Good News Agency – anno IX, n° 1
Settimanale - anno IX, numero 1 – 18 gennaio 2008
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa
Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì
seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita gratuitamente
per via telematica ad oltre 4.000 media in
48 paesi e ad
oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato
al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione
è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale
“attore del movimento globale per una cultura di pace”, è inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
ed
è
iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio delle Associazioni di
Promozione Sociale.
Diritti umani – Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Energia e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità – Cultura e educazione
(top)
A Cracovia il
secondo meeting del programma FLARE – Freedom Legality and Rights in Europe –
organizzato da Libera
Torino, 14 gennaio - Dal 15 al 20 gennaio oltre quaranta organizzazioni della società
civile internazionale si incontrano per la seconda volta con lo scopo di
consolidare il processo di formazione di un network contro la criminalità
organizzata transnazionale. Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le
mafie e Terra del Fuoco, giovane ONG di Torino, dopo l’incontro di Berlino avvenuto
a metà novembre organizzano a Cracovia dal 15 al 20 gennaio il secondo incontro
del programma FLARE – Freedom Legality and Rights in Europe. L’appuntamento di
Cracovia intende consolidare il processo di formazione di un network
internazionale il cui obiettivo sarà quello di svolgere attività di
osservazione e monitoraggio di attività illecite internazionali.
A Cracovia, Libera e Terra del Fuoco conducono un
incontro di quattro giorni al quale partecipano più di 40 organizzazioni
provenienti dall’Europa, dai Balcani, dal Caucaso, dal Mediterraneo e dall’area
ex sovietica. I partecipanti all’incontro sono associazioni che con modalità
specifiche affrontano sul proprio territorio tematiche relative al rispetto dei
diritti fondamentali dell’uomo. (…) FLARE è un percorso politico-educativo per
la costruzione di un network finalizzato alla cooperazione tra le
organizzazioni della società civile nella lotta contro le mafie e le
criminalità organizzate transnazionali. Libera – Associazioni, nomi e numeri
contro le mafie è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società
civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente
Libera è un coordinamento di oltre 1200 associazioni, gruppi, scuole, realtà di
base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e
organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità.
Terra del Fuoco è un’associazione di promozione
sociale in ambito culturale fondata nel 2001 da un gruppo di giovani
provenienti dal movimento studentesco torinese. È una ONG che opera nel campo
della cooperazione internazionale. Le attività seguono quattro filoni di
intervento: cooperazione internazionale e cooperazione allo sviluppo –
educazione alla cittadinanza attiva in ambito europeo – promozione culturale e
sostegno sociale delle comunità migranti – promozione sociale e culturale
nell’area mediterranea. Per maggiori informazioni visitare il sito www.terradelfuoco.org
L'UNHCR e la
Lega Araba lanciano una campagna di raccolta fondi per i rifugiati iracheni
Il Cairo, 10 gennaio - La Lega Araba, in collaborazione con l'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e con altre organizzazioni
internazionali, lancerà venerdì 11 gennaio una ampia campagna di
sensibilizzazione e di raccolta fondi, 'Gli arabi mano nella mano con gli
iracheni'. La campagna mirerà ad aiutare gli iracheni costretti e fuggire dalle
proprie case e che si trovano ora nei paesi confinanti. (…) L'UNHCR sostiene gli stati confinanti
dell'Iraq a fornire protezione ed assistenza - dall'istruzione e le cure
sanitarie ai generi alimentari ed al sostegno finanziario diretto per le
famiglie più vulnerabili - ai rifugiati iracheni. (…)
A prestare il loro volto alla campagna saranno
molti personaggi del mondo dello spettacolo arabi, capeggiati dal celebre
musicista iracheno Naseer Smamma, che hanno registrato messaggi video per
sensibilizzare le popolazioni arabe sulla crisi che vede coinvolti i rifugiati
iracheni e per fare appello ai propri concittadini affinché effettuino
donazioni alla campagna di raccolta fondi.
(…)
Secondo le stime dell'agenzia delle Nazioni Unite
per i rifugiati, sono più di 2,2 milioni gli iracheni sfollati all'interno del
paese, mentre oltre due milioni di rifugiati sono fuggiti in altri paesi. La
maggior parte dei rifugiati iracheni si trova in Siria ed in Giordania, dove
vivono in aree urbane come Damasco ed Amman. Molti di essi stanno finendo i
propri risparmi e si trovano a dover affrontare difficoltà sempre maggiori per
poter sopravvivere. L'UNHCR, oltre a fornire assistenza diretta ad alcuni dei
rifugiati più vulnerabili, sostiene gli sforzi dei governi della regione, che,
con grandi difficoltà, devono gestire un numero enorme di iracheni, con tutte
le conseguenze che ne derivano in termini di sfruttamento delle risorse locali
e di utilizzo massiccio delle infrastrutture, tra cui le scuole ed i sistemi
sanitari.---
Portavoce: Laura Boldrini -- 06 80212315 -- 335
5403194 www.unhcr.it
Repubblica Centro
Africana: distribuzione di aiuti nel Birao
3 gennaio – La città di Birao è stata colpita in
modo particolarmente duro dalle operazioni militari che hanno preso luogo nella
regioni di Vakaga nel novembre 2006 e marzo 2007. (…) La situazione è
particolarmente acuta per le persone più anziane, che vivono da sole o a capo
di famiglie. L’ICRC spera che la sua distribuzione di aiuti di base (teli
impermeabili, stuoie, sapone, coperte, set da cucina e così via) a 325 persone
che vivono a Birao aiuterà ad alleviare le loro gravi condizioni.
L’organizzazione recentemente ha fornito articoli essenziali a un gruppo di
rifugiati sudanesi del Darfur.
Oltre a fornire assistenza l’ICRC, che è stata
presente su base permanente in Birao dall’ottobre 2007, porta avanti attività
per proteggere la popolazione civile e per diffondere
la conoscenza sulle leggi umanitarie internazionali tra coloro che portano armi, le autorità politiche e i membri della
società civile mentre tenta di incrementare le capacità operative e
organizzative della branca locale della Società Centro Africana della Croce
Rossa.
L’ICRC lotta inoltre per ristabilire i legami
familiari per le persone che si trovano nel campo profughi Sam Ouandja, dove
hanno trovato riparo 2650 rifugiati sudanesi dal Darfur.
http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/central-african-republic-news-030108
(top)
Pesca
e acquacoltura in ripresa tre anni dopo lo tsunami in Asia
Assistenza
"soft" è ora la chiave
20 dicembre 2007 – (…) Il Dipartimento FAO Pesca e
Acquacoltura ha avuto un ruolo fondamentale nel sostegno dato a pescatori e
acquacolturi locali per rimettersi in piedi, costruire e riparare imbarcazioni,
fornire reti sostitutive per la pesca, e pulire e riattivare allevamenti ittici
danneggiati. Ora che l’impatto immediato del disastro sta svanendo, l’agenzia
delle Nazioni Unite continua ad essere impegnata nei paesi colpiti, aiutando le
comunità di pescatori e le autorità nazionali nella transizione da un recupero
a breve termine alla presa di coscienza di tematiche a lungo termine quali
gestione delle risorse della pesca, sicurezza in mare e sviluppo sostenibile.
