Good News Agency – anno VII, n° 1

 

Settimanale - anno VII, numero 1 – 27 gennaio 2006

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.800 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e naturaCultura e educazione

L'idea e il futuro della Carta mondiale della Terra - intervista con Federico Mayor

 

 

Legislazione internazionale

(top)

 

Il Canada diviene il primo paese a ratificare la Convenzione per la Protezione e la Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali

Il 22 Dicembre 2005, il Canada è il primo stato che ha ratificato questa Convenzione che era stata adottata dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nello scorso ottobre. Il Direttore Generale dell’UNESCO, Koïchiro Matsuura, ha dato il benvenuto a questa prima ratifica della Nuova Convenzione. Sottolineando che “la difesa della diversità culturale è alla base del mandato dell’Organizzazione,” egli ha richiamato il fatto che “l’UNESCO ha elaborato una serie di strumenti di base per proteggere la diversità culturale, che si possono ritrovare non solo in tradizioni  palesi o più nascoste, ma anche in forme contemporanee di creatività.”

Risultato di un lungo processo di maturazione, che ha compreso numerosi incontri di esperti prima indipendenti e poi governativi, la Convenzione cerca di riaffermare il legame tra cultura, sviluppo e dialogo e di creare una piattaforma innovativa per la cooperazione internazionale. Essa fa seguito alla Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale dell’UNESCO del 2001, che riconobbe la diversità culturale come “una fonte di scambio, innovazione e creatività”, una “comune eredità dell’umanità” che “dovrebbe essere riconosciuta e affermata per il bene delle presenti e future generazioni.”

La nuova Convenzione riafferma il diritto sovrano degli Stati nell’elaborare politiche culturali con l’obiettivo “di proteggere e promuovere la diversità delle espressioni culturali e di rinforzare la cooperazione internazionale” mentre si rispettano i diritti umani e le libertà fondamentali.

La Convenzione diverrà operativa tre mesi dopo la sua ratifica da parte di 30 Stati Membri.

http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=31297&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

 

Diritti umani

(top)

 

Convenzione internazionale sulla protezione e la promozione dei diritti e della dignità delle persone disabili

Bruxelles, 16 gennaio - La settima sessione del Comitato Ad Hoc per una comprensiva ed integrale Convenzione internazionale sulla protezione e la promozione dei diritti e della dignità delle persone disabili, avrà luogo alle Nazioni Unite di New York, dal 16 gennaio al 3 febbraio 2006.

I partecipanti discuteranno temi quali uguaglianza e non discriminazione, accessibilità, diritto alla vita, uguaglianza di fronte alla legge, accessibilità alla giustizia, mobilità personale, indipendenza e inclusione nella comunità.

http://www.un.org/esa/socdev/enable/

 

Georgia: il governo accoglie le richieste degli insegnanti a seguito di un corteo

11 gennaio – Un corteo organizzato da EI in collaborazione con la Libera Organizzazione Sindacale degli Educatori e Scienziati della Georgia (ESFTUG) ha persuaso con successo il Parlamento georgiano ad aumentare gli stanziamenti per l’istruzione durante la discussione del bilancio. Tremila insegnanti riuniti a Tbilisi il 13 dicembre hanno sfilato in corteo fino al Parlamento, dove i rappresentanti regionali hanno dato voce ai loro problemi e richiesto l’aiuto del Governo. Dopo la manifestazione, il Ministro georgiano dell’Istruzione e della Scienza ha invitato ESFTUG a discutere le loro richieste e l’incontro di tre ore ha dato i seguenti risultati: il ministro ha promesso che nessuna scuola sarà chiusa senza la preventiva consultazione e relativo consenso delle organizzazioni sindacali; gli stanziamenti per le scuole saranno determinati a seconda delle esigenze individuali di ognuna di esse e sarà istituito un comitato congiunto per studiare la metodologia di assegnazione di una pensione adeguata per gli insegnati che hanno raggiunto i limiti di età previsti.

Poco dopo il corteo, il Ministro delle Finanze ha stanziato ulteriori fondi per il settore dell’istruzione con l’impegno di raccogliere somme ulteriori nel bilancio 2006.

Accogliendo con favore tali sviluppi, il Segretario Generale dell’ESFTUG, Manana Gurchumelidze, ha evidenziato la determinazione dell’organizzazione sindacale a continuare gli sforzi iniziati per garantire agli insegnanti condizioni di lavoro normali, salari adeguati e pensioni ampiamente meritate.”

http://www.ei-ie.org/en/news/20060111.htm

 

I Baha'i onorano il campione dei diritti umani

Londra, 3 gennaio (BWNS) – Un ex parlamentare inglese, Sydney Chapman, ha ricevuto il Premio inaugurale Blomfield per i diritti umani in una cerimonia organizzata dal consiglio governativo della comunità Baha'i del Regno Unito e dalla comunità Baha'i di Barnet.

I Baha'i del Regno Unito hanno creato il Premio Blomfield, dal nome di Lady Blomfield, un’importante Baha'i inglese, da presentare a persone della vita pubblica inglese che hanno offerto un sostegno eccezionale alla difesa dei Baha'i nei Paesi dove questi sono perseguitati per la loro fede politica, ad esempio in Iran.  (…)

http://news.bahai.org/story.cfm?storyid=420

 

Sierra Leone/Liberia: riunite 15 famiglie

23 dicembre 2005 – Il 21 dicembre l’ICRC ha riunito 15 minori liberiani con i parenti, parecchi anni dopo che il conflitto armato li ha costretti a fuggire nella Sierra Leone, dove essi hanno perso il contatto con coloro che erano in patria. Di un’età compresa tra i nove e i 19 anni, i giovani hanno vissuto in affidamento a famiglie in vari campi di rifugiati nella Sierra Leone. Una volta completato il lungo processo di rintracciare gli amati, questi sono stati prelevati dai campi in automobile verso Freetown e quindi in volo a bordo di un aereo dell’ICRC in direzione di Monrovia e Voinjama in Liberia, dove i parenti li stavano aspettando. Per la prima volta in molti anni essi riusciranno trascorrere il Natale in famiglia.

Da quando sono terminate le ostilità in Sierra Leone nel 2002, l’ICRC ha riunito in Africa occidentale più di 2.300 minori da Sierra Leone, Liberia, Guinea e Costa d’Avorio con i familiari più prossimi o con i parenti superstiti più vicini.

http://www.icrc.org/

 

 

Economia e sviluppo

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L’inviato dell’ONU afferma che il Patto Economico del Sud-Est asiatico sarà un gran vantaggio per i Paesi Meno Sviluppati

New York, 3 gennaio – L’inviato delle Nazioni Unite per i paesi vulnerabili, Anwarul K. Chowdhury, ha annunciato l’entrata in vigore dell’accordo per il Libero Mercato nell’Area del Sud-Est Asiatico (SAFTA), definendolo un  bel beneficio per i quattro Paesi meno Sviluppati della regione (Bangladesh, Bhutan, Maldive e Nepal). Il SAFTA, che sarà operativo dal 1 gennaio 2006, è un accordo tra i membri dell’Associazione del sud-est asiatico per la cooperazione regionale, che include tra gli altri India, Pakistan e Sri Lanka. “Il riconoscimento da parte del SAFTA del trattamento speciale che meritano le particolari necessità dei LDC (Least Developed Countries) è un esempio lampante del ruolo che le disposizioni del mercato regionale possono avere nell’aiutare i paesi più deboli a superare i propri deficit e a sfruttare tutti i benefici dell’integrazione economica”, ha dichiarato l’inviato ONU. “L’accordo darà una spinta alle esportazioni dei quattro LDC, rinforzando i loro sforzi per ridurre la povertà all’interno dei loro paesi e indirizzandoli a uno sviluppo sostenibile”.

L’accordo chiede ai paesi membri di ridurre le proprie tariffe sui prodotti provenienti dai quatto LDC da 0 al 5% entro tre anni, mentre gli altri stati avranno tempo sette anni. Si chiede anche di fornire supporto tecnico ai quattro LCD affinché espandano i propri mercati all’interno degli altri stati-membri del SAFTA. L’accordo spinge anche gli altri stati-membri a prendere misure di mercato dirette, come concludere contratti a medio e lungo termine the lancino le esportazioni sostenibili dei quattro LDC. (…)

http://www.un.org/ohrlls/

 

Un nuovo prestito dell’IFAD di 15 milioni di dollari per aiutare i contadini poveri degli stati Falcon e Lara del Venezuela 

Roma, 29 dicembre 2005 – Contadini poveri e famiglie di lavoratori salariati che vivono in 28 micro-bacini idrici negli stati Falcon e Lara beneficeranno di un nuovo progetto di sviluppo nella Repubblica Bolivariana del Venezuela. Il progetto di sviluppo agricolo sostenibile delle zone semiaride degli stati Falcon e Lara (PROSALAFA II) sarà co-finanziato dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) con 15 milioni di dollari e dalla Corporazione per lo Sviluppo delle Ande (CAF) con 4 milioni di dollari. Il governo venezuelano fornirà 3 milioni di dollari ed i beneficiari del progetto contribuiranno con 1 milione di dollari.

