Good News Agency – anno VIII, n° 5
Settimanale - anno VIII, numero 5 – 20 aprile 2007
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa
Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì
seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita gratuitamente
per via telematica ad oltre 3.700 media in
48 paesi e ad
oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato
al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione
è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale
“attore del movimento globale per una cultura di pace” e inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
ed è iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio
delle Associazioni di Promozione Sociale.
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia
e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità
– Cultura e educazione
(top)
La
nuova Costituzione afgana messa a disposizione in tutto il Paese da Counterpart
International
4
aprile – La Costituzione afgana è stata stampata e messa a disposizione delle
comunità in tutto il Paese grazie ad un’iniziativa dell’agenzia umanitaria e di
sviluppo no-profit Counterpart International. Circa 40˙000 copie della
costituzione (tradotta nelle lingue locali) sono state rese disponibili per la
prima volta in molte comunità durante una cerimonia di consegna. (…)
Counterpart
International, sotto la guida della leader per il Paese Tilly Reed, sta
attuando l’Iniziativa nazionale per promuovere la società civile afgana
(I-PACS) con il supporto dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli
Stati Uniti (USAID). Dal 2005, Counterpart International lavora con i gruppi
della comunità e con i Centri di supporto della società civile per migliorare
le condizioni di centinaia di organizzazioni civili in Afghanistan.
L’organizzazione ha anche collaborato con il Centro Internazionale no-profit
per la Legislazione per preparare una legge (firmata dal Presidente Karzai) che
permette alle organizzazioni non governative di operare sotto completa
protezione legislativa. Una conferenza tenuta da Counterpart International a
maggio diffonderà più approfonditamente i dettagli della nuova legge.
Il
programma finanziato da USAID, del valore di 15,5 milioni di dollari, ha
permesso a Counterpart International di varare iniziative per l’integrazione
delle pari opportunità nel processo di rafforzamento della società civile.
Alcuni team dell’Agenzia collaborano con le organizzazioni della società civile
e con il Ministro degli Esteri per stilare dei documenti alternativi sulla
Convenzione Internazionale dei Diritti Umani firmata dal Governo afgano. Tra i
vari programmi innovativi, Counterpart International ospita seminari a cadenza
mensile con i leader religiosi, dove i Mullah e gli Ulema presentano il loro punto
di vista sulla società civile e in che modo potrebbero avere un ruolo in questa. (…) http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=5723
Author(s): Site Admin
<webmaster2SPAMFLTER@SPATMFLTERicbl.org>
Il
30 marzo 2007 a New York nella sede centrale delle NU, 81 paesi e la Comunità
Europea hanno firmato la Convenzione delle NU sui diritti delle persone disabili.
È
stato un numero record di firme apposte il primo giorno di una Convenzione per
i diritti dell’uomo. 44 stati hanno firmato anche il protocollo facoltativo
della convenzione che prevede un meccanismo per il trattamento delle violazioni
individuali e per fare visite al paese. La prima firma del giorno è stata
quella dell’Austria, che ha fatto una dichiarazione sull’importanza del
collegamento tra il trattato per lo sminamento e la convenzione per i diritti
dei disabili. Le firme apposte al trattato per lo sminamento da parte degli
stati colpiti dalle mine comprendono quelle di: Etiopia, Giordania, Nicaragua,
Peru, El Salvador, Mozambico, Sudan, Tailandia, Uganda, Yemen, e Colombia.
I
paesi che hanno firmato e ratificato la convenzione sono legalmente obbligati
ad assicurare che le persone disabili godano degli stessi diritti degli altri
cittadini e dello stesso accesso ai servizi e alle opportunità disponibili.
Esempi dei diritti chiave offerti dalla convenzione sono: il diritto al voto,
il diritto all’istruzione, il diritto alla stessa assistenza sanitaria, il
diritto al lavoro e alla stessa protezione da parte della legge.
Per
entrare in vigore la convenzione necessita della ratifica di 20 paesi. La
Giamaica ha firmato e ratificato la convenzione alla cerimonia d’apertura
portando a 19 il numero delle firme di ratifica. I gruppi per i disabili e i
diritti umani stanno lanciando una campagna globale per assicurare un processo
di ratifica rapido ed esteso. Le organizzazioni membri dell’ICBL, comprese la
convenzione internazionale per gli andicappati e il network per i sopravvissuti
alle mine, hanno partecipato attivamente alla negoziazione del testo della
convenzione assicurando il sostegno internazionale. La lista dei paesi che
hanno firmato la convenzione è visibile all’indirizzo: http://www.un.org/esa/socdev/enable/convsignlistfp.htm.
Il testo della convenzione sui diritti dei disabili è disponibile al sito http://www.un.org/esa/socdev/enable/
(top)
"Campus
virtuale" promuoverà l’insegnamento della legge umanitaria internazionale
Ginevra
(CICR), 2 aprile – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha lanciato una
nuova pagina web per insegnanti, riguardante il loro programma di analisi delle
leggi umanitarie (EHL), il cui proposito è di far conoscere agli studenti delle
scuole secondarie le norme fondamentali e i principi della legge umanitaria
internazionale. Il programma che sta crescendo rapidamente è già stato reso
effettivo in più di 60 paesi del mondo ed ha superato l’attuale portata della
formazione degli insegnanti – dalla creazione della nuova pagina web, il campo
virtuale EHL (…).
Il
programma EHL comprende 30 ore di attività di classi interattive che studia un
vasto assortimento di questioni etniche e umanitarie collegate ai conflitti
armati – dai bambini soldati e dai crimini di guerra ai prigionieri di guerra e
alle persone scomparse. Uno degli scopi del programma è di promuovere negli
studenti la consapevolezza della necessità di norme umanitarie e un interesse e
coinvolgimento responsabile negli eventi locali e internazionali.
Il
campo virtuale EHL in lingua inglese offre una gamma di risorse per
l’insegnamento, inclusi moduli per l’apprendimento, workshop, video per
l’esercitazione e un forum di discussione on line. È possibile scaricare
materiale per l’insegnamento in inglese, francese, russo e spagnolo. Il campo
virtuale EHL può essere visitato all’indirizzo: www.ehl.icrc.org
http://www.icrc.org/Web/eng/siteeng0.nsf/html/virtualcampus.news.020407
In
USA, molte comunità sventoleranno la bandiera commemorativa per i bambini il 27
aprile per sostenere la prevenzione degli abusi sui minori
Marzo,
Washington, DC – Nel 1998, La Lega Americana per il Benessere del Bambini
(CWLA) lanciò la campagna della bandiera commemorativa per i bambini per
risvegliare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione dei quasi 3
milioni all’anno di bambini trascurati o vittime di abusi. Il segno di
riconoscimento della campagna è la bandiera commemorativa per i bambini,
disegnata da un sedicenne californiano, che raffigura cinque figure di bambini
che si tengono per mano su uno sfondo rosso con al centro una sesta figura, di
cui sono disegnati solo i contorni e che simboleggia un bambino perduto nel
vortice della violenza. (…)
Quest’anno,
molte organizzazioni e comunità faranno sventolare la bandiera il 27 aprile e
per tutto il resto del mese per rimarcare il mese della prevenzione degli abusi
sui bambini. Tra i 26 Paesi più industrializzati del mondo gli Stati Uniti
hanno il triste primato mondiale degli omicidi contro bambini e ragazzi fino a
15 anni, il 73% del totale degli omicidi, e registra inoltre che il 54% di
tutti i suicidi riguarda bambini fino a 15 anni. Solo nel 2002, 1˙390
bambini sono morti a causa di abusi o trascuratezza negli USA.
Per
ricercare le organizzazioni e le comunità che partecipano alle attività del
Giorno della Bandiera, consultare il sito www.cwla.org/advocacy/memorialflag.htm.
Nel sito sono presenti ulteriori informazioni sul mese della prevenzione degli
abusi sui bambini, incluso un decalogo di cose da fare per sostenerne il mese
della prevenzione.
