Good News Agency – anno VIII, n° 8

 

Settimanale - anno VIII, numero 8 – 25 giugno 2007

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita gratuitamente per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace”, è inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm ed

è iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio delle Associazioni di Promozione Sociale.

 

Sommario

Diritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

  

Diritti umani

(top)

 

Giornata Mondiale del Rifugiato 2007, “L'intolleranza ti isola”

20 giugno - Come ogni anno, il 20 giugno l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e le organizzazioni partner celebrano la Giornata Mondiale del Rifugiato con centinaia di iniziative in tutto il mondo.  Il tema scelto dall'UNHCR in Italia per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2007 è l'intolleranza. I rifugiati infatti si trovano spesso ad affrontare, oltre all'intolleranza che li ha costretti alla fuga, una nuova intolleranza nel paese d'asilo che mina la loro integrazione e rende la loro vita ancora più difficile. 

L'UNHCR in Italia ha organizzato oggi una conferenza a Roma alla quale hanno preso parte esponenti di governo, del mondo accademico e della società civile, rifugiati e richiedenti asilo. Nel corso dell'evento à stata lanciata la campagna di sensibilizzazione 'L'intolleranza ti isola', che comprende uno spot radiofonico cui partecipano Andrea Camilleri, Fiorello e Marco Baldini ed uno spot televisivo. Entrambi saranno trasmessi a titolo gratuito dalle principali reti televisive ed emittenti radiofoniche nazionali. (…)

I rifugiati in Italia sono più di 20mila e le domande d'asilo presentate nel 2006 sono state circa 10.300. I tre principali paesi d'origine dei richiedenti asilo in Italia nel corso dell'anno scorso sono stati l'Etiopia, la Nigeria ed il Togo. Nel 2006 il 9,7% dei richiedenti asilo in Italia ha ottenuto lo status di rifugiato, mentre il 48,2% ha beneficiato di protezione sussidiaria. Il 57,9% di coloro i quali hanno fatto domanda d'asilo nel 2006 si sono dunque visti assegnare una qualche forma di protezione. www.unhcr.it  

 

Giornata mondiale contro il lavoro giovanile: Terre des Hommes continua la sua attività contro il traffico di minori

Milano, 11 giugno - Dopo 5 anni di campagne contro il traffico dei minori di Terre des Hommes (TDH) i risultati si vedono. Questo abominevole fenomeno non passa più inosservato, ma anzi è entrato nell'agenda delle organizzazioni internazionali. In alcuni stati è stata migliorata la legislazione a riguardo. Tuttavia questi risultati sono ancora in gran parte insufficienti, dato che sono ancora raggiunto centinaia di migliaia i minori che ne sono vittime. Per questo Terre des Hommes continua ad offrire un aiuto diretto ai minori vittime di traffico e a quelli a rischio attraverso progetti sul campo. Inoltre è attiva a livello globale per innalzare gli standard di protezione dei bambini contro fenomeni come questo. (…)

Terre des Hommes opera per proteggere i bambini con 73 progetti in 38 Paesi. Le sue strategie sono dirette a sviluppare meccanismi di protezione all'interno delle comunità a rischio e assicurare il reinserimento a lungo termine dei minori vittime di traffico. La nostra organizzazione conduce ricerche sulle cause e i meccanismi del traffico di bambini per offrire risposte adeguate che migliorino concretamente la vita dei bambini coinvolti. Inoltre TDH collabora con i governi degli stati di origine e destinazione dei flussi di traffico per promuovere la cooperazione bilaterale e a livello regionale. (…) Uno studio dell'ILO (l'Organizzazione Internazionale del Lavoro) ha dimostrato che i benefici economici derivanti dall'eliminazione del lavoro minorile sono sette volte maggiori ai costi. (…)

http://www.terredeshommes.it/news_det.php?story=242

 

Repubblica Centrale Africana: il CICR aumenta gli aiuti durante gli scontri

Ginevra (CICR) 5 giugno – Il Comitati Internazionale della Croce Rossa (CICR) sta aumentando la sua attività umanitaria nella Repubblica Centrale Africana. In particolare ha pensato a migliorare gli aiuti destinati a chi è stato obbligato a scappare dalla propria casa ed alle comunità che ospitano gli sfollati. Nel prossimo mese circa 100˙000 di persone riceveranno beni di conforto (zanzariere, coperte, incerate, materassi, set per cucinare, secchi e sapone) e attrezzi per l’agricoltura. La distribuzione degli aiuti del CICR sarà totalmente effettuata in collaborazione con i volontari della Società della Croce Rossa dell’Africa Centrale. (…)

Inoltre, il CICR aumenterà gli sforzi per assicurare la protezione della popolazione civile e delle persone private della libertà ricordando a tutte le parti in causa i loro obblighi derivanti dalle leggi umanitarie. “Dal punto di vista umanitario, la situazione sta peggiorando”, ha affermato Jean-Nicolas Marti, capo della delegazione del CICR insediata nella capitale, Bangui. “Viste le necessità di decine di migliaia di persone in difficoltà, il CICR ha aumentato la sua presenza sul campo per fornire maggiore aiuto ai civili che vivono nelle zone interessate dal conflitto”. Questo, ha affermato, ha reso possibile stabilire un dialogo costante con tutte le parti belligeranti che hanno riconosciuto la neutralità e l’indipendenza del comitato.

Il CICR è impegnato nella Repubblica Centrale Africana dal 1997. (…)

http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/central-african-republic-news-050607!OpenDocument

 

Guinea: adottata roadmap per lo sviluppo sostenibile

Bruxelles, 30 maggio – La Conferenza internazionale delle organizzazioni sindacali tenuta il 23 e 24 maggio a Conakry ha sfociato nell’adozione di una roadmap che riflette le esigenze dei movimenti sindacali e della società civile, sia della Guinea che del resto del mondo, e che rappresenta il primo passo nel lungo percorso del consolidamento di pace, democrazia e viluppo nel Paese dell’Africa Occidentale. La Conferenza, organizzata dalle quattro maggiori organizzazioni sindacali guineane, CNTG, USTG, ONSL e UDTG, con il sostegno dell’ITUC e delle organizzazioni regionali africane AFRO e DWATU, ha analizzato tre temi chiave: sviluppo economico e sociale, pubblica amministrazione e istituzioni, e diritti umani. (...)

