Good News Agency – anno VI, n° 14

 

Settimanale - anno VI, numero 14 – 25 novembre 2005

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.800 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppo

SolidarietàPace e sicurezzaSaluteAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

  

Legislazione internazionale

(top)

 

Missione AEGEE per l’osservazione delle elezioni in Azerbaijan

11 novembre – In occasione delle elezioni del Parlamento della Repubblica dell’ Azerbaijan, il 6 novembre 2005, un gruppo AEGEE (Forum degli Studenti Europei, aegee.org) ha preso parte ad una missione organizzata da Lymec (Gioventù Liberale Europea, lymec.org), per contribuire ad elezioni libere e giuste.

La nostra missione internazionale accreditata ha potuto monitorare accuratamente i seggi elettorali sviluppando così una specifica comprensione del processo elettorale a livello distrettuale. Con l’apporto di 10 assistenti locali, il team di 33 osservatori di AEGEE, Lymec e Silba (ONG danese cross-politica) si è concentrato esclusivamente su tre distretti nella regione del confine nord del paese. (…) Il team di 33 osservatori è stato accreditato come unica organizzazione giovanile a condurre osservazioni sulle elezioni in Azerbaijan. (…)

L’ AEGEE è una delle maggiori associazioni studentesche volontarie ed interdisciplinari in Europa, che opera senza essere collegata ad alcun partito politico, e che promuove un’Europa unificata, cooperazione transfrontaliera, comunicazione e integrazione in ambiente accademico, e allo stesso tempo cerca di creare una società aperta e tollerante coinvolgendo studenti e giovani laureati in progetti e discussioni valide su temi importanti per le comunità in cui vivono. L’associazione è rappresentata in 250 città universitarie, in 40 paesi in tutta Europa e conta circa 15.000 soci.

http://www.karl.aegee.org/aeg-info.nsf

 

L’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza hanno eletto cinque membri della Corte di Giustizia Internazionale

Bruxelles, 8 novembre (RUNIC)  - L’Assemblea Generale ha eletto, con quattro turni di votazioni, cinque giudici per la Corte di Giustizia Internazionale  per colmare i posti che rimarranno vuoti per la scadenza del mandato degli attuali giudici, il 5 febbraio 2006. Leonid Skotnikov (Federazione Russa), Kenneth Keith (Nuova Zelanda), e Mohamed Bennouna (Morocco) sono stati per la prima volta eletti membri della Corte. Bernardo Sepúlveda Amor (Messico) era già in precedenza giudice. Thomas Buergenthal (Stati Uniti) è stato rieletto. Il 6 febbraio 2006 tutti e cinque inizieranno il loro mandato, della durata di nove anni. Le elezioni si sono tenute contemporaneamente nell’Assemblea Generale e nel Consiglio di Sicurezza. Il Consiglio ha effettuato sei turni di votazioni segrete, al termine delle quali gli stessi cinque giudici avevano ottenuto la maggioranza assoluta richiesta. 

La Corte di Giustizia Internazionale ha sede all’Aia ed è formata da 15 giudici, eletti a prescindere dalla nazionalità, tra persone di elevata moralità, che possiedano le caratteristiche necessarie per essere eletti nei propri paesi a ricoprire le più alte funzioni giurisdizionali, oppure siano giureconsulti di riconosciuta competenza in materia di diritto internazionale. La Corte è uno dei principali organi giurisdizionali delle Nazioni Unite. (…)

info@runic-europe.org  

 

Codice Globale di Etica continua a crescere di importanza

Madrid, 7 novembre  – Il Codice Globale di Etica per il Turismo dell’OMT è stato tradotto in 35 lingue diverse ed è già stato adottato da diversi paesi come parte della legislazione o regolamentazione vigente in materia di turismo, ha detto il Vice Segretario Generale OMT Dawid de Villiers alla seconda commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 2 novembre. “A cinque anni dalla sua adozione, il Codice è stato riconosciuto ed accolto da sempre più azionisti nell’industria turistica come valido strumento per guidare lo sviluppo del turismo sostenibile,” queste le sue parole. E ancora: “La forza del Codice risiede nella sua semplicità. Assieme ai dieci articoli costituisce una potente serie di linee guida che danno una direzione chiara allo sviluppo di un’industria del turismo che sia socialmente responsabile, culturalmente sensibile, ambientalmente solida ed economicamente giusta.”

L’introduzione del Codice volontario, dopo essere stata approvata dall’Assemblea Generale OMT tenutasi a Santiago del Cile nel 1999, dimostra che non tutti i tipi di turismo sono accettabili, egli ha detto. “Lo sviluppo di un turismo opportunistico e senza guida può avere un impatto profondamente negativo sull’ambiente naturale e culturale, così come sulla vita sociale delle persone nei paesi di destinazione – in particolare nei paesi in via di sviluppo. In assenza di solide politiche di sviluppo, il turismo può contribuire ad inquinamento e degrado ambientale, portare allo sfruttamento delle popolazioni e comunità locali – in particolar modo donne e bambini – offendere i valori e gli usi culturali tradizionali e fornire una copertura per le attività criminali.” La sfida è quella di “massimizzare gli impatti positivi del turismo”, e a tal fine nel 2003 è stato creato il Comitato Mondiale sull’Etica del Turismo per promuovere, valutare e monitorare l’attuazione del Codice, nonché per agire da conciliatore nel risolvere qualsiasi disputa avente per oggetto l’applicazione o l’interpretazione del Codice. (…)

http://www.world-tourism.org/newsroom/Releases/2005/november/ethics.htm

 

Il Protocollo africano sui Diritti delle Donne entra in vigore il 25 novembre 2005

Nel giorno della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

31 ottobre - Il Protocollo della Carta Africana per i Diritti Umani e dei Popoli sui Diritti delle donne in Africa, adottato nel 2003, è stato ratificato dal quindicesimo Stato africano (Togo) il 26 ottobre 2005. La ratifica permette al Protocollo di entrare in vigore entro trenta giorni, evento che sarà una pietra miliare nella protezione e promozione dei diritti delle donne in Africa. Gli altri Paesi che hanno ratificato il Protocollo sono Capo Verde, le Comore, Djibouti, Gambia, Lesotho, Libia, Malawi, Mali, Namibia, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sud Africa e Benin. Il Protocollo, che dà vita alla Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women, CEDAW) e la Piattaforma di Azione di Pechino, era in via di formazione già dal 1994, quando i gruppi per i diritti della donna richiesero uno strumento che potesse rendere esplicita l’applicazione anche per le donne dei diritti umani fondamentali previsti nella Carta Africana per i Diritti Umani e dei Popoli. Il protocollo rivoluzionario impone agli Stati ratificatori di combattere ogni forma di discriminazione contro le donne, comprese tutte le forme di violenza, ed entrerà in vigore il 25 novembre 2005, che è anche la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

http://www.unifem.org/news_events/story_detail.php?StoryID=353

 

Rappresentanti di 11 paesi lanciano l’Iniziativa dei Popoli per i Ministeri della Pace

Londra – Dal 16 al 19 ottobre rappresentanti della società civile e politica di undici paesi si sono riuniti a Londra per esporre il loro punto di vista per la costituzione dei Ministeri della Pace nei loro Stati. (…) I paesi rappresentati alla conferenza erano Australia, Canada, Israele, territori occupati della Palestina, Italia, Giappone, Spagna, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti e Giordania. Importanti sostenitori della conferenza includono il deputato USA Dennis Kucinich, Marianne Williamson, John McDonnell parlamentare del Regno Unito, e Arthur Chesterfield-Evans deputato e il senatore Natasha Stott Despoya dell’Australia. (…)

Il desiderio di istituire Ministeri della Pace è sorto dalla convinzione che la pace mondiale è oggi non solo urgente ma anche possibile. Il deputato USA Dennis Kucinich, nel presentare la legislazione del Ministero della Pace al Congresso americano il 14 settembre 2005, ha dichiarato: “Noi desideriamo la pace così intensamente che abbiamo intenzione di fare quasi qualsiasi cosa per conseguirla, ivi compreso lo spendere la metà delle nostre risorse destinate agli armamenti…per sentirci sicuri. Sappiamo che non possiamo continuare su questo pericoloso percorso nella ricerca della pace attraverso la violenza. Sappiamo che questo percorso non offre alcun futuro ai nostri bambini… Noi proclamiamo il nostro desiderio di una nuova America. E di un nuovo mondo.”