La
Lega Americana per il Benessere del Bambini (CWLA) è l’organizzazione di tipo
associativo per il benessere dei bambini con un maggior numero di soci ed
un’esperienza decennale. Scopo dell’organizzazione è far attivare la
popolazione in tutti gli Stati per promuovere il benessere di bambini, ragazzi
e delle loro famiglie e per proteggere ogni bambino dalla violenza.
http://www.cwla.org/newsevents/news070330memflag.htm
(top)
L’impegno dell’Italia a sostegno dei
progetti di sviluppo rurale della FAO
Presentato a Roma il “Libro Bianco”, il
rapporto sul Programma di Cooperazione FAO/Italia
Roma,
16 aprile - É stato presentato oggi,
presso la sede della FAO, il “Libro Bianco” - il rapporto che illustra in
dettaglio il Programma di Cooperazione della FAO finanziato con i contributi
volontari del governo italiano. “Questo libro risponde ad un’esigenza di
trasparenza e vuole essere testimonianza dell’amicizia e della stima verso il
paese che da oltre mezzo secolo ospita l’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Alimentazione e l’Agricoltura”, ha detto Tesfai Tecle, Vice Direttore
Generale della FAO, del Dipartimento di Cooperazione Tecnica. “Testimonia anche
la comunanza di obiettivi nella lotta contro la fame e la povertà in tutto il
pianeta, che si è tradotta in una presenza attiva in oltre 70 paesi in via di
sviluppo o in transizione”.
L’Italia
è sempre stata tra i maggiori donatori della FAO. Tra il 1982 ed il 1993, il
contributo volontario per le operazioni ed i programmi speciali è ammontato a
360 milioni di dollari, a fronte di circa 140 progetti. Tra il 1994 ed il 2006
il contributo italiano è ulteriormente cresciuto ed è stato di quasi 330
milioni di dollari per più di 200 progetti, di cui oltre la metà concentrati in
Africa e nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente.
A
ciò si aggiunge il contributo volontario per il 2007 che è di 10 milioni di
euro. (…)
Alla
fine del 2006 erano 54 i progetti in fase di realizzazione, sviluppati intorno
a tre grandi aree d’intervento: alimentazione sostenibile e sistemi agricoli,
interscambio di conoscenze e linee strategiche, e sicurezza alimentare. Per
ciascuno di essi il rapporto offre una dettagliata scheda informativa.
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Le nuove norme commerciali gioveranno ai
paesi in via di sviluppo?
La FAO chiede flessibilità per tener
conto dei bisogni dei paesi poveri
Ginevra/Roma,
11 aprile - La riforma multilaterale della politica commerciale agricola mira a
stimolare gli scambi e la crescita economica, ma tutte le nuove norme
commerciali dovranno essere compatibili con l'obiettivo di Sviluppo del
Millennio numero 1 di dimezzare entro l’anno 2015 la proporzione delle persone che
soffrono la fame e vivono in condizioni di povertà estrema, ha avvertito la FAO
nel suo rapporto annuale The State of
Agricultural Commodity Markets 2006 – SOCO 2006 (Lo Stato del Mercato dei
Prodotti Agricoli), presentato oggi a Ginevra. (…)
Secondo
il rapporto FAO, “molti paesi a basso reddito, specialmente nell’Africa
sub-sahariana, sono invece in una posizione meno favorevole per trarre
beneficio nel breve e medio periodo da un maggiore accesso ai mercati
d’esportazione e da una maggiore apertura dei propri mercati nazionali. In che
misura ciò possa avvenire dipenderà dalla loro struttura economica, dalla loro
competitività e dalla loro capacità di rispondere agli incentivi di un nuovo mercato”.
(…)
Questo
nuovo rapporto intende sensibilizzare e far riflettere sull’interesse che hanno
i paesi in via di sviluppo nel Doha Round concentrando l'attenzione sulle
questioni dell'accesso al mercato e delle misure necessarie per far sì che la
riforma della politica commerciale contribuisca veramente alla riduzione della
povertà e dell’insicurezza alimentare.
“Alla
fine il solo metro reale per giudicare il successo dei negoziati multilaterali
del commercio del WTO, sarà il loro contributo alla riduzione della fame e
della povertà nel mondo.”
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Dal 10 al 24
aprile sarà in Italia la delegazione della Children's Development Bank; Banca
Etica è tra i sostenitori
4
Aprile - Una banca fatta di bambini e per i bambini lavoratori è realtà in
India, Afganistan e Sri Lanka. Dal 10 al 24 aprile sarà ospite in Italia la
delegazione asiatica composta da ragazzi ed educatori, che presenzierà ad una
fitta rete di appuntamenti, alcuni dei quali organizzati in collaborazione e
con il contributo di Banca Etica. L’iniziativa è promossa da ItaliaNats e Asoc.
La
Children’s Development Bank (Banca di sviluppo dei bambini) è gestita dai
ragazzi; gli adulti hanno esclusivamente un ruolo di garanti e facilitatori. I
risparmiatori con più di 15 anni possono chiedere anche prestiti per piccole
attività economiche. La CDB ha iniziato a funzionare formalmente nell’aprile
2004 grazie alla National Foundation of India e a Butterflies, ONG che opera a
Nuova Delhi. Attualmente questa iniziativa si è estesa in diverse città
dell’India e in altri paesi. L’obiettivo di Butterflies è la diffusione su
scala globale.
L’ECA prevede per il 2007 un
miglioramento della crescita economica in Africa
Addis
Abeba, 3 aprile (ECA ) – Le economie africane sono previste in miglioramento di
una media del 5,8% nel 2007, questo è quanto risulta dall’ultima edizione del
Rapporto Economico sull’Africa (ERA
2007), la pubblicazione di punta della Commissione Economica delle Nazioni
Unite per l’Africa (ECA), che è stata pubblicata oggi. Il documento, intitolato
“Accelerare lo Sviluppo dell’Africa
attraverso la Diversificazione”, evidenzia che le economie africane continuano
a godere della tendenza alla crescita degli scorsi anni,
registrando un tasso di crescita globale del prodotto interno lordo pari al
5,7% nel 2006, anno in cui 28 Paesi hanno registrato livelli di crescita
economica più alti che nel 2005.
Secondo
il documento, il recente sviluppo africano è stato sostenuto dal miglioramento
della gestione della macroeconomia in molti Paesi nonché dalla forte richiesta
per i prodotti chiave dell’esportazione africana, che ha portato
all’innalzamento dei prezzi di esportazione, in particolar modo del greggio, di
metalli e minerali.
I
fattori che possono impedire una crescita futura includono la mancanza di
diversificazione della produzione e delle esportazioni nonché l’instabilità e
la vulnerabilità ed in ultimo l’aumento della pandemia di HIV/AIDS che limita
la forza lavoro e la sua produttività. Inoltre, l’inefficienza delle infrastrutture pubbliche e l’inaffidabilità
delle forniture di energia a livello nazionale nonché l’integrazione dei poveri
nella rete energetica e dei trasporti a livello regionale continueranno a
mettere a rischio la produttività e la competitività internazionale delle
economie africane.
ERA
2007 afferma che il processo di diversificazione in Africa è particolarmente
influenzato da investimenti, reddito pro capite, grado di apertura del
commercio, situazione delle politiche macroeconomiche e delle istituzioni.
Sulla base di queste scoperte il rapporto raccomanda varie strategie per la
diversificazione delle economie africane. (…) L’edizione 2007 dell’ERA è
prodotta per la prima volta in collaborazione con la Commissione dell’Unione
Africana. (…)
Irish Aid annuncia nuove partnerships strategiche
con agenzie sviluppo ONU
Finanziamento importante per agenzie
sviluppo Nazioni Unite supera €86.44 milioni nel 2007
Dublino,
3 aprile – Conor Lenihan TD, Ministro irlandese per i Diritti e gli aiuti
Umanitari, ha oggi annunciato nuove partnership strategiche con importanti
agenzie di sviluppo ONU. Al suo annuncio si è unito il Direttore dei Programmi
d’emergenza per l’UNICEF, Dan Toole.