Dopo la missione dell’ITUC in Guinea lo scorso gennaio, la confederazione internazionale ed i suoi affiliati hanno considerato questa Conferenza, che ancora una volta ha evidenziato la grande solidarietà dei guineani, come un punto di svolta capace di far emergere proposte concrete. (...) Il documento esorta le autorità della Guinea, tutte le forze della nazione e la comunità internazionale a fare tutto il possibile per assicurare delle vere riforme democratiche e la pace nel Paese. Per leggere la roadmap completa, cliccare su: http://www.ituc-csi.org/IMG/pdf/FINAL-Feuille_de_route_pour_la_Guinee.pdf ; www.ituc-csi.org 

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

Il Qatar ospita una conferenza dei donatori per il Niger: IFAD annuncia una sovvenzione di 20 milioni di dollari

Roma, 12 giugno – IFAD fornirà 20 milioni di dollari addizionali  come fondi per una sovvenzione per combattere l’insicurezza alimentare durante il periodo 2007-2012. Matthew Wyatt, Presidente Assistente per gli Affari Esteri dell’IFAD, ha annunciato l’assegnazione alla Conferenza Internazionale del Donatori per Consolidare l’Autosufficienza Alimentare nel Niger. È stata ospitata dal governo del Qatar nella capitale Doha. La conferenza dei donatori è un’iniziativa congiunta del governo del Niger, del governo del Qatar e del Segretariato Generale dell’organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) per incoraggiare i donatori a sostenere programmi che incrementeranno la sicurezza alimentare in Niger. (…)

Condizioni climatiche sfavorevoli e una diffusa povertà hanno portato a una cronica insicurezza alimentare che colpisce più del 24 per cento della popolazione rurale in Niger. L’attacco delle locuste nel 2004 e la scarsità di piogge nel 2005 hanno portato a una stagione secca di otto mesi che ha creato scarsità di cibo e compromesso fortemente la distribuzione di alimenti. (…)

IFAD correntemente finanzia un progetto che ha creato banchi di supporto di cereali e pre-raccolto in Maradi, una delle provincie del Niger più duramente colpite durante la crisi alimentare del 2004-2005. Precedenti banchi di cereali fondati dall’IFAD sono state usati in Niger per immagazzinare i raccolti immediatamente dopo il raccolto per rivenderli durante la stagione secca quando i prezzi di mercato tendono a salire. Ma il Progetto per la Promozione delle Iniziative Locali per lo Sviluppo in Aguié ha provato un nuovo tipo di banco che fornisce ai coltivatori poveri accesso ai cereali quando non sono in grado di procurare a  se stessi e alla loro famiglia almeno due pasti al giorno.

Questi banchi, noti come soudure, sono operativi dalla metà di luglio a metà settembre sulla base dello scambio. I coltivatori possono prendere cibo come credito durante la stagione della semina per assicurare una nutrizione sufficiente mentre lavorano nei campi. Successivamente i coltivatori “ripagano” questo prestito con i cereali che raccolgono, con un interesse del 25 per cento per ricostituire le scorte e coprire i costi di magazzinaggio e conservazione.

Alla fine dell’anno scorso c’erano 111 banchi soudure in Maradi, contenenti più di 680 tonnellate di cerali, che possono servire circa 200 mila persone durante il periodo del raccolto.

Per ulteriori informazioni, Farhana Haque-Rahman, Direttore, Relazione con i Media, Eventi Speciali e Programmi, f.haquerahman@ifad.org

 

Sott’acqua la prossima frontiera della ricerca genetica

Riunita a Roma la Commissione sulle risorse genetiche di piante e animali

Roma, 11 Giugno – Occorrono politiche internazionali più efficaci per assicurare la conservazione delle risorse genetiche acquatiche e migliorare la sicurezza alimentare nel mondo, ha affermato oggi la FAO, all’apertura dell’incontro biennale della Commissione sulle Risorse Genetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura (CGRFA, 11-15 Giugno). La mancanza di una gestione coerente delle risorse genetiche ittiche sta diventando un serio problema, avverte l’agenzia.

"La rapida diffusione dell’acquacoltura e l’eccessivo sfruttamento di molte specie di cattura hanno comportato un uso irresponsabile delle risorse naturali che può determinare impatti ambientali e sociali molto negativi, conflitti intersettoriali ed insostenibilità”, secondo un documento redatto dal Dipartimento per la Pesca e l’Acquacoltura della FAO, che sarà presentato alla Commissione.

Nel documento si spiega che una transizione di successo verso un’acquacoltura e una pesca in mare aperto più responsabili, sostenibili e produttive, dipendono in larga parte da una gestione efficace delle risorse genetiche ittiche. La CGRFA è nella posizione giusta per affrontare questa necessità. "Tuttavia, il grande sviluppo dell’acquacoltura ed il problema di gestire in modo efficace stocks ittici non ben caratterizzati sotto il profilo genetico, non sono stati ancora riconosciuti in termini di necessità di maggiori investimenti nelle politiche riguardanti la gestione delle risorse ", mette in guardia la FAO.

ftp://ftp.fao.org/ag/cgrfa/cgrfa11/r11w152e.pdf

 

FAO: Sempre più famiglie hanno introiti extra agricoli

Roma, 5 giugno - Sempre più famiglie rurali ricavano reddito da attività extra agricole, per esempio dal commercio, dal terziario o dalle rimesse degli emigranti. Tuttavia, gli introiti da agricoltura continuano ad essere la fonte primaria di sussistenza per il 90 per cento delle famiglie rurali, specialmente quelle povere, secondo uno studio della FAO, pubblicato oggi in occasione di un seminario sul reddito rurale.

Il rapporto Rural Income Generating Activities: A Cross Country Comparison (RIGA), è parte di un progetto più ampio sulle attività che generano reddito a livello rurale. Si fonda su una banca dati, creata di recente, basata su rilevamenti condotti a livello di nuclei familiari rappresentativi a livello nazionale. Comprende diverse categorie di reddito e di accesso a risorse che generano ricchezza. È stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la FAO, la Banca Mondiale e la “American University” di Washington (USA).

Il progetto RIGA mette insieme informazioni sulle fonti di reddito delle famiglie rurali avvalendosi di 23 banche dati di 15 paesi diversi. Queste fonti comprendono settore agricolo e zootecnia, bracciantato non agricolo e lavoro autonomo, e risorse d’altra natura sia private che pubbliche. Lo studio è stato concepito per offrire uno strumento a coloro che sono impegnati sul fronte dello sviluppo, per capire meccanismi e comportamenti dei nuclei familiari rurali e trovare strategie vincenti di lotta alla povertà.

Per maggiori informazioni: Luisa Guarneri, Ufficio Stampa FAO luisa.guarneri@fao.org

http://www.fao.org/newsroom/it/index.html

 

IFAD inaugura nuovi fondi per incentivare l’innovazione nell’Africa rurale

Africa Enterprise Challenge Fund

Roma, 13 giugno - L’IFAD ha annunciato oggi i dettagli di un Challenge fund di più donatori che aiuterà le popolazioni rurali povere dell’Africa, sostenendo un nuovo sviluppo innovativo. L’annuncio è stato dato al Forum Economico Mondiale che si è tenuto a Cape Town, in Africa.

L’Africa Enterprise Challenge Fund (AECF) rappresenta un importante partenariato fra i membri della comunità internazionale impegnata nello sviluppo. Finora i donatori sono: African Development Bank, Consultative Group for Assist the Poor (CGAP), IFAD e United Kingdom’s Department for International Development. Il Ministero degli Affari Esteri dell’Olanda è membro del comitato di coordinamento dei donatori. (…)

I Challenge funds, quali l’AECF, sono la dimostrazione di un percorso sperimentato per stimolare la crescita economica a favore dei poveri. L’AECF sarà il primo Challenge fund che ha la propria base nell’Africa rurale, regione per cui è progettato. Esso promuoverà lo sviluppo del mercato agricolo e finanziario nell’Africa rurale offrendo donazioni paritarie su una base competitiva di oltre 1,5 milioni di dollari USA a progetti conformi ai suoi obiettivi di sviluppo.

