Good News Agency – anno VII, n° 10
Settimanale - anno VII, numero 10 – 4 agosto 2006
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti (responsabile) ed Elisa
Peduto. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì
seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita gratuitamente
per via telematica ad oltre 3.700 media in
48 paesi e ad
oltre 2.800 ONG. E’ un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato
al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione
è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale
“attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è inclusa nel
sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia
e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità
– Cultura e educazione
Acqua:
Dal conflitto potenziale al potenziale di cooperazione
(top)
La CE prende provvedimenti per
combattere l’inquinamento delle acque di superficie da sostanze nocive
Bruxelles,
18 luglio – Le acque di fiumi, laghi e coste d’Europa, nonché la salute umana,
saranno maggiormente tutelate dall’inquinamento di una serie di sostanze nocive
in base ad una nuova normativa proposta oggi dalla Commissione Europea. La
direttiva proposta istituirà dei limiti per le concentrazioni nelle acque di
superficie di 41 tipi di pesticidi, metalli pesanti ed altre sostanze chimiche
nocive che costituiscono un particolare rischio per la salute umana e la vita
di flora e fauna dell’ambiente acquatico. Tali limiti dovranno essere rispettati
entro il 2015. La proposta contribuirà all’iniziativa della Commissione per un
migliore regolamento, che prevede la sostituzione di cinque direttive più
datate permettendo la loro abrogazione.
(…)
Le
sostanze inquinanti giungono all’ambiente acquatico da diverse fonti tra cui
agricoltura, industria e incenerimento. L’inquinamento chimico può distruggere
gli ecosistemi acquatici distruggendo l’habitat e la flora e la fauna che ne
fanno parte e riducendo la biodiversità. Gli inquinanti si possono accumulare
nella catena alimentare e danneggiare i predatori che consumano prede
contaminate. Gli esseri umani possono essere esposti a sostanze chimiche
inquinanti consumando pesce o molluschi contaminati, bevendo acque inquinate o
attraverso attività ricreative.
La
Direttiva proposta sugli standard di qualità ambientale nel campo della
politica idrica è la parte finale decisiva della legislazione necessaria a
sostegno della Direttiva Quadro sull’Acqua (WFD), pietra miliare della politica
dell’UE sulla tutela delle acque. La Direttiva richiede che tutte le acque
dell’UE raggiungano una buona qualità entro il 2015. La normativa stabilisce un
nuovo regime per la prevenzione ed il controllo dell’inquinamento idrico da
sostanze chimiche. La nuova proposta la implementerà per le acque di
superficie; le falde acquifere sono già state affrontate attraverso la proposta
di una Direttiva in materia attualmente al vaglio del Consiglio dei Ministri e
del Parlamento Europeo. (…)
Affinché
la proposta diventi legge si richiede l’approvazione da parte del Consiglio e
del Parlamento Europeo secondo la procedura di codecisione. Una volta adottata
la legge, agli Stati membri verrà richiesto di includere le misure necessarie
per raggiungere gli standard concordati nei loro Piani di Gestione dei Bacini
Fluviali, che devono essere preparati secondo la WFD entro il 2009. Per
ulteriori informazioni sulla Direttiva Quadro sulle Acque e la nuova proposta
consultare il sito: http://ec.europa.eu/environment/water/water-dangersub/pri_substances.htm
http://europa.eu.int/italia rosella.conticchio-schiro@ec.europa.eu
Il Montenegro diventa il 179mo Stato
membro dell’OIL
Ginevra,
6 luglio 2006 (ILO/06/36 – Notizie ILO) - La Repubblica del Montenegro è
diventata il 179mo Stato membro dell’Organizzazione Internazionale per il
Lavoro (OIL) in seguito all’invio a
Ginevra di una lettera da parte del ministro per gli Affari Esteri, Miodrag
Vlahovic, in cui a nome del governo del paese si afferma che la Repubblica di
Montenegro accetta formalmente gli obblighi della Costituzione dell’OIL.
L’adesione della Repubblica del Montenegro è diventata effettiva il 14 luglio.
Il Paese è membro delle Nazioni Unite dal 22 giugno 2006.
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2006/37.htm
(top)
Il
4 luglio la Commissione ha lanciato una nuova strategia per la promozione e la
tutela dei diritti dell’infanzia con la diramazione di un comunicato in cui si
delineano obiettivi futuri ed una serie di misure a breve termine per le questioni urgenti.
I
recenti eventi hanno messo ancora una volta i diritti dell’infanzia al centro
del dibattito pubblico. Unanime il consenso sulla necessità per i bambini
nell’UE e nel resto del mondo di godere di una maggiore salvaguardia dei loro
diritti fondamentali. Nell’impegno di incrementare dimensione ed efficacia
dell’azione UE, la Commissione ha presentato un documento trasversale che include
politiche interne ed esterne sui diritti dell’infanzia. (…) Prima della fine
del 2006, la Commissione vuole assegnare due numeri telefonici di sei cifre per
bambini scomparsi o vittime di sfruttamento sessuale, e sostenere il settore
bancario a combattere l’uso di carte di credito per l’acquisto di immagini
pornografiche di bambini in internet. Nel 2007, verrà lanciato un Piano
d’Azione per l’Infanzia nella Cooperazione allo Sviluppo per affrontare i
bisogni prioritari dell’infanzia nei paesi in via di sviluppo. Allo stesso
tempo, verrà promossa una serie di azioni sulla povertà infantile nell’UE. (…)
Attraverso
un’azione coordinata ed ampia, la nuova strategia mira a dare valore aggiunto
all’impegno degli Stati membri e a rafforzare il riconoscimento ed il rispetto
dei principi della Convenzione delle NU sui Diritti dell’Infanzia (UNCRC) sia
all’interno dell’UE che oltre.
http://ec.europa.eu/commission_barroso/president/focus/childrens-rights_en.htm
L’OIL accoglie la nuova Dichiarazione
ONU sul rafforzamento degli sforzi globali per promuovere lavoro dignitoso per
la riduzione della povertà e uno sviluppo sostenibile
Ginevra,
6 luglio (Notizie ILO) – L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha
oggi accolto l’adozione da parte delle Nazioni Unite di una Dichiarazione
ministeriale sull’impiego pieno e produttivo ed il lavoro rispettabile,
sottolineando che ciò aiuterebbe a rafforzare gli sforzi ONU ed il sistema
multilaterale atto alla creazione di posti di lavoro, riduzione della povertà e
nuova speranza per quel 1,4 miliardo di
poveri che ci saranno al mondo nel prossimo decennio. Il segmento di alto
livello del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC)
ha adottato la Dichiarazione ministeriale dopo tre giorni di intense
discussioni sulle politiche nazionali e internazionali necessarie per creare
lavoro rispettabile per tutti come fondamento vitale per l’impegno globale di
raggiungere gli obiettivi di sviluppo internazionali e ridurre il numero di
persone che vivono in estrema povertà entro la metà del 2015. (…)
La
Dichiarazione sottolinea un ulteriore importante passo nell’impegno dell’OIL
per promuovere un’agenda di lavoro per la riduzione della povertà e
l’ottenimento di uno sviluppo sostenibile, globale ed equo. (…)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2006/36.htm
Sudan:
World Vision supporta la formazione degli insegnanti su argomenti pedagogici
di
Dan Teng’o – World Vision Communications Sudan
La
World Vision del Sudan del Nord ha appoggiato la formazione di 24 insegnanti
per bambini in età pre-scolare, su argomenti riguardanti l’infanzia e i suoi
diritti. I maestri, provenienti da 11 asili dislocati in campi e quartieri
poveri della periferia della capitale sudanese Khartoum, si sono diplomati la
scorsa settimana, dopo due settimane illuminanti che hanno dato loro diverse
nozioni e capacità.
Gli
insegnanti hanno frequentato corsi sullo sviluppo infantile, i diritti dei
bambini, la psicologia dei bambini in fase di crescita, l’infanzia e
l’ambiente, i diritti dei bambini abbandonati, la protezione infantile,
l’inserimento olistico e l’integrazione dei bambini disabili nelle scuole e
come ricavare materiale d’insegnamento da ciò che si ha a disposizione. Gli è
stato insegnato anche come prendersi cura dei bambini all’asilo, come
trasmettere informazioni sottoforma di canzoni, giochi e partecipazione. I
corsi di formazione della World Vision sono stati tenuti da El Hadi Eljaily, un
consulente anziana che ha lavorato con diverse organizzazioni sudanesi internazionali non governative che
si occupano dell’infanzia. (…)
La
formazione rientrava nel programma di supporto della World Vision per
l’infanzia e il sostentamento nello stato di Khartoum, programma finanziato da
World Vision GB, World Vision Canada, la Commissione Europea, l’ambasciata
olandese in Sudan e il CHF.