La conferenza si è conclusa con il lancio di un’iniziativa internazionale che sosterrà gruppi di lavoro a livello nazionale per istituire Ministeri della Pace. All’Istituto Rumeno per la Pace (PATRIR) è stato assegnato il compito di costituire il Segretariato Internazionale per il coordinamento dei gruppi in tutto il mondo. Il secondo summit dei Popoli per i Ministeri della Pace avrà luogo il 21 e 22 giugno 2006 a Victoria, British Columbia, in Canada. Per ulteriori informazioni si prega di rivolgersi a Eddy Canfor-Dumas, ministro per la pace (www.ministryforpeace.org ), eacd@bigfoot.com

Romanian Peace Institute (PATRIR) www.patrir.ro

 

 

Diritti umani

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Giustizia, questa è la sfida che l’APEC deve raccogliere 

Bruxelles, 14 novembre   (ICFTU OnLine) -  Guy Ryder,  Segretario Generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati Liberi si incontrerà quest’oggi con il  Primo Ministro coreano, Lee Hai-chan, con un appello per includere la giustizia sociale e i diritti dei lavoratori nell’agenda dell’ APEC. Ryder sarà a capo di una  delegazione di sindacalisti dell’ Asia e America Latina, che terranno anche una riunione  sulla Rete per la Forza lavoro di Asia e Pacifico. Essi  esorteranno il Primo Ministro a prodigarsi per istituire un Forum APEC per la Forza lavoro e ad adottare provvedimenti concreti per promuovere la partecipazione della Forza lavoro nell’ APEC. (…)

L’OIL calcola che 2 miliardi di persone in Asia vivano con 2 dollari o meno al giorno. "In questo contesto, l’APEC deve cambiare la sua accezione non equilibrata della globalizzazione, incentrata sugli affari, e dare la priorità assoluta alla giustizia sociale, basata su un lavoro decente e il pieno rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori, con un programma di lavoro concreto e dettagliato per dare al tutto un maggiore effetto” ha aggiunto Ryder. La ICFTU/APLN ha fatto appello ai  leader APEC per appoggiare la creazione di un Forum APEC per la Forza Lavoro, sotto forma di un meccanismo formale consultivo coi sindacati paragonabile all’accordo attuale per  l’accesso del Consiglio Consultivo per gli Affari dell’APEC (ABAC). (…)

Sezione Stampa ICFTU:  press@icftu.org                           

 

Sudan meridionale: al via a fine novembre il rimpatrio dalla Repubblica Centroafricana

11 novembre - In vista dell'inizio del rimpatrio organizzato - previsto per la fine di novembre - dei primi tra le centinaia di migliaia di rifugiati originari del Sudan meridionale che si trovano nei paesi confinanti, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta rafforzando la propria presenza nella regione. (…)

Questa settimana l'Agenzia ha organizzato la prima visita esplorativa (…) La rappresentanza di rifugiati, in esilio da più di dieci anni, ha viaggiato in aereo dal campo di Mboki nella Repubblica Centrafricana fino a Tambura, nella parte occidentale del Sudan del sud, ed ha poi visitato le aree di origine nelle regioni di Source Yubu e Mupoi. I rifugiati sono stati accolti calorosamente dalla popolazione locale in tutte le località visitate. Funzionari locali di Tambura hanno riaccompagnato i rifugiati a Mboki nella Repubblica Centrafricana, dove hanno chiesto alla popolazione del campo di ritornare in Sudan per contribuire alla ricostruzione del paese.

Nella prima fase dell'operazione, l'UNHCR prevede di cominciare ad assistere il rimpatrio di 12.400 rifugiati dal campo di Mboki, prima della fine del mese. A causa delle pessime condizioni stradali, i rifugiati andranno da Mboki fino a Tambura in aereo. Complessivamente, i rifugiati provenienti dal Sudan meridionale sono 36mila nella Repubblica Centrafricana e circa 500mila negli altri paesi limitrofi. Inoltre, in tutto il Sudan, vi sono quattro milioni di sfollati provenienti dalle regioni del sud, di cui 1,8 milioni nella capitale Khartoum, 1,7 milioni nello stesso Sudan meridionale e 500mila nel Sudan orientale. (…)

L'operazione dell'UNHCR in Sudan meridionale rimane tuttavia notevolmente sottofinanziata, con soli 39 milioni di dollari raccolti a fronte dei 76,3 richiesti.  

www.unhcr.it

 

Le donne fanno incetta di premi ad un concorso cinematografico

Sydney, 9 novembre (BWNS) – Un film sull’eguaglianza dei sessi realizzato tenendo conto del punto di vista dei bambini ha vinto il premio come “miglior film”  all’”Harmony Film Festival” inspirato da Baha’i tenutosi nella maggior città australiana il 22 ottobre 2005. Il film realizzato in Australia da Bita Haidarian, una regista di Los Angeles, racconta la storia di una ragazza di 8 anni a cui il padre rifiuta il permesso di scambiare il suo abituale lavoro domestico (lavare i piatti) con  quello del fratello (rasare il prato) dal momento che tagliare l’erba è “un’occupazione da maschi”. La ragazza affronta il problema da sola e finisce per ottenere un risultato umoristico e pieno di significato. Più di 600 persone hanno seguito il festival, che aveva “la donna” come tema. Le iscrizioni sono arrivate da 25 registi di diversi retroterra religiosi e  culturali provenienti da vari paesi tra cui  l’Australia, il Giappone, la Spagna, la Russia e gli Stati Uniti. (…)

I giudici provenivano dall’industria cinematografica. (…) Otto dei 14 finalisti erano donne regista, un risultato gratificante secondo l’opinione del direttore del festival Mehrzad Mumtahan. (…)

http://news.bahai.org/story.cfm?storyid=401

 

Plauso dell’UNICEF alla ratifica USA del protocollo sul traffico di esseri umani

New York, 7 novembre  – L’UNICEF si è congratulata oggi con gli Stati Uniti per la ratifica di un Protocollo dell’ONU volto a porre fine al traffico di donne e bambini. La ratifica formale è stata depositata alle Nazioni Unite la scorsa settimana. Il Direttore Esecutivo dell’UNICEF, Ann M. Veneman, ha precisato che la ratifica ha avuto luogo dopo anni di sforzi da parte del Governo statunitense nella lotta al traffico di esseri umani nel mondo, espressa soprattutto nel grande contributo ai programmi antitraffico all’estero. Gli Stati Uniti sono il novantacinquesimo Paese a ratificare il Protocollo delle Nazioni Unite per prevenire, eliminare e punire il traffico di esseri emani, in particolare di donne e bambini, allegato alla Convenzione dell’ONU contro il Crimine organizzato transnazionale, ed è entrato in vigore nel 2003. Il Protocollo sancisce misure specifiche per prevenire il traffico di esseri umani, perseguire i trafficanti e proteggere le vittime.(…) Gli sforzi dell’UNICEF per la protezione dei bambini vittime dei trafficanti mirano anche a sradicare le cause di tale traffico quali povertà, mancanza di istruzione e di formazione, discriminazione e violenza. L’UNICEF è attiva nella salvaguardia delle giovani vittime del traffico di esseri umani attraverso l’identificazione di soluzioni per la loro protezione duratura e basate sui loro interessi. Queste operazioni sono parte dell’impegno dell’UNICEF nella creazione di un ambiente sicuro per i bambini, che li protegga e prevenga ogni tipo di violenza, sfruttamento e abuso.

http://www.unicef.org/media/media_29698.html

 

I Ministri dei Paesi islamici riuniti in un incontro senza precedenti sui bambini

La prima Conferenza ministeriale islamica sul Bambino si concentra sulle azioni urgenti da intraprendere contro povertà, malattia e mancato accesso all’istruzione e alla protezione

Rabat, 7 novembre – Alti rappresentanti di quasi 50 Paesi islamici e circa 20 organizzazioni internazionali si sono riuniti per un incontro senza precedenti volto a dare una svolta reale e duratura all’esistenza di oltre un quarto dei bambini del mondo, che vivono nella povertà, malnutriti e soggetti a malattie. La prima Conferenza ministeriale islamica sul Bambino, iniziata oggi a Rabat, evidenzia il riconoscimento da parte dei leader dei Governi islamici che le sfide affrontate dai bambini nei loro Paesi esigono urgentemente attenzione; l’evento segnala inoltre il rinnovato impegno da parte di leader a cooperare per conto dei bambini. L’incontro di tre giorni è stato organizzato congiuntamente dall’Organizzazione Islamica per l’Istruzione, la Scienza e la Cultura (ISESCO), l’UNICEF e l’Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) come risposta alla risoluzione speciale sulla “Cura e protezione del Bambino nel mondo islamico” approvata all’unanimità dagli Stati membri dell’OIC nel corso del Summit 2003 in Malesia. (…)

