Good News Agency – anno VII, n° 7
Settimanale - anno VII, numero 7 – 2 giugno 2006
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa
Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì
seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via
telematica ad oltre 3.700 media in
48 paesi e ad
oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato
al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione
è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale
“attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa
nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia
e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e
spiritualità – Cultura e educazione
(top)
La
Commissione Europea accoglie la creazione di un “Attestato sulla Legislazione
Europea su Immigrazione ed Asilo”
Bruxelles, 19 maggio
2006 – La Commissione Europea accoglie l’annuncio della creazione di un “Attestato sulla Legislazione Europea su
Immigrazione ed Asilo” da parte della rete accademica “Odysseus”. La
Commissione considera la creazione di un programma di formazione di un anno un
contributo interessante della comunità accademica per lo sviluppo di una
politica comune su immigrazione ed asilo. In effetti negli Stati Membri c’è
un’esigenza sempre maggiore di formazione specifica su queste tematiche, ed
offrire opportunità formative è anche un elemento significativo per creare le
capacità per i paesi terzi che cooperano con l’UE per migliorare la gestione di
immigrazione ed asilo. (…)
Il
programma, primo nel suo genere, offrirà ai partecipanti una comprensione
approfondita della Legislazione Europea su Immigrazione e Asilo da un punto di
vista teorico e pratico. Esso si compone di un modulo introduttivo seguito da
due moduli specialistici su immigrazione ed asilo ed un documento di ricerca.
L’
“Odysseus Network” è la rete accademica per gli studi legali su immigrazione e
asilo in Europa creata nel 1999 con il supporto finanziario della Commissione
Europea. I corsi inizieranno a settembre 2006 in Bruxelles e saranno tenuti in
inglese. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web http://www.ulb.ac.be/assoc/odysseus
Ginevra
(CICR), 16 maggio 2006 – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR)
accoglie il 12 maggio la 20° ratifica del Protocollo 2003 sui Residui Bellici
Esplosivi. Questa ratifica assicura l’entrata in vigore del Protocollo, il
quale è il primo trattato multilaterale di diritto umanitario internazionale
che richiede alle parti belligeranti di eliminare tutti gli ordigni abbandonati
o inesplosi che minacciano civili, operatori di pace e volontari una volta
cessate le ostilità.
Il
Protocollo è stato adottato in risposta ad un’iniziativa del CICR lanciata nel
settembre 2000. Preoccupato per l’ingente numero di vittime civili dovute a
proiettili d’artiglieria, granate, sottomunizioni bombe a grappolo, mortai e
simili ordigni inesplosi, il CICR ha fatto appello agli Stati membri della
Convenzione ONU su Determinate Armi Convenzionali (CCW) affinché redigano nuove
leggi in questo campo. Nonostante i notevoli progressi ottenuti dalla comunità
internazionale nella riduzione delle sofferenze causate dalle mine antiuomo,
altre forme di ordigni inesplosi e abbandonati continuano a costituire una
minaccia altrettanto grave per i civili.
Il
Protocollo è stato concluso da 91 Stati membri del CCW, comprese tutte le
maggiori potenze militari. Esso richiede alle parti di un conflitto armato di:
·
Ispezionare, contrassegnare e eliminare i residui bellici esplosivi (explosive
remnants of war -ERW) nelle zone da essi controllate al termine di un
conflitto.
·
Fornire assistenza tecnica, materiale e finanziaria per la rimozione degli ERW
lasciati dalle loro forze armate in zone non poste sotto il loro controllo.
·
Registrare informazioni sugli ordigni esplosivi utilizzati o abbandonati dalle
loro forze armate e condividere queste informazioni con le organizzazioni
coinvolte nelle operazioni di pulizia.
·
Prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere i civili dagli effetti
degli ERW, tra l’altro contrassegnando e recitando le zone pericolose e
avvertendo la popolazione dei rischi. (…)
Reiterando
questa posizione, il CICR richiede a tutti gli Stati che non hanno ancora
ratificato questo importante trattato di farlo al più presto.
Ginevra, 5 maggio – Il
22 marzo 2006, il Libano ha firmato con il Segretariato Generale dell’ONU
l’atto d’adesione alla Convenzione ECE sul Trasporto Internazionale di Beni su
Strada (CMR). Questo porta il numero degli stati sottoscriventi la convenzione
a 47. Nello stesso giorno, il Libano ha anche aderito al protocollo della
Convenzione CMR, portando il numero degli stati aderenti a questo protocollo a
32. Secondo quanto previsto dalle convenzioni, entrambi questi strumenti legali
entreranno in vigore in Libano il 20 giugno 2006. La Convenzione CMR fissa le
condizioni contrattuali tra gli spedizionieri e i trasportatori per il
trasporto di beni su strada. In particolare, stabilisce l’uso delle bolle di
consegna e stabilisce le condizioni d’assicurazione nei casi, per esempio, di
perdita della merce o di ritardi. (...)
http://www.unece.org/press/pr2006/06trans_p04e.htm
Alleanza di società civili europee ha
lanciato campagna intitolata "Iniziativa dei Cittadini Europei".
L’iniziativa
dei Cittadini Europei (ECI) chiederà alla Commissione Europea di rispondere ad
una proposta di cambiamento nella legge europea firmata da almeno un milione di
cittadini UE. Ciò permetterebbe a cittadini e organizzazioni di società civili
UE per la prima volta nella storia di influenzare direttamente l’agenda
politica UE.
L’idea
di questa campagna è quella di raccogliere un milione di firme di cittadini di
tutta l’Unione Europea che chiedono l’introduzione della ECI da parte dell’UE.
Al momento non c’è alcuna possibilità per i cittadini europei di avviare o
modificare la legislazione europea.
La
data proposta per l’inizio della campagna è il 9 maggio 2006, e la campagna non
dovrebbe durare più di 18 mesi. Affinché le future iniziative dei cittadini
funzionino, il regolamento deve essere pensato in un modo vicino al cittadino;
saranno quindi pubblicate delle linee guida su come ciò possa essere
assicurato.
La
società civile europea afferma che è arrivato il momento in cui il progetto
europeo venga guidato dalle persone e non solo da una élite. Essi sostengono
che, quando sarà stata realizzata, la ECI sarà il primo strumento
transnazionale di democrazia in quanto darà ai cittadini un diritto di
iniziativa equivalente a quello del Parlamento Europeo e molto più efficace
dell’attuale diritto di petizione dei cittadini europei. (…)
(top)
Raggiunge quota 50mila il numero di
afgani rimpatriati dal Pakistan nel 2006
Ginevra,
16 maggio - Il numero di rifugiati afgani rimpatriati nell'anno in corso dal
Pakistan nell'ambito del programma di rimpatrio volontario dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha superato le 50mila
unità. Raggiunge così 3 milioni il numero totale di rimpatriati afgani dal
Pakistan dall'inizio del programma avviato nel 2002. Più del 90% dei
rimpatriati ha fatto ritorno alle proprie case con l'assistenza dell'UNHCR. Il
rimpatrio volontario in Afghanistan da Pakistan e Iran è il programma di
rimpatrio più ampio nella storia dell'Agenzia, con oltre 4,5 milioni di afgani
- inclusi 1,47 milioni provenienti dall'Iran - rimpatriati negli ultimi quattro
anni.
Per
far sì che il versamento dell'assistenza finanziaria stabilita per ogni
rifugiato per sostenere le spese del rimpatrio avvenga una sola volta, in
Pakistan, oggi, circa 1.300 afghani passeranno attraverso i controlli degli
Iris Validation Centres dell'UNHCR a Peshawar e a Quetta - dove i loro occhi
vengono scansionati digitalmente - prima di partire per l'Afghanistan. Gli afgani
che hanno intrapreso il viaggio di ritorno verso il loro paese ricevono
assistenza finanziaria per sostenere le spese di viaggio, oltre ad un piccolo
contributo al fine di facilitare la fase iniziale della loro reintegrazione in
Afghanistan.
L'UNHCR
prevede che nel 2006 oltre 500mila afgani faranno ritorno nel proprio paese,
dei quali 400mila dal Pakistan e 125 mila dall'Iran. Circa 2,55 milioni di rifugiati
afgani continuano a vivere in Pakistan e altri 960 mila in Iran.
Ufficiali dell’esercito della Repubblica
Democratica del Congo ricevono un training sui principi umanitari
Kinshasa,
17 maggio – Il Fondo Internazionale di Emergenza per l’Infanzia delle Nazioni
Unite (UNICEF), la Divisione per la protezione dei bambini della Missione delle
Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo e l’Ufficio per il
Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), nella parte orientale della città
di Bunia, nella provincia Ituri, hanno concluso un training sui principi umani
e sulla protezione dei civili rivolto a 45 ufficiali delle Forze Armate della
Repubblica Democratica del Congo (FARDC). Gli ufficiali erano comandanti di
plotoni, divisioni, compagnie e battaglioni. I partecipanti sono stati
preparati sugli strumenti legali internazionali e le norme riguardanti il
coinvolgimento dei bambini nelle forze armate e anche sul ruolo delle forze
armate nella protezione dei bambini e delle donne dalla violenza sessuale.
