Etiopia, abbiamo sentito un tale legame con la popolazione locale,” ha detto la Davies. “Mi sono sentita così orgogliosa del contributo che i miei genitori avevano dato. Volevo proprio far qualcosa come modo di rendere loro onore.”
http://www.eflashonline.org/?xg_source=msg_mes_network
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Al Festival dei bambini di Firenze il Fantacastello Snam per i piccoli esploratori dell’energia
Firenze, 10 aprile – Un’installazione tutta da esplorare e non solo per gioco, ma anche per scoprire la magia del lungo viaggio del gas, dai giacimenti fino alle nostre case: è il grande Fantacastello di Snam protagonista al complesso delle Murate di Firenze in occasione del Festival dei Bambini, in programma dal 17 al 19 aprile nel capoluogo toscano.
Leader in Europa nella realizzazione e gestione integrata delle infrastrutture del gas naturale, Snam ha visto nel Festival fiorentino una bella occasione per continuare a dialogare con i più piccoli nell’ambito del progetto per le scuole “Storie che raccontano il futuro”. L’edizione di quest’anno, intitolata “La rete del sapere: scienza, conoscenza…fantascienza”, promossa con la collaborazione di Federparchi-Europarc Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, mira ad approfondire in maniera ludica il rapporto tra uomo e scienza, l’utilizzo corretto delle risorse, la responsabilità individuale e lo spirito di collaborazione.
Così al Festival dei Bambini, Snam ha allestito un grande spazio gioco per avvicinare i ragazzi alla scienza e alla tecnologia, facendo loro scoprire tutti i segreti della grande rete di trasporto e distribuzione del gas e della sua perfetta integrazione con la natura.
http://www.festivalbambini.it/eventi/esplora-energia
Il NIA delle Filippine annuncia un progetto per rilanciare 200 micro-impianti idroelettrici
2 aprile, Manila – L’Amministrazione Nazionale Filippina per l’Irrigazione ha annunciato che prevede di rilanciare tra le 150 e e le 200 micro-installazioni idroelettriche allo scopo d’aumentare di 50MW totali la capacità idroelettrica del paese. I progetti saranno divisi in gruppi da tre a cinque, secondo un funzionario dello NIA intervistato da un giornale asiatico la scorsa settimana. Ogni progetto costerà almeno 1,346 milioni di dollari. La gara d’appalto avrà luogoin maggio, permettendo così l’esecuzione delle opere di costruzione nel corso di quest’anno. La NIA ha dichiarato che la grandezza dei progetti proposti permetterà di portare a termine molti di loro entro sei mesi.
Il programma ha come scopo primario di aiutare le comunità agricole isolate delle Filippine installando dei componenti idroelettrici sui piccoli canali d’irrigazione già presenti.Le Filippine, negli ultimi mesi, hanno mostrato un particolare interesse per l’idroelettricità, tanto che il Dipartimento dell’Eneria del paese sta approvando dei contratti di pre-sviluppo e sviluppo per altri 20 progetti.
Per circa 3 mesi, la Costa Rica s’è alimentata soltanto con energia rinnovabile
27 Marzo – La Costa Rica ha raggiunto un grande traguardo nella storia dell’energia rinnovabile, operando per circa 3 mesi con solo questo tipo d’energia. Le forti piogge hanno permesso al paese di abbandonare completamente i combustibili fossili per utilizzare quasi esclusivamente l’elettricità generata dagli impianti idroelettrici.
È stato l’Istituto della Costa Rica per l’Elettricità a dare la notizia, evidenziando come, fin dall’inizio dell’anno, non abbiano ancora dovuto ricorrere ai combustibili fossili. La Costa Rica ha una popolazione di 4,8 milioni di abitanti, forti piogge che alimentano le centrali idroelettriche e una varietà di vulcani che attivano le installazioni geotermiche.
Anche la diversificazione è importante. Circa il 10% dell’energia è stata prodotta dagli impianti geotermici nel 2014, e il Governo ha approvato un progetto geotermico da 958 milioni di dollari per quest’anno. Finanziato in gran parte dai prestiti delle banche europee e giapponesi, il progetto è costituito da tre installazioni che produrranno ulteriori 150MW di energia verde.