Gli oltre 200 partecipanti alla conferenza si concentreranno su argomenti specificatamente richiesti dagli Stati membri dell’OIC che rientrano in quattro filoni principali: salute e HIV/AIDS; cultura e istruzione di qualità; protezione da abuso, sfruttamento e violenza; e mobilitazione delle risorse. I partecipanti si soffermeranno anche sugli sforzi attuati dai Paesi islamici per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e su sfide, azioni e rafforzamento della cooperazione da intraprendere per far progredire la situazione dei bambini. Le raccomandazioni che deriveranno dall’incontro verranno presentate alla prossima sessione della Conferenza islamica dei ministri degli Esteri e al prossimo Summit islamico per adozione e sostegno. (…)

http://www.unicef.org/media/media_29695.html

 

L’Osservatorio per i Diritti Umani onora   i difensori dei diritti globali

Riconosciuti gli sforzi degli attivisti in Iran, Sudan e Uganda

New York, 27 ottobre – La massima onorificenza dell’Osservatorio per i Diritti Umani, il Premio per i Difensori dei Diritti Umani 2005, sarà conferito a tre coraggiosi attivisti per i diritti umani provenienti da diverse regioni del mondo, i cui sforzi rispecchiano le principali sfide per l’affermazione dei diritti umani in corso al momento in tutto il mondo.

I tre premiati di quest’anno testimoniano rispettivamente i limiti alla libertà di espressione in Medio Oriente, la massiccia “pulizia etnica” e l’ingiustizia nel Darfur, in Sudan, e la piaga delle donne colpite da HIV/AIDS in Africa. I Difensori dei Diritti Globali premiati dall’Osservatorio per i Diritti Umani per il 2005 sono: Omid Memarian, giornalista e web-blogger iraniano, Salih Mahmoud Osman, avvocato e attivista per i diritti umani del Darfur, e Beatrice Were, difensore dei diritti delle donne e dei bambini colpiti da HIV/AIDS in Uganda. (…)

La stretta collaborazione tra lo staff dell’Osservatorio per i Diritti Umani e i Difensori dei Diritti Umani è parte delle nostre indagini sui diritti umani condotte in più di 70 Paesi del mondo. Le cerimonie di conferimento dell’onorificenza, le cene annuali dell’Osservatorio per i Diritti Umani 2005, avranno luogo a New York, San Francisco, Los Angeles, Santa Barbara, Chicago e Toronto.

http://www.hrw.org/english/docs/2005/10/25/global11921.htm

 

 

Economia e sviluppo

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Uguaglianza fra i sessi - una questione di democrazia

Il Ministro dell’Agricoltura svedese sottolinea il ruolo delle donne in agricoltura

Roma, 22 novembre - “L’uguaglianza fra i sessi è essenzialmente una questione di democrazia”, ha affermato Ann-Christin Nykvist, Ministro dell’Agricoltura svedese, nel corso di una Tavola Rotonda sulla parità uomo-donna e l’accesso alle risorse produttive organizzata nell’ambito della 33a sessione della Conferenza della FAO (19-26 Novembre 2005) a Roma. Sottolineando il rapporto tra parità uomo-donna e riduzione di fame e povertà, il Ministro Svedese, signora Nykvist, ha affermato che l’accesso delle donne alla terra, al credito, al mercato, alle tecnologie appropriate e agli altri fattori di produzione è “vitale perché possano sconfiggere la povertà”. Il ministro svedese ha aggiunto che se le ragazze avessero le stesse opportunità di accedere all’istruzione dei ragazzi si potrebbero ottenere “risultati migliori in termini di sicurezza alimentare mondiale”.

“In tutte le regioni del mondo le donne sono in prima linea nella produzione alimentare”, ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, Jacques Diouf. Nell’Africa sub-sahariana e nei Caraibi, esse producono almeno l’80 per cento degli alimenti di prima necessità. Nell’Asia meridionale e sud-orientale, sono responsabili di circa il 60 per cento della produzione agricola ed alimentare.

http://www.fao.org/newsroom/it/index.html

 

Competizione sull’innovazione sociale: Haiti vince il primo premio con un progetto di produzione del latte

Quattro altre iniziative vincenti targate Argentina, Brasile e Guatemala 

11 Novembre – La prima edizione (2004-2005) della competizione “Esperienze di Innovazione Sociale”, organizzata dalla Commissione Economica per America Latina e Caraibi (ECLAC) e sponsorizzata dalla Fondazione W.K. Kellogg, è giunta oggi al termine. Dopo la due giorni di presentazione dei 20 progetti finalisti svoltasi al quartier generale dell’ECLAC a Santiago del Cile, la giuria incaricata di valutare queste iniziative ha conferito il primo premio all’esperienza "Latte a go-go", promossa da Veterimed di Haiti. Questo progetto, realizzato in circostanze molto difficili, è riuscito ad attuare cambiamenti straordinari nella produzione e nella vendita del latte, combinando competenze tecniche e saggezza contadina, e generando in questo modo benefici per la comunità stessa e per il Paese nel suo complesso. Il secondo premio è stato assegnato al progetto argentino "Programma per l’integrazione delle colture nel territorio andino, C.A.U.Que.Va", mentre la medaglia di bronzo è stata conquistata dal Guatemala, grazie al progetto "Prevenzione del fenomeno della droga e delle gang di strada nelle periferie urbane e nelle zone rurali". Al quarto posto si è piazzato invece "Ecoorgânica - Cooperativa di piccoli agricoltori biologici", Brasile, mentre il quinto posto è andato a "Iniziative sanitarie comunitarie nella Foresta Nazionale di Tapajós”, anch’esso brasiliano. (…)

http://www.eclac.org/cgi-bin/getProd.asp?xml=/prensa/noticias/comunicados/9/22949/P22949.xml&xsl=/prensa/tpl-i/p6f.xsl&base=/tpl-i/top-bottom.xsl

 

Nuovo prestito di 18,6 milioni di dollari per sostenere microimprenditori e piccole attività rurali nelle Filippine

Roma, 11 novembre – Contadini poveri, donne comprese, giovani e persone indigene interessate nello sviluppo di microimprese, beneficeranno di un nuovo programma di sviluppo nelle Filippine.

Il programma di 23,4 milioni di dollari verrà in parte finanziato da un prestito di 18,6 dollari e da una sovvenzione di 500.000 dollari dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Il governo delle Filippine e le istituzioni locali che partecipano al microfinanziamento contribuiranno con 4,2 milioni di dollari. L’accordo del prestito odierno è stato firmato al quartier generale dell’IFAD dal Presidente dell’IFAD, Lennart Båge, e dall’Ambasciatore delle Filippine,  Philippe J. Lhuillier.

Il programma sosterrà la diminuzione della povertà contadina tramite un incrementato sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro e aumenterà le entrate di 200.000 capifamiglia. Le sue attività di sviluppo delle capacità di impresa verranno in primo luogo concentrate su 19 delle più povere province in cinque delle più povere regioni del paese, la Regione Amministrativa della Cordigliera, Bicol, Visayas orientali, SOCCSKARGEN e Caraga. Le operazioni di microcredito e finanziamento verranno rese disponibili a tutti gli imprenditori rurali bisognosi. Come risultato, il programma si aspetta di vedere aumentare il numero dei nuovi e degli attuali microimprenditori rurali che si estendano e operino in maniera vantaggiosa e sostenibile. Ciò costituirà un maggior contributo verso il conseguimento dell’obiettivo del governo delle Filippine di creare da sei a dieci milioni di posti di lavoro entro il 2010. Per ulteriori informazioni: Farhana Haque-Rahman, Chief, Media Relations, Special Events and Programmes f.haquerahman@ifad.org

 

Nuovo prestito di 15 milioni di dollari per aiutare le comunità costiere del Tamil Nadu nella ripresa dallo tsunami

Roma, 11 novembre – Donne, che fanno parte di determinate caste e determinate tribù, e pescatori nelle comunità costiere del Tamil Nadu beneficeranno di un nuovo programma per aiutare le comunità ad avere maggior capacità di recupero dai disastri naturali. Il programma verrà finanziato da un prestito iniziale di 15 milioni di dollari da parte del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). L’accordo di oggi sul prestito è stato firmato dal Presidente dell’IFAD, Lennart Båge, e dall’Ambasciatore dell’India, Rajiv Dogra, al quartier generale dell’IFAD a Roma.