Durante
il seminario di educazione gli ufficiali hanno trovato sia le occasioni per
accrescere la consapevolezza tra le truppe da loro comandate che le modalità
per applicare i principi sul campo. Anche dieci attori umanitari che avevano la
loro base a Ituri e rappresentavano le agenzie delle N.U. e delle ONG
internazionali e nazionali, hanno ricevuto il training sui principi umani e
sull’assoluta necessità di rispettarli, particolarmente in questo periodo che
precede le elezioni, per garantire meglio la neutralità e l’imparzialità delle
azioni umanitarie.
http://ochaonline.un.org/webpage.asp?MenuID=10626&Page=2092
Amnesty
International
10
Maggio – Quest’oggi Amnesty International si è congratulata con i primi membri
del Consiglio per i Diritti Umani, appena eletti, dichiarando che: “Ognuno di
questi membri ha il compito di assicurare che il Consiglio sarà forte ed
efficace ed offrirà la miglior protezione possibile alle vittime delle
violazioni dei diritti umani in tutto il mondo." I membri del Nuovo
Consiglio hanno una pesante responsabilità, ossia creare le strutture e le
procedure appropriate per un Consiglio che è la pietra miliare negli sforzi
delle Nazioni Unite volti a promuovere e proteggere i diritti umani in tutti i
paesi, lasciando da parte pratiche concernenti la selettività, doppi standard
ed eccessiva politicizzazione. (…)
Alcuni
paesi hanno un record negativo di violazioni dei diritti umani o di non
cooperazione con i meccanismi per la tutela dei diritti umani stabiliti dalla
Commissione per i Diritti Umani. Questi paesi devono migliorare la loro
condotta in materia di diritti umani, nonché compiere con gli obblighi
richiesti per il raggiungimento di una completa promozione e protezione di
detti diritti, così come richiesto dalla risoluzione 60/251, la stessa che ha
istituito il Consiglio. Le organizzazioni per i diritti umani effettueranno un
monitoraggio per accertarsi se, e come, tali importanti promesse verranno messe
in pratica.
Questa
è stata la prima elezione di un corpo politico delle Nazioni Unite ottenuta a
maggioranza assoluta da parte dell’Assemblea Generale. Ogni nuovo membro del
Consiglio ha dovuto raggiungere almeno 96 voti al fine di assicurarsi un posto.
Un ulteriore passao avanti rispetto al passato è dovuto al fatto che, per la
prima volta, gli atteggiamenti di ogni paese candidato nei confronti dei
diritti umani ed i precedenti in materia hanno giocato un ruolo primario nelle
elezioni, così come richiesto dalla risoluzione. (…)
http://www.globalpolicy.org/reform/topics/hrc/2006/0510newbeg.htm
Le buone notizie di Amnesty
International
di
Paola Giovetti
Amnesty
International è una organizzazione non governativa indipendente per la difesa
dei diritti umani, fondata nel 1961
dall’avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna di amnistia dei
prigionieri di coscienza. Conta quasi 2 milioni di soci, sostenitori e donatori
in oltre 140 Paesi. La sezione italiana, creata nel 1975, ha 80.000 soci.
Nel
suo sito, Amnesty International ha aperto una sezione di “buone notizie”, che è
molto istruttivo leggere. Per esempio nell’aprile 2006 è stato graziato e
rilasciato in Iraq Kamal Sayid Qadir, scrittore di nazionalità austriaca
adottato da Amnesty, arrestato nel novembre 2005 e condannato a 30 anni per
“diffamazione”. In Tunisia Hachemi Mekku, 48 anni, prigioniero di coscienza
adottato da Amnesty, stava scontando una pena di 37 anni inflittagli nel 1995
con l’accusa di aver preso parte a riunioni non autorizzate e di aver
appoggiato una associazione messa al bando. E’ stato scarcerato nel marzo 2006.
In Cina Mao Hengfeng, arrestata con la figlia per aver preso parte a una
commemorazione non autorizzata e trattenuta per 18 giorni dalla polizia, è
stata scarcerata nel febbraio 2006 per una azione urgente di Amnesty. In
Vietnam il dissidente Nguyen Khac Toan, arrestato nel 2002 e condannato a 12
anni per aver denunciato all’estero via email la corruzione e le confische dei
terreni agricoli, è stato rilasciato nel gennaio scorso dopo 4 anni di
prigionia per intervento di Amnesty. Per prendere visione delle numerose altre
“buone notizie”, visionare il sito www.amnesty.it/pressroom/buonenotizie
21 maggio: Passeggiata Globale contro la
Fame Infantile
Il
Programma Mondiale delle Nazioni Unite per l’Alimentazione (WFP) e i suoi
collaboratori stanno mobilitando centinaia di migliaia di persone in tutto il
mondo per passeggiare insieme il 21 maggio per richiedere la fine della fame
infantile. Questa dovrebbe essere la manifestazione più ampia e variegata della storia, focalizzata sui bambini
affamati e sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per dimezzare la
percentuale di persone affamate a livello globale entro il 2015.
Domenica
21 maggio 2006 più di 700 mila persone in oltre 100 paesi in 24 fusi orari
cammineranno per cinque chilometri per mettere in risalto la battaglia contro
la fame dei bambini. Questo numero include bambini di Africa, Asia e America
Latina. Circa 100 mila bambini sono attesi a partecipare alla passeggiata nella
sola Africa subsahariana. Molti di questi sono beneficiari del Programma di
Nutrizione nelle Scuole del WFP, innovativo e grandemente efficace. (…)
“Combatti
la Fame: Cammina nel Mondo” ha preso inizio tre anni fa ad opera del TNT,
fornitore globale di servizi di consegna, postali e logistici. L’evento è uno
strumento organizzativo primario per coinvolgere globalmente i cittadini nella
lotta per far cessare la fame infantile e raggiungere il primo Obiettivo di
Sviluppo del Millennio. (…) WFP incoraggia i camminatori interessati a visitare
il suo sito web interattivo e unico, www.fighthunger.org,
per conoscere ulteriori elementi circa questo storico evento.
(top)
Verso un mercato comune per l’Africa
Due progetti finanziati dall’Italia
puntano a migliorare la sicurezza alimentare con un approccio regionale
Roma,
25 maggio – Sono stati firmati nei giorni scorsi due progetti di sviluppo
agricolo, per un ammontare di 4,5 milioni di dollari, per promuovere la
sicurezza alimentare in cinque paesi dell'Africa orientale ed australe, ha reso
noto oggi la FAO. I progetti sono finanziati dal governo italiano nell'ambito
del Fondo Fiduciario per la Sicurezza Alimentare.
Al
centro di entrambi i progetti, la modernizzazione dei sistemi agricoli e,
soprattutto, la promozione dell’accesso al mercato per offrire sbocchi ad
un’agricoltura per lo più di sussistenza, all'interno della strategia più ampia
concordata nel 2001 dai Paesi del NEPAD (la Nuova Partnership per lo Sviluppo
dell’Africa). (…)
Il
primo progetto, per un ammontare di 3 milioni di dollari, verrà realizzato nei
distretti di tre paesi che confinano tra loro: Burundi, Ruanda ed Uganda, nella
regione dei Grandi Laghi. Il lavoro in comune contribuirà a rafforzare la
cooperazione tra i tre paesi, che capitalizzeranno l’uno dell’esperienza
dell’altro. C’è un uso molto limitato dell’irrigazione e l’agricoltura è
fortemente dipendente dalle piogge. In questo contesto, incoraggerà una
gestione efficiente delle risorse disponibili e punterà al rafforzamento delle
organizzazioni contadine attraverso corsi di formazione in “scuole sul campo”.
L’altro,
di 1,5 milioni di dollari, è diretto al potenziamento della produzione della
cassava in Malawi e nello Zambia. Siccità ricorrente e scarsa resa della
tradizionale produzione di mais - troppo sensibile alle variazioni climatiche -
hanno favorito la diffusione della cassava, che è oggi la produzione alimentare
che cresce più velocemente in Africa. Nello Zambia è l’alimento base di oltre
il 30 per cento della popolazione. Il fine è quello di promuovere il potenziale
commerciale della sua produzione, come per esempio la trasformazione in amido,
anche per l’esportazione. (…)
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Prestito IFAD di 8,4 milioni di dollari
per progetto di riabilitazione di aree depresse nel Congo
Roma,
22 maggio – Una migliore distribuzione di sementi, potature protettive delle
culture, rafforzamento dei mercati e migliori servizi finanziari sono alcuni dei
benefici proposti con un nuovo piano di sviluppo per contribuire alla
riabilitazione delle aree rurali più povere del Congo.
Il
Progetto di sviluppo rurale nei dipartimenti di Niari, Bouenza e Lékoumou sarà
finanziato in parte da un prestito di 4,8 milioni di dollari del Fondo
internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD). L’accordo per il finanziamento
è stato firmato oggi alla direzione generale dell’IFAD a Roma (…) Un
co-finanziamento di 7,5 milioni di dollari è erogato dal Fondo dell’OPEC.
Il
Congo è ricco di risorse naturali, soprattutto petrolio, acqua, foreste e terre
arabili, ma una cattiva conduzione negli anni Ottanta e il conflitto degli anni
Novanta hanno determinato un costante declino delle prospettive del paese.
Dalla fine della guerra nel 1999, la ripresa economica è stata lenta. Malgrado
il Congo sia il terzo più grande esportatore di petrolio d’ Africa, vi è una
grande disuguaglianza nella distribuzione del reddito petrolifero e un’estesa
povertà, soprattutto nelle aree rurali. (…)
La
popolazione di Niari, Bouenza e Lékoumou è costituita primariamente da
coltivatori di sussistenza con scarso accesso ai mercati e a risorse
finanziarie. Le donne e i giovani sono particolarmente vulnerabili. Il progetto
sosterrà il ripristino della rete viaria e migliorerà l’accesso ai mercati.
Verrà promosso una distribuzione migliore di semenze di qualità e di materiale
per la coltivazione, in particolare per la potatura protettiva della manioca.
Il progetto opererà anche con i gruppi di agricoltori per rafforzare le loro
capacià di conduzione e di negoziazione.
Il
progetto sarà di tipo partecipativo nella pianificazione ed esecuzione, e
particolare attenzione verrà data a consentire ai gruppi vulnerabili e
marginalizzati di esprimere le loro necessità. (…)
Per
ulteriori informazioni: Farhana Haque-Rahman, Chief, Media Relations, Special
Events and Programmes, Tel: +390654592485/2215.