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Firmato accordo tra l'INFN e l’Agenzia per l’Ambiente dell’Albania
10 aprile - Lo sviluppo di ricerche e tecnologie nucleari applicate al monitoraggio della radioattività ambientale: è questo il tema dell’accordo firmato il 9 aprile a Tirana dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dall’Agenzia per l'Ambiente dell'Albania (Agjencia Kombetare e Mjedisit, AKM), Memorandum of Understanding (MoU) per lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti da presentare a istituzioni finanziarie internazionali e alla comunità europea. Il MoU rappresenta la naturale prosecuzione di un cammino di crescita che ha visto coinvolti molti giovani ricercatori albanesi, che si sono formati nell'ambito di tesi di laurea magistrale, di dottorati di ricerca e di postdoc presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) dell’INFN e presso le Università coinvolte nel progetto ITALRAD (ITALian RADioactivity project).
Alla luce del recente riconoscimento dello status di candidato ufficiale per l'adesione all'Unione Europea, l'Albania è chiamata ad adottare standard e controlli per il monitoraggio della radioattività naturale e artificiale del proprio territorio. In particolare, l'Agenzia per l'Ambiente albanese sarà impegnata in accertamenti di radioprotezione nel rispetto delle normative internazionali. Con questa prospettiva, il MoU tra INFN e AKM assume un’importanza strategica per la cooperazione e per lo sviluppo di progetti da inserire anche nel programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione tecnologica.
Nel Settentrione della Valle del Giordano diminuiscono i rischi per le persone più deboli
di Hanne Sorine Sorensen, CICR
2 aprile – Al fine di ridurre i rischi di disastro nella parte settentrionale della Valle del Giordano nel territorio palestinese occupato, dai Palestinesi, la Mezzaluna Rossa palestinese ha attivato diverse iniziative per ridurre i rischi mirate a favore di 5.000 persone. Il nord della Valle del Giordano si trova nella cosiddetta Area C della Cisgiordania, dove i limiti alla libertà di movimento, la mancanza di accesso alla terra e alle sue risorse e di pianificazione e permessi per costruire infrastrutture, rappresentano delle grosse sfide per i residenti, poiché le loro case, campi e allevamenti non sono sotto il loro proprio controllo. Una valutazione effettuata dalla società ha evidenziato che la popolazione in quest’area è sia marginalizzata sia vulnerabile; così, cinque comunità del settentrione della Valle del Giordano sono state avvicinate ed è loro offerta assistenza. (…)
Il Progetto di Riduzione del Rischio della società palestinese della Mezzaluna Rossa nella Valle del Nord Giordano rafforzerà la capacità di recupero della comunità; il progetto è sostenuto dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa con una donazione del Dipartimento del governo inglese per lo Sviluppo Internazionale.
La Mezzaluna Rossa afgana fa fronte alla valanga che devasta il paese
di Hossein Sharifara, Mezzaluna Rossa afgana
1 aprile - Recenti forti nevicate, piogge e valanghe hanno causato diversi morti e ingenti danni in 22 province dell’Afganistan, luccidendo 230 persone ferendone 35. Inoltre, più di 6.000 case sono state danneggiate o distrutte.
Tra le province colpite, Panshir (a nord-est di Kabul) è stata la più colpita, dove due metri di neve hanno provocato una valanga che ha danneggiato 100 case e ucciso circa 200 persone. (…) La Mezzaluna Rossa afgana e alcuneunità mobili di Kabul e delle province vicine si sono unite nelle aree colpite per le operazioni di salvataggio e soccorso, facendo anche una valutazione di medio persiodo delle necessità delle persone colpite. Il rapido processo di valutazione ha rivelato la necessità immediata di acqua potabile, cibo, kit sanitari ed igienici, vestiti caldi, coperte, teloni impermeabili, taniche e convogliatori d’aria calda. Lo staff e i volontari della Mezzaluna Rossa hanno distribuito vari elementi alle comunità colpite nonostante un ulteriore calo della temperatura e le costanti nevicate. (…)
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Festival delle Religioni 2015 - Firenze, 7 e 12-15 maggio
La prima edizione del Festival delle Religioni si è focalizzata sull’incontro dello scontro, mettendo a nudo le differenze tra credi, filosofie e confessioni diverse, perché convinti che solo in esse si coglie la complessa ricchezza del reale.