Quando lo tsunami spazzò via le coste delle comunità costiere del Tamil Nadu il 26 dicembre 2004,  vennero distrutti i mezzi di sostentamento di almeno 174.590 pescatori. Il programma consentirà ad un grande numero di persone i cui mezzi di sostentamento sono stati coinvolti dallo tsunami di ricostituire vite stabili e produttive nelle comunità costiere del Tamil Nadu dell’India. Ciò ridurrà la vulnerabilità delle comunità costiere nei confronti di future calamità naturali dando accesso a nuove tecnologie per la pesca, l’imballaggio, la lavorazione e la vendita del pesce.

Ulteriori opportunità di impiego nelle zone diverse dalla pesca verranno create tramite la formazione professionale, in particolare per i giovani, quali la costruzione di imbarcazioni e alloggi. (…) Per maggiori informazioni: Farhana Haque-Rahman, Chief, Media Relations, Special Events and Programmes f.haquerahman@ifad.org

 

I Finlandesi raccomandano di proteggere i bambini dal mercato alimentare

4 novembre – L’Agenzia Finlandese dei Consumatori e il difensore civico, assieme con l’Istituto Nazionale Finlandese per la Salute Pubblica, hanno pubblicato i principi che dovranno seguire i pubblicitari del mercato alimentare. La relazione, come prima cosa, riconosce che la quantità e i contenuti delle pubblicità dei prodotti alimentari ne influenzano il consumo e, di conseguenza, la crescita dei bambini. Quindi, formula raccomandazioni che tengono in considerazione la salute e la vulnerabilità dei più piccoli.

Una delle prime raccomandazioni s’incentra sul ruolo cruciale che hanno i genitori nel decidere sugli acquisti; perciò, la pubblicità non dovrebbe mettere in dubbio il loro potere decisionale. Né dovrebbe rivolgersi alle emozioni dei bambini o far credere loro che i rapporti sociali possono crearsi o essere bilanciati tramite il cibo. Le altre raccomandazioni riguardano gli spot ingannatori: la pubblicità non dovrebbe essere fuorviante sugli ingredienti dei prodotti. Dovrebbero essere date solo le informazioni relative ai valori nutritivi.

Nella relazione vengono discussi anche modelli comportamentali: secondo gli autori, violenza, alcool e tabacco non sono ammissibili. Lo stesso vale anche per i regali e le raccolte punti, che dovrebbero essere molto limitate.

http://www.epha.org/a/1999

 

Sinergia tra lo sviluppo dei cluster e la microfinanza

L’ONU ha dichiarato il 2005 Anno Internazionale per il Microcredito per aumentare la consapevolezza che la microfinanza, se diffusa efficacemente, può contribuire agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per quanto riguarda lo sviluppo umano ed economico. (…) Come contributo all’Anno Internazionale del Microcredito, l’UNIDO ha preparato un documento dal titolo “Combinazione di forze: le sinergie tra lo sviluppo dei cluster e la microfinanza”, che evidenzia l’importanza della microfinanza per lo sviluppo umano e del settore privato e analizza gli utilizzi innovativi della microfinanza stessa.(…)

Da oltre un decennio, l’UNIDO sta attuando un approccio innovativo nell’assistenza alle imprese di dimensioni piccolissime, piccole e medie (MSME) per lo sviluppo di un network. Il suo Programma di Sviluppo dei Cluster assiste i cluster di MSME, cioè concentrazioni geografiche di imprese operanti nello stesso settore o in attività strettamente correlate, ad aumentare la loro competitività aprendo contatti interaziendali e collaborando con le istituzioni di sostegno locali. Il Programma mira ad aiutare le MSME a combinare le reciproche forze per trarre vantaggio congiuntamente delle opportunità di mercato e per risolvere i problemi comuni. (…)

http://www.unido.org/en/doc/45279

 

Campagna del  Millennio – Voci contro la povertà

Notizie sul commercio e la  mobilitazione prima della riunione dell’OMC a dicembre

Il commercio internazionale ha un immenso potenziale per ridurre la povertà nel mondo. Un aumento dell’1% del livello di esportazioni dei paesi in via di sviluppo potrebbe sollevare dalla povertà 128 milioni di persone. Ma il sistema globale attuale di commercio è discriminatorio nei confronti  di questi paesi e rallenta la partecipazione dei paesi poveri all’economia mondiale. I due problemi principali sono le politiche agricole nei paesi ricchi e l’accesso dei paesi poveri ai mercati internazionali. Che cosa si può fare?

Meno di 40 giorni prima della conferenza dell’Organizzazione mondiale per il commercio (OMC), Oxfam  ha avvertito che i paesi ricchi devono fare delle offerte migliori per aiutare i paesi poveri  a trarre vantaggio dalle opportunità di commercio, altrimenti i negoziati falliranno.

La Campagna del Millennio e l’Appello globale all’azione contro la povertà (GCAP) hanno pubblicato un annuncio sul New York Times di lunedì per esortare i lettori a chiedere che i loro governi consentano un migliore accordo sul commercio e l’agricoltura alla riunione dell’OMC di dicembre. Il 26 ottobre, le Organizzazioni della società civile del Sudafrica si sono unite per avanzare le loro proposte politiche e per sostenere la posizione dei loro governi, che cioè è la politica degli scambi a dovere essere retta dagli obiettivi dello sviluppo, e non il contrario.

L’Unione Europea ha fatto un’altro passo per trovare una via d’uscita all’impasse dei negoziati commerciali mondiali. Ha offerto di ridurre le sue tariffe agricole del 46%. I sussidi agricoli europei sono spesso accusati dell’attuale blocco dei negoziati commerciali.

http://www.millenniumcampaign.org/site/pp.asp?c=grKVL2NLE&b=1184423

 

 

Solidarietà

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Tsunami: si conclude il programma per gli alloggi semipermanenti in Sri Lanka

Oltre 100 ONG hanno costruito più di 58.000 alloggi in 11 mesi

22 novembre - L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha portato a termine la propria attività di agenzia coordinatrice del programma per gli alloggi semipermanenti destinati alla popolazione dello Sri Lanka colpita dal maremoto del 26 dicembre 2004. Nel corso degli ultimi 11 mesi più di cento organizzazioni non governative hanno costruito oltre 58mila alloggi. Martedì 15 novembre, l'Agenzia ONU per i Rifugiati ha formalmente effettuato il passaggio di consegne al governo dello Sri Lanka per quanto riguarda tale programma, mirato a far sì che la popolazione colpita abbandonasse gli alloggi d'emergenza utilizzati immediatamente dopo il disastro - essenzialmente tende ed edifici pubblici - per trasferirsi in costruzioni sempre provvisorie ma più solide, in attesa di potersi insediare in abitazioni permanenti ancora in fase di costruzione. (…)

Ora l'UNHCR sta concentrando nuovamente la propria attività sui programmi che svolgeva prima dello tsunami, mirati in particolare a fornire assistenza agli sfollati interni provocati dal conflitto e ai rifugiati rimpatriati dall'India. In India si trovano ancora circa 68mila rifugiati provenienti dallo Sri Lanka, mentre gli sfollati all'interno dello Sri Lanka  dove l'UNHCR è impegnato da oltre 20 anni - sono circa 341mila. (…)

www.unhcr.it

 

Terremoto in Pakistan: oltre duemila tonnellate di aiuti sul posto

Ancora scarsi i finanziamenti

Ginevra, 15 novembre - Nel Pakistan settentrionale la neve ha cominciato a cadere a quote superiori ai 2.600 metri di altitudine. La "linea della neve" si sta progressivamente abbassando, mentre le piogge ed il freddo rendono la vita difficile anche ad altitudini più basse. La corsa contro il tempo per portare assistenza ai sopravvissuti al terremoto dello scorso 8 ottobre si sta ulteriormente intensificando. A partire da domani, tre elicotteri britannici Chinook trasporteranno 238.460 chili di aiuti umanitari dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) a Dherian e Mandal, nella valle di Leepa, nei pressi di Muzaffarabad. (…)

Nel frattempo, ad altitudini inferiori, prosegue l'impegno per migliorare le condizioni di vita nei campi. A Muzaffarabad, l'UNHCR e il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) stanno svolgendo un incontro di formazione rivolto alle autorità militari e civili pakistane su come pianificare i campi in modo da evitare sovraffollamento, problemi igienico-sanitari e di protezione. A loro volta le autorità informeranno altri operatori nelle aree maggiormente colpite dal terremoto, dove sono sorti numerosi campi, sia spontanei, sia ufficiali. (…)

La scarsità di finanziamenti rimane tuttavia il principale ostacolo per l'acquisto di ulteriori aiuti umanitari. Le necessità immediate dell'UNHCR ammontano a 18 milioni di dollari per il solo mese di novembre, ma finora l'Agenzia ha ricevuto contributi per soli 8,6 milioni di dollari. Per donare: EMERGENZA TERREMOTO IN PAKISTAN - Numero verde 800 298 000

www.unhcr.it

 

I 'Quake Jumpers' raggiungono popolazioni laddove non riescono altri soccorritori

Team di esperti di montagna conosciuti come 'Quake Jumpers' sono stati riuniti per raggiungere le comunità remote del Pakistan colpite dal sisma e non ancora raggiunte dai soccorritori. La loro missione? Preparare queste comunità al rigido inverno himalaiano ormai imminente.