Nairobi,
19 maggio (IRIN) – La Commissione Europea sosterrà la transizione politica in
Somalia e la lotta alla povertà nel Paese tramite un pacchetto di aiuti del
valore di 70 milioni di euro (89 milioni di dollari) per il Programma di
ripresa della Somalia. L’annuncio del finanziamento è stato dato venerdì e
segue la firma di un memorandum d’intesa del 28 marzo da parte del Presidente
della Commissione Europea José Manuel Barroso, del Commissario Europeo per lo
Sviluppo e gli Aiuti Umanitari Louis Michel, del Presidente somalo Abdullahi
Yusuf Ahmed e del Primo Ministro somalo Mohammed Gedi. (…)
La
Somalia è una delle nazioni più povere al mondo, con il 43,2% della popolazione
che vive con meno di un dollaro al giorno e un tasso di mortalità infantile di
circa il 22%. La nazione del Corno d’Africa non ha un governo centrale dal
crollo del regime di Muhammad Siyad Barre nel 1991. Successivamente ad una
conferenza di riconciliazione nazionale, nel gennaio 2005, sono state cerate
delle istituzioni federali ad interim, compreso un parlamento ed un governo
federale. (…)
Mercoledì,
il Segretario inglese per lo Sviluppo Internazionale, Hilary Benn, ha visitato
la Somalia annunciando che il Ministero a cui fa capo avrebbe stanziato 18
milioni di dollari per sostenere il parlamento ed i ministeri di transizione,
fornire aiuti umanitari alla popolazione colpita dalla siccità e sostenere i
Programmi per l’Istruzione in collaborazione con l’UNICEF.
http://www.reliefweb.int/rw/RWB.NSF/db900SID/RURI-6PXR82?OpenDocument
Un nuovo progetto darà forza alla
riforma agraria nel Madagascar
Roma,
19 maggio – Il programma di riforma agraria del Madagascar sarà rafforzato da
un nuovo progetto di sviluppo che mira al miglioramento della sicurezza del
diritto di possesso della terra per i contadini poveri. Il progetto promuoverà
anche la stabilità sociale, ridurrà la povertà e stimolerà la crescita
dell’economia. Il Progetto di Sostegno allo Sviluppo nelle regioni di Menabe e
Melaky di 23 milioni di dollari statunitensi sarà finanziato in parte con un
prestito di 13,1 milioni di dollari e con una donazione di 365.000 dollari da
parte del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) (…) Menabe e
Melaky, regioni del Madagascar occidentale, hanno un alto livello di povertà,
denutrizione e analfabetismo. In entrambe le regioni la popolazione è resa
particolarmente vulnerabile dall’insicurezza dei diritti sulla terra e
dall’alta incidenza delle calamità naturali. Il Madagascar è uno dei paesi più
poveri del mondo e questo progetto aiuterà in modo particolare i piccoli
agricoltori che non possiedono terra o ne hanno poca e che durante l’anno
affrontano una dura denutrizione. Si prevede che circa 200.000 perone
beneficeranno direttamente di questo progetto che durerà otto anni.
http://www.ifad.org/media/press/2006/24.htm
Alleanza strategica FAO-Cina per
migliorare la sicurezza alimentare
Circa 3.000 esperti e tecnici cinesi
metteranno a disposizione dei paesi in via di sviluppo le loro competenze
Roma/Giacarta,
18 Maggio - Con un accordo firmato oggi con la FAO, il Governo cinese metterà a
disposizione 3.000 esperti e tecnici nel corso di sei anni, per aiutare ad
incrementare la produttività dei piccoli agricoltori e pescatori dei paesi in
via di sviluppo. Questa
collaborazione FAO-Cina rientra nell’iniziativa di Cooperazione Sud-Sud della
FAO, che mira a rafforzare la collaborazione tra paesi in via di sviluppo a
stadi diversi di avanzamento.
Gli
specialisti cinesi, con competenze pratiche in materia di irrigazione,
agronomia, allevamento del bestiame, pesca, gestione post-raccolto ed altri
settori, verranno gradualmente impiegati con incarichi triennali, per un
periodo complessivo di sei anni. I paesi che ne beneficeranno saranno
selezionati congiuntamente in base ad un elenco fornito dalla FAO.
La
Cina è in prima fila nei programmi di Cooperazione Sud-Sud ed ha già firmato
accordi nell’ambito di programmi a carattere regionale con il Bangladesh,
l’Etiopia, il Ghana, il Mali, la Mauritania, la Nigeria, e con 14 Piccoli Stati
Insulari in Via di Sviluppo.
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Una
nuova iniziativa d’investimento mira a migliorare la gestione della pesca e a
ridurre la povertà in Africa
Il
nuovo schema per i finanziamenti è il primo nel suo genere.
Nairobi/Roma, 16 maggio
– È stata presentata oggi una nuova collaborazione tra l’Unione Africana (AU),
la Banca Mondiale, il WWF - l’organizzazione per la Conservazione Globale, e
l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Questa
collaborazione prevede un impegno da 60 milioni di dollari da parte della
Global Environment Facility, che sarà integrato da fondi nella proporzione di 3
a 1 provenienti da altri donatori, per un totale di circa 240 milioni di
dollari nell’arco dei prossimi dieci anni. Il nuovo schema dei fondi è il primo
del suo genere che s’incentri su un’industria ittica sostenibile nei grandi
ecosistemi marini dell’Africa, e opererà per ridurre la povertà nelle aree
costiere e porre un limite allo sfruttamento delle risorse marine. I fondi
verranno usati per contribuire agli sforzi dei paesi nel migliorare la gestione
delle proprie attività di pesca e le condizioni di vita delle comunità
peschiere. (...)
La
Banca Mondiale, la FAO e il WWF, attraverso un ampio processo consultivo con
gli azionisti, negli ultimi anni hanno progettato il fondo d’investimento e
hanno promosso la collaborazione con l’Unione Africana e gli stati costieri che
ne fanno parte. L’Unione Africana presiederà un consiglio consultivo che
include le organizzazioni di gestione delle attività peschiere locali, e che
supervisionerà il fondo e le attività collaborative. (...)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2006/1000293/index.html
Una partnership per migliorare la gestione
della pesca e ridurre la povertà in Africa
Il nuovo programma di finanziamento è il
primo nel suo genere
Nairobi,
Kenya, 16 maggio – Una nuova partnership, tesa a reintegrare le risorse ittiche
impoverite ed a ridurre la povertà in Africa, è stata lanciata oggi dall’Unione
Africana, dalla Banca Mondiale, dal WWF e dalla FAO. Questa partnership prevede
un impegno finanziario di 60 milioni di dollari da parte del Fondo Mondiale per
l’Ambiente, cui vanno aggiunti i fondi degli altri donatori su una base di 3 a
1, per un totale di circa 240 milioni di dollari nel corso dei prossimi dieci
anni. Il nuovo piano di finanziamento è il primo di questo tipo incentrato
sulla pesca sostenibile nei grandi ecosistemi marini dell’Africa e opererà per
ridurre la povertà delle comunità costiere e lo sfruttamento eccessivo delle
risorse marine.
Questi
fondi verranno usati per aiutare i paesi a gestire in modo più proficuo la
pesca marina e a migliorare le condizioni di vita delle comunità di pescatori.
Tra le attività che potranno essere finanziate dal fondo, vi sono programmi di
gestione coordinati dalle singole comunità, attività di monitoraggio, di
controllo e di sorveglianza della pesca e delle aree marine protette e lo
sviluppo di mezzi di sussistenza alternativi alla pesca. Attraverso un ampio
processo consultivo con tutte le parti coinvolte, durato due anni, la Banca
Mondiale, la FAO ed il WWF hanno istituito questo fondo di investimento e
promosso la partnership con l’Unione Africana e gli stati costieri.(…)
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Teheran, Iran – Evento innovatore per l’artigianato e
il turismo –
Teheran,
15 maggio – Una risposta entusiastica da parte degli esperti di
artigianato e di turismo di alto livello sia locali che
internazionali ha portato più di 500 partecipanti da 35 paesi alla prima
Conferenza mondiale sul Turismo e Artigianato aperta lo scorso sabato a
Teheran. Il suo scopo è definire i legami tra artigianato e turismo. Questa
Conferenza Internazionale di tre giorni è organizzata dall’Organizzazione per
il Turismo Mondiale delle Nazioni Unite (UNWTO) e dall’Organizzazione Iraniana
per l’Eredità Culturale e il Turismo (ICHTO) con il sostegno dell’UNESCO e si
concentrerà sulle opportunità di impiego, alleviamento della povertà e sulla
scoperta di nuove modalità di promozione del turismo e dell’artigianato.
Nel
suo discorso di inaugurazione, Taleb Rifai, Segretario Generale Delegato
dell’UNWTO, si è riferito alla Conferenza come a un evento pioniere: “Il
turismo e l’artigianato hanno un grande effetto sulla vita delle persone nel
mondo odierno”, ha detto, “e l’Iran, con la sua grande eredità storica, è una
scelta naturale come paese ospite per questa conferenza. (…)”L’artigianato e la
sua interazione con il turismo possono essere usati come strumenti per creare
un dialogo tra popoli e nazioni nella prossima società globale. La Prima
Conferenza Internazionale sul Turismo e Artigianato è una misura adatta a
raggiungere questo obiettivo”, ha detto Esfandyar Rahim Mashaee, Vice
Presidente della Repubblica Islamica Iraniana e Presidente dell’Organizzazione
Iraniana per l’Eredità Culturale e il Turismo. (…)
Oltre
a tutto ciò, la Conferenza mira a comprendere come artigianato e turismo possano servire a ridurre la povertà
specialmente in aree remote rurali all’interno del progetto più ampio per
raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
http://www.world-tourism.org/newsroom/menu.htm
I poverissimi allevatori di bestiame
della Tanzania saranno aiutati da un nuovo programma di sviluppo.