Almeno il 27 percento dei fondi del progetto saranno usati per il restauro e la conservazione dei micro-bacini idrici, aiutando a promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali. Il progetto avvierà programmi di training ed educazione all’ambiente orientati a fornire una miglior comprensione dell’importanza delle risorse naturali esistenti. Esso favorirà anche provvedimenti per la conservazione dell’acqua e del suolo, un aumento delle scorte dell’acqua potabile e di quella per la produzione agricola, così come un uso più efficiente delle vaste terre semi-aride per l’allevamento delle capre. Il progetto, inoltre, aiuterà i piccoli imprenditori, la gioventù rurale e i piccoli agricoltori attraverso training, lo sviluppo delle attitudini, la gestione delle risorse naturali e un servizio di assistenza tecnica. (…)

http://www.ifad.org/media/press/2005/47.htm

 

Banca Etica e Consorzio Etimos firmano un protocollo d'intesa con il Ministero degli Affari Esteri

12 dicembre 2005 - L'accordo rappresenta il punto di partenza per una collaborazione che mira a valorizzare gli strumenti della finanza solidale e del microcredito nell'ambito degli interventi di cooperazione internazionale. (…) In particolare Banca Etica ed Etimos metteranno a disposizione la propria esperienza nell’individuazione di strumenti finanziari a sostegno di Ong o altre organizzazioni impegnate in progetti approvati dal MAE; porteranno il proprio know-how in materia di microfinanza, di sostegno alla produzione e alla commercializzazione di prodotti legati ai circuiti del commercio equo e solidale, di appoggio alla microimpresa; potranno collaborare con il MAE in tema di progettazione, assistenza tecnica, formazione, elaborazione di studi di fattibilità, attività di accompagnamento, analisi e valutazione dell’impatto sociale e ambientale dei singoli interventi.

L’accordo prevede inoltre l’avvio di un tavolo di lavoro comune e di un confronto sistematico tra Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, Banca Etica e Consorzio Etimos. Lo scopo è anche quello di condividere un patrimonio di contatti e relazioni con partner che, a livello locale e internazionale, riconoscono nella finanza etica e nell'economia solidale due strumenti complementari, ma ormai irrinunciabili, rispetto a quelli tradizionalmente usati nell’ambito della cooperazione allo sviluppo.

http://www.bancaetica.com/

 

 

Solidarietà

(top)

 

Iraq:  La Comunità di Sant'Egidio sta costruendo una casa per gli anziani caldei a Baghdad. 

14 gennaio - Una casa a Baghdad per ospitare anziani poveri e soli: questo il segno di solidarietà della Comunità di Sant'Egidio con un paese colpito dalla violenza, e con i cristiani che vi vivono, in condizioni spesso molto difficili.

La costruzione, che  sarà realizzata grazie ad una colletta tra tutte le Comunità di Sant'Egidio nel mondo, è stata avviata il 14 aprile scorso. (…) La casa, che si trova alla periferia di Baghdad, ospiterà circa 120 anziani della comunità cristiana caldea. In molti casi si tratta di anziani rimasti soli, perchè le famiglie sono emigrate e loro non hanno voluto o potuto lasciare la città.

I lavori procedono spediti, nonostante le difficili condizioni del paese abbiano a più riprese causato dei ritardi. La costruzione (…) è in uno stadio piuttosto avanzato e si prevede che la casa si possa inaugurare entro pochi mesi.

http://www.santegidio.org/it/amicimondo/Iraq/20060114_iraq.htm

 

CCF in aiuto nelle aree colpite dalla carestia in Kenya

13 gennaio – La Christian Children’s Fund (CCF) sta aiutando le famiglie nelle aree colpite dalla siccità in Kenya con furniture di acqua, cibo e beni di prima necessità come vestiti, taniche e utensili. Inoltre, la CCF sta portando avanti il suo programma di creazione di pozzi profondi per ridurre gli effetti della siccità e la conseguente carestia.

Il Kenya ha vissuto un periodo di siccità prolungato nella maggior parte del territorio sin dal 2004, e si prevede che la siccità continui fino al 2006. La conseguenza è una carestia che ora colpisce il 10 percento della popolazione del Kenya, percentuale che si prevede aumenti significativamente nei mesi di febbraio e marzo, mesi generalmente molto caldi e secchi in Kenya. Nove dei 22 distretti aridi e semi-aridi sono i più colpiti. Infatti sono molti i casi di morte per fame. Se la siccità e la carestia continueranno, si prevede che senza un adeguato intervento i bambini lasceranno la scuola e aumenteranno le morti nelle fasce più a rischio (bambini, donne incinte e anziani). (…)

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=4707

 

Aiuti alimentari alle popolazioni colpite dalla carestia in Africa Australe: le prime distribuzioni di cibo nella provincia di Sofala, Mozambico 

12 gennaio - Gli interventi della Comunità di Sant'Egidio per soccorrere le popolazioni colpite dalla carestia in Africa Australe (in Malawi e nella Zambesia mozambicana) sono partiti subito dopo il Natale. E già il 30 dicembre 2005 iniziava la prima distribuzione di alimenti nel distretto di Chemba (nella Provincia di Sofala, a 530 chilometri da Beira).  Si tratta di un distretto particolarmente arretrato: non vi è energia elettrica - nemmeno nella città sede della amministrazione distrettuale - niente linee telefoniche, le scuole pubbliche arrivano solo fino all'ottavo anno.  Dopo l'alluvione che colpì nel 2000 gran parte del paese, sono arrivati tre anni di siccità: i raccolti sono andati sempre più impoverendosi, fino ad arrivare, quest'anno, alla fame.

Per la distribuzione si sono mosse da Beira 22 persone della Comunità di Sant'Egidio  che hanno accompagnato, con tre camion, un carico di oltre 32 tonnellate di mais, fagioli, olio e zucchero.(…) In tutto sono state raggiunte le popolazioni di 17 villaggi, per un totale di 884 famiglie. Si può calcolare che si siano raggiunte circa 5000 persone. Ogni famiglia ha ricevuto almeno un sacco di 25 chili di mais, 2 chili di fagioli, 1 chilo di zucchero, 1 litro di olio.

http://www.santegidio.org/it/amicimondo/malawi/20060112.htm

 

Il Governo giapponese dona 2,25 milioni di dollari americani ai bambini liberiani

Monrovia, Liberia, 12 gennaio – Il Governo del Giappone ha donato 2,256 milioni di dollari USA all’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, per proteggere i bambini liberiani dalle malattie infettive, comprese la malaria e le infezioni respiratorie acute. (…)

Il fondo ha l’obbiettivo di fornire al Programma Allargato di Immunizzazione (EPI) servizi  per più di 450000 bambini liberiani e finanzierà l’addestramento e i mezzi materiali per rafforzare la capacità degli operatori sanitari a livello di comunità nel trattare e prevenire le malattie dell’infanzia. Per proteggere i bambini dalla malaria, verranno distribuite zanzariere da letto trattate con insetticidi a lunga durata ad ogni bambino al di sotto dei cinque anni e a tutte le donne gravide nelle contee di Lofa, Grand Gedeh e Maryland. Le donne in gravidanza in queste tre contee riceveranno inoltre due dosi dall’antimalarico sulfadoxina-pirimetamina. (…)

http://www.unicef.org/media/media_30682.html

 

La Fondazione Gates finanzia due progetti per la sicurezza alimentare di Africare

Washington, 10 gennaio -- Africare è lieta di annunciare di aver ricevuto due generosi prestiti dalla Fondazione Bill e Melinda Gates per aiutare le popolazioni della Nigeria e dello Zimbabwe contro la siccità e la fame. Il finanziamento di 1.022,686 dollari verrà stanziato a favore di due programmi di aiuti di importanza critica per la produzione di coltivazioni resistenti alla siccità sia in Nigeria (Improve Agriculture Production and Natural Resource Management) che nello Zimbabwe (Gokwe Integrated Recovery Action (GIRA)).