Abbotobad, 14 novembre, il portavoce PAM  David Orr riporta Le cime e le alte creste della valle di Kaghan nella provincia della frontiera nordoccidentale del Pakistan sono coperte di neve. Non appena i ‘Quake Jumpers’ emergono dall’elicottero e si spostano per assicurarsi dell’area di atterraggio, essi vengono investiti da un vento gelido. Ma se il saluto della natura è freddo, le braccia al cielo e i sorrisi degli abitanti, che disperatamente attendono un aiuto dopo che il sisma dell’8 ottobre ha devastato la regione, rappresentano una calda accoglienza. (…)

I Quake Jumpers sono squadre di esperti di montagna riuniti per raggiungere quelle comunità  himalaiane a cui altri soccorritori non hanno ancora avuto accesso; piccole unità mobili nate da un’idea del regista pakistano indipendente Nisar Malik. (…) Obiettivi dei Quake Jumpers saranno gli insediamenti di circa 2.000 persone finora visitati raramente o completamente ignorati. Il progetto è di aprire 25 nuovi eliporti nelle località di montagna nelle prossime settimane, ma per far questo l’operazione avrà bisogno di maggior manodopera. Obiettivo di Malik è quello di formare 14 squadre da 4 uomini per tutto l’inverno. Il regista vede le prossime settimane come una fase consultiva, durante la quale i Quake Jumpers aiuteranno le popolazioni ad organizzarsi e prendere decisioni per l’inverno imminente. Il lavoro a lungo termine invece sarà quello di assistere e, ove neccessario, soccorrere coloro che resteranno intrappolati dalla neve. (…)

 http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=1921

 

Sfuggire al passato: le vedove di Herat

Conosciuta come la "Città dei Martiri Amati", Herat porta le cicatrici di 25 anni di conflitto. Ma grazie a nuovi progetti per migliorare alfabetizzazione e fiducia in sé, alcune delle vedove della città stanno ora trovando un modo per sfuggire al passato, come ha scoperto il portavoce PAM Jackie Dent.

Herat, Afghanistan, 8 novembre - Jalil Ahmed, capo del Dipartimento dei Martiri ad Herat, è nel bel mezzo di una conversazione quando un gruppo di circa 25 donne, tutte vedove, entrano silenziosamente nel suo ufficio. Nascoste da chador neri o burka sollevati sulle loro teste, le donne scelgono posti diversi per sedersi – sul divano, sulle sedie, sul pavimento – ma vengono tutte esattamente con la stessa richiesta: per favore, per favore, aiutateci. Alcune donne siedono tranquillamente con le mani in grembo, lo sguardo perso. Altre sono più appassionate e proseguono nella loro implorazione.(…) Le vedove in Afghanistan, sia esse giovani o anziane, devono affrontare molti problemi economici e sociali, specie se non hanno parenti maschi a sostenerle. Con difficoltà esse si guadagnano la vita chiedendo l’elemosina, lavando biancheria o  trasportando mattoni nei cantieri. Ma attraverso l’assistenza del governo locale e PAM, alcune delle vedove di Herat stanno scoprendo che ci sono possibilità di sfuggire alla fatica quotidiana;  ed al passato. (…)

 http://www.wfp.org/english/?ModuleID=137&Key=1845

 

ERD assiste le popolazioni dopo la prolungata siccità nel Malawi

3 novembre – Aiuto Episcopale e Sviluppo (ERD) sta fornendo cibo e assistenza nell’emergenza alle popolazioni in Malawi dopo la prolungata e perdurante siccità. Il paese è stato nell’epicentro della crisi alimentare dell’Africa nei cinque mesi trascorsi. Circa quattro milioni di persone nel Malawi sono a rischio di inedia. Una prolungata crisi alimentare sta colpendo circa 12 milioni di persone nell’Africa meridionale. Molti abitanti del Malawi si affidano alla coltivazione dei campi per la produzione alimentare e per i loro introiti, ma le piogge sporadiche hanno portato alla scarsezza o all’assenza di raccolti. (…)

Nella Diocesi del Malawi settentrionale l’area più colpita è una parte remota del Distretto meridionale di Mzimba nei villaggi di Mfula, Mgoza e Kanjuchi dove oltre 800 famiglie sono state colpite dall crisi. Altre aree interessate comprendono: Lupembe, Sud Karonga, Rumphi e Bolero, Usisya, Chitipa, Likomea e Chizumulu.

ERD sta fornendo aiuti di emergenza alla Diocesi del Malawi settentrionale con forniture di cibo come mais e altri semi per la prossima stagione di semina. La Diocesi si aspetta di raggiungere almeno da 1600 a 3000 famiglie nelle aree colpite. La collaborazione di ERD con la Diocesi addestrerà inoltre 25 agricoltori in otto comunità riguardo la conservazione dell’acqua e del suolo e il miglioramento della fertilità del terreno. (…)

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=4530

 

Povertà: il 10 dicembre bandiera bianca in Svizzera in tutte le chiese evangeliche

Aderisce anche la Caritas e “Sacrificio quaresimale”

3 novembre (ve/rna) “Le chiese evangeliche svizzere espongano una bandiera bianca, il prossimo 10 dicembre, quale segno della loro volontà di lottare contro la povertà“. È l’invito rivolto da Pane per Tutti e dall’ente umanitario delle chiese evangeliche in Svizzera ACES/HEKS in vista del prossimo 10 dicembre, che sarà giornata di mobilitazione delle chiese contro la povertà nell’ambito dell’azione mondiale ”White Band Day“. L’azione è sostenuta anche dagli enti cattolici svizzeri Sacrificio Quaresimale e Caritas.

La giornata internazionale dei diritti umani del 10 dicembre, che si svolge pochi giorni prima del previsto incontro, a Hong Kong, dell’Organizzazione Mondiale del Commercio WTO, dovrebbe dunque trasformarsi in una giornata di mobilitazione contro la povertà nel mondo. L’esposizione di bandiere bianche ricorderà gli obiettivi del millennio, sottoscritti da quasi tutte le nazioni della Terra, e sarà un segno di solidarietà nei confronti dei poveri di tutto il mondo.

Pane per Tutti e ACES/HEKS invitano le chiese cristiane evangeliche a esporre bandiere bianche. Anche l’Alleanza evangelica svizzera (chiese evangeliche libere) sostiene tale iniziativa. Caritas e Sacrificio Quaresimale hanno espresso un invito simile alle parrocchie cattoliche svizzere.

ecumenici@aliceposta.it

 

I Club Rotary continuano gli sforzi per assistere le vittime del terremoto nell’Asia del Sud 

Evanston, Illinois, USA, novembre – I club Rotary di tutto il mondo hanno raccolto oltre 500.000 dollari, organizzato team medici, creato campi profughi mobili e raccolto sangue e donato beni primari per le vittime del terremoto in Asia meridionale. “Quando arriverà l’inverno, aumenterà il bisogno di ripari e di altri beni necessari per le famiglie vittime del terremoto dell’8 ottobre,” afferma Abdul Khan, un responsabile di un club Rotary nel Kashmir pachistano. Secondo Khan, nelle aree colpite sono presenti circa 100 club Rotary. Molti di questi lavorano ventiquattro ore al giorno per soddisfare le richieste di aiuto più urgenti. Ecco alcuni esempi dell’impegno del Rotary:

I club Rotary nel Kashmir indiano e a Punjab hanno inviato 3.800 coperte, 1.400 capi di abbigliamento di lana, 10 tonnellate di cibo e 50 tende da campo a Srinagar, Pakistan, per assistere le vittime del terremoto.