Il fondo è progettato per incoraggiare lo sviluppo, pensando alle popolazioni rurali povere come potenziali imprenditori, consumatori e impiegati. Il Challenge fund si è dimostrato uno strumento efficace per stimolare l’innovazione nello sviluppo. Le donazioni forniscono un forte incentivo al fine di incoraggiare il settore privato, che spesso ha una considerevole competenza e le risorse finanziarie per correre il rischio di espandersi in settori che potrebbero non essere stati presi in considerazione. L’AECF opererà per sette anni a partire dal 2008. Ha già assicurato la maggior parte del capitale necessario per iniziare le operazioni in base ai programmi.

Per ulteriori informazioni: Farhana Haque-Rahman, Chief, Media Relations, Special Events and Programmes, tel: +39 0654592485, e-mail: f.haquerahman@ifad.org 

 

Nuovo progetto vincente per l’Honduras: accesso al credito per gli agricoltori. Premio conferito dalla Millennium Challenge Corporation

30 maggio – La Millennium Challenge Corporation (MCC) ha assegnato a ACDI/VOCA un progetto di due anni da 2˙893˙663 dollari per garantire l’accesso al credito e la disponibilità di altri servizi finanziari a contadini e persone e aziende coinvolte nel settore agrario. Per l’ACDI/VOCA è il secondo premio assegnato da MCC e con questo si pensa anche a creare capacità locali per assicurare la sostenibilità. ACDI/VOCA fornirà assistenza tecnica per addestrare personale delle istituzioni finanziarie locali ad offrire crediti e altri servizi a un ampio numero di agricoltori e di imprenditori agricoli che non hanno accesso a tali servizi.

Il rafforzamento della fornitura del credito agli agricoltori sarà facilitato dai finanziamenti stanziati nell’ambito del fondo di prestito per l’agricoltura previsto nel progetto mentre ACDI/VOCA promuoverà l’espansione sostenibile dei servizi finanziari agli agricoltori e agli imprenditori agricoli in termini strettamente commerciali. (…)

ACDI/VOCA ha inoltre vinto un altro premio da 18,4 milioni di dollari di MCC per l’attività “acqua per mercato” in Armenia volta ad accelerare la transizione dell’economia armena verso una produzione agricola più proficua attraverso la riabilitazione degli impianti di irrigazione.

http://www.acdivoca.org/acdivoca/PortalHub.nsf/ID/news_newbizHondurasMCC

 

 

Solidarietà

(top)

 

Con la “mucca meccanica” aiutiamo i bambini argentini a non morire per fame

Il Rotary dall’ Italia offre un mirabile esempio di solidarietà e creatività in Argentina

Il problema della fame in Argentina ha raggiunto dimensioni drammatiche. Su una popolazione di circa 35 milioni di persone circa il 60 % soffre di grave carenza alimentare e tanti, tantissimi bambini muoiono letteralmente di fame. (…) I bambini indigenti che riescono a sopravvivere, a causa della drammatica mancanza di proteine rimarranno dei ritardati mentali. Purtroppo non si tratta di decine di migliaia di casi, ma di milioni. Una vera e propria catastrofe è alle porte, ma non è ineluttabile. Si può intervenire somministrando ai bambini indigenti le proteine nobili ricavate dalla soia.

Una macchina prodigiosa, costruita in Argentina e ribattezzata “mucca meccanica”, estrae latte di soia dai fagioli di soia e può costituire una fonte di proteine miracolosa. Inoltre, dalla farina che rimane dopo l’estrazione del latte, si possono fabbricare pane, biscotti, hamburger, zuppe, ecc. 

Il progetto, condotto da alcuni club Rotary del distretto 2070, è in corso ormai da 4 anni. A giugno 2006 sono state donate 230 macchine, che stanno risolvendo il  problema della malnutrizione infantile per oltre 300.000 bambini, principalmente in Argentina, ma anche in Uruguay e in Paraguay. Il progetto continua con l'obiettivo di donare altre 100 macchine entro la fine del 2007.

L’Argentina è il secondo produttore di soia del mondo e il suo prezzo all’origine è molto basso. Alcuni Rotary Club sono addirittura in grado di ottenerla in donazione da alcuni soci che la producono in grandissime quantità. Considerato che la macchina viene donata, anche dovendo acquistare la soia sul mercato, il costo di 1 litro di latte di soia non raggiunge i 4 centesimi di Euro (80 lire). Senza contare che le macchine sono costruite in Argentina, quindi con il loro acquisto creiamo anche occasioni di lavoro.

http://anis.intelcom.sm/rotary/sovvenzioni.htm

 

Medici volontari partono per l’Afghanistan

Due chirurghi gemelli partono il 1 giugno da New York alla volta dell’ospedale di Kabul

1 giugno – Colpiti dalla crescente instabilità della regione, due medici di Medical Team International sono diretti a Kabul per curare i bambini afgani vittime delle mine e di altri traumi. I chirurghi gemelli di New York City (un cardiologo e un urologo) sono al loro secondo viaggio in 17 mesi in questo paese.

I dottori Vince e Vance Moss trascorreranno quattro settimane a Kabul eseguendo interventi di ricostruzione alla clinica sanitaria Tanghi Saidan e formando altri medici nelle moderne tecniche operatorie. I dottori hanno contribuito a creare un’unità riabilitativa nella clinica di Kabul. I fratelli Moss hanno raccolto più di 10.000 dollari per le forniture mediche (stecche, bendaggi, stampelle e sedie a rotelle pieghevoli), che porteranno con sé al loro arrivo il 2 giugno. Le forniture mediche, gli equipaggiamenti e i farmaci sono praticamente assenti nella regione e i pazienti spesso perdono arti e mobilità a causa delle poche scorte. (…) Il Medical Team International sta collaborando per questa missione con la Morning Star Development, un’agenzia d’aiuti con base a Kabul il cui scopo è ricostruire l’Afghanistan e le sue famiglie attraverso lo sviluppo della comunità. (…)

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=5820

 

CARE aiuta rifugiati colpiti da scontri in Libano

Libano, 31 maggio - CARE fornisce aiuto ai civili colpiti dal conflitto in corso tra l’esercito libanese e i militanti della fazione Fatah al-Islam. Gli scontri tra le due parti sono scoppiati il 20 maggio, dopo che le autoritá libanesi avevano tentato di arrestare i sospettati della rapina in una banca. Gli scontri si sono diffusi rapidamente fino a raggiungere il campo profughi di Naher al-Bared, dove si trovano 28.000 rifugiati palestinesi. Si stima che 23.000 persone hanno lasciato il campo. Circa 16.000 hanno trovato rifugio ad Al Bedawi, un campo profughi vicino, mentre altri 3.000 si sono diretti a Tripoli e 4,000 hanno proseguito per Beirut e per i campi nelle aree vicine nel sud del paese.

L’organizzazione CARE si preoccupa innanzitutto di fornire asssitenza ai civili rimaste profughi all’indomani del conflitto, e di aprire il corridoio umanitario alle 5.000 persone ancora intrappolate nel campo. Allo scoppiare degli scontri si è interrotta l’erogazione di energia elettrica destinata ai campi ed è stata danneggiata gran parte del sistema idrico. Inoltre gli scontri continui hanno reso quasi imopssibile introdurre cibo ed acqua all’interno del campo, dove l’accumularsi dei rifiuti potrebbe causare il prolificarsi di malattie. (…)

In collaborazione con UNRWA ed altre agenzie locali, CARE si concentrerà sulla fornitura di letti e materassi per 3.000 profughi.