Nella seconda edizione crediamo sia necessario compiere un ulteriore passo avanti, per cercare di gettare il pensiero oltre lo scontro distruttivo. La pluralità è un valore non un pretesto per distruggere l’altro. L’attentato di Parigi, le nuove guerre che sconvolgono il Medio Oriente, gli scontri che vedono coinvolte tanto le periferie del Mondo quanto le nostre città, sono fatti che ci chiamano a riflettere con urgenza. Non sono più tollerabili guerre in nome di Dio, decapitazioni, genocidi, conflitti di potere mascherati da lotte di religione.
Il Festival delle Religioni pone davanti a tutto, come fondamento, la dignità e il rispetto dell’uomo. È arrivato quindi il momento di “andare oltre”, di prendere coscienza non solo della pluralità dell’esistenza ma di riconoscere il nostro volto in quello di chi ci sta di fronte.
Oltre il fanatismo, oltre la mortificazione della vita, della razza, delle idee, dell’uomo.
http://www.festivaldellereligioni.it
PAKISTAN - Programmi scolastici all’insegna della tolleranza religiosa in Sindh
Karachi – Con una mossa all’insegna dell’affermazione della tolleranza religiosa e del rispetto delle minoranze religiose, il governo della provincia del Sindh ha incluso un noto discorso del fondatore del Pakistan, Muhammad Ali Jinnah, nei programmi scolastici delle scuole pubbliche. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Ministro provinciale per l'Istruzione, Nisar Khuhro. Il discorso è quello dell’11 agosto 1947 in cui, disegnando il volto del nuovo stato sorgente (il Pakistan si divideva dall’India), Jinnah parla esplicitamente di “uguali diritti e libertà per tutte le minoranze religiose”.
L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla “Awaz-e-Haq Ittehad” (“Coalizione per la voce dei diritti”), piattaforma che unisce 12 organizzazioni che operano nel campo dei diritti umani. In un comunicato inviato a Fides, Peter Jacob, coordinatore della coalizione, afferma: “E’ un passo che va nella direzione di ridurre i pregiudizi e le discriminazioni basate su razza, casta o credo nella società. Auspichiamo che i governi delle altre province pakistane facciano lo stesso”. (Agenzia Fides 9/4/2015)
Un simposio riformula il discorso su società laica, religione e bene comune
4 aprile, Vancouver - Importanti studiosi canadesi e protagonisti della società civile si sono incontrati a Vancouver all’Università della British Columbia dal 22 al 24 marzo per capire che cosa significa costruire una società e studiare il ruolo costruttivo della religione nella sfera pubblica laica.
Organizzato da un comitato nazionale in rappresentanza delle organizzazioni della società civile in Canada, compreso l’Ufficio degli affari pubblici della comunità baha’i canadese, il convegno, intitolato «La nostra società: come scavalcare la spaccatura laico-religiosa» ha coinvolto circa 140 partecipanti.
Le sessioni plenarie del convegno hanno trattato temi generali: il ruolo della religione nella sfera pubblica, i meriti e i limiti della laicità, il processo della riconciliazione fra i vari popoli, una definizione del bene comune nel contesto del pluralismo religioso, dimensioni e limiti della libertà religiosa e il ruolo dei giovani nella società.
http://news.bahai.org/story/1048
La pace incomincia da me
di Antonina Busà
3 aprile - Una mattinata all’insegna della freschezza, quella vissuta dai soci SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) di Messina che hanno partecipato al II Incontro ecumenico e interreligioso svoltosi presso la scuola “Simone Pasquale Neri” di Giampilieri sul tema: “La pace incomincia da me”. La tenera espressività dei bambini e il dialogo, il confronto e la preghiera tra diverse fedi hanno caratterizzato la seconda edizione dell’Incontro. (...)
Nel salone della biblioteca risuonano ripetutamente gli auguri. “Buona Pasqua agli ebrei, fratelli maggiori dei cristiani che festeggiano dal 4 all’11 aprile. Buona Pasqua ai cristiani cattolici che festeggiano domenica 5 aprile. Buona Pasqua ai cristiani ortodossi che festeggiano domenica 12 aprile. Agli amici musulmani si augura un buon Ramadan, in anticipo, visto che inizierà giovedì 18 giugno e si concluderà sabato 18 luglio mentre agli amici buddisti si augura un buon capodanno, festeggiato nel mese di aprile”. (...) Un incontro di speranza e di pace, di dialogo e non di monologhi, di incontro e non di scontri, che come un piccolo seme posto nei cuori dei piccoli alunni della scuola “Simone Pasquale Neri” si spera dia il suo frutto.