Questi finanziamento a due progetti indipendenti daranno un forte impulso all’impegno di Africare, che opera già da lungo tempo, nel migliorare la situazione delle comunità africane. Al Global Health Programme della Fondazione di Bill e Melinda Gates sono state presentate due diverse proposte in un insieme molto competitivo di finanziamenti per progetti. Il denaro coprirà il periodo dal 1 dicembre 2005 al 1 giugno 2007. (…)

Africare è nata nel 1970 in risposta alla grave siccità che ha colpito l’Africa occidentale e in particolare la Nigeria e i paesi vicini della regione di Sahel. Dalla sua nascita, Africare ha dimostrato sempre la stessa energia nell’intervento umanitario e nello sviluppo sostenibile a lungo termine. (…)

http://www.africare.org/news/news_release/gatesfoundation.html

 

2005: anno record per i contributi UE al WFP

L’operazione del WFP in Pakistan è la più recente iniziativa a ricevere un contributo  dalla  Commissione Europea

Brussel, 30 Dicembre 2005 – Con il contributo odierno di 4 milioni di euro da parte  dell’Ufficio per gli aiuti Umanitari della Commissione Europea (ECHO) al Pakistan, la Commissione Europea (EC) ha elargito il più grosso contributo dal 1992 – circa 214 milioni di euro – alle operazioni mondiali del WFP, con l’obiettivo di salvare vite e nutrire affamati. (…)

La Commissione Europea è stata attiva nell’aiutare il WFP per alleviare la fame in più di 28 paesi poveri in tutto il mondo, nei quali centinaia di migliaia di persone erano minacciate dalla fame causata da un anno di gravi catastrofi sia naturali che causate dall’uomo. (…) Come negli anni precedenti, la UE è stata nuovamente una grande sostenitrice del WFP in Uganda, nel Sudan meridionale e in Eritrea, e questo solo per nominare alcune  delle crisi che normalmente  non diventano notizia quotidiana.

La Commissione Europea è il secondo più grande donatore del WFP, ma il suo contributo va oltre la firma di un assegno. (…)

Il 2005 è stato l’anno più impegnativo che  il mondo umanitario abbia affrontato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, considerando i disastri che hanno colpito decine di  milioni  di persone in paesi in via di sviluppo, come lo tsunami nell’Oceano Indiano, la siccità e le  locuste in Niger, il conflitto permanente in Darfur, gli uragani Katrina e Stan, e infine il terremoto devastante in Pakistan. Ci sono poche ragioni per pensare che le sfide nel 2006 nel campo umanitario e degli aiuti allo sviluppo non saranno altrettanto impegnative. (…)

http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=1979 http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=1979

 

Un ambulatorio itinerante del Rotary per i bambini del Sahara

Il caso è quello dei bambini delle tribù nomadi del deserto, i quali sfuggono al controllo sanitario e ad ogni forma di prevenzione poiché sono, con le loro famiglie, distanti a volte centinaia di km dai centri di assistenza medica e sono privi di mezzi, con le immaginabili conseguenze. I medici volontari che si alternano in quelle aree nel tentativo di arginare o ridurre l’incidenza di alcune malattie, prospettavano da tempo l’idea di costituire un ambulatorio itinerante, in modo da andare nei villaggi per prevenire, curare e monitorare le diverse comunità del deserto.

E’ nata così l’idea del Rotary Club di Roma-Appia Antica di donare alle popolazioni nomadi del Sahara un’ambulanza dotata di apparati sanitari d’emergenza ed un impianto odontoiatrico destinato ad un presidio sanitario pediatrico nel villaggio di Smara.

Nel dicembre 2005, in collaborazione con la Croce Verde sabina e l’associazione di volontariato “Incontro con i popoli del Sahara”, che opera da diversi anni nel Saharawi, il Rotary Club di Roma-Appia Antica ha inviato l’ambulanza e l’impianto odontoiatrico alla volta del Saharawi. Giunta via mare in Algeria, la carovana ha attraversato oltre 1500 km di deserto per poi essere consegnata, nel giorno di Natale, alle autorità locali della Croce Rossa saharawi. Non sono mancati emozioni e timori per la riuscita del viaggio, né sono mancati momenti di gioia all’arrivo, dove oltre tremila persone erano in attesa per festeggiare l’evento.

Per ulteriori informazioni: Antonio de Majo  jomade@tiscalinet.it 

 

“L’Era della Connettività”. Le Comunità Benefiche del 21° secolo: immaginate il possibile

10 febbraio 2006, Conferenza Internazionale dalle ore 10 alle 18, sede centrale dell’ONU, New York

Il tasso di cambio della vita è diventato una sfida sulla qualità della vita! Unitevi agli esperti dei settori della progettazione  e sviluppo urbano, delle tecnologie della comunicazione, della finanza, del governo, dell’economia e della salute per discutere e scambiarsi idee. Nell’ambito di un programma di Congressi Intercollegati incentrati sull’”Era della Longevità” e tenuti in diverse città del mondo, questa conferenza è organizzata in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani (UN-Habitat), il Programma ONU per l’Invecchiamento, il Dipartimento per l’Economia e gli Affari Sociali, il Dipartimento della Pubblica Informazione, varie ONG e il settore privato.

La conferenza è patrocinata dalla Commisione per lo Sviluppo Sociale, ed evidenzia i progetti vincenti della Gara di Progetti Studenteschi ICT del 2005. (…) Oratore Principale: Kim Hak-Su (invitato), Sottosegretario dell’Ufficio del Direttore Generale, Membro del Consiglio per lo Sviluppo Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ESCAP). Co-Presidenti: Dean Fadi Deek, Professore di Sistemi d’Informazione e Scienza Matematiche alla Facoltà di Scienza e Arti Liberali, presso l’Istituto di Tecnologia della New Jersey University (NJIT) e Dott. Michael Gurstein, Professore alla Facoltà di Management presso l’Istituto di Tecnologia del New Jersey (NJIT), Presidente della Community Informatics Research Network. (…)

Termine ultimo per l’iscrizione 3 febbraio 2006: icccworld@earthlink.net

www.international-iccc.org

 

L’ADRA riceve circa 15.000 dollari dalla Chiesa di Amburgo in Pennsylvania

Silver Spring, Maryland, USA, 10 gennaio - La Adventist Development and Relief Agency (ADRA) ha ricebuto una generosa donazione di 14.749 dollari dalla Chiesa avventista del settimo giorno di Amburgo, Pennsylvania, come parte delle annuali offerte natalizie a favore dei progetti dell’ADRA. (…) I soldi verranno utilizzati in una serie di progetti elencati nel Original Really Useful Gift Catalog dell’ADRA, un catalogo annuale pubblicato dall’ADRA. (…)

Alcuni progetti scelti dalla Chiesa di Amburgo includono kit medici per un centro medico dell’ADRA nelle Filippine, l’accesso ad acqua potabile per i villaggi di 40 famiglie in Somalia, la distribuzione di beni di emergenza per i sopravvissuti al tifone e all’inondazione in Vietnam e l’incentivo a mandare i bambini a scuola nella Filippine.

L’ADRA è presente in 125 paesi e offre aiuti nello sviluppo di comunità e servizi di emergenza indipendentemente dal colore politico, dalla religione, dall'età o dall'etnia.

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=4706

 

Save the Children riceve una donazione di 500.000 dollari dalla Fondazione Conrad N. Hilton come risposta al terremoto nel Sud Asia

Westport, CT, USA, 21 dicembre 2005 – Save the Children ha annunciato oggi di aver ricevuto una donazione riferita ad un anno dalla Fondazione Conrad N. Hilton da indirizzare alle esigenze di recupero a lungo termine di famiglie, con particolare attenzione a donne e bambini, coinvolte dal terremoto di ottobre che colpì Pakistan e India. Questa è una delle quattro donazioni che la Fondazione Hilton ha effettuato per aiutare le vittime pakistane del terremoto, portando a 1,2 milioni di dollari il suo impegno complessivo per il terremoto del Sud Asia. (…)

Di base a Los Angeles, la Fondazione Hilton fu creata nel 1944 dal defunto imprenditore alberghiero e dirigente d’affari Conrad N. Hilton, che lasciò i suoi beni alla fondazione con le disposizioni di aiutare il maggior numero di svantaggiati e vulnerabili in tutto il mondo senza tener conto di religione, razza, o geografia. (…)

http://www.savethechildren.org/news/releases/release_122105.asp

 

 

Pace e sicurezza

(top)

 

Rassegna delle donazioni ricevute dall’IFT e protocollo d’intesa firmato nel dicembre 2005

5 gennaio – Nel dicembre 2005 il Fondo Fiduciario Internazionale (ITF) ha ricevuto quattro donazioni pari a un importo complessivo di 3.200.319,64 dollari.