L’organizzazione è attiva dal 1948 in Medioriente e dal 2006 in Libano. L’organizzazione ha fornito assistenza medica e nutrizionale a donne incinte, madri che allattano e neonati colpiti dalla Guerra di Luglio. CARE ha inoltre fornito un sostegno d’emergenza per il trattamento delle acque reflue a sud del Libano e per il ripristino di servizi di immagazzinamento dell’acqua piovana e attualmente sostiene economicamente i pescatori del sud del paese le cui proprietá sono state colpite dalla Guerra e dai danni ambientali.

http://www.care.org/newsroom/articles/2007/05/20070531_lebanon.asp

 

Chad: aiuto vitale per i profughi

25 maggio – Di fronte ad una crescente catastrofe umana nel Chad orientale, l’ ICRC ha iniziato a distribuire cibo di urgente necessità, sementi e attrezzi agricoli e anche ripari essenziali e altri articoli per la casa per circa 67.000 rifugiati nelle zone di Dogdoré, Dar Assoungha e Dar Sila ai confini con il Sudan. L’operazione è finalizzata ad aiutare le famiglie dei profughi a seminare piante prima dell’imminente inizio della stagione delle piogge. Appena cominciano le piogge, le strade insufficienti e le distanze della zona renderanno di fatto impossibile l’accesso degli operatori umanitari ai rifugiati e alle loro comunità ospitanti.

Una recente indagine nutrizionale condotta dall’ICRC mostra una seria carenza di cibo nella zona provocata dallo spostamento di famiglie e le conseguenti difficoltà nell’accedere ai terreni agricoli. “Lo scopo di questa operazione è di prevenire il peggio dall’evento”, afferma Thomas Merkelbach, capo della delegazione ICRC nel Chad. “La mancanza di sicurezza causata dalla conflittualità interetnica, sommata al conflitto armato interno nell’ultimo anno e mezzo hanno reso impossibile per la popolazione mettere da parte cibo a sufficienza, che è il motivo per cui noi dobbiamo garantire che le loro necessità di cibo vengano soddisfatte durante la stagione della piantagione.”

L’ICRC resta presente in tutte le aree del Chad coinvolte dal conflitto e continua ad operare principalmente lungo il mutevole confine tra il Chad e la regione del Darfur contiguo al Sudan, dove parecchie agenzie di assistenza hanno limitato o sospeso le loro operazioni a causa di preoccupazioni per la sicurezza. (…)

http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/news-chad-250507

 

 

Pace e sicurezza

(top)

 

L’Ufficio per la Pace deplora l’incremento delle spese militari, sollecita investimenti contro la povertà e il cambiamento climatico

Ginevra, 12 giugno – L’Ufficio Internazionale per la Pace (IBP) ha espresso profonda preoccupazione all’annuncio di ieri da parte dell’Istituto di Ricerca Internazionale per la Pace di Stoccolma in occasione del lancio del suo periodico Annuario (www.sipri.org) che le spese militari mondiali nel 2006 hanno raggiunto un nuovo record di 1204 miliardi di dollari. Ciò rappresenta un aumento del 3,5% rispetto ai dati del 2005, ed è il 37% in più rispetto a dieci anni fa. Gli Stati Uniti rendono conto per circa metà del totale, con 529 miliardi di dollari. Questo ammontare costituisce un enorme tesoro che dovrebbe essere reindirizzato alla lotta contro la povertà di massa e la minaccia del cambiamento climatico.

The UN's Millennium Project (2005) has estimated that the annual costs of meeting the Millennium Development Goals by the target date of 2015 are of the order of $135 billion per year, little more than 10% of the money currently allocated to the military sector.  “In a year in which public awareness of the accelerating impacts of climate change has rocketed, the continued investment of human brainpower and financial resources in narrow, weapons-system 'security' on this gargantuan scale is nothing short of scandalous”, said IPB Secretary-General Colin Archer. (…)

Il Progetto Millennio delle Nazioni Unite (2005) ha stimato che i costi annuali per raggiungere gli Obiettivi del Millennium Development alla data stabilita del 2015 sono dell’ordine di 135 miliardi di dollari all’anno, un po’ più del 10% del denaro correntemente destinato al settore militare. “In un anno in cui la coscienza pubblica dell’impatto in accelerazione del cambiamento climatico è balzata in avanti, il continuo investimento di energie mentali e risorse finanziarie in una miope ‘sicurezza’ basata su sistemi d’arma non è meno che scandalosa”, ha affermato il Segretario Generale dell’IBP Colin Archer. (…)

L’IPB, il cui programma principale è intitolato “Disarmo Sostenibile per Sviluppo Sostenibile”, sta lavorando per costruire un’alleanza nella società civile per riunire insieme organizzazioni per la pace, contro la povertà e ambientaliste. Lo scopo è quello di far terminare l’eccessivo sovvenzionamento delle strutture militari e di creare nuovi fondi per contrastare l’insicurezza umana e le comuni minacce planetarie. L’IPB organizzerà un seminario su questo tema alla Biblioteca Alessandrina, Egitto, l’11-12 novembre 2007.

L’Ufficio Internazionale per la Pace si è dedicato alla visione di un Mondo Senza Guerre. È una struttura insignita del Premio Nobel per la Pace (1910) e nel corso degli anni 13 dei suoi rappresentanti hanno ricevuto a loro volta il Premio Nobel per la Pace. I suoi 280 membri in 70 paesi e membri individuali formano una rete globale che porta insieme conoscenza e esperienza di campagne condotte per una causa comune.

www.ipb.org

 

Gli Emirati Arabi bonificano 28 villaggi libanesi dalle mine

8 giugno – Una squadra di sminatori delle Forze Armate degli Emirati Arabi Uniti impegnata in libano ha riconsegnato 28 villaggi del sud del Libano alle autorità locali dopo aver efficacemente portato a termine la bonifica da mine antiuomo, bombe a grappolo ed altri pericolosi ordigni lasciati dall’esercito israeliano.

Le aree sminate dalla squadra, come previsto dal Progetto degli Emirati Arabi Uniti per il Sostegno e la Costruzione del Libano, comprendono terreni agricoli e campi di molti paesi per il sud del Libano e sono state riconsegnate alle autorità locali durante una breve cerimonia a cui hanno presenziato i capi dei municipi delle aree colpite, i funzionari del Centro di Coordinamento per lo Sminamento del Libano meridionale (che operano sotto la supervisione di un team dell’ONU) e l’esercito libanese.

Secondo quanto affermato dal Capitano Abdullah Butti Al Shamsi, che ha perlustrato le aree sminate, circa 766˙433 metri quadrati sono stati liberati dalle mine dall’inizio del progetto, portando il totale a 4˙861˙581. Ha affermato inoltre che durante le operazioni sono state dissotterrate 4˙304 mine antiuomo e bombe a grappolo.