"Ora che molti pescatori e aquacultori sono tornati al lavoro, cercheremo
di rivolgerci alla vulnerabilità ed insostenibilità latente delle loro
proprietà che caratterizzavano molte aree prima dello tsunami," dice
Lahsen Ababouch del Dipartimento FAO di Pesca e Acquacoltura, che coordina
l’assistenza post-tsunami fornita dall’agenzia nelle aree di pesca e
aquacoltura. E aggiunge: "Ciò significa fare le cose meglio. Ad esempio il
lavoro con le autorità nazionali ci ha permesso di stabilire standard di
costruzione per le imbarcazioni che siano appropriate per le condizioni locali,
di pubblicare manuali di costruzione, e di aiutare a formare i costruttori di
imbarcazioni in pratiche migliori. Le nuove imbarcazioni dureranno più a lungo
e saranno più sicure," spiega. (…) Sottolineando come la FAO abbia fornito
molta assistenza logistica, Ababouch spiega che il contributo più importante
dell’agenzia delle Nazioni Unite per il recupero dallo tsunami stia nella
fornitura di una formazione tecnica più che nella distribuzione di merci o
nelle riparazioni. (…)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2007/1000735/index.html
Pericolo
arsenico nel riso: ridurre i livelli di arsenico nel riso attraverso migliori
pratiche di irrigazione
Roma, 19 dicembre 2007 – Gli alti livelli di
arsenico nel riso potrebbero essere ridotti applicando migliori pratiche di
gestione dell’irrigazione in Asia, così si è espressa la FAO oggi in una nuova
relazione intitolata Rimedio dell’arsenico per la sostenibilità
dell’agricoltura, sicurezza alimentare e salute in Bangladesh. Gli studi hanno
dimostrato che alte concentrazioni di arsenico nel suolo e nell’acqua per
l’irrigazione portano spesso ad alti livelli di arsenico nei raccolti e stanno
rappresentando un pericolo per la sicurezza alimentare. Attualmente venti paesi
in Asia hanno registrato alti livelli di arsenico nelle risorse della loro
falda freatica. “Il problema degli alti livelli di arsenico nei raccolti, in
particolar modo nel riso, deve essere urgentemente affrontato promuovendo una
migliore irrigazione e pratiche agricole che possano ridurre significativamente
la contaminazione da arsenico,” ha detto Sasha Koo-Oshima, funzionario FAO per
la qualità idrica e ambientale. “Il
riso contaminato dall’arsenico potrebbe aggravare le condizioni umane di salute
se consumato con acqua potabile carica di arsenico. La diffusa pratica di
aggiungere arsenico al suolo, ad esempio in Bangladesh, sta impoverendo la
qualità del suolo e causando tossicità al riso. La contaminazione da arsenico
minaccia la produzione, la sicurezza e la qualità dei cibi,” nota Koo-Oshima.
(…) Un progetto correlato della Cornell University ha provato che nei sistemi è
necessaria il 30-40% meno di acqua da irrigazione in sistema terrazzato. Anche
i fertilizzanti vengono meglio assorbiti – con la conseguenza che gli
agricoltori avranno bisogno di minori quantità di prodotto. Il sistema a
terrazza rappresenta un importante cambiamento nella produzione del riso ma i
test dimostrano che gli agricoltori preferiscono il nuovo approccio per i
redditi visibilmente maggiori, il risparmio idrico, una coltura minore e costi
del lavoro e produzione di un raccolto più sicuro. (…)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2007/1000734/index.html
ECA pubblica bilancio
sulla determinazione di set di dati fondamentali per l’Africa
14 dicembre 2007 – La Commissione Economica delle
Nazioni Unite per l’Africa ha pubblicato un nuovo rapporto definendo i set di
dati geospaziali fondamentali per l’Africa. La relazione rappresenta il primo
tentativo di fornire una definizione continentale comune di ciò che costituisce la base minima necessaria di dati ed
informazioni geospaziali a cui i politici possono aggiungere altri set di dati specifici per assicurare una
coerenza geografia al momento di prendere decisioni su tematiche di sviluppo
socio-economico.
La relazione giunge in seguito ad una revisione
esaustiva della letteratura ed a consultazioni diffuse sul continente con altre
istituzioni, cui dettagli sono stati compilati dall’ EIS-Africa ed il Consiglio
di Ricerca di Scienze Umane del Sudafrica. Nella relazione viene proposta la
seguente definizione: “I set di dati fondamentali sono i set minimi di dati non
derivabili da altri set, ed indispensabili per rappresentare nello spazio
fenomeni, oggetti o argomenti, importanti per la realizzazione coerente di
benefici economici, sociali ed ambientali in tutto il continente africano ed a
livello locale, nazionale, subregionale e regionale.” Basandosi su tale
definizione la relazione prosegue identificando dieci argomenti di dati
fondamentali, ossia rete di controllo geodetico, simbolismo visuale,
ipsografia, idrografia, confini, toponomastica, unità di gestione territoriale,
trasporti, infrastrutture e servizi ed ambienti naturali.
I “più poveri tra i
poveri” del Nepal raccolgono i benefici di un innovativo progetto di locazione
Nel distretto delle Middle Hills del Nepal un
progetto finanziato dall’IFAD ha apportato un aiuto consistente nell’inversione
del degrado ambientale e nel riscatto delle persone dalla povertà. Come
risultato del grande impatto del progetto, il governo ha adottato una politica
di locazione della foresta nel 2002 ed ha integrato questo approccio nella sua
strategia di lotta alla povertà. Ora un nuovo progetto si sta avviando sul
successo del precedente e prevede l’introduzione di bestiame e accesso al micro
credito. (…)
Il governo del Nepal ha lanciato il Progetto di
Sviluppo del Foraggio e di Locazione delle Foreste nel 1993. Lo scopo del
progetto era quello di ridurre la povertà di ristabilire l’ambiente naturale
delle Middle Hills offrendo piccoli appezzamenti di foresta pubblica degradata
con contratti di locazione di 40 anni alle famiglie più indigenti. Gli utenti
del progetto di locazione della foresta consistono di solito in circa 10 famiglie.
Più forte è il gruppo, più possibilità ci sono di mantenere e milgiorare il
territorio. I partecipanti ristabiliscono il territorio controllando le erbe
infestanti e alimentando nelle stalle i propri capi di bestiame; inoltre usano
e vendono i prodotti della foresta come legname, legno combustibile e foraggio.
Il contratto di locazione fornisce alle persone indigenti il possesso a lungo
termine del terreno e li incentiva, tramite il loro uso, a rigenerare,
proteggere e gestire zone di foresta degradate offrendo loro benefici in
termini di standard di vita migliorati.(…)
Come risultato dell’importantissimo impatto del
progetto sulla povertà, il governo ha identificato la locazione delle foreste
come programma prioritario nel suo documento per la Strategia di Riduzione
della Povertà 2002-2007. Per sostenere
il Nepal nell’attuazione del programma nazionale, l’IFAD ha creato il Programma
di Locazione delle Foreste e per il bestiame iniziato nel 2004. Il programma si
concentra sul miglioramento domestico del foraggio e dei raccolti derivati
dagli alberi, aumentare la produzione domestica di bestiame, specialmente
capre, fornendo l’accesso alle istituzioni di microfinanza e sostenendo la
capacità del governo di attuare la locazione delle foreste nel rispetto delle
pari opportunità. (…) Durante una seduta congiunta di revisione del programma,
l’IFAD ed il governo hanno discusso i criteri di selezione dei partecipanti ai
programmi di sviluppo della foresta, le opzioni per la diversificazione dei
redditi e per la collaborazione con la società civile. (…)
http://www.ruralpovertyportal.org/english/regions/asia/npl/voices/forest.htm
I
piccoli coltivatori diventano imprenditori
Vi siete mai chiesti da dove vengano i cavoli, le
patate, i pomodori ed i fagiolini che troviamo negli scaffali del supermercato?
In Mozambico, nei supermercati della catena Shoprite, la più grande dell’africa
con punti vendita in 16 Paesi, si vendono verdure prodotte localmente da
piccoli coltivatori. Il progetto PAMA (Programma di Sostengo del Mercato
Agricolo) finanziato dall’IFAD sostiene l’attuazione di importanti riforme
economiche lanciate dal governo durante gli anni 90, riforme che includono la
commercializzazione di prodotti di piccoli coltivatori grazie all’accesso ai
mercati e al miglioramento dei contatti con operatori del settore privato. Il
programma ha dato la possibilità ai piccoli coltivatori di Boane, 30 km a sud
di Maputo, di coltivare cavoli, patate, pomodori ed altri prodotti agricoli
facilmente vendibili grazie al ripristino del sistema di irrigazione
severamente danneggiato nei 16 anni di guerra civile. La provincia di Maputo
sta traendo vantaggio dalle infrastrutture per l’irrigazione esistenti per
migliorare i collegamenti con il mercato ed aumentare la produzione agricola.
Oggi, nella zona di Boane, il sistema di irrigazione
raggiunge 405 ettari ed il programma comprende circa 400 agricoltori. “Prima
gli agricoltori non avevano alcun know-how, non sapevano quale coltivazione
fosse più vendibile”, ha spiegato Mário Quissico, specialista di marketing
dell’AGEMA, “ora invece sono a conoscenza delle necessità del mercato;
negoziano direttamente col compratore e coltivano per incontrare la domanda. La
loro attività è, di conseguenza più redditizia e sostenibile”. Il team PAMA ha
richiesto all’AGEMA di fornire sostegno ai coltivatori, che ha dovuto
collaborare fortemente con gli agricoltori per portarli al livello in cui si
trovano oggi. “Prima dell’inizio del progetto, gli agricoltori coltivavano
prodotti di bassa qualità, non potevano venderli direttamente al compratore e
non avevano idea di come collegarsi ai grandi compratori. Nelle situazioni
migliori, vendevano i loro prodotti tramite intermediari o direttamente nelle
loro fattorie e avevano pochissimo potere negoziale”, ha affermato Rui N.