Con le partnership strategiche Irish Aid garantirà livelli significativi
di finanziamnti per i prossimi quattro anni permettendo una migliore
pianificazione strategica da parte delle agenzie ONU. Le collaborazioni
comprenderanno richieste rigide su monitoraggio e valutazione, efficienza e
coerenza per incoraggiare gli sforzi verso una famiglia ONU ottimizzata. Al
momento le collaborazioni sono in fase di accordo con UNICEF, Programma di
Sviluppo ONU (UNDP) ed Alto Commissariato per i Rifugiati (UNHCR). (…)
http://www.unicef.org/media/media_39298.html
La FAO prevede un raccolto record di
cereali nel 2007
A dispetto di un approvvigionamento di
cereali migliorato nel mondo, 33 paesi versano in crisi
Roma,
3 aprile – Si prevede che la produzione di cereali mondiale nel 2007 aumenterà
del 4,3 per cento fino a un record di 2082 milioni di tonnellate, secondo il
numero di aprile del Rapporto della FAO sulle previsioni dei raccolti e sulla
situazione alimentare. Il grosso dell’aumento è atteso nel mais, con un
raccolto eccezionale già accantonato in Sud America, e un brusco aumento nella
semina atteso negli Stati Uniti, secondo il Rapporto. Un aumento significativo
nel raccolto del grano è pure previsto, con un ricupero in alcuni dei paesi
maggiori esportatori dopo i problemi atmosferici dello scorso anno. La FAO
prevede che la produzione grossolana di grani si alzi del 5,6 per cento fino a
1033 milioni di tonnellate, che la produzione di grano aumenti del 4,8 per
cento fino a circa 626 milioni di tonnellate. La produzione globale di riso nel
2007 potrebbe salire marginalmente a 423 milioni di tonnellate in termini di
macinato, circa 3 milioni di tonnellate in più rispetto al 2006, afferma la
FAO.
Paesi
a basso reddito e con deficit alimentare – Sebbene tuttora con un forte grado di incertezza, la prima previsione
della FAO indica che per il gruppo di 82 paesi a basso reddito e con deficit
alimentare, la produzione di cereali del 2007 potrebbe rimanere circa al
livello del 2006 al di sopra della media. A seguito del buon raccolto del 2006
in molti di questi paesi, l’import di cereali nel mercato del 2006/2007 è
atteso in declino in molte regioni. (…) Nonostante il miglioramento
dell’apporto alimentare in molti paesi soggetti a insicurezza alimentare, 33
paesi nel mondo si trovano in una situazione critica, principalmente a causa di
conflitti e condizioni atmosferiche avverse, afferma la FAO.
Sviluppo rurale e sbocchi commerciali
per gli stati insulari del Pacifico
Grazie a nuovi finanziamenti del governo
italiano esteso il programma FAO/Italia nella regione
Roma,
27 marzo - Un nuovo finanziamento del governo italiano di 2,6 milioni di
dollari, consentirà di estendere sino al 2008 l’innovativo programma della FAO
per la sicurezza alimentare nei Piccoli Stati Insulari del Pacifico (PICs)*, ha
reso noto oggi l’Agenzia delle Nazioni Unite. Questo nuovo stanziamento - che
porta il contribuito italiano nella regione ad oltre 7 milioni di dollari -
consentirà alla FAO di estendere le attività del progetto avviato nel 2004 per
migliorare la produzione alimentare e contribuire ad aprire opportunità di
mercato. (…)
Minacciati
dalla globalizzazione da una parte e dal cambiamento climatico dall’altra,
questi piccoli stati da decenni cercano con difficoltà di sviluppare le loro
economie e migliorare il regime alimentare, la salute e le condizioni di vita
della popolazione. (…) Nell’ambito del Programma FAO/Italia, che comprende 26
progetti nazionali in 14 paesi, è stato avviato un ampio spettro di attività: dallo
sviluppo della produzione di miele a Fiji, alla promozione dell’industria di
trasformazione alimentare su piccola scala a Samoa, alle coltivazioni di alberi
da frutta nelle isole Cook, alla creazione di orti familiari a Tuvalu e Nauru,
alla lavorazione del pesce e all’avvio di piccoli allevamenti di maiali e di
polli.
(*)I
Piccoli Stati insulari del Pacifico classificati come paesi in via di sviluppo
sono: le Isole Cook, gli Stati federati della Micronesia, Fiji, Kiribati, le
Isole Marshall, Nauru, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Samoa, le Isole
Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu.
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Investimento asiatico in Africa: una
nuova era di cooperazione
27
marzo – Questa pubblicazione congiunta UNCTAD/UNDP mira ad aiutare i Paesi
Africani a beneficiare del gettito FDI (Investimento Straniero Diretto)
proveniente dall’Asia con l’intento di veicolare il FDI verso il raggiungimento
di uno sviluppo a lungo termine sostenuto basato sull’esperienza asiatica. L’
FDI rappresenta una significativa fonte di finanziamento esterno nonché un
mezzo di integrazione nel mercato globale. Finora l’Africa era stata tagliata
fuori da questo processo. Ciò è stato attribuito a dimensioni modeste del
mercato, infrastrutture povere, quadro legislativo debole, debiti e, in alcuni
casi, instabilità politica. Tuttavia nell’ultimo decennio in diverse economie
africane c’è stato un progresso considerevole nel campo delle riforme.
Tendenze
nel FDI asiatico in Africa
Dagli
inizi degli Anni Novanta L’FDI esterno proveniente dalle economie asiatiche in
crescita è cresciuto considerevolmente. I flussi monetari provenienti dalla
regione hanno raggiunto per la prima volta un importo stimato in 90 miliardi di
dollari nel 2006. Soltanto una piccola percentuale del FDI attualmente rivolto
all’Africa, ma è probabile che questo cambi. (…)
La
promozione degli investimenti in Africa è diventata una priorità strategica
nell’impegno di cooperazione economica internazionale di molti paesi Asiatici,
tra cui Malaysia e Cina. La recente rapida crescita del FDI cinese in Africa è
in parte il risultato degli sforzi congiunti da governi africani e cinese,
esempio dei quali sono le iniziative adottate a Pechino nel Forum sulla
Cooperazione Cina- Africa.
http://www.unctad.org/Templates/Page.asp?intItemID=4179&lang=1
(top)
Isole
Salomone: proseguono aiuti ONU per 5.500 profughi all’indomani dello tsunami
9 aprile – Dopo che la scorsa settimana un terribile
tsunami ha colpito le Isole Salomone, le Nazioni Unite continuano a fornire
aiuto ed assistenza tecnica all’ indomani della calamità naturale che ha portato
ad almeno 5.500 profughi nel paese del Sud Pacifico, secondo quanto riferisce l’Ufficio Mondiale per il
Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Secondo le cifre del Governo, 35 persone hanno
perso la vita in seguito allo tsunami della scorsa settimana causato da un
sisma di magnitudo 8.1 scala Richter, il cui epicentro è stato localizzato a
345 chilometri a nordovest della capitale. Circa 1.500 persone costrette ad abbandonare
le proprie case sono ora sistemate presso 12 campi intorno alla città di Gizo.
Le condizioni sanitarie restano un problema in questi campi poiché per i
profughi la principale fonte di approvvigionamento idrico è rappresentata da
ruscelli ed acqua piovana. (…)
Il team delle Nazioni Unite di Controllo e
Coordinamento delle Calamità (UNDAC)
inviato presso le Isole sta lavorando a stretto contatto con il Governo per
incentivare il coordinamento e la gestione delle informazioni mentre il
Coordinatore Locale ONU presso le isole Fiji, Richard Dictus, si è recato ad
Honiara per incontrare le agenzie ONU e gli operatori presenti sul posto. Il
Fondo ONU per l’Infanzia (UNICEF) ha inviato kit sanitari d’emergenza, mentre gli
operatori sanitari continuano a monitorare malattie legate alla diarrea,
malaria e morbillo. Secondo fonti OCHA la prossima settimana verrà lanciata una
campagna su morbillo e vitamina A.