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=83314&idsezione=4
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Verso le creazione di una rete di donne per la cultura della pace in Africa
31 marzo - “Costruire un’Africa integrata, prosperosa e pacifica, guidata dai suoi cittadini e che rappresenti una forza dinamica sul panorama mondiale”. Questa visione, dell’Unione Africana, è al centro della strategia operative dell’UNESCO nel programma “Priorità Africa”. L’UNESCO ha recentemente sottolineato il messaggio in occasione del primo Forum Crans Montana dedicato alla donna in Africa, tenutosi a Bruxelles dal 19 al 22 marzo 2014 e che ha visto come co-presidente del comitato d’onore Irina Bokova, Direttore generale dell’UNESCO e dell’ISESCO. La sessione conclusiva del Forum, presieduta da Lalla Aïcha Ben Barka, ViceDirettore Generale del Dipartimento per l'Africa, è stata l’occasione per presentare gli obiettivi e le azioni della nuova rete dedicata alle “Donne per la cultura della pace in Africa”. Organizzata in collaborazione con organizzazioni che operano a favore della cultura della pace e dell’uguaglianza di genere in Africa, la sessione ha mostrato la loro esperienza in tre campi specifici: il ruolo della donna nell’istruzione e nelle relazioni intergenerazionali, il potere acquisito dalla donna attraverso la formazione all’imprenditorialità e la promozione della leadership femminile, soprattutto nel campo dei media e nell’anticipare e risolvere i conflitti.
L’UNICEF lancia “ritorno a scuola”, operazione di soccorso per la popolazione colpita dal ciclone Pam a Vanuatu
31 marzo – Con la riapertura delle scuole dell’arcipelago Vanuatu, colpito dal ciclone, 30.000 bambini beneficeranno di assistenza mirata alla ripresa delle lezioni e al proseguimento degli studi, ha annunciato oggi l’UNICEF. Tramite un comunicato stampa, l’agenzia delle Nazioni Unite ha confermato che inizierà a fornire “assistenza d’emergenza” sotto forma di materiali a scopo educativo e ricreativo, tendoni da utilizzare temporaneamente come classi e kit scolastici, attività di soccorso su ampio spettro che l’Organizzazione ha previsto per l’arcipelago.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=50463#.VR2M22Ytq_U
La cittadinanza globale è essenziale per l’uguaglianza di genere - Ambasciatore Chowdhury
di Josh Butler
Nazioni Unite, 25 marzo – Durante un recente panel di discussione sulla leadership femminile tenutosi nell’ambito della Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne, l’Ambasciatore Anwarul Chowdhury si è distinto tra il coro.
Di fronte a un pubblico eterogeneo per credo, colore e cultura, il diplomatico ed ex presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha voluto unire il progresso della causa delle donne alla sua causa personale per eccellenza: l’idea di “cittadinanza globale”, di crescita umana, di imparare, agire e lavorare tenendo sempre in considerazione il proprio posto nella comunità globale. “Essere connessi a livello globale, emergere in quanto cittadini globali, aiuterà le donne a raggiungere l’uguaglianza e a dimostrare la leadership” ha detto Chowdhury il 17 marzo nella sala gremita. […]
Durante decenni di lavoro diplomatico, Chowdhury, di origini bengalesi, ha ricoperto le posizioni più importanti nelle Nazioni Unite, tra cui quelle di sottosegretario generale, alto rappresentante per i paesi meno sviluppati, presidente del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia UNICEF, e vice presidente del Consiglio economico e sociale, oltre a essere stato per due volte presidente del Consiglio di sicurezza. Ha promosso l’idea di cittadinanza globale con orgoglio, facendo leva su una migliore istruzione per i giovani, che così imparerebbero a conoscere e apprezzare il proprio posto nel mondo e a capire le sfide globali. […] http://www.ipsnews.net/2015/03/global-citizenship-essential-for-gender-equality-ambassador-chowdhury
SAT-7 lancia la scuola in tv per i bambini rifugiati siriani e iracheni
Nicosia, 19 marzo (SAT-7) – Questa settimana è stata lanciata la nuova scuola in tv per permettere ai bambini sfollati siriani e iracheni, la cui istruzione è stata interrotta dai conflitti, di ricominciare a imparare guardando il canale satellitare SAT-7 KIDS.