Il 13 dicembre 2005 il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite ha offerto fondi da destinare al sostegno delle attività svolte in Bosnia ed Erzegovina (BiH) nella misura di 340.000 Euro. Il 16 dicembre 2005 il Ministero del Tesoro di BiH ha offerto fondi da destinare al sostegno della struttura dell’ ITF nella misura di 2.200.000 dollari. Il 23 dicembre 2005 Walnut Creek ha offerto fondi da destinare ad attività di sminamento in BiH per un totale di 2.512 dollari. Il 30 dicembre 2005 l’Austria (Agenzia Austriaca per lo Sviluppo) ha offerto fondi pari a 500.000 Euro anch’essi da destinare alle attività di sminamento dell’ITF in BiH. Nell’anno 2005 l’ITF ha raggiunto l’importo di 27.785.654 dollari di donazioni. Il 20 dicembre 2005 l’ITF ha firmato un accordo con l’Agenzia Austriaca per lo Sviluppo per l’importo di 500.000 Euro – i fondi sono stati destinati al sostegno delle attività di sminamento dell’ITF in Bosnia ed Erzegovina. (…)

Il Fondo Fiduciario Internazionale per lo sminamento e l’assistenza delle vittime delle mine è un’organizzazione umanitaria non- profit dedita all’eradicazione delle mine terrestri nell’area del sud-est dell’Europa e nel mondo.

http://www.itf-fund.si/

 

La Commissione Europea assegna 8 milioni di Euro per le vittime delle crisi nel Nord e Sud del Caucaso

13 dicembre 2005 – La Commissione Europea ha adottato due nuove decisioni di aiuto umanitario dell’importo complessivo di 8 milioni di Euro a favore delle vittime delle crisi attualmente in corso in Cecenia (6 milioni di Euro) e in Georgia (2 milioni di Euro). In Cecenia, Ingusci e Dagestan questa decisione finanzia la distribuzione di cibo essenziale e integrativo per le persone più vulnerabili, fornisce sostegno all’istruzione elementare e all’addestramento professionale e anche all’assistenza psicologica per le persone, specialmente bambini, affette da traumi connessi con la guerra. Fornisce anche insegnamenti sui rischi delle mine.

Il primo pacchetto di pronto soccorso integrerà la precedente decisione per le vittime del conflitto in Cecenia. I beneficiari includeranno profughi interni (IDPs) e gruppi vulnerabili in Cecenia, ed anche in Ingusci e Dagestan. Il secondo pacchetto di aiuti sarà a sostegno delle persone più vulnerabili nella Georgia occidentale, in particolare quelle coinvolte dal conflitto non risolto tra Abkhazia e Georgia.

I fondi dovranno essere assegnati per il tramite del Dipartimento Aiuti Umanitari della Commissione Europea (ECHO) sotto la responsabilità del Commissario Louis Michel e saranno incanalati attraverso le agenzie internazionali che operano nella regione. (…)

http://www.landmine.de/en.titel/en.news/en.news.one/index.html?entry=en.news.0bac3ad974200000

 

10 marzo 2006 - Diamo voce alla pace

24 ore per un’informazione e comunicazione di pace

Promossa da Tavola della Pace, Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Usigrai, Articolo 21, Megachip, Redattore Soclaie, Premio Ilaria Alpi

Diamo voce alla pace! E’ prima di tutto un appello che i promotori intendono rivolgere a tutti gli organi di informazione pubblici e privati affinché i problemi della pace possano ricevere una più corretta e adeguata attenzione in un tempo che si fa sempre più difficile. Questo appello si salda con la più ampia richiesta di riaffermare la libertà di espressione e il diritto all’informazione e rilanciare il ruolo di servizio pubblico della Rai.

http://www.perlapace.it/10marzo.htm

 

Per Mano. Per mano dell'altro, per mano con l'altro.

Una raccolta di interviste a israeliani e palestinesi che hanno avuto un familiare ucciso e che militano insieme nell’associazione pacifista Parents’ Circle - Families Forum

 “Non è una reazione normale, quella di cercare la pace dopo aver perso il proprio figlio, è vero, ma che dire? Nessuna vendetta mi riporterà mio figlio. Non posso nemmeno perdonare. Potrei farlo se mi restituissero Arik, ma questo è impossibile.Quello che mi è stato subito chiaro è che avevo perso Arik perché qui ancora non c’è la pace...Ho fondato un’associazione di palestinesi e israeliani che hanno perso un membro della loro famiglia in questo conflitto e che nonostante questo non vogliono vendetta, ma pace e riconciliazione...”

Yitzhak Frankenthal è nato nel 1951 a Bnei Brak, Tel Aviv, in una famiglia ortodossa. Il 17 luglio 1994 il corpo di suo figlio Arik, 19 anni, venne rinvenuto in un villaggio vicino a Ramallah (…) Quello stesso anno fondò i Parents' Circle.

(196 pagine, 8 euro, Edizioni Una Città; per informazioni e ordinazioni unacitta@unacitta.it )

http://www.unacitta.it/pubblicazioni/permano.html

 

 

Salute

(top)

 

Helen Keller International supera l’obiettivo di fornitura di vitamina A

Conakry, Guinea, 5 gennaio – Helen Keller International (HKI) supera l’obiettivo di fornitura di vitamina A in Guinea, raggiungendo più di 2 milioni di bambini dal 10-13 novembre 2005. queste giornate rientravano nella seconda campagna nazionale di distribuzione di vitamina A nel paese rivolta ai bambini dai sei mesi ai cinque anni utilizzando l'innovativa strategia porta a porta. La First Lady della Guinea Madame Henriette Conte ha lanciato la campagna in Conakry insieme a rappresentanti di HKI, UNICEF e Organizzazione Mondiale della Sanità.

Questa recente campagna coincide con la quarta campagna National Immunization Days per eliminare la polio e ha ricevuto un enorme supporto sia a livello nazionale che locale. (…)

Un recente studio di HKI nell’Africa sub-sahariana ha evidenziato che il 42,4% dei bambini sotto i cinque anni rischiano carenza di vitamina A, e il 65% è a rischio in alcune regioni della Guinea. La fornitura di vitamina A ha dimostrato di ridurre la mortalità al di sotto dei cinque anni del 25%-35%, salvando la vita di oltre 645.000 bambini all’anno. (…)

http://www.hkworld.org/about/press_releases/GuineaNIDsVAS2005.htm

 

Pakistan: il lavoro di assistenza prosegue malgrado il cattivo tempo

3 gennaio – Dopo essere rimasti a terra per due giorni a causa delle piogge torrenziali cadute a  Muzaffarabad nella zona del Kashmir amministrata dal Pakistan, il 3 gennaio gli elicotteri del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) sono riusciti a levarsi in volo e rifornire le unità base per la salvaguardia della salute a Cham, Pathika e Chinari.

Le squadre mediche dell’ICRC hanno riferito che nei villaggi e negli insediamenti numerose tende si sono rovinate sotto il peso della pioggia e della neve quando il 1° gennaio è iniziato il brutto tempo. Non si è ancora osservato un aumento sensibile del numero dei pazienti che arrivano alle unità base con malattie dovute al tempo gelido. Si presume tuttavia che nei prossimi giorni arriveranno molti pazienti se, come previsto, il freddo improvviso dovesse continuare. (…)

Una nota più gioiosa: nel pomeriggio del 2 gennaio è nata una bimba in un’unità base per la salvaguardia della salute gestita dalla Croce Rossa della Germania. La bimba e la madre stavano bene entrambe e sono ritornate a casa prima del calar della sera.

http://www.icrc.org/

 

Il Capodanno dei Rotariani: in India per proteggere i bambini dalla polio

Evanston, Illinois, USA, 2 gennaio — Alcuni soci statunitensi e canadesi del Rotary hanno trascorso le vacanze preparando il loro viaggio in India, dove contribuiranno a vaccinare circa 75 milioni di bambini contro la poliomielite — una malattia invalidante ed a volte fatale che minaccia ancora i bambini in alcune zone dell’Africa e dell’Asia.

I soci del Rotary — che si pagheranno tutti il viaggio di tasca propria — partiranno per l’India attorno al 5 gennaio per ritornare verso la fine del mese. Durante il loro soggiorno, i volontari parteciperanno ad un’intensa campagna di vaccinazione atta ad immunizzare contro la polio tutti i bambini al di sotto dei 5 anni di età che vivono negli stati settentrionali dell’India Uttar Pradesh e Bihar. Essi andranno sistematicamente di casa in casa e di villaggio in villaggio per somministrare ai bambini le gocce del vaccino antipolio orale.

L’India è uno dei tre paesi asiatici e dei solo sei paesi al mondo in cui la poliomielite è endemica (gli altri sono Afganistan, Pakistan, Nigeria, Niger ed Egitto). L’India, che un tempo registrava più del 70% dei casi di polio al mondo, potrebbe debellare la malattia nei prossimi sei mesi; nel 2005 sono stati registrati finora solo 57 casi. (…)

Attraverso il Rotary International, la lotta alla polio è stata condotta per gran parte da volontari. Mai prima d’ora singoli volontari e l’influenza del settore privato hanno svolto un ruolo così importante in una campagna mondiale di sanità pubblica. "Il Rotary ed i suoi 1,2 milioni di volontari in tutto il mondo sono parte integrante di questa campagna globale per il debellamento della polio. È proprio questa rete di volontari il fulcro del ruolo del Rotary nello sforzo mondiale di sradicare la polio. I Rotariani stanno facendo la differenza — sia devolvendo ben più di 600 milioni di dollari a questa campagna, sia partecipando alle campagne di vaccinazione nei restanti paesi colpiti dalla polio" (LEE, Jong-Wook, Direttore Generale, Organizzazione Mondiale della Sanità).