Il Governo riferisce che ci sono medici e forniture
sanitarie sufficienti per far fronte ai bisogni attuali. Secondo OCHA tuttavia
il numero di soggetti colpiti può salire poichè molte persone provenienti dalle
comunitá colpite ritornano alle loro case e vanno in ospedale.
Cinque equipe mediche provenienti da Francia, Taiwan,
Canada, Australia e la Croce Rossa sono state dispiegate per aiutare il
Ministero della Sanità e l’esercito francese ha inviato a Gizo medicine ed
altre forniture mediche.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=22164&Cr=solomon&Cr1=tsunami
Il WFP avvia
un aiuto di emergenza per le vittime afgane dell’alluvione, fornendo mezzi
sufficienti a nutrire 60 mila persone
Kabul, 5 aprile – Entro poche ore dalle prime notizie
di alluvioni primaverili devastanti che hanno raggiunto la capitale afgana, il
WFP ha accelerato i piani di aiuto che ad oggi hanno consentito di spedire 1000
tonnellate di razioni d’emergenza, sufficienti a sfamare 60 mila vittime delle
acque rigonfie per 30 giorni. A dispetto degli sforzi, il WFP rimane
preoccupato circa la sorte di molti che potrebbero trovarsi oltre il limite di
accessibilità per un aiuto immediato, bloccati in regioni remote, talora
lacerate dalla guerra, montane, tagliate fuori dalla distruzione delle strade
di accesso e conseguenti frane e valanghe. (…)
Lo sforzo di aiuto del WFP è ulteriormente complicato
nella provincia meridionale alluvionata di Helmand, dove la sicurezza è la
maggiore preoccupazione visti i frequenti scontri tra gli insorti e le forze
governative e internazionali. Raggiungere le vittime delle alluvioni in tale
area è diventata un’enorme sfida dal momento che gli autocarri che trasportano
gli alimenti del WFP vengono frequentemente assaliti da elementi
antigovernativi. (…) L’assistenza del WFP è parte di uno sforzo di assistenza
coordinato che include diversi ministri del governo, agenzie dell’ONU, Ong e i
militari internazionali.
http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=2429
(top)
Buon compleanno UE – Il 9 maggio la
bandiera europea sulle vette più alte delle Alpi.
Bruxelles,
18 aprile - Lo scorso 2 Dicembre, in occasione del secondo Forum Giuridico
della neve, le Guide Alpine della Lombardia hanno lanciato l'idea di un evento
- "Buon Compleanno UE" - che
portasse la bandiera europea sulle vette più alte delle Alpi. 50 Guide alpine
partiranno dunque il 9 maggio – giornata europea – per portare 50 bandiere
europee su altrettante vette della catena delle Alpi e sulle principali cime
italiane. Qui avrà luogo la cerimonia dell'alzabandiera, in contemporanea, alle
12 del 9 maggio. Con questa manifestazione i popoli delle Alpi – un territorio
che è stato in passato teatro di guerre, orrori e divisioni - intendono simbolicamente ringraziare e
celebrare questa Europa che ha saputo assicurare loro 50 anni di pace.
La
Commissione Europea patrocina l'evento ed il Vice Presidente Frattini
consegnerà quindi domani alle Guide alpine della Lombardia le 50 bandiere che
sventoleranno il 9 maggio sulle cime delle Alpi e delle montagne italiane. Il
Vice Presidente parteciperà in videoconferenza alla cerimonia, dal palazzo
della Commissione qui a Bruxelles.
Ecco
alcune delle principali vette. In Francia: il Dome de Neige des Ecrins, 4015
mt. nelle Alpi del Delfinato; il Grand Flambeaux, 3556 mt. e l'Aiguille
d'Argentiere, 3901 mt., entrambe nelle Alpi Graie. In Austria: il Gross
Venediger, 3674 mt., e il Gross Glockner, 3798 mt., entrambi nelle Alpi Tauri.
Tra Francia e Italia il Monte Bianco, 4808 mt. In Italia, tra le altre: il Gran
Paradiso, 4061 mt.; il Resegone, 1874 mt. ; l'Adamello, 1581 mt.; la Marmolada
di Rocca, 3342 mt.. Ma anche l'Etna, 3323 mt., il Vesuvio 1281 mt. e il Monte
Vettore, 2476 mt., negli Appennini
Rosella.CONTICCHIO-SCHIRO@ec.europa.eu
Nel ricordo
del Ruanda, Ban Ki-moon lancia l’appello per una “partnership globale
contro i genocidi”
9
aprile – Tredici anni dopo l’eccidio di circa 800˙000 ruandesi per mano
dei loro compatrioti in una campagna criminale organizzata, il Segretario
Generale Ban Ki-moon ha lanciato oggi l’appello per un “partnership globale
contro i genocidi” e si è impegnato a rendere più efficaci i meccanismi delle
Nazioni Unite per assicurare che un tale evento non si ripeta mai più.
In
un messaggio rilasciato per commemorare l’anniversario del genocidio, Ban
Ki-moon ha affermato che la posizione di Consigliere Speciale delle Nazioni
Unite per la Prevenzione
del delitto di genocidio, attualmente ricoperta dall’argentino Juan E.
Méndez, diventerà un’occupazione a tempo pieno e che anche il Comitato
Consultivo dell’ONU sulla Prevenzione del delitto di genocidio verrà rafforzato
aggiungendo che in questo ambito l’Africa ha già fatto dei passi avanti da
sola, come la proposta del Patto di Sicurezza, Stabilità e Sviluppo per la
Regione dei Grandi Laghi, che contiene misure di prevenzione e repressione del
delitto di genocidio. “Prevenire il delitto di genocidio è responsabilità
collettiva ed individuale”, ha affermato Ban Ki-moon, “Tutti hanno il loro
compito: i governi, i media, le organizzazioni della società civile, i gruppi
religiosi ed ognuno di noi. Creiamo una partnership globale contro il delitto
di genocidio; proteggiamo la popolazione dal genocidio quando i loro governi
non possono o non vogliono.” Il Segretario Generale ha reso omaggio sia alle
vittime del genocidio del 1994 che hai sopravvissuti, la cui “capacità di
recupero continua ad ispirare tutti noi.”
Il
Consiglio di Sicurezza ha creato il Tribunale penale internazionale per il
Ruanda (International Criminal Tribunal for Randa, ICTR)
per perseguire gli individui responsabili di aver perpetrato crimini di guerra,
crimini contro l’umanità e genocidio nel 1994, quando i miliziani Hutu e altri
hanno ucciso i Tutsi e gli Hutu moderati, spesso a colpi di macete o bastone.
Notando che gli Stati Membri hanno concordato sul principio di “responsabilità
di protezione” delle popolazioni in che rischiano un genocidio o di essere
vittima di crimini di guerra, Ban Ki-moon ha dichiarato che “la sfida è
rappresentata dalla necessità di dare un significato reale a questo concetto,
attivandosi per renderlo operativo. Solo in quel caso darà vera speranza a chi
potrebbe essere vittima di genocidio, crimini di guerra, crimini contro
l’umanità e pulizia etnica.”
L’UNICEF e il Governo canadese
supportano l’iniziativa “Marker vitali per un ambiente più sicuro”
Sarajevo,
4 aprile – Altri 133 chilometri quadrati di terreno, presunti campi minati, in
Bosnia-Erzegovina (BH) saranno segnalati con 10.400 cartelli di pericolo.
