Good News Agency – anno VI, n° 15
Settimanale - anno VI, numero 15 – 16 dicembre 2005
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.800 ONG e associazioni di
volontariato.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione
Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica
Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del
movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm
Sommario
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza – Ambiente e natura
– Cultura e educazione
Summit a
Roma dei Nobel per la Pace: evidenze a sostegno degli sforzi da rinnovare
(top)
La Commissione
Economica delle Nazioni Unite per l'Europa adotta una nuova riforma
Ginevra,
2 dicembre - Il 2 dicembre 2005 la Commissione Economica delle Nazioni
Unite per l'Europa (UNECE) ha adottato formalmente una chiara riforma che
rinnova la propria struttura governativa, ne ridefinisce le priorità e migliora
il rapporto costo-efficacia e la trasparenza. Il processo di riforma dell’UNECE
è iniziato sulla base di quanto sostenuto dal Segretario Generale Kofi Annan,
ossia che “se le Nazioni Unite devono essere uno strumento utile per gli Stati
Membri e per la popolazione mondiale…devono essere strutturate in base alle
esigenze e alle situazioni del ventesimo secolo”. La riforma è stata attuata
dai paesi membri dell’UNECE nello spirito della più ampia riforma delle NU
attualmente in corso. (…)
Dopo
sei mesi di intense consultazioni e negoziazioni sotto la guida
dell’ambasciatore Roux e Michele Coduri (Svizzera), presidente del Gruppo di esperti,
gli Stati Membri si sono trovati concordi sulla definizione della nuova
missione, sulla struttura governativa e sulle priorità dell’UNECE, così come
sul cambiamento nella struttura della segreteria allo scopo di raggiungere
maggiore efficienza e affidabilità. (…) Viene lanciato un nuovo programma
rivolto a problemi specifici di sviluppo nei paesi che stanno affrontando una
transizione economica e in quelli con economie emergenti. Tale programma si
focalizzerà su temi quali la promozione di investimenti pubblici efficaci e
politiche di regolamentazione; il rafforzamento della competitività
dell’economia attraverso uno sviluppo innovativo; lo sviluppo di partnership
tra pubblico e privato; servizi finanziari e la promozione di regole
legislative e politiche pubbliche efficaci. (…)
La Svezia è la prima nazione che ratifica la
Convenzione contro il doping nello sport
25
novembre – La Svezia è divenuta il primo paese a ratificare la Convenzione
Internazionale contro il doping nello sport. Questa Convenzione, unanimemente
adottata lo scorso ottobre dalla conferenza Generale dell’UNESCO, è l’unico
strumento obbligatorio universale finalizzato all’eradicazione del doping nello
sport.
Il
Direttore-Generale dell’UNESCO, Koïchiro Matsuura, ha accolto con piacere la
rapida risposta della Svezia alla nuova Convenzione, che entrerà in vigore un
mese dopo che 30 paesi lo avranno ratificato. Mr. Matsuura ha invitato gli
altri stati a seguire l’esempio. (…)
La
Convenzione fornisce ai governi un quadro legale per armonizzare gli sforzi
internazionali nella lotta contro una calamità collettiva che si fa beffe dei
valori etici e sociali dello sport e minaccia la salute degli atleti.
Ciononostante, il nuovo strumento va al di là della verifica e delle sanzioni.
Esso invita gli Stati contraenti a “a impegnarsi, nell’ambito dei loro mezzi, a
sostenere, sviluppare e attuare programmi di istruzione e addestramento in
materia di anti-doping” allo scopo di accrescere la pubblica consapevolezza
degli effetti negativi del doping sulla salute e sui valori etici dello sport,
e anche a fornire informazioni sui diritti e le responsabilità degli atleti e
sulle procedure di verifica. I firmatari hanno inoltre promosso “attiva
partecipazione da parte degli atleti e il sostegno personale dell’atleta in
tutti gli aspetti dell’anti-doping”. (…)
http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=30980&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
Più di 20.000 persone della Repubblica
del Congo sono state raggiunte dalla campagna di sensibilizzazione sui sessi
per la legge elettorale
La
campagna promuove un uguale accesso per le donne e gli uomini ai mandati e agli
uffici elettorali
Kinshasa,
25 novembre – Una campagna di patrocinio, durata due settimane, per promuovere
un pari accesso sia per gli uomini sia per le donne ai mandati e agli uffici
elettorali si è conclusa la scorsa settimana a Kinshasa, la capitale della
Repubblica Democratica del Congo. La campagna è stata organizzata due mesi
prima del prossimo dibattito parlamentare sul progetto di legge elettorale che
sarà al centro delle elezioni e del referendum nazionale sulla Costituzione. La
campagna era rivolta agli ufficiali governativi, ai leader dei partiti
politici, alle istituzioni private e pubbliche e alle reti sociali, affinché
creassero una legge elettorale e una costituzione sensibile ai sessi e che
forniscano pari opportunità agli uomini e alle donne d’affermare i propri
diritti civici e partecipare allo sviluppo del loro paese.
Le
attività durante la campagna si sono incentrate sull’accrescere la
consapevolezza e stimolare il dibattito sulla necessità di una legge elettorale
e di una costituzione che tengano in considerazione i diritti sia degli uomini
sia delle donne. La campagna ha impiegato tutti i media, attraverso cui sono
state raggiunte 20.000 persone, usando 20 canali radio e televisivi, 25
giornali e una petizione chiamata “2.500 ragioni per votare un sistema
elettorale proporzionale, con liste chiuse e alternate.”
La
campagna è stata organizzata da diverse reti e organizzazioni femminili, tutte
che lavorano insieme come “Coalizione per la Parità dei Sessi” ed è stata
supportata dal Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Femminile (UNIFEM), in
collaborazione con il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), con il
MONUC, la Commissione Elettorale Indipendente e il Ministero degli Affari delle
Donne e della Famiglia.
http://www.unifem.org/news_events/story_detail.php?StoryID=370
"Africa for life"
Ministri della giustizia dei paesi africani a
confronto sull'abolizione della pena di morte
Roma,
28 novembre – Europa e Africa insieme per cancellare la pena di morte. E'
questo il tema centrale dell'importante colloquio svoltosi questa mattina
all'Auditorium di Roma, tra ministri e
rappresentanti dei governi di numerosi paesi africani, e figure istituzionali e
della cultura europea, riuniti a Roma dalla Comunità di Sant'Egidio, per il
Colloquio "Africa for Life". Si è trattato del primo atto di una
importante "tre giorni" organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio
nell'ambito della campagna "NO alla Pena di Morte", che si concluderà
il 30 novembre con la celebrazione della Giornata delle Città per la Vita a cui
partecipano centinaia di città del mondo.
E'
poco noto al grande pubblico, ma dall'Africa arriva oggi "un importante
segnale di civiltà e di difesa della vita", come ha affermato in apertura
il rappresentante della Commissione
Europea, Alfonso Mattera. Con 12 paesi abolizionisti de jure e 18 de facto,
infatti, l'Africa si colloca in prima fila nell'affermazione di un diritto umano fondamentale, quale è
quello ad un ordinamento giuridico che non preveda la pena capitale. (…)
http://www.santegidio.org/it/pdm/20051128_africa_for_life_.htm
(top)
L’anniversario dello tsunami segna un anno d’emergenze
per l’infanzia
New
York, dicembre – Pubblicando l’aggiornamento annuale sugli sforzi umanitari
compiuti nei paesi colpiti dallo tsunami avvenuto nell’Oceano indiano, l’UNICEF
afferma che il 2005 è stato un anno senza precedenti per le emergenze
dell’infanzia, con un’incredibile serie di disastri naturali, crisi alimentari
e conflitti che hanno colpito dieci milioni di persone. Dalle dozzine di paesi
colpiti dallo tsunami alla guerra nel Darfur; dalle emergenze alimentari del
Niger e del Malawi alle crisi dei raccolti in Etiopia ed Eritrea; e dalla
devastante stagione degli uragani dell’Atlantico al tremendo terremoto del
Pakistan, l’UNICEF afferma che, negli ultimi anni, non ha mai risposto a così
tante emergenze umanitarie durante un solo anno. In Building Back Better,
l’aggiornamento delle attività di ricostruzione delle vite dei bambini colpiti
dallo tsunami di tutto un anno, l’UNICEF afferma che nonostante milioni di
persone siano state curate e guarite e i bambini iano tornati a scuola, il vero
processo di ricostruzione è appena cominciato. (...) Nonostante i progressi,
l’UNICEF asserisce che c’è ancora molta strada da fare per le vittime dello
tsunami. L’UNICEF afferma che continuerà il suo lavoro nella zona dello tsunami
e in tutte le altre regioni con emergenze finché ci saranno fondi.
http://www.unicef.org/emerg/disasterinasia/24615_30161.html
http://www.unifem.org/news_events/story_detail.php?StoryID=374
Ventiquattro gruppi ricevono sovvenzioni
per porre fine alla violenza contro le donne
Il Fondo Fiduciario delle Nazioni Unite
premia le Iniziative di 30 paesi
Nazioni
Unite, New York, 22 novembre – Il Fondo Fiduciario delle Nazioni Unite per
Eliminare la Violenza contro le Donne consegnerà 1,8 milioni di dollari a 24
gruppi di paesi in via di sviluppo che stanno lavorando per porre fine alle
violenze sessuali nelle rispettive comunità. L’annuncio è stato fatto in
occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza
Contro le Donne, il 25 novembre. Il Fondo Fiduciario è un meccanismo
multi-laterale unico creato dall’Assemblea Generale ONU del 1996 e amministrato
dall’UNIFEM. Le sovvenzioni vengono assegnate da un comitato costituito da
rappresentanti di agenzie ONU e ONG internazionali. La sovvenzione quest’anno è
andata a iniziative incentrate a garantire che le politiche e le leggi
nazionali contro la violenza sulle donne venissero attuate. (...)