Ribeiro, coordinatore del PAMA. “Ora i coltivatori sono organizzati in
associazioni ed hanno maggiore possibilità di contrattazione”. (…) Grazie agli
sforzi di Ribeiro e della sua squadra le associazioni dei coltivatori sono oggi
bene inserite nel mercato, sono mature e ben organizzate. (…)
http://www.ruralpovertyportal.org/english/regions/africa/moz/voices/pama/index.htm
World Social
Forum 2008: 26 gennaio, oltre 110 città impegnate nella giornata d’azione in
tutto il mondo
Non un solo Forum, ma centinaia di eventi
delocalizzati, per allargare la partecipazione e dare voce, grazie alle
tecnologie più avanzate, alle esperienze di resistenza e di alternativa nel
Nord e nel Sud del Mondo. Milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti,
movimenti, sindacati di tanti Paesi del mondo si mobiliteranno il 26 gennaio,
per la Giornata d’azione del Forum Sociale Mondiale 2008, negli stessi giorni
in cui a Davos si riuniscono i “pochi eletti” del World Economic Forum.
Il 22 gennaio staffetta di conferenze stampa per
presentare le iniziative tra Atlanta, Channai, Mumbai, Roma, Bruxelles, Sao
Paulo, Rio De Janeiro, Belem, Città del Messico, Barcellona, Seoul (Korea),
Zurigo, Manila, l’Avana e luoghi di conflitto come Erbil (Iraq), Ramallah
(Palestina), Beirut (Libano). Altre si stanno organizzando in queste ore. Un
pool di uffici stampa di tutto il mondo sta lavorando insieme per connettere e
coprire tutti gli eventi in una chat globale permanente via internet.
La mappa del pianeta in movimento è aggiornata in
tempo reale sul web. Perché un altro mondo è possibile! L’elenco aggiornato
degli eventi verrà messo a disposizione, insieme a link, siti utili e altre
informazioni, nella sezione media center, pensata per i giornalisti e i media
alternativi. Le organizzazioni equosolidali Fair, Liberomondo e Reorient hanno
costruito un sito italiano per aiutare i propri partners a partecipare, con
tutti i materiali specifici, all’indirizzo www.faircoop.it/wsf2008.htm
(top)
La Lega Calcio
scende in campo con la FAO
Domenica 20
gennaio gara di solidarietà a favore dei progetti TeleFood
Roma, 15 gennaio - Domenica 20 gennaio su tutti i
campi di calcio di serie A, prima dell'inizio delle partite, saranno esposti
striscioni per invitare i tifosi, e tutta la società civile, ad impegnarsi in
prima persona nella lotta contro fame e povertà. L’iniziativa di solidarietà
quest’anno andrà a favore di progetti TeleFood della FAO nella Repubblica
Democratica del Congo.
Orti
scolastici nella Repubblica Democratica del Congo - Il progetto avvierà orti
scolastici in cinque scuole, tre elementari e due medie del distretto di
Dimbelenge, un’area che raccoglie 28 villaggi con una popolazione di circa
120.000 abitanti. (…) Si semineranno orti di circa 10 ettari per fornire i
pasti scolastici, ma anche in grado di produrre surplus da destinare al
mercato, per aiutare a rimettere in piedi le strutture scolastiche danneggiate
o distrutte dopo anni di conflitto. I progetti non solo incentiveranno la
frequenza scolastica, fornendo accesso al cibo, ma contribuiranno anche a
migliorare la produzione alimentare dell’intera popolazione coinvolta mediante
la fornitura di sementi di qualità e di attrezzi agricoli.
Roberto
Baggio promotore dell’iniziativa - Promotore dell’iniziativa è stato Roberto Baggio,
dal 2002 Ambasciatore di buona volontà della FAO ed impegnato personalmente su
questo fronte. (…)
Il programma TeleFood della FAO finanzia
micro-progetti, con costi inferiori a 7.000 euro, che aiutano i piccoli agricoltori
a produrre più cibo e generare entrate per un miglior accesso
all’alimentazione. In quest’ambito si collocano il sostegno all’istituzione di
orti scolastici o all’apicoltura. Tutti i soldi sono interamente dedicati al
progetto e nulla viene speso per costi amministrativi. (…) http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Caritas
diocesana di Roma: Corso di formazione al volontariato 2008
Il corso,
gratuito, si svolgerà dal 25 febbraio al 12 maggio.
Roma, 15 gennaio – Iniziano oggi le iscrizioni al
Corso di formazione al volontariato 2008 promosso dalla Caritas diocesana di
Roma. Il corso, dieci incontri strutturati in moduli base e in approfondimenti,
inizierà il 25 febbraio per concludersi il 12 maggio 2008.
La formazione offerta dalla Caritas è indirizzata non
solo a quanti vogliono svolgere un servizio nei centri della propria
organizzazione, ma anche a coloro interessati ad approfondire le tematiche e
gli aspetti del volontariato. Le lezioni, che comprendono sia approfondimenti
teorici che esperienze di tirocinio, saranno tenute da operatori Caritas e da
esperti del mondo del volontariato e dei servizi sociali pubblici e privati, e
si svolgeranno in orari diversi e sedi dislocate in tutta la città per favorire
il più possibile la partecipazione.
Chi lo desidera, al termine del corso, potrà operare
come volontario nei 34 centri di accoglienza della Caritas diocesana in
attività a favore dei senza dimora, dell’intercultura e dell’accoglienza dei cittadini
immigrati, nella promozione della solidarietà al fianco dei giovani in
difficoltà, dei carcerati e dei malati di Aids.
Le iscrizioni ai corsi saranno aperte fino al prossimo
22 febbraio. Per iscrizioni ed informazioni rivolgersi al Settore Volontariato
della Caritas diocesana di Roma, telefono 06.69886112/138, dal lunedì al
venerdì ore 9.00-14.00, email: sett.volont@caritasroma.it
Kenya: aiuti
umanitari dell'UNHCR per gli sfollati
8 gennaio - L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite
per i Rifugiati (UNHCR) sta distribuendo aiuti di emergenza a decine di
migliaia di keniani sfollati a causa dei recenti scontri nel paese dell'Africa
orientale, dove l'Agenzia si prende già cura di più di 270mila rifugiati
provenienti da altri paesi africani. L'UNHCR sta provvedendo a fornire aiuti
non alimentari sufficienti per circa 100mila persone. Nei magazzini dell'UNHCR
di Nairobi sono disponibili aiuti per 50mila persone e ulteriori risorse
saranno portate dalle riserve di emergenza regionali dell'Agenzia.
Inoltre, nella giornata odierna l'UNHCR sta
trasferendo a Nairobi 24 tonnellate di coperte e sapone dal proprio magazzino
presso il campo profughi di Dadaab, nel Kenya nord-orientale, per proseguire la
distribuzione agli sfollati keniani. I camion che trasportano gli aiuti
dovrebbero arrivare a Nairobi questa notte o domattina. Queste riserve vengono
conservate a Dadaab per i circa 171mila rifugiati, prevalentemente somali, che
vivono nei tre campi lì presenti.
A Nairobi, intanto, il personale attivo presso il
magazzino dell'UNHCR della capitale sta preparando dei kit per le famiglie che
contengono, tra l'altro, teli di plastica per costruirsi un riparo, coperte,
materassi, zanzariere e sapone. Questi kit verranno distribuiti a partire da
questa settimana.
L'UNHCR lavorerà di concerto con il governo, la Croce
Rossa keniana e altre agenzie umanitarie per organizzare la distribuzione degli
aiuti di emergenza. L'operazione si concentra sulle persone sfollate nella Rift
Valley e nelle aree nei dintorni di Nairobi.
L'UNHCR conduce una vasta operazione in favore dei
rifugiati in Kenya, con più di 200 funzionari che si prendono cura di più di
270mila rifugiati provenienti dai paesi vicini, soprattutto Sud Sudan e Somalia,
all'interno di campi in zone remote nel nord e nell'est del paese. (…)
Bangladesh – aiuti per il ripristino delle strutture
dei mezzi di sostentamento
4 gennaio - DanChurchAid
(DCA) ha ricevuto 250.000 Euro dalla Commissione Europea per aiuti umanitari in
risposta alla situazione in Bangladesh dopo il ciclone SIDR. Il contratto è
incentrato sul ripristino delle strutture dei mezzi di sussistenza ed anche
dell’acqua e dei sistemi igienici nei distretti meridionali del Bangladesh.
