Good News Agency – anno VIII, n° 1
Settimanale - anno VIII, numero 1 – 19 gennaio 2007
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa
Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì
seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita gratuitamente
per via telematica ad oltre 3.700 media in
48 paesi e ad
oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato
al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione
è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale
“attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è inclusa nel
sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
Sommario
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia
e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e
spiritualità – Cultura e educazione
(top)
La Convenzione per la difesa e
promozione della diversità delle manifestazioni culturali entrerà in vigore il
18 marzo 2007
19
dicembre 2006 – La Convenzione per la difesa e promozione della diversità delle
manifestazioni culturali, adottata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO
nell’ottobre 2005 entrerà in vigore il 18 marzo 2007, tre mesi dopo che
all’UNESCO il 18 dicembre è stato depositato il 30° documento ufficiale di
ratifica; 22 documenti di ratifica erano già stati registrati il 15 dicembre.
Il
18 dicembre 13 paesi oltre alla Comunità Europea, hanno depositato i loro
documenti al quartier generale dell’organizzazione portando così a 35 il numero
complessivo delle ratifiche accolte. Il Direttore generale dell’UNESCO Koïchiro
Matsuura ha gradito l’elevato livello di interesse dimostrato dagli stati
membri per questo nuovo strumento legale. “La rapidità del processo di ratifica
non ha precedenti. Nessun’altra convenzione culturale dell’UNESCO è stata
adottata da così tanti stati in così breve tempo” ha detto Mr Matsuura. (…)
Quale
risultato di un lungo processo di maturazione e di due anni di intensi
negoziati caratterizzati da numerosi
meeting di esperti governativi e indipendenti, il testo cerca di riaffermare i
collegamenti tra le culture, lo sviluppo e il dialogo e di creare una
piattaforma innovativa per la cooperazione culturale internazionale. A questo
scopo esso riafferma il diritto sovrano degli stati di elaborare politiche
culturali con il proposito di “salvaguardare e promuovere la diversità delle
manifestazioni culturali” e di “creare le condizioni perché le culture possano
prosperare ed interagire in modo libero e reciprocamente benefico.” (…)
http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=36209&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
UNFPA accoglie con entusiasmo la
Convenzione sui diritti delle persone disabili
Nazioni
Unite - New York, 15 dicembre 2006 - Oggi l’United Nations Population Fund
(UNFPA), ha salutato l’adozione da parte della comunità mondiale della
Convenzione per i diritti delle persone disabili. Si tratta del primo trattato
globale per i diritti umani volto allo studio e allo sviluppo dei diritti delle
persone disabili con un accento particolare al diritto alla salute sessuale e
riproduttiva. La Convenzione è stata adottata all’unanimità dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite di mercoledì. “Questo è un importante passo avanti
per la promozione e la difesa dei diritti umani delle persone disabili” ha
detto il Direttore generale dell’UNFPA. I 650 milioni di persone disabili
presenti nel mondo hanno sofferto discriminazioni e negligenze e questo
trattato apre la strada ad azioni correttive in modo che esse possano godere di
tutti i diritti umani e delle libertà essenziali. La meta internazionale di
raggiungere entro il 2015 l’acquisizione universale della salute riproduttiva
in tutto il mondo non può essere realizzata finché le persone disabili non
siano inserite nella corrente principale e incluse nelle politiche e nei
programmi per il miglioramento della salute sessuale e riproduttiva. Nel corso
della storia le persone disabili sono state emarginate, bollate e private delle
opportunità e delle libertà ed hanno sopportato sterilizzazioni e aborti forzati. Studi hanno dimostrato che le
persone disabili hanno il triplo di possibilità di essere vittime di abusi
fisici e sessuali rispetto alle altre persone e corrono maggiori rischi di
contrarre l’AIDS. (…)
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=919
Diritti umani
(top)
Afghanistan: più di un milione di
rimpatriati hanno ricostruito le proprie case grazie all'assistenza dell'UNHCR
26
gennaio 2007 - Dall'inizio del programma di rimpatrio in Afghanistan cominciato
nel 2002, più di un milione di cittadini afgani rimpatriati dal Pakistan e
dall'Iran hanno costruito le proprie case grazie all'assistenza dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Per gli afgani
rimpatriati, l'abitazione rappresenta una delle necessità più urgenti. Il
programma abitativo dell'UNHCR si prefigge lo scopo di aiutare i rifugiati
rimpatriati e gli sfollati interni più vulnerabili presenti in Afghanistan.
Nel
corso degli ultimi cinque anni, l'UNHCR ha lavorato con il Governo afgano e le
agenzie partner al fine di fornire più di 160mila kit abitativi ai rimpatriati
più vulnerabili. Le famiglie scelte per l'iniziativa devono impegnarsi a costruire
le mura della propria casa prima di ricevere legname per il tetto e infissi per
le finestre e le porte. Viene anche consegnato loro del denaro contante (dai 50
ai 100 dollari) come contributo per costruire le loro case. (…)
Lancio del
Centro UPEACE per i Diritti Umani
Luogo: Quartier Generale UPEACE, San José, Costa Rica.
10 dicembre 2007 - L'Università per la Pace delle Nazioni
Unite (UPEACE) ha inaugurato ufficialmente oggi il Centro UPEACE per i Diritti
Umani in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti Umani (10
dicembre 2007). L'inaugurazione si è tenuta nel campus UPEACE di San Jose, Costa Rica. La
cerimonia è stata aperta dal Rettore UPEACE Julia Marton-Lefèvre che ha accolto
l'inaugurazione del Centro UPEACE per i Diritti Umani come un ulteriore
importante e positivo passo nel lavoro crescente della UPEACE.
Il Direttore del Centro, Prof.
Elizabeth Griffin, ha delineato il mandato del Centro con le seguenti
parole:"secondo la nostra visione il Centro UPEACE per i Diritti Umani
offrirà uno spazio promotore di istruzione, formazione, ricerca e appoggio alle
tematiche chiave dei diritti umani. Seguiamo un approccio multidisciplinare per
i diritti umani e le nostre attività si concentreranno sulla promozione di un’
integrazione di teoria e pratica di tali diritti.
Durante la cerimonia è stata
inaugurata una mostra fotografica dal titolo “Immaginare i diritti umani”. La
mostra si compone di foto scattate dalla facoltà UPEACE e da studenti che si
appellano ai diritti umani.
http://www.upeace.org/news/index.cfm?id_activity=453&actual=2007
Economia e sviluppo
(top)
L’economia mondiale rallenta nel 2007,
ma la crescita nei paesi in via di sviluppo rimane forte
Bruxelles,
12 gennaio 2007 (UNRIC) - Dopo tre anni di forte crescita, il 2007 porterà a un
rallentamento dell’economia mondiale secondo le previsioni delle Nazioni Unite
sull’economia globale. Allontanandosi dall’eccezionale crescita del Prodotto
Mondiale Lordo del 4.0% raggiunta nel 2005 e dal 3.8% stimato per il 2006, nel
2007 la crescita si attesterà sul 3.2%. (…)
I
paesi in via di sviluppo e le economie di transizione hanno raggiunto una media
di crescita in produzione rispettivamente del 6.5 e del 7.2 %. Anche nel 2007,
sebbene ridotta, si prevede una forte crescita economica per i paesi in via di
sviluppo: 5.9% per i paesi in via di sviluppo e 6.5% per le economie in transizione.
(…) Le economie dei paesi asiatici sono in testa alla lista dei paesi in via di
sviluppo per ciò che riguarda la crescita economica, raggiungendo il 7.6 % nel
2006. La Cina è ritornata su livelli di
crescita di più del 10%. Anche la crescita nel sud-est asiatico,
India in testa, è stata forte con un
tasso annuo del 6.7%.
Il
documento La Situazione e le Prospettive dell’economia globale 2007 è redatto,
all’inizio di ogni anno, dal Dipartimento ONU degli Affari Economici e Sociali
(UN DESA), dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo
(UNCTAD), e da cinque Commissioni regionali delle Nazioni Unite (Commissione
Economica per l’Africa (ECA), Commissione Economica per l’Europa (ECE),
Commissione Economica per l’America latina e i Carabi (ECLAC), Commissione
Economica per l’Asia e il Pacifico (ESCAP), e Commissione Economica e Sociale
per l’Asia Occidentale (ESCWA) - http://www.un.org/publications
World
Social Forum 2007. A Nairobi si presenta un altro modello di sviluppo
Roma,
18 gennaio - Nairobi, Africa. A poche centinaia di chilometri dalla guerra
somala, in un paese come il Kenya laboratorio negli anni '80 e '90 delle
liberalizzazioni imposte da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale,
oltre 150mila delegati si incontreranno per il 7° Forum Sociale Mondiale. Dopo
Bamako, in Mali, nel gennaio 2006, oggi Nairobi diventa la capitale dell'altro
mondo possibile, nel tentativo di connettere le reti dei movimenti sociali
africani, come ROPPA che coordina oltre 35 milioni di contadini, con le agende
politiche dei movimenti mondiali.