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2006/252.html

 

Entro il 2006 disponibili due nuove cure per la malaria

I primi medicinali sviluppati dall’Iniziativa Farmaci per Malattie Trascurate (DNDi) saranno più facili da usare e meno care delle attuali ACTs, ma occorre agire per assicurarsi che le cure giungano ai pazienti

Washington, DC, 13 dicembre 2005 – Due nuove cure, non brevettate, per la malaria saranno disponibili entro la seconda metà del 2006 nella lotta globale contro la malattia, ha annunciato oggi Iniziativa Farmaci per Malattie Trascurate (DNDi) alla 54a Conferenza della Società Americana di Medicina Tropicale e dell’Igiene (ASTMH) (…)

Il Progetto innovativo FACT (fixed-dose, artemisinin-based combination therapy) del DNDi ha messo insieme partner accademici pubblici e privati di tutto il mondo per richiamare l’esigenza di più efficaci strumenti per combattere la malaria. Questi due nuovi ACTs sono i primi farmaci sviluppati dal DNDi dal suo inizio nel 2003.

http://www.msf.org/

 

 

Energia e sicurezza

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Green Power 5 – Sviluppo e gestione di risorse e sicurezza energetica

Congresso Internazionale sullo Sviluppo Energetico Sostenibile – IndiaCore, Consiglio delle Compagnie Elettriche e Consiglio  Mondiale sull’Energia   2-3 Febbraio 2006, Nuova Delhi

Gennaio 17 (e-Civicus) – Questo congresso biennale si occuperà principalmente  dello sviluppo  energetico sostenibile. Il Green Power 5 ( Energia Verde 5)  studierà le ultime e più rilevanti tecnologie e le esaminerà nel contesto dell’attuale e futuro fabbisogno energetico, ponendo l’attenzione anche sulle preoccupazioni riguardanti la sicurezza energetica. Analizzerà inoltre i numerosi benefici derivanti dall’adozione di queste tecnologie, fornendo anche una cornice realistica per poterle inglobare. Per ulteriori informazioni, visitare:

 http://www.greenpower5.com/ic-conf/12-feb06-green-power/index.html

 

 

Ambiente e natura

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Impegno 2006: salvaguardia dell’ambiente prioritaria per i sindacati

Bruxelles, 16 gennaio (ICFTU Online) – L’Assemblea Mondiale dei Sindacati sul Lavoro e sull’Ambiente è stata ufficialmente aperta domenica 15 gennaio a Nairobi, nella sede principale dell’UNEP. Qui le organizzazioni sindacali di tutto il mondo si confrontano per definire le migliori modalità di azione concreta al conseguimento dello sviluppo sostenibile.

L’incontro, iniziativa congiunta del Programma sull’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), Sustainlabour e il gruppo Varda, ha riunito oltre 160 sindacalisti provenienti da tutto il mondo: hanno accettato l’invito a partecipare anche organizzazioni non governative e rappresentanti dell’imprenditoria. (…)

Il dibattito prevede una serie di argomenti tra cui responsabilità sociale delle organizzazioni dei lavoratori, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, azione dei sindacati per un accesso alle risorse e ai servizi equo e sostenibile nonché il cambiamento del clima e le politiche per l’energia, le misure di ridimensionamento e adattamento e le loro conseguenze nel mondo del lavoro.  Anche le campagne informative sull’amianto e sull’AIDS sono all’ordine del giorno.

Le conclusioni raggiunte con la discussione di questo vasto programma daranno vita, martedì mattina, ad una serie di raccomandazioni e di azioni concrete da parte delle organizzazioni sindacali. (…)

http://www.icftu.org

 

Liberia: elogio dell’inviato ONU ai giovani partecipanti alla campagna di pulizia

14 gennaio –L’inviato anziano dell’ONU in Liberia ha lodato oggi migliaia di giovani locali che hanno preso parte ad una campagna per pulire Monrovia in vista dello storico insediamento del Presidente eletto Ellen Johnson-Sirleaf.

Alan Doss ha espresso il suo apprezzamento nel corso di una cerimonia svoltasi nella capitale che ha segnato il culmine di un’esercitazione durata 10 giorni denominata “Giovani in Azione”, la quale ha coinvolto circa 4.000 giovani volontari che hanno contribuito ad abbellire la città attraverso una massiccia operazione di pulizia. “Molti anni fa voi potreste aver portato le armi, ma le avete abbassate ed avete raccolto i badili” ha detto Mr. Doss ai partecipanti. “E saranno proprio questi badili a ricostruire il Paese. Sarete voi a ricostruire questo Paese.”

Negli ultimi dieci giorni, i giovani volontari hanno riempito di immondizia più di 250 camion, spazzato e dipinto i cigli della strada, riempito le buche e ridipinto molti edifici, ponti e segnali stradali in tutta la capitale, secondo le disposizioni della missione di pace dell’ONU in Liberia (UNMIL), che ha fornito il supporto logistico.

Nel corso delle proprie operazioni per il ripulimento di Monrovia, l’UNMIL ha rimosso più di 100 veicoli distrutti dal ciglio della strada, ha riparato le buche nella carreggiata, ha caricato di immondizia circa 200 camion ed ha effettuato riparazioni al Roberts International Airport e in altre infrastrutture di centrale importanza. (…)

http://www.un.org/apps/news/ticker/tickerstory.asp?NewsID=17163

 

Il Rotary al lavoro in Nigeria: “Miglioramenti della salute delle madri, prevenzione e cura della fistola ostetrica”

Un progetto del “Gruppo d’Azione Rotariano per la Popolazione e lo Sviluppo” (RFPD)

Il Gruppo d’azione rotariano per la popolazione e lo sviluppo è stato fondato nel 1996 e conta 20.000 membri in tutto il mondo, divisi equamente tra paesi in via di sviluppo e paesi sviluppati. L’RFPD vuole portare consapevolezza e interviene, attraverso i Rotary Club, i Rotaract Club (i giovani rotariani) e gli Inner Wheel club (le consorti), in questioni che riguardano direttamente le popolazioni.

Con un progetto chiamato “Miglioramento della salute delle madri--Prevenzione e cura della fistola ostetrica” mirato alle regioni Kaduna e Kano, in Nigeria, per un totale di un milione di euro, il Gruppo di azione rotariano (RFPD) contribuisce agli Obiettivi del Millennio dell’ONU. L’obiettivo include circa 5 milioni di donne in età da maternità e le loro famiglie. Con un approccio ampio, la mortalità materna, che è generalmente alta in queste regioni della Nigeria, verrà ridotta. Allo stesso tempo, il progetto tratta il problema della fistola ostetrica nei paesi in via di sviluppo, “la lebbra del 21°secolo”, come viene definito.

Il progetto generale del “Miglioramento della salute materna”, partito nel luglio 2005, dovrebbe terminare a giugno 2008. Per informazioni: Robert Zinser, robert.zinser@t-online.de

www.rifpd.org   www.rfpd.de

 

Organizzazione associata al WWF firma un accordo per il turismo sostenibile in Patagonia

Buenos Aires, Argentina, 6 gennaio – La Fundación Vida Silvestre Argentina (FVSA), organizzazione associata al WWF, ha firmato un accordo di collaborazione con le autorità locali per promuovere la conservazione ambientale nella Penisola di Valdés, in Patagonia, zona già sotto la tutela delle Nazioni Unite.

Questo accordo di collaborazione — firmato con i rappresentanti della Provincia di Chubut e dell’Amministrazione dell’Area Naturale Protetta della Penisola di Valdés— cercherà di implementare un progetto di turismo sostenibile per l’area protetta, che comprenderà la fondazione di un centro per i visitatori nella città di Puerto Pirámide, famosa per l’attività di avvistamento delle balene. (…)

Nel settembre 2005, l’FVSA ha acquistato 7.360 ha della riserva naturale di San Pablo de Valdés, la quale comprende anche 12 km di costa incontaminata. Da quel momento l’FVSA ha voce in capitolo nella gestione dell’area protetta costiera e marina dell’adiacente Penisola di Valdés Peninsula e del sito appartenente all’Eredità Mondiale dell’UNESCO. (…)

La Penisola di Valdés è caratterizzata da coste vivaci, una stupefacente distesa di alte falesie, scogliere rocciose e mammiferi marini esotici, tra cui l’elefante marino del sud, l’otaria, la balena antartica ed i pinguini di Magellano. La zona ospita inoltre più di 60 specie di uccelli e di mammiferi terrestri, come la volpe grigia, il guanaco e la lepre della Patagonia. (…)

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/index.cfm?uNewsID=55540

 

 

Cultura e educazione

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Un anno dopo lo tsunami, la School for International Training e l’ONG Sarvodaya avviano un programma di Master.