DanChurchAid (DCA) ha
recentemente stabilito una presenza permanente in Bangladesh allo scopo di
essere meglio preparata a far fronte alle ricorrenti inondazioni annuali e
specialmente agli improvvisi disastri che colpiscono in maniera regolare ma
inaspettata. La presenza di DCA in Bangladesh è essenziale per la capacità di
assicurare il finanziamento da parte della European Commission Humanitarian Aid
come anche di altri donatori.
Nostra Comunità del Dono guida la trasformazione di un
mercato della carità di 4 miliardi di dollari
Per il 2008 il Vertice
Nazionale del Dono sul Posto di lavoro è fissato dal 6 all’8 febbraio a Los
Angeles
Portland, ME, 4 gennaio (CSRwire)
- L’Alleanza Nazionale per la Scelta nel Donare, fondata nel 1987 per promuovere la diversità e il potere del donatore nel
donare sul posto di lavoro, ha annunciato oggi che ha cambiato il suo nome in
la Nostra Comunità del Dono. (…)La Nostra Comunità del Dono rappresenta più
di 60 federazioni e fondi caritatevoli
e 3.000 organizzazioni non-profit in
tutta la nazione, che raccolgono più di 100 milioni di dollari l’anno
tramite programmi di donazione basati
sul posto di lavoro. (…)
L’ evento di fondo della Nostra Comunità del
Dono è la sua conferenza annuale del
dono sul posto di lavoro. Il Vertice Nazionale del Dono sul Posto di lavoro
del 2008 avrà luogo al Wilshire Grand Hotel di Los Angeles dal 6 all’8 del prossimo febbraio. Parteciperanno molti leader della nuove
generazione di federazioni di dono sul posto di lavoro, ivi compresi
rappresentanti di Earth Share, Community Shares USA, Community Health
Charities, America's Charities, Global Impact and Neighbor to Nation. Vi sarano
anche diverse federazioni di dono sul
posto di lavoro della zona di Los Angeles, incluso il Fondo della Comunità Asia e
Pacifico, Community Health Charities della California, Earth Share della
California e la Crociata della Fratellanza. (…)
http://www.socialfunds.com/news/release.cgi/10511.html
Fame nel 2007: aiuto ispirato da un mondo che ci tiene
Nel 2007 Internet ha contribuito a fare del mondo affamato un posto più
piccolo per coloro che vogliono sostenere il PAM.
Roma, 27 dicembre 2007 –
L’anno 2007 ha visto il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM)
– l’agenzia mondiale in prima linea contro la fame – in lotta contro gli
effetti dei cambiamenti climatici, di una crescita vertiginosa dei prezzi del
cibo, e le esigenze di milioni di affamati in tutto il mondo. Fortunatamente,
il problema crescente della fame globale ha ispirato nuove iniziative creative
per stimolare ad un maggiore sostegno nei confronti di un pianeta che soffre la
fame.
Internet, con il suo immenso
potere e campo di azione, combinato alle reti sociali, ha raccolto numerosi
successi: Freerice.com : 11,5 miliardi di chicchi di riso donati al PAM –
abbastanza per sfamare più di mezzo milione di persone per un giorno – da
quando, solo tre mesi fa, questo gioco a base linguistica ha ottenuto un
successo immediato; da 500.000 a 1 milione di persone hanno giocato on-line
a qualsiasi ora, compresi 500 gruppi
registrati su Facebook. Chez Pim: 90.300 ddollari raccolti (più di 9.000
biglietti della lotteria venduti) tramite l’iniziativa di questa stagione per
raccogliere fondi chiamata “Menu for Hope” (menù per la speranza) organizzata
da un blog culinario leader a livello internazionale. Tramite la vendita di
biglietti on-line che danno all’acquirente la possibilità di vincere una
varietà di articoli “gastronomici” donati, è stata stabilita una connessione
unica tra gli appassionati di buon cibo, cene e delizie gastronomiche, e le
vite dei contadini impoveriti del Lesotho a cui andranno i fondi raccolti.
Food-Force.com: 6 milioni di copie ora in circolazione del primo e più famoso
video-game umanitario al mondo (http://www.food-force.com) concepito per dare
ai bambini una comprensione più ampia della fame, una concetto sempre più
invisibile e distante nel mondo sviluppato. Hungerbytes! 140.000 proiezioni di
un video provocatorio realizzato per ispirare gli studenti, i futuri registi e
non solo a scatenare la loro creatività in una singolare competizione internazionale
su YouTube per la produzione del migliore cortometraggio sul “mordere” la fame
globale. Walk the World (cammina per il mondo): nel suo 5° anno di vita, più di
mezzo milione di persone hanno partecipato a “Fight Hunger: Walk the World”
(combatti la fame: cammina per il mondo) – una marcia mondiale in tutti e 24 i
fusi orari, in cui sono stati raccolti 1,5 milioni di dollari, sostenuta dalle
società partner di PAM, TNT e Unilever. Coppa del mondo di rugby: miliardi di
tifosi di rugby hanno imparato qualcosa di più sulla fame tramite la campagna
“Placca la fame”, lanciata durante la coppa del mondo di rugby in Francia. PAM
è il partner umanitario della Federazione Internazionale Rugby. “World Hunger
Relief Week (Settimana di liberazione dalla fame nel mondo): tramite i suoi
clienti in 35.000 ristoranti in più di 110 Paesi e territori la YUM!Brands ha
sollevato l’attenzione sul tema della fame e ha devoluto più di 10 milioni di
dollari per sfamare gli affamati durante la sua campagna in ottobre. “Child Vitality”
(la vitalità dei bambini): la campagna di marketing di Unilever nei Paesi
Bassi, in Pakistan e in Indonesia ha raccolto quasi 200.000 dollari a favore di
bambini in età scolare, spargendo allo stesso tempo la voce sulla fame globale.
Top Chefs for Home Cooks (“Topkoks voor thuiskoks”): attuale bestseller numero
uno nei Paesi Bassi, questo libro di ricette vede riuniti 52 famosi chef
internazionali per aiutare il PAM a sfamare migliaia di bambini in età scolare
in Malawi tramite i proventi del libro ($10 a copia); questa è una delle tante
iniziative lanciate da TNT, società partner del PAM. Le iniziative sopra citate
hanno contribuito a potenziare gli sforzi per superare la curva della fame, ma
bisogna fare molto di più. Le vittime della fame: 25.000 persone al giorno
muoiono per cause legate alla fame – una bambino ogni cinque secondi.
PAM: sfamerà circa 80
milioni di persone quest’anno in 80 Paesi – più dell’80% degli assistiti sono
donne e bambini. Circa l’80% del cibo acquistato dal PAM con le donazioni in
denaro proviene da paesi in via di sviluppo, favorendo così i produttori
locali. Nel 2007, il PAM ha ricevuto contributi superiori a 2,6 miliardi di
dollari, prevalentemente da governi donatori. Pochi i costi fissi: per ogni
dollaro donato, 93 centesimi vanno direttamente a sostenere le operazioni del
PAM sul campo.
http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=2730
Bangladesh: la ricostruzione comincia sul serio
dallo staff di World Vision
27 decembre 2007 - Dopo una distribuzione di successo e senza incidenti di beni
d’emergenza, i gruppi di soccorso della World Vision in Bangladesh
hanno cominciato la seconda fase della loro risposta al Ciclone Sidr Il 9 decembre, World Vision ha
completato la distribuzione nei
distretti più duramente colpiti di
Bagerhat e Pirojpur. Nella zona di Bhandaria che dipende dal distretto di Pirojpur sono stati distribuiti
generi alimentari e vari a 13.000 persone nei centri d’assistenza di Ekri, Goiuripur e Telikhali. Nella provincia
di Morelegonj nel distretto di
Bagerhat, dei pacchi di soccorso contenenti coperte e taniche sono stati
distribuiti a 12.000 persone nei centri d’assistenza di Nishanbaria, Ghawkhali e Chingrakhali.
World Vision ha installato
delle unità di depurazione dell’acqua, dono del governo degli Stati Uniti in
tre zone che fronteggiano una crisi
idrica. Tali unità sono in grado di
pompare acqua potabile mentre vengono ripristinate le fonti abituali
d’acqua.
Col completamento della
prima fase di risposta all’emergenza, World Vision si concentra adesso sulle
attività a medio termine, sia all’interno che all’esterno delle zone di
progetto abituali. Alla fine di febbraio, i gruppi di soccorso si concentreranno sulla riparazione dei punti d’acqua e dei pozzi
profondi, e aiuteranno la gente a ripristinare i loro mezzi di sussistenza, in
particolare nelle industrie locali agricole e di pesca. World Vision sta
anche distribuendo materiali edilizi e sta aiutando a ricostruire le infrastrutture, come i mercati. Spazi
dedicati all’infanzia continueranno a
operare nelle comunità colpite dal ciclone, fornendo un luogo sicuro per
i bambini dove possano giocare e apprendere mentre i loro genitori si occupano
della ricostruzione o participano alle iniziative ‘cash-for-work’ della World Vision.