Tutela
dei beni comuni, diritti umani, alternative economiche, diversi temi uniti
nell'obiettivo di costruire una globalizzazione dei diritti che sappia fare da
contraltare alla globalizzazione delle imprese, troppe volte non
controbilanciata da adeguate norme giuridiche internazionali per la tutela dei
diritti del lavoro, dell'ambiente e delle comunità. (…)
Nairobi
_ WSF _ Terrain 3 _ 21 gennaio 2007 - Modelli di sviluppo alternativi:
AltrAgricoltura, AltroMercato, AltrEnergia: verso un modello di sviluppo
rispettoso dell’ambiente e degli ecosistemi
Promotore:
Legambiente. Partners: FAIR (Italia), Associazione ONG Italiane (Italia),
Tavola della Pace (Italia), Contratto mondiale per l’Energia e il Clima,
Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua, CIPSI (Italia) ISODEC
(Ghana), SOMIRENEC (Kenia) (…)
Nairobi _WSF_ Terrain 7_ 22 gennaio 2007 - Mercati
locali, sviluppo e globalizzazione alternativa
Il
workshop sarà incentrato sulle economie locali e regionali, intese come uno
strumento importante per il sostegno allo sviluppo sostenibile per le comunità
locali, del nord come del sud del mondo. Promotore: Fair. Partners: AIAB -
Associazione Italiana Agricoltura Biologica, Centro Internazionale Crocevia,
Legambiente, Tradewatch.
Nairobi _ WSF _ Terrain 2 _ 21
gennaio 2007: Perspectives and change in the Fair Trade's future
Copromotori: FAIR, Consorzio
Ctm Altromercato, IDEAS, Meru Herbs
La Federazione Internazionale Terre des
Hommes organizza 5 workshop e 2 eventi al World Social Forum di Nairobi
Milano,
18 gennaio - La Federazione Internazionale Terre des Hommes (IFTDH), membro del
Consiglio Internazionale del World Social Forum, ha organizzato cinque workshop
in occasione del prossimo Forum Sociale Mondiale di Nairobi (20-26 gennaio
2007) che tratteranno temi quali gli effetti della globalizzazione sui diritti
economici, sociali e culturali dei minori, soprattutto per quel che riguarda
l'istruzione e la sanità. Allo stesso tempo l'IFTDH darà la possibilità ai
giovani di far sentire la propria voce al Forum grazie all'organizzazione di
due eventi. Programma:
Workshop
1: Merchandising Public Interest: 21st Century Social Darwinism of Children (La
commercializzazione dell'interesse pubblico: il darwinismo sociale dei minori
nel Ventunesimo secolo). Potranno i bambini sopravvivere al blitz delle forze
di mercato? Workshop 2: Fighting Together Against Child Trafficking in Africa:
A Global Challenge (Lotta congiunta contro il traffico di minori in Africa: una
sfida globale). Bambini vittime di traffico: cosa c'è di nuovo nelle forme
moderne di schiavitù? Workshop 3: Culture and Implementation of Fundamental
Rights (Cultura e attuazione dei
Diritti fondamentali). Workshop 4: Teenage Pregnancy: Promoting Girls’ Dignity
in East Africa (Gravidanze precoci: la promozione della dignità delle minori
nell'Africa Orientale). Workshop 5: Future Strategies and Campaigns of the
World Social Forum (Strategie future e campagne del World Social Forum).
Terre
des hommes (TDH) Italia onlus è una organizzazione non governativa che si
occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di
sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso. www.terredeshommes.org e www.terredeshommes.it
Libano: l’ICRC termina i progetti idrici addizionali
3 gennaio
2007 – In Libano, l’ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) ha
recentemente portato a termine sette grandi progetti di ristrutturazione e
riabilitazione nel sud del Paese e nella valle di Bekaa. (…) Nel sud del Libano,
dove le infrastrutture sono state gravemente danneggiate dal conflitto armato
della scorsa estate, l’ICRC ha fornito un generatore elettrico di emergenza per
la centrale di trattamento delle acque di Taybeh da installare all’inizio di
gennaio 2007. Il generatore, con una capacità di 1100 kVA, permetterà alla
Società di gestione acque del Libano meridionale di pompare l’acqua dal fiume Litani
ad una centrale di trattamento idrico, anch’essa ristrutturata di recente
dall’ICRC, a beneficio di tutti gli abitanti dei paesi di Bint Jbail Caza.
Al
pozzo Marj al Khoukh, da cui si raccolgono 3˙500 metri
cubi al giorno di acqua utilizzate dai 15˙000
residenti di Marjayoun Caza, è stato installato nelle scorse settimane un
generatore elettrico di emergenza da 550 kVA. A Yohmor e Arnoun, l’ICRC ha
terminato la riabilitazione della stazione di pompaggio dell’acqua. “Dei 66
villaggi di Nabatieh Caza, Yohmor e Arnoun sono i più disagiati a causa della
carenza di risorse idriche, pozzi e sorgenti e alla complessità del sistema di
fornitura dell’acqua”, ha affermato Corban.
Nella
valle di Bekaa, la stazione idrica di Shamsine, di cui fruiranno 10 villaggi
nell’area di Al-Sharki area, è stata rimessa in funzione dagli ingegneri dell’ICRC
e dalla Società di gestione acque del Bekaa (BWE) nelle scorse settimane. L’ICRC
ha donato inoltre un nuovo set di pompaggio alla BWE, che fornirà 4˙000 metri cubi di acqua al giorno, ed ha assistito
l’installazione un nuovo pannello di controllo elettrico per il pozzo Lakkis a Baalbeck.
Il pozzo potrà fornire 2˙500 metri cubi di acqua al
giorno alla città di Baalbeck.
L’assistenza
fornita dall’ICRC ai centri di estrazione e trattamento dell’acqua dal 30
luglio 2006 andrà a beneficio di circa 419˙700 abitanti
del Libano meridionale, della regione di Bekaa e della periferia meridionale di
Beirut fornendo 47˙500 metri cubi di acqua al
giorno.
Sviluppo: il boom del commercio sud-sud rimodella
l’ordine mondiale
Thalif Deen
Nazioni
Unite, 21 Dicembre (IPS) – Le nuove
potenze economiche mondiali, tra cui India, Brazile, Sudafrica e Cina, sono
ampiamentee responsabili di un drastico aumento del commercio e degli
investimenti tra le 132 nazioni in via di sviluppo del Sud globale.
"Il
Sud nel suo insieme non è soltanto più ricco in assoluto ma il suo peso
economico complessivo, rispetto all’economia mondiale, è ugualmente aumentato
in modo notevole," dice Yiping Zhou, direttore dell’ Unità Speciale delle
N.U.per la Cooperazione sud-sud. Secondo le ultime cifre, il commercio sud-sud
è cresciuto rapidamente nell’ultimo decennio: da 222 miliardi di dollari nel
1995 a 562 miliardi di dollari nel
2004. le cifre per il 2005 e il 2006 dovrebbero essere notevolmente più elevate.
(…) Gli investimenti esteri sud-sud (FDI) sono ugualmente aumentati, da circa
14 miliardi di dollari nel 1995 a 47 miliardi di dollari nel 2003, mentre le cifre per il 2006 dovrebbero superare i 55 miliardi
di dollari.
Il
segretario Generale delle N.U. Kofi Annan sottolinea che il commercio con il
sud è aumentato rapidamente. Le società multinazionali del sud sono diventate
fornitrici di capitali e tecnologia, hanno creato impieghi e generato
ricchezza. "I paesi in via di sviluppo in rapida crescita sono emersi come
importanti fonti di investimenti, rimesse (degli emigranti) e aiuto allo
sviluppo," ha detto ieri, intervenendo a una riunione durante la giornata
delle N.U. per la Cooperazione sud-sud. Annan ha detto che le recenti riunioni
e iniziative, compreso il vertice Arabia-Sudamerica dell’anno scorso e quello
tra Cina e Africa di quest’anno, "segnalano un forte impegno dei paesi in
via di sviluppo per sostenere e aumentare questo slancio." (…)
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=35931
Malgrado gli scarsi
progressi nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo mondiali, ci sono
ancora ragioni di ottimismo: così afferma il consigliere delle Nazioni Unite
20 dicembre – I progressi nel raggiungimento degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite (MDGs), che si
propongono di contrastare la povertà, la fame ed altre piaghe sociali entro il
2015, sono lenti ma alcuni paesi stanno rendendosi conto dell’importanza degli
obiettivi di vita o di morte e vanno accrescendo la consapevolezza di cosa deve
essere fatto per ottenerli, ha detto oggi il consigliere delle Nazioni Unite su
questo progetto, facendo risuonare una nota di ottimismo.