World
Vision International è un’organizzazione d’aiuti e sviluppo che lavora per il
benessere delle persone, specialmente dei bambini. (…) Presente in sei
continenti, World Vision è una delle più grandi organizzazioni cristiane
d’aiuti e sviluppo al mondo.
http://www.wvi.org/wvi/news/latest_news.htm#Sudan
(top)
La FAO rinnova il suo sistema statistico
FAOSTAT: la più grande e completa base
di dati in materia di alimentazione ed agricoltura
Roma,
27 luglio - La FAO ha annunciato oggi il lancio di una versione aggiornata del
suo sistema statistico FAOSTAT, per facilitarne la consultazione alle migliaia
di utenti che ogni giorno vi si collegano. “Abbiamo ridisegnato FAOSTAT per
essere meglio al servizio dei nostri utenti e dare maggiore spazio alle
analisi”, dice Haluk Kasnakoglu, Direttore della Divisione Statistica della
FAO. “Il nuovo FAOSTAT consiste di una base di dati centrale, e di basi di dati
satelliti che l’alimentano. Le informazioni tematiche vanno dalla produzione
agricola, al consumo, al commercio, ai prezzi, alle risorse alimentari”, ha
aggiunto l’esperto FAO”.
Questo
nuovo sistema viene con una copertura a livello mondiale, un’integrazione tra i
diversi domini, un’interfaccia con gli utenti completamente rinnovata ed una
maggiore trasparenza dei dati statistici. Sarà messo on-line progressivamente
nel corso dell’anno.
La
sua versione nazionale “CountrySTAT” - al momento sviluppata ed utilizzata solo
in alcuni paesi pilota - consente degli scambi a doppio binario tra i servizi
statistici per l’alimentazione e l’agricoltura locali, nazionali ed
internazionali.
FAOSTAT
è al momento la più grande e completa base di dati statistici in materia di
alimentazione ed agricoltura a livello mondiale. Contiene oltre un miliardo di
dati, 40 milioni dei quali vengono aggiornati ogni anno. Il modulo centrale
contiene una matrice integrata di statistiche che coprono 200 paesi, per un
periodo di 15 anni ed oltre 200 prodotti e fattori di produzione agricoli.
Il
sito riceve giornalmente oltre 10.000 visite e 10 milioni di dati sono
scaricati ogni giorno. “Questo volume è venti volte superiore a quello di solo
cinque anni fa”, conclude Kasnakoglu.
Link:
Il nuovo sistema FAOSTAT http://faostat.fao.org/Default.aspx?lang=en
http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
La FAO aiuta il settore vinicolo della
Georgia a proteggere denominazioni e acquisire nuovi mercati
Roma,
20 luglio – Nonostante una tradizione vinicola che vanta diverse migliaia di
anni, il maggior patrimonio liquido della Georgia – oggi il vino è il terzo
maggiore prodotto d’esportazione del paese – è a rischio, minacciato dalla
contraffazione e dall’insuccesso del settore a diversificare i propri mercati.
I vini locali esportati hanno prodotto oltre US$80 milioni di dollari lo scorso
anno, ma la frode continua a tormentare l’industria vinicola del paese. (…)
La
FAO sostiene lo sviluppo del settore vinicolo della Georgia dal 2000 quando, su
richiesta del governo, fornì assistenza nel delineare la prima legge della
Georgia sul vino.(…)
La
FAO lavora per aiutare a snellire il sistema di informazioni sulla produzione e
colmare le poche lacune rimaste. Ad esempio, sebbene dei documenti siano
richiesti quasi ad ogni fase della produzione vinicola, nessun documento è
richiesto per il trasporto del vino all’ingrosso o in bottiglia all’interno del
paese.
http://www.fao.org/newsroom/en/field/2006/1000366/index.html
Un nuovo studio dell’ONU chiede una
maggiore cooperazione regionale per sostenere la crescita dei paesi in via di
sviluppo senza sbocco sul mare.
New
York, Nazioni Unite, 24 luglio – Rafforzare la cooperazione regionale con i
paesi di transito è la chiave al progresso economico dei paesi in via di
sviluppo senza sbocchi sul mare, secondo quanto riportato in un nuovo studio
lanciato quest'oggi dall'Ufficio delle Nazioni Unite per i Paesi meno
sviluppati, i paesi in via di sviluppo senza sbocchi sul mare ed i paesi in via
di sviluppo composti da piccole isole. Il rapporto, intitolato “La geografia
contro lo sviluppo: il caso dei paesi in via di sviluppo senza sbocchi sul
mare”, sottolinea i problemi specifici che si trovano a dover affrontare questi
paesi a causa dal loro relativo isolamento dai mercati mondiali. Steso insieme
al Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite, all’Alto Rappresentante per i
paesi in via di sviluppo senza sbocchi sul mare, Anwaul K. Chowdhurry, ed al
Funzionario senior per il Programma, Sandogdorj Erdenebileg, lo studio enfatizza
che, sebbene tali paesi occupino il 12,5% della superficie totale mondiale,
questo gruppo di 31 paesi rappresenta appena il 2% del PIL totale del mondo in via di sviluppo. Sedici di questi 31
paesi sono classificati fra i meno sviluppati, e l’'Indice di Sviluppo Umano
del 2005 registrava che 10 dei 20 paesi con il punteggio più basso sono paesi
in via di sviluppo senza sbocchi sul mare.
Inviato dell’ONU annuncia l’apporto di 1
milione di dollari al programma di emergenza occupazionale della Liberia
17
luglio – Con lo scopo di favorire la stabilità in Liberia, Paese appena uscito
dalla guerra civile e con un governo eletto democraticamente che si trova ad
affrontare un livello di disoccupazione estremamente alto, il messo delle
Nazioni Unite nel Paese ha attivato un fondo di un milione di dollari per la
creazione di opportunità di lavoro per i giovani liberiani. Il Rappresentante
Speciale del Segretario Generale Kofi Annan, Alan Doss, ha reso disponibile il
fondo tramite il Programma di Emergenza per l’Occupazione in Liberia varato
ieri a Monrovia dalla Presidente Ellen Johnson-Sirleaf. Il Rappresentante
Speciale Doss è convinto che il processo di creazione della pace in Liberia sia
basato sulla creazione di “lavoro, lavoro e ancora lavoro” e riprendendo il
proverbio secondo cui ‘le mani attive sono l’officina del diavolo’, ha
evidenziato l’importanza della creazione immediata di posti di lavoro per i
giovani del Paese. (…)
Nell’ambito
di un altro programma di sviluppo, il Fondo per l’Infanzia dell’ONU (UNICEF), ha annunciato oggi che, in
collaborazione con il Governo Liberiano, farà costruire 10'000 panche da
distribuire a 100 scuole del governo a beneficio di 30'000 studenti. I
funzionari di governo hanno accolto con estrema gioia la notizia aggiungendo
che le scuole del Paese, appena uscito da una guerra civile, hanno estremo
bisogno di attrezzatura. (…)
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=19215&Cr=Liberia&Cr1
Sbocchi commerciali per i prodotti a
“protezione integrata”
Un progetto FAO in sei paesi
mediorientali apre nuove opportunità di mercato
Roma,
17 luglio - Grazie ad un progetto della FAO, che promuove l’impiego di tecniche
di lotta integrata (IPM l’acronimo inglese), potrebbero presto aprirsi nuove
opportunità commerciali verso i mercati esteri per i prodotti ortofrutticoli
della regione mediorientale.
Il
progetto FAO “Lotta Integrata per le colture orticole della regione
mediorientale” introduce pratiche agronomiche innovative che fanno un uso
minimo di pesticidi e fitofarmaci. Il progetto, di due anni nella fase pilota,
è di circa 1,8 milioni di dollari e coinvolge sei paesi: Egitto, Iran,
Giordania, Libano, Siria e Territori Palestinesi ed è finanziato dal governo
italiano mediante il Fondo Speciale per la Sicurezza Alimentare della FAO. (…)
Il progetto FAO ha utilizzato come veicolo di divulgazione le "scuole sul
campo", un efficace mezzo per vincere la riluttanza dei contadini verso
nuovi sistemi, nella convinzione che l’uso di pesticidi sia l’unica soluzione
per combattere parassiti e fitopatologie.