Il club Rotary di Karachi Midcity in Pakistan ha inviato volontari nella maggior parte dei campi profughi allestiti dai club Rotaract in tutta Karachi. Il Club sta raccogliendo fondi per soddisfare l’immediato bisogno di 500.000 tende, latte in polvere e medicine.

I club Rotary di Delhi hanno inviato 10.000 coperte e 500 tende da quattro posti a  Jammu e nel Kashmir indiano. I club Rotary prevedono che nelle aree colpite arriveranno, nel giro di pochi giorni, un milione di coperte e 2.000 tende.

Il club Rotary di Rawalpindi Rohtas in Pakistan ha raccolto forniture mediche (bende, unguenti, analgesici e medicine), cibo liofilizzato, vestiti pesanti, coperte, tende e acqua potabile per le vittime della regione più colpita, Bagh-Azad Kashmir.

I Rotariani con nozioni mediche di Chandigarh e Punjab in India stanno lavorando come volontari nelle zone colpite. (…)

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2005/248.html

 

Sostenere la solidarietà: La cooperazione allo sviluppo tra finanziamenti pubblici e privati

Milano, martedì 29 novembre 2005 dalle ore 9.30

Esiste un modo “migliore degli altri” di sostenere la solidarietà internazionale, che garantisca continuità d’azione e qualità degli interventi di cooperazione? Che ruolo possono, devono, giocare lo Stato e la società civile nel suo insieme? C’è spazio per un coinvolgimento diretto del mondo imprenditoriale che non si riduca a sporadiche iniziative di beneficenza ma sia parte della missione etica delle imprese?  (…)

I finanziamenti privati possono però essere un’opportuna integrazione e un sostegno sempre più decisivo alla solidarietà internazionale, coinvolgendo la società civile e attori non statali come le imprese, non solo nella risposta alle emergenze ma soprattutto nella costruzione di un mondo più giusto. A quali condizioni le imprese possono davvero permetterselo? E in cambio di cosa?
È proprio nell’ottica di un principio di sussidiarietà, in cui i soggetti sociali contribuiscono alla definizione delle politiche, che è cresciuto il peso della cooperazione decentrata. (…)

Il convegno, che si svolgerà presso l’Auditorium “Giorgio Gaber” - Palazzo della Regione Lombardia (grattacielo Pirelli) Piazza Duca d’Aosta, 3, è promosso da Regione Lombardia, Associazione delle ONG italiane e Associazione ONG della Lombardia. Per informazioni: Lele Pinardi, Vera Melgari

cosv@enter.it  

 

 

Pace e sicurezza

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La pace è possibile: la Caritas sostiene la Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese 

Città del Vaticano, 11 novembre – Insieme alla comunità mondiale nella manifestazione annuale di solidarietà verso il popolo palestinese, la rete della Caritas, con le sue 162 organizzazioni attive in 200 paesi e territori in tutto il mondo, sostiene la giornata internazionale ospitata dalle Nazioni Unite il 29 novembre.

Con riferimento alla nostra campagna Caritas “La pace è possibile” in Terra Santa, esprimiamo la nostra solidarietà verso tutti i popoli in cerca di pace che riconoscono e sostengono pubblicamente i diritti primari e inalienabili della comunità palestinese. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i mussulmani, gli ebrei e i cristiani che si sacrificano e lavorano insieme per costruire, ricostruire e sanare le profonde ferite che ancora affliggono la società mediorientale.

Chiediamo ai nostri rispettivi governi di intraprendere ogni strada che porti alla pace, supportando la "Road Map for Peace in the Middle East", iniziata e sostenuta dai membri del Quartetto (Nazioni Unite, Unione Europea, Stati Uniti e Russia). Riconosciamo gli sforzi fatti dal Quartetto, ma offriamo la nostra solidarietà globale per fare pressione per maggiori realizzazioni pratiche per  una pace giusta e duratura per tutti. (…)

http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=ENG&idChannel=35&idUser=0&idNews=3679

 

“Adotta un campo minato” di UNA-USA, crea una partnership con la “Rete dei sopravvissuti alle mine”  per lanciare la campagna per il 2005-2006 "Quella cosa chiamata Mina"

New York, 3 novembre - Grazie a  "Quella cosa chiamata Mina", campagna avviata dall’Associazione per le Nazioni Unite degli USA (UNA-USA), Adotta-Un-Campo-Minato® (AAM) e la Rete dei Sopravvissuti alle Mine(LSN), giovani in tutta l’America del nord stanno raccogliendo fondi per bonificare i campi minati, assistere i sopravvissuti e creare maggior consapevolezza sul problema generale delle mine. Degli studenti dirigono la campagna, utilizzando le loro proprie idee creative per raccogliere fondi e organizzando eventi, come  cene a sorpresa, collette di monete, auto lavaggio e concerti di beneficenza, per sostenere AAM e LSN. "Quella cosa chiamata Mina" ha già avuto un incredibile successo, coinvolgendo circa 1000 scuole, e raccogliendo più di 180.000 dollari—ripulendo quattro campi minati, 120,000 metri quadrati di terra—in Cambogia e  Bosnia-Erzegovina e fornendo ai sopravvissuti le cure mediche appropriate e i mezzi per sistemare e continuare la loro vita. (…)

Adotta-Un-Campo-Minato® è una campagna dell’Associazione delle Nazioni Unite degli USA in partnership con il  Better World Fund, le  Nazioni Unite e altre importanti organizzazioni anti mine nel mondo. Per ulteriori informazioni su Adotta-Un-Campo-Minato consultate il sito www.landmines.org e per ulteriori informazioni su UNA-USA www.unausa.org

http://www.unausa.org/site/pp.asp?c=fvKRI8MPJpF&b=1158293

 

La Guinea-Bissau distrugge le sue ultime scorte di mine anti-uomo

Il 17 ottobre 2005, la Guinea-Bissau ha completato la distruzione delle scorte di mine anti-uomo, in rispetto degli obblighi previsti dall’Articolo 4 del Trattato di Bando delle Mine.

Bissau, Guinea-Bissau, 27 ottobre – Il 17 ottobre 2005, fuori della città di Gabù, Handicap international è stata invitata alla cerimonia che ha segnato la distruzione delle ultime scorte di mine anti-uomo della Guinea-Bissau. (…) Durante la cerimonia, i genieri delle Forze Armate della Guinea-Bissau hanno proceduto alla distruzione di 4.943 mine, con il supporto tecnico di due ONG per lo sminamento. (…) La cerimonia è stata organizzata con l’aiuto del Governo canadese, dell’UNDP e dell’UNICEF. La distruzione delle scorte di mine anti-uomo è avvenuta poco prima della scadenza del 1 novembre 2005: data di scadenza per il Guinea-Bissau per attuare il Trattato di Bando delle Mine. (…) Il Guinea-Bissau ha dichiarato di aver tenuto 108 mine (50 POMz 2, 50 PMD 6, 6 PMN, 2 M969 e 1 MAPS) da usare negli addestramenti per le operazioni di sminamento, in accordo a quanto stabilisce l’Articolo 3 del Trattato.

http://www.icbl.org/layout/set/print/news/gb_stockpile_destruction

 

 

Salute

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Un forte impegno internazionale ferma l’epidemia di poliomielite in 10 paesi dell’Africa centro-occidentale

Lanciato un programma di vaccinazione di “mantenimento” per proteggere l’investimento di 4 miliardi di dollari

Ginevra/New York/Atlanta/Evanston, 11 Novembre – Esperti della salute pubblica hanno confermato che l’epidemia di polio che aveva colpito 10 paesi dell’Africa centro-occidentale (Benin, Burkina Faso, Cameron, Repubblica Federale Centrale, Chad, Costa d’Avorio, Gana, Guinea, Mali e Togo) è stata fermata. Dalla metà del 2003 l’epidemia di poliomielite aveva paralizzato quasi 200 bambini, ma dagli inizi di giugno non ci sono stati nuovi casi in questi paesi.

Contemporaneamente, come parte di un programma di vaccinazione di massa contro la polio che coinvolgerà 28 paesi africani a partire da oggi, si stanno intensificando gli sforzi per fermare l’epidemia in Nigeria, dove ancora c’è un alto tasso di contagio.