5 gennaio – Rispondendo ai bisogni delle popolazioni colpite dal disastro dello tsunami avvenuto nell’Oceano Indiano nel dicembre 2004, la World Learning’s School for International Training (SIT) ha collaborato con la Sarvodaya, una delle più rinomate ONG dello Sri Lanka, allo scopo di offrire un master annuale di studi applicativi in Sviluppo sostenibile. Incentrato completamente a Sri Lanka, il programma è destinato a fornire un titolo di Master of Arts in sviluppo sostenibile, contribuendo al tempo stesso al lavoro di recupero delle comunità locali.

La SIT sostiene da tempo programmi innovativi di master di tipo esperienziale volti alla formazione di cittadini globali con tutta la conoscenza e competenza richieste per essere agenti di un efficace cambiamento. Sarvodaya è un’ONG di primo piano nel campo dello sviluppo. Carol Bellamy, amministratore delegato della World Learning, ha commentato: “In un tempo in cui le istituzioni educative sono messe in discussione per il contributo che danno alla società, questo programma è di grande risalto. Gli studenti acquisiranno un’educazione di prima qualità e al tempo stesso contribuiranno alla ricostruzione.”

Il programma M.A. inizia questa settimana con 22 studenti di quattordici diversi stati americani, 1 studente di Washington DC e 4 studenti di Sri Lanka.

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=4696

 

Un dottore di Newport tornerà in Pakistan con una troupe cinematografica per mostrare a tutti gli aiuti al Paese dopo il terremoto di ottobre.

Di Michael Miller

4 gennaio - Salman Naqvi si è recato in Pakistan due volte negli scorsi tre mesi, constatando con i propri occhi la devastazione provocata nel Paese dal terremoto. Ad ottobre, il medico di Newport Beach ha trascorso otto giorni in un ospedale da campo per curare chiunque entrasse; poco prima di Capodanno, è ritornato per visitare i campi di accoglienza dove i sopravvissuti erano raccolti per scampare alle intemperie invernali. Nel mese di gennaio Naqvi tornerà nuovamente nel Paese dove è nato e questa volta porterà il mondo con sé, infatti Naqvi, che ha 43 anni e dirige il suo centro di terapia polmonare, arriverà in Pakistan il 23 gennaio con una troupe cinematografica per girare un documentario sponsorizzato da Relief International. Il film, che avrà come voce narrante quella dell’attore Ben Kingsley, fa parte di una serie più ampia di documentari sui disastri naturali nel mondo che Relief International sta pianificando. Naqvi assisterà la troupe in qualità di traduttore, consulente e tramite con le autorità pakistane. “C’è ancora molto da fare ma speriamo di aver dato inizio a qualcosa di grande” ha affermato a proposito del suo lavoro nel Paese disastrato.

A dicembre Relief International, un organizzazione con sede a Los Angeles che ha sostenuto i viaggi precedenti di Naqvi' in Pakistan, ha organizzato un party a Beverly Hills a cui hanno partecipato Naqvi, Ben Kingsley ed il regista cinematografico Richard Attenborough. Relief International ha lanciato recentemente il Progetto Gandhi che prevede la proiezione del film di Attenborough del 1982 “Gandhi” nelle scuole palestinesi e nei campi profughi per insegnare il significato della nonviolenza.

Considerando il successo del Progetto Gandhi, Relief International ha considerato di iniziare la registrazione di una serie di film propri. Il direttore delle pubbliche relazioni Jennifer Norris ha affermato che questo progetto avrà come risultato dei brevi documentari di circa un’ora e mezza che l’agenzia venderà alle emittenti televisive pubbliche. Al party, Naqvi ha incontrato Ben Kingsley e Attenborough ed ha accettato di prendere parte al progetto dei film. (…)

http://www.ri.org/press_release/South_Asia/Daily_Pilot_01_04_06.pdf

 

La strada per il lavoro passa per i corsi gratuiti di informatica

Banjul, Gambia, 1 gennaio (BWNS) – Lo scorso mese una cerimonia di conferimento di diploma ha portato a più di 900 il numero dei diplomati in informatica che hanno frequento lezioni gratuite offerte dalla locale comunità Baha'i.

Dal 1998 i Baha'i hanno organizzato lezioni per aiutare a trovare un lavoro le persone che non possono ottenere abilità informatiche in nessun altro modo. La gamma degli studenti va dagli adolescenti alle persone di mezza età, uomini e donne, ha riferito il portavoce locale dei Baha'i Faramarz Shams. Molti diplomati applicano le abilità appena acquisite in lavori che hanno ottenuto in seguito al completamento del corso, spiega Mr. Shams. "Gli studenti provengono dalle comunità islamica, cristiana e Baha'i e comprendono insegnanti, studenti e uomini d’affari," continua. I corsi di livello base ed avanzato prevedono solitamente due lezioni di due ore ciascuna a settimana per tre mesi. Gli insegnanti sono Baha'i gambiani e giovani volontari Baha'i provenienti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Canada.

L’unica stazione televisiva nazionale ed i due principali quotidiani coprono regolarmente le cerimonie di diploma. Il 18 dicembre 2005, 56 studenti hanno ricevuto i loro attestati (…)

http://news.bahai.org/story.cfm?storyid=419

 

Transcend Peace University:  il semestre a partire da marzo 2006

Johan Galtung, il rettore della TPU e uno dei fondatori degli studi di pace, vi invita a unirvi on-line ai professionisti e agli studenti di tutti il mondo: http://www.transcend.org/tpu.

Con la facoltà e i direttori dei corsi, che sono tra i più illustri esperti e studiosi del mondo nei rispettivi campi, la TPU è la prima vera Peace University globale on-line, creata per i governi e i professionisti delle ONG, per i politici e per gli affari internazionali. Dal 1996, più di 450 istituti, con più di 9.000 partecipanti in tutto il mondo, sono stati raggiunti dal manuale della TRASCEND “Trasformazione del conflitto attraverso mezzi pacifici”, pubblicato dalle Nazioni Unite. Nel 2006, il semestre che prenderà il via in marzo alla TPU offrirà 32 corsi (l’elenco completo è disponibile sul sito web). Data d’inizio: 20 marzo 2006. Termine: 15 giugno 2006.

http://www.transcend.org/tpu

 

 

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L’IDEA E IL FUTURO DELLA CARTA MONDIALE DELLA TERRA

di Vicky Rossi – TFF Antenna per la Pace

 

Intervista di Antenna per la Pace  con Federico Mayor Zaragoza, Commissario della Carta della Terra, Presidente della Fundación Cultura de Paz, ex Direttore Generale dell’ UNESCO. Rossi ha intervistato Federico Mayor alla Conferenza Carta della Terra +5, Amsterdam, 7-9 novembre 2005.

                                                                                                          

Storia della creazione della Carta della Terra

L’idea di creare una nuova carta per promuovere i principi fondamentali dello sviluppo sostenibile fu dichiarata dalla Commissione Mondiale  delle Nazioni Unite per lo Sviluppo e l’Ambiente nel  1987. Tuttavia, nonostante lo slancio del Vertice della Terra di Rio nel 1992 , la stesura della Carta della Terra restò incompiuta. Per rispondere a questo ritardo, nel  1994 Maurice Strong, segretario generale del Vertice della Terra e presidente del Consiglio della Terra, si unì a Mikhail Gorbachev, presidente fondatore della Croce Verde Internazionale, per lanciare una nuova iniziativa per la Carta della Terra. Nel 1997 fu creata una Commissione per la Carta della Terra , per gestire l’iniziativa, e incominciò i suoi lavori un Segretariato per la Carta della Terra, in seno al Consiglio della Terra in Costa Rica.

Contributi da parte di singoli e organizzazioni, di esperti e di comunità popolari, furono compilati dal comitato redazionale della Commissione della  Carta della Terra e approvati da ultimo ad una riunione al quartiere generale dell’UNESCO a Parigi, nel marzo 2000. Il 29 giugno 2000, la Carta della Terra fu lanciata ufficialmente nel Palazzo della Pace all’Aia. La sua missione era di creare “una  fondazione etica per la comunità mondiale emergente”, e di “promuovere una società globale fondata sul rispetto per la natura, i diritti universali dell’uomo, la giustizia economica, e una cultura di pace”. La Carta della Terra ha 4 principi/pilastri principali, ognuno dei quali ha 4 sotto-principi:

 1) Rispetto e cura per la Comunità della Vita

i) Rispettare la Terra e la vita in tutta la sua diversità.

ii) Aver cura dell’insieme della vita con comprensione, compassione e amore.

iii) Costruire società democratiche che siano giuste, partecipative, sostenibili e pacifiche.

iv) Garantire la ricchezza e la bellezza della Terra per le generazioni presenti e future.