Dalla
sua creazione, l’IFAD ha fornito sovvenzioni per più di 10 milioni di dollari a
198 iniziative in 100 paesi. La richiesta continua a superare la disponibilità.
Nel 2005, l’UNIFEM ha ricevuto 1.059 proposte pari a dieci milioni di dollari
in richieste, ma a disposizione aveva solo 1,8 milioni di dollari. L’ultima
sovvenzione rappresenta un aumento dell’80 percento rispetto all’anno
precedente, grazie a contributi provenienti da diversi gruppi governativi, non
governativi, privati e individuali. Tra i governi contribuenti, per la prima
volta compaiono gli Stati Uniti. Tra gli altri, nel 2004, hanno appoggiato il
Fondo fiduciario la Finlandia, il Giappone, Tinidad e Tobago, Islanda e
Danimarca. (...)
http://www.unifem.org/news_events/story_detail.php?StoryID=370
Etiopia: Donne africane combattenti e promotrici di
regole umanitarie
2
dicembre – La scorsa settimana si è tenuta ad Addis Abeba una conferenza per
discutere su come le donne combattenti possano aiutare a promuovere norme del
diritto umano ed umanitario. Su invito
dell’organizzazione Geneva Call e del Programma per lo studio delle organizzazioni
internazionali dell’Istituto superiore di studi internazionali di Ginevra, 40
donne attualmente o recentemente coinvolte in gruppi di opposizione armata
provenienti da una dozzina di paesi africani dell’area sub-sahariana si sono
scambiate opinioni sulle rispettive esperienze.
La
prima di queste conferenze si è tenuta nell’agosto 2004 a Ginevra e ha riunito
donne coinvolte in gruppi di opposizione armata provenienti da diciotto paesi
devastati dalla guerra in tutto il mondo. Questo follow-up regionale è stato
organizzato come mezzo di ulteriore impegno con i gruppi di opposizione armata
su temi centrali per il rispetto delle regole umanitarie e dei diritti umani.
Due
membri del Comitato Internazionale della Croce Rossa hanno preso parte alla conferenza
della scorsa settimana in veste di moderatori. Da alcuni anni ormai il CICR si
sta impegnando per dare una migliore visione dei molti modi in cui le donne
vivono la guerra sia come vittime che come partecipanti. L’organizzazione dà
grande importanza alla discussione di questo argomento come mezzo di promozione
conforme al diritto umanitario. (…)
Uganda: Promozione dei principi umanitari
tra il popolo Acholi
Il
28 novembre leader tradizionali provenienti dal distretto Gulu della regione
Acholi nel nord dell’Uganda, travolta dalla guerra, hanno preso parte ad un
seminario di un giorno organizzato dal CICR sulle sue attività umanitarie e sui
principi fondamentali del diritto umanitario internazionale.
Conformemente
alla prassi tenuta per tali seminari in tutto il mondo, il CICR si è impegnato
a delineare legami tra i principi umanitari universali e i precetti familiari
della cultura locale, usi e costumi – in questo caso, quelli degli Acholi.
L’evento si è concluso con un’animata discussione del delegato CIRC sul
conflitto armato, i principi di neutralità e indipendenza, e il violento
effetto inibitorio che possono avere sul lavoro di soccorso umanitario.
L’UNICEF
e l’Università di Al-Azhar presentano un nuovo prontuario che sottolinea
l’importanza dei bambini nell’Islam
Il Grande Sceicco di Al-Azhar e il Vice
Direttore Esecutivo dell’UNICEF ritengono che il nuovo contesto globale richieda
una fonte che metta in evidenza il valore dei bambini nell’Islam.
Il
Cairo, 29 novembre – L’UNICEF e l’Università di Al-Azhar hanno reso pubblico
oggi un nuovo trattato che vuole evidenziare come la cura, la protezione e la
crescita dei bambini sia un punto centrale dell’Islam. La loro cura, protezione
e crescita include ricerche ed estratti dai versi del Korano, dall’Hadiths e
dai Sunnas, che forniscono un’utile guida sui diritti dei bambini proprio in
questi campi: salute, istruzione e protezione. L’UNICEF e l’Università di
Al-Azhar hanno dichiarato che sperano che il prontuario venga usato ampiamente
per far progredire il benessere dei bambini dei paesi e delle comunità
islamiche. (...)
Nonostante alcuni progressi degni di nota, un numero
spropositato, superiore ai 600 milioni di bambini in tutto il mondo islamico,
affronta enormi sfide: dalla povertà e malattie alla mancanza d’istruzione e
protezione. Soddisfare le necessità e garantire i diritti di questi bambini
(che rappresentano un quarto dei 2,3 milioni di bambini del mondo) sono i punti
chiave affinché gli sforzi per combattere la povertà, per accelerare lo
sviluppo e per creare un fututo più sicuro, abbiano successo. (...) Il nuovo
trattato riflette la visione più ampia sui bambini, emersa da quando la Cura
dei Bambini nell’Islam è stata pubblicata, più di 20 anni fa. La Convenzione
dei Diritti dei Bambini è stata ratificata da ogni paese islamico tranne la
Somalia e il mondo ha dovuto riconoscere l’ampio spettro dei diritti sociali,
economici, culturali e civili spettanti a tutti i bambini. (...)
http://www.unicef.org/media/media_30158.html
(top)
Nuovi prestiti per 14,2 e 2,4 milioni di
dollari per aiutare lo Sri Lanka dopo lo tsunami
Roma,
1 dicembre – Per le famiglie rurali indigenti che hanno perso la casa dopo lo
tsunami verranno attivati due nuovi programmi di sviluppo nello Sri Lanka. Il
Post-Tsunami Coastal Rehabilitation e Resource Management Programme da 33,5
milioni di dollari verrà finanziato in parte con un prestito iniziale da 14,2
milioni di dollari del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD).
L’IFAD aiuterà a ottenere altri 14,2 milioni di dollari da altre fonti o dal
proprio programma di prestiti per il 2006. Altri 1,5 milioni di dollari
verranno donati dal governo italiano. Il governo dello Sri Lanka contribuirà
con 3,4 milioni di dollari, mentre i partecipanti al progetto contribuiranno
con 212,000 dollari in generi di vario tipo.
Una
seconda iniziativa da 4,7 milioni di dollari, Post-Tsunami Livelihoods and
Support and Partnership Programme, verrà finanziata in parte con un prestito da
2,35 milioni di dollari dell’IFAD. L’IFAD è impegnato per aiutare a ottenere i
restanti 2,35 milioni di dollari da altre fonti o dal proprio programma del
2006. Oggi, i due accordi sui prestiti, per un totale di 16,55 milioni di
dollari, sono stati firmati dal presidente dell’IFAD, Lennart Båge, e
dall’ambasciatore dello Sri Lankan in Italia, Rodney Perera, nella sede
centrale dell’IFAD a Roma.(…) Almeno 140.000 famiglie beneficeranno dei due
programmi supportati dall’IFAD in Kalutara, Galle, Matara, Hambantota, Ampara,
Batticaloa e Trincomalle, i sette distretti colpiti dallo tsunami. (…)
Il programma di tre anni, Post-Tsunami
Livelihoods and Support and Partnership Programme, si focalizzerà su una rapida
riabilitazione e uno sviluppo delle infrastrutture rurali nei sette distretti.
Ne beneficeranno direttamente circa 22.000 persone per la ricostruzione o la
riparazione di 2.000 abitazioni e per aiutare a riabilitare o sviluppare le
infrastrutture sociali, inclusi i centri comunitari e le cliniche locali,
impianti di acqua potabile, fognature, collegamenti ferroviari e strade di
accesso agli insediamenti.
http://www.ifad.org/media/press/2005/44.htm
Sicurezza alimentare: Louis Michel firma un accordo da
14 milioni di Euro con UNRWA
Gaza,
30 novembre – Il Commissario UE per lo sviluppo e gli aiuti umanitari, Louis
Michel, ha firmato oggi a Gaza un accordo di finanziamento del valore di € 14
milioni per il Programma coordinato di sicurezza alimentare dell’UNRWA. (…)
Firmando l’accordo, il Commissario Michel ha evidenziato come per oltre 30 anni
l’Unione Europea ha sostenuto l’attività dell’UNRWA, che lavora in condizioni
difficoltose per soddisfare le esigenze umanitarie più urgenti; ed ha inoltre
affermato: “ponendo la firma su questo accordo voglio riaffermare la solidarietà
della Commissione Europea nei confronti dei civili vittime del conflitto”.