Le
scuole sul campo rappresentano un modo attivo di coinvolgere direttamente gli
agricoltori e le comunità locali. Divisi in gruppi che variano da 15 a 25
persone, i contadini in Siria, in Iran, in Libano, così come negli altri paesi,
hanno avuto la possibilità di apprendere dall’osservazione diretta e verificare
nel corso di un’intera stagione produttiva l’efficacia dell'impiego di tecniche
agronomiche alternative all’uso dei pesticidi per la lotta ai principali
insetti nocivi, parassiti e malattie. (…) http://www.fao.org/newsroom/it/index.html
Solidarietà
(top)
L’agenzia
dell’ONU certifica la Cina come terzo donatore mondiale di aiuti alimentari
20 luglio – Nello stesso anno in cui ha smesso di
ricevere aiuti alimentari dal World Food Programme (WFP) delle Nazioni Unite, la
Cina si è attestata come terzo donatore mondiale di aiuti alimentari per l’anno
2005, secondo quanto riportato nell’ultimo Food Aid Monitor annuale di
INTERFAIS, il Sistema Informativo Internazionale sugli Aiuti Alimentari. Gli
aiuti alimentari mondiali sono cresciuti del 10% raggiungendo la quota di 8,2
milioni di tonnellate nel 2005, un leggero miglioramento nell’ambito di una
tendenza generale al ribasso. I dati provengono dal database di INTERFAIS,
ospitato dal WFP per monitorare tutte la totalità delle donazioni alimentari
effettuate nel mondo, comprese quindi anche quelle effettuate dell’agenzia. “Le
donazioni di cibo hanno fatto la differenza tra la vita e la morte dopo lo
tsunami ed i terremoti in Pakistan ed in Sudan, siamo quindi estremamente grati
a coloro che hanno donato lo scorso anno”, ha affermato James Morris, Direttore
Esecutivo del WFP, agenzia che ha distribuito il 54% degli aiuti alimentari
mondiali lo scorso anno raggiungendo circa 97 milioni di persone. (…)
La Cina ha il merito di essere la responsabile di
oltre la metà dell’aumento globale degli aiuti alimentari nel 2005, con un
aumento del 260% rispetto all’anno precedente. Le donazioni provenienti dal
Paese orientale sono state prevalentemente a favore della Repubblica
Democratica Popolare di Corea con piccole quantità donate ad una decina di
altri Paesi. Il Canada ha aumentato le sue donazioni del 42% mentre il documento
registra anche che dal 2004 al 2005, altri Paesi donatori relativamente nuovi,
come la Repubblica Ceca, la Grecia e la Polonia, hanno raddoppiato o
addirittura triplicato il loro apporto alle donazioni; le donazioni da parte di
organizzazioni non governative, come la Croce Rossa Americana, sono aumentate
del 64% mentre gli Stati Uniti restano il Paese donatore di aiuti alimentari
più generoso al mondo, con 4 milioni di tonnellate pari al 49% delle donazioni.
Le donazioni provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea ammontano invece
a 1,5 milioni di tonnellate.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=19253&Cr=China&Cr1
Imponente
compito della Caritas libanese che si prende cura dei civili
Città del Vaticano, 20 luglio – La Caritas libanese
afferma che sta fornendo aiuto e ogni possibile genere di assistenza ad oltre
25.000 persone in tutto il paese, che è finito sotto attacco indiscriminato e
su vasta scala da parte di Israele, perfino nelle zone lontane ritenute al
sicuro da attacchi militari. Un numero sconosciuto di altre persone vengono
assistite dagli uffici da campo nel sud, che operano isolatamente poiché i
trasporti e le comunicazioni sono stati quasi completamente interrotti dagli
attacchi aerei e dai blocchi terrestri e marittimi. “Praticamente ognuna delle
regioni libanesi è sotto bombardamento”, ha detto la Caritas in una
dichiarazione alla stampa. “Perfino le regioni che erano considerate al riparo
dalle aggressioni sono diventate obiettivi”. (…) Oltre 500.000 persone si sono
dovute allontanare a causa dell’offensiva di Israele, che ha avuto inizio otto
giorni or sono. Scuole, conventi ed edifici pubblici sono stati riempiti da
persone in cerca di rifugio, mentre molte altre persone vengono accolte da
amici o famiglie, anche straniere, ha affermato la Caritas.
La Caritas libanese ha mobilitato una serie di
cliniche mobili in tutto il paese, che stanno visitando scuole e altri rifugi,
recando soccorso ai più vulnerabili: bambini, anziani e malati. Stanno anche
istruendo le persone su come prendersi cura della loro salute durante questo
periodo di crisi. La Caritas a Beirut e i suoi diversi uffici da campo in tutto
il Libano stanno fornendo cibo di emergenza e provviste quali sapone, medicine,
latte e prodotti per l’infanzia. Una maggiore preoccupazione è che i prezzi
stanno aumentando e che tali generi potrebbero presto non essere disponibili
sul mercato. La Caritas, con i camion forniti dall’esercito libanese, sta
incanalando soccorsi in particolare alle zone duramente colpite come Tyre and
Marjeyoun. (…)
http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=ENG&idChannel=35&idUser=0&idNews=4264
Congo-Kinshasa:
l’ICRC distribuisce aiuti a 11.000 profughi nel Kivu del sud
Press release issued by the ICRC delegation in Kinshasa
Kinshasa, 20 luglio – Dal 13 al 17 luglio 2006 il
Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha distribuito mezzi di
conforto fondamentali a 2.184 famiglie di profughi (11.000 persone) che erano
sfuggite alle ostilità a Shabunda. Le famiglie hanno lasciato i loro villaggi
due mesi fa a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza nelle zone
di Lulingu e Katchiungu a nord di
Shabunda, nel sud del Kivu. Poiché la tensione tra i portatori di armi
nella zona resta pericolosa, per essi non è ancora possibile far ritorno alle
loro case. (…)
L’ICRC continuerà a vigilare sulla situazione di
queste famiglie e sulle condizioni di sicurezza predominanti nell’area. Facendo
ciò, attirerà l’attenzione sulle regole umanitarie fondamentali che tutti i
portatori di armi dovrebbero osservare, in particolare riguardo alla
popolazione civile.
L’ICRC è un’organizzazione umanitaria neutrale e
indipendente con il mandato di proteggere e assistere le vittime del conflitto
armato. La sua presenza nel paese risale al 1978.
L’ONU
assiste l’Ecuador nell’emergenza a seguito dell’eruzione
New York: 17
luglio – Le agenzie delle Nazioni Unite stanno offendo assistenza umanitaria al
governo dell’Ecuador a seguito dell’eruzione del vulcano Tungurahua, iniziata
il 14 luglio. Secondo le autorità nazionali sono state evacuate oltre 3'600 che
vivevano in zone ad alto rischio nelle vicinanze del vulcano e non sono state
registrate vittime. Il vulcano ha iniziato ad eruttare venerdì sera con varie
forti esplosioni a cui è seguita una colonna di cenere di sei chilometri e una
colata dal cratere Juive Grande; il giorno successivo l’attività del vulcano è
diventata variabile mentre la domenica si sono registrate esplosioni ogni 30/40
minuti. Il Governo dell’Ecuador non ha richiesto assistenza internazionale,
tuttavia il Team di Emergenza delle Nazioni Unite (UNETE) è rimasto in contatto
con le autorità provinciali e ne ha coordinato l’attività, insieme alla Difesa
Civile e alla Croce Rossa nazionale.(…) Il vulcano Tungurahua si trova a 135 km
a sudest della capitale, Quito, ed ha un’altezza di 5'106 metri. L’ultima
importante eruzione si è verificata nell’ottobre 1999.
http://ochaonline.un.org/DocView.asp?DocID=4737
Estate di solidarietà: Anche a Tirana campionati di
calcio, “Albania contro il resto del mondo”
17 luglio - Si è conclusa con un pareggio la partita
di calcio “Albania contro il resto del mondo”, che ha concluso la prima
settimana dell’estate di solidarietà con gli amici della casa famiglia per
malati psichici di Tirana, in Albania. Ospiti della casa contro gli amici che,
da ogni parte di Europa, hanno scelto di trascorrere con loro le vacanze.
La casa famiglia per malati psichici, aperta dalla
Comunità di Sant’Egidio nel 2004, è il primo esperimento di questo tipo in
Albania. E’ nata dal desiderio di offrire una vita migliore ai malati psichici
dell’ospedale psichiatrico di Tirana, con cui, da tempo si è stabilito un
rapporto profondo di amicizia. Dopo circa due anni, gli amici che vi abitano
sono più loquaci, reattivi e, soprattutto, sono felici di vivere. I loro volti,
quando non le loro parole, esprimono la gioia di una vita ritrovata.
Questi giorni insieme sono stati ricchi di esperienze:
gite in montagna, al mare, gare e tante lunghe chiacchierate con gli amici che
arrivano da ogni parte di Europa, grazie a un traduttore, che aiuta a superare
gli ostacoli linguistici. (…)
http://www.santegidio.org/it/amicimondo/albania/20060717_albania.htm
(top)
Un team di alto livello dell’ONU in
Nepal per assistere il processo di pace
20
luglio – Un team di alto livello delle Nazioni Unite si recherà in Nepal la
prossima settimana per discutere dell’assistenza al processo di pace proposta
dall’ONU, a seguito della dichiarazione del Segretario Generale Kofi Annan
secondo la quale i recenti sviluppi offrirebbero una “opportunità senza
precedenti” per raggiungere una soluzione negoziata al conflitto decennale sul
territorio del regno himalayano. “Mediante consultazioni con tutti gli
interessati, la missione si pone l’obiettivo di trovare un denominatore comune
sul tipo e area di responsabilità di cui le Nazioni Unite possono farsi carico
nel processo di pace”, questa la dichiarazione di Kofi Annan
rilasciata dal suo portavoce. Il team di valutazione sarà presieduto da Staffan
De Mistura, che ha ricoperto il ruolo di Vice Rappresentante Speciale del
Segretario Generale per l’Iraq fino a poco tempo fa; la permanenza in Nepal è
prevista dal 26 luglio al 3 agosto.