Il Programma Alimentare
Mondiale sarà partner di World Vision per distribuire 1.430 tonnellate di cibo
alle persone colpite dal ciclone nel
sottodistretto di Shamnaga, distretto di Satkhira. Il cibo, comprendente riso,
legumi, sale, olio vegetale, biscotti energetici e miscele di soia e grano
aiuterà a sostentare circa 50.000 persone per un periodo di tre mesi. Le donne locali stanno assumendo un ruolo
guida nella gestione della distribuzione del cibo.
I gruppi di soccorso sono
riconoscenti per la collaborazione tra i funzionari del governo locale,
l’esercito del Bangladesh, i membri del consiglio dei centri assistenza, i capi
e i residenti della comunità, che si sono uniti per consegnare il cibo ed altri
beni.
http://www.wvi.org/wvi/wviweb.nsf/maindocs/B851A0BEDF366860882573BE006CC90C?opendocument
Dalla vendita degli Hilton Hotels e della società
Harrah’s, Barron Hilton versa un contributo di 1,2 miliardi di dollari alla
Fondazione Conrad N. Hilton
Ingrandisce il lascito filantropico di suo padre Conrad Hilton
Los Angeles, 26 dicembre
2007 – La Fondazione Conrad N. Hilton ha reso noto che il suo Presidente,
Barron Hilton, sta ampliando il lascito filantropico di suo padre con un
contributo di circa 1,2 miliardi di dollari dei proventi dalla vendita
dell’Hilton Hotels Corporation e dell’imminente vendita di Harrah’s
Entertainment, contributo a favore di un fondo comune di beneficenza che alla
fine verrà convogliato alla fondazione. Ciò porta il valore complessivo della
Hilton Foundation e delle entità di beneficenza ad essa collegate a circa 4,5
miliardi di dollari.
Barron Hilton, in una
recente riunione del consiglio di amministrazione della Conrad N. Hilton
Foundation, ha anche indicato che egli intende seguire ulteriormente le orme di
suo padre contribuendo con il 97% dell’intero suo patrimonio netto, ad oggi
stimato in 2,3 miliardi di dollari, comprendente i trust realizzati, a
qualsiasi valore esso si trovi al momento della sua morte. (…)
Conrad Hilton istituì la
fondazione nel 1944 e quando morì, nel 1979, lasciò virtualmente tutta la sua
ricchezza alla fondazione. In linea con la direttiva di Conrad Hilton che la
fondazione sia globale nella sua portata, più del 50 per cento delle sue
assegnazioni annuali sono rivolte alle iniziative internazionali. La fondazione
concentra la maggior parte del suo finanziamento sui maggiori progetti a lungo
termine che comporteranno un cambiamento sistemico. Essa è stata una pioniera
nel fornire acqua e sistemi igienici per gli abitanti di villaggi nei paesi in
via di sviluppo; nel fornire alloggi di sostegno per i senza tetto malati di
mente e a madri e bambini senza tetto negli Stati Uniti; nella prevenzione e
cura contro la cecità in tutto il mondo; nella prevenzione dell’abuso di droga
tra i giovani; e nell’istruzione nella prima infanzia per bambini disabili. Fin
dal suo inizio la fondazione ha impegnato oltre 560 milioni di dollari in opere
di beneficenza in tutto il mondo. (…)
L’attuale donazione di
Barron Hilton e il suo impegno di lasciare la maggior parte dei suoi beni alla
Conrad Hilton Foundation garantisce che l’opera della fondazione continuerà e
si espanderà per molti anni a venire, così sostenendo ulteriormente la
strategia della fondazione di fare donazioni di finanziamento per il lungo
periodo.
http://www.hiltonfoundation.org/press_release_details.asp?id=61
(top)
La
NAPF lancia un appello al prossimo Presidente degli Stati Uniti
7 gennaio – La Nuclear Age Peace Foundation (Fondazione
per la pace nell’era nucleare) ha lanciato un appello al futuro Presidente
degli Stati Uniti per chiedere che gli Stati Uniti assumano la leadership per
un mondo libero dalle armi nucleari. L’Appello sarà consegnato alla Casa Bianca
il 20 gennaio 2009, quando sarà stato proclamato il nuovo Presidente. È
possibile firmare l’Appello on-line cliccando qui.
Parte dell’appello dice, "bisogna porre fine
all’era delle armi nucleari...è nostra responsabilità eliminarle prima che
siano loro ad eliminare noi." E continua: "Chiedo al prossimo
Presidente degli Stati Uniti di dare urgente priorità alla liberazione del
mondo dalle armi nucleari e di assicurare la leadership statunitense per
raggiungere questo obiettivo”.
Vi preghiamo di firmare oggi stesso l’Appello sul
nostro sito:
www.wagingpeace.org/menu/action/urgentactions/appeal_to_next_pres/
Potete inoltre scaricare l’Appello per raccogliere
firme manuali qui.
www.wagingpeace.org/menu/resources/sunflower
Un futuro senza atomiche
Per dichiarare l'Italia paese libero da
armi nucleari. Cominciamo da qui. Cominciamo da noi.
Messaggio
di Papa Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace 1 gennaio 2008:
"È veramente necessaria in tempi
tanto difficili la mobilitazione di tutte le persone di buona volontà per
trovare concreti accordi in vista di un'efficace smilitarizzazione, soprattutto
nel campo delle armi nucleari. In questa fase in cui il processo di non
proliferazione nucleare sta segnando il passo, sento il dovere di esortare le
Autorità a riprendere con più ferma determinazione le trattative in vista dello
smantellamento progressivo e concordato delle armi nucleari esistenti. Nel
rinnovare questo appello, so di farmi eco dell'auspicio condiviso da quanti
hanno a cuore il futuro dell'umanità."
Roma,
31 dicembre - Le associazioni italiane di ispirazione cristiana che promuovono
e che aderiscono alla Campagna "Un futuro senza atomiche" riprendono
l'esortazione del Papa. Come in tutte le cose importanti della vita di
relazioni, l'insegnamento evangelico anche in tema di disarmo ci indica la via:
ed è quella di agire per primi, perché è giusto farlo, e non semplicemente di
accettare di essere nel torto perché anche altri lo sono. (…) Per questo, le
nostre associazioni chiedono a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona
volontà di sostenere la Campagna "Un futuro senza atomiche",
effettuando raccolte di firme in tutte le occasioni del periodo che va dal
Natale alla Giornata Mondiale della Pace e durante il mese della Pace che tante
comunità cristiane hanno dichiarato per gennaio. Un mondo libero da armi
nucleari è un'aspirazione condivisa dall'umanità. Dimostriamo tutti insieme di
avere a cuore il futuro dell'umanità.
ACI
- ACLI - AGESCI – Beati i costruttori
di pace - Commissione Giustizia e Pace – FOCSIV Volontari nel Mondo - MIR -
Missione Oggi - Mosaico di Pace – Pigrizia - Pax Christi Italia.
Angola:
le operazioni di sminamento facilitano la ricostruzione nazionale
Luanda, 19 dicembre 2007 (all’africa.com) – Il
Presidente della Commissione nazionale intersettoriale di sminamento e
assistenza umanitaria (CNIDAH), Santana André Pitra "Petroff", ha
dichiarato mercoledì che l’eliminazione delle mine nel paese ha favorito il programma
di ricostruzione nazionale. (…) Egli ha riferito che 453 chilometri di rete
elettrica e 36.007 chilometri di linee
ferroviarie sono state liberati dalle mine. A suo avviso, questa attività ha
fatto assegnamento sulla partecipazione di istituzioni nazionali e
internazionali e sulle ONG.
Le squadre addette allo sminamento delle Forze
Armate angolane della Civil House della Presidenza hanno controllato 395
chilometri di strade, eliminato o rimosso varie mine anti-uomo e anti-carro.