Comunque Jennifer Sachs, il Consigliere Speciale del
Segretario Generale per i MDGs, ha detto che non si fa illusioni perché mentre
il discorso sugli obiettivi dei paesi e delle organizzazioni donatrici è ben
accolto, questo però significa poco se non si intraprendono azioni concrete da
far seguire alle parole. “Credo che
potremo concludere quest’anno con una nota di ottimismo, poiché si stanno
realizzando molte cose importanti. Vari governi si stanno associando allo
sforzo di raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La maggior
ragione di ottimismo viene dal fatto che siamo un mondo ricco di conoscenze, di
scienza e tecnologia e che fa tentativi comprovati per sconfiggere la povertà,
la fame e la malattia, e credo che il
pianeta potrà vedere il lavoro ultimato”,
ha detto ai giornalisti. (…)
I MDGs sono stati concordati dai leader del mondo al
Summit del Millennio delle NU nel 2000. Essi includono sradicamento della povertà estrema e della
fame, diritto all’educazione primaria per tutti, promozione della parità dei sessi, riduzione della mortalità
infantile, miglioramento della salute delle madri, battaglia contro HIV/AIDS,
malaria ed altre malattie, garanzie per la sostenibilità ambientale e
promozione di un’iniziativa globale per
lo sviluppo.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=21066&Cr=millennium&Cr1=development
IFAD finanzia il programma d’aiuti per
la ricostruzione dell’Eritrea dopo il conflitto
Roma,
15 dicembre 2006 – Più di 200.000 famiglie eritree, che sono state vittime
delle recenti guerre di confine e delle lunghe siccità, parteciperanno a un
nuovo programma di sviluppo agricolo e pastorizio studiato per aumentare la
produttività e incentivare i guadagni rurali. I 23,12 milioni di dollari per il
Programma di Ripresa e Sviluppo Rurale Post-Crisi giungeranno in parte da un
prestito di 12,24 milioni e da una sovvenzione di 343.000 dollari, entrambi
stanziati dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). L’accordo
finanziario per il prestito e la sovvenzione è stato firmato oggi da Zemede
Tekle Woldetatios, ambasciatore eritreo per l’Italia, e dal Presidente
dell’IFAD Lennart Båge proprio nella sede dell’IFAD. L’Ente per l’Ambiente
Mondiale destineranno 7,28 milioni di dollari al finanziamento della gestione
delle risorse naturali, uno dei punti del Programma, mentre il resto dei fondi
verrà stanziato dai partecipanti al Programma. (…) Le attività del Programma si
svolgeranno a Debub e a Gash Barka (le due regioni più colpite, oltre
all’Etiopia, dai conflitti armati della fine degli anni ’90). Più dell’80
percento della popolazione di queste regioni è povera e malnutrita. Migliaia di
famiglie coltivano appezzamenti che non superano l’ettaro, e non possiedono
capi di bestiame. Il programma coinvolgerà la famiglie più vulnerabili delle
varie comunità, incluse quelle guidate da donne, rimpatriati ed emigranti
interni. (…) http://www.ifad.org/media/press/2006/48.htm
Una seconda Smart Community in Yemen
L’ESCWA
dell’ONU ha firmato una Carta per la Comprensione (MOU) con il Ministero
yemenita per la Progettazione e la Collaborazione Internazionale, e con il
Programma Nazionale per la Creazione d’Infrastrutture (NPCB), affiliato con il
Fondo Sociale per lo Sviluppo Al-Saleh. Questa Carta è un secondo passo dopo
l’implementazione del Progetto Smart Community (SCP) in Yemen, implementazione
avvenuta con la creazione di una comunità SCP nel villaggio di Hadran, nella
Valle Bani Matar, a circa 40km a ovest della capitale Sanà. Questa comunità
sarà la seconda del suo genere a essere creata nello Yemen, e le sue attività
verteranno principalmente sulla coltivazione delle piante di caffé, una delle
principali attività agro-alimentari della regione. La firma della Carta è stata
seguita da una Protocollo di Accordo firmato dall’ESCWA dell’ONU e dall’NPCB
per avviare l’attuazione del progetto, che s’avvierà con un programma di
formazione per i manager del Multi-purpose Technology Community Centre (MTCC) e
gli operatori dell’Unità Elaborativa Agro-Alimentare (AFPU), e con la
ristrutturazione di due locali che ospiteranno l’MTCC e l’AFPU nel villaggio.
Durante la missione in Yemen di Hratch Louyoumjian, consulente informatico e
tecnologico dell’ESCWA dell’ONU, è stato organizzato un seminario di
presentazione per tutti i coinvolti nel progetto SCP ad Hadran, Bani Matar. Il
seminario includeva presentazioni fondamentali del progetto e sull’importanza
del caffè per la regione. (…)
Solidarietà
(top)
Il Fondo Christian Children’s completa
la fase due del Programma di ricostruzione Tsunami
4 gennaio 2007 – Nell’anniversario del secondo anno,
il Fondo Christian Children’s (CCF) ha completato la seconda fase del programma
triennale di ricupero e ricostruzione, il CCF ha raccolto 19.080.054,68 dollari
per gli sforzi relativi al soccorso, ricupero e ricostruzione dello tsunami in
India, Indonesia e Sri Lanka. Ciò include 11.221.699 milioni di dollari di
contributi pubblici e 7.858.355,68 milioni di dollari in borse di studio.
Il CCF rispose nello spazio di poche ore dopo che lo
tsunami aveva devastato le zone costiere dell’Asia meridionale nel dicembre
2004, allorché si persero oltre 200.000 vite umane e 1,5 milioni di bambini e
famiglie divennero profughi. Le squadre di risposta di emergenza del CCF,
operando con il personale del CCF locale e i volontari, distribuì
immediatamente cibo, lenzuola e coperte, vestiario, medicine e altri generi di
conforto essenziali alle famiglie profughe. Il CCF si mise rapidamente in moto
per stabilire un piano triennale di ricostruzione e iniziative di sviluppo che
fornissero un effetto a lungo termine alle famiglie colpite dallo tsunami
mediante programmi di ristabilimento del sostentamento e protezione dei
bambini. Gli sforzi per il ricupero sono proseguiti per un anno e trasferiti in
sforzi per la ricostruzione che sono continuati per due anni.
Durante i primi due anni il CCF ha speso per il soccorso
e ricupero dello tsunami in India, Indonesia e Sri Lanka un totale di
12.636.751,62 dollari. Questa spesa comprende: 6.412.365,48 dollari di
contributi pubblici e 6.224.386,14 di spese per assegnazione di finanziamenti.
(…)
http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=5580
I contadini poveri che cooperano e
mettono in comune le loro conoscenze hanno migliori raccolti. È questa la
filosofia della Scuola dei Coltivatori.
29 Dicembre 2006 – Nella società Cambogiana, I più
poveri sono soliti lottare da soli per la loro sopravvivenza. Sono isolati dal
centro di decisoni politiche, e questo impedisce ogni miglioramento delle loro
condizioni di vita. Ma I contadini delle piccole comunità hanno spesso sia le
conoscenze sia l’energia per continuare, specialmente se hanno fiducia in se
stessi e mettono in comune le loro conoscenze. Ed è proprio questo il principio
fondamentale della Scuola per I Coltivatori
.
Insieme ai capi dei villaggi, il consulente del
progetto prescelto seleziona le famiglie adatte a partecipare alla Scuola dei
Coltivatori. Una volta formato il gruppo, I membri arrivano ad una decisione
comune sul luogo delle riunioni, l’oggetto da discutere e I loro obiettivi
individuali.
IL primo compito è quello di trovare una parcella di
terra che possa essere usata per la dimostrazione, dove il gruppo possa
svolgere degli esperimenti di coltura.