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=19260&Cr=nepal&Cr1
Turchia:
il PKK proclama la cessazione dell’uso delle mine antiuomo
di Yeshua Moser-Puangsuwan
<yeshuaSPAMFLTER@SPATMFLTERicbl.org> .
19
luglio – Il Partito dei Lavoratori Curdi (PKK) ha dichiarato di non voler più
usare le mine terrestri antiuomo nei suoi combattimenti armati in Turchia. Così
ha annunciato il 18 luglio a Ginevra la Geneva Call, organizzazione non
governativa svizzera.
La
leadership politica e armata del PKK ha apposto la propria firma sull’atto di
Geneva Call per un impegno che obbliga l’organizzazione non solo ad astenersi
dall’uso delle mine, ma anche a collaborare ad un programma per la distruzione
di qualsiasi scorta di mine possa avere ancora. Ci si attende inoltre che
l’organizzazione cooperi alla rimozione delle mine che essa stessa o altri
possono aver messo precedentemente nelle loro zone operative.
La
dichiarazione del PKK di rinunciare all’uso delle mine antiuomo segue quella
dei vicini gruppi curdi dell’Iraq settentrionale. Sia il Partito democratico
del Kurdistan (PDK) che l’Unione patriottica del Kurdistan (PUK), facenti parte
attualmente del governo regionale curdo dell’Iraq, nel 1999 e nel 2000
inviarono lettere al Segretario Generale delle Nazioni Unite assicurando che i
principi e gli obblighi del trattato sull’interdizione delle mine sarebbero
stati messi in pratica dalle loro organizzazioni del nord dell’Iraq.
Più
recentemente, quindi, entrambe le organizzazioni hanno accettato l’Atto d’
Impegno Geneva Call. I programmi d’azione per le mine nelle zone sotto il
controllo del KPD e del PUK nell’Iraq settentrionale sono stati adempiuti dalle
organizzazioni umanitarie non governative per lo sminamento sotto la protezione
di un centro per lo sminamento coordinato dal governo regionale curdo
dell’Iraq. (…) L’accordo con l’atto d’impegno Geneva Call è ritenuto segnalare
una disponibilità più ampia da parte di un gruppo armato non statale di
impegnarsi su altre norme umanitarie. (…)
http://www.icbl.org/layout/set/print/news/pkk_signs_deed_of_commitment
La Repubblica di Macedonia della ex
Yugoslavia distrugge tutte le mine conservate a fini addestrativi
Author(s):
Site Admin <webmaster2SPAMFLTER@SPATMFLTERicbl.org> .
13
luglio – Il 10 luglio 2006 la Repubblica di Macedonia dell’ex Yugoslavia (FYR)
ha distrutto tutte le 4.000 mine anti-uomo che in precedenza avevano
programmato di conservare a fini addestrativi come Stato membro del Trattato
del 1997 per l’Interdizione delle Mine. (…)
Il
Trattato per l’Interdizione delle Mine obbliga alla distruzione entro quattro
anni delle mine anti-uomo accumulate, ma consente agli Stati membri di
mantenere “il numero minimo assolutamente necessario” per lo sminamento e la
ricerca. L’ICBL e numerosi Stati membri hanno contestato la necessità di
conservare qualsiasi mina carica per scopi addestrativi. L’ICBL ha espresso
preoccupazione per il fatto che molti Stati membri non abbiano adeguatamente
determinato il numero minimo di mine da conservare e non abbiano attivamente
utilizzato le mine per i fini consentiti, e a causa di ciò facendo un uso non
corretto dell’eccezione prevista nel trattato. (…)
La
FYR Macedonia ha completato nel febbraio 2003 la distruzione della sua riserva
di 38.921 mine anti-uomo, in anticipo sulla sua data di scadenza del trattato e
ha annunciato che avrebbe conservato 4.000 mine per l’addestramento. La
successiva decisione di distruggere tutte le mine conservate è un esempio
positivo per tutti gli altri Stati membri. (…) L’evento della distruzione ha
avuto luogo nel campo dell’esercito di Krivolak, e vi hanno assistito, tra gli
altri, gli addetti militari di Germania, Grecia, Cina e Russia, rappresentanti
NATO, KFOR e OSCE, mezzi di informazione e Landmine Monitor researcher della
FYR Macedonia.
http://www.icbl.org/layout/set/print/news/macedonia_mines_retained
Gruppo Consultivo per le Mine: nuova tecnologia
raddoppia la velocità di sminamento
Articolo di Tom Morgan
Attrezzatura
d’avanguardia per il rilevamento di proiettili di artiglieria non esplosi (UXO)
presentata al Gruppo consultivo per le mine (MAG) del Laos raddoppierà la
velocità con cui l’organizzazione può liberare il territorio dalle mine. Questo
a sua volta prepara il terreno per le altre organizzazioni nel settore UXO per
beneficiare della recentissima tecnologia.
“Sulla
base di test che abbiamo condotto dal settembre dello scorso anno, noi
confidiamo che vedremo un aumento del 100% nella velocità di sminamento. Ciò
significa che possiamo raddoppiare la quantità di terreno che noi liberiamo in
una giornata”, ha detto Stefan De Coninck,
Technical Operations Manager del MAG. La settimana scorsa i dirigenti
del team del MAG hanno completato l’addestramento operando con le nuove
attrezzature. Ora sono in grado di utilizzare due tipi di rivelatori fabbricati
dalla società italiana CEIA e a loro
volta addestreranno altri componenti di team e villaggi coinvolti nella
metodologia Village Assisted Clearance del MAG.
I
nuovi rivelatori costituiscono una tale enorme differenza nelle velocità di
sminamento per due motivi. In primo luogo sono in grado di distinguere tra
laterite (metallo nobile contenuto nel terreno), frammenti metallici e UXO. Nel
passato la rilevazione veniva rallentata dall’esigenza di indagare su ogni
indicazione fornita dal rivelatore. In secondo luogo i nuovi rivelatori sono la
prima attrezzatura di rilevazione usata nel Laos specificamente concepiti per
trovare UXO invece che mine terrestri. Questo sta a significare che gli
operatori possono effettuare la ricerca camminando in modalità rettilinea lungo
i sentieri contrassegnati – il che è molto più rapido dell’uso dei mine
detector, che comportano la necessità di utilizzare la ricerca “side to side”.
http://www.mag.org.uk/news.php?p=4129&a=0
DDR: reintegrazione in Afghanistan
completata in tempo e nei costi previsti
1°
luglio – Il completamento della fase di reintegrazione del DDR entro il 30
giugno 2006 ha segnato la fine del processo di Disarmo, Smobilitazione e
Reintegrazione (DDR) in Afghanistan nel rispetto del tempo limite e dei costi
(141 milioni di dollari). Inoltre, con la fine della fase di reintegrazione si
registra che il 25% degli ex-combattenti hanno trovato un’attività duratura e
sostenibile (…). L’approccio utilizzato nel processo di reintegrazione è stato
di tipo olistico con opzioni che spaziavano dall’agricoltura all’insegnamento
professionale e assegnazione di posti di lavoro, opportunità di costituire una
piccola azienda, operazioni di sminamento, attività di insegnamento,
occupazione salariale e inserimento nell’Esercito Nazionale Afgano (ANA) o
nella Polizia.
Uno
dei problemi di fondo riscontrati durante il processo DDR è stato lo stretto
legame tra gli ex comandanti ed i loro soldati che ha dato vita ad una forte
rete sociale di dipendenza la quale potrebbe diventare una minaccia per la
sicurezza. Per risolvere la questione è stata posta molta attenzione sulla
smobilitazione e la reintegrazione degli ex comandanti con pacchetti di
reintegrazione differenti come pacchetti di ridondanza finanziaria, formazione
e viaggi all’estero, posizioni governative e di formatore all’interno del Paese.
Dall’inizio del progetto CIP, metà 2004, sono stati reintegrati circa 320
comandanti e 150 generali del Ministero della Difesa.
Il
Programma “Nuovi Inizi per l’Afghanistan” (ANBP) si occupa anche della
fornitura di servizi diretti alle mogli e ai figli degli ex-combattenti. (…)
Gli sforzi compiuti nell’ambito di genere denotano l’inizio di uno spostamento
fondamentale delle strategie e delle attività del DDR rivolte alle donne. (…) http://www.undp.org.af/media_room/press_rel/2006_07_01_DDR.htm
Comunicato dal Secondo Summit dei Popoli
per Ministeri e Dipartimenti della Pace
Victoria, BC, Canada – 19-22 Giugno
L’Alleanza
Globale per i Ministri e i Dipartimenti della Pace si è riunita presso la Royal
Road University di Victoria, Canada, per avanzare l’istituzione di Ministeri e
Dipartimenti della pace nei governi di tutto il mondo. Delegati governativi e
della società civile provenienti da Australia, Canada, Costa Rica, India, Italia,
Giappone, Liberia, Nepal, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Palestina, Filippine,
Romania, Isole Salomone, Spagna, Uganda, Regno Unito e Stati Uniti si sono
riuniti per sviluppare un’efficace architettura nazionale e globale per la
pace. Nel corso delle sessioni plenarie e dei gruppi di lavoro sono state
gettate le basi per le campagne locali, nazionali, regionali ed internazionali
che opereranno in favore della risoluzione dei conflitti e della costruzione
della pace.