2) Integrità Ecologica

i) Proteggere e restaurare l’integrità del sistema ecologico terrestre, con un pensiero particolare per la biodiversità e il processo naturale di continuazione della vita.

ii) Prevenire I danni in quanto miglior metodo di protezione ambientale, e qualora la conoscenza sia limitata, applicare il principio di precauzione.

 iii) Adottare modelli di produzione, consumo e riproduzione che salvaguardino le capacità rigeneratrici della Terra, I diritti umani e il benessere della comunità.

iv) Progredire negli studi di sostenibilità ecologica, e promuovere uno scambio aperto e ampia applicazione delle conoscenze acquisite.

3) Giustizia Economica e Sociale

i) Sradicare la povertà è un imperativo etico, sociale e ambientale .

ii) Garantire che le attività economiche e le istituzioni a tutti i livelli promuovano lo sviluppo umano in modo equo e sostenibile.

iii) Affermare la parità di genere e la giustizia in quanto prerequisiti per lo sviluppo sostenibile e garantire l’accesso universale all’educazione, le cure sanitarie e le opportunità economiche.

iv) Sostenere I diritti di tutti, senza discriminazioni, ad un ambiente naturale e sociale che difenda la dignità umana, la salute del corpo e il benessere spirituale, con attenzione speciale per i diritti  delle popolazioni indigene e delle minoranze.

4) Democrazia, Non violenza e Pace 

i) Rafforzare le istituzioni democratiche a tutti i livelli, e fornire trasparenza e responsabilità  nel governo, ivi compreso la partecipazione al processo decisionale e l’accesso alla giustizia.

 ii) Integrare nell’istruzione formale e nel processo di apprendimento nell’arco di tutta la vita le conoscenze, I valori e le capacità necessari per un modo di vita sostenibile.

 iii) Trattare tutti gli esseri viventi con rispetto e considerazione.

iv) Promuovere una cultura di tolleranza, non violenza e pace.

 

Conferenza Carta della Terra +5, Amsterdam, 7-9 Novembre 2005

In occasione della Conferenza Carta della Terra +5, tenutasi ad  Amsterdam, dal  7al 9 novembre 2005 all’Istituto Reale Tropicale, ho parlato con l’ex Direttore Generale dell’UNESCO (1987-1999) Federico Mayor, uno dei Commissari della Carta della Terra e Presidente della  Fundación Cultura de Paz.

 

Vicky Rossi: Come riassumerebbe l’etica e le intenzioni che sottendono la Carta della Terra?

 

Federico Mayor: La Carta della Terra è il risultato scaturito da una grande delusione, perché stavamo adoperandoci a fondo, nel 1992 per il vertice Mondiale  di Rio de Janeiro sullo sviluppo sostenibile, e in particolare l’ambiente. Adesso dobbiamo tenere presente che abbiamo un ambiente, e che dobbiamo trasmettere questo ambiente e questa terra che stiamo sfruttando alle prossime generazioni. Ci siamo resi conto che le cose non stavano così , perciò abbiamo preparato – glielo posso garantire – uno dei migliori vertici NU di tutti i tempi. Abbiamo lavorato sodo, facendo tardi la sera, per redigere documenti riguardanti il suolo, gli oceani, l’aria – tutto è stato tenuto presente.  Come lei sa l’Agenda 21 contiene ogni sorta di eccellenti raccomandazioni, ma partendo da Rio de Janeiro, ci siamo resi conto che le Nazioni Uniti non erano davvero tenute da conto. Dopo la fine della guerra fredda si è creata una dinamica volta a non rafforzare le Nazioni Unite, ma a lasciarle piuttosto come erano, creando invece cose come il G7 e il G8. All’epoca avevamo l’impressione – dico “noi” perché all’epoca ero direttore generale dell’Unesco –di dover considerare le eccellenti linee direttrici di Agenda 21 e riflettere su questi punti importanti in un tema, attraverso un qualcosa che poteva essere il Consiglio Mondiale della Terra. Soprattutto per far sì che l’istruzione dei bambini, nonchè l’istruzione ad altri livelli, potesse trasmettere l’essenza –diciamolo così - di Rio de Janeiro. Ed è quel che abbiamo fatto.

   Maurice Strong, che all’epoca era anche segretario generale del Vertice a  Rio de Janeiro, creò il Consiglio della Terra in Costa Rica. In seguito abbiamo chiesto a diverse persone di partecipare alla stesura di quello che è adesso la Carta della Terra:  Mikhail Gorbachev, che all’epoca era presidente della Croce Verde, è stato invitato a partecipare; così Ruud Lubbers, all’epoca primo ministro del suo paese – I Paesi Bassi – e che appoggiava parecchio la  Croce Verde; poi naturalmente UNESCO è stata invitata in quanto uno dei leader – abbiamo ad esempio la  Commission Oceanografica con dei programmi idrologici, abbiamo così tanti progetti correlati a quella che è diventata la Carta della Terra. Ecco quali sono le origini della Carta della Terra . Vogliamo offrire al mondo l’essenza del Vertice Mondiale di Rio.

 

Vicky Rossi: Lei ha fatto riferimento ad un Consiglio Mondiale; come posizionerebbe la Iniziativa della Carta della Terra in termini di similitudini e differenze rispetto al Consiglio Mondiale dei Saggi del  Club di Budapest e al Consiglio Mondiale per il Futuro?

 

Federico Mayor: Riteniamo di dover essere considerati come coloro che hanno creato questo particolare strumento, ma non vogliamo avere alcun tipo di struttura, anche se questo funziona per il Club di Budapest. Ho persino suggerito di introdurre anche il concetto di “cultura di pace”. Lo stesso vale per dichiarazioni come la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Altrimenti diamo l’impressione di voler “vendere ” solo il nostro documento. No, no, no. Se proprio vogliamo vendere qualcosa, sono le idee alla base della Carta, e cioè idee come la dignità umana, il rispetto per tutte le altre persone, per la natura, la giustizia e la solidarietà. Sono queste le cose importanti.

   Oggi, alla sessione della Carta della Terra, su  proposta di Steven Rockefeller, si è deciso di non cambiare il preambolo della Carta della Terra perché riteniamo che fornisca realmente tre o quattro elementi che suscitano la consapevolezza generale e che, in particolare per color che sono al potere, sono essenziali per il buon governo: ovverosia, bisogna essere responsabili, rendersi conto che in questo mondo siamo tutti nella stessa barca.

 

Vicky Rossi: Potrebbe dire allora che la Carta della Terra è in sostanza una Carta degli Umani Diritti e Responsabilità simile alla “Dichiarazione Universale delle Responsabilità Umane” del Consiglio per l’InterAzione, la “Dichiarazione di Trieste dei Doveri dell’Uomo” (nota anche come “Carta dei Doveri dell’Uomo”) del Consiglio Internazionale dei Doveri Umani e la molto esauriente “Dichiarazione dei Diritti e delle Responsabilità dell’Uomo” della Fondazione per il Terzo Millennio di Valenza?

 

Federico Mayor: Tra tutti i documenti che io conosco attualmente, penso che ve na siano due che sono in particolare legati alla responsabilità umana, come quelli sottolineati nella Dichiarazione della  Fondazione per il Terzo Millennio di Valenza . Uno di essi è la Carta della Terra , perché sottolinea che dobbiamo rispettarci reciprocamente e che dobbiamo tenere presente la razza umana. La Carta dice che siamo “impegnati” a fare certe cose e questa, a mio modo di vedere, è la migliore espressione della responsabilità. Sono “impegnato”, non : sono conscio o sono interessato. Mi sono “impegnato”

   Consideriamo adesso il preambolo stesso della Carta, che mi pare sia molto importante.Qui vi è la missione. Dice: “Dobbiamo unirci per portare avanti una società sostenibile globale fondata sul rispetto della natura, i diritti universali dell’uomo, la giustizia economica, e una Cultura di Pace”. Ma poi dice che per adempiere questi quattro impegni generali, è necessario…Questi sono gli  impegni (che si riferiscono ai quattro principali pilastri/principi della Carta della Terra) – e questa è l’azione (riferendosi ai sotto principi inclusi in ognuno dei quattro  principali pilastri). Pertanto ognuno di noi deve comportarsi in modo tale per cui “rispettiamo la Terra e la Vita in tutta la sua diversità”, “abbiamo a cuore la comunità”, “costruiamo delle società democratiche” e “salvaguardiamo la bellezza e la ricchezza della Terra”.