I funzionari libanesi hanno espresso profonda gratitudine agli Emirati Arabi Uniti per quanto raggiunto ed hanno elogiato i leader del Paese per il “grande servizio umanitario che vale la pena di emulare”. La loro gratitudine è andata anche a tutto il personale della squadra di sminamento.

http://www.khaleejtimes.com

http://www.landmine.de/en.titel/en.news/en.news.one/index.html?entry=en.news.0e6ee3990d500000

 

L’ospedale riabilitativo olandese firma un accordo per aiutare le vittime delle mine al confine burma-tailandese.

di Imbert Matthee

Arnhem, Olanda, 6 giugno – Lo Stichting Groot Klimmendaal (www.grootklimmendaal.nl), uno dei più grandi centri di riabilitazione fisioterapica dell’Olanda, ha accettato di sostenere il progetto d’assistenza della Clear Path International ai sopravvissuti alle mine lungo il confine birmano-tailandese. Nell’ambito di un accordo biennale, l’ospedale olandese fornirà 30.000 dollari come fondo e faciliterà l’aiuto dei suoi professionisti nella riabilitazione che, come volontari, lavoreranno nell’est della Tailandia, dove la CPI ha in atto un programma che offre terapie riabilitative e assistenza continua ai sopravvissuti all’esplosione di mine provenienti dalla Birmania. (…)

Il finanziamento del Groot Klimmendaal contribuirà al budget biennale da 130.000 dollari del CPI destinato all’assistenza ai sopravvissuti lungo il confine, budget che include la formazione di nuovi tecnici per la creazione di protesi, un continuo supporto per gli attuali workshop di costruzione, la creazione di nuovi laboratori e assistenza continua ai sopravvissuti disabili in uno dei campi profughi più grandi (…)

http://clearpathinternational.org/cpiblog/archives/000901.php

 

ANERA risponde alla crisi in Libano

31 maggio – I combattimenti nel campo di Nahr al-Bared, nel nord del Libano, hanno costretto migliaia di rifugiati palestinesi a spostarsi durante la scorsa settimana. Circa 20.000 persone sono fuggite da orrende scene di conflitti e devastazione, inclusi più di 500 neonati e bambini in età prescolare, e 100 anziani malati cronici. Molti hanno lasciato le proprie case senza cibo, vestiti, medicine e altri beni di prima necessità, e hanno trovato rifugio nei campi di Baddawi, Chatila e Bourj el Barajneh.

C’è una vera e propria emergenza umanitaria e ANERA sta rispondendo. Il 30 maggio, abbiamo portato un container di forniture mediche dall’AmeriCares al nostro partner libanese locale (Health Care Society), per aiutare i profughi. Con l’aiuto della Health Care e delle organizzazioni non governative come l’Associazione palestinese Luna Crescente, abbiamo distribuito cure anti-dolorifiche, strumenti chirurgici come siringhe, tamponi e guanti da esame, sedie a rotelle, pomate di primo soccorso, e medicine per l’ipertensione. La maggior parte delle forniture mediche è stata diretta all’ospedale Safat e al centro Sanitario del campo di Baddawi. Inoltre, parte degli aiuti sono andati alle cliniche gestite dal Fondo popolare per la Ripresa e lo Sviluppo.

Una seconda spedizione di scorte mediche, stimata intorno all’1,3 milione di dollari, sarà spedita questa settimana. (…) ANERA continuerà a distribuire aiuti a coloro che ne hanno necessità attraverso i collaboratori libanesi.

L’American Near East Refugees Aid (ANERA) fu fondata nel 1968 in seguito alla Guerra del 1967 arabo-israeliana, per aiutare le centinaia di migliaia di profughi palestinesi.

http://www.anera.org/

 

 

Salute

(top)

 

La Cina ha ampliato il programma educativo sul diabete

Giugno – Il Progetto HOPE e i suoi partner societari, BD, Lilly e Roche Diagnostics, hanno annunciato da Pechino un prolungamento di due anni del China Diabetes Education Program (CDEP). Questo programma di multicooperazione, che è iniziato nel 1998, ha istituito centri istruzionali sul diabete, introdotto un modello addestrativo allo stato dell’arte e sviluppato materiali istruzionali ed educativi che hanno ottenuto un rilevante sostegno da parte del Ministero della Salute e del governo a vari livelli.

Il CDEP fornisce un addestramento di vasta portata sul diabete alla medicina locale e agli operatori sanitari – conosciuti anche come Addestratori Addestrati. Fino ad oggi, gli sforzi da parte degli Addestratori Addestrati attraverso 800 ospedali locali e centri di cura delle comunità hanno istruito con successo quasi 37.000 medici e circa 170.000 pazienti affetti da diabete.

“Il Programma educativo cinese sul diabete del Progetto HOPE continua ad essere uno dei più riusciti programmi di collaborazione nella nostra storia di 24 anni di servizio per la Cina”, ha detto

Il medico John P. Howe III, presidente e amministratore delegato del Progetto HOPE. “È un eccellente esempio di una partnership d’equipe tra industria, un’organizzazione educativa sanitaria senza fini di lucro, medici locali e ospedali e Ministero della Salute – tutto con un impatto positivo sulla salute del popolo cinese.”

Come in altre regioni del mondo, l’incidenza del diabete in Cina sta aumentando a causa della maggior prevalenza dell’obesità e dell’inattività fisica. Più di 30 milioni di cittadini cinesi sono attualmente ritenuti affetti da diabete, un numero che si prevede aumenti fino a 100 milioni entro il 2010. (…)

http://www.projecthope.org/headlines/view.asp?id=12387970

 

La CounterPart dona medicine a 9.200 Haitiani.

Il conflitto e la povertà hanno creato un mix mortale sull’isola di Hispaniola, controllata anche dalla Repubblica Dominicana.

Port-au-Prince, 1 giugno – Con una generosa di donazione di 10.000dollari della Comunità di Cristo, la ConterPart International, assieme a Medicine per l’Umanità, ha portato medicine per oltre un milione di dollari ad Haiti; i farmaci sono stati trasportati per via aerea sull’isola perché vengano utilizzati nelle cliniche gestite dalle Nazioni Unite e da Medici senza Frontiere. “I farmaci saranno destinati a circa 9.200 haitiani più bisognosi, in particolar modo donne e bambini, grazie a uno sforzo delle organizzazioni internazionali e delle cliniche locali,“ ha dichiarato il dottor Thoric Cederstorm, Vice Presidente della CounterPart per la Sicurezza Alimentare e l’Agricoltura Sostenibile. (…)

Poiché continuano le violenze, l’attuale missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione d’Haiti (MINUSTAH) sta lavorando per mantenere l’ordine civile per le strade e per curare gli ammalati negli ospedali e nelle cliniche. Grazie ai ponti aerei, CounterPart e i medici ONU daranno un po’ di sostegno all’intenso consumo di medicine nelle povere strutture ospedaliere haitiane. Basato su rapporti instaurati tramite il programma alimentare CounterPart in Senegal, Africa occidentale, le spedizioni della Counterpart sono state effettuate dai suoi programmi per l’Assistenza Umanitaria (CHAP), e sono state ricevute e gestite dal contingente senegalese MINUSTAH. (…)

http://www.counterpart.org/Default.aspx?tabid=340&metaid=H72R4449-7c9

 