La
solidarietà dell’UE nei confronti dei rifugiati palestinesi ha preso forma in
un importante contributo alle attività dell’agenzia ONU, di cui la Commissione
Europea è il sostenitore principale. Solo nel 2005, la Commissione ha
mobilitato aiuti umanitari per circa 37 milioni di euro per soddisfare le
necessità dei quattro milioni di rifugiati palestinesi in Cisgiordania, a Gaza
e in Giordania, Siria e Libano. Tale aiuto ha finanziato parte degli aiuti
umanitari utilizzati in creazione di lavoro temporaneo, sostegno psicologico
per i bambini, aiuto edilizio per le vittime delle demolizioni e
riqualificazione delle unità abitative nei campi profughi. Il 20% dei 37
milioni di euro per operazioni umanitarie nel Medio Oriente sarà destinato alle
operazioni dell’UNRWA a Gaza e in Cisgiordania oltre a aiutare i rifugiati
palestinesi in Libano, Giordania e Siria. Ulteriori informazioni su:
http://www.europa.eu.int/comm/echo/field/gaza/index_en.htm
Rete per l’economia maschile e femminile
L’Onlus
Ifold e la “Agenzia Regionale per le Politiche del Lavoro” della regione
Sardegna hanno iniziato un nuovo progetto per incrementare le imprese
femminili: una rete per l’economia femminile nella Provincia di Cagliari.
Finanziata con fondi del Programma-Obiettivo 2003 della legge nazionale 125/91
“Azioni positive per l’Eguaglianza tra i Sessi”, il progetto è diretto a
promuovere un cambiamento culturale nella società attraverso la creazione e la
verifica di una nuova cultura di rete nei servizi di affari per donne
imprenditrici, coinvolgendo in primo luogo le associazioni dei lavoratori, le
quali fino ad ora hanno fornito differenti servizi alle donne imprenditrici ma
senza uno specifico orientamento relativo al sesso. Lo scopo principale del
progetto “Donne di credito” è quello di sviluppare un sistema di aiuto e
informare le donne imprenditrici con particolare riguardo ai temi finanziari.
Sfide sulle politiche internazionale per
le materie prime: il cotone
New
York, 22 novembre – Il cotone è un settore stimolante. Tra i produttori di
cotone figurano i paesi più ricchi e quelli più poveri del mondo. In molti
paesi africani, in particolare Benin, Burkina Faso, Chad e Mali, la produzione
di cotone contribuisce dal 5 all’8% del prodotto nazionale lordo(GDP) e il 40%
dei redditi da esportazione. I produttori di cotone dei paesi in via di
sviluppo affrontano numerosi problemi che comprendono: prezzi bassi e variabili
per i loro prodotti, difficoltà nel collocare i loro prodotti nel mercato
internazionale, bassa produttività e scarsa competitività, poco accesso alla
tecnologia e al finanziamento, debole ricerca ed estensione dei servizi
(supporto tecnico agli agricoltori).
Nel
contempo, nel 2004 il sostegno del governo al settore cotoniero nei paesi in
via di sviluppo è ammontato a 4,7 miliardi di dollari, ovvero all’incirca un
sesto del valore agricolo della produzione. Questi squilibri sono stati
indicati in una discussione di un recente comitato organizzato dalla Missione
Permanente di Benina alla Nazioni Unite a New York e all’UNCTAD. (…)
Il
comitato ha anche discusso altri problemi concernenti, in generale, i paesi
dipendenti dalle materie prime: dipendenza su alcuni prodotti di basso costo
per l’esportazione, inadeguata partecipazione a catene di valore
internazionale; accesso al mercato e difficoltà di entrata nel mercato
derivanti da politiche protezionistiche, sussidi, barriere non tariffarie,
strutture di mercato non competitive e rigorosi requisiti di mercato.
http://www.unctad.org/Templates/Page.asp?intItemID=3606&lang=1
Banca Popolare Etica ottiene la
certificazione SA 8000
Una garanzia del rispetto dei diritti dei
lavoratori e degli standard di salubrità e sicurezza sul luogo di lavoro tanto
all'interno dell'azienda quanto nella catena di fornitura. Soltanto due gli
istituti di credito certificati in Italia e nel mondo.
Banca
popolare Etica aggiunge un ulteriore elemento di distinzione al suo profilo
particolarmente innovativo e singolare nel panorama bancario italiano e
internazionale: la certificazione SA 8000, che sancisce il rispetto dei diritti
dei lavoratori e standard di sicurezza e salubrità sul luogo di lavoro tanto
all'interno dell'azienda quanto nella propria catena di fornitura.
Un
traguardo prestigioso per una banca giovane d'età e di piccole dimensioni ma in
rapida crescita; tanto più prestigioso dal momento che Banca Etica è il secondo
istituto di credito ad ottenerlo, in Italia e all'estero. "Per noi che ci
dichiariamo etici fin dal nome - sottolinea il presidente Fabio Salviato - e ci
impegniamo ad esserlo nella selezione degli ambiti di investimento, nella
totale trasparenza del processo di credito e nella relazione con soci, clienti,
risparmiatori e beneficiari, la certificazione SA 8000 è un obbligo; sottoporci
alla valutazione di un organismo esterno, totalmente indipendente e competente,
ci ha permesso inoltre di evitare qualsiasi rischio di autoreferenzialità in
materia di responsabilità sociale." (…)
http://www.bancaetica.com/mbe/mbe.php?var=notizie&id_tipo=10&ID_livello=1
(top)
Il
Rotary inaugura la prima scuola elementare
ricostruita dopo lo tsunami
La scuola di
Randombe rientra nel progetto nazionale
di ricostruzione
Colombo, Sri Lanka, 5 Dicembre – Una scuola elementare
distrutta dallo tsunami riaprirà completamente ricostruita come scuola modello
in una cerimonia la prossima settimana. La scuola Randombe Junior, situata in
Ambalangoda, nel distretto Galle, verrà ufficialmente inaugurata l’ 8 dicembre.
Quest’ opera è la prima di un progetto comprendente 25 scuole che
saranno ricostruite dai Rotary Clubs dello Sri Lanka. Lo Tsunami ha
completamente distrutto 92 scuole e ne ha danneggiato più di 90, lasciando un
totale di 85.000 studenti e 3.400 insegnanti senza scuole dopo il disastro.
La Randombe Junior, una scuola primaria e secondaria con 18 insegnanti e 264 studenti,
riaprirà le classi quando l’anno scolastico ricomincerà in gennaio. Le scuole
sono state ricostruite in base agli standard governativi, e sono state
aggiornate per ospitare le più moderne attrezzature tra cui biblioteche, centri computerizzati di ultima generazione,
palestre e laboratori scientifici. Il Rotary Sri Lanka è stata una delle prime
organizzazioni che si sono offerte per partecipare
all’enorme sforzo di ricostruzione delle scuole
intrapreso dal Ministero dell’Educazione dello Sri Lanka. Venticinque scuole in
tutto il paese sono state affidate al Rotary per la ricostruzione. I fondi
stimati per il progetto, pari a 12 milioni di dollari statunitensi, sono stati
raccolti dai Club Rotary in tutto il mondo e dalla Rotary Foundation, con
un ulteriore contributo dalla Standard Chartered Bank. Gli impegni di donazione
ottenuti finora vanno oltre i 10 milioni di dollari USA. Il progetto inoltre è
supportato anche dalla Microsoft, che ha provveduto ai software per i Centri
Computer e che si occuperà anche dei programmi di studio per i prossimi tre
anni.(…)
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2005/250.html
Caritas aumenta impegno per far fronte
alle richieste urgenti delle vittime del sisma in Pakistan
Basato sui rapporti di Verenia Keet, corrispondente
per Caritas Pakistan
Città del Vaticano, 2 dicembre – Con il calo delle
temperature e l’arrivo della neve, la Caritas si sta operando rapidamente per
fornire tende, lenzuola di plastica, coperte, ed altri beni essenziali, tra cui
utensili da cucina e kit igienici, ai superstiti del sisma di magnitudo 7.6 che
ha colpito il Pakistan quasi due mesi fa.
Il potente sisma ha mietuto decine di migliaia di vittime
nella Provincia della Frontiera Nord-Occidentale (NWFP) e nella regione del
Kashmir, amministrato dal Pakistan, lasciando dietro di sè profughi e feriti.
Si stima che oltre 3.5 milioni di persone siano state colpite dal sisma.
Tuttavia non è stato determinato il numero esatto di morti. Tariq Raza,
coordinatore dell’emergenza per l’ufficio della Caritas Pakistan a Mansehra,
crede comunque che tutte le comunità colpite siano ormai state identificate.