Quando si vive sulla soglia della fame non si fanno
esperimenti sulla propria terra. Pertanto, i membri mettono a disposizione del
gruppo un piccolo pezzo di terreno, e ricevono in cambio una parte del
raccolto. In alternativa il gruppo si rivolge al capo del villaggio per
prendere a prestito un piccolo appezzamento. Il gruppo decide quale coltura
sperimentare e il tipo di istruzioni o formazione di cui ha bisogno. Le
attività prendono spunto da problemi reali. Questi variano dal controllo dei
parassiti alle forti inondazioni o l’uso di nuove colture. (…)
http://www.dca.dk/sider_paa_hjemmesiden/where_we_work/asia/cambodia/read_more/farmer_field_school
L’Olanda fa
la più generosa donazione di tutti i tempi all’UNICEF
Più di $ 200
milioni destinati all’istruzione nei paesi in crisi e in via di ripresa
Ginevra/L’Aja, 22 dicembre 2006 – Milioni di bambini
dei paesi in via di sviluppo hanno una nuova speranza: il governo olandese ha
oggi annunciato d’aver stanziato 201 milioni di dollari a favore dell’UNICEF,
per ampliare radicalmente gli sforzi dell’organizzazione per assicurare ai
bambini dei paesi in guerra, colpiti da disastri naturali o in via di ripresa
dopo un conflitto, la possibilità d’andare a scuola. È la donazione più
generosa che l’UNICEF abbia mai ricevuto per un unico progetto durante i suoi
60 anni d’attività. Permettere ai bambini dei paesi in difficoltà, che sia per
guerre o calamità naturali, di continuare a studiare è uno degli scopi
principali dell’UNICEF, e questa donazione permetterà di mandar avanti
gradualmente molti programmi. I bambini si riprenderanno più velocemente se
avranno scuole, un’oasi felice sia fisicamente che psicologicamente. L’UNICEF
ha alle spalle anni d’esperienza nell’innovazione e nel lavorare con
organizzazioni locali. Sappiamo che il nostro investimento ci porterà ancora
più vicino a soddisfare gli Obiettivi del Millennio, specialmente quelli
riguardanti l’istruzione PER TUTTI I RAGAZZI E RAGAZZE”, ha dichiarato il ministro
olandese per lo Sviluppo e la Cooperazione, Agnes van Ardenne. Attualmente,
metà dei bambini nel mondo, che non ricevono un’istruzione, vivono in 70 paesi
dove è in corso un conflitto o c’è stato. (…)
L’UNICEF riceverà anche, sempre dal governo olandese,
altri $56 milioni per programmi idrici e sanitari, 24 milioni di dollari per
programmi di tutela infantile e $24 milioni per prevenire e curare l’HIV/AIDS.
(…)http://www.unicef.org/media/media_37867.html
Save the
Children riceve donazione di un milione di dollari dalla Fondazione Gates per
assistere le famiglie profughe nel Darfur occidentale
Westport, Conn. 20 dicembre 2006 - Save the Children
ha oggi annunciato di aver ricevuto una
donazione di un milione di dollari dalla Fondazione
Bill & Melinda Gates per un progetto relativo ad acqua e a misure igieniche
nel Darfur occidentale, in Sudan. La donazione aiuterà l’agenzia a fornire
attrezzature igieniche e a depurare l’acqua potabile per oltre 55.000 bambini
profughi e a famiglie costrette ad abbandonare le loro abitazioni e a vivere in
ricoveri temporanei a causa di violenze ininterrotte.
La donazione è la terza che Save the Children ha
ricevuto dalla Fondazione Gates per fornire soccorso all’emergenza in atto nel
Darfur. Le due precedenti donazioni erano state utili per aiutare Save the
Children ad effettuare una rapida valutazione delle condizioni che si
riferivano ai bambini e a varare gli sforzi per soccorsi umanitari nel Darfur.
http://www.savethechildren.org/newsroom/2006/save-the-children-receives-1.html?print=t
14 dicembre 2006 – Africare ha ospitato giovedì il
lancio di una nuova organizzazione non profit- Il Fondo della Sierra Leone -,
ed ha aperto le porte ad una discussione sul passato e sul futuro per portare
aiuti alla Sierra Leone. L’evento ha avuto luogo una settimana dopo il lancio a
Hollywood del film “Blood Diamond”, ed è servito come opportunità per fornire
contributi e sensibilizzare la
coscienza internazionale riguardo le necessità di sviluppo della nazione. Il
Fondo della Sierra Leone è stato istituito come parte di uno sforzo nelle zone rurali del paese teso
ad alleviare le conseguenze di una guerra civile decennale in Sierra Leone che
cominciò nel 1991.
A margine del ricevimento di Giovedì, il Presidente di
Africare Julius E. Coles si é soffermato sul grintoso e giovanile spirito dei
fondatori della nuova organizzazione. Ha ricordato a tutto il pubblico che
Africare era una volta solamente una piccola base operativa tra due uomini con una visione. Una visione che si è
più tardi estesa in 35 nazioni del
continente africano fornendo circa 580
milioni di dollari in assistenza allo sviluppo per migliorare la qualità della
vita delle popolazioni.
In Sierra Leone il lavoro di Africare cominciò nel
1984 quando il Ministro della Salute richiese allo staff di Africare di
replicare un programma simile che avevano sviluppato in Gambia. Il loro
obiettivo, in collaborazione con l’UNICEF e la Banca Mondiale, era quello di
migliorare l’organizzazione della distribuzione di farmaci essenziali nelle
aree rurali. Alan Alemian era un membro di quel gruppo e un operatore chiave
nei programmi di aiuto d’emergenza sviluppati per aiutare i profughi quando la
guerra civile scoppiò nel 1991. (…)
I campi d’emergenza, oltre alla distribuzione di cibo
e di assistenza medica, svilupparono programmi agricoli di aiuto che hanno
fornito terra per i profughi per produrre i loro raccolti di sussistenza e
ridurre la dipendenza da aiuti alimentari. Questi programmi continuarono
durante la guerra prima di trasformarsi
in programmi post conflitto come il CORAD. (…)
http://www.africare.org/news/news_release/sierraleone.html
Portare
acqua potabile alle scuole in Kenya
Finanziamenti
aiutano a migliorare sanità e igiene per i bambini
Nairobi, Kenya, 14 dicembre
2006 - In collaborazione con il governo del Kenya, l’organizzazione CARE
lancerà un nuovo programma atto a migliorare l'accesso ad acqua potabile,
sanità e igiene per i bambini delle scuole. Istituito dalla Fondazione Bill
& Melinda Gates e dal partenariato Global Water Challenge il programma,
noto come SWASH+ (Sustaining and Scaling School Water, Sanitation, and Hygiene
Plus Community Impact), provvederà ad identificare, sviluppare e testare
progetti innovativi per l'accesso nelle scuole ad acqua , sanità e igiene nella
provincia keniota di Nyanza. Nell'arco di cinque anni, il programma SWASH+ raggiungerà
almeno 300 scuole (tra cui 90.000
studenti dei primi tre anni) e fornirà informazioni preziose su costi e
benefici di fornitura idrica nelle scuole, sanità e igiene.
Il problema globale dell'accesso all 'acqua potabile e ai servizi sanitari
è crescente. Oltre un miliardo di persone non ha accesso a migliori fonti
idriche ed oltre 2.6 miliardi di persone non dispongono di condizioni sanitarie
adeguate. Nella provincia keniota di Nyanza, persino nella migliore delle
ipotesi oltre 3.700 scuole elementari richiedono migliorie nel settore
dell’acqua potabile e dei servizi igienici e per far fronte agli standard
nazionali raccomandati servono oltre 35. 000 servizi igienici per le scuole in
tutta la provincia. (…)
Nei prossimi cinque anni un
consorzio formato dall’organizzazione CARE, Water Partners International e i
loro partner locali SANA, Millennium Water Alliance, Centro Globale per l'Acqua
potabile presso la Emory University, ed il partenariato del Global Water
Challenge realizzerà uno studio di ricerca applicata su scala industriale e
guidato dal governo. (…)
http://www.care.org/newsroom/articles/2006/12/20061214_kenya_water.asp
Fondazione
GE stanzia 2 milioni di dollari per la crisi umanitaria in Darfur
Aiuto umanitario a tre organizzazioni idonee e
attive nella regione
Fairfield, CT, USA, 12 dicembre, 2006 - La Fondazione GE, organizzazione
filantropica della società General Electric, ha oggi annunciato che stanzierà
fondi di emergenza per un totale di 2 milioni di dollari destinati ad aiuti
umanitari per la regione del Darfur in Sudan. CARE
ed UNICEF riceveranno 750.000 dollari ciascuna e 500.000 dollari saranno
destinati all’organizzazione non governativa International Medical Corps.
Il fondo permetterà a tali organizzazioni di far fronte alle richieste in
tema di sanita, nutrizione, acqua, sanità, emergenza ed altre esigenze dei
profughi del paese. I fondi permetteranno ai tre beneficiari di continuare
nelle loro attività in risposta alla crescente crisi umanitaria della regione.