 

Vicky Rossi: Direbbe che il primo principio della Carta della Terra, "Rispetto e attenzione per la comunità della vita", è un principio di riferimento che racchiude in sé gli altri tre?

 

Federico Mayor: Sì, è esattamente così, ma ognuno dei Quattro principi fondamentali della Carta della Terra è anche un punto di riferimento in sé; quindi per mettere in pratica questi Quattro impegni principali (riferendoci ai quatro principi/pilastri fondamentali della Carta), bisogna realizzare il piano d’azione (riferendoci ai sottoprincipi compresi in ognuno dei quattro pilastri fondamentali).

   Allo stesso modo, se si considera la Dichiarazione di una Cultura di Pace, si vedrà che ci sono dichiarazioni e poi un piano di azioni. Si afferma che per raggiungere A, bisogna fare le seguenti cose. Ad esempio, nel settore dell’istruzione, bisogna fare 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 – come esempi di azioni concrete. Per promuovere i principi democratici, bisogna realizzare le seguenti azioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7. Per assicurare un’equiparazione tra uomini e donne, bisogna realizzare le seguenti azioni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7.

 

Vicky Rossi: Potrebbe fare alcuni esempi dei tipi di iniziative che si stanno realizzando a livello governativo, di società civile e tra la gente comune per promuovere la Carta della Terra?

 

Federico Mayor: Sono molte e molto diverse le iniziative che si stanno realizzando; in alcuni paesi centroasiatici [Tatarstan, ad esempio) la Carta è già stata riconosciuta ufficialmente a livello governativo. Nel mio Paese, la Spagna, sto discutendo per un’istruzione alla cittadinanza mondiale con i ministri del governo ed ho proposto loro di fare riferimento in particolare alla Dichiarazione dei Diritti Umani, alla Dichiarazione sulla Tolleranza, attualmente importantissima per la coesistenza di diversi gruppi, e alla Carta della Terra. Il Governo spagnolo ha consigliato alle regioni autonome di seguire lo stesso percorso. Il governo catalano ha integrato nei suoi statuti la Cultura di Pace, che quindi ora è entrata ufficialmente in tutte le scuole della regione.

   Con la Carta della Terra è nostro intento "consigliare" – perchè non è necessario presentarla come qualcosa di "obbligatorio" – a tutti i livelli governativi. In special modo mi sono concentrato sulle città. Quando si pensa al "potere", si tende a pensare al potere nel governo, ma ci sono anche altri poteri a livello locale. Un terreno molto sicuro su cui muoversi è proprio quello della città perchè i "cittadini" vivono nella "città" e quindi uno dei modi più importanti di trovare sostegno alla Carta della Terra risiede proprio qui.

   D’altra parte, sebbene sia meraviglioso, attraverso un articolo o un editoriale, poter apparire di tanto in tanto nei giornali e nelle riviste più note, esistono pubblicazioni lontane dai normali mass media; ci sono cioè centinaia di migliaia di persone che gratuitamente ricevono il loro notiziario, i loro atti. In Spagna ad esempio tutti gli insegnanti ricevono due tipi di pubblicazioni inerenti alla loro professione. Queste pubblicazioni professionali sono molto valide per diffondere argomenti come la Carta della Terra perchè sono gratuite. Quindi sarebbe bello essere nelle riviste per gli avvocati o per gli operatori sanitari ecc. È un modo meraviglioso per diffondere il concetto della Carta della Terra perchè leggendo un quotidiano forse non si presterebbe la stessa attenzione ad un articolo sulla Carta della Terra rispetto a quanto si farebbe se lo si leggesse all’interno di una pubblicazione mensile specializzata. Quindi questa è un’altra forma di azione concreta.

 

Vicky Rossi: Oltre a trovare nuovi modi di aumentare la consapevolezza della popolazione e dei governi sulla Carta della Terra, cosa spera che si ottenga dalla conferenza “Carta della Terra +5” qui ad Amsterdam?

 

Federico Mayor: Normalmente, devo essere sincero, la maggior parte delle conferenze +5 è molto deludente. La maggior parte. Per quanto riguarda gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG), questi sono stati una necessità perchè ci eravamo resi conto che stavamo regredendo anziché migliorare. Nella tematica cruciale della popolazione che vive con meno di un dollaro al giorno, ad esempio, stavamo notando che anziché ridurne il numero, la situazione stava peggiorando. Gli MDG quindi sono stati una vera necessità, ma la conferenza “Millennium +5” è stata un disastro. È vero che in mezzo c’è stato l’ 11 Settembre, ma il risultato finale è stato nullo – è stato fatto molto, molto poco – e questo succede in quasi tutti gli incontri ‘+5’.

  Devo dire comunque che la Carta della Terra è un altro tipo di evento, come può vedere. Coloro che lavorano alla Carta stanno facendo un lavoro eccezionale. Molte ONG e istituzioni in tutto il mondo si sono rese conto che la Carta della Terra è una buona cosa. In particolar modo è stata molto interessante la reazione dei giovani. Posso capire il fatto che molti giovani possano trovare molte risposte nella Carta. Quindi, in breve, credo che il meeting +5 della Carta della Terra sia molto meglio di un normale +5. In ogni caso sta agendo da catalizzatore, che è un fatto positivo, perchè se anche qualcuno pensa che sinora non sia stato fatto molto con la Carta, ora avrà un nuovo impulso ad agire.

 

Vicky Rossi: C’è un legame tra il terzo principio della Carta della Terra, "Giustizia Economica e Sociale", e la stesura degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG)?

 

Federico Mayor: Personalmente vedo la Carta della Terra come uno strumento per gli MDG perchè è qualcosa di più di una dichiarazione di riferimento. A loro volta gli MDG sono una espressione di come mettere in pratica molti dei principi contenuti nella Carta della Terra. [Vicky Rossi: in un discorso di martedì 8 novembre, Maurice Strong indicò che gli MDG arrivarono dopo la Carta della Terra – la cui stesura della bozza era iniziata nel 1997 – e che gli MDG erano per molti aspetti sollecitati dalla Carta.]

   Come ho detto prima, durante la conferenza Millennium+5 non è successo nulla nonostante le dichiarazioni "solenni" rese dai governi. Comunque, il 22 luglio 2005, il Segretario Generale Kofi Annan ha fatto proposte per il Millennium +5 con queste parole: "Bene, qualsiasi cosa abbiamo o non abbiamo fatto, lasciateci concentrare ora su…." Ma poi è arrivato "Uragano Bolton" e beh… Ciononostante, il risultato non è stato negativo visto che ora dicono di riconoscere che le Nazioni Unite sono indispensabili. Ciò non è male. È andata meglio nella Dichiarazione e secondo me nel documento del Segretario Generale, ma il risultato ufficiale, "Riconosciamo ora più che mai che le Nazioni Unite…", significa che dobbiamo tentare una riforma approfondita, ma non soltanto del Consiglio d Sicurezza. Ad esempio, dovremmo far sì che l’Assemblea Generale sia composta al 50% dagli Stati, al 30% da persone elette provenienti da diversi paesi – solo allora saremo "Noi, i popoli" – e il 20% da ONG e istituzioni. Se dicono, "No, è impossibile", beh la Lega delle Nazioni era così. L’unica istituzione che rimane della Lega delle Nazioni è l’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro). L’OIL è composta per un terzo da Stati, per un terzo da patronato e per un terzo da lavoratori. Ecco, questo è un buon esempio. Vede, prima della Guerra già si capiva che se si dice "Noi, i popoli", allora non si può parlare solo di Stati.

   Passando ad un altro argomento, ora si dice che dobbiamo lavorare per stabilire cosa unisca le diverse culture e non cosa le separi. Ancora una volta c’è uno spazio d’azione immenso perchè questa è l’Alleanza delle Civiltà. Ciò che dobbiamo dire è che possiamo accettare tutto tranne l’imposizione, la violenza. Ma possiamo accettare tutto. Dobbiamo accettare anche che noi non siamo il bene e che gli altri non sono il male. Dobbiamo accettare di dover fare tutti molti cambiamenti per migliorare le nostre convinzioni. Nel contesto dell’Alleanza delle Civiltà, ad esempio, un leader europeo ha detto: "Noi, i civilizzati…" e io ho pensato: "Oh, no, è esattamente contro ciò di cui si stiamo parlando qui". Un’Alleanza delle Civiltà significa non poter dire di essere i civilizzati. Siamo una civiltà che vuole entrare in contatto con altre civiltà.

 

*Questa  trascrizione rappresenta una sintesi accurata ma non letterale dell’intervista originale.

(Cortesia dell’autrice e della TFF, Fondazione Transnazionale per la Pace e la Ricerca per il Futuro)

http://www.transnational.org/forum/meet/2006/Rossi_FedericoMayor.html

 

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Prossimo numero: 17 febbraio.

 

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