Il lavoro di valutazione della Caritas di Mansehra è
iniziato a Balakot, un cittadina nella provincia NWFP rasa al suolo dal sisma.
Balakot è stato anche l’ultimo punto accessibile via terra. Con l’aiuto di
numerose ONG già operative sul posto, la Caritas Mansehra si è concentrata
sulle operazioni di soccorso alle comunità più remote. La Caritas Mansehra
riferisce che molti dei profughi sono scesi a valle dai loro villaggi in
montagna – spesso camminando per ore –
in cerca di rifugio e cibo. In città
come Balakot e Mansehra sono sorte vere e proprie tendopoli. Altri
sopravvissuti si sono invece dimostrati riluttanti a lasciare le case
danneggiate o il bestiame, fonte di sostentamento.
E’ stato riferito che tra le 150.000 e le 200.000
persone vivono ancora in aree difficilmente raggiungibili. (…)
http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=ENG&idChannel=35&idUser=0&idNews=3791
L’UNICEF e l’UAE definiscono il modello
di accordi umanitari per i bambini pakistani
Amman, 28 novembre – Il Vice-Direttore Esecutivo
dell’UNICEF, Rima Salah, ha dichiarato oggi, dopo una missione in Medio-Oriente
e nel sud dell’Asia, che un nuovo approccio per rispondere all’emergenza del
terremoto avvenuto l’8 ottobre in Pakistan, ha coinvolto importanti partner
dell’UAE in una strategia che combina aiuti finanziari e azioni pratiche per
aiutare i bambini delle aree devastate. Gli accordi dell’UNICEF con la Mezza
Luna Rossa dell’UAE e la Dubai Aid City hanno portato a un insieme di donazioni
finanziarie, appoggio tecnico, squadre mediche e ponti aerei regolari carichi
di beni di prima necessità. (...) La somministrazione di vitamina A è un’altra
priorità dell’UNICEF, considerati i bambini pakistani ammalati e malnutriti. La
vitamina A aiuta il sistema immunitario dei bambini. Con l’avvicinarsi
dell’inverno, i continui sforzi per vaccinare e rafforzare la salute dei
bambini rimangono tra le priorità e possono salvare delle vite. Importante è
anche l’avvio di una cooperazione internazionale entro le prossime settimane,
in modo da poter consegnare gli aiuti necessari affinché i bambini vengano
portati in ambienti eruditi il prima possibile.
http://www.unicef.org/media/media_30125.html
Save the
Children riceve 60 milioni di dollari in donazione dalla Fondazione Bill &
Melinda Gates per salvare i neonati nel mondo
La
donazione implementa l’iniziativa
“Salvare le vite dei neonati” - I bambini in Africa e Asia beneficeranno della
più grande donazione privata mai ricevuta nella storia da Save the Children
Westport, CT, USA, 1 dicembre – Oggi Save the Children
ha annunciato di aver ricevuto una donazione di 60 milioni di dollari in sei
anni dalla Fondazione Bill & Melinda Gates per aiutare a prevenire le
malattie e la mortalità dei neonati in 18 paesi in Asia e Africa e per
costruire ulteriormente sui risultati dell’iniziativa mondiale lanciata cinque
anni fa per salvare le vite dei neonati. (…) Attraverso questa nuova donazione,
Save the Children si focalizzerà sui metodi per identificare e promuovere
l’adozione su larga scala di strumenti e metodologie sperimentate ed a basso
costo per sconfiggere i tre principali fattori di morte dei bambini di una
settimana di età – infezioni, mancato apporto di ossigeno al bambino durante il
parto e alla nascita, e basso peso corporeo alla nascita. (…)
L’Iniziativa “Salvare le Vite dei neonati”, partì nel
2000 con una donazione di $50,5 milioni della Fondazione Gates, ed ha già
raggiunto più di 20 milioni di madri e bambini fornendo servizi sanitari
essenziali. L’iniziativa aiuta ad assicurare l’accesso a servizi quali la cura
di una levatrice esperta, un pronto trattamento delle infezioni neonatali, la
vaccinazione antitetanica per donne incinte e l’educazione sull’importanza di un’igiene appropriata,
calore e allattamento al seno per i neonati. (…)
http://www.savethechildren.org/
Rotary:
progettualità e solidarietà per il Brasile
Realizzati 5
villaggi (31 case) che danno riparo a 600 persone
Il Rotary Club di Roma, assieme a Club brasiliani ed
in parte con altri Rotary Club italiani (Cagliari Est, Roma EUR) sviluppa da anni una proficua attività umanitaria nelle lontane terre brasiliane del Paranà,
facendo sorgere, anche con l'aiuto finanziario della Fondazione Rotary, case,
villaggi, pozzi d'acqua, officine, residenze per anziani soli e poveri ed adozioni "scolastiche" a distanza di bimbi dal quadro familiare precario ed
indigente, trovando loro - a Roma - padrini e madrine generosi.
L'esempio dato da queste realizzazioni, ripreso più volte dalla stampa brasiliana locale, ma
soprattutto dalla Rivista The Rotarian, ha attirato sul posto altri contributi
finanziari dagli Stati dell'Oregon e del Missouri (USA) che hanno raddoppiato
in poco tempo le abitazioni costruite. Anche le autorità brasiliane del posto,
convinte dall'entusiasmo e concretezza delle realizzazioni rotariane, hanno
contribuito in proprio allo sviluppo dei nuclei iniziali. Così, il desiderio
iniziale del Rotary Club di Roma di dare un tetto a due bambini poveri e soli,
incontrati da un suo Past President una
sera di pioggia in cima ad una sperduta collina a Marmeleiro, alcuni anni fa,
(zona di Francisco Beltrao, nel sud-ovest dello Stato del Paranà) si è
trasformata in poco tempo in un complesso di 5 villaggi ( 131 case) che danno
riparo a circa 600 persone.
Le comunità brasiliane del posto, strutturalmente
amalgamate con le grandi immigrazioni italiane, soprattutto venete e friulane,
a cavallo fra il 1880 ed il '900, hanno
recentemente eretto, in onore del lavoro di questi antichi italiani ed a
ringraziamento dell'impegno profuso in questi anni dal Rotary romano,
un'architettura simbolica, chiamata "Portal Italia" , con archi,
colonne romane e stemmi rotariani, all'entrata della città di Francisco Beltrao
.
Per ricordare
ed illustrare questo suo impegno in quei luoghi, il Rotary Roma ha organizzato - con altri Club Romani - una
grande serata a novembre 2005, all'
Hotel W.Excelsior nella nota Via Veneto, dal titolo "NOSSO BRASIL"
("Il nostro Brasile"), con proiezione di immagini delle numerose
realizzazioni effettuate, con l'ascolto delle musiche degli immigranti, alla
presenza di autorità diplomatiche e distrettuali rotariane, di associazioni e
di oltre 250 persone.
Per ulteriori informazioni: claudiomarcello.rossi@tin.it
(top)
Progressi nella bonifica da
mine e distruzione delle scorte citati all’incontro globale
Ma gli Stati riconoscono di avere maggiori sfide in
futuro
Autori: Simona Beltrami e Nancy Ingram
Zagrabia,
2 dicembre – “Ad un anno dal Summit di
Nairobi per un mondo libero da mine, sono stati fatti progressi incoraggianti
in termini di distruzione delle scorte di mine, bonifica delle aree contaminate
e assistenza alle vittime,” ha detto Steve Goose, Presidente della delegazione
della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo (ICBL).
“Abbiamo anche assistito ad una mobilitazione positiva nei confronti del
Trattato di messa al bando delle mine anche da parte di paesi non ancora
aderenti.”
Oltre
600 delegati, in rappresentanza di governi, società civile ed organizzazioni
internazionali provenienti da oltre 115 paesi si sono dati appuntamento nella
capitale croata per il sesto incontro globale annuale degli Stati aderenti al
Trattato di messa al bando delle mine. E’ stata questa la prima opportunità per
la comunità antimine di valutare qualsiasi progresso effettivo fatto sui 70
punti del Piano di azione quinquennale concordato durante il Summit di Nairobi
per un mondo libero da mine, prima Conferenza di revisione sul trattato
antimine tenutasi nel novembre 2004.
Tra
gli annunci chiave durante l`incontro: completamento della bonifica da mine in
Guatemala; completamento distruzione scorte di mine in Algeria e Guinea-Bissau;
distruzione in Nigeria delle mine conservate precedentemente per le
esercitazioni; e impegno dell’Australia per 75 milioni di dollari australiani per un programma antimine nei prossimi
cinque anni.
All’apertura
dell’incontro il ICBL, rappresentato da oltre 180 delegati provenienti da 63
paesi, ha dichiarato espressamente le sue aspettative per i risultati finali.