Grazie ai finanziamenti canadesi, l’UNICEF ha fornito i cartelli e altro
materiale per la BH Mine Action Centre, un’ONG locale.Circa un milione di mine
e ordigni esplosivi, residui bellici, sono tra le tante eredità pericolose
lasciate dal conflitto degli anni ’90 e con cui la popolazione bosniaca deve
convivere, inclusi i bambini. A meno che le aree pericolose non siano
chiaramente segnate, la popolazione potrebbe dimenticare o ignorarne
l’esistenza durante la loro vita quotidiana.
“La
BH MAC esprime la sua gratitudine all’UNICEF e al Canada per tutto ciò che ha
fatto finora per le mine, soprattutto per l’educazione ai pericoli delle mine e
per segnare i territori sospetti,” ha dichiarato il signor Dusran Gavran,
Direttore della BH MAC. “Le mine sarnno una minaccia in BH ancora per molto
tempo, quindi una continua educazione ai rischi delle mine e una segnaletica
dei campi minati sono necessari per evitare nuove vittime di mine e ordigni
inesplosi (...)”. Il segnare le aree minate è una componente essenziale della
riduzione dei rischi per tutta la comunità, come evidenziato da una ricerca e
dai feedback ottenuti dalle visite sul campo. Ricorda costantemente il tremendo
pericolo delle mine.
http://www.unicef.org/media/media_39304.html
“Verso la Perugia-Assisi. Per una
politica di pace. Per un pacifismo politico.”
Programma Seminario nazionale della
Tavola della pace - Padova, 4-5 maggio 2007
Il
seminario ha l´obiettivo di:
-
discutere gli obiettivi politici della Marcia Perugia-Assisi e della Settimana
per la pace e definire il programma di lavoro dei prossimi mesi;
-
approfondire il dibattito sulle missioni di pace dell´Italia e sugli interventi
civili nelle zone di conflitto;
-
organizzare l´Assemblea dell´Onu dei Popoli, l´Assemblea dell´Onu dei Giovani e
la Settimana per la pace;
- organizzare
il progetto “Ospita una persona. Adotta un popolo”;
-
avviare il programma “La mia scuola per la pace” 2007-2008 e l´anno dei diritti
umani e del dialogo interculturale.
(top)
“Dono di Vita”: altri quattro bambini vengono
operati al cuore con intervento salvavita
Il programma
del Rotary offre assistenza gratuita a bambini affetti da scompensi cardiaci gravi
Howard Chang and
A.C. Peter (a.c.peter@vsnl.com)
Delhi, 30 marzo – Quattro bambini dell’India rurale
saranno sottoposti la prossima settimana ad interventi chirurgici salvavita al
cuore grazie ad un partenariato tra i club Rotary e gli ospedali dell’area di
Dehli. I bambini, provenienti da Madanpur Khadar in Delhi, da regioni remote di
Haryana e da regioni del Kashmir, hanno malformazioni cardiache congenite che
possono essere fatali senza intervento. I bambini saranno sottoposti a test
clinici il 30 marzo al National Heart Institute e al Delhi Heart and Lung
Hospital. (…)
Il progetto fa parte del programma del Rotary “Dono di
Vita”, che unisce i club Rotary con gli ospedali per far affluire bambini con
gravi patologie cardiache a centri che possono praticare le cure appropriate.
“Le famiglie di questi bambini con malattie cardiache croniche non hanno mezzi
e non sarebbero mai in condizione di avere il denaro necessario per
l’intervento”, dice A. C. Peter, socio del club Rotary dei Delhi East End e uno
dei leader del programma. “Così il Rotary si fa avanti per sostenere questi
bambini e le loro famiglie”.
Recenti statistiche indicano che in India circa 8
bambini su 1000 soffrono di patologie cardiache congenite. Soltanto una piccola
minoranza di essi è sottoposta a cure specialistiche poiché la maggioranza non
può permettersi l’alto costo dell’intervento chirurgico. Il progetto “Dono di
Vita” è stato lanciato dai club Rotary in India nel dicembre del 2002; con
esso, centinaia di bambini nati con malformazioni cardiache hanno ricevuto gratuitamente
l’ intervento chirurgico, le medicine e le altre cure del caso. Il Rotary Club
di Delhi East End, che ha lanciato il suo programma Doni di Vita tre anni fa,
ha provveduto a far operare 28 bambini nei cinque mesi scorsi. Con questo
prgramma, anche molti bambini di nazioni limitrofe sono giunti in India e sono
stati sottoposti ad intervento, con esiti positivi. (…)
I club Rotary in India hanno programmato altri 100
interventi chirurgici per bambini bisognosi entro la fine di quest’anno, in
partenariato col National Heart Institute, Delhi Heart and Lung Hospital,
Fortis Hospital, Apollo Hospital e la comunità medica indiana.
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2007/309.html
12
associazioni insieme nella campagna
“Uniti per i bambini, Uniti contro l’AIDS”
Mille punti
di raccolta firme per le Giornate di mobilitazione del 14-15 aprile 2007
Milano, 10 aprile - “I bambini sono il volto
invisibile dell’AIDS”: questo è il messaggio principale della campagna Uniti
per i bambini, Uniti contro l’AIDS, che vede insieme 12 associazioni: la prima
iniziativa congiunta è prevista per i giorni 14 e 15 aprile, un weekend di
mobilitazione nazionale per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica
italiana sull’impatto particolare che l’HIV/AIDS sta avendo sulla vita di
milioni di bambini.
La Campagna Uniti per i bambini, Uniti contro l’AIDS è
stata promossa dall’’UNICEF, con l’adesione, in Italia, di Terre des Hommes Italia
e altre 10 associazioni: Amnesty International – Sezione italiana, ANLAIDS,
Archè, CESVI, CittadinanzAttiva, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa italiana,
LILA, Medici Senza Frontiere – Italia e Save the Children – Italia.
Il 14 e 15 aprile inizierà una raccolta firme, che si
concluderà a fine maggio, per chiedere al governo italiano il rispetto degli
impegni presi in materia di HIV/AIDS, con un attenzione particolare a quelli
relativi all’infanzia. Le 12 organizzazioni allestiranno oltre 1.000 punti di
raccolta firme nelle principali piazze d’Italia e in numerosi altri luoghi di
incontro. (…)
La Croce
Rossa Indiana combatte la discriminazione HIV/AIDS
di Amit Kumar della International Federation, Delhi
2 aprile – In India circa 5,2 milioni di persone
convivono con l’HIV ma molti sono lasciati isolati e senza cura a causa del
marchio e del fraintendimento in merito alla malattia. La Croce Rossa Indiana
sta pertanto lavorando per assicurare alle persone affette da HIV accesso alle
informazioni, alle cure e al sostegno medico. Nel contempo, la Società
Nazionale sta lavorando per accrescere la consapevolezza sull’HIV/AIDS tra
pubblico, mezzi di comunicazione, polizia e operatori sanitari nello sforzo per
aiutare coloro che sono affetti dal virus a vivere vite piene e vantaggiose
entro le loro comunità.
“Io mi sento meglio quando vengo qui,” dice Kavita,
operaia occasionale HIV positiva, che si sta sottoponendo a cura grazie ad un
progetto della Croce Rossa Indiana all’ospedale Thambaram.
“Loro capiscono il mio problema.” Il progetto, che si
sta sviluppando da luglio 2004, fornisce cibo e articoli per l’igiene alle
persone che convivono con l’HIV, e anche terapie a loro e alle loro famiglie.
L’ospedale ha 16 corsie per i pazienti HIV, 12 per persone affette da
tubercolosi, una unità per terapia intensiva, una corsia per bambini e una
corsia per cure palliative. (…)
Il progetto dell’ospedale Thambaram è appena un
esempio delle strategie sviluppate dalla Croce Rossa indiana per contrastare la
pandemia dell’HIV/AIDS. (…) Parimenti importante è la massiccia iniziativa di
appoggio della Croce Rossa che si indirizza al marchio e alla discriminazione.
