Good News Agency
Editoriale per Good News Agency n. 1
di Sergio Tripi
23 giugno 2000
Caro Collega,
è con vivo piacere che Ti invio il primo numero di Good News Agency, l’agenzia delle buone notizie che riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno.
Non erano certamente necessarie le ricerche motivazionali per cogliere già da qualche tempo alcuni iniziali segni di saturazione da parte del pubblico per le notizie di carattere sensazionale e drammatico di cui così a lungo i media hanno usufruito e, a volte, abusato. Perfino alcune tremende notizie dai paesi in via di sviluppo hanno vita breve a causa di questa crescente sensazione di saturazione, che per molti si accom-pagna ad una richiesta, ancora inespressa ma già ben percepibile, di qualcosa di nuovo e più significativo.
In effetti, è in atto un cambiamento di mentalità del pubblico che non va sottovalutato. Questa tendenza qualitativa è evidenziata da un dato quantitativo che è certamente in crescita: quello del numero di persone che chiedono anche un’informazione diversa, un genere d’informazione che dia loro orientamento in una realtà sociale crescentemente complessa che essi intendono comprendere e alla quale cinque milioni di loro (dato relativo al nostro Paese soltanto) hanno già dato segnali evidenti di voler partecipare.
In questo quadro di riferimento trova la sua ragione d’essere la Good News Agency, che si propone di offrire ai mezzi di comunicazione una serie di notizie che riferiscano sulla formidabile trasformazione globale che il nostro mondo sta vivendo e sulle sfide che essa pone. I media avranno il privilegio di selezionare e approfondire, se lo vorranno, quelle notizie che riterranno più valide per il loro pubblico.
E una parte sempre più significativa di persone ritroverà nuovi stimoli leggendo, ascoltando e vedendo notizie che testimoniano del cambiamento in atto ormai su scala planetaria.
I numeri che seguiranno verranno inviati per via telematica, quindi Ti prego di comunicarmi via e-mail l’indirizzo di posta elettronica delle Tua redazione, se esso non è ancora riportato negli elenchi pubblicati. Non ci sono abbonamenti o pagamenti da fare; questo è un lavoro di volontariato per il quale eventuali contributi non possono che essere volontari e liberi.
Ti prego gradire i miei migliori saluti.
Sergio Tripi
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