Roma,
8 maggio – I Tanzaniani, popolo molto povero il cui sostentamento dipende in
gran misura dall’allevamento di animali, saranno aiutati ad accrescere le loro
entrate attraverso un miglioramento della produzione e un miglior accesso ai
mercati e ai servizi per il bestiame, quando prenderà il via un nuovo programma
di sviluppo di 39 milioni di dollari statunitensi. Il Programma di Sviluppo del
Settore Agricoltura – Bestiame: Sostegno dello Sviluppo Pastorale e
Agropastorale sarà parzialmente finanziato dal Fondo Internazionale per lo
Sviluppo Agricolo (IFAD) con un prestito di 20 milioni di dollari statunitensi
e cofinanziato dal governo della Repubblica Unita di Tanzania e dal Fondo per
la Sopravvivenza del Belgio. L’accordo per il prestito è stato firmato oggi
nella sede centrale del IFAD a Roma. (…)
Realizzato
sotto il Progetto per lo Sviluppo del Settore Agricolo, questo programma avrà
come obiettivo i pastori e gli agropastori più poveri di 11 regioni e darà
inizio a una vasta serie di iniziative che aumenteranno la produzione e le
possibilità per le persone, in particolare le donne, i giovani e i gruppi
emarginati, di migliorare i loro mezzi di sussistenza.
http://www.ifad.org/media/press/2006/22.htm
UNDP supporta il progetto risciò per le vittime dello tsunami
Sigli, Indonesia
–
Le vittime dello tsunami stanno ricevendo assistenza per riavviare le loro
attività e ritornare alla normalità. A Sigli, nella provincia di Banda Aceh,
Indonesia, i risciò vengono consegnati ai piccoli commercianti e ai portantini. Il progetto è supportato dal Programma
per lo Sviluppo delle Nazioni Unite e viene attuato da Islamic Relief in
collaborazione con l’ONG locale Maimun Centre. Dopo essersi consultati con la
comunità, i beneficiari sono stati scelti tra le famiglie più vulnerabili. I
risciò non vengono donati. Il progetto è organizzato come un sistema di
micro-crediti. Ogni beneficiario concorda di ripagare il valore con rate
settimanali. Il denaro torna al fondo della comunità, così che possano essere
acquistati nuovi risciò e possano essere aiutate altre famiglie. In questo modo
si incentiva l’economia locale e i beneficiari sviluppano un senso di
responsabilità verso il progetto.
http://content.undp.org/go/newsroom/may-2006/aceh-rickshaw-20060518.en;jsessionid=aEN5AHzlWVr6
(top)
Kabul, 18 maggio -
La Croce Rossa Internazionale (CICR), la Mezzaluna Rossa Afgana e la
Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sono
accorse in aiuto a circa 300 famiglie dei remoti distretti del Gurziwan e del
Belchiragh, nella provincia di Fariab, Afghanistan settentrionale, in seguito
alle pesanti inondazioni primaverili che hanno causato una distruzione totale o
parziale delle abitazioni. (…)
Ogni famiglia ha ricevuto gli articoli casalinghi
essenziali, quali tela cerata, coperte, utensili da cucina e taniche. Le
famiglie le cui case sono state interamente distrutte hanno ricevuto anche una
tenda. Oltre ad una prima razione di cibo distribuita immediatamente dopo
l’inondazione, circa 200 famiglie nella valle di Gurziwan e 36 famiglie nel
distretto di Belchiragh hanno inoltre ricevuto 200 kg di riso, fagioli e olio –
provviste sufficienti per 2 mesi.
La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa stanno
intrattenendo strette consultazioni con altre organizzazioni umanitarie su
possibili aiuti futuri. L’ Afghanistan settentrionale è infatti colpito
frequentemente da disastri naturali quali frane, inondazioni e terremoti.
Sostenuta dal CICR e dalla Federazione Internazionale, la Mezzaluna Rossa
Afganaè pronta ad intervenire in caso di necessità.
Il fondo
delle NU per il soccorso nelle calamità effettua prime donazioni per le
emergenze senza risorse e mezzi
10 maggio – Il fondo centrale delle NU avviato
recentemente in risposta alle emergenze (CERF) ha annunciato oggi il suo primo
sborso per le emergenze mondiali maggiormente sotto-finanziate in 12 stati, 11
dei quali in Africa, che hanno beneficiato complessivamente di 32 milioni di
dollari. Il Fondo, che ha ricevuto 245 milioni di dollari della riserva di 450
milioni di dollari alla quale mira, è stato avviato due mesi fa per dare il via
ad operazioni di soccorso e salvare migliaia di vite che altrimenti sarebbero
andate perse per il ritardo del Fondo Centrale Ricorrente per le Emergenze che
è già esistente e ha soltanto 50 milioni di dollari di risorse.
Un terzo delle risorse del CERF è destinato a
compensare l’inflazione nelle emergenze cronicamente sotto finanziate, alle
assegnazioni quotidiane dei ricoveri a lungo termine per i profughi delle crisi
e ad altre conseguenze dell’instabilità e dell’insicurezza causate dai
conflitti civili o regionali.
Il coordinatore del soccorso nelle calamità delle NU
Jan Egeland che dirige il fondo ha detto che i beneficiari saranno il Burundi,
la Repubblica Centrale Africana, il Ciad, la Costa D’Avorio, la Repubblica Democratica
del Congo (DRC), l’Etiopia, la Guinea, il Kenya, la Repubblica del Congo,
Zambia, Zimbabwe, tutti in Africa, e Haiti, il paese più povero nell’emisfero
occidentale.
Quaranta paesi e due donatori privati hanno
contribuito al fondo. (…)
http://www.globalpolicy.org/socecon/develop/oda/2006/0510cerfpays.htm
I partenariati intelligenti riportano speranza al
Sudan
Il Darfur, la regione nord-occidentale del Sudan devastata
dalla guerra civile, è stato definito come la “peggior crisi umanitaria del
mondo”. Secondo alcune stime, ci sarebbero più di 400.000 vittime; 3 milioni e
mezzo di persone che soffrono la fame e 2 milioni e mezzo di sfollati per tutta
la regione, che vivono in tendopoli senza fogne e strutture, senza assistenza
medica e con grandi problemi di alimentazione. Counterpart International si è
alleata con le equipe mediche di Relief International per rifornire le comunità
colpite di farmaci salvavita ed altri prodotti medici. (...)
La mobilitazione ha permesso la donazione di prodotti
e servizi; Counterpart ha distribuito più di prodotti medici per un valore di 1,8 milioni di dollari e
medicnali per un valore di 3,7 milioni
di dollari ad Al-Fashir, la capital del Darfur settentrionale. I prodotti
medici: siringhe, aghi, cateteri, bende, sedie a rotelle e letti ospedalieri,
sono stati donati dalla Gleaning for the World, un partner di lunga data. Le
case farmaceutiche hanno generosamente donato vari tipi di medicinali, fra i
quali: farmaci contro i vermi ed antiniotici.
I costi di spedizione e di organizzazione logistica sono stati in parte
coperti dalla canadese Skylink Aviation.
Queste scorte di prodotti medici e farmaceutici
permetteranno di rifornire ospedali che servono le regioni più isolate e
colpite dal conflitto nel Darfur. (…)
Conterpart International, un organizzazione
internazionale per lo sviluppo con 40 di esperienza alle spalle, in più di 60
paesi, ha fornito aiuti per un valore di un miliardo di dollari a partire dal
1991.
http://www.counterpart.org/dnn/Default.aspx?tabid=49&metaid=G65K0024-bae
(top)
Mondiali di calcio: UNICEF, FIFA: una partnership a
favore dei bambini
New
York/Ginevra/Zurigo/Londra, 16 maggio – L’UNICEF e l’ente calcistico
governativo mondiale Fédération Internationale de Football Association (FIFA)
hanno dato oggi il via ufficiale alla campagna di collaborazione per i Mondiali
FIFA 2006 di Germania ™ con lo slogan “Uniti per i bambini, Uniti per la
pace”. La campagna evidenzia il potere del calcio nel promuovere i valori
della pace e della tolleranza nelle comunità e a livello internazionale.
FIFA
e UNICEF uniscono le loro forze durante i Mondiali FIFA 2006™ per utilizzare
uno degli eventi sportivi maggiori al mondo come piattaforma per mostrare come
lo sport possa creare autostima, fiducia in se stessi e negli altri bambini. (www.unicef.org/football) (…) Il sito
Web dedicato alla campagna evidenzia questi giocatori “Team UNICEF” oltre a
mostrare videostorie di 11 bambini che sono riusciti a superare diverse
situazioni di violenza e conflitti grazie al potere del calcio. Come parte
della campagna, l’UNICEF, la FIFA e l’organizzazione governativa Family
Violence Prevention Fund lanceranno un manuale per allenatori di calcio per
aiutarli ad affrontare situazioni di violenza e discriminazione, in particolare
contro le donne e le ragazze. (…) Il manua-le verrà pubblicato in
inglese, francese, spagnolo e tedesco e verrà distribuito in tutto il mondo.
http://www.unicef.org/media/media_33963.html
di
Line Brylle
15
maggio – E’ un giorno felice per i due sminatori dell’ONG danese DanChurchAid
Mayumbu Kamenga, 42 anni, e Mbungu Vangu, 38. Sono appena stati congedati
dall’esercito nazionale Congolese in cui entrambi hanno prestato servizio per
quasi metà della loro vita, rispettivamente per 23 e 18 anni. (…) Quando un
soldato lascia l’esercito nella Repubblica Democratica del Congo (RDC)
riceve 110 dollari, due paia di
pantaloni civili, una tenda, un secchio di plastica e due pentole da cucina.
Successivamente gli ex soldati sono costretti a vivere con un sostegno di 25
dollari al mese per altri 6 mesi al termine dei quali l’esercito non fornisce
più alcun sussidio.