L’istruzione è un bisogno importante per i bambini sfollati del Medio Oriente, dato che l’offerta scolastica è scarsa. L’Inviato speciale ONU per l’istruzione globale Gordon Brown ha sottolineato questo aspetto quando ha richiesto un fondo milionario di emergenza per l’istruzione per dare ai rifugiati “opportunità e speranza” ed evitare guerre in futuro.
Dato che molti bambini, tra cui quelli che vivono nei campi profughi, hanno accesso alla televisione, il canale SAT-7 KIDS da questa settimana manda in onda un programma pilota intitolato “My School five days a week” (la scuola cinque giorni a settimana). I presentatori, in uno spazio di 90 minuti, insegneranno ai giovani spettatori le principali materie scolastiche, come arabo, inglese e matematica. Il programma si dirige ai bambini dai 4 ai 7 anni, ma è utile anche per i bambini più grandi che non hanno potuto frequentare la scuola. Il programma è stato sviluppato in collaborazione con Heart for Lebanon, una ONG che lavora a stretto contatto con bambini sfollati e gestisce una scuola di un campo profughi.
http://www.signis.net/article.php3?id_article=6816
Libano: progetto educativo della Chiesa per i rifugiati
Un progetto di missione educativa in Libano verrà presto avviato, insieme, da due Congregazioni, quella dei Frateli de La Salle e quella dei Fratelli Maristi. L’iniziativa, spiega una nota congiunta, si articolerà in tre fasi: innanzitutto, verrà avviato “un progetto che creerà spazi per accogliere i bambini rifugiati. Poi, verrà stabilito un ufficio internazionale in Libano, per coordinare le attività della vita quotidiana”. Quindi, l’attività verrà espansa per “rispondere ai bisogni dei giovani emarginati”.
I destinatari dell’iniziativa, infatti, sono “bambini e giovani, in linea con entrambi i carismi delle Congregazione e all'interno delle loro rispettive competenze di base: l'educazione e la pastorale giovanile”. L’obiettivo comune, quindi, è quello di “sviluppare la logica evangelica del dono, della fraternità, dell'accettazione della diversità e dell’amore reciproco”. Il tutto lasciandosi ispirare dalla Lettera che Papa Francesco ha scritto a tutti i consacrati, lo scorso novembre, in cui il Pontefice “spinge a considerare la testimonianza profetica di congregazioni che lavorano insieme”. (I.P.)
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Il volo dello spirito dell’umanità non può essere sorretto da un’ala sola (Helena Roerich, 1879-1955)
In sintonia con questo pensiero fondamentale, e con il consensi dell’autore, Good News Agency include l’articolo che segue.
Come riconoscere la leadership femminile
di David Adams
2 aprile – Nel corso degli anni al CPNN (Culture of Peace News Network) abbiamo visto il movimento globale per la diffusione di una cultura di pace svilupparsi attraverso migliaia di articoli su diverse iniziative provenienti da ogni parte del mondo. Guardando in modo più approfondito queste iniziative, ci accorgiamo che le donne sono spesso le protagoniste e, ad ogni modo, giocano sempre un ruolo fondamentale. Tutto questo viene sottolineato chiaramente nel bollettino di questo mese dove vengono presentate iniziative delle Nazioni Unite per la pace, iniziative della società civile come la Nonviolent Peaceforce e diversi premi per la pace in cui è sempre presente il ruolo predominante delle donne.
Come avevamo già sottolineato in un blog precedente “il rapporto tra uguaglianza di genere, sviluppo e pace è essenziale per sostituire la tradizionale disuguaglianza tra uomini e donne che ha sempre caratterizzato la cultura della guerra e della violenza”.
Questo però non significa che le donne ci salveranno facendo tutto da sole. Al contrario, ciò che è necessario e che sta alla base dell’uguaglianza è una collaborazione tra donne e uomini. È indispensabile che non solo le donne, ma anche gli uomini, lottino per l’uguaglianza di genere e che ognuno sia cosciente della sua importanza. Come prima cosa è necessario che gli uomini si impegnino per combattere la violenza nei confronti delle donne.