 

Energia e sicurezza

(top)

 

Connessione e comunione tramite la meditazione

di Ervin Laszlo

2 giugno - La realtà della percezione di connessione e comunione è stata confermata da un esperimento scientifico eseguito dal Dr. Nitamo Montecucco, presidente del Club di Budapest Italia. L’esperimento è stato organizzato in coincidenza con gli eventi di meditazione e preghiera organizzati in Europa e in Africa il 20 maggio. Durante la meditazione due gruppi di persone sono state monitorate mediante elettrodi applicati alla testa e collegati a un elettroencefalografo che misurava l’attività elettrica (onde EEG) del loro cervello. Otto persone si trovavano a Bagni di Lucca, sede italiana del Club di Budapest, e otto a Milano, a 200 chilometri di distanza. Le misurazioni sono state sincronizzate al centesimo di secondo attraverso il Sistema di Posizionamento Globale, e sono state esaminate le correlazioni fra i due gruppi. Poiché non vi era alcuna forma reciproca di contatto fra coloro che meditavano a Bagni di Lucca e a Milano, l’aspettativa “comune” era che il coefficiente di correlazione fosse pari a zero. Tuttavia il livello medio di sincronizzazione fra i due gruppi era pari a 0,64%, con un valore massimo del 5,4%; questi risultati escludevano il mero caso o la coincidenza. Inoltre, sono stati eseguiti test controllati scientificamente che stabilivano, tra gli altri, l’effetto delle meditazioni utilizzando generatori di numeri casuali in varie parti del mondo. (…)

L’esperienza soggettiva della prima Giornata mondiale di meditazione e preghiera per la pace, al pari dei risultati oggettivi, ci autorizza ad affermare che la coscienza umana produce un effetto concreto sulle persone e sul mondo. Il Club di Budapest è impegnato a dimostrare che quando molte persone si riuniscono per focalizzare la propria coscienza sulla pace nel mondo, il risultato è altamente visibile: il potere congiunto della coscienza contribuirà a guarire il nostro mondo devastato dalla guerra e dalla violenza, e a superare quel senso di inutilità e separatività che è fonte di frustrazione, conflitti e violenza fra i popoli e da cui hanno origine. Per ulteriori informazioni: jh@clubofbudapest.org

 

 

Ambiente e natura

(top)

 

Primo parco nazionale istituito nell’estremo oriente della Russia

Mosca, 7 giugno – Un nuovo parco nazionale è stato creato nell’estremo oriente della Russia, a seguito di anni di sostegno da parte del WWF e di gruppi ambientalisti locali. Il parco nazionale Zov Tigra (Richiamo della Tigre) racchiude 82.152 ettari nell’area boschiva della catena montuosa di Sikhote-Alin nella regione dell’estremo oriente di Primorye. È la terza delle 21 aree protette pianificate per la Russia entro il 2010.

Il parco è la dimora di un’abbondante riserva naturale, che comprende la tigre siberiana (o armur) in via di estinzione. Negli Anni ’40 la tigre siberiana era sull’orlo dell’estinzione, con non più di 40 tigri esistenti allo stato brado. Grazie ad energiche attività contro la caccia di frodo e altri sforzi conservativi delle autorità russe, con il sostegno di molti partner comprendenti il WWF, la popolazione delle tigri ha mostrato segnali di ricupero, rimanendo stabile per tutto l’ultimo decennio con circa 500 esemplari.

“Lo scopo principale del parco nazionale è conservare la biodiversità e sviluppare l’eco-turismo nella regione,” ha affermato Yurii Bersenev, coordinatore dell’area protetta per il WWF- ufficio Estremo Oriente della Russia. “Grazie alla cooperazione positiva tra WWF e autorità russe, noi abbiamo avuto buon esito nell’istituire il parco. Siamo felici di vedere che questa area naturale senza eguali sta finalmente ottenendo la protezione che essa merita.

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/index.cfm?uNewsID=105480

 

Svelata la foto mosaico di una tigre più grande al mondo

L’Aia, 7 giugno – Una foto mosaico alta due piani di una tigre, creata da foto personali di circa 25 mila appassionati di tigri sparsi nel mondo, è stata svelata qui ieri per sollecitare i governanti mondiali a far cessare ogni commercio riguardante le tigri.

La International Tiger Coalition (Lega Internazionale della Tigre), comprendente 35 organizzazioni impegnate a salvare le tigri selvatiche, incluso il WWF, ha assemblato il foto mosaico più grande al mondo di una tigre di fronte al centro convegni dove centinaia di delegati stanno partecipando a un congresso della Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie in Pericolo (CITES). (…)

Le tigri selvatiche fronteggiano una minaccia emergente da parte delle fattorie di tigri cinesi, che ora ospitano circa 5 mila tigri allevate in cattività. I proprietari delle fattorie stanno facendo pressioni sul governo cinese perché annulli il suo bando della durata di quattordici anni e coronato da successo sul commercio domestico di ossa e prodotti di tigre. La delegazione cinese al CITES ha distribuito un comunicato sulla sua posizione questa settimana affermando che manterrà il bando per ora, ma elencando i supposti benefici dei prodotti di commercio derivati dalle tigri allevate.

La Lega Internazionale della Tigre – un’alleanza senza precedenti di ambientalisti, organizzazioni di giardini zoologici e di protezione animali come pure la tradizionale comunità di medicina cinese – sta invitando il governo cinese a respingere l’imminente petizione da parte degli investitori in  allevamenti di tigri che cercano di aggirare il bando del paese, a chiudere i numerosi allevamenti di tigri sparsi per il territorio e distruggere i cumuli di carcasse immagazzinate in questi allevamenti così che non possano essere immesse nel mercato illegale. La Lega sta chiedendo alla Cina di rendere permanente il suo bando di quattordici anni coronato da successo.

Circa 25 mila persone da quasi 146 paesi hanno inviato le loro foto online per creare il foto mosaico della Lega Internazionale della Tigre. Dei 146 paesi rappresentati nel foto mosaico, 142 sono membri del CITES. In aggiunta 32 mila firme sono state raccolte per un messaggio di apprezzamento per la Cina, sollecitando il paese a mantenere attivo il suo bando sul commercio domestico della tigre.