In quanto facente parte di questa, il quartier generale nazionale della Croce
Rossa Indiana ha recentemente organizzato una gara di pittura e un seminario
sul tema “Prevenzione HIV/AIDS – mantieni la promessa” per coincidere con
l’ultima Giornata Mondiale per l’AIDS.
http://www.ifrc.org/Docs/News/07/07040202/index.asp
Meno casi
d’influenza aviaria quest'anno - segnale positivo per la FAO
Ma persiste
la minaccia per l'uomo e l’economia
Roma, 2 aprile - Nonostante i notevoli passi avanti
per tenere sotto controllo il virus mortale dell’influenza aviaria H5N1 a
livello mondiale, la malattia continua a diffondersi in nuovi paesi ed in nuove
parti di quelli dove non si è riusciti a contenerla, ha detto oggi la FAO. (…)
Meno casi di H5N1 quest’anno - Secondo il Capo del
Servizio Veterinario della FAO, Joseph Domenech, nel mondo “vi sono stati
quest’anno meno casi di quanti non ve ne fossero stati l’anno scorso nello
stesso periodo. Questo indica che vi è una riduzione del carico virale complessivo.
È minore la presenza del virus H5N1 nei volatili selvatici rispetto all’anno
scorso, quando abbiamo assistito ad un incremento improvviso del virus
particolarmente in Europa. Vi è inoltre maggiore trasparenza, migliore
controllo e le segnalazioni dei nuovi casi sono molto più tempestive" (…)
Secondo il dr Domenech: “Il rischio di una pandemia
continuerà ad essere presente nell’immediato futuro”. “Tuttavia la notizia
positiva è che molti paesi sono riusciti a fronteggiare la malattia; quella
negativa, che il virus continua a circolare in alcuni paesi dell’Africa e
dell’Asia. L’Egitto e l’Indonesia sono altamente infettati, così come la
Nigeria, anche se in grado minore. Con questa situazione è necessario
continuare ad incrementare gli sforzi globali per contenere la malattia, prima
che abbia l’opportunità di mutare in una forma che potrebbe minacciare il mondo
con una pandemia umana”.
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Medical
Teams International riceve una sovvenzione dalla Fondazione Gates per apportare
miglioramenti alla salute in Uganda
30 marzo - Medical Teams International ha ricevuto una
sovvenzione di 485.732 dollari dalla Fondazione Bill & Melinda Gates per
sostenere un programma della durata di 18 mesi rivolto a migliorare la salute
di donne e bambini impoveriti nel nord dell’Uganda.
La sovvenzione permetterà di addestrare 232 operatori
della sanità ugandese, di rinnovare due cliniche mediche di prima necessità e
attivare servizi igienici per oltre 40.000 persone che vivono nel Distretto
Lira dell’Uganda. I progetti sanitari aiuteranno migliaia di famiglie che
stanno rientrando a casa nei villaggi devastati da anni di conflitto. Acqua e
sistemi igienici sono distrutti e medicine e cliniche mediche sono inesistenti.
Mancanza di igiene e di acqua pulita contribuiscono a condizioni che
rapidamente divengono mortali: malaria, disidratazione da diarrea e infezioni
respiratorie acute. Lavorando insieme con il Ministero della Sanità, Medical
Teams International addestrerà coloro che si occupano della salute della
comunità, aiutandoli ad aggiornare le loro basilari capacità curative e a
meglio gestire le malattie dell’infanzia.
Medical Teams International opera nel nord dell’Uganda
dal giugno del 2004, fornendo cure mediche, educazione sanitaria, medicine e
provviste a cliniche e ospedali locali. Più di 40 squadre locali gestiscono
progetti nei distretti di Lira e Panzer. Sono previste dieci squadre di medici
volontari per prestare servizio in incarichi della durata di un mese nel corso
dei prossimi dodici mesi
http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=5717
(top)
La campagna “100 pompe in 100 giorni”
fornisce acqua pulita ai bambini in Africa
La stella del
tennis Nicole Vaidisova sostiene il lancio della campagna per portare acqua
pulita a comunità africane tramite i sistemi idrici PlayPump™
Westport, CT, USA, 22 marzo – Per celebrare la
Giornata Mondiale dell’Acqua e per migliorare nel mondo l’accesso dei bambini
all’acqua potabile, PlayPumps International, insieme con Save
the Children, ha lanciato una campagna per portare acqua pulita a 100 scuole e
comunità in Africa. Sostenuta dalla stella del tennis Nicole Vaidisova, la
campagna “100 pompe in 100 giorni” mira a raccogliere 1,4 milione di dollari
per finanziarie il sistema idrico PlayPump™ - una pompa innovativa mossa da un
circuito virtuoso. (…) La campagna, che inizia il 22 marzo e termina il 29
giugno, mobilita studenti, club, organizzazioni religiose e altri per
raccogliere denaro e diffondere la conoscenza del progetto; il ‘kit’ della
campagna contiene 100 idee per questi scopi.
PlayPumps International, che raccoglie fondi per
donare sistemi idrici PlayPump™ a scuole e comunità nell’Africa sub-sahariana,
è nota per il suo approccio collaborativo. PlayPumps International ha ricevuto
il sostegno di fondazioni, corporazioni, governi e celebrità, incluso l’artista
musicale Jay-Z, il cui documentario MTV “Diario di Jay-Z: Acqua per la Vita” ha
incrementato la consapevolezza della crisi dell’acqua.
Un sistema idrico PlayPump™ è un balocco con circuito virtuoso, collegato ad una pompa per
acqua e ad un serbatoio idrico, che fornisce acqua potabile e significativi
messaggi educativi a scuole e comunità africane. Entro il 2010, si prevede che
verranno installati 4.000 sistemi PlayPump™ in dieci nazioni sub-sahariane. (…)
http://www.savethechildren.org/newsroom/2007/clean-drinking-water.html
Scuole Verdi
programma anche le case degli studenti verdi
Quale parte
di un programma per incrementare l’efficienza energetica nelle scuole, circa 30
studenti nella California meridionale stanno aiutando gli altri studenti a
scambiare le lampadine convenzionali con tubi fluorescenti compatti
Contea di San Bernardino, California, USA, 4 aprile
(fonte: Solar Cooker International) – L’Alleanza per il Risparmio Energetico si
è accordata con la Edison della California del Sud per coinvolgere inizialmente
nove scuole elementari e superiori nel Distretto scolastico unificato di Alta
Loma, Hesperia e San Bernardino in un programma per introdurre nelle case Tubi
Fluorescenti Compatti (TFC) ad alta efficienza energetica. L’Edison della
California del Sud ha fornito i bulbi ad alta efficienza energetica e il
programma è sovvenzionato dagli utenti dei servizi pubblici della California e
amministrato dalla Edison della California del Sud sotto gli auspici della
Commissione dei Servizi Pubblici della California. (…) L’obiettivo immediato di
questo programma di scambio era di sostituire circa 4000 TFC al posto di
lampadine ad incandescenza durante l’anno scolastico 2006-2007. L’obiettivo a
lunga scadenza del programma è quello di scambiare 12 mila lampadine in tre
anni. Ma l’idea per risparmiare energia e denaro si è diffusa in modo così
rapido che in appena quattro mesi – e con appena nove scuole partecipanti
all’inizio – le scuole hanno dovuto affannarsi per tenere dietro alla domanda
per i TFC. Quando il polverone si è diradato, più di 8000 lampadine sono state
scambiate nel solo semestre autunnale. Ora altre 20 scuole si stanno
attrezzando per lo scambio di lampadine durante il semestre primaverile, con il
potenziale di scambiare diverse migliaia di TFC in più e sorpassare l’obiettivo
delle 12 mila del triennio in un anno soltanto. (…)
Basandosi su questi numeri, gli studenti delle nove
scuole partecipanti hanno già salvato più di 400 mila dollari in costi
energetici globali per le loro famiglie e circa 3 milioni di kWh nella durata
della vita dei TFC. Secondo le previsioni per la primavera, il programma Scuole
Verdi ha anticipato che le scuole faranno risparmiare più di 700 mila dollari e
5,2 milioni di kWh per la fine della scuola in giugno.