Le attività attuali comprendono la fornitura temporanea di rifugi, servizi
sanitari, acqua potabile, servizi sanitari e forniture alimentari, con
l'obiettivo di ridurre la mortalità infantile e materna e il tasso di
malnutrizione. (…)
http://www.care.org/newsroom/articles/2006/12/20061212_ge_grant.asp
Centro Giovani del Rotary per gli orfani
dello tsunami di Aceh: apertura il 4 dicembre
La cerimonia di inaugurazione precede il
secondo anniversario del disastro
Howard
Chang
Banda Aceh, Indonesia, 4 dicembre – Mentre si avvicina
il secondo anniversario dello tsunami che ha devastato l’Asia Meridionale, i
giovani di Aceh insieme al Rotary Club indonesiano di Jakarta Gambir e a quello
australiano di Turramurra inaugureranno un villaggio del fanciullo all’interno
di un centro giovani a Banda Aceh, quale parte del loro impegno continuativo di
aiutare i giovani rimasti orfani a causa del disastro. Il villaggio Gampong
Anak del Centro Giovani del Rotary aprirà ufficialmente dopo la cerimonia
d’inaugurazione prevista per questa mattina.
Questo progetto è stato avviato dai Rotary Club
indonesiani e grazie al sostegno di tutti i Rotary Club del mondo. Subito dopo
lo tsunami, la task force del Distretto ha rilevato la necessità di creare un
centro di questo tipo come base per la crescente valutazione delle necessità
delle centinaia di bambini orfani o sfollati presenti nella regione.
Responsabili per i programmi del Centro Giovani saranno i Rotariani locali e i
volontari. Sono attesi alla cerimonia di inaugurazione il Governatore dell’Aceh
Azwar Abubakar e il Presidente Internazionale del Rotary Bill Boyd. Parteciperà
inoltre una delegazione di 15 membri del Rotary Club di Turramurra, che ha
collaborato al progetto con una donazione di un milione di dollari.
Il complesso del Centro Giovani del Rotary comprende
il “villaggio del fanciullo” Gampong Anak, che consiste di 12 case famiglia,
ognuna delle quali ospita 8 bambini e 2 “mamme”.
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/295.html
Un sorriso
grande come il mondo
Sei favole
presentate da Amadeus, Paolo Bonolis, Maria De Filippi, Michelle Hunziker,
Alessia Marcuzzi e Gerry Scotti.
Un sorriso grande come il mondo è un libro di favole,
che si basano su sei storie vere di bambini in difficoltà, che in varie parti
del mondo grazie alla solidarietà hanno avuto l’opportunità di essere aiutati e
hanno potuto ritrovare il sorriso. Mediafriends Onlus (organizzazione di
Mediaset, Mondadori e Medusa che da tre anni ha contribuito a finanziare più di
80 progetti di solidarietà legati al tema dell’infanzia in Italia e nel mondo)
ha avuto l’idea di creare, partendo da queste storie a lieto fine, un libro che
potesse aiutare altri bambini bisognosi. Tutti i proventi della vendita del
libro saranno infatti devoluti in beneficenza a Care the People l’associazione
italiana no profit che opera nel sudest asiatico e in particolare in Vietnam,
guidata dal suo presidente Enzo Falcone, che vive a Danang. I fondi raccolti
con questa operazione renderanno possibile l’acquisto di una casa che sarà
chiamata “Casa del sorriso”.
A Danang, quarta città del Vietnam, i bambini
costretti a ricorrere al lavoro minorile o ad attività “di strada” sono diverse
centinaia. L’obiettivo di “Care the People” e di “Mediafriends Onlus” è quello
di dare a questi bambini la concreta possibilità di un avvenire migliore. Il
progetto “Casa del sorriso” si svolgerà seguendo diversi passaggi, cercando in
primo luogo di dare ai bambini pasti caldi,
cure mediche, corsi di recupero scolastico. Il progetto cercherà poi di
offrire un luogo dove dormire, corsi di avviamento professionale e un impiego
per i maggiorenni in piccole attività. Un’équipe locale assieme a molti esperti
e volontari italiani seguiranno i bambini per tutta la durata del programma. www.mediafriends.it www.carethepeople.it
Pace e sicurezza
(top)
Author: Tamar Gabelnick
4
gennaio 2007 - Il 28 dicembre 2006, l’Angola ha reso pubblica in una cerimonia
ufficiale la distruzione e demilitarizzazione del suo stock di mine antiuomo,
rispettando così la scadenza del 1 gennaio 2007 ai sensi dell’articolo 4 del
Trattato Antimine. Durante la fase 2005-2006 del programma di distruzione delle
scorte, sono state individuate 83557 mine antiuomo. Sul totale ne sono state
distrutte 10866; 70179 sono state disinnescate col riciclaggio delle parti in plastica e metallo; 2512
resteranno a scopo di addestramento, ai sensi dell’Art.3 del Bando Antimine. Le
Forze Armate dell’Angola (FAA)
hanno distrutto 1320 mine OZM 4 nel
2003-2004.
Questo
evento è degno di nota poiché l’Angola aveva dichiarato in passato che non
credeva di poter rispettare la scadenza. L’Angola aveva chiesto due volte alle
altri Parti una” proroga,” anche se questo non era previsto dal Trattato. (…)
Il
Programma di Distruzione delle Scorte è costato 1765000 Euro, ed è stato
finanziato della Commissione Europea (1 500000 Euro), il governo dell’ Angola
(170000 Euro), e il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) (95000
Euro). E’ stato gestito dalla Commissione Nazionale Intersettoriale per lo
Sminamento e l’Assistenza Umanitaria alle Vittime delle Mine (CNIDAH) in
cooperazione con la FAA, L’Istituto
Nazionale di Sminamento (INAD), el’ UNDP. (…)
http://www.icbl.org/layout/set/print/news/angolasd
Lo
sminamento del Mozambico durato 13 anni consegnato alla storia
20
dicembre 2006 – Con una cerimonia formale a Maputo, capitale del Mozambico, il
governo del Paese ha ricevuto la documentazione completa di 13 anni di
sminamento da parte dell’NPA, che ritiene che il problema delle mine in
Mozambico sia ad un livello tale da poter essere gestito a livello nazionale.
Alla
cerimonia che ha ufficialmente posto fine a 13 anni di sforzi da parte dell’NPA
per limitare il problema delle mine erano presenti rappresentanti del governo
del Mozambico, delle ambasciate di Norvegia e d’Olanda, il programma antimine
dell’ONU, l’UNDP, l’UE e le ONG internazionali in Mozambico.
Alla
fine della guerra civile nel 1992, le mine sono diventate uno dei maggiori
ostacoli per il rientro dei rifugiati nei Paesi limitrofi come Malawi, Zambia e
Zimbabwe. L’NPA ha iniziato l’hanno successivo a sminare il territorio per
permettere ai rifugiati di ritornare a casa in sicurezza. Successivamente, quando
la popolazione ha ripreso la loro attività, l’NPA si è concentrata sullo
sminamento di aree per fini agricoli o per ricostruire infrastrutture. L’NPA è
stata riconosciuta come una delle ONG internazionali più importante del Paese.
Gamiliel Munguambe, direttore del ministero dell’istruzione, della
pianificazione e delle informazioni del Mozambico ha ringraziato l’NPA per
conto del governo. (…)
http://otto.idium.no/folkehjelp.no/?module=Articles;action=Article.publicShow;ID=4504;lang=eng
Due anni dopo lo tsunami, continuano gli aiuti per
la ricostruzione: la “Scuola di Pace” a Banda Aceh per i bambini resi orfani
dal maremoto
26
dicembre 2006 - Il villaggio di Meunasah Manyang è un po’ fuori dalla città, in
alto sulle pendici della collina. Non è stato raggiunto dall’onda che, due anni
fa, devastò la regione di Banda Aceh e proprio per questo la piccola scuola –
convitto del villaggio, gestita dalla confraternita musulmana Dayah Darul
Mubtadi, si è trovata ad accogliere oltre duecento bambini,e bambine, orfani
dello tsunami. Ma la struttura era povera e troppo piccola, assolutamente
inadeguata alla nuova situazione.
La
Comunità di Sant’Egidio, con l’appoggio logistico della Caritas di Medan, ha
ricostruito completamente la struttura, composta dei dormitori per i ragazzi e
le ragazze, la cucina comune, i servizi igienici, il luogo per la preghiera,
una grande aula per le lezioni, che, secondo lo stile tradizionale, è
semi-aperta. E’ quasi un piccolo villaggio, che ospiterà,oltre ai bambini e le
bambine, anche i loro insegnanti.