Quando lavoravo per l’UNESCO ed ero responsabile della stesura delle bozze iniziali della Dichiarazione e del Programma di azione per una cultura di pace delle Nazioni Unite, molti dei miei colleghi, sia uomini che donne, insistettero sul non includere l’uguaglianza di genere tra le caratteristiche distintive di una cultura di pace e mi consigliarono di includerla solo come sottocategoria di uguaglianza, insieme alla razza, all’orientamento sessuale ecc. Per fortuna riuscii a resistere alle loro pressioni e fummo in grado di includere l’uguaglianza di genere tra i campi di azione per lo sviluppo di una cultura di pace.
Sicuramente è importante lottare per l’uguaglianza di tutte le persone tenendo in considerazione la razza, l’orientamento sessuale ecc., ma bisogna anche riconoscere l’importanza dell’uguaglianza di genere. Dall’inizio della storia dell’umanità, o quanto meno da quando ve n’è traccia, le donne sono state escluse dalle guerre e così facendo sono state escluse dal potere della violenza che ha continuato a caratterizzare la cultura umana, e soprattutto gli stati-nazione, fino ai tempi recenti. Per arrivare ad instaurare una cultura di pace bisogna ribaltare sia il concetto di subordinazione delle donne sia quello del dominio politico della violenza, e queste due lotte sono intrinsecamente collegate tra loro. A questo proposito, dobbiamo considerare più attentamente anche l’idea che abbiamo della leadership. È solo un caso che quando parliamo di leadership per una cultura di pace menzioniamo figure come Mahatma Gandhi, Martin Luther King e Nelson Mandela e quindi solo uomini? Dove sono le figure femminili?
Leggendo l’articolo di questo mese sul CPNN sulla figura di Ela Bhatt, ho avuto modo di ripensare a quando l’ho incontrata qualche anno fa a Hamilton, Ontario, dopo aver tenuto un discorso all’annuale Gandhi Festival di Hamilton. Il mio discorso verteva su quanto il messaggio di Gandhi fosse importante per lo sviluppo di una cultura di pace. Alla fine del discorso, una donna, dal fare molto modesto, si avvicinò per dirmi che aveva apprezzato le mie parole. Non l’avevo riconosciuta, quindi le chiesi chi fosse. Ela Bhatt, rispose. Non riconobbi il suo nome, ma chiesi se fosse coinvolta nella cultura di pace. Mi spiegò che era venuta a trovare la sua famiglia a Hamilton, ma che in India si era impegnata nella formazione di un sindacato femminile. Le chiesi di spiegarmi meglio e così scoprii che aveva fatto un lavoro molto coraggioso ed efficace nella creazione di un sindacato per migliaia (milioni?) di donne in India per la difesa dei loro diritti.
L’atteggiamento di Ela era così modesto che per conoscere la sua leadership esemplare bisognava chiedere e ascoltarla attentamente.
Da questo episodio possiamo trarre un’importante lezione su come riconoscere la leadership. I grandi leader non appaiono necessariamente nelle notizie. Non sono nemmeno necessariamente coinvolti nella politica delle nazioni. Potrebbero essere modesti. E potrebbero essere delle donne!
Per fortuna, ci sono persone in grado di riconoscere tutto questo. Visitate il sito Theelders.org dove potrete trovare sia notizie sulle opere di Nelson Mandela, di Desmond Tutu, di Kofi Annan e di Jimmy Carter, sia quelle su Ela Bhatt, Graça Machel, Gro Harlem Brundtland, Mary Robinson e Hina Jilani.
È stato leggendo le notizie su Theelders.org che ho trovato l’articolo su Ela Bhatt.
http://decade-culture-of-peace.org/blog
(traduzione di Martina Parovel)
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L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. È iscritta al R.O.C., al Registro della Regione Lazio delle associazioni di promozione sociale, alla World Association of Non Governmental Organizations (WANGO) e alla Union of International Associations (UIA).
* http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf Nella sezione A, Organizzazioni Internazionali, pag. 12, il Rapporto dice: “La diffusione e lo scambio dell’informazione di una cultura di pace tramite Internet è diventata il principale strumento per diverse organizzazioni internazionali, tra cui spiccano Culture of Peace News Network, Good News Agency e Education for Peace Globalnet.”