L’Alleanza per il Risparmio Energetico è una
coalizione di importanti dirigenti d’affari, di governo, ambientalisti e dei
consumatori che promuovono l’uso efficiente e pulito dell’energia nel mondo per
portare beneficio ai consumatori, all’ambiente, all’economia e alla sicurezza
nazionale.
http://www.greenbiz.com/news/news_third.cfm?NewsID=34856&CFID=16269766&CFTOKEN=43115861
Gli edifici possono avere un ruolo chiave nel
contrastare i cambiamenti climatici
Nella lotta ai cambiamenti climatici,
ottimi risultati si possono ottenere riducendo l’uso energetico negli edifici e
migliorandone l’efficenza
Oslo, 29 marzo – Un nuovo rapporto del Programma
Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) “Iniziativa per un’Edilizia Sostenibile”
(SBCI) afferma che il giusto mix di norme governative, maggior uso delle
tecnologie a basso consumo energetico e cambiamento di comportamento potrebbe
ridurre le emissioni di biossido di carbonio (CO2) derivanti dal mondo
edilizio, che annovera tra il 30 e il 40% d’utilizzo dell’energia globale.
La nuova relazione, Edilizia e Cambiamenti Climatici:
Status, Sfide e Opportunità, sostiene che ci sono molte opportunità per i
governi, le industrie e i consumatori d’intraprendere azioni adeguate da
applicare agli edifici e che aiuterebbero a mitigare gli effetti del
riscaldamento globale. Per citare l’esempio dell’Europa, lo studio ritiene che,
annualmente, più di un quinto dei consumi attuali d’energia, e fino a 45
milioni di tonnellate di CO2 potrebbero essere risparmiati entro il 2010
applicando standard più ambiziosi ai palazzi vecchi e nuovi.
Achim Steiner, Sotto-Segretario Generale ONU e
Direttore Esecutivo UNEP, ha dichiarato: “L’efficenza energetica, assieme a
nuove forme d’energia più pulite e rinnovabili, è uno dei pilastri da cui
dipende il proseguimento o la caduta di un mondo senza anidride
carbonica.”(...) “Questo rapporto si concentra sul settore dell’edilizia.
Secondo alcune stime conservative, il settore edilizio a livello mondiale
potrebbe contribuire alle riduzioni delle emissioni di 1,8 miliardi di
tonnellate di CO2. Il sotto-segretario ha poi aggiunto che una politica
d’efficenza energetica più aggressiva potrebbe ridurre queste emissioni di due
miliardi di tonnellate, ossia circa tre volte la riduzione prevista secondo il
protocollo di Kyoto.
http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=502&ArticleID=5545&l=en
Punti chiave della relazione “Edilizia e cambiamenti
climatici”
Oslo, 29 marzo – Durante la vita di un palazzo
normale, la maggior parte dell’energia non è consumata per la costruzione, ma
dopo che l’edificio viene messo in uso, cioè quando l’energia viene usata per
riscaldare, raffreddare, illuminare, cucinare, ventilare, ecc. Partendo da ciò,
la relazione preme per un maggior uso delle tecnologie già esistenti come
l’isolamento termico, l’energia solare e altri efficienti metodi
d’illuminazione e alimentazione, e per un’educazione ambientale e campagne di
sensibilizzazione. Generalmente più dell’80% dei consumi energetici si verifica
quando i palazzi sono “vivi”, e meno del 20% durante la loro costruzione.
“Per raggiungere un’efficenza energetica nei palazzi,
spesso non è necessario usare alte e costose tecnologie, ma soluzioni semplici
come un design intelligente, soluzioni energetiche flessibili e la divulgazione
di un’informazione appropriata per gli utenti degli edifici” ha dichiarato
Oliver Luneau, Presidente del SBCI
(Sustainable Building and Construction Initiative) e Direttore della
sostenibilità a Lafarge. “Le soluzioni semplici possono includere l’energia
solare e la ventilazione naturale, un migliore isolamento del rivestimento dei
palazzi, utilizzare materiali edilizi riciclati, scegliere dimensioni e forme
dei palazzi in base alla loro destinazione d’uso, ecc”. “Naturalmente si
possono raggiungere risultati ancora migliori se s’adottano soluzioni
costruttive più adeguate, come un’illuminazione e sistemi di ventilazione intelligenti,
riscaldamenti e condizionatori a basse temperature e sistemi di risparmio
energetico.”
Oltre a un maggior uso delle principali tecnologie di
risparmio energetico, il rapporto evidenzia l’importanza di un’adeguata
politica governativa sul codice edilizio, sui costi energetici e sui
finanziamenti per ridurre i consumi. (...)
http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=502&ArticleID=5545&l=en
«SolarExpo
2007»: energie rinnovabili e generazione distribuita - Verona, 19-21 aprile
(Fonte: GRILLOnews.it) «Solarexpo 2007» la
mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione
distribuita in calendario alla Fiera di Verona dal 19 al 21 aprile prossimi.
30.000 mq di area espositiva, oltre 460 espositori, più di 30 appuntamenti
convegnistici. Complice il “nuovo” Conto Energia e le recenti politiche del
Governo nell’ambito della energia e dell’efficienza energetica, i leaders
italiani ed esteri del mercato delle rinnovabili hanno deciso di investire
ancora in Solarexpo, che conferma dunque il proprio ruolo di evento ad alto
contenuto innovativo nell’ambito della tecnologia solare, sia termica che
fotovoltaica, geotermica, eolica e mini–idroelettrica. Per ulteriori info,
programmi dettagliati e acquisto del biglietto di ingresso: www.solarexpo.com
(top)
La sfida dei
cambiamenti climatici apre opportunità per i paesi in via di sviluppo
Il
cambiamento climatico riconosciuto come una delle principali sfide politiche,
tecniche, di sviluppo e societarie del secolo.
26 marzo – (…) Nel corso della sessione del 22 marzo
della Commissione sul Commercio 2007 tenutasi a Ginevra, dedicata a tematiche
emergenti nel dibattito commerciale, ambientale e dello sviluppo, gli esperti
hanno sottolineato come il riscaldamento globale stia accelerando a causa delle
attività umane e come gli schemi del cambiamento climatico stiano colpendo in
modo negativo tutti i paesi, anche i più poveri e meno capaci di reagire e
ovviare al problema.
Nonostante il bisogno urgente di iniziative, i
partecipanti all’incontro hanno concordato sul fatto che i provvedimenti presi
per il cambiamento climatico non dovrebbero precludere a Paesi in Via di
Sviluppo il raggiungimento dei loro obiettivi di crescita economica e riduzione
della povertà. Al contrario il cambiamento climatico presente e futuro dovrebbe
offrire nuove opportunità di lavoro e di business e incentivare lo sviluppo di
prodotti, servizi e tecnologie innovative che potrebbero contribuire ad una
mitigazione del cambio climatico. Le regole e le pratiche commerciali
dovrebbero facilitare l’uso diffuso di tali beni e servizi. (…)
I meccanismi del Protocollo di Kyoto, in particolare
il Clean Development Mechanism (CDM), avevano già proposto una riduzione dei
gas di emissione di oltre 1.9 miliardi di tonnellate sull’equivalente di
anidride carbonica. Con il prezzo del carbone ben superiore ai 10 dollari a
tonnellata, i paesi in via di sviluppo presentavano un enorme potenziale nel
generare flussi di investimenti “verdi”. In ultima istanza i partecipanti hanno
concordato sul fatto che il cambiameno climatico fosse innanzitutto una sfida
per lo sviluppo, rendendolo argomento di interesse imminente per l’ UNCTAD che
ad esempio potrebbe affrontarlo attraverso la promozione dell’alternativa dei
biofuel.
http://www.unctad.org/Templates/Page.asp?intItemID=4177&lang=1
Edificio ONU
ecologico in Montenegro
Podgorica – Il primo avamposto delle Nazioni Unite che
racchiude in sè principi ecologici sarà costruito nella capitale del Montenegro
su progetto di Daniel Fügenschuh. Per questa costruzione autonoma da un punto
di vista energetico la città di Podgorica ha donato una location molto
affascinante sulle rive del fiume Moracˇa. La dotazione speciale per la
tecnologia ecologica ed i servizi edili saranno finanziati dall’Agenzia
Austriaca per lo Sviluppo e realizzati dal Servizio Universitario Mondiale
Austria. L’edificio sarà finanziato dal governo montenegrino e disporrà di una
superficie utilizzabile di circa 1400 m². Il completamento è previsto per
l’anno 2008.