L’Alleanza
Globale è impegnata a lavorare in partenariato e cooperazione con governi,
organizzazioni ed istituzioni che lavorano a livello nazionale ed
internazionale per il raggiungimento di tali obiettivi e la promozione della
pace con mezzi pacifici. I governi come quello delle Filippine e delle Isole
Salomone, che hanno già stabilito dei segretariati e dei dipartimenti per la
costruzione della pace, la trasformazione dei conflitti e la riconciliazione,
sono dei veri e propri pionieri; esempi da imitare in tutto il mondo.
www.peoplesinitiativefordepartmentsofpeace.org info@peoplesinitiativefordepartmentsofpeace.org
(top)
Campagna di
immunizzazione per eliminare il tetano nel Madagascar
di Misbah Sheikh
Miandrivazo, Madagascar, 20 luglio – Il dottor
Mamy e sorella Henriette hanno camminato per 5 km sotto il sole per
raggiungere un piccolo villaggio a Miandravazo, nel sud-est del Madagascar. La
loro squadra di assistenti sanitari si trova qui con i vaccini che
proteggeranno le madri come Maximillian, 24 anni, dal tetano. (…) Durante il
terzo giro di questa campagna di immunizzazione contro il tetano, lanciata lo
scorso anno dal ministero della Sanità, le donne in età fertile in 19 dei 111
distretti del paese verranno vaccinate contro questa malattia mortale. Questi
19 distretti sono stati identificati come aree ad alto rischio a causa delle
scarse percentuali di immunizzazioni. “L’UNICEF supporta il ministero della
Sanità nella conduzione di un’ulteriore campagna di immunizzazione per
assicurarsi che tutte le donne ne usufruiscano,” afferma il responsabile alla
Sanità dell’UNICEF Nilda Lambo. “Se riusciamo ad assicurare una tempestiva cura
prenatale, e allo stesso tempo promuoviamo l’importanza della cura neonatale, e
il precoce ed esclusivo allattamento al seno, oltre ad un semplice trattamento
contro le malattie come la malaria, possiamo contribuire enormemente a ridurre
la mortalità infantile del paese”, aggiunge la dottoressa Nilda. Grazie a un
continuo supporto da parte delle unità sanitarie mobili come quella guidata dal
dottor Mamy, l’UNICEF e i suoi partner
sono determinati a eliminare il tetano e altre malattie curabili che ogni anno
uccidono migliaia di bambini in Madagascar.
http://www.unicef.org/infobycountry/madagascar_35016.html
Cura dell’AIDS per l’orfanatrofio etiope di Madre
Teresa
Una volta
Madre Teresa disse: “La pace comincia con un sorriso”. Nonostante le
difficoltà, questo orfanatrofio nella periferia di Addis Abeba è uno dei più
pacifici della terra.
Addis Abeba, 17 luglio – Suor Maria, nei sobborghi
della capitale dell’Etiopia Addis Abeba, dirige un orfanatrofio con più di 400
bambini affetti dall’AIDS. “Un tempo perdevamo bambini ogni settimana, mentre
ora, grazie a Counterpart
International, SkyLink Aviation e altre anime premurose, siamo in grado di
ridurre la mortalità a un bambino ogni quattro mesi” ha detto Suor Maria. La
spedizione di farmaci per la terapia (ART), assemblata da Counterpart
International, è stata fatta per via aerea e senza alcuna spesa da SkyLink
Aviation del Canada direttamente al centro dell’Orfanatrofio di Madre Teresa
che si estende in modo ordinato su un versante di una collina a poche miglia
dal centro di Addis Abeba. Gli orfani vengono presi tra i poveri più poveri
dell’Etiopia e molti di loro sono figli orfani di prostitute uccise dall’AIDS.
Walter Arbib, presidente di SkyLink Aviation, ai
dignitari riuniti per la cerimonia della consegna, ha detto di essere onorato
per aver potuto prestare aiuto ad un’organizzazione così meritevole. Gli orfani
dagli occhi luminosi e pieni di vita nonostante vivano con l’AIDS, cantavano e
ballavano sullo sfondo delle scatole di cartone dei farmaci ammonticchiate
dietro il raduno di persone che comprendevano vescovi, rappresentanti del
Nunzio papale, il ministro della Sanità ed altri rappresentanti del governo e funzionari
municipali. (…) Il trasporto aereo di Counterpart/Skylink comprendeva farmaci
per la terapia e farmaci di altro tipo richiesti dal Centro dell’orfanatrofio
Madre Teresa per un valore complessivo di oltre 400.000 dollari.
http://www.counterpart.org/dnn/Default.aspx?tabid=49&metaid=G8JK3041-de8
Offrire una speranza ai bambini dell’Angola: la
campagna di massa per la salute prende il via per aiutare 3.500.000 bambini
Washington, 12 luglio – Il governo dell’Angola e i
suoi partner nell’iniziativa per il morbillo, il Fondo Mondiale per l’AIDS, la
Tubercolosi e la Malaria e l’Iniziativa per la Malaria del Presidente degli
Stati Uniti stanno avviando un’importantissima campagna per fornire interventi
salvavita ai bambini dell’Angola. La campagna integrata mira a vaccinare contro
il morbillo e la poliomielite più di 3.500.000 bambini e a fornire vitamina A,
farmaci vermifughi e, in sette province, reti di trattamenti con insetticidi a
lungo termine (LLIN). La campagna comincia il 12 luglio in Luanda con un evento
per il varo ufficiale il 13 luglio a Mbaza Congo.
Questa campagna fa seguito ad una precedente campagna
antimorbillo del 2003 che raggiunse il 96 percento del gruppo al quale mirava.
L’attuale campagna dimostra l’importanza delle attività di immunizzazione
successive in un paese in cui soltanto il 64 percento dei bambini riceve la
vaccinazione contro il morbillo. Quale parte del programma del governo
dell’Angola per la riduzione della mortalità e per la salute delle madri e dei
bambini, la campagna si concentrerà sui bambini vulnerabili, soprattutto quelli
delle regioni di confine dove c’è stata una nuova esplosione dell’epidemia del
morbillo. (…)
La campagna integrale sarà effettuata con il sostegno
della Measles Iniziative, una partnership creata per ridurre la morte da
morbillo nella zona dell’Africa Subsahariana e che è guidata dalla Croce Rossa
Americana, dalla Fondazione delle Nazioni Unite, dalla Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS), dal Fondo Internazionale di Emergenza per l’Infanzia delle
Nazioni Unite (UNICEF) e dai Centri Statunitensi per il Controllo e la
Prevenzione delle Malattie (CDC).
Altri sostenitori di questa campagna sono: l’Agenzia
Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID), l’Iniziativa per la
Malaria del Presidente degli Stati Uniti, il Fondo Mondiale, CORE, i governi
del Giappone e della Norvegia, CIDA, Rotary Internazionale, DFID. ExxonMobil ha
dato il proprio contributo in risorse finanziarie e fornirà circa 70.000 LLIN’s
per proteggere i bambini dalla malaria. (…) http://www.afro.who.int/press/2006/pr20060712.html
Il Rotary Club di Herat sostiene il progetto della
soia per ridurre la malnutrizione tra le donne e i bambini afgani
Kabul, 6 luglio – I semi di soia potrebbero essere la
chiave per ridurre il tasso di malnutrizione tra le donne e i bambini afgani, e
al contempo si aiuterebbero i contadini del Paese a diventare più competitivi
sul mercato internazionale. Assieme al ministero afgano per l’Agricoltura e la
Zootecnia e l’organizzazione no-profit Nutrition and Education International,
il Rotary Club di Herat sta realizzando il primo di una serie di stabilimenti
di lavorazione della soia per la produzione di farina e latte di soia. Gli
stabilimenti produrranno 500 litri di latte al giorno, abbastanza per darne una
tazza quotidiana a 2.000 donne e bambini. Secondo il rapporto UNICEF 2003, in
Afganistan ogni 1000 nascite si verificano 165 decessi di neonati a causa della
malnutrizione; è il quarto tasso di mortalità infantile più alto al mondo.