I
due sminatori DanChurchAid hanno appena ricevuto sul loro tesserino militare la
banda rossa; ciò significa che si è stati congedati o si è lasciato l’esercito
– per buoni motivi- e che l’esercito non può più richiedere prestazioni da
queste persone. (…) I due ex soldati convertiti in sminatori vogliono soltanto
essere visti come gente normale ed essere rispettati come civili: “ Vogliamo
soltanto essere disciplinati ed impegnarci nel lavoro della DCA. Siamo ai suoi
ordini adesso!” dicono entrambi all’inizio molto seriamente e poi iniziando a
ridere.
Il
programma di sminamento DCA nella RDC cercherà ora di reclutare altri soldati
come contributo al processo di mobilitazione nazionale. (…)
12
maggio – Il 9 maggio May Britt Brofoss, ambasciatrice del Regno di Norvegia in
Slovenia, ha consegnato a Goran Gačnik, direttore dell’ITF, presso
l’ambasciata norvegese, il Memorandum di Intesa firmato. Il Regno di Norvegia
ha contribuito con una donazione di 4˙975˙619,13 dollari ai progetti di ricerca tecnica e di
sminamento dell’ITF destinati a Bosnia, Erzegovina e Croazia. Parte della
donazione, 24˙880 dollari, sarà destinata alla riabilitazione delle
vittime delle mine in questa regione dell’Europa sudorientale.
Negli
ultimi otto anni, la Norvegia ha donato oltre 32,2 milioni di dollari,
attestandosi come uno dei maggiori sostenitori di Mine Action sia in Europa
sudorientale attraverso l’ITF che nel mondo intero. Le donazioni regolari e
generose alle attività di sminamento da parte della Norvegia hanno contribuito
in maniera rilevante alla risoluzione del problema delle mine in Europa
sudorientale.
http://www.itf-fund.si/news/news.asp#m177
Zimbabwe
: Esercito si impegna in operazioni di sminamento
di
Oscar Nkala, www.andnetwork.com
Esercito Nazionale dello Zimbabwe (ZNA) ha
dichiarato di essersi impegnato in una nuova operazio-ne per procedere allo
sminamento in alcune aree orientali del paese al confine con Mozambico.
Johannesburg,
9 maggio (AND) – Secondo il colonnello Ben Ncube, responsabile delle relazioni
pubbliche del ZNA, l’operazione di sminamento interesserà una striscia di terra
di 50 km tra il Sango Border Post e i campi di mine incrociati nell’angolo
sudest del paese.
Il
col. Ncube ha dichiarato che la pulizia libererebbe aree in precedenza
inaccessibili per i villaggi vicini al confine e faciliterebbe la libera
circolazione di persone tra Zimbabwe, Mozambico e Sudafrica. Lo ZNA, che ha
iniziato con operazioni di sminamento alla fine degli anni Ottanta con l’aiuto
dell’Unione Europea (UE) e degli Stati Uniti d’ America (USA) ha detto che era
sul punto di proseguire nelle esercitazioni utilizzando le proprie risorse.
L’operazione ha già raggiunto altri obiettivi nonostante il taglio degli aiuti
USA-UE nelle file diplomatiche del 2000-2003. “Realizzeremo questo progetto
utilizzando le nostre risorse e il nostro personale.” Gli ingegneri delle Forze
di Difesa dello Zimbabwe hanno appena finito il lavoro di sminamento sulle
cascate Vittoria – nell’area di Mlibizi (Binga) e le zone ripulite sono state
riconsegnate alla gente.
L’operazione
di sminamento del Sango Border Post intende anche facilitare lo sviluppo del
nuovo Limpopo Trans-Frontier Park, un
progetto di ampio respiro atto a migliorare la tutela ambientale e favorire il
turismo tra Zimbabwe, Mozambico e Sudafrica.
(…)
Ora si può fare il Servizio Civile
presso Survival
Survival
è una associazione internazionale che aiuta i popoli tribali a difendere la
loro vita e il loro territorio e a determinare autonomamente il proprio futuro.
Il 25 maggio 2006 è stato pubblicato il bando del Servizio Civile Nazionale
volontario (SCN) che consente di effettuare un anno di servizio presso la sede
italiana di Survival. Il progetto si inserisce nelle attività di educazione
alla pace, alla diversità e ai diritti umani che da anni Survival svolge nelle
scuole ed è teso ad offrire ai ragazzi l’opportunità di acquisire esperienza e
competenza pratica nell’ambito della didattica interculturale e di far
conoscere ai volontari il mondo dei popoli indigeni: dalla bellezza della loro
cultura ai problemi drammatici che li affliggono. Effettuare il SCN presso
Survival significa anche effettuare una importante esperienza lavorativa nel
mondo del No Profit. L’inizio del servizio, che per ora riguarderà quattro
giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, è previsto nell’autunno 2006. Le
domande per accedere alla selezione dovranno pervenire a Survival (via Morigi
8, 20123 Milano) entro il 22 giugno. Per ulteriori informazioni: sara@survival.it
http://
survival-international.org/news
“Guarire La Guerra” Esperienze e
prospettive psicosociali in zone di conflitto
Conferenza Internazionale, 19-21 giugno,
Roma, sala conferenze Ministero degli Affari Esteri
(…)
La guerra è una malattia. L’esperienza di realtà come Bosnia Herzegovina,
Kosovo, Serbia, Israele, Palestina e Iraq, tutte realtà dove l’Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (OIM) interviene, mostrano come le ferite
invisibili, le sofferenze di identità – in breve, i traumi psicosociali –
continuano a riprodurre effetti subdoli e devastanti anche nel lungo periodo. (…)
Oggi, più di un miliardo di persone, un sesto dell’umanità intera, soffre degli
effetti della guerra, in più di cinquanta Paesi.
L’Unità
psicosociale dell’OIM, in collaborazione con la Direzione generale per la
Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri italiano,
organizza una conferenza internazionale per fare il punto sulle conoscenze e
pratiche degli interventi psicosociali in risposta ai traumi da guerra, con
particolare riferimento all’area del Mediterraneo e dei Balcani. Per la prima
volta in Italia un simposio affronta la questione con un taglio
multidisciplinare, con interventi di esperti e testimoni provenienti da Europa,
Balcani, Canada, Nord Africa, Medio Oriente ecc. (…)
L’Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (OIM) è un’agenzia intergovernativa costituita
nel 1951, con sede a Ginevra, con mandato di organizzare e assistere i
movimenti migratori e di promuovere la cooperazione internazionale in materia
di migrazioni. (…) Opera nel mondo tramite una rete di 285 missioni e uffici,
ha assistito circa 13 milioni tra rifugiati e migranti in oltre 50 anni. www.iom.int
Salute
(top)
Terremoto in
Indonesia: 35 gli operatori di MSF già arrivati sul luogo del disastro
30 maggio - Al momento sono 35 gli operatori di Medici
Senza Frontiere già arrivato sul luogo del disastro (chirurghi, medici,
infermieri, psicologi, logisti, esperti di potabilizzazione dell'acqua). Dopo
una prima valutazione effettuata domenica all'ospedale generale di Yogyakarta,
il primo team arrivato sul posto ha deciso di spostarsi verso le aree più
colpite nei pressi della città di Bantul, epicentro del terremoto. (…)
Nell'area di Bantul sono stati allestiti almeno 10 campi, tuttavia la maggior parte
delle persone senza tetto si sono rifiutate di lasciare quel poco che il
terremoto ha risparmiato. La maggior parte di loro sono poveri agricoltori o
braccianti.
MSF sta identificando le aree dove è possibile offrire
le migliori cure mediche ai feriti. Lunedì un team ha visitato i sette
distretti più danneggiati nell'area di Bantul. Le strutture sanitarie locali
hanno bisogno di rifornimento di materiale medico, personale sanitario e tende
per ospitare i pazienti. Medicine e materiale sanitario sono stati donati agli
ospedali e alla Croce Rossa Indonesiana. Domani tre cliniche mobili inizieranno
a lavorare nell'area di Bantul. Una equipe chirurgica al completo oltre a
personale medico e logistico è arrivata a Yogyakarta. Il team di supporto psicologico composto da due psicologi è
arrivato ieri e oggi è in corso la valutazione dei bisogni nell'area di Klaten.
Un'altra equipe formata da tre psicologi è pronta a partire.
Sabato 27 maggio un terremoto di magnitudo 6,2 della
scala Richter ha colpito l'isola di Giava in Indonesia. Secondo le agenzie
delle Nazioni Unite oltre 5mila persone hanno perso la vita, circa 20mila sono
ferite e oltre 200mila sono rimaste senza un tetto. L'epicentro del terremoto è
stato registrato vicino a Bantul, una città che si trova a due ore d'auto da
Yogyakarta. (…)
MSF - Ufficio stampa: 06
4486921 - 335 8489761 - alessandra.oglino@rome.msf.org
Reazione ad
un caso di poliomielite nella Repubblica Democratica del Congo
19 Maggio – E’ in atto un piano di risposta a seguito
della conferma di un caso di poliomielite importato dall'estero nella RD del
Congo (RDC), il primo caso nel paese in 6 anni. L'attività di conseguente
immunizzazione dovrebbe aver luogo nelle aree ad alto rischio della Provincia
del Basso Congo, Kinshasa ed il confine con Angola e Congo-Brazzaville, con
inizio in data 9 Giugno e destinate a circa 3 milioni di bambini.
A seguito della notizia che una bambina di 2 anni e
mezzo aveva sviluppato delle paralisi nella provincia del Basso Congo, il 10
Maggio i test di laboratorio hanno dimostrato che il responsabile era un virus
della poliomielite. La sequenziazione genetica ha rivelato che il virus è
collegato ad un ceppo proveniente dall’Angola, di origine indiana.
A circa l’80%
dei bambini del Basso Congo è già stato somministrato il vaccino per via
orale, trasformando questa provincia in una delle meglio immunizzate del paese.