(…)
http://www.icbl.org/news/final_press_release
Seminario nazionale “Non c’è pace senza
una politica di pace”
Il
13 gennaio 2006 ricorre il decimo anniversario della nascita della Tavola della
pace. Ci sono molte ragioni per festeggiare ma ancor di più sono quelle che ci
spingono a riflettere. A cosa è servito tanto lavoro per la pace? Perché in
Italia non c’è ancora una politica di pace? Quali sono le responsabilità dei
costruttori di pace oggi? E ancora… cosa ne facciamo della Tavola della pace?
Dopo
lo straordinaria giornata dell’11 settembre, le Assemblee dell’Onu dei Popoli e
dell’Onu dei Giovani e le centinaia di bellissime iniziative contro la miseria
e la guerra che si sono succedute in tutto il paese, Vi invitiamo a partecipare
al Seminario nazionale della Tavola della Pace intitolato “Non c’è pace senza
una politica di pace” che si svolgerà il 13 e 14 gennaio 2006 ad Assisi, presso
il Sacro Convento di San Francesco (lo stesso luogo dove la Tavola della pace
ha avuto origine nel 1996). Vi invitiamo ancora una volta ad incontrarci ad
Assisi per dare vita ad un’importante riflessione sull’impegno per la pace in
Italia.
Il
seminario servirà inoltre a definire il nuovo programma comune di attività (le
prossime elezioni politiche, l’impegno per un’informazione e una comunicazione
di pace, la lotta alla miseria e alla guerra, la democratizzazione dell’ONU e
delle istituzioni internazionali, l’educazione alla pace e ai diritti umani, il
Forum Sociale Mondiale in Africa, l’alleanza con il movimento per la pace
americano …). Nei prossimi giorni Vi invieremo un programma più dettagliato.
Nel frattempo Vi preghiamo d’inviare la vostra scheda di partecipazione al
Seminario e di estendere l’invito a tutti gli amici interessati. Per adesioni e
informazioni rivolgersi a: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122)
Perugia, tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - e mail: segreteria@perlapace.it
UNAMSIL: una storia riuscita del
mantenimento della pace
Dicembre
– Il bilancio della Missione dell’ONU in Sierra Leone (UNAMSIL), la cui
chiusura è prevista per la fine dell’anno, è pienamente positivo e può servire
da modello di successo per il mantenimento della pace nonché come modello della
nuova enfasi delle Nazioni Unite sul processo di costruzione della pace.
Sei
anni fa gli operatori di pace dell’ONU sono andati in Sierra Leone per
controllare un debole processo di pace ed un cessate il fuoco molto instabile e
per sostenere il periodo di transizione verso un governo democratico. Da quel
momento, l’ONU ha aiutato il Paese sconvolto dalla guerra a intraprendere
grandi progressi per la pace, dimostrando quando questo organo mondiale sia in
grado di rispondere alle necessità e alle esigenze di Paesi coinvolti in
conflitti in una situazione mondiale in rapida evoluzione. Durante il mandato,
l’ONU ha raccolto le armi di decine di migliaia di ex combattenti, dato assistenza
durante le elezioni nazionali, aiutato nel processo di ricostituzione delle
forze di polizia nazionali e contribuito nella riqualificazione delle
infrastrutture nonché nell’avvicinamento alle comunità locali del servizi
governativi. Un altro settore di impegno è stato l’aiuto al Governo a fermare
il commercio illegale di diamanti e a regolarne l’industria; durante la guerra
infatti i ribelli usavano i proventi dei diamanti “insanguinati” per acquisire
armi e alimentare il conflitto. (…)
Nonostante
il lavoro svolto dall’UNAMSIL, la Sierra Leone ha ancora molte sfide da
fronteggiare (…) Proprio per far fronte a queste sfide, il nuovo Ufficio
Integrato delle Nazioni Unite per la Sierra Leone (UNIOSIL) prenderà le
funzioni dell’UNAMSIL a partire da gennaio 2006 con il compito di far cementare
i progressi compiuti con l’aiuto dell’UNAMSIL. Il nuovo Ufficio si occuperà di
aiutare il Governo a rafforzare la salvaguardia dei diritti umani, realizzare
gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, migliorare la trasparenza e indire
libere elezioni nel 2007. In collaborazione con altre missini subregionali
dell’ONU, si occuperà della sicurezza del Tribunale Speciale.
http://www.un.org/Depts/dpko/missions/unamsil/Overview.pdf
(top)
L’UNAIDS,
l’OMS e l’UNFPA approvano la dichiarazione dell’Unione Europea sulla necessità
di aumentare la prevenzione contro l’HIV
Ginevra/New York, 30 novembre – Il Programma Congiunto
delle Nazione Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS), l’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) e il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA)
appoggiano l’annuncio di oggi dell’Unione Europea (UE) di intensificare gli
sforzi di prevenzione dell’HIV. La dichiarazione dell’UE riafferma l’impegno
degli Stati Membri ad affrontare il problema dell’HIV e dell’AIDS, in
particolar modo nei Paesi in via di sviluppo. L’UNAIDS, l’OMS e l’UNFPA
sostengono la dichiarazione dell’UE che richiede un rapido aumento degli sforzi
di prevenzione dell’HIV per superare il pericolo di epidemia. Un’epidemia di
AIDS può essere sventata solo con l’aumento degli sforzi di prevenzione di
infezione da HIV e nello stesso tempo con un maggiore accesso ai medicinali e
alle cure. Garantire globalmente l’accesso alla prevenzione dell’HIV, ai
medicinali e alle cure dovrebbe essere l’obiettivo immediato del mondo. (…)
http://www.who.int/mediacentre/news/notes/2005/np25/en/index.html
Debellare la
poliomielite nel Commonwealth
1 dicembre – Il Segretario Generale del Commonwealth,
Don McKinnon, ha espresso la necessità di una leadership politica sostenibile
in grado di debellare la poliomielite, una malattia prevenibile che è causa di
paralisi, malformazioni e spesso di morte, affermando inoltre che la lotta
contro la poliomielite è parte integrante della lotta alla povertà dal momento
che anche uno degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ha come scopo quello di
combattere l’HIV/AIDS e altre malattie. Il discorso di McKinnon era indirizzato
ai partecipanti ad un incontro consultivo di alto livello su “Commonwealth e
eliminazione della poliomielite” tenuto presso il Segretariato
dell’Organizzazione a Londra il 30 novembre 2005. (…)
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) la poliomielite è stata debellata in tutti i Paesi del mondo
tranne in sei, tre di questi parte del Commonwealth. (…)
Il Programma Mondiale per l’Eliminazione della
Poliomielite, lanciato nel 1988, ha coinvolto in un partenariato da 4 miliardi
di dollari vari Paesi donatori, la Banca Mondiale, la Fondazione dell’ONU, il
Rotary International, l’UNICEF, l’OMS e il Centro Statunitense per il Controllo
e la Prevenzione delle Malattie nella fornitura di vaccini gratuiti. Fino ad
oggi, in 200 Paesi sono stati immunizzati circa 2 miliardi di bambini. (…)
http://www.thecommonwealth.org/Templates/System/LatestNews.asp?NodeID=147636
Giornata mondiale contro l’AIDS 2005
L’ILO
organizza una serie di attività basate sugli sforzi nel luogo di lavoro per
combattere l’HIV/AIDS
Ginevra, 29
novembre – Operai e impiegati, in
collaborazione con il programma contro l’AIDS dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro, stanno organizzando un’ampia gamma di attività a
Ginevra e in tutto il mondo per commemorare la Giornata mondiale contro l’AIDS
il 1 dicembre. (…) Gli eventi variano da una serie di eventi pubblici
organizzati per mobilitare il supporto per attività sui luoghi di lavoro contro
l’HIV/AIDS, per il lancio di un numero di nuovi prodotti mirati a fornire
esempi migliori per la prevenzione o la gestione della malattia e del suo
impatto. Somavia afferma che il luogo di lavoro rappresenta una piattaforma
vitale per raggiungere quelle comunità che cercato di affrontare l’epidemia.
(…)
L’ILO ha svolto un ruolo significativo nella campagna
mondiale contro l’HIV/AIDS attraverso i suoi esperti in temi relativi al mondo
del lavoro. Il codice di lotta all’HIV/AIDS nel mondo del lavoro (ILO
Code of Practice on HIV/AIDS in the World of Work), adottato nel 2001, è diventato lo standard mondiale per
affrontare l’HIV/AIDS sul luogo di lavoro. Da luglio 2005 a luglio 2006, l’ILO
presiederà l’ente politico maggiore dell’UNAIDS, la Committee of Co-sponsoring
Organiza-tions (CCO). A Ginevra sono previste una serie di attività nella sede centrale
dell’ILO per sottolineare il fatto che l’HIV/AIDS è un tema trasversale che
riguarda tutti i settori della società.