Egli ha affermato che l’attività di sminamento è di estrema importanza nel
processo di sviluppo dell’economia del Paese, in quanto consente l’attuazione
di piani del governo finalizzati alla riduzione della povertà e al
miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Il funzionario ha
detto che, oltre ad aver consentito di indirizzare il Paese verso uno scenario
imprenditoriale, il processo di sminamento sta anche consentendo un incremento
delle attività di allevamento del bestiame. (…)
http://www.landmine.de/en.titel/en.news/en.news.one/index.html?entry=en.news.0f6fe753547a0000
Il
primo seminario regionale: ‘Verso un Caucaso meridionale libero da mine anti-uomo’
è stato un successo
Organizzazioni
della società civile dalla regione del Caucaso meridionale si sono accordate
per creare un consorzio di Organizzazioni Non Governative regionali
Ginevra, 18 dicembre 2007 – Per la prima volta
rappresentanti delle organizzazioni della società civile e agenzie di mezzi di
informazione dall’Azerbaigian, Armenia, Georgia, comprese l’Abkazia, il
Nagorno-Karabakh e l’Ossezia del sud, si sono riuniti in un seminario a Kiev il
26-27 novembre 2007. (…) I delegati della società civile sono stati raggiunti
da membri delle Organizzazioni Non Governative internazionali e da
organizzazioni intergovernative come pure da rappresentanti della Commissione
Europea, della Germania, Svizzera, Lituania e del Regno Unito. Inoltre, rappresentanti
delle autorità di fatto dell’Abkazia, Nagorno-Karabakh e Ossezia del Sud hanno
seguito il seminario come osservatori e hanno presentato documenti che
illustravano le loro rispettive posizioni sull’argomento delle mine. (…)
Il seminario è stato organizzato da Geneva Call in
collaborazione con l’Associazione di Mantenimento della Pace Ucraina,
un’Organizzazione Non Governativa ucraina. È stato generosamente sovvenzionato
dalla Commissione Europea, dalla Germania, Svizzera e Lituania. Subito dopo il
seminario, rappresentanti delle organizzazioni della società civile dalle
regioni del “conflitto congelato” nel Caucaso meridionale hanno partecipato ad
un corso di tre giorni per essere abilitati a compiere indagini sulle necessità
socio-economiche dei sopravvissuti alle mine e di altre persone con disabilità
nelle zone di conflitto. Inoltre per la prima volta le organizzazioni civili da
entrambi i lati del conflitto si sono trovate d’accordo in questo progetto
comune. Questa ricerca sulle necessità è finanziata dalla Commissione Europea e
dalla Germania.
http://www.genevacall.org/news/testi-press-releases/gc-18dec07-caucasus.htm
Dieci anni di Mine Action
17 dicembre 2007, (alert.or) – Migliaia di persone
sono state in grado di far rientro in patria per ricominciare la loro vita, da
quando il Consiglio Danese per i Rifugiati ha dato inizio a Mine Action unit,
Danish Demining Group (DDG), dieci anni or sono. Oggi Mine Action è una
componente importante del lavoro umanitario del Consiglio Danese per i
Rifugiati. Ogni giorno persone vengono ferite o uccise da mine o materiali
inesplosi.
“Le mine e i materiali inesplosi sono ancora un
enorme problema nei paesi di tutto il mondo lacerati da guerre attuale o
antecedenti” afferma Anette Christoffersen, Capo del DDG. “Le persone vengono
ferite dai residuati di guerra e non soltanto le donne e i bambini sono a
rischio.”
Mine Action unit, DDG, è stata istituita all’inizio
del 1998 proprio dopo la firma da parte della Danimarca della Convenzione di
Ottawa. Finora 156 Stati hanno sottoscritto la convenzione e si sono
conseguentemente impegnati a vietare l’uso delle mine anti-uomo. La Convenzione
inoltre proibisce ai paesi di sviluppare, produrre, conservare o trasferire
mine anti-uomo. (…)
La DDG opera, tra gli altri paesi, in Afghanistan,
che è uno degli Stati più contaminati del mondo. Circa quattro milioni di
Afgani vivono in posti contaminati da mine e materiali inesplosi. “A partire
dal 1998 abbiamo liberato più di un milione di metri quadri di territorio, e
quindi consentito che in queste zone la gente avesse libero accesso alla loro
terra e alle infrastrutture. Vi è ancora un lungo cammino da percorrere in
Afghanistan – una media di quasi 65 persone, specialmente donne e bambini,
vengono ogni mese ferite o uccise da mine o materiali inesplosi,” dichiara
Anette Christoffersen. (…)
http://www.landmine.de/en.titel/en.news/en.news.one/index.html?entry=en.news.0f6c05077e130000
(top)
Eco-energia: a Bolzano rassegna Klimahouse sull’efficienza energetica e
sull’edilizia sostenibile
Bolzano, 14 gennaio - Al via giovedì 17 gennaio
la terza edizione di Klimahouse, Fiera internazionale specializzata per
l’efficienza energetica e l’edilizia sostenibile. La kermesse mostra al
pubblico le numerose soluzioni tecniche che si possono adottare per risparmiare
energia negli edifici e avere una buona efficienza energetica. In particolare,
il progetto ‘‘CasaClima’’ sviluppato in Alto Adige, si è imposto come modello
da seguire in tutta Italia: una nuova norma edilizia, in vigore nella città di Bolzano
da maggio 2007, prevede che tutte le nuove costruzioni abbiano le
caratteristiche di una CasaClima B, cioè un consumo massimo di 50 kwh/mq/anno
(kilowattora per metro quadro l’anno). Le case devono inoltre utilizzare
obbligatoriamente l’energia solare per almeno il 25% del fabbisogno termico.
(…)
Klimahouse sarà partner ufficiale della campagna “Energia
sostenibile per l’Europa 2005-2008” a
partire da questa edizione. La campagna è un’iniziativa della Commissione
Europea volta ad aumentare la sensibilizzazione pubblica e a promuovere la
produzione e l’uso dell’energia sostenibile presso l’intera collettività. La
campagna è stata promossa per ridurre il consumo energetico nei Paesi
dell’Unione Europea, la dipendenza dall’importazione di combustibili fossili
nonché le emissioni di biossido di carbonio, contribuendo così a rallentare il
processo di surriscaldamento globale. (…)
http://www.lanuovaecologia.it/iniziative/fiere/8941.php
ENEL:
Un “Diamante” che produce energia dal sole
Firenze, 10 gennaio - Intesa per
l’installazione nel Parco di Pratolino (FI) del “Diamante”, un impianto
fotovoltaico sperimentale, ideato dalla Ricerca Enel con l’Universita’ di Pisa.
L’energia elettrica prodotta, in grado di soddisfare le esigenze di un piccolo
condominio, può essere usata immediatamente o accumulata sotto forma di
idrogeno. (…)
In occasione della firma, Enel
ha installato nel cortile del Palazzo Medici Riccardi, oggi sede della
Provincia di Firenze, un modello in scala ridotta del Diamante per
esporne nel dettaglio il funzionamento e le future azioni di collaborazione con
la Provincia per la promozione e l’utilizzo di energie alternative. Il
Diamante, infatti, oltre che una tecnologia innovativa per la produzione di
energia, nasce per integrarsi con luoghi naturali o di particolare rilevanza
artistica: assomiglia, infatti, più a un’opera d’arte che ad una centrale
energetica ad energia solare. Il Diamante
è costituito da una struttura geodetica di otto metri di diametro di dimensioni
“auree” (che seguono cioè le proporzioni presenti in natura), fatta di acciaio
e ricoperta sulla calotta superiore e nel lato orientato a sud da trentotto
pannelli fotovoltaici di silicio policristallino. (…)
L’iniziativa si inquadra nelle iniziative del progetto Ambiente e Innovazione, che
vede Enel destinare 4,1 miliardi di euro nel campo dell’applicazione e dello
sviluppo tecnologico delle energie rinnovabili e si inserisce in un progetto
che impegna gli enti coinvolti ad attivare percorsi virtuosi di diffusione e
valorizzazione delle fonti di energia rinnovabili. (…)
http://www.enel.it/attivita/novita_eventi/archivio_novita/diamante_pratolino/
Repubblica Democratica del Congo:
l’acqua potabile scorre di nuovo per oltre 500 mila persone
21 dicembre
2007 – Due progetti maggiori di fornitura di acqua sono stati recentemente
completati con l’assistenza dell’ICRC a Goma e Bukawu, le città più grandi
nella parte orientale della Repubbllica Democratica del Congo. “La popolazione
di queste due città è esplosa come diretto risultato dei combattimenti nel Kivu
del nord e del Sud,” ha affermato Max Hadorn, capo della delegazione
dell’ICRC nel paese. “Le infrastrutture
esistenti sono totalmente inadeguate e la mancanza di acqua è stato un serio
problema per gli abitanti.”