La veloce risposta in via di pianificazione, in accordo con le linee guida
standard indicate dal Comitato per lo Sradicamento della Poliomielite nei paesi
dove questa viene importata, dovrebbe prevenirne l'ulteriore spargimento.
Simili importazioni di virus sottolineano ancora un volta l'urgenza di bloccare
la trasmissione del virus della poliomielite a livello mondiale.
http://www.polioeradication.org/content/general/Outbreak_UpdatesDRC20060519.asp
Islamabad/Ginevra (CICR), 19 maggio – Oggi il Comitato
Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha consegnato formalmente il suo
ospitale da campo da 100 posti letto di Muzaffarabad al Ministero della Salute
del Kashmir governato dal Pakistan. Questo passaggio di consegne va a coronare
il completamento da parte di 67 membri del personale medico pakistano di un
corso di formazione intensivo di due settimane organizzato dal CICR, dalla
Croce Rossa Norvegese e dal Ministero della Salute del Kashmir pakistano. Il
corso era finalizzato a insegnare ai partecipanti a gestire l’ospedale da campo
in maniera autonoma in caso di un altro disastro naturale o di emergenze di
vario tipo.
L’istituzione dell’ospedale da campo da parte della
Croce Rossa Finlandese e Norvegese è stata parte della risposta umanitaria del
CICR alle pressanti necessità nate in seguito al terremoto che ha colpito il
Kashmir pakistano l’ottobre scorso. Il CICR ha gestito l’ospedale per cinque
mesi, curando 848 pazienti interni e molte centinaia in più di pazienti
esterni.
Una cinquantina di espatriati ha lavorato
permanentemente nell’ospedale da campo di Muzaffarabad da ottobre 2005 a
febbraio 2006, data della chiusura ufficiale.
11 maggio - Il personale sanitario di Niamey, la
capitale del Niger, quest’anno è preocupato per l’inizio della stagione delle
piogge. Mentre tutti gioiscono alla vista della pioggia dopo mesi di siccità e
carestia prolungate, i sanitari sanno che le piogge segnano anche l’inizio
della stagione della malaria, che porta con sé malattia e morte. Quest’anno,
però, e grazie alla distribuzione gratuita in tutto il paese di zanzariere
insetticide a lunga durata (LLIN) a dicembre 2005 e a marzo 2006, l’intera
popolazione del Niger è dotata di zanzariere per proteggersi dalle tanto temute
zanzare.
Per assicurarsi che le reti siano utilizzate
correttamente per fini protettivi, sono state mobilitate schiere di volontari
che visiteranno le famiglie di tutto il paese. Le incoraggeranno ad appendere
le reti e ad assicurarsi che i bambini e le donne incinte – i soggetti a
maggior rischio – dormano sotto le zanzariere ogni notte durante la stagione
delle piogge. Collaborando strettamente con il Programma Nazionale Antimalaria,
il presidente della Croce Rossa del Niger, M. Ali Bandiare sta dirigendo più di
5.500 volontari che visiteranno più di 10.000 villaggi e comunità nelle
prossime due settimane di maggio. (…)
La campagna “appendi la rete” condotta durante le
scorse settimane di maggio dimostra come volontari che sono anche beneficiari
possano essere mobilitati per educare la comunità. Si tratta di una conseguenza
estremamente importante della distribuzione in tuto il paese di 2.3 milioni di
zanzariere, resa possibile grazie al sostegno del Fondo Globale, della
Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, dell’Istituto
Tropicale Svizzero, del Ministero della Salute del Niger e del suo Programma
Antimalaria, della Croce Rossa del Niger, della CIDA (Agenzia Canadese per lo
Sviluppo Internazionale, N. d. T.) tramite la Croce Rossa Canadese, del Centro
per la Ricerca Center Medica (CERMES) del Niger, della Sradicazione della
Polio, dell’OMS, dell’UNICEF, del CDC, di ONG locali, della Croce Rossa
Norvegese e del NORAD (Agenzia Norvegese per la Cooperazione allo Sviluppo, N.
d. T.), della Croce Rossa Americana e di altri donatori locali e
internazionali.
http://www.ifrc.org/Docs/News/06/06051102/index.asp
OMS annuncia
l’accordo delle aziende farmaceutiche a fermare la vendita di pillole per la
malaria basate solo su artemisinina
Washington, D.C./Ginevra, 11 maggio – L’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) ha annunciato oggi che 13 aziende farmaceutiche hanno aderito alla
raccomandazione dell’OMS di sospendere i farmaci basati solo su artemisinina
per la cura orale della malaria. Questo gruppo include i principali produttori
di monoterapie di alta qualità basate su artemisinina. Le aziende si
focalizzeranno ora principalmente su Artemisinin Combination Therapies (ACTs)
per la cura della malaria, in linea con le raccomandazioni dell'OMS.
L’utilizzo del trattamento basato solo su
artemisinina, o monoterapia, specialmente su larga scala per il trattamento di
malaria ai primi stadi, accelerava la resistenza all’artemisinina nei parassiti
della malattia. Se utilizzato correttamente in combinazione con altri farmaci
antimalaria in ACT, l’artemisinina è efficace quasi al 95% nella cura di
malaria ai primi stadi ed molto improbabile che il parassita diventi resistente
al farmaco. Quindi, nel gennaio 2006, l’OMS ha fatto appello alle aziende di
fermare la vendita di monoterapie di artemisinina per uso orale e di
reindirizzare la produzione verso gli ACT. Dopo l’appello di gennaio, sono
state individuate altre 25 aziende che sono state informate della raccomandazione
dell’OMS. 13 aziende hanno affermato che avrebbero aderito alle direttive
dell’OMS. Altre hanno affermato che sono disposte a collaborare con
l’organizzazione a favore di questo impegno.(…)
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2006/pr23/en/index.html
(top)
Presentata la Piattaforma Bioenergetica Internazionale
(IBEP)
Maggio – La Piattaforma Bioenergetica Internazionale
(International Bioenergy Platform –IBEP) è stata presentata alla comunità
internazionale energetica, agricola e ambientale, come un meccanismo per
organizzare e facilitare un approccio multidisciplinare e globale. Si prevede
che IBEP fornisca analisi e informazioni per la politica e la presa di
decisioni, costruisca e rafforzi le strutture istituzionali a tutti i livelli,
favorisca l’accesso ai servizi energetici attraverso sistemi bioenergetici
sostenibili, e semplifichi le opportunità di scambi e collaborazioni
internazionali efficaci. (...)
Il numero di persone che vivono con meno di 1 dollaro
al giorno è più o meno lo stesso di coloro che non hanno accesso all’energia:
due miliardi di persone. Estendere la rete elettrica alle aree rurali
implicherebbe costi fino a 0,70 centesimi di dollaro per kilowatt-ora, sette
volte il costo della fornitura elettrica in un’area urbana. A tal riguardo, la
disponibilità di più bioenergia nelle due forme principali (legno e
agricoltura) potrà aiutare a fornire energia più pulita per soddisfare le
necessità elettriche primarie. Questo secolo potrebbe rappresentare una svolta,
da un’economia basata sul carbon-fossile a una bioenergia proveniente dal
legno, dal carbone, dalle pigne, dal bioetanolo, dal biodiesel e dalla bioelettricità.
http://www.fao.org/sd/dim_en2/en2_060501_en.htm
(top)
17 maggio – Il primo giugno inizierà ufficialmente la
stagione degli uragani atlantici e i metereologi prevedono che i Caraibi e
l’America Centrale potrebbero essere interessate da livelli di attività
superiori alla media. Gli esperti prevedono infatti che la stagione, che si
protrae fino a fine novembre, produrrà fino a 14 tempeste tropicali; sei o otto
diventeranno ugarani, due dei quali potrebbero essere definiti uragani
maggiori.
I preparativi della Croce Rossa per la stagione degli
urgani sono già a buon punto. Oggi si riuniscono infatti a St. Lucia i
rappresentanti di 23 filiali della Croce Rossa dei Caraibi, dell’America
Centrale, e d’Oltremare ed altri attori quali l’ECHO (Ufficio Aiuti Umanitari
della Commissione Europea), l’Agenzia Spagnola per la Cooperazione
Internazionale (AECI), l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli
Affari Umanitari (OCHA) e l’agenzia Caraibica per la risposta ai disastri e
alle emergenze (CDERA) per una tre giorni sulla preparazione ai disastri.
I parteciapanti rivedranno e aggiorneranno i piani di
contingenza e di coordinazione. L’incontro verterà specificamente sul
rafforzamento delle reti di gestione dei disastri nella regione. (…)
http://www.ifrc.org/Docs/News/pr06/3606.asp
Greenpeace e
un’impresa sportiva per il clima del pianeta
di Paola Giovetti
Nei prossimi mesi, da fine maggio a dicembre, un
gruppo di atleti di tutto il mondo, tra cui l’italiano Francesco Galanzino, 45
anni, sposato e padre di due figli, di professione imprenditore e corridore per
passione, affronteranno il deserto del Gobi, quello di Atacama (Cile), il
Sahara (Egitto) e l’Antartide percorrendo a piedi centinaia di km in situazioni
climaticamente estreme e in condizioni di completa autosufficienza:
l’organizzazione mette a disposizione solo le tende per dormire e l’acqua,
fornita ogni 12 km ai check point. Tutto il resto, quanto basta per una
settimana, l’atleta lo porta con sé nello zaino. Francesco Galanzino correrà
come testimonial della campagna Energia e Clima di Greenpeace, per lanciare un
allarme sul cambiamento climatico e promuovere un nuovo modello di sviluppo
basato sul risparmio energetico e sullo sfruttamento delle energie rinnovabili.