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2005/ilo_afdb.htm
(top)
Gruppo
corporativo per energia rinnovabile raggiunge i 360 megawatt e lancia impegno
simile in Europa
Montreal, 1 dicembre – Alcune tra le maggiori
compagnie al mondo hanno oggi annunciato di avere aumentato l’acquisto di
energia rinnovabile. L’Istituto Mondiale delle Risorse (WRI) e membri del suo
Gruppo di Sviluppo per il Mercato dell’energia verde hanno annunciato
l`acquisto e il progetto di 185 nuovi megawatts (MW) di energia rinnovabile,
portando l’ammontare totale di MW sotto contratto a 360 – la dimensione media
di un impianto di energia alimentato a carbone. Con il traguardo dei 360 MW,
queste compagnie hanno fatto più di un terzo della strada per l’obiettivo
finale della costruzione di mercati di nuova energia verde competitiva negli
Stati Uniti per 1000 MW. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi come
parte degli incontri delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il WRI ha
anche annunciato il lancio di una partnership simile per l’acquisto di energia
rinnovabile in Europa.
Il Gruppo di Sviluppo per un mercato dell’energia
verde è una particolare partnership commerciale e industriale dedita alla
costruzione di mercati corporativi per l’energia verde. Negli Stati Uniti i
suoi membri sono Alcoa Inc., The Dow Chemical Company, DuPont, FedEx Kinko’s,
General Motors, IBM, Interface, Johnson & Johnson, NatureWorks LLC, Pitney
Bowes, Staples and Starbucks. (…) In effetti, sette di queste compagnie
acquistano ora almeno il dieci per cento del consumo di elettricità annuale
negli Stati Uniti da fonti rinnovabili. I membri del gruppo sono anche tra i
maggiori acquirenti non-utility di energia rinnovabile negli Stati Uniti. (…)
http://newsroom.wri.org/newsrelease_text.cfm?NewsReleaseID=350
Brasile,
L’UNCTAD firma l’accordo sul software libero e gratuito
Gilberto Gil, Ministro della Cultura del Brasile, e
Supachai Panitchpakdi, Secretario Generale dell’UNCTAD, hanno oggi firmato in
memorandum d’intesa per sostenere la promozione di un software libero e
gratuito (FOSS). L’evento si è svolto al Summit Mondiale sulla Società
dell’Informazione, a Tunisi. La cerimonia della firma è stata seguita da una sessione
consultiva sul FOSS per le delegazioni di lingua portoghese partecipanti al
Summit. La sessione consultiva includeva riunioni a confronto diretto con
esperti internazionali sul FOSS. Lo scopo del memorandum di intesa è quello di
migliorare l’addestramento e l’istruzione nell’uso del FOSS. Tale software è
stato ritenuto essere molto utile per eliminare lo “spartiacque digitale” tra
paesi in via di sviluppo e quelli industrializzati. Ma raccogliere benefici dal
FOSS comporta che i paesi in via di sviluppo abbiano sufficiente esperienza ad
usare efficacemente il software. L’accordo tra Brasile e UNCTAD è rivolto a
fornire assistenza nell’ampliare tale esperienza per le nazioni di lingua
portoghese con l’aiuto del FOSS addestrando esperti e condividendo i relativi
materiali addestrativi e le risorse.
http://www.unctad.org/Templates/webflyer.asp?docid=6523&intItemID=1528&lang=1
(top)
La
Conferenza ONU sul cambiamento climatico concorda cruciali passi futuri per
contrastare il cambiamento climatico
Montreal, 10 dicembre – La Conferenza ONU sul
cambiamento climatico si è conclusa con l’adozione di oltre quaranta decisioni che
rafforzeranno gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. (…)
Sono state prese decisioni chiave che delineano il percorso della futura azione
internazionale sul cambiamento del clima; nell’ambito del Protocollo di Kyoto,
è iniziato il processo verso impegni futuri oltre il 2012. E’ stato costituito
un nuovo gruppo di lavoro per discutere dei futuri impegni dei paesi sviluppati
dopo il 2012, che inizierà ad operare in maggio del prossimo anno. Nell’ambito
della Convenzione è stato lanciato anche un dialogo sugli approcci strategici
per un’azione di cooperazione globale a lungo termine per affrontare il
cambiamento del clima. (…)
Durante la prima settimana della conferenza è stato
adottato il regolamento del Protocollo di Kyoto del 1997, i cosiddetti ‘accordi
di Marrakesh’. (…) In Montreal, i paesi sviluppati si sono impegnati a
finanziare l’operazione dello sviluppo pulito del meccanismo con oltre 13
milioni di dollari nel 2006-2007. Il processo delle metodologie nell’ambito del
meccanismo di sviluppo pulito è stato semplificato e il suo organo direttivo
rafforzato. (…) Un importante e fondamentale passo avanti è stato l’accordo sul
sistema di conformità al Protocollo di Kyoto. E’ stata eletta la commissione di
conformità con i suoi uffici applicativi e di sostegno. Questa è una decisione
chiave per assicurare che i sottoscrittori del Protocollo abbiano un chiaro
quadro di riferimento e responsabilità nel conseguire i loro obiettivi di
riduzione di emissioni. (…)
Organizzazioni
internazionali sostengono un progetto marino del WWF in Mozambico
Maputo, Mozambico, 29 Novembre – Diverse
organizzazioni internazionali hanno unito le loro forze con il WWF per
conservare l’habitat marino unico e la fauna selvatica del Mozambico. La
collaborazione, che comprende l’UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni
Unite), Fondazioni delle Nazioni Unite, la Rete di Azione Internazionale della
Barriera Corallina (ICRAN) e Conservation International (CF) fornirà supporto
finanziario alle attività iniziate e condotte dal WWF nelle aree all’interno e
attorno alle isole Primeiras e Segundas del paese. (…) Un programma
educazionale per i pescatori è già allestito per sviluppare e sollecitare
ulteriormente la coscienza della necessità di proteggere gli uccelli, le
tartarughe marine, la barriera corallina, gli squali, le balene e i delfini.
(…)
La nuova collaborazione sarà complementare agli sforzi
del governo mozambicano nel mettere in atto un piano integrato per le risorse
delle regioni marine e costiere. È stato fornito anche un supporto per creare
la capacità nelle organizzazioni locali, comprese le associazioni dei
pescatori, di intraprendere attività
dirette alla protezione delle specie minacciate e degli habitat sensibili.
Passi avanti nella lotta contro il disboscamento
illegale
Una nuova pubblicazione illustra le strategie che hanno avuto più
successo
Roma, 1 dicembre - Una nuova ricerca
condotta dalla FAO e dall’Organizzazione Internazionale del Legname Tropicale
(ITTO) mostra che alcuni governi adottano ormai strategie sempre più innovative
ed efficaci per combattere il disboscamento illegale. La ricerca è sintetizzata
in un rapporto congiunto FAO-ITTO di recente pubblicazione dal titolo: Le
pratiche migliori per potenziare il rispetto della legge nel settore forestale,
che evidenzia le esperienze positive nel combattere il disboscamento illegale
registrate in undici paesi: Bolivia,
Cambogia, Camerun, Ecuador, Honduras, Indonesia, Italia, Malesia, Mozambico,
Nicaragua e Perù. (…) Sebbene sia troppo presto per quantificare i
risultati conseguiti, aggiunge Steven Johnson, esperto dell’ITTO, è già
possibile vedere i miglioramenti che sta producendo. “Condividendo queste
esperienze positive, l’ITTO e la FAO sperano di fornire uno strumento ad altri
paesi che lottano con il problema del disboscamento illecito”, ha poi aggiunto.
L’ultimo Rapporto della FAO sulle Risorse Forestali
Mondiali, pubblicato nelle scorse settimane, ha evidenziato come, se rallenta
il ritmo della perdita netta delle foreste del pianeta, la deforestazione
continua ad aumentare ad un ritmo allarmante – circa 13 milioni di ettari
l’anno. Questa perdita è dovuta principalmente alla conversione delle foreste
in terreni agricoli, ma il disboscamento illegale ha la sua parte di
responsabilità.
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/1000162/index.html
Svelato il piano di conservazione per sei specie animali
Montreal, 30 novembre – La Commissione per la
Cooperazione Ambientale (CEC), in collaborazione con agenzie federali,
scienziati, ricercatori e organizzazioni non governative, ha pubblicato oggi i
primi piani trinazionali di conservazione sulle specie animali dell’America
settentrionale mai pubblicati.