La
nuova costruzione, in muratura, è quasi pronta e con il nuovo anno comincerà a
funzionare. Si chiama “Scuola di Pace”. Tra le materie, infatti, è stata
inserita l’educazione alla pace, che sarà curata dalla Comunità di Sant’Egidio
di Indonesia, per sottolineare che la vita rinasce anche grazie all’amicizia
tra cristiani e musulmani, dopo il grande male dello tsunami.
http://www.santegidio.org/it/amicimondo/maremoto_Asia/20061226_BandaAceh.htm
Salute
(top)
Bolivia contro la droga: una lotta
amichevole
Franz Chávez e Diana Cariboni
Coroico, Bolivia, 5 Gennaio [IPS) – La politica
antinarcotici della Bolivia ha cambiato tattica sotto il Presidente Evo Morales. Invece di sradicare
con la forza le coltivazioni di coca, adesso offrono vaccini e cure sanitarie
di base agli abitanti della regione Yungas, in cambio di informazioni e assistenza che portano alla
scoperta di laboratori di droga e di narcotrafficanti. (…)
La politica di sradicamento negoziato è stata adottata
dai comandanti della Unità di Pattuglia Mobile Rurale (UMOPAR). L’assistente
dell’ UMOPAR, il tenente Colonnello Julio Cruz Vera è un dottore. Questo fa parte della strategia di
di forgiare un rapporto di fiducia coi residenti della valle sub tropicale
nelle alture delle Ande vicino a La
Paz, dove si coltiva la coca e dove ogni tanto si scoprono delle strutture per
la lavorazione della coca (laboratori
base di coca e di idrocloruro di
cocaina).
Nella sua tuta mimetica, Cruz Vera percorre le
montagne ricoperte di spesse foreste della regione Yungas non lontano dalla
città di La Paz, spiegando ai residenti
locali – la maggior parte dei quali sono piccoli contadini – che il traffico
dei precursori chimici e il loro impiego nella produzione di pasta di coca e
cocaina potrebbe condurli in prigione. "La gente ha ricevuto delle
informazioni sbagliate secondo le quali volevamo sradicare le piantagioni di coca e sequestrare I loro
raccolti," ha detto il Maggiore Alfredo Villca, comandante dell’ UMOPAR
nello Yungas, a IPS. "Ma adesso stiamo prodigando enormi sforzi per
cooperare coi capi delle comunità e spiegare come funzionerà la nostra lotta
contro il traffico di droga." (…)
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=36076
Esperti FAO al lavoro nel Corno d’Africa per
contrastare la febbre della Rift Valley
4 gennaio, Roma – Un team
FAO composto da esperti in veterinaria provenienti da diversi paesi del Corno
d’Africa, e con base a Nairobi, sta lavorando con i servizi veterinari di
Kenya, Somalia ed Etiopia per contrastare il diffondersi nella regione della
febbre della Rift Valley (RVF). Assieme ai funzionari dell’Organizzazione
Mondiale per la Sanità (OMS) e a diverse agenzie internazionali di sostegno
presenti in loco, la squadra della FAO sta aiutando a preparare attività
informative, di monitoraggio e risposta all’epidemia.
Dal 1998, quando la RVF
comparve nel Corno d’Africa in seguito a inondazioni, arrivando fino alla
penisola arabica, la FAO ha costantemente lavorato per individuare le aree
sub-sahariane a più rischio e i punti critici dell’Africa orientale e
occidentale, così da poter prevedere dove si verificherà il prossimo focolaio e
mettere in atto le giuste misure di risposta.
L’RVF, una malattia
virale portata dalle zanzare che colpisce i ruminanti e gli umani, si è sempre
ripresentata a cicli di 5-15 anni, ma con i cambiamenti climatici (inclusi il
susseguirsi di siccità e inondazioni, o le alterazioni agli ecosistemi
provocate dagli uomini) questi cicli potrebbero cambiare in futuro. (…)
Attualmente, c’è anche un
supporto tecnico da parte del Centro per la Gestione delle Crisi (CMC), iniziato
nell’ottobre 2006 per facilitare una rapida risposta al rapido diffondersi,
anche oltre i confini, di malattie animali altamente contagiose per gli animali
stessi, e trasmissibile all’uomo.
L’RVF può causare seri
danni economici all’allevamento, soprattutto a quelli ovini e bovini, anche se
capre, cammelli, bufali d’acqua asiatici e probabilmente alcune antilopi
selvagge sembrano essere altrettanto a rischio. (…)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2007/1000473/index.html
“Final four” vara strategie mirate per
puntare sugli ultimi virus
2 gennaio 2007 – Strategie mirate atte a superare
sfide per l’immunizzazione di ogni bambino sono state varate da ciascuno dei
restanti quattro paesi affetti dall’endemia poliomielitica: Nigeria, India,
Afghanistan e Pakistan.
Con la trasmissione indigena della polio, ora limitata
geograficamente a determinate e identificate popolazioni, tutti e quatto i
paesi hanno convocato nel dicembre 2006 riunioni tecniche di enti di
sorveglianza per rivedere i dati epidemiologici e concordare strategie locali
rivolte a superare sfide unicamente locali. Le strategie sono finalizzate ad
accelerare gli sforzi di eradicazione nella maniera più mirata possibile,
focalizzandole in quelle zone e popolazioni dove il virus della polio continua
a circolare. (…)
Con le epidemie bloccate o sul punto di esserlo nei
paesi precedentemente non affetti da polio, nel 2007 il mondo ha una sola
opportunità di concentrare tutti gli sforzi per arrestare la malattia nei
rimanenti quattro paesi endemici. La chiave per avere
successo sarà il sostegno finanziario in corso della comunità internazionale
dei donatori, poiché l’intensificazione nel 2007 delle attività mirate di eradicazione
in Nigeria, India, Afghanistan e Pakistan avranno un sostanziale impatto sui
budget. Un completo aggiornamento delle Esigenze di Risorse Finanziarie Esterne
che rispecchi le nuove esigenze di bilancio verrà pubblicato entro la fine di
gennaio del 2007 dai partner di riferimento del Global Polio Eradication Iniziative.
http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200701.asp#TAGs
Una
collaborazione senza precedenti accelera i lavori per ridurre, affinare e
rimpiazzare i test animali per la verifica della sicurezza. Fatti progressi
significativi.
27 compagnie
uniscono gli sforzi con i servizi della Commissione Europea. Anticipiamo che
molte altre compagnie si uniranno alla Associazione, afferma la Commissione
Europea e l’Industria Europea
Bruxelles, 18 dicembre 2006 – L’Associazione Europea
sugli Approcci Alternativi ai Test Animali (EPAA) ha oggi presentato il suo
rapporto sui progressi ottenuti ad un anno dal suo lancio. In occasione della
seconda conferenza “L’Europa Diventa Alternativa” a Bruxelles, rappresentanti
della Commissione Europea e dell’Industria Europea hanno salutato i risultati
significativi fatti negli ultimi 12 mesi, ma hanno sottolineato l’importanza
che ancor più partner si uniscano all’associazione.
“Negli scorsi 12 mesi, 19 compagnie si sono unite alla
Commissione Europea e alle otto industrie fondatrici dell’EPAA, e questo
aumento in esperienza e risorse ci ha permesso di accelerare i progressi” hanno
affermato i copresidenti del gruppo guida dell’EPAA Georgette Lalis (della
Commissione Europea) e Charles Laroche (dell’Industria Europea). “Tuttavia, se
vogliamo raggiungere i nostri ambiziosi scopi per sviluppare rapidamente nuovi
modelli di verifica della sicurezza che riducano, affinino e rimpiazzino i test
animali, abbiamo bisogno del più ampio gruppo di associati possibile. Noi
incoraggiamo fortemente altre compagnie ad associarsi all’EPAA” hanno aggiunto.
Il carattere senza precedenti dell’associazione, che
mette insieme sette settori industriali e numerose Commissioni di servizi, è
stata capace nel suo primo anno di attività di identificare terreni comuni di
collaborazione, di mettere a punto un programma di azione quinquennale basato
su di una valutazione preliminare e realistica dei bisogni, e di allestire una
struttura per l’implementazione del programma prendendo spunto dall’esperienza
di tutte le compagnie membro e delle Commissioni di servizi. (…)
http://www.cefic.org/Files/Downloads/Press%20release%20AT.pdf
14 Dicembre 2006— Il Presidente di Africare Julius E.
Coles giovedì si è unito ai principali Capi di Stato e alle ONG partner per il
primo vertice della Casa Bianca sulla malaria. Il vertice ha aperto la discussione tra i partner mondiali, per
evidenziare i loro provvedimenti passati e
futuri per eliminare la malattia portata dalle zanzare, e che secondo il
Centro per il Controllo e Prevenzione della Malattia uccide un bimbo ogni 30
secondi nel continente africano.