I soccorsi sono iniziati sotto il patrocinio dell’Unione Africana (UA), e la Commissione Europea, il  Canada  e la Svezia vi hanno contribuito per un totale di 135 milioni di dollari. I 10 paesi, che precedentemente non erano stati toccati dall’epidemia, hanno partecipato a una campagna di vaccinazione di massa che ha coinvolto 23 nazioni, durante la quale sono stati somministrati vaccini anti-polio a circa 100 milioni di bambini nell’arco degli ultimi 10 mesi. (…)

Gli esperti, comunque, avvertono che l’attuale contagio nelle zone ancora endemiche continua a essere una minaccia di ripresa dell’epidemia. Per ridurre il rischio, i 28 paesi africani (inclusi i 10 che hanno già posto fine all’epidemia) hanno lanciato oggi la prima fase di un programma di “mantenimento” che servirà a mantenere i risultati ottenuti per mezzo di una serie di vaccinazioni che raggiungeranno circa 100 milioni di bambini tra novembre e dicembre. Questo programma “di mantenimento” fa parte di una quadruplice strategia mirata a proteggere i 4 miliardi di dollari investiti a livello globale fin dal varo del Programma di Lotta Contro la Poliomielite nel 1998.

http://www.polioeradication.org/content/pressreleases/20051111_pressAfricaSynchroNIDs.pdf

 

La Turchia fornisce finanziamento per l’eradicazione della poliomelite

La Turchia ha fornito il primo contributo in assoluto di 500.000 dollari all’Iniziativa Mondiale per l’eradicazione della poliomielite, a sostegno di un impegno preso dagli stati dell’Organizzazione della Conferenza Islamica (OIC) al 10° Summit Islamico per estirpare la polio dai suoi stati membri. Il contributo della Turchia potrebbe costituire un catalizzatore per gli altri membri OIC a sostenere finanziariamente l’eradicazione della polio nei paesi OIC.

Il ruolo di leadership della Turchia all’interno dell’OIC è stato determinante per assicurare un forte sostegno politico all’eradicazione della polio al Summit Islamico (a Putrajaya, Malesia, nell’ottobre 2003) e alla Conferenza Islamica dei Ministri degli Esteri (a Istanbul, Turchia, nel giugno 2004 e a Saana, Yemen, nel giugno 2005).

http://www.polioeradication.org/content/general/Turkey.asp

 

L’ADRA commemora nel mondo la Giornata Mondiale per l’AIDS

Silver Spring, Maryland, USA – Il primo di dicembre, l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e l’Assistenza (ADRA) si unirà al resto del mondo nel celebrare la Giornata Mondiale per l’AIDS, una giornata creata con lo scopo di accrescere la consapevolezza rispetto al flagello di HIV e AIDS.

ADRA ha anche approntato un Kit di consapevolezza che parla delle tragedie causate dalle epidemie di HIV e AIDS, sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. Il tema per il kit di quest’anno è  “Impara. Prenditi cura. Agisci!”. Il kit include un poster della Giornata Mondiale dell’AIDS, un sermone/sommario di presentazione, idee, fatti, racconti sulle attività, ed una guida per indirizzare la discussione e le attività per i giovani. I materiali hanno lo scopo di incoraggiare l’attivismo e fornire informazioni essenziali per aiutare a vincere la battaglia contro HIV ed AIDS nel mondo. (…)

ADRA è coinvolta nella battaglia contro HIV ed AIDS da più di una decade, educando le persone riguardo a cure, terapie e prevenzione. ADRA insegna inoltre alle comunità  come affrontare la  discriminazione associata ad HIV ed AIDS, fornendo aiuto per i bambini che sono rimasti orfani a causa della malattia, e promuovendo migliori cure sanitarie per coloro che soffrono di HIV o AIDS, aiutandoli a condurre vite più lunghe e produttive.

ADRA è presente in 125 paesi, supportando lo sviluppo di comunità e la gestione delle emergenze senza avere discriminanti verso associazioni politiche  o religiose,  o riguardo all’età o alla razza.

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=4561

 

 

Ambiente e natura

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La deforestazione continua ad un ritmo allarmante, ma la perdita netta di foresta sta rallentando

LA FAO presenta nuove cifre  globali sulle  foreste

Roma, 14 novembre – Ogni anno circa 13 milioni de ettari delle foreste mondiali vanno persi a causa della  deforestazione, ma il tasso di perdita netto delle foreste sta rallentando, grazie a nuove piantagioni e alla espansione naturale delle foreste esistenti, come ha annunciato la FAO quest’oggi. La perdita netto annua di zone forestali tra il 2000 e il 2005 è stata di  7.3 milioni di ettari/anno – un’ area delle dimensioni circa della  Sierra Leone o di  Panama – una riduzione rispetto alle stime di 8.9 milioni ha/anno tra il  1990 e il  2000. Ciò è equivalente ad una  perdita netta  dello 0.18 per cento delle  foreste mondiali per anno. Queste sono alcune delle scoperte chiave della Valutazione Globale delle Risorse Forestali del 2005 (FRA 2005), la valutazione più esauriente esistente delle risorse forestali, del loro utilizzo e valore, comprendente 229 paesi e  territori tra il  1990 e il 2005.(…)

Le foreste coprono attualmente circa 4 miliardi di ettari ovvero il  30 per cento della zona terrestre mondiale, laddove 10 paesi da soli coprono i due terzi di tutta la zona forestale: Australia, Brasile, Canada, Cina, la Repubblica Democratica del Congo, India, Indonesia, Perù,  Federazione Russa e  Stati Uniti d’ America. L’America del Sud ha sofferto la più grande  perdita netta di foreste tra il 2000 e il 2005 - circa 4.3 milioni di  ettari l’anno – seguita dall’ Africa, che ha perso 4.0 milioni di ettari l’ anno. (…)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/1000127/index.html

 

L’Unescap lancia a Seul l’iniziativa ‘Crescita verde’

Il contributo della Repubblica di Corea a progetti di sostegno e finanziamento

Bangkok, 8 Novembre (Servizio Informazioni delle Nazioni Unite) – L’UNESCAP (Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l'Asia e il Pacifico) ed il Ministero dell’Ambiente della Repubblica di Corea lanceranno l’Iniziativa di Seul per una Crescita Economica Ecologicamente Sostenibile (Crescita Verde) in occasione del Primo Incontro della Rete di Iniziative di Seul per la Crescita Verde che si dovrebbe tenere a Seul il 10 e l’11 novembre 2005. Si prevede la partecipazione di circa 60 rappresentanti di 30 Paesi asiatici e della regione del Pacifico e di sei organizzazioni internazionali tra cui il Programma dell’ONU per lo Sviluppo (UNDP), il Programma dell’ONU per l’Ambiente (UNEP), la Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), la Banca Mondiale, l’Istituto per le Strategie Ambientali Globali (IGES) ed il Programma dell’Asia Meridionale di Cooperazione Ambientale (SACEP).

L’Iniziativa di Seul per la Crescita Verde - adottata nel Marzo del 2005 durante la Conferenza Ministeriale dell’UNESCAP sull’Ambiente e lo Sviluppo – deve affrontare le tematiche principali emerse nella Dichiarazione Ministeriale sull’Ambiente e lo Sviluppo in Asia e nel Pacifico 2005 ed il Piano di Implementazione Regionale per lo Sviluppo Sostenibile in Asia e nel Pacifico 2006-2010, e promuoverne l’attuazione.(…)

http://www.unescap.org/unis/press/2005/nov/n61.asp

 

L’impegno  di tre nazioni del Pacifico accresce le speranze per la conservazione della tartaruga dermochelide coriacea

Port Moresby, Papua Nuova Guinea, 4 novembre – Ad una recente riunione del Forum delle Isole del Pacifico, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Isole Salomone si sono impegnate a sviluppare una collaborazione trilaterale riguardo la conservazione della tartaruga dermochelide coriacea del Pacifico occidentale, seriamente minacciata all’interno dell’ecoregione dei mari delle isole Bismarck-Salomone. Le spiagge di questi tre paesi accolgono le più grandi popolazioni di questa tartaruga nell’oceano Pacifico. (…)

Le dermochelidi vivono nella suddetta ecoregione, un’area biologicamente varia che si estende su 2,5 milioni di chilometri quadrati dalla penisola della Testa di Uccello di Papua (Doberai), attraverso gli arcipelaghi dell’Ammiragliato e delle Bismarck di  Papua Nuova Guinea, fino alle Isole Makira delle Salomone. Tale ecoregione ospita anche circa tre milioni di persone dei quali l’80% fa assegnamento su risorse costiere per la sua sopravvivenza. (…)

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/news.cfm?uNewsID=24570

 

Nuove specie trovate nella barriera corallina Great Sea Reef, nelle Figi, come rivela uno studio del WWF

Suva, Fiji, 3 novembre – Il primo studio onnicomprensivo effettuato sul  Great Sea Reef delle isole Figi, la terza barriera corallina più lunga al mondo, in gran parte inesplorata, ha rivelato un’alterazione dell’equilibrio  vitale ed anche la comparsa di nuove specie di pesci di barriera. Lo studio del WWF, condotto durante una spedizione di 12 giorni, non ha solo osservato gli habitat unici di un’isola di mangrovia e le innumerevoli specie minacciate come le tartarughe verdi e i delfini Stenella dal lungo rostro, ma ha scoperto nuove specie di pesci Damigella (Pomacentrus, sp.) e 43 nuove specie di pesci di barriera. Coprendo più di 200,000 Km quadrati, il  Great Sea Reef - conosciuto localmente con il nome di Cakaulevu – è la dimora di migliaia di specie marine, molte delle quali endemiche ed è un’importante zona di pesca per le comunità locali.