Il progetto
Bukawu, che è stato condotto dall’Ente nazionale dell’acqua, Regideso, è stato
completato in meno di due mesi. Rimettendo in funzione una sezione del sistema
di distribuzione dell’acqua che fornisce 300 mila persone, porterà sollievo a
migliaia di famiglie che sono rimaste senza acqua corrente per tre anni in
un’area pesantemente colpita da una serie di epidemie di colera, la più recente
nel tardo 2006.
Il progetto
Goma, pure condotto in collaborazione con Regideso, ha richiesto due anni di
lavoro e 300 mila dollari per il suo completamento. Ha dotato la città della
stazione di pompaggio più grande, che è connessa a tre quartieri densamente
popolati. Oltre 200 mila persone, comprese molte di quelle costrette a
spostarsi dai combattimenti, avranno beneficio dalle nuove strutture. “In
situazioni come questa, non dobbiamo scordare che la scarsità di acqua in aree
urbane è un problema sia per le famiglie ospiti che per i profughi,” ha detto
Florence Dapples, un coordinatore dell’ICRC per i progetti di fornitura
dell’acqua.
L’ICRC ha
inoltre connesso l’ospedale militare Katindo alla rete esistente di
distribuzione dell’acqua e costruito un inceneritore, una fossa per placente e
una sala di sterilizzazione. La struttura sta trattando correntemente numerosi
pazienti feriti nei recenti combattimenti nel Kivu del nord.
http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/congo-kinshasa-news-211207
Vertice mondiale sull’energia del
futuro
Incontra i
leader, cambia il mondo
Abu Dhabi,
21-23 gennaio - Con la conferma di un elenco formidabile di oratori, di una
grande mostra internazionale e di una vasta gamma di eventi in rete, siamo
felici di collaborare con Masdar per
presentare il primo Vertice Mondiale sull’Energia del Futuro.
La conferenza tratterà
di un ampio numero di argomenti correlati alle future politiche e strategie
mondiali energetiche, al renderle possibili – progetti, tecnologie e realtà
commerciali, nonché: Respingere i limiti
- energia all’orizzonte del 2028 e oltre. Più un certo numero di temi
riguardanti la gestione del carbonio, le scorie, l’energia solare, eolica, i
biocombustibili, i trasporti puliti, le proprietà verde e l’architettura
sostenibile. (...)
Dal suo debutto nel gennaio 2007, il Vertice Mondiale sull’Energia del Futuro è stato oggetto di notevole sostegno ed
entusiasmo da parte di leader di tutto il mondo desiderosi di discutere degli
sviluppi futuri in un momento in cui ci si preoccupa sempre più del cambiamento
climatico.
http://www.wfes08.com/page.cfm/Link=159/t=m/goSection=14
http://www.wfes08.com/page.cfm/Action=Seminars/t=m
Efficienza energetica ed energie
rinnovabili: politiche, applicazioni e ricerca
Università di Malta, 29 gennaio
Un seminario di un giorno sulle politiche,
l’applicazione e la ricerca sull’efficienza energetica e le energie rinnovabili
è in fase di organizzazione da parte dell’ Istituto per la Tecnologia
Energetica dell’ Università di Malta. Il
seminario avrà luogo martedi’ 29
gennaio all’ Hotel Coastline, Salina.
La politica
da adottare, la ricerca e le applicazioni sull’efficienza energetica e le
energie rinnovabili sono diventate di recente aree di grande interesse per il
legislatore, i fornitori e gli utenti dell’energia. Diverse Direttive dell’ EU
sull’energia si concentrano sull’efficienza energetica quale provvedimento
immediato necessario per diminuire il ricorso ai combustibili fossili. Malta è
un’isola interamente dipendente dai rifornimenti di combustibile fossile
d’importazione e pertanto sarebbe la prima a soffrire delle conseguenze di un
cambiamento improvviso nei rifornimenti o nei costi di questo prodotto
essenziale. Di conseguenza, Malta dovrebber essere in prima linea
nell’applicare delle misure di efficienza energetica nella vita di tutti i
giorni. Ugualmente, le tecnologie dell’energia rinnovabile sono importanti per
diversificare il mix energetico dell’isola e ridurre l’inquinamento.
Questo
seminario intende presentare le politiche esistenti, le esperienze ed esempi di
efficienza energetica ed energia rinnovabile che vengono applicati in alcuni
paesi europei e a Malta, per aumentare la consapevolezza e stimulare
un’ulteriore cooperazione tra le parti interessate. Il seminario comprende un certo numero di
argomenti, incluso efficienza energetica ed energia rinnovabile in Spagna, nel
Regno Unito e a Malta. Verrà inoltre presentata una mostra di società attive
nel settore dell’efficienza energetica.
http://www.um.edu.mt/newsoncampus/events
2008 Il summit di Jowa per i combustibili
rinnovabili – Johnstone, IA, 31 gennaio
Il secondo
summit annuale per i combustibili rinnovabili avrà luogo giovedì 31 gennaio
2008 dalle 13.00 alle 17.00 al Polk County Convention Center.
L’elendo
degli argomenti in discussione comprende “Un futuro sostenibile per i
combustibili rinnovabili”, “I combustibili del futuro hanno bisogno di mercati
futuri” e “Vitalità economica dei combustibili rinnovabili”.
L’associazione
per i combustibili rinnovabili di Jowa (IRFA) riunisce i prodotti dell’etanolo
e del biodiesel di Jowa per favorire lo sviluppo e la crescita dell’industria
statale dei carburanti rinnovabili attraverso l’istruzione, la campagna
promozionale e lo sviluppo delle infrastrutture. IRFA è impegnata a rendere
Iowa un leader nella produzione di combustibili rinnovabili e dei prodotti dal
valore aggiunto ad essi associati.
(top)
Cambiamento climatico: una sfida
crescente per lo sviluppo e la riduzione della povertà
di Lennart Båge, Presidente del Fondo Internazionale per lo Sviluppo
Agricolo (IFAD), pubblicato nel libro ufficiale del Meeting dei Capi di Governo
del Commonwealth (CHOGM)
Nel 2007 il
mondo si è concentrato sui cambiamenti climatici come mai prima, a seguito del
rapporto del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) che ha
messo a tacere ogni dubbio sul contributo dell’uomo al riscaldamento globale.
Il panel ha riscontrato che il riscaldamento è inequivocabile ed ha affermato
con una certezza di almeno il 90% che l’aumento delle temperature medie
registrato negli ultimi cinquanta anni non è dovuto ad una naturale variazione
climatica ma all’attività umana. (…) L’agricoltura è la fonte primaria di
sopravvivenza della maggior parte della popolazione rurale povera ed è
l’attività umana colpita più direttamente dal cambiamento del clima. Nei mesi
successivi al rapporto sono state spese milioni di parole sui cambiamenti
climatici ed i loro effetti, concentrando l’attenzione su come rallentare il
passo del cambiamento climatico e su come aiutare la popolazione ad affrontarne
gli effetti; tuttavia bisogna sottolineare che si è parlato e scritto molto
poco a proposito delle persone maggiormente colpite dal fenomeno, i poveri che
vivono nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo, ed ancora meno
attenzione è stata posta sul contributo di queste persone al rallentamento del
riscaldamento. (…)
La
popolazione povera delle zone rurali può svolgere un ruolo primario nelle attività
che complessivamente porterebbero ad una riduzione significante delle
emissioni; i governi e i legislatori devono però attivare gli un sistema di
incentivazione adeguata per far sì che questo si verifichi, un sistema che
preveda in particolare compensazioni e pagamenti per i servizi ambientali
forniti dalla popolazione povera. Con incentivi appropriati ed innovativi, gli
agricoltori poveri, chi vive nelle foreste e la popolazione indigena possono
dare un contributo importante alla riduzione delle emissioni e alla produzione
di anidride carbonica.
I
cambiamenti climatici avranno effetto su tutti noi, ma mettono a dura prova lo
sviluppo e la riduzione della povertà e, di conseguenza, il raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. I nostri sforzi saranno più efficaci
se riconosciamo che la popolazione povera delle zone rurali è l’efficace
custode delle risorse naturali; in base a questo dobbiamo anche assicurarle
l’accesso alla tecnologia e al finanziamento di cui ha bisogno per contrastare i
cambiamenti climatici ed essere parte attiva nella soluzione del problema.
Ascoltando la popolazione povera delle zone rurali durante la pianificazione di
processi di adattamento e di mitigazione possiamo ridurre i rischi del
cambiamento climatico e accelerare nello stesso tempo il processo verso un
mondo senza povertà.
http://www.ifad.org/events/op/2007/commonwealth/index.htm
(top)
Appello alla preghiera e all’azione – 15-18 gennaio
Studenti e giovani richiamano alla preghiera e all’azione per l’unità
cristiana.