In aprile, il Rotary Club di Herat e Nutrition and
Education International hanno tenuto un seminario per avviare la costruzione
dello stabilimento e per addestrare gli agricoltori a creare una compagnia di
distribuzione che si rivolga direttamente alle madri e ai bambini a rischio di
malnutrizione. I nutrizionisti e gli esperti in semi di soia della Nutrition
and Education International, assieme all’Università dell’Illinois e
all’Universdità dell’Illinois del Sud, hanno tenuto un corsi di formazione per
gli agronomi del ministero dell’Agricoltura e di 20 province del Paese. Il
Rotary Club ha distribuito 35 sacchi di semi di soia da 22 chili ciascuno agli
agricoltori e agli agronomi governativi intervenuti al seminario. Le
organizzazioni partecipanti hanno comprato circa 14 tonnellate di semi di soia
dal Pakistan per piantarle tra giugno e luglio in Afganistan. Il Rotary Club di
Herat continuerà a ricevere le sementi e a distribuirle ai contadini. Inoltre,
quel Club terrà presto un altro seminario per far conoscere e capire meglio
agli agricoltori e ai commercianti locali il progetto della soia, ha dichiarato
Sadiq Tawfiq, presidente del club di Herat ed ex-membro del club Laguna Beach,
in California. (…)
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/278.html
Una pagina web per un posto di lavoro sicuro e sano
L’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul
Lavoro ha lanciato una pagina web per fornire sia ai datori di lavoro che ai
lavoratori informazioni su come creare condizioni ambientali di lavoro sicure e
sane. “Healthy Workplace Initiative" (HWI) raccoglie informazioni sulla
valutazione del rischio degli strumenti di lavoro indirizzando già
l’inserimento delle persone disabili e sulla prevenzione dei pericoli biologici
e delle molestie e violenze sul posto di lavoro. Il progetto intende offrire
informazioni pratiche che possano essere usate dagli imprenditori per
migliorare l’ambiente di lavoro. Insieme alla pagina web il progetto HWI
organizzerà seminari nei nuovi stati membri e fornirà depliant informativi.
(top)
Il governo
del Queensland sostiene le campagne di Green Cross per l’acqua e l’energia
solare.
24 luglio – Il governo del Queensland, Australia, sosterrà
i principi ed appoggerà la Campagna internazionale per il diritto all’acqua e
la Campagna per l’energia solare della di Green Cross, secondo quanto
annunciato quest’oggi dal premier Peter Beattie. “Le nostre strategie per uno
Stato accorto comprendono la necessità di avere uno sviluppo sostenibile, e
queste due campagne meritano il nostro sostegno”, ha affermato Beattie.
“Abbiamo compiuto moltissimi sforzi per assicurare una fornitura d’acqua
adeguata e sicura al Queensland, giacché anche noi ci troviamo ad affrontare le
problematiche legate ai cambiamenti climatici. Ci siamo dotati da parecchio
tempo di un quadro di incentivi per l'istallazione di sistemi di pannelli
solari per avere acqua calda, e questo schema ha segnato la penetrazione del
riscaldamento a energia solare nel Queensland. (…)
La Campagna per l’energia solare ha lo scopo di
soddisfare la domanda nei paesi in via di sviluppo e di abbassare in particolar
modo il costo dell’energia solare al fine di combattere la scarsità di energia,
ridurre i picchi di domanda nelle aree urbane e contrastare i cambiamenti
climatici.
Il
Commissario Piebalgs ha dato il benvenuto all’adozione di nuove linee guida per
la Rete Energetica Transeuropea
Brussels, 24 Luglio – Il Commissario per l’Energia
Andris Piebalgs ha dato quest’oggi il benvenuto alla decisione del Consiglio di
adottare la proposta della Commissione per una revisione delle Linee Guida per
la Rete Energetica Transeuropea. Il Parlamento Europeo ha già dichiarato il suo
appoggio a dette linee guida lo scorso 4 aprile. “Le linee guida identificano
una rete di trasmissione a livello europeo di gas ed elettricità,
indispensabile per il corretto funzionamento del mercato interno dell’energia e
per migliorare la sicurezza della fornitura. La nuova normativa faciliterà le
procedure di autorizzazione ed attrarrà gli investimenti necessari per progetti
transfrontalieri di alto interesse europeo”, ha affermato il Commissario Piebalgs.
In particolare, queste linee guida integrano
pienamente i dieci nuovi Stati Membri nell’ambito della rete, oltre a
presentare 42 progetti di interesse europeo; costituiscono inoltre la cornice
per un maggiore coordinamento e scambio di informazioni, e la possibilità di
nominare un Coordinatore europeo. Queste linee guida rivedute riflettono
chiaramente i tre obiettivi principali della politica energetica europea:
sostenibilità, competitività e sicurezza della fornitura. (…)
La Fondazione Hilton amplia il suo impegno per lo
sviluppo idrico in Africa con un fondo supplementare di 13 milioni di dollari.
Los Angeles, 5 luglio – La Fondazione Conrad N.
Hilton, filantropico leader dello sviluppo idrico delle popolazioni povere, ha
accordato una sovvenzione di 13 milioni di dollari a sei organizzazioni non
governative leader nella fornitura di acqua potabile e sistemi sanitari in
Africa. Ci si aspetta che i nuovi programmi, uniti a precedenti progetti della
Fondazione Hilton per il finanziamento idrico, forniscano acqua potabile a
quasi 1.600.000 persone entro i prossimi cinque anni. Le sovvenzioni estendono
lo sviluppo idrico all’Etiopia, una zona d’indigenza critica nell’Africa Orientale,
facendo così fronte alle lacune degli attuali progetti della Fondazione Hilton
che riguardano tre paesi dell’Africa Occidentale. (…)
In linea con l’obiettivo della Fondazione Hilton di
costruire partnership per la collaborazione, la maggior parte delle nuove
sovvenzioni Hilton, 7.200.000 dollari, andranno a: Millennium Water Program,
un’associazione costituita da Millennium Water Alliance – World Vision, CARE,
Living Water International e WaterAid. Questo consorzio accresce gli sforzi per
estendere l’acqua potabile e le fognature ai milioni di etiopi cui mancano
questi servizi vitali fondamentali. Millennium Water Alliance fungerà da
segreteria per questa iniziativa. (…)
Con sede a Los Angeles, la Fondazione Hilton è stata
creata nel 1944 dall’ex impresario alberghiero e leader negli affari Conrad N.
Hilton che lasciò la sua fortuna alla fondazione disponendo che fosse usata per
aiutare i più svantaggiati e deboli di tutto il mondo indipendentemente dalla
loro religione, etnia o appartenenza geografica. (…)
http://www.hiltonfoundation.org/press_release_details.asp?id=47
(top)
Gli utenti
potranno controllare i livelli di ozono in tutta Europa
(18 luglio) Ozone Web, il nuovo strumento disponibile
su Internet, presentato oggi a Copenaghen dalla Agenzia europea dell'ambiente
(AEA), offre agli utenti per la prima volta la possibilità di controllare e
seguire l'evoluzione degli episodi di inquinamento provocati dall'ozono a
livello del suolo su una scala paneuropea.
L'ozono a livello del suolo rappresenta uno dei
principali problemi di inquinamento in Europa. I dati raccolti da oltre 500
stazioni di monitoraggio della qualità dell'aria sono inviati all'AEA a
Copenaghen con cadenza oraria e vengono presentati pressoché in tempo reale sul
nuovo sito Internet. Introducendo il
nome di una località oppure cliccando su una carta dell'Europa, gli utenti
saranno in grado di seguire l'evoluzione della qualità dell'aria sia a livello
locale che su scala europea. Il sito conterrà anche informazioni sulle
conseguenze per la salute corrispondenti ai livelli di ozono rilevati nella
zona di residenza degli utenti.
http://org.eea.europa.eu/documents/newsreleases/Ozone2006-it
L’ambiente
al centro della future pace e prosperità del Sudan
L’ufficio per
l’ambiente delle NU al workshop sulla gestione ambientale nella pianificazione
nazionale del Sudan
Khartoum/Nairobi, 18 luglio – È in corso una
valutazione post-bellica del Sudan allo scopo di evidenziare problemi e
priorità nella fase di ricostruzione del paese. Il coinvolgimento post-bellico
in Sudan da parte del Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite è iniziato
nel maggio 2004 come punto focale per l’ambiente all’interno del processo delle
NU e del Joint Needs Assessment della Banca Mondiale. Come follow-up, è stato
chiesto all’UNEP di condurre un’ulteriore valutazione dettagliata al fine di
identificare gli impatti ambientali, le pressioni, i rischi e le priorità
durante il processo di ricostruzione. L’UNEP ha quindi iniziato la valutazione
nel dicembre 2005 e ad oggi, luglio 2006, ha condotto quattro missioni sul
campo in ognuna delle maggior aree geografiche. Le scoperte verranno presentate
nel report dell’UNEP “Sudan – Post-Conflict Environmental Assessment”, la cui
pubblicazione è prevista ad ottobre 2006, e può quindi essere integrato nelle
politiche nazionali, nei piani e nelle leggi per la gestione delle risorse in
Sudan.