Lo studio ha anche identificato minacce rilevanti per la barriera, come la pesca indiscriminata di frodo da parte di pescatori non autorizzati, la pesca con veleni, le azioni di dragaggio della sabbia e  altre attività di sviluppo. Con l’obiettivo di proteggere il fragile ecosistema, i capi dei villaggi locali delle Figi hanno introdotto  il primo sistema nel paese di Aree Marine Protette ( Marine Protected Areas-MPAs), sul  Great Sea Reef, che include zone “tabù” permanenti, in cui è proibito pescare o appropriarsi di altre risorse marine.(…)

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/news.cfm?uNewsID=24435

 

 

Religione e spiritualità

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27a Giornata dello Yoga – Congresso Internazionale, Roma, 27 Novembre

Roma, 16 novembre – La 27° Giornata dello Yoga si svolgerà domenica 27 novembre a Roma nella sala San Leone Magno, Via Bolzano 38.

Scopo della manifestazione è di creare un ponte tra oriente e occidente, trovando punti di contatto positivi nel mondo della psicologia, della medicina e della spiritualità, per diffondere pace, salute e benessere psicofisico nell’Era moderna. Questi sono alcuni temi che saranno trattati: La cultura orientale a confronto con l’occidente (trattazione di Paolo Mosca); Utilità dello yoga nelle scuole (Elisabetta Furlan); Sivananda, La Via Realizzatrice dello yoga (Swami Kartikeyan); Le leggi della salute e della prosperità interiore (Enzo Russo); Armonia tra coscienza mente e inconscio (Caterina Colosimo); Scoprire la presenza dell’Angelo con la meditazione (Elisabetta Furlan); Yoga per la salute e la longevità (Padre Anthony Elenjimittam). Dopo il proprio intervento, ogni relatore sarà a disposizione per 20-25 minuti degli interessati e della stampa.

Per informazioni: tel.: 06.47.42.427 tel. e fax: 06.48.85.967 Email: yogabazar@infinito.it

 

 

Cultura e educazione

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L’EDC firma la dichiarazione per facilitare l’accesso delle donne alle tecnologie

Il documento, firmato da 32 organizzazioni in 15 paesi, sarà presentato al summit mondiale ONU

Newton, MA, USA, 10 novembre – L’ Education Development Center, Inc. (Centro di Sviluppo dell’Educazione - EDC), ha aggiunto il proprio nome alla dichiarazione che mette in evidenza l’importanza dell’accesso delle donne alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICTs), nonchè  al collegamento tra l’accesso e lo sviluppo dell’uguaglianza tra i sessi in tutto il mondo. L’EDC e i suoi co-firmatari presenteranno la dichiarazione al Summit Mondiale delle Nazioni Unite sulla Società dell’Informazione che avrà luogo a Tunisi il 16–18 novembre.
Il documento di quattro pagine fino ad ora è stato firmato da 32 organizzazioni di 15 paesi diversi, tra cui molte  organizzazioni che puntano ad incrementare la partecipazione attiva di ragazze e donne nell’ICT. L’obiettivo è di avere un impatto sia sulle politiche dell’ONU che su quelle  dei singoli paesi sui  temi dell’eguaglianza e dello sviluppo economico, e questo sia  al summit di Tunisi sia per quel che riguarda iniziative future.

L’ EDC è una delle principali organizzazioni mondiali no-profit nel campo dell’educazione e della salute, con 335 progetti in 50 paesi e mette in collegamento ricercatori e professionisti per implementare l’insegnamento e le politiche sanitarie per individui di tutte le età e per istituzioni di ogni tipo. Per ulteriori informazioni visitare il seguente sito: www.edc.org

http://main.edc.org/newsroom/press_releases/wsis.asp

 

Vertice mondiale sulla Società dell’Informazione – Dal 16 al 18 novembre a Tunisi

Riunirà governi, settore privato e società civile

2 novembreUna cinquantina di capi di stato e di governo hanno confermato la loro partecipazione all’appuntamento di Tunisi del Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione (WSIS), che si svolgerà tra il 16 ed il 18 novembre. (…) Questo Vertice, il secondo appuntamento di un processo iniziato a Ginevra nel 2003, riunirà figure di spicco della politica, dell’economia e della società civile impegnati in varie iniziative, tra cui la riduzione dell’ "abisso digitale". Il Vertice sorveglierà inoltre l’implementazione di un calendario ambizioso adottato da 175 Paesi nel 2003 a Ginevra, in quanto parte della Dichiarazione dei Principi e del Piano d’Azione, per migliorare la connettività e l’accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione (ICT).

Durante l’incontro di Tunisi verrà attuata una revisione dei primi due anni di implementazione del Piano d’Azione ed I governi svilupperanno accordi sulle strategie finanziarie da adottare per promuovere lo sviluppo delle ICT nei Paesi in via di sviluppo ed opzioni Internet per il governo. (…)

Anche il settore privato sarà rappresentato al WSIS ed è stata confermata la partecipazione di un numero maggiore di presidenti e direttori generali rispetto al 2003, quando si è svolta la prima fase del summit a Ginevra. Alcatel, Ericsson, Huawei, Microsoft, Nokia, Samsung e ZTE sono solo alcune delle aziende che hanno già confermato la loro presenza. (…)

http://www.eclac.org/cgi-bin/getProd.asp?xml=/prensa/noticias/comunicados/1/22921/P22921.xml&xsl=/prensa/tpl-i/p6f.xsl&base=/tpl-i/top-bottom.xsl

 

Collegare le comunità rurali: l’ICT e l’eradicazione della povertà rurale

Seconda fase del Vertice mondiale sull’Information Society (WSIS), Tunisi, 16-18 novembre

Tunisi, 17 novembre - Cosa può fare l’ICT per gli 800 milioni di persone povere che vivono nelle zone rurali? Questa domanda sarà il punto principale di un evento sponsorizzato dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) durante il Vertice mondiale sull’Information Society, che si terrà giovedì 17 novembre 2005. (…)

Ci si aspetta che emergano nuove idee dalla discussione su come aumentare l’impatto positivo dell’ICT nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo, e su come assicurare il loro contributo significativo, sostanziale e sostenibile nell’eliminazione  della povertà rurale e il raggiungimento dei Millennium Development Goals. (…) Per ulteriori informazioni: Farhana Haque-Rahman, responsabile Media Relations and Special Events and Programmes, Communication Division, IFAD f.haquerahman@ifad.org

 

Un milione di bambini cinesi partecipano alle Olimpiadi dell’arte

Il professorr Shen Genlin, direttore della Fondazione per lo Sviluppo Culturale di Shangai (SHCDF), partner nazionale dell’ICAF, stima che più di un milione di bambini cinesi parteciperà alla Terza edizione delle Olimpiadi dell’Arte organizzate dall’ICAF. Il professorp Shen ha presentato le Olimpiadi Cinesi dell’Arte ai responsabili ICAF nella sede di Monaco durante un incontro tenuto il 10 ottobre 2005 alla Galleria d’Arte ICAF di Monaco. (…)

La Fondazione Internazionale per l’Arte Infantile è un’organizzazione no-profit che preapara i bambini a un futuro creativo e cooperativo, in modo che possano guidarci in un mondo più sicuro e migliore. La sede centrale dell’ICAF è a Washington DC, mentre i suoi uffici europei si trovano a Monaco.

http://www.icaf.org/news/newsfiles/200511010001.html

 

 

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Prossimo numero: 16 dicembre.

 

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L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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