Dal 18 al 25 gennaio 2008 i
cristiani di tutto il mondo celebreranno il 100° anniversario della settimana
di preghiera per l’unità cristiana. In questa occasione noi, le più importanti
organizzazioni globali di studenti e giovani cristiani ed i giovani
rappresentanti diverse chiese facciamo appello a tutti i nostri membri per
passare all’azione e far sentire la nostra voce per l’unità cristiana (…).
Tra i cristiani di tutto il mondo
la settimana di preghiera è diventata uno dei più simbolici ed energici segni
dell’unità cristiana.
http://www.eyce.org/modules.php?op=modload&name=PagEd&file=index&topic_id=3&page_id=727
UNESCO – Le tradizioni religiose africane s’incontrano con
l’islam, il cristianesimo e il laicismo – Parigi, 15 gennaio
Intellettuali e scienziati
s’incontrano per riflettere sul tema del dialogo interreligioso ed esaminare il
problema delle diverse religioni dell’Africa, dei rapporti tra loro, del loro
influsso sulla cultura e del laicismo presente in diversi paesi.
Questo meeting è organizzato per il
15 gennaio 2008 nel quartier generale dell’UNESCO e sarà seguito da una tavola
rotonda il giorno 16 gennaio.
L’ incontro è organizzato dal
Centre international francophone d’échanges et de réflexion (CIFER),
dall’Unione Mondiale delle Religioni per la Pace, dalla Société des
Africanistes con l’assistenza della delegazione fissa del Senegal per l’UNESCO.
http://portal.unesco.org/culture/en/ev.php-URL_ID=35940&URL_DO=DO_PRINTPAGE&URL_SECTION=201.html
Islam:
a Bruxelles 400 Organizzazioni firmano Carta Musulmani d'Europa
No
al terrorismo, rispetto per le altre religioni e diritti alle donne punti
centrali del documento
Bruxelles, 10 gennaio – Luisa
Morgantini, Vicepresidente del Parlamento Europeo, comunica: “Per la prima
volta la società civile musulmana del nostro continente raggruppata in oltre
400 associazioni e organizzazioni islamiche parla con una sola voce per
ribadire “No al terrorismo, rispetto per le altre religioni e diritti alle
donne”: il codice di buona condotta sottoscritto oggi a Bruxelles è un chiaro e
prezioso impegno per la costruzione di un'Unione Europea del dialogo e del
rispetto delle differenze e rappresenta un passaggio storico anche per i
musulmani in Europa che si costituiscono come un soggetto attivo per il
riconoscimento della loro religione” lo ha dichiarato Luisa Morgantini, Vice
Presidente del Parlamento Europeo in occasione della firma, oggi a Bruxelles,
della Carta dei musulmani d'Europa, documento in sei pagine voluto dalla
Federazione delle organizzazioni islamiche europee e appoggiato dai maggiori
organi religiosi islamici dell’UE e della Russia. (…) Non c’è dubbio che – come
dice anche la Carta- "il riconoscimento dei musulmani come comunità
religiosa europea" favorisce la conoscenza reciproca, il dialogo, la pace
e contribuisce al benessere delle nostre società rimuovendo estremismo,
esclusione e ghettizzazione.
Mi auguro che da questa presa di
posizione tutte le forze politiche in Europa e in Italia, in primo luogo i
sindaci e partiti come la Lega Nord che praticano discriminazione e impediscono
la costruzione delle moschee, imparino a rispettare tutte le religioni. Credo
inoltre che sia fondamentale ribadire un comune credo nella neutralità e
laicità degli Stati e la necessità di un agire imparziale da parte dei Governi
UE che permetta a tutte le religioni in eguale misura di esprimere i propri
valori e diritti”.
luisa.morgantini@europarl.europa.eu www.luisamorgantini.net
Giornata mondiale della religione – 20 gennaio
La giornata mondiale della
religione, celebrata in più di 80 paesi la terza domenica di gennaio, aiuta ad
accrescere la comprensione e l’armonia interconfessionali.
L’obiettivo della giornata mondiale
della religione è incoraggiare la creazione della comprensione e dell’armonia
tra le varie confessioni, dando rilievo ai comuni denominatori che sottostanno
a tutte le religioni. Il messaggio della giornata mondiale della religione è
che l’umanità, la quale proviene da una sola origine, deve ora sforzarsi di
riconciliare ciò che è stato separato.
http://www.worldreligionday.org/
La via di Gesù e quella del Buddha per il risveglio – 25–27
gennaio
Albuquerque, NM – Le Quattro nobili
Verità sono l’essenza distillata dell’insegnamento del Buddha. In questo ritiro
sarà presentata e analizzata ciascuna di queste nobili Verità, dando
particolare rilievo alla presenza di ogni nobile Verità nel cuore dell’appello
di Gesù al risveglio della presenza di Dio in ogni aspetto della nostra vita
quotidiana.
http://www.monasticdialog.com/events.php#36
http://www.cacradicalgrace.org/conferences/JB/
(top)
Un progetto di alfabetizzazione è partito con un famoso
esploratore africano
di Susie
Ma
Notizie del Rotary International,
26 dicembre 2007 – L’esploratore africano Kingsley Holgate si è associato con
gli Stati Uniti e i Rotary Club Sud Africani in una missione umanitaria attraverso
33 nazioni africane per distribuire libri ai bambini poveri. I libri provengono
da un progetto di alfabetizzazione capeggiato dal Distretto 5890 del Texas e
dal Distretto 9300 in Sud Africa. Il progetto, chiamato “libri per il mondo,”
si sforza di fornire materiali per la lettura e la scrittura là dove ve ne sono
pochi disponibili. I club degli Stati Uniti hanno raccolto i libri e i club
sudafricani li hanno distribuiti. Il
progetto è partito dopo un incontro tra Charlie Clemmons, ex governatore del Distretto
5890 in Texas e Edward Popo, ex governatore del Distretto 9300 in Sud Africa.
“Ho detto ‘Vi seppelliremo sotto i libri’,” così ricorda Clemmons di
quell’incontro nel 2000.”Così negli ultimi sette anni abbiamo lavorato per
seppellirli sotto i libri e per gli ultimi sette anni hanno incrementato la
distribuzione.”
Il progetto ha ricevuto una forte
spinta quest’anno quando i Rotariani del Distretto 9300 hanno cominciato a
lavorare con Holgate per distribuire i libri e pubblicizzare il progetto. Holgate,
che è stato paragonato all’avventuriero scozzese David Livingstone, ha
attraversato a piedi l’Africa con sua moglie e suo figlio negli ultimi dieci
anni. I suoi viaggi sono stati trasmessi sui canali televisivi di National
Geographic. Nell’aprile 2007 cominciò una spedizione di un anno attorno al
perimetro dell’Africa. Holgate e il suo team vanno distribuendo librerie mobili
– bauli di colore marrone chiaro con l’emblema del Rotary che contengono libri
e penne – alle scuole e alle librerie lungo il loro cammino. Distribuiscono
inoltre zanzariere e occhiali come parte della missione.
Per il progetto-libro sono stati
inviati 19 container di libri da Houston a Johannesburg, Sud Africa, durante
quest’anno. Ogni container da 40 piedi contiene almeno 50 mila libri, per un
peso di 20 tonnellate. Il Distretto 9300 in Sud Africa ha recentemente aperto
un nuovo centro di distribuzione per tenere dietro alla domanda e alle
donazioni. I libri provengono da scuole, librerie, individui e Rotary Club in
16 Stati negli Stati Uniti come pure in Canada e Australia. Non soltanto i
libri regalati trovano una nuova vita, ma così pure i container. Essi sono
grandi abbastanza da poter essere convertiti in aule, cliniche mediche o
librerie.
Il progetto è sostenuto da
individui, club e donazioni collettive e da fondi elargiti dalla Fondazione
Rotary. Quest’anno il progetto ha ricevuto una sovvenzione paritaria di 12.500
dollari da parte della Fondazione. L’acquisto di un container e il suo invio in
Sud Africa costa 7.700 dollari.
Lo scorso anno 20 container sono
stati acquistati e inviati al costo di 134.800 dollari. Quest’anno i Rotariani
stimano che spenderanno 288 mila dollari per inviare libri del valore di
listino di circa 20 milioni di dollari. “È tutto volontariato” afferma Clemmons.
“Ogni dollaro nel programma va in libri o container o spedizioni.”
http://www.rotary.org/en/MediaAndNews/News/Pages/071220_news_bookcollection.aspx
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Prossimo
numero: 8 febbraio 2008.
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Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979,
ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e
associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite.
L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura
della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella
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L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it
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