Con 6200 grammi di alimenti, corrispondenti a 25000 calorie (e a 3 litri di
gasolio), l’atleta percorrerà 250 km, mentre una utilitaria avrebbe nelle
stesse condizioni appena 60 km di autonomia. Galanzino ha corso nel 2005 per
2500 km ed è stato tedoforo per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Per seguire la corsa dei 4 deserti, sito Web: www.greenpeace.org/italy
Eritrea – Il
progetto di cucina a energia solare continua a crescere
Il progetto per l’eritrea di cucina a energia solare organizzato
dalla fondazione Solar Cooking Eritrea Netherlands (SCEN) continua a diffondere
la conoscenza della cucina a energia solare nella regione di Anseba. Dal
gennaio 2006, donne di otto villaggi di questa regione, che avevano acquistato
CooKits, frequentano corsi mensili per migliorare la loro preparazione e
risolvere eventuali problemi. SCEN si propone di estendere questi corsi in
altri 32 villaggi nella regione entro la fine di quest’anno.
Donne indigene costruiscono CooKits nella città di
Keren. Sono stati fabbricati 100 CooKits ed altri sono in preparazione
(soggetti al rifornimento di fogli di alluminio, che debbono essere importati).
Secondo la rappresentante SCEN Janine Pater, la fabbricazione in loco è
importante: “E’ un importante passo avanti nel perseguire l’obiettivo che ora,
e in futuro, tutti in Anseba saranno in grado di acquistare e/o fabbricare un
CooKit senza limitazioni”.
Contatto: Clara Thomas, Solar Cooking Eritrea Netherlands, Prof. van Reeslaan 11,
1261 CS Blaricum, Netherlands. E-mail: cookit.ned@wanadoo.nl , Web: www.solarcookingeritrea.nl
Paraguay –
Premio solare europeo all’impegno per l’uso di energie rinnovabili
Il Paraguay continua ad essere un posto molto attivo
quando si tratta di trasformare la vita con l’energia solare. Artefici di una
lunga serie di successi sono due organizzazioni strettamente collegate tra
loro: Fundación Celestina Pèrez de Almada e Center for Solar Energy (CEDESOL).
Guidate dal professor Martin Almada e dall’ingegnere Jean-Claude Pulfer, le due
organizzazioni gemelle portano energia solare dai laboratori e le università
alla gente che ne ha bisogno. I loro progetti forniscono un equipaggiamento
solare e il relativo addestramento sufficienti per trasformare interi villaggi,
creare un futuro solare in diversi altri e portare quel futuro nel presente, un
villaggio per volta.
Col sostegno dell’Ambasciata svizzera in Paraguay, la
squadra Almada-Pulfer ha recentemente fornito l’equipaggiamento per cucina
solare a due scuole, per la preparazione del pranzo. Ed essiccatori solari forniranno merende con sana frutta fuori
stagione agli studenti. Al dottor Almada è stato recentemente conferito un
prestigioso Premio Solare Europeo da pa rte di EUROSOLAR, l’Associazione
europea per le energie rinnovabili. Il premio onora “il suo impegno per l’uso
di energie rinnovabili per dare speranza alla gente a trovare un modo per
uscire dalla povertà”. Congratulazioni! Per ulteriori informazioni su questo
premio, e per vedere un breve video del lavoro del dottor Almeda: http://www.eurosolar.org/new/en/esp_2005.html
Contatti: Dr.
Martin Almada, Fundación Celestina Pèrez de Almada, Av. Carlos Antonio López,
2273 Asunción, Paraguay. E-mail: malmada@rieder.net.py ; Jean-Claude
Pulfer, CEDESOL, Boqueron 532, 1404 Asunción, Paraguay. Tel: 59 5 21579831,
e-mail: cedesol@rieder.net.py
Un Rotariano
diffonde la cucina solare in Turchia eo ra fa piani di espansione in Armenia
Nella città di Misis. il Rotariano Abdullah Paksoy,
con la sua squadra di efficienza per energia solare e insieme con addestratori
dagli Stati Uniti, ha condotto dimostrazioni di alcuni giorni nelle città di
Gazientep e Adiyaman. Soci di Club Rotary hanno assistito alla presentazione
per vedere in azione campioni di cucine solari e stufe a legna ad alto
rendimento energetico. In una dimostrazione condotta in una piazza del
villaggio, a cui hanno preso parte 70 persone, erano esposte quindici cucine
solari domestiche ed una per comunità. Frumento essiccato, pollo, riso e
melanzane erano alcune delle pietanze cucinate. Una cucina a legna ad alto
rendimento energetico è stata usata per la cottura del pane. Inoltre, quaranta
donne hanno assistito ad una dimostrazione nello stesso campo da cotone dove
stavano lavorando. Le donne hanno portato del cibo per cucinare il pranzo con
l’energia solare.
Nel corso degli ultimi cinque anni il Rotary Club di Adana-Seyhan, con la guida di Abdullah Paksoy,
ha sviluppato un efficiente centro educativo a Misis per l’insegnamento della
cucina solare e di economia domestica. In Adana sono stati fabbricati circa
3.000 CooKits e oltre la metà sono stati distribuiti. Abdullah Paksoy ammette
che insegnare alle donne ad adottare cambiamenti ai loro tradizionali e ben
radicati metodi per cucinare richiede tempi lunghi. La penuria di legna da
ardere e l’aumento dei prezzi del petrolio hanno un ruolo sempre più importante
in questa fase di transizione.
La squadra del signor Paksoy ha cominciato anche a
diffondere la cucina solare in Armenia.
Contatto: Abdullah Paksoy, Adana-Seyhan Rotary Club,
Kurtulus Mah, Sinasi Ef. Cad 9/1, 01120 Adana, Turchia. Tel: 903224540733,
e-mail: aspaksoy@turk.net
Turismo
responsabile
Si è svolto il 31 maggio a Milano, presso
l’Associazione Chiamamilano, largo Corsia dei Servi, un incontro sul tema: “Come
viaggiare lievemente sulla terra: il turismo responsabile”, teso a porre
l’accento sulla necessità di praticare il turismo, che è oggi una delle principali industrie del globo, in maniera
responsabile, sostenibile e rispettosa dell’ambiente e della giustizia sociale.
Viaggiare cioè in modo “umano”. In questa ottica vengono proposti viaggi
“responsabili” da effettuarsi nella prossima estate: per esempio scoprire
l’Albania in bicicletta, per superare i pregiudizi su questo paese e favorire
l’incontro tra i popoli; a Cuba, per conoscere i centri di interesse
storico-culturali e calarsi nella realtà politica e sociale dell’isola; in
Senegal per promuovere la cooperazione
internazionale, e altri. Per ulteriori informazioni: www.consumietici.it per capire meglio cosa si intende per turismo
responsabile; e www.peacelink.org/calendario/event per le notizie sull’incontro di Milano e i viaggi.
(top)
Singapore,
11 maggio (BWNS) – I giovani membri della comunità Baha'i si sono recentemente
riuniti per sostenere il progetto interreligioso annuale che vuole riunire gli
abitanti di Singapore indipendentemente dalla razza o dalla religione. Circa 40
giovani si sono presentati al Centro Baha'i di Singapore il 15 aprile 2006 per
creare fiori di loto piegando la carta come previsto dal Progetto Million Lotus
2006 sponsorizzato dalla Federazione Buddista di Singapore.
Il
progetto ambisce a far piegare ai giovani di ogni razza e religione un milione
di fiori di loto di carta come simboli di purezza e armonia. “L’idea di piegare
dei fiori di loto di carta deriva dal significato simbolico del loto stesso,
che cresce in acque fangose ma sboccia in tutta la sua purezza e bellezza” ha
affermato Lynette Thomas, Segretario dell’Assemblea Spirituale dei Baha'i di
Singapore. (…) Tra i 40 giovani riuniti al Centro Baha'i di Singapore molti
provenivano dalla scuola superiore Chung Cheng, che non è una scuola Baha'i.
(…)
Il
progetto è stato sostenuto dal Presidente di Singapore S.R. Nathan nonché dal
Consiglio centrale di sviluppo delle comunità del Paese, dal Trust Centrale,
dall’Organizzazione per l’Interreligione (IRO) di Singapore e da varie grandi
imprese di Singapore.
L’esposizione
dei loti è stata prevista per il 6 e 7 maggio 2006 nella piazza Ngee Ann City
Civic Plaza come culmine delle celebrazioni per il Vesak Festival di Singapore
il cui motto è “Seminare misericordia, raccogliere armonia”. (…)
http://news.bahai.org/story.cfm?storyid=448
(top)
di Mary Kate MacIsaac – Manager per le comunicazioni
di World Vision Afghanistan
17
maggio – Secondo le statistiche raccolte dai supervisori di World Vision nelle
scuole afgane, il numero di ragazze nelle scuole è raddoppiato. Usando le prime
statistiche del 2004, quando World Vision avviò il suo programma scolastico,
8.522 ragazze frequentavano la scuola tramite il programma Food for Education,
con l’appoggio della USDA. Due anni dopo, a marzo 2006, i numeri mostrano una
frequenza di 16.909 studentesse. (...) Nello steso periodo, la frequenza
maschile è aumentata del 31%. (...) Durante il regime talebano (1996-2001)
l’istruzione alle ragazze era severamente vietata, mentre i ragazzi ricevevano
una formazione religiosa. (...)