Come parte delle attuali attività in Sudan, l’UNEP
sponsorizza e ospita il workshop per la gestione ambientale nella pianificazione
nazionale del Sudan, organizzato a Khartoum il 18 - 20 luglio 2006. L’evento è
considerato di grande importanza per il supporto all’ambiente in Sudan, e altri
partecipanti internazionali includono Nile Basin Initiative, la Commissione
Europea e l’UNDP. (…) L’UNEP sta attualmente preparando un programma intitolato
Capacity Building for Environmental Governance in Sudan, che durerà dal 2007 al
2009.
http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=483&ArticleID=5313&l
(top)
La Scuola delle Nazioni di Macao ottiene la
concessione del terreno dal governo
Taipa, Macao, 6 luglio (BWNS) – A un passante il
fazzoletto di terra tra il campo da tennis dell’Hyatt e il parcheggio del
Buddhist Temple a Taipa (Macao) potrebbe sembrare solo un altro lotto in
vendita. Ma nella sua mente, Saba Payman, direttore della Scuola delle Nazioni,
vede già in questo spazio il vialetto d’ingresso alla scuola, i numerosi
laboratori d’arte e scienze, un auditorium da 400 posti e una palestra. Questa
era la stessa visione nel 1988, quando si proiettava oltre i cinque alunni
iscritti all’asilo, mentre oggi se ne contano 220 tra studenti dell’asilo,
delle elementari/medie e del liceo provenienti da tutte le parti del mondo. In
una zona in cui la terra scarseggia, è un segno di rispetto e riconoscimento
che questi 2.500 metri quadrati siano stati dati alla scuola dal Dipartimento
per l’Istruzione di Macao, una regione della Cina a statuto speciale (SAR). (…)
Mentre molte scuole di Macao si concentrano sugli
aspetti intellettuali dell’istruzione, la Scuola delle Nazioni è considerata
una pioniera nello sviluppo delle componenti morali e comportamentali con il
suo Programma di sviluppo caratteriale. Nel 1998, per esempio, questo Programma
ha ricevuto diversi premi, sia nazionali sia internazionali, per lo sviluppo di
moduli innovativi. (…)
Il Programma di sviluppo caratteriale si concentra sullo sviluppare le
capacità e mettere in atto ciò che s’impara. Concetti come responsabilità e
contribuzione alla vita familiare in quanto membro, unità nella diversità,
essere cittadino del mondo, e consultazione vengono insegnati nelle diverse
classi. Vengono sviluppate abilità, capacità e attitudini, messe
contemporaneamente in pratica attraverso diversi servizi rivolti alla società.
Lo scopo è che, con il tempo, questi servizi per la società diventino uno stile
di vita (…)
http://news.bahai.org/story.cfm?storyid=460
(top)
Nasce in Italia il gruppo di studio
sulle tradizioni violente
Bambini e violenza: dagli USA studi dimostrano
che la violenza sugli animali anestetizza la naturale empatia dei bambini
28
luglio - Recentemente lo psicologo americano Frank Ascione, professore di
psicologia dell'Universita' dello Utah e Camilla Pagani, psicologa del
Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma, hanno compiuto una ricerca sul
comportamento violento dei bambini nei confronti degli animali: una volta su
cinque la ragione che spinge a compiere atti di violenza nei confronti di
animali è il semplice divertimento, e i bambini e gli adolescenti crudeli verso
gli animali hanno una maggiore probabilità di manifestare in età adulta
comportamenti violenti e antisociali generalizzati e ripetuti.
Altri
studi scientifici effettuati a livello internazionale negli anni passati da
noti psicologi, mostrano come la moralità si sviluppi tramite un apprendimento
sociale che varia a seconda del contesto in cui si vive: criteri morali
assorbiti nell'infanzia e durante l'adolescenza dal contesto familiare e
sociale, verranno poi mantenuti in età adulta, anche in situazioni diverse.
Prendendo
spunto da queste ricerche nasce in Italia il Gruppo di Studio sulle Tradizioni
Violente, composto e supportato da associazioni che operano in vari settori per
la tutela dei bambini e, più in generale, a favore delle vittime di violenza.
Si tratta di educatori, pedagogisti, psicologi, avvocati e ricercatori che
lavorano anche a programmi terapeutici. (…) Il Gruppo di Studio sulle
Tradizioni Violente nasce con lo scopo di proteggere bambini e adolescenti da
quelle tradizioni che nascondono, dietro a un velo di apparente normalità, dei
modelli che, se acquisiti, rischiano di indurre espressioni di violenza nel
bambino e di deviare la sua moralità in fase di formazione.
Lancio dell’Alleanza mondiale per la
saggezza: Toronto, 26 – 28 luglio
Il
Consiglio mondiale per la saggezza
(WWC), costituito nel 2004 dal Club di Budapest (Cob), è costituito da
un gruppo di esperti che indicano la strada da seguire per effettuare il salto
verso un futuro sostenibile. Il WWC si riunirà per una sessione speciale a
Toronto, dal 23 al 25 luglio, ospite del “Club di Budapest, Canada”. A seguito
di quest’incontro speciale del WWC, CoB Canada, WWC ed i loro soci si riuniranno
dal 26 al 28 luglio per la creazione di una nuova rete mondiale: l’Alleanza
mondiale per la saggezza (WWA).
Questa
Alleanza sarà lanciata nel corso dell’incontro di Toronto e sarà una nuova
“comunità online” formata da organizzazioni, gruppi ed individui uniti dalle
stesse idee ed attivamente coinvolti nelle sfide presentate dai cambiamenti di
ambiente e società, nonché dalle opportunità da questi offerte sia a livello
globale che locale. Ciò di cui il mondo ha maggiormente bisogno in un momento così
critico della nostra storia è di trovare una saggezza collettiva. C’è urgente
bisogno di nuovi modi di pensare, nuove azioni e collaborazioni. Unitevi a
Ervin Laszlo, Elisabet Sahtouris, Ashok Gangadean, Michael Laitman, “Zio”
Angaangaq, altri lungimiranti a livello globale e molti attivisti “per un mondo
migliore” provenienti da tutto il mondo, che si ritroveranno in luglio a
Toronto al fine di lanciare la nuova Alleanza!
http://www.clubofbudapest.ca/home.html
Global Media Compact incrementerà la
consapevolezza delle sfide dello sviluppo che i paesi più poveri debbono
affrontare
New
York, Nazioni Unite, 10 luglio – In un tentativo di creare una maggiore
consapevolezza delle sfide che stanno affrontando le 50 nazioni più povere del
mondo, l’inviato delle Nazioni Unite per i LDC (Least Developed Countries)
Anwarul K. Chowdhury ha lanciato oggi l’accordo ‘Global Media Compact’ in
collaborazione con la società di comunicazione, MediaGlobal. L’‘accordo’ mira a
incoraggiare le aziende internazionali e locali ad aumentare la trattazione dei
problemi legati allo sviluppo nei paesi vulnerabili attraverso iniziative
innovative dei media. (…)
Media
for Global Development (MediaGlobal) è uno delle maggiori reti al mondo
nell’informazione sui problemi legati allo sviluppo globale che stanno
affrontando i paesi vulnerabili di Africa e Asia. Il messaggio di MediaGlobal
raggiunge i leader dei paesi industrializzati, i media di tutto il mondo, i
politici nei paesi donatori, le organizzazioni non governative e le persone
chiave nella Segreteria delle Nazioni Unite, le sue agenzie e i manager sul
campo in tutto il mondo. Global Media Compact sarà una “rete” di giornali che
contribuiranno a diffondere informazioni su questi paesi vulnerabili nel resto
del mondo. MediaGlobal lavorerà per un aumento del livello di partecipazione
mediatica e il coinvolgimento di leader del settore per collaborare a questa
iniziativa.
Repubblica Centrafricana: migliaia di
spettatori alla partita di calcio per festeggiare la Giornata Mondiale della
Popolazione
New
York, 11 luglio – A migliaia di chilometri di distanza dai recenti
festeggiamenti per la coppa del mondo, oltre 3'000 persone si sono riunite
nello stadio della capitale della Repubblica Centrafricana Bangui per assistere
ad una partita di calcio tra due squadre di scuole superiori locali. L’evento è
stato il punto focale dei festeggiamenti per la Giornata Mondiale della
Popolazione, organizzata dal Governo con il sostegno del Fondo per la
Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA). “I giovani” era il tema della Giornata
della Popolazione di quest’anno; “in tutto il mondo, i giovani desiderano
essere ascoltati e partecipare attivamente alla vita sociale”, ha affermato la
Direttrice Esecutiva dell’UNFPA Thoraya Obaid nella sua dichiarazione ufficiale
per l’avvenimento.