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/index.cfm?uNewsID=105660

 

Dall’ IWC risoluzione salva-balene

Roma, 4 giugno - La caccia alle balene su scala commerciale non verrà ripresa. Con questa risoluzione si è conclusa la 59esima riunione dell’IWC. Finalmente a favore delle balene. (…)

Con 37 voti a favore e 4 contrari, la Commissione ha ribadito che “la moratoria alla caccia baleniera commerciale resta in vigore e che le ragioni che hanno portato all’adozione della moratoria sono ancora rilevanti”. La “Risoluzione di St.Kitts” della precedente edizione, sulla quale i Paesi balenieri avevano ottenuto una risicata maggioranza, è stata completamente ribaltata.  Con un voto di 40 a 2, l’IWC ha rigettato anche il cosiddetto programma scientifico per cui il Giappone continua a uccidere balene. La Commissione ha ben compreso che una balena vale molto di più da viva che da morta. E ha approvato una risoluzione che sottolinea l’importanza degli usi non letali dei cetacei, come il whale watching. Come sostiene da tempo Greenpeace, sono tanti i turisti che vorrebbero ammirare la bellezza di questi cetacei. Non certo assistere al loro massacro. Anche la proposta per un Santuario nell’Atlantico Meridionale ha ottenuto la maggioranza assoluta (39 a 29), pur mancando la maggioranza dei tre quarti dei 77 Paesi presenti, necessaria all’approvazione finale. (…)

http://www.greenpeace.org/italy/news/iwc

 

 

Religione e spiritualità

(top)

 

Gran Bretagna: Evangelici in marcia per salvare il pianeta

18 giugno - Il 14 luglio partirà dall’Irlanda del Nord una marcia di 80 giorni, lunga 1.600 chilometri, per richiamare l’attenzione delle industrie e del governo sull’urgenza di ridurre l’emissione di anidride carbonica. La “Cut the Carbon March” attraverserà gran parte delle regioni della Gran Bretagna. Lungo il percorso ci saranno rally e concerti, poi la conclusione a Londra il 2 ottobre del 2007. L’iniziativa è di Christian Aid, nota associazione cristiana fortemente impegnata sul fronte umanitario, sui temi della giustizia ed ora anche su quelli ambientali. (…)

http://www.icn-news.com/?do=news&id=836

 

RS Le chiese partecipano alla Giornata mondiale dell’ambiente

Il CEC propone un opuscolo con risorse liturgiche per la domenica dell’ambiente

Ginevra, 7 giugno - Anche le chiese partecipano alla Giornata mondiale dell’ambiente, promossa dall’ONU ogni anno il 5 giugno e ricordata dalle chiese la domenica precedente o successiva. Numerosi eventi legati all’iniziativa sono stati organizzati in oltre cento paesi del mondo, mentre le celebrazioni internazionali sono state ospitate dalla città di Tromsø in Norvegia. Il tema del cambiamento climatico e lo slogan della Giornata 2007 - “Ghiaccio che si scioglie: un tema caldo?” - sono ripresi dall’opuscolo prodotto dalla Chiesa luterana di Norvegia e dal Consiglio cristiano di Norvegia, che è stato riproposto in inglese dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), per incoraggiare le chiese a celebrare la Giornata. La pubblicazione, disponibile in inglese in formato pdf sul sito www.wcc-coe.org, si ispira al versetto: “Tu rinnovi la faccia della terra” (Salmo 104,30) e propone idee e materiali liturgici per le chiese locali, preghiere, benedizioni, storie e suggerimenti di meditazioni bibliche.

http://www.icn-news.com/?do=news&id=738   http://www.unep.org/wed

 

Medio Oriente: Settimana di Azione internazionale delle chiese per la pace in Palestina e Israele

1 giugno - Una settimana di “Azione internazionale delle chiese per la pace in Palestina e Israele” è stata promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Pax Christi e Federazione luterana mondiale (FLM) dal 3 al 9 giugno, per ricordare i 40 anni della guerra arabo-israeliana del 1967. Una variegata serie di eventi avrà luogo in 14 paesi: manifestazioni, marce, trasmissioni televisive, liturgie ecumeniche e incontri interreligiosi, allo scopo di sensibilizzare le chiese e la società civile e di spingere i governi a compiere nuovi sforzi per porre fine al conflitto. La settimana di azione sarà inaugurata da un culto ecumenico a Gerusalemme domenica 3 giugno.

http://www.icn-news.com/?do=news&id=685

 

20 Maggio 2007: Prima Giornata mondiale di meditazione e preghiera per la pace

Su iniziativa del Club di Budapest, un milione di persone hanno meditato e pregato per la pace nei cinque continenti

di Ervin Laszlo

2 giugno - Sabato 20 maggio si stima che un milione di persone abbiano partecipato alla prima Giornata mondiale di meditazione e preghiera per la pace in 64 nazioni nei cinque continenti. È stata una giornata memorabile. Mai prima d’ora si erano riunite così tante persone di così tanti paesi e di così tante fedi e culture per dirigere il potere della loro meditazione e della preghiera alla pace sulla Terra: il primo ideale veramente comune a tutta l’umanità.

La Giornata mondiale è stata creata per ridurre il numero delle guerre e la violenza presenti nel mondo, e per contribuire a creare una più profonda comprensione, tolleranza e buona volontà per vivere in pace con il nostro prossimo, sia vicino che lontano, e con la natura. (…) Le meditazioni organizzate il 20 maggio hanno seguito lo stesso schema ovunque abbiano avuto luogo, indipendentemente dalla cultura, fede e religione dei partecipanti. Gli eventi sono cominciati con discorsi introduttivi, musica e danza, seguiti dalla meditazione e dalla preghiera condotte da una guida spirituale. Si sono conclusi con cinque minuti di silenzio, con i partecipanti in piedi, con le mani alzate, che in silenzio ripetevano la frase “possa la pace prevalere sulla Terra”. Le meditazioni e le preghiere, della durata di un’ora, sono state attentamente sincronizzate al fine di potenziarle reciprocamente e produrre il massimo effetto. (…)

www.globalpeacemeditationprayerday.org

 

Il libro di Lia Beltrami “A ritroso verso la luce” e l’esperienza di Religion Today a Levico Terme (Trento)

Trento, 25 maggio - (…) La direttrice artistica di Religion Today Lia G. Beltrami ha presentato a Levico Terme il suo libro “A ritroso verso la luce” (…). Il libro di Lia Beltrami raccoglie l’esperienza di un viaggio compiuto in compagnia della Bibbia, di alcune pagine di sant’Agostino e di un quaderno: un viaggio “a ritroso” sul cammino dei Magi, da Betlemme a Gerusalemme fino alla Persia (odierno Iran), intrapreso per incontrare registi e attori di fede diversa e costruire ponti di dialogo tra le diverse religioni attraverso il cinema e l’arte. Sono queste le premesse del Religion Today Filmfestival, che quest’anno si avvia a festeggiare la sua decima edizione con un ricco programma di proiezioni ed eventi distribuiti su più città. Lia Beltrami (Trento, 1967) è regista di documentari storici e religiosi premiati in diversi festival cinematografici. Per vari anni è stata nel direttivo dell’Associazione internazionale di Cinema e Storia “IAMHIST”. È fondatrice e direttrice artistica del festival cinematografico di Trento “Religion Today”.

http://www.religionfilm.com/parsepage.php?tpl=tplnews   http://www.religionfilm.com

 

Festival Internazionale di Cinema e Religione: un viaggio nelle differenze

Trento, Italia, 21 maggio – Nato a Trento nel 1998 come il primo festival cinematografico incentrato sul dialogo interreligioso, il Festival Internazionale di Cinema e Religione “Religione Oggi”, quest’anno raggiungerà la sua decima edizione. Attraverso cinema e arte, Religione Oggi ha intrapreso durante gli anni scorsi un “Viaggio nelle differenze” mirando a discutere le nostre false convinzioni sulle religioni, per approfondire la nostra “fede” ed esibirla senza timori, onde arrivare a conoscere in maniera non omologata il nostro prossimo così profondamente ignorato o non compreso, al fine di costruire un ponte per un dialogo tra uomini e donne di differenti religioni.