Sotto gli auspici dei Piani di Azione per la
Conservazione Nord Americana (NACAPs), verrà applicato un approccio
conservativo comune a sei specie di animali selvatici (la tartaruga liuto, la
megattera, la berta piedirosa, il gufo terricolo, la poiana ferruginosa e il
cane della prateria dalla coda nera) sul territorio di Canada, Messico e degli
Stati Uniti. Ogni piano suggerisce azioni di riduzione delle minacce, di condivisione
delle esperienze e di fornitura di informazioni chiave per il pubblico e gli
studiosi di animali selvatici. Alcuni punti cruciali dei NACAPs includono una
proposta di riduzione dell’uso dei pesticidi che limitano la disponibilità di
cibo per il gufo terricolo, la distribuzione di materiale informativo ad
armatori e alle loro società su come evitare di colpire le balene, promuovere
pratiche di pesca sostenibile ed eliminare lo scarico a mare dei rifiuti che
influiscono sulle tartarughe marine. (…)
Nel giugno 2003, i tre governi americani hanno
adottato una strategia a lungo termine per la conservazione delle specie e
degli habitat minacciati in nord America. I piani di azione rappresentano la
chiave di volta di questa strategia insieme a un processo complementare volto a
creare una rete delle aree marine protette dell’America settentrionale e un
corridoio di conservazione delle praterie. La salvaguardia delle sei specie
previste dal NACAP inizia pienamente questa settimana con una serie di incontri
in Messico con i partner locali per la conservazione. Funzionari del governo
centrale incontreranno la CEC per individuare delle aree di collaborazione per
l’attuazione e la diffusione dei piani.
http://www.cec.org/news/details/index.cfm?varlan=english&ID=2689
(top)
Carta della Terra+5 – 18/30 novembre
2005
Grande successo dell’evento Carta della
Terra+5
Circa
400 partecipanti da tutte le regioni del mondo si sono riuniti ad Amsterdam, in
Olanda, dal 7 al 9 novembre, per celebrare i risultati ottenuti dall’Iniziativa della Carta della
Terra durante gli ultimi 5 anni, per condividere le esperienze e lanciare una
nuova fase dell’iniziativa.
La Famiglia Reale olandese è da tempo coinvolta nelle iniziative della Carta, e in generale, nelle
problematiche riguardanti lo sviluppo
sostenibile, perciò l’evento Carta della Terra+5 è stato formalmente incluso
fra le celebrazioni del Giubileo d’Argento della Regina Beatrice. Sua
Maestà la Regina ha assistito alla cerimonia di chiusura per ascoltare le
conclusioni della conferenza e ricevere la prima copia di un nuovo libro: “La
Carta della Terra in Azione: verso un Mondo Sostenibile”. (…)
L’evento
comprendeva numerosi altri incontri, a partire dall’Iniziativa Giovanile della
Carta della Terra (5-7 novembre), che si è riunita dal vivo per la prima volta
dopo 4 anni di intenso lavoro “in rete”. La stessa Commissione della
Carta della Terra si è incontrata per la prima volta dal lancio della Carta
cinque anni fa (7 novembre). Sessioni tematiche hanno indagato sull’applicazione della Carta nei processi
di pace, nel dialogo interreligioso, negli affari, nell’educazione, nei governi
locali e nella legislazione internazionale. (…)
http://www.earthcharter.org/news/index.cfm?id_activity=660&actual=2005
Istruzione per tutti: alcuni progressi, si può far meglio
Dakar,
Senegal, 28 novembre – Significativi progressi sono stati fatti verso il
conseguimento di Istruzione per Tutti, ma “immense sfide” debbono ancora essere
superate se gli obiettivi stabiliti cinque anni or sono dalle nazioni del mondo
a Dakar (Senegal) debbono essere raggiunti entro il 2005, ha oggi dichiarato il
Direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura. Mr. Matsuura stava parlando
alla 5^ Riunione del Gruppo ad Alto Livello sull’Istruzione per Tutti (EFA),
che è stato ufficialmente aperta dal Primo Ministro della Repubblica Popolare
Cinese, Wen Jiabao, alla presenza del Presidente della Mongolia, Nambaryn
Enkhbaya, S. A. R. la Principessa Maha Chakri Sirindhorn di Thailandia, e il
Vice-Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Arthur Zahidi N’Goma.
Riferendosi
alle scoperte del Rapporto sulla monitorizzazione globale EFA recentemente
rilasciate, il Direttore Generale ha detto che nonostante sia stato mancato
l’obiettivo di pervenire alla parità dei sessi entro il 2005, vi sono più ragazze
che mai nelle scuole. Circa 20 milioni di nuovi studenti stanno frequentando le
scuole in paesi a basso reddito nell’Africa sub Sahariana, nel Sud e nell’Ovest
dell’Asia, ha aggiunto, e la spesa nazionale per l’istruzione elementare ed
anche che è stato accresciuto l’aiuto esterno all’EFA. (…)
La
riunione del Gruppo ad Alto Livello sull’Istruzione per Tutti mette insieme
ogni anno ministri dell’istruzione, della cooperazione e dello sviluppo, la
comunità dei donatori e altre organizzazioni intergovernative e non governative
per valutare i progressi nei riguardi degli obiettivi EFA. La riunione di
quest’anno, ospitata dal governo della Repubblica Popolare Cinese, si
concentrerà sull’obiettivo di dimezzare l’analfabetismo entro il 2015. Esso
lavorerà anche su un Piano di Azione Congiunto per stimolare attività sugli
obiettivi EFA e per offrire migliore e concreto sostegno a livello nazionale ai
paesi nei loro sforzi per conseguirli.
http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=30986&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html
Club di Budapest: al via la prima
ricerca sociologica italiana sui Creativi Culturali
Presentazione dei risultati: febbraio
2006
Lucca,
16 novembre – Varata la prima ricerca sociologica italiana sui Creativi
Culturali, il più importante studio scientifico sulla nuova cultura etica,
ecologica e olistica in Italia. La ricerca darà preziose informazioni sulle
aspettative e gli orientamenti delle persone riguardo alla pace, all'ecologia,
alle medicine olistiche, alla consapevolezza di sé, ai consumi etici e alla
ricerca interiore. Il Villaggio Globale e il Club di Budapest Italia (COBIT),
in stretta collaborazione con il Prof. Enrico Cheli e l’Università di Siena,
stanno perseguendo questo grande progetto culturale dal 2002, quando
organizzarono un convegno con i sociologi statunitensi Paul Ray e Sherry
Anderson, ideatori dei contenuti e del metodo della ricerca, e con i
rappresentanti del Club di Budapest ungheresi, tedeschi e francesi, per la
definizione del progetto europeo di ricerca sui creativi culturali. Grazie ai
contributi del Villaggio Globale, dei soci COBIT, della Regione Toscana –
progetto Porto Franco, della Provincia di Lucca, della Unicoop, e di molte
altre associazioni, sono stati raccolti 35.000 euro che consentiranno di
effettuare questa importantissima ricerca.
Su
consiglio di giornalisti ed esperti in statistica, è stato deciso di fare la
ricerca non più tramite questionari postali, ma attraverso interviste
telefoniche, che sono ritenute più valide e attendibili, anche se questo metodo
comporta un deciso aumento delle spese. La ricerca sarà particolarmente
consistente, sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo:
un questionario di 52 domande a 1800 persone, divise tra 27 città. Entro la
fine di gennaio 2006 saranno presentati i dati alla stampa nazionale a Lucca, a
Roma al Circolo della stampa estera, ed eventualmente a Firenze.
Poi
il 2° Incontro Nazionale dei Creativi Culturali del 25 Febbraio 2006, dove
riuniremo tutte le principali associazioni culturali italiane e inizieremo il
lavoro della Rete Olistica e del Mercato Etico. Anche il portale della Rete
Olistica, che aprirà ufficialmente nel febbraio 2006, è già stato realizzato
nella sua struttura di base. Per ulteriori informazioni: Segreteria Villaggio
Globale,
Terzo World Spirit Forum – Coscienza
della collaborazione
22 – 25 gennaio 2006 – Arosa, Svizzera
Zurigo,
7 dicembre – Questo World Spirit Forum (WSF) 2006 riunirà il World Wisdom
Council (WWC, iniziato dal Club of Budapest), il primo World Spirit Youth Council
(WSYC, iniziato da Children of the Earth) e delegati da organizzazioni
spirituali no-profit in un significativo dialogo per preparare il futuro. (…)
Questo Forum sarà un intenso convegno di tre giorni per giovani lungimiranti
selezionati e più anziani rinomati nel mondo per iniziare a lavorare su un
approccio di vita sistemico ed etico per il futuro. Rappresentanti di
organizzazioni no-profit concentreranno l’attenzione sull’incremento della
collaborazione delle coscienze e su un significativo scambio di idee e metodi
per raggiungere un impegno comune. Le persone interessate sono invitate a
partecipare in questo dialogo responsabile; insieme programmeremo la
costituzione di un parlamento di pensiero globale quale piattaforma mondiale.
Il nostro obiettivo è di delineare un futuro Parlamento mondiale della
spiritualità che si riunisca ogni anno ad Arosa a cominciare dal 2007, quale
alternativa all’attuale approccio separativo alla vita, e operi come una
famiglia globale. (…) Unitevi a persone lungimiranti ispirate come Jane
Goodall, Ervin Laszlo, Franz Josef Radermacher. Arrivederci al World Spirit
Forum?
Overall information on the 3rd WSF
World Spirit Forum (pdf-file)
(top)
* * * * * * *
Summit a
Roma dei Nobel per la Pace:
evidenze a sostegno degli sforzi da rinnovare
Dal
24 al 26 novembre Roma ha ospitato un evento speciale, il VI Summit della Pace,
voluto dalla collaborazione della Fondazione Gorbaciov e il Comune di Roma. Una
tre giorni di interventi, tutti rivolti alla lotta verso la pace nel mondo, che
hanno visto la presenza di illustri personalità, hanno avuto momenti
commoventi, ma soprattutto hanno cercato di farci riflettere, esponendo sia
quello che i singoli fanno in aiuto alla pace e sia denunciando tutto quello che si può, anzi si deve ancora fare per
un mondo migliore.