In
questa nazione africana colpita dalla misera, l’UNFPA è attivo per tutelare i
diritti dei giovani all’istruzione e al lavoro nonché alla salute e alla
dignità. In un Paese dove gli uomini detengono ancora molto più potere delle
donne, l’Agenzia sta lottando dal suo arrivo 30 anni fa per la promozione dei
diritti di equità delle donne. “Se si da istruzione ad un uomo, si rende
istruita una persona, se si da istruzione ad una donna, si rende istruita una
famiglia, una comunità, una nazione”, ha affermato Hamadou Logué,
rappresentante dell’UNFPA, davanti a 50 giornalisti riuniti per la conferenza
stampa che precedeva l’evento sportivo. (…)
http://ochaonline.un.org/DocView.asp?DocID=4728
Fondazione Findhorn e Global Ecovillage
Network presentano:
Ecovillage Design – Formazione dei
Formatori 2006, 7 Ottobre – 4 Novembre
Basato
sul Gaia Education Ecovillage Design Curriculum – sviluppato da 23 educatori di
punta alla sostenibilità provenienti da tutto il mondo. Siete invitati a
partecipare a questo corso intensivo di formazione dei formatori sui fondamentali
del design per la sostenibilità degli insediamenti urbani e rurali che
affronterà tutti gli elementi dell'istruzione in un ecovillaggio.
Ciò
comporterà tre differenti livelli di formazione: primo, esploreremo il
contenuto di ciascuno dei quattro pilastri della sostenibilità a livello di
ecovillaggio: ecologia, economia, comunità e visione del mondo. Secondo,
analizzeremo insieme ricerche e scoperte effettuate in ognuna di queste aree in
un processo di design integrato, con esercizi di applicazione pratica. Terzo,
esploreremo approcci differenti alla consegna del Curriculum del Design
dell’ecovillaggio. Sebbene il corso sarà reso più facile da un gruppo di
educatori all’ecovillaggio di grande esperienza, avrà anche una natura
collaborativa, dove i partecipanti costituiranno una risorsa per tutti gli
apprendenti.
Ecovillage
Desing - Formazione dei Formatori è un corso di formazione avanzato destinato a
coloro che sono coinvolti in iniziative comunitarie sostenibili di qualsiasi
tipo: studenti e professionisti nel campo dell’architettura; ingegneri e
costruttori; permacoltori ed altri disegnatori di sostenibilità; pianificatori
regionali e per l'utilizzo sostenibile dei terreni; operatori sociali,
educatori ed uomini d’affari interessati allo sviluppo etico. Il programma avrà
luogo presso l'ecovillaggio Findhorn e comprende quattro moduli separati della
durata di una settimana, che possono essere frequentati per intero o
separatamente. Per ulteriori informazioni: esd@findhorn.org Prenotazioni online: www.findhorn.org/ecovillagedesign
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Un progetto dell’UNESCO per l’acqua:
Dal
conflitto potenziale al potenziale di cooperazione
Da guerre per l’acqua a ponti di
cooperazione: esplorare il potenziale per la costruzione della pace di una
risorsa condivisa
(top)
Nonostante
l’opinione comune che i bacini idrici condivisi da Paesi diversi tendano a dar
vita più ad ostilità che a collaborazione, l’acqua è una risorsa di
cooperazione proficua che rimane spesso inutilizzata.
L’acqua,
una fonte di vita fondamentale, è stata identificata da secoli come una delle
cause principali di tensioni o conflitti – sia all’interno dei singoli Paesi,
sia tra nazioni diverse. Con il fabbisogno idrico mondiale sestuplicato durante
il XX secolo, le dispute sulle questioni idriche transfrontaliere sono
continuate senza sosta, inducendo alcuni esperti a predire che le guerre del
XXI secolo saranno combattute per l’acqua. Mentre la propensione dell’acqua
dolce a minare le relazioni tra i Paesi fa spesso notizia, l’altro lato della
medaglia – l’acqua come fattore di cooperazione – riceve raramente attenzione a
sufficienza.
Ciononostante,
la ricerca ha rivelato molti più casi storici in cui l’acqua ha svolto il ruolo
di catalizzatore di cooperazione che non di causa scatenante di conflitti. Ci
sono esempi di accordi sull’acqua concretamente attuabili raggiunti anche tra
Stati in conflitto per altre questioni, compresi i casi di India e Pakistan, e
di Israele e Giordania.
Con
più di 260 bacini idrici che fuoriescono dai confini nazionali, non sorprende
più di tanto il fatto che tale situazione sia largamente percepita come
fomentatrice di ostilità. D’altro lato, come è stato evidenziato dagli esperti
dell’ONU, data l’importanza dell’acqua per praticamente tutti gli aspetti della
vita - salute, ambiente, economia, welfare, politica e cultura – la risoluzione
unilaterale di un gran numero di queste problematiche travalica di molto il raggio
d’azione di ogni singolo Paese. Ciò offre un’opportunità di trasformare una
situazione altamente conflittuale in un’apertura a soluzioni di mutuo
vantaggio. Ma concretamente, come si può raggiungere questo obiettivo? Nel
tentativo di trovare risposte a queste domande, l’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) ha lanciato un
progetto, “Dal conflitto potenziale al potenziale di cooperazione”, parte di
un’ampia iniziativa ONU per la promozione della sicurezza idrica nel XXI
secolo. Il progetto mira a sostenere la cooperazione tra le parti in causa
nella gestione di risorse idriche condivise, contribuendo al contempo ad
assicurare che conflitti potenziali non diventino realtà. Poiché affronta la
sfida della condivisione delle risorse idriche principalmente dal punto di
vista dei governi, tale progetto è incentrato sullo sviluppo di strumenti per
l’anticipazione, la prevenzione e la risoluzione di conflitti per l’acqua.
Il
Contesto
Ci
sono più di 3.800 dichiarazioni unilaterali, bilaterali o multilaterali o
convenzioni sull’acqua: 286 sono trattati, 61 dei quali riferiti a più di 200
bacini fluviali internazionali.
Negli
ultimi cinquant’anni abbiamo assistito a più di 500 eventi conflittuali legati
all’acqua, sette dei quali sono sfociati in violenza.
Secondo
l’UNESCO, parte del territorio di 145 stati si trova all’interno di un bacino
transfrontaliero, e l’intera superficie di 21 stati si trova in uno di essi.
Dodici Paesi hanno più del 95% del loro territorio all’interno di uno o più
bacini transfrontalieri. Circa un terzo dei 263 bacini transfrontalieri sono
condivisi da più di due Paesi.
In
uno studio che dimostra l’efficacia dell’approccio cooperativo, la Bolivia ed
il Perù, i due Stati che condividono il lago Titicaca, hanno riconosciuto
l’importanza fondamentale della collaborazione nella gestione delle risorse
idriche del bacino tramite la creazione di un’Authority Autonoma per l’Acqua.
La
parte settentrionale del lago d’Aral sta venendo riportata con successo alle
sue dimensioni originarie dopo che la sua superficie si era più che dimezzata a
causa di una massiccia deviazione delle sue acque durante il periodo sovietico,
che aveva provocato il prosciugamento dei due immissari e la devastazione
dell’ambiente circostante. Il lago d’Aral è diviso tra Kazakistan e Uzbekistan,
ma il suo bacino d’acqua dolce racchiude anche Afghanistan, la Repubblica
Kirghisa, Tajikistan e Turkmenistan. Grazie ad un progetto della Banca
Mondiale, il lago ha ora iniziato a riempirsi in seguito al completamento della
diga di Kok-Aral. L’impianto idrico lungo il fiume Syr Darya, rimodernato di
recente, sta portando benefici agli agricoltori, poiché irriga le loro terre.
Il prossimo passo prevede il potenziamento dell’irrigazione in due terzi della
terra kazaka del bacino del lago d’Aral. Una migliore gestione delle risorse
idriche porterà benefici ai Paesi dell’Asia Centrale, permettendo loro di
affrontare il fabbisogno energetico e di conservazione in maniera più
efficiente e anche, potenzialmente, di trarre profitti dalla vendita di energia
idroelettrica ai Paesi più a monte.
Le
donne, che producono tra il 60 e l’80 per cento del cibo nella maggior parte
dei Paesi in via di sviluppo, sono le principali parti in causa in tutte le
problematiche di sviluppo relative all’acqua. Tuttavia spesso rimangono ai
margini delle decisioni gestionali e della pianificazione delle risorse
idriche.
http://www.un.org/events/tenstories/story.asp?storyID=2900
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(top)
Il prossimo numero dopo la pausa estiva uscirà il 22
settembre (il 15 l’edizione in inglese).
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Good News
Agency è distribuita
gratuitamente per via telematica ad oltre 3.700 redazioni della stampa quotidiana e
periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 48 paesi:
Albania, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile,
Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costarica, Croazia, Danimarca, Filippine,
Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India,
Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia,
Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna,
Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA,
Venezuela. È distribuita gratuitamente anche ad oltre 2.800 ONG nel mondo. Le edizioni sono disponibili nel sito web: www.goodnewsagency.org
E’ un servizio di puro
volontariato dell’Associazione Culturale
dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale
con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al
Department of Public Information delle Nazioni Unite. L’Associazione opera per
lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva
del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla
condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it
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