Unitamente alla iniziativa del Presidente Bush (PMI) per ridurre del 50%il
numero di morti dovute alla malaria in Africa, Africare ha previsto diversi
progetti per quattro paesi diversi nell’Africa occidentale e meridionale
(Angola, Senegal, Nigeria, e Benin) tra il 2003 e il 2006 in uno sforzo per ridurre la morbilità e la mortalità dei
bimbi e delle madri collegate all’infezione della malaria. Più di 6,5 milioni
di dollari in fondi sono stati stanziati per il progetto tramite delle
partnership con USAID, Exxon, Mobil, Shell e il Fondo Globale contro l’ AIDS, la TB e la Malaria. Il denaro è stato usato in gran parte per
formare il personale sanitario locale,
vaccinare le persone infette, e comprare delle zanzariere per ridurre la
diffusione della malattia. (…)
http://www.africare.org/news/news_release/whitehousemalaria.html
Nuova sezione HIV
e AIDS inaugurata sul sito web dell’ ADRA
Silver Spring, Maryland, USA, 28 dicembre 2006—L'agenzia Internazionale
Avventista per lo Sviluppo e il
Soccorso (ADRA) ha lanciato una nuova sezione di risorse sul suo sito web sulla
crisi HIV AIDS al fine di aumentare la consapevolezza sul virus. La nuova
risorsa è divisa in quattro aree tematiche. “Ciò che ognuno dovrebbe sapere”
analizza miti, fatti ed informazioni importanti sui virus ed offre ai visitatori della rete informazioni accurate ed
aggiornate. “La nostra risposta ad HIV e
AIDS” comprende informazioni sugli sforzi globali dell’ADRA per combattere la
malattia. Qui i visitatori possono leggere delle iniziative ADRA per HIV e AIDS
intraprese nel mondo nei settori di istruzione, prevenzione, sperimentazione e
terapia, nonchè il lavoro svolto con i bambini malati e colpiti dal virus.
Alla voce “aiuta oggi” si incoraggiano i visitatori ad impegnarsi parlando
ad altri di HIV e AIDS, partecipando ad attività per aumentare la comapevolezza
o raccogliere fondi, o contribuendo con donazioni ad una o piu iniziative ADRA.
Per facilitare l’impegno dei
visitatori del web la sezione “Risorse della Giornata Mondiale dell'AIDS”
fornisce l’accesso a kit informativi, nastri, ed altri materiali per
commemorare la giornata mondiale dell’AIDS e coinvolgere comunità, chiese,
piccoil gruppi e scuole nella lotta ad
HIV e AIDS. (…)
http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=5573
Fondi e
attenzione per l’AIDS: 5 studenti fanno 2.000 km. a piedi
Lynne Ward – Vukoni Lupa –
Lasaga
Johannesburg, 29 Novembre – Un gruppo di cinque
studenti sponsorizzati dal Rotary parteciperà ad una marcia di 2.000 km da
Johannesburg a Città del Capo per evidenziare la piaga degli orfani a causa
dell’AIDS. La marcia durerà 20 giorni ed inizierà il 2 Dicembre. La durata
della marcia e la sua lunghezza hanno lo scopo di sottolineare la funesta
previsione che, se non verranno prese misure concertate, entro il 2010 ci
saranno 20 milioni di orfani in Africa a causa dell’AIDS. Al momento sono 12
milioni. Inoltre, nel 2010 il Sudafrica ospiterà la Coppa del Mondo, un evento
calcistico atteso con passione nel Paese.
Lungo il cammino, i camminatori – studenti
all’Università di Johannesburg nel Witwatersrand – raccoglieranno fondi per i
progetti sponsorizzati dal Rotary a favore degli orfani dell’AIDS in Africa.
Quattro di loro sono studenti Ambasciatori del Rotary, beneficiari di borse di
studio da parte della Fondazione Rotary. “Perché ho deciso di passare venti
giorni della mia vita attraversando il Sudafrica a piedi?” chiede lo studente
specializzando in studi sullo sviluppo Ryan Mc Dowell, di vicino Boston,
Massachussets, USA. “Voglio sfidare la credenza che la gente comune non può
fare una differenza tangibile nella vita degli altri. Troppo spesso creiamo
delle scuse, pensando che non abbiamo le capacità, il tempo o l’energia, o che
il problema è semplicemente troppo grande.” Mc Donnell osserva che è facile
rinunciare difronte alle incredibili statistiche dell’HIV/AIDS. Anche i suoi
colleghi hanno avuto motivazioni ugualmente forti ad unirsi all’iniziativa
co-sponsorizzata dai Rotary Club sudafricani e da vari Rotary Club in tutto il
mondo. (…)
Con il sostegno dell’organizzazione no-profit Hope
Worldwide, i Rotary Club stanno attivando risposte, nell’ambito delle comunità,
alle necessità degli orfani a causa dell’AIDS e dei bambini vulnerabili in
Botswana, Costa d’Avorio, Kenya, Mozambico, Nigeria, Sudafrica e Zambia. Oltre
alla formazione di più di 40.000 assistenti per gli orfani dell’AIDS,
l’obiettivo di questo progetto è fornire assistenza a più di 146.000 orfani nei
prossimi 5 anni. Decine di migliaia di Rotariani sono coinvolti in progetti a
base comunitaria che stanno contribuendo a migliorare le vite di milioni di
Africani colpiti dall’HIV/AIDS. I camminatori descriveranno le esperienze
vissute nel loro viaggio di 20 giorni sul blog “ Rotary Aids Hike” all’indirizzo
http://rotaryaidshike2006.blogspot.com/
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/294.html
Energia e sicurezza
(top)
La banca
delle idee
Le idee sono preziose, devono essere conservate e
valorizzate in una Banca delle Idee, di libero accesso a tutti, perché le
intuizioni e le scoperte sono patrimonio di tutta l’umanità. Le idee migliori
devono poi essere realizzate per non rimanere nel mondo dei sogni e del
virtuale con l’apporto di tutti.
La “banca delle idee” nasce con questo spirito di
unione e collaborazione, uno spazio libero per attingere e per integrare
metodi, sistemi, progetti nei vari campi dello scibile umano. È un piccolo seme
che può crescere con il vostro contributo. Le tematica sono incentrate sul
campo dell’energia. Ecco due esempi degli argomenti inclusi: intensificare la
ricerca di celle solari ad alto rendimento; abbattere il costo delle energie
rinnovabili.
http://www.marcobresci.it/banca_delle_idee/bancadelleidee.html
Ambiente e natura
(top)
L’aria
europea sta diventando più pulita come dimostra una relazione dell’UNECE
Ginevra, 15 dicembre 2006 – Questa settimana nel
meeting dei partiti (il corpo esecutivo) della Convenzione per l’inquinamento
dell’aria, oltre i limiti su larga sfera si è sentito parlare dell’ininterrotto
successo di molti gruppi nel ridurre le loro emissioni di sostanze inquinanti.
I 51 gruppi della Convenzione abbracciano l’intera regione dell’UNECE dal Nord
America all’Europa e all’Asia Centrale, una vasta zona che ha avuto numerosi
problemi per l’inquinamento dell’aria. Un’informazione tratta da un rapporto
fornito dai paesi dell’UNECE rivela chiare tendenze ad una diminuzione
dell’emissione di anidride solforosa (SO2) in Europa. L’emissione
complessiva da un capo all’altro dell’Europa è stato stimato essere inferiore a
15 milioni di tonnellate nel 2004 – una diminuzione del 65% rispetto ai dati
del 1990. Questo significa che l’obiettivo SO2, che il protocollo di
Gothenburg aveva fissato per l’Europa nel 2010, è già stato raggiunto.
Ciononostante vi sono grandi differenze nei risultati dei singoli paesi. Mentre
alcuni hanno superato il loro obiettivo, circa la metà necessitano di ridurre
ancora le loro emissioni. Quando ciò sarà fatto, gli effetti della diffusa
“pioggia acida” causati dallo zolfo saranno limitati ai terreni molto sensibili
e alle zone in cui il danno è stato forte. La situazione non è così buona per
quanto riguarda le emissioni di ossido d’azoto (NOx), anche se le
emissioni complessive in Europa sono scese a meno di 18 milioni di tonnellate
nel 2004, il 30% in meno del livello del 1990. E’ necessario un ulteriore
taglio del 15% per raggiungere l’obiettivo del protocollo. (…)
La relazione presentata dal corpo esecutivo fornisce
anche informazioni relative a come i singoli paesi stanno lavorando per
controllare le loro emissioni (attraverso strategie nazionali e per mezzo di
interventi soggetti alla legislazione nazionale). I passi compiuti da alcuni
possono fornire utili esempi ad altri.
Simili risultati sono molto importanti. Per più di 25 anni la Convenzione ha
sviluppato una trasversale cooperazione internazionale tra le regioni
dell’UNECE per indirizzarle verso il problema dell’inquinamento dell’aria.
L’UNECE ha preso le sue decisioni sulla base di interventi scientifici e
tecnici e di dati comunicati dalle parti politiche.
http://www.unece.org/press/pr2006/06env_p10e.htm
La FAO incoraggia il ritiro sollecito dei pesticidi
altamente tossici
Impegni in questa direzione dalla compagnia danese che li produce
Roma, 20 dicembre 2006 - La compagnia danese di
prodotti chimici Cheminova ha sottoposto alla FAO un piano per il ritiro
graduale dai paesi in via di sviluppo di alcuni pesticidi altamente tossici, in
linea con il Codice Internazionale di Condotta sulla distribuzione e sull’uso
dei pesticidi.