Il progetto è il risultato di un concorso di
architettura tenutosi nel 2005. La costruzione, che si stende sulla riva del
fiume, è immersa nel paesaggio e si presenta come la controparte orizzontale
dell’adiacente Millennium Bridge, il simbolo più recente di Podgorica. Le varie
agenzie ONU attive in Montenegro (UNDP, OMS, UNICEF, UNHCR, IOM e consulenti
ONU) staranno tutte sotto un unico tetto perforato da grandi aperture
predisposte per l’areazione e l’illuminazione naturale. Cellule fotovoltaiche
sul tetto faranno ombra fornendo altresì abbastanza energia per la richiesta
annuale stimata dell’edificio. (…)
Religione e spiritualità
(top)
Berna avrà verosimilmente una "Casa
delle religioni"
La presenza di sei religioni
nell'edificio (cristianesimo, islam, giudaismo, buddismo, induismo e bahaismo)
dovrà favorire il dialogo e la comprensione tra le culture.
Berna,
11 aprile - Le autorità della capitale hanno concesso il permesso di
costruzione per un progetto che vuole riunire sotto un unico tetto sei grandi
religioni. I lavori dovrebbero iniziare nel 2008. (…) L'inedito progetto
comprende pure una dimensione legata all'integrazione. Secondo i suoi
realizzatori, lo studio Bauart di Berna e gli olandesi di Urbanoffice
Architects, la "Casa delle religioni rappresenterà anche un modello contro
l'esclusione sociale e la ghettizzazione".
Ognuna
delle sei religioni disporrà di propri locali destinati al raccoglimento e alle
riunioni. Previsto pure uno spazio comune d'incontro tra gli esponenti delle
diverse fedi.
I
lavori dovrebbero iniziare nel corso del prossimo anno. Il costo della prima
tappa di costruzione è stimato a 51 milioni di franchi. L'inaugurazione è
invece prevista per il 2010. Il pastore Hartmut Haas dell'associazione
"Casa delle religioni" ha sottolineato che, sulla via che porta alla
realizzazione del centro, restano tuttavia ancora alcuni ostacoli finanziari. I
promotori del progetto dovranno infatti raccogliere ancora circa 7 milioni di
franchi. La responsabilità del finanziamento del progetto è affidata ad una
fondazione, supportata in gran parte da doni provenienti da cittadini privati.
(…)
A
livello mondiale, il cristianesimo riunisce 2,1 miliardi di fedeli, l'islam 1,3
miliardi, l'induismo 850 milioni, il buddismo 375 milioni, il giudaismo 15
milioni e il bahaismo 7 milioni.
In
Svizzera più dei tre quarti della popolazione sono di confessione cristiana,
secondo il censimento federale del 2000. Il 42% cattolici (3 milioni), il 35%
protestanti (2,6 milioni) e il 2,2% ortodossi o di un'altra comunità cristiana.
La religione musulmana è la seconda in ordine d'importanza, con oltre 300'000
persone, pari a più del 4% della popolazione. Alla comunità induista
appartengono 28'000 persone, mentre a quella buddista 21'000. Gli ebrei sono
circa 18'000 (0,2%). La maggior parte di loro (80%) sono di nazionalità
svizzera. Il bahaismo, una religione monoteista nata nel XIX secolo in Persia
(l'attuale Iran), conta un migliaio di fedeli.
(top)
La fotografia e il suo mondo – Premio “La Ruota d’Oro”
per l’artigianato artistico 2007
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni
Popolari, 9 maggio ore 17,30
Roma,
17 aprile - Istituito nel 1986 dal Rotary Club Roma Sud Ovest per valorizzare e
salvaguar-dare l’artigianato artistico, il premio rappresenta un importante
appuntamento culturale che ha avuto la collaborazione delle più importanti
istituzioni nazionali. Mostre, convegni e rassegne si sono svolte a margine
delle manifestazioni, nelle quali sono stati affrontati aspetti e problematiche
del settore.
Per
questa edizione del 2007 il premio è dedicato alla “Fotografia e il suo mondo”
e riguarderà tutti gli operatori di questo campo; sono previste due sezioni: la
prima, quella dei fotografi professionisti; la seconda, riservata ai giovani
futuri fotografi.
Museo
Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, Segreteria: popolari@arti.beniculturali.it
Rotary
Club Roma Sud Ovest, Segreteria: segreteria@rotaryromasudovest.org
Iscrizioni
scolastiche raddoppiate in Sudan all’apertura del nuovo anno accademico
Juba/Sudan,
2 aprile – Oggi circa 850.000 bambini sono iscritti a scuola nel sud del Sudan,
un aumento incredibile rispetto ai 343.000 di durante la guerra. Molti di
questi studenti sono stati iscritti nell’arco di un solo anno grazie a una
campagna lanciata il 1 aprile 2006 per aumentare le iscrizioni elementari.
L’iniziativa “Vai a scuola”, condotta dal Ministero dell’Istruzione, della
Scienza e della Tecnologia del Governo del Sudan, con il supporto dell’UNICEF
mira a riportare a scuola 1,6 milioni di bambini entro il 2007. (...) Degli
850.000 bambini iscritti a scuola, il 34 percento sono femmine (un passo
storico per abbattere quella barriera che impediva alle bambine di ricevere
un’istruzione). (...)
La
guerra ventennale che terminò a gennaio 2005 ha lasciato le infrastrutture del
Sudan del sud in macerie. Delle 2.922 scuole attualment operative nella
regione, solo il 16 percento sono permanenti. L’iniziativa “Vai a scuola”
sotiene la creazione di oltre 200 nuove classi permanenti, oltre al ripristino
delle 300 già esistenti. Più di 400 “classi-tende” sono già operative per
fornire un riparo alle scolaresche mentre gli edifici nuovi vengono completati.
Nel 2006 più di 2.500 insegnanti sono stati formati. Per il 2007 l’iniziativa
“Vai a Scuola” mira a formare più di 5.000 insegnanti attraverso un’intensa e
rapida formazione in Inglese e dulle metodologie d’insegnamento.
“Vai
a Scuola” fornisce un’opportunità senza precedenti per invertire i peggiori
effetti della guerra, grazie ai generosi contributi dei donatori, tra cui vi è
il Governo del Giappone, la Danimarca e l’Olanda, il Fondo Americano per
l’UNICEF, eil Comitato tedesco e svizzero per l’UNICEF.
L’UNICEF
ha richiesto 30 milioni di dollari per formare gli insegnanti nel Sudan del
Sud, costruire scuole permanenti, creare strutture e fornire i materiali per il
primo apprendimento, che aiuteranno gli alunni a rimanere a scuola e a ottenere
un’istruzione di qualità. Le donazioni finora coprono il 30 percento di questa
somma. (...) L’UNICEF è finanziato interamente da donazioni volontarie di
singoli, imprese, fondazioni e governi.
http://www.unicef.org/media/media_39278.html
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numero: 11 maggio 2007
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con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al
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