Sotto la presenza di 20 Nobel per la Pace
accorsi da tutto il mondo, il Summit si è aperto premiando la rockstar Bob
Gedolf con il “Man for peace award 2005”, premio annuale dedicato a esponenti del mondo della cultura e dello
spettacolo che diffondono importanti messaggi di pace mondiale. Bob
Gedolf si è impegnato a
diffondere il messaggio di pace, organizzando “Live8”, i concerti che hanno
visto la partecipazione di milioni di persone riunite contemporaneamente in
tante piazze del mondo occidentale. Durante il suo discorso di
ringraziamento, ha voluto ricordare che l’Unione Europea "paga due dollari
e mezzo di sussidi al giorno per ogni sua mucca, mentre in Africa la
popolazione media vive con appena un dollaro al giorno". Ha insistito sul
problema della cancellazione del debito e sulla necessità di convogliare
risorse finanziarie verso l'Africa.
Si,
perché è stata proprio l’Africa l’argomento principale del Summit intitolato “
Emergenza Africa, dall’attenzione all’azione”. Dal 1999, anno della sua
istituzione, ad oggi il continente africano sembra riassumere in sé tutti i
problemi del mondo. Più di 400.000.000 di
persone soffrono per la malnutrizione e la mancanza di accesso all’acqua.
120.000.000 di bambini in età scolare, di cui il 53% donne, non vanno a scuola.
6.000 giovani al giorno contraggono il virus dell’HIV e milioni sono le vittime
della tubercolosi e della malaria. Il disboscamento e l’inquinamento aumentano
i processi di desertificazione e la situazione ambientale dell’Africa
costituisce una delle più grandi emergenze della comunità internazionale,
dimostrandosi strettamente interconnessa alle questioni globali riguardanti la
giustizia e l’equità sociale.
Questi
dati non possono lasciare nessuno indifferente. I 3 giorni di riunione hanno
dato così voce alle più diverse istituzioni e persone che lottano ogni giorno
per migliorare questa emergenza. Mikhail Gorbaciov, che ha promosso e
presieduto l’incontro, ha spiegato la sua idea di un Trattato globale sociale
che possa indicare i limiti che non dovranno essere superati da ciascun Paese.
Una specie di intesa sul funzionamento del mondo partendo dalle organizzazioni
a livello nazionale, regionale e internazionale, che vanno radicalmente
modificate. Il sindaco Walter Veltroni, consegnando il premio a Gedolf, ha
ricordato che il cammino è lungo e tanti sono gli ostacoli da superare, ma che
si può essere certi che non vi sia causa più nobile per la quale battersi e
obiettivo più grande per il quale spendere le nostre energie, la nostra vita.
Il Comune di Roma ha infatti messo in piedi un aiuto in Mozambico; quattro
pozzi e una scuola in Ruanda, per hutu e tutsi insieme, che vengono inaugurati
proprio in questi giorni dal sindaco accompagnato da alcuni ragazzi dei licei
romani.
Nelson
Mandela è intervenuto alla conferenza con un videomessaggio ricordando i
progressi del suo continente. Due terzi dei 53 paesi godono oggi di istituzioni democratiche (anche se alcune
istituzioni sono ancora deboli): questo è un grande progresso. Un altro grande
passo avanti è stato fatto dalle donne. E’ stato accettato il principio secondo
cui il 50% dei funzionari dell’Unione africana devono essere donne. Inoltre c’è
stata una riduzione dei più seri conflitti violenti nel Continente. Augurando a
tutti un proficua riunione, il suo intervento è stato accolto con un lungo
applauso.
I
bambini sono stati al centro dell’attenzione di diversi partecipanti. La
Fondazione Gorbaciov, che lavora sotto il motto “ Verso la costruzione di una nuova civiltà”, è particolarmente
impegnata in progetti sulla salute dei
bambini, come dimostrano gli interventi effettuati a favore dell’Istituto di
Ricerca Ematologia Pediatrica di San Pietroburgo. Complessivamente oltre 10
milioni di dollari sono stati donati dalla fondazione per diversi programmi
umanitari in Russia, in particolare per la lotta alla leucemia infantile. Accor
Italia, che ha sponsorizzato l’evento ospitando nei Sofitel e Mercures Hotel di
Roma i 20 premi Nobel accorsi per il
Summit, ha spiegato che la società, presente in 140 paesi del mondo con più di
4000 strutture alberghiere, ha sottoscritto il codice deontologico del turismo
responsabile, soprattutto in prevenzione dello sfruttamento minorile. Anche
grazie all’Alcatel, leader nel campo
delle reti a larga banda fisse e mobili, è stato possibile far partecipare via satellite gli studenti delle
università di Amman, Il Cairo e Rabat all’incontro-dibattito con gli studenti
durante la seconda giornata del Summit. Betty Williams, premio Nobel del 1976,
è convinta che l’unico modo per cambiare l’Africa sia quello di cambiare i
bambini, “loro ci possono condurre”. Il suo intervento al Summit è cominciato
in modo singolare, chiedendo a tutti di abbracciarsi con il proprio vicino. In
Basilicata, a Matera è stata creata la prima città di pace per i bambini del
mondo, un modello che va preso come esempio in tutti i luoghi dell’Africa.
Hanno poi partecipato anche diversi
ragazzi delle scuole romane, con loro si è complimentato Adolfo Pèrez Esquivel,
l’argentino premio Nobel 1980. Rigoberta Menchù Tum si è rivolta ai giovani,
che sono coloro che hanno la possibilità di scegliere una missione propositiva
e che devono rimanere fiduciosi anche davanti a tanta ingiustizia. Ha parlato della sua lotta solitaria
nel trovare i colpevoli del genocidio in Guatemala, ricordando che l’anno
prossimo cade il decennio, e vi saranno diverse manifestazioni dedite alla
memoria di questi tragici eventi.
Momento
toccante del Summit è stata la consegna del primo “Premio per la Pace per i
bambini”, che è stato consegnato dalla Kidsrights Foundation a un bambino
speciale africano, un bambino che oggi non c’è più. Si tratta di Nkosi Johnson,
nato con il virus del HIV e morto nel 2001 alla tenera età di 12 anni. Ma
durante la sua breve vita Nkosi ha lottato per i diritti dei bambini che vivono
con la piaga del virus. Ha catturato l’attenzione di milioni di persone con il
messaggio scritto da lui, trasmesso in tutto il mondo in diretta dalla 13°
conferenza internazionale sull’Aids a
Durban, in Sud Africa. Insieme alla sua mamma adottiva Gail Johnson, che ha
preso in consegna il premio, hanno costruito una casa per mamme e bambini
affetti dall’Aids, progetto che oggi Gail sta portando avanti. La KidsRights Foundations crede
nell’importanza di far diffondere nel mondo intero la voce dei bambini, “la
voce dei senza voce”. Il premio è stato
istituito proprio per far sì che ogni
anno il mondo possa venire a conoscenza del contributo speciale verso la pace
dei bambini che si dedicano a questa
lotta.
Un
altro momento toccante della riunione è stato l’incontro interreligioso che si
è tenuto nella più grande sala del Parco della Musica di Roma, gremita di
gente. Si sono esibiti sul palco
monaci buddisti, ballerine soka, cori di bambini ebrei, e un bambino musulmano
ha letto il corano. Tutti insieme hanno poi consegnato ai premi Nobel una
pergamena contenente tutte le frasi sulla pace proiettate durante la
serata. L’incontro si è concluso
cantando tutti insieme la canzone di pace di John Lennon.
Il
Documento Finale, stipulato e sottoscritto da tutti i laureati presenti, è
stato presentato alla stampa nella terza giornata e con esso il Summit è andato
verso la sua fine. Gli obiettivi sono di garantire l’acqua a tutti, proteggere
il buco dell’ozono e lottare per un mondo che guardi verso il suo ecosistema,
educare la stampa a guardare al mondo musulmano con rispetto. Sicuramente non sono cambiamenti che
potranno avvenire in poco tempo, ha
ricordato Mairead Corrigan Maguire, dopo la lettura di Betty Williams del
documento.
Questi
tre giorni sono stati per il mondo intero un grido alla pace e un grido verso
un maggiore impegno nei confronti dei paesi poveri di questa terra. I problemi
da risolvere sono ancora tantissimi, ma molte sono le piccole realtà che stanno
operando all’interno delle aree bisognose, aiuti concreti che strappano sorrisi
a questa povera gente che, come dice Rigoberta Menchù Tum, riesce ad
andare avanti con la sola forza che
conosce, la dignità.
Elisa Peduto
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Prossimo
numero: in previsione delle vacanze natalizie, il prossimo numero in inglese
uscirà il 20 gennaio e in italiano il 27 gennaio.
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