World
Vision International è un’organizzazione umanitaria e di sviluppo, che lavora
per il benessere delle persone, soprattutto dei bambini. Attraverso aiuti
umanitari, istruzione, sanità, sviluppo economico e promozione della giustizia,
World Vision aiuta le comunità ad aiutarsi.
http://www.wvi.org/wvi/news/latest_news.htm
UNOPS & UNICEF ricostruiscono le scuole in quattro
contee
Monrovia,
Liberia, 17 maggio – L’UNICEF e
il suo partner, UNOPS, l’Ufficio delle Nazioni Unite per Project Services,
hanno completato la ristrutturazione di 13 scuole pubbliche in quattro contee
liberiane. La ristrutturazione fisica delle scuole è stata fatta dall’UNOPS con
fondi dell’UNICEF, il Fondo per i bambini delle Nazioni Unite. Il costo
dell’intero progetto è stato di oltre 500.000 dollari. Il lavoro di
ristrutturazione comprendeva la riparazione di muri, tetti e l’installazione di
porte e finestre per ricostruire scuole completamente nuove a Kpotomai, Lofa
County.(…) Le contee che hanno beneficiato della ristrutturazione delle scuole
sono state Grand Gedeh, Lofa, Montserrado e Nimba. A eccezione della scuola
pubblica Dinplay a Dinplay, Nimba County, che sta per terminare i lavori, tutte
le altre scuole sono state riaperte dalle autorità governative e vengono
attualmente utilizzate per fare lezione. (…)
http://www.unicef.org/media/media_33994.html
Nairobi,
Etiopia, 15 maggio — Il Rotary International, la più grande fonte privata nel
mondo di borse di studio internazionali, ha lanciato il suo nuovo programma di
istruzione a beneficio dell’Africa. La promozione, che inizia a Nairobi questa
settimana, è volta ad incoraggiare gli africani, in particolare gli abitanti
del Kenya, a richiedere la borsa di studio per poter conseguire un master in
studi di pace e risoluzione dei conflitti. I premi sono parte integrante di un
programma del Rotary chiamato “Rotary Centers for International Studies in
peace and conflict resolution” (Centri rotariani di studi internazionali sulla
pace e sulla risoluzione dei conflitti) e creato per formare futuri
diplomatici, funzionari statali e leader sociali nell’arte della creazione
della pace e della risoluzione dei conflitti.
L’Africa,
sul cui territorio si registrano il maggior numero di conflitti armati del
mondo, necessita in maniera particolare dei servizi di professionisti in grado
di prevenire le guerre e mediare gli sforzo di mantenimento della pace. Secondo
Frank Devlyn, amministratore fiduciario della Fondazione Rotary, il programma
rientra in pieno negli sforzi compiuti dal Rotary per promuovere la pace
attraverso l’istruzione. (…)
Attraverso
un processo di selezione mondiale, il programma assegna ogni anno una borsa di
studio a copertura totale a favore di settanta studenti, ufficialmente nominati
“Rotary World Peace Fellows” (Ricercatori del Rotary per la Pace Mondiale), per
permettere loro di studiare presso i Centri. I candidati devono possedere un
diploma universitario, eccezionali qualità di leadership e un impegno
nell’ambito della pace e delle relazioni internazionali dimostrato da successi
di servizio, accademici, o professionali. I Centri di studio si trovano nei
campus delle università seguenti: Duke University e Università della Nord
Carolina a Chapel Hill, North Carolina, Stati Uniti; Università Internazionale
Cristiana, Tokyo; Sciences Po, Parigi; Universidad del Salvador, Buenos Aires,
Argentina; Università di Bradford, West Yorkshire, Inghilterra; Università
della California, Berkeley, California; e Università del Queensland, Brisbane,
Australia.
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/269.html
I
lavori del Festival Europeo dell’Arte viaggeranno per il mondo
3
Maggio – Dal 27 al 31 Maggio 2006 si terrà presso l’Olympia Park Monaco di
Baviera, Germania, il più grande evento dell’anno dedicato ai bambini: il
Festival Europeo dell’arte e la creatività dei bambini. Bambini provenienti da
tutta l’Europa, ed ospiti speciali che arrivano da Stati Uniti, Australia,
Ghana, Kenia, Pakistan, Corea del Sud, Sri Lanka ed Emirati Arabi Uniti dipingeranno
insieme un murale-bandiera lungo 100 metri nell'Olympia Park, avendo così
l'opportunità di sperimentare ed esprimere la loro creatività collettiva, dando
libero sfogo a immaginazione e fantasia, gioie e preoccupazioni per il futuro.
Il graffito pieno di colori simbolizzerà la speranza dei bambini di tuto il
mondo in favore di una comunità globale pacifica e creativa.
Il
31 Maggio, il graffito verrà esposto nell'ambito di una cerimonia televisiva
nella Olympia Park Tower. Si tratterà di un momento storico, poiché prima d’ora
non era mai stata autorizzata nessuna cerimonia presso la Olympia Park Tower,
ma ora i bambini hanno finalmente ottenuto il diritto di mostrare la loro arte
e creatività, e la relazione fra questa, lo sport e la costruzione della pace.
Il 31 Maggio, l’Olympia Park Tower sarà trasformata in un’icona internazionale
della pace e dell’amicizia. (…)
http://www.icaf.org/news/newsfiles/200605040001.html
IV Congresso
Mondiale a Verbania 2006: “Effetti collaterali positivi” – 8-11 Giugno
Gli effetti collaterali sono parte di una reazione a
catena: un fiocco di neve diventa una valanga; la presenza simultanea di sole e
pioggia produce un arcobaleno. Effetti collaterali positivi sono la miglior
“medicina” che esista; gli effetti collaterali negativi sono il peggiore
“veleno” per il corpo e la mente così come per l’ambiente. Peace Education ci
aiuta a capire come creare effetti positivi e benefici, ma anche effetti collaterali
positivi e benefici; inoltre come
minimizzare quelle cause che producono effetti collaterali dannosi, negativi e
violenti. In questo modo è possibile creare una migliore qualità di vita sia
per noi stessi che per le generazioni future. La pace interiore è il mezzo più
potente per creare effetti collaterali positivi e le basi più solide per la pace mondiale.
Per liberarci da tutti gli effetti collaterali
negativi e violenti, è essenziale lavorare uniti, sia nel campo della ricerca
che del dialogo: così creiamo una rete mondiale di effetti collaterali positivi
e pacifici nei campi dell’educazione, dell’informazione dei media, della
scienza e della spiritualità.
Giovedì 8 giugno: ore 16 Apertura della Cerimonia;
ore 18 Presentazione di ospiti speciali; ore 19 cocktail e intrattenimento
musicale. Venerdì 9 giugno: ore 9 “Educazione” con effetti collaterali positivi
per la tua salute; ore 15 “Media” con effetti collaterali postivi sulla tua
salute. Sabato 10 giugno: ore 9 e 15 “Scienza” con effetti collaterali postivi
sulla tua salute. Domenica: ore 9 “economia” con effetti collaterali postivi
sulla tua salute; ore 11 “spiritualità” con effetti collaterali postivi sulla
tua salute. Ore 15 conclusioni.
Il modulo di registrazione e il programma completo
sono disponibili nel sito:
www.worldpeacecongress.net
Premiazione del concorso “Agorà, forum,
square: La Piazza, luogo d’identità, di memoria e d’incontro”
Il
21 maggio, a Verona, si è svolta la premiazione del concorso “Agorà, forum,
square: La Piazza – luogo d’identità, di memoria e d’incontro” organizzato dal
Centrum Latinitatis Europae, delegazione di Sommacampagna e che ha coinvolto
studenti delle scuole superiori, medie ed elementari di Verona e Provincia.
Alla premiazione sono intervenute circa mille persone tra studenti, genitori e
professori, che hanno ben espresso il successo del concorso. Questa iniziativa
è stata inserita nelle manifestazioni di “Maggio scuola” del Comune di Verona.
Il
concorso ha avuto lo scopo di aiutare gli studenti a conoscere il significato e
la storia della piazza; coglierne il valore economico e sociale; confrontare le
piazze delle città e dei paesi europei e del mondo intero; ricostruire il
valore della piazza nelle diverse epoche; favorire lo scambio culturale con altre
realtà scolastiche europee. Oltre agli studenti partecipanti delle scuole
superiori, medie ed elementari, e al presidente del CLE di Sommacampagna
Gilberto Benedetti, erano presenti tante autorità rappresentative dei numerosi
enti ed istituzioni pubbliche e private che hanno aderito al progetto. (…) Ora
sono già iniziati i lavori per definire
il tema del prossimo concorso. Per ulteriori informazioni: centrum.latinitatis@genie.it
“Ho sentito il tuo cuore che batte”, di
Masal Pas Bagdadi
Con
questo suo nuovo libro, l’Autrice ci propone una sorta di“terapia-fai-da-te”
basata sull’ascolto, sull’abbraccio, sul contatto fisico: in una parola, sul
contenimento. Le carenze precoci subite in tenera età, sia fisiche che
psicologiche, possono essere entro certi limiti riparate con il “contenimento”,
con l’“holding”, qualsiasi sia la fonte che le ha generate. In teoria, un sano
sviluppo dovrebbe gradualmente portare ogni bambino a realizzare le proprie
potenzialità e a costruire un io solido. Ma nella realtà le cose sono molto più
complesse a causa delle esperienze vissute, consciamente ed inconsciamente,
nell’infanzia.
Masal
parte dal presupposto che ogni bambino ha subìto in qualche modo disagi
affettivi e di contatto fisico primario poiché nessuna mamma può colmare tutte
le richieste di un neonato. E il piccolo esprime tali disagi attraverso il
bisogno di essere contenuto da un adulto amoroso che provvede affettivamente e
fisicamente al suo benessere. (…) Masal accompagna il lettore passo dopo passo,
spiega i problemi, individua i bisogni nascosti da scoprire e suggerisce come
ascoltare in modo corretto il bambino per intuire, prevenire e soprattutto
elaborare in modo creativo i problemi che questi può incontrare. (…) FrancoAngeli
/ Le Comete, € 14,00
* * * * * * *
Prossimo
numero: 23 giugno 2006.
* * * * * * *
Good News Agency è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 redazioni
della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di
posta elettronica in 48 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria,
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Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina,
Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. Le edizioni sono anche disponibili nel sito
web: www.goodnewsagency.org
E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale,
fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135
dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni
Unite.
L’Associazione opera per lo sviluppo delle
coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio
globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.
L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.
E-mail: s.tripi@tiscali.it
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