Il viaggio del Festival, dunque, diventa una sfida per ascoltare e un invito a non banalizzare e confondere, per incoraggiare una ricchezza di differenze che nessun “facile dialogo” logico può ignorare o colpevolmente abolire. Entro questo tema generale, ogni anno il Festival rappresenta un argomento per aiutare nell’indagine sui differenti approcci di fedi e culture. Per la decima edizione, la scelta ricade sul grande tema “Compassione – conflitto e compassione nei sentieri della fede”, mentre per il 2008 gli autori cinematografici sono invitati a lavorare su “Lo scandalo del diavolo”.

http://www.religionfilm.com/homeENG.htm

 

Per la Pace nel Mondo con Sua Santità Sakya Trizin

“Una mente in pace”: Incontro Interreligioso per la Pace nel Mondo, con pratiche, preghiere, meditazioni, rituali, discussioni e musica delle differenti Religioni e Tradizioni Spirituali

Firenze, 28-30 giugno 2007 - Nel mese di giugno 2007, l’opportunità di offrire un evento significativo di pace come la cerimonia del Kalachakra costituisce un’occasione importante per costruire un incontro fondato sulla consapevolezza di come sia necessario, indispensabile l’incontro delle religioni delle culture diverse nella dimensione planetaria della pace.

“Una mente in pace” è quella di ogni essere vivente indipendentemente dalla sua collocazione politica, religiosa, economica. Il superamento dell’ingiustizia, del conflitto, della prepotenza, non può partire che da un essere umano in pace con se stesso. La consapevolezza che il rapporto con l’altro deve essere fondato sull’amore, sulla comprensione e la suddivisione delle risorse, in spirito di collaborazione, ha come strada maestra proprio quella del dialogo. (…)

Il 28 e 29 giugno al Sachall sarà celebrato il Kalachakra, rito tibetano per la pace nel mondo, condotto da S.S. Sakya Trizin. Il 30 giugno sarà interamente dedicato agli incontri interreligiosi per la pace. (…)

Per conoscere il programma: http://www.kalachakra2007.it/italian/kalachakraflorence.html

http://www.kalachakra2007.it/italian/peace%20of%20mind.html

 

 

Cultura e educazione

(top)

 

Finlandia, cultura: l’iniziativa 'Living Books' aiuta a combattere i pregiudizi

di Linus Atarah

Helsinki, 8 giugno (IPS) – I libri non possono replicare ai lettori e rispondere a tutte le loro domande. Se quindi si ha bisogno di informazioni concrete su, ad esempio, una persona omosessuale, la biblioteca non è forse il luogo ideale per cercarle. L’organizzazione Finnish Youth Cooperation (Allianssi) ha peró avuto un’idea migliore gestendo, in luogo di una biblioteca colma di informazioni astratte, una biblioteca vivente composta da gente in carne ed ossa che può essere “presa in prestito” e fornire un feedback immediato.

Riikka Jalonen, coordinatore della campagna Allianssi "All Different, All Equal" (“Tutti diversi, tutti uguali”) dice “siamo convinti che la discriminazione e l’intolleranza nella societá siano basate in gran parte sul pregiudizio, e con l’idea di biblioteca vivente puntiamo ad aumentare la consapevolezza e portare avanti un dialogo costruttivo tra le persone al fine di ridurre il pregiudizio,  se non di eliminarlo completamente".

L’idea di biblioteca vivente è stata presentata in occasione del World Village Festival, incontro annuale di organizzazioni non governative (ONGs) atto ad informare l’opinione pubblica sulle rispettive attivitá, tenutosi alla fine di maggio nella capitale finlandese. All’ombra di uno spazioso tendone sedeva un gruppo di persone, o "libri viventi",  pronte per essere prese in prestito, parlando animatamente tra loro o con i  “lettori”. "Tutti i 'libri' rappresentano categorie di persone vittime di pregiudizio nella societá finlandese, come immigranti, omosessuali o musulmani. Obiettivo del metodo della biblioteca vivente  è rompere tali pregiudizi e dare un volto alle persone reali," queste le parole di Jalonen. All’evento erano presenti 40 "libri viventi", compresi un poliziotto, un immigrato, un ingegnere ed un musicista di rock heavy metal.

Jalonen dice: "qui sono stati giá presi in prestito tutti i “libri” piú di una volta, ma la maggior parte dei “lettori” resta attratta dall’immigrato", e aggiunge "siamo costantemente occupati." Esiste un catalogo dei "titoli" disponibili, che contiene anche una lista degli stereotipi più diffusi su quel determinato "libro." I lettori consultano il catalogo e scelgono tra quelli che non sono stati dati in prestito. Ogni lettore puó consultare un "libro" alla volta per soli venti minuti, spiega Jalonen. In caso di discussione incompleta è comunque possibile estendere la durata del presito. Al fine di mantenere un giusto rapporto di potere tra lettore e “libro” Jalonen spiega che il libro puó essere consultato da un solo lettore. Come normalmente i lettori non devono maltrattare i libri presi in prestito in una biblioteca, allo stesso modo un "libro vivente" deve essere restituito in buone condizioni fisiche e mentali.

La biblioteca vivente evita di riunire solo membri di gruppi ovvi, quail minoranze culturali o sessuali, poiché l’ obiettivo dell’iniziativa é quello di fornire una prospettiva piú ampia su come vengono clasifícate diverse categorie nella societá, spiega Jalonen. Di conseguenza il catalogo comprende anche ingegneri, poliziotti e preti, categorie che pur non essendo vittime di discriminazione sono comunque stereotipate. (…)

http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=38106

 

Corruzione nell’educazione: rompere il tabù

“Scuole corrotte, università corrotte: Che cosa si può fare?”, un rapporto pubblicato dall’Istituto Internazionale per la Pianificazione Educativa dell’UNESCO (IIEP) sarà lanciato il 6 giugno. Leggere l’intervista con gli autori Jacques Hallak e Muriel Poisson.

La IIEP terrà il suo primo corso estivo internazionale su “Trasparenza, affidabilità e misure anti-corruzione nell’educazione” dal 6 al 15 giugno 2007. Corruzione nell’assunzione degli insegnanti, appropriazione indebita di fondi destinati all’educazione, false richieste di contratti, tasse di registrazione illegali,  frodi accademiche – la lista si allunga sempre. Basato su sei anni di ricerche ed esperienze in oltre 60 paesi, “Scuole corrotte, università corrotte” analizza il problema, indica la strada in avanti e delinea le strategie contro la corruzione, illustrate da storie di successi. Il Corso estivo dell’IIEP su “Trasparenza, affidabilità e misure anti-corruzione nell’educazione” userà i risultati del rapporto.  

http://portal.unesco.org/education/en/ev.php-URL_ID=53377&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

 

* * * * * * *

 

Prossimo numero: 13 luglio 2007.

 

* * * * * * *

     

 

Good News Agency è distribuita gratuitamente per via telematica ad oltre 3.700 redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 48 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costarica, Croazia, Danimarca, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. È distribuita gratuitamente anche ad oltre 2.800 ONG nel mondo. Le edizioni sono disponibili nel sito web: www.goodnewsagency.org 

E’ un servizio di puro volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


 (TOP)

 

BACK TO MAIN MENU

 

HOME PAGE