La FAO ha salutato la decisione come “un passo avanti
nella giusta direzione” nel processo in corso che vede il Governo danese, la
società civile, la stampa e la stessa Cheminova impegnati a ridurre i rischi
derivanti dai pesticidi pericolosi.
L’Amministratore delegato della Cheminova, Bjørn
Albinus, ha sottoposto ieri quello che lui ha chiamato uno scenario
“realistico” di ritiro dai paesi in via di sviluppo dei pesticidi che
appartengono alla Classe I dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tra
questi il metil-parathion ed il monocrotophos, in un periodo compreso tra
l’anno prossimo ed il 2010. Ma Albinus ha aggiunto che, se le condizioni lo
consentiranno, il processo potrebbe essere accelerato.
Il Direttore della Divisione FAO di Produzione e
Protezione delle Piante, Shivaji Pandey, ha fatto notare che in linea con
quanto previsto dal Codice Internazionale di Condotta il processo di ritiro
graduale dovrebbe avvenire al più presto possibile, ed in realtà “prima avviene
meglio è”. (…)
La FAO ha fatto notare che un crescente numero di
paesi in via di sviluppo, tra questi la Cina, la Tailandia ed il Vietnam,
stanno mettendo al bando l’impiego di metil-parathion, di monocrotophos e di
diversi altri pesticidi della Classe I. Il dott. Pandey ha esortato altre
compagnie ed altri governi a seguire questo esempio ed accelerare il ritiro dei
pesticidi contenuti nella Classe I dell’OMS - quelli più nocivi e pericolosi -
dai mercati dei paesi in via di sviluppo, secondo quanto raccomandato dal
Codice di Condotta.
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
(top)
Contributo
comunità Baha'i per fondare Forum
Interreligioso in Islanda
Reykjavik, Islanda, 24 dicembre 2006 (BWNS) -- La comunità Baha'i in
Islanda si è unita il mese scorso ad altri dodici gruppi religiosi e partners collaborativi per formare il primo forum
nazionale interreligioso. Il Forum Islandese per il Dialogo Interreligioso è
stato inaugurato ufficialmente il 24 novembre 2006 con una ceremonia tenutasi
presso il municipio di Reykjavik. "Obiettivo del Forum è quello di
promuovere tolleranza e rispetto tra persone di diverse religioni ed
organizzazioni religiose con diverse visioni della vita nonchè tutelare la
libertà religiosa ed altri diritti umani" queste le parole di Ingibjorg
Danielsdottir, presidente della comunità Baha'i in Islanda.
Tale iniziativa è stata realizzata dal Centro Interculturale di Reykjavik,
un'organizzazione che patrocina i diritti umani con sede in Islanda. Una delle
principali aree di interesse dell'organizzazione è quella di facilitare lo
scambio tra diverse culture e gruppi. Ci sono voluti circa 18 mesi di pazienti
negoziati per creare il forum.
Alle cerimonie inaugurali del Forum nel municipio della capitale islandese
era presente Olafur Ragnar Grimsson,
presidente islandese, così come i rappresentanti delle 13 comunità
religiose fondatrici. I gruppi fondatori hanno elaborato e firmato una
"Dichiarazione sulla Politica del dialogo interreligioso." Il
documento richiede la costruzione di comprensione e rispetto, così come il
mantenimento della libertà religiosa tra persone e organizzazioni religiose. (…)
http://news.bahai.org/story/498
Cultura e educazione
(top)
Il nuovo Capo dell’ONU rende pubbliche le
proprie disponibilità finanziarie
Thalif Deen
Nazioni
Unite, 5 gennaio (IPS) – Il nuovo Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon si è prontamente messo in moto per presentarsi egli stesso
quale modello di dipendente pubblico internazionale, dichiarando
volontariamente le sue disponibilità finanziarie all’Ufficio Etico recentemente
istituito. Il portavoce ONU Michele Montas ha detto venerdì ai giornalisti che
Ban ha presentato la sua dichiarazione dei redditi martedì, suo primo giorno in
carica al Segretariato ONU, dove sta per iniziare il periodo di cinque anni
quale funzionario amministrativo alla testa dell’organismo mondiale. Ci si
attende che la sua dichiarazione venga presa in esame – come quelle degli altri
componenti del personale che sono stati richiesti di presentare tali
dichiarazioni – dalla società USA di contabilità PricewaterhouseCoopers.
“Completata la revisione, il Segretario Generale ha anche deciso di rendere
pubblica la dichiarazione”, ha detto Montas.
Sebbene
anche il suo predecessore Kofi Annan avesse dichiarato la sua situazione
patrimoniale, egli non la divulgò con una dichiarazione resa pubblica. Poiché
il segretario generale sotto il profilo tecnico non fa parte dello staff ONU,
in quanto viene eletto dal Consiglio di sicurezza e dall’Assemblea Generale,
egli è di solito esentato dalle regole del personale.
Quando
il mese scorso ha prestato giuramento per la carica davanti ai 192 membri
dell’Assemblea Generale, Ban ha detto che cercherà di “conformarsi al livello
etico più elevato.” (…)
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=36079
Sesso, Immagini
e Contesti Globali
8-10 Marzo
2007, Università di Helsinki, Finlandia
Sesso, Immagini e Contesti Globali hanno prodotto
insieme due conferenze di successo: la Conferenza di Cristina sugli Studi delle
Donne, organizzata a Helsinki nel 2003 e nel 2005 ed il Simposio Europeo su
Sesso ed ICT (Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione),
precedentemente organizzato ad Amsterdam (2003), Bruxelles (2004) e Manchester
(2005). Si sono esplorati gli impegnativi fenomeni riguardanti sesso ed ICT che
si sono verificati all’interno degli scenari culturali e dei contesti sociali
nei processi in cui il locale si
intreccia con il globale.
Abbiamo invitato studiosi, studenti, educatori,
politici ed altri professionisti a considerare le sfide e le possibilità
scaturite dall’informazione globale e dalle tecnologie di comunicazione
riguardo le tematiche lavorative, l’educazione e la teorizzazione femminista.
La conferenza aveva lo scopo di essere
un punto d’incontro per i ricercatori delle differenti discipline e scuole di
ricerca. (…)
http://www.helsinki.fi/kristiina-instituutti/conference/index.htm
Iran: a Bam nuove scuole risorgono dalle
macerie dopo tre anni dal devastante terremoto
di Nazanin Zaghari, ufficio stampa della Delegazione
di Tehran della Federazione Internazione della Croce Rossa e della Mezzaluna
Rossa
19
dicembre 2006 – Tre anni fa, il 26 dicembre, un terremoto devastante ha raso al
suolo la città di Bam, distruggendo l’antico centro storico e causando 26'000 morti,
30'000 feriti e 75'000 senzatetto. Almeno l’85% della città è stata distrutta
completamente, tra cui 119 tra centri sanitari, cliniche ed ospedali nonché 131
scuole, il che ha causato l’impossibilità di seguire le lezioni per 20'000
studenti. Bam si trova nella linea di faglia principale dell’Iran, che secondo
le stime, è il quanto Paese a maggior rischio di disastri.
Oggi,
grazie ai finanziamento della Federazione Internazionale, risorgono dalle
materie nove scuole, due cliniche, un centro ortopedico ed un centro di
soccorso stradale. L’inaugurazione ufficiale si terrà a Bam la vigilia del
terzo anniversario del terremoto. (…) La riapertura delle scuole era un sogno
condiviso da tutti gli studenti che hanno dovuto frequentare le lezioni in
classi di fortuna ricavate in container mentre i lavoro proseguivano, sogno che
diventa si avvera ora per la gioia anche di insegnanti e genitori con
l’inaugurazione delle nuove scuole con attrezzature moderne.
Nella
fase di ricostruzione che ha seguito l’attività di emergenza, la Federazione
Internazionale ha dato priorità alla ricostruzione delle scuole, impegnandosi
nella costruzione di nuove scuole a Bam, cinque istituti standard, tre per
studenti disabili ed un complesso scolastico. I cinque istituti standard sono
stati completati e consegnati al ministero dell’istruzione a settembre 2006 mentre
i tre istituti per bambini disabili sono stati completati alla fine di novembre
2006 ed il complesso scolastico Arg-e-Bam è in fase di completamento. (…)
http://www.ifrc.org/Docs/News/06/06121901/index.asp
* * * * * * *
Prossimo
numero: 9 febbraio 2007.
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volontariato dell’Associazione Culturale
dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale
con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al
Department of Public Information delle Nazioni Unite. L’Associazione opera per
lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva
del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla
condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it
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