Good News Agency – anno VI, n° 1

 

Settimanale - anno VI, numero 1 – 21 gennaio 2005

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/

 

Edizione speciale: una selezione delle risposte dell’umanità allo tsumani

 

Sommario

Diritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietàPace e sicurezza

SaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e naturaCultura e educazione

Il Club di Budapest: Imparare dalla catastrofe

  

Diritti umani

(top)

 

I Centri per proteggere i bambini da abuso e sfruttamento

New York, 7 gennaio – L’UNICEF ha istituito i primi centri per proteggere i bambini dallo sfruttamento e il traffico criminale nella provincia indonesiana di Aceh. Le stime suggeriscono che nella regione vi possono essere migliaia di bambini che hanno perduto i genitori o sono separati dalle loro famiglie in conseguenza dello tsunami dello scorso mese e sono particolarmente vulnerabili agli abusi. “Ci dobbiamo muovere rapidamente,” ha detto il Direttore Esecutivo dell’UNICEF Carol Bellamy. “Coloro che prenderebbero come preda i bambini in questo ambiente caotico sono già al lavoro.” Il governo indonesiano ha disposto una moratoria temporanea sui bambini di età inferiore ai 16 anni che lasciano Aceh senza un genitore. La registrazione dei bambini è anche iniziata in India, Sri Lanka e Indonesia.

Ad Aceh sono stati predisposti cinque accampamenti e ne sono pianificati altri quindici, dove i bambini verranno identificati e registrati dal Dipartimento indonesiano dei Servizi Sociali. (…)

http://www.unicef.org/emerg/disasterinasia/24615_24783.html

 

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) annuncia un’operazione di soccorso da 75 milioni di dollari per le vittime dello tsunami

Ginevra, 6 gennaio - L’Alto Commissariato ONU per i rifugiati ha oggi annunciato un piano semestrale di 75 milioni di dollari per fornire rifugi, aiuti non-alimentari e supporto logistico a centinaia di migliaia di vittime dello tsunami nell’Oceano Indiano. L’operazione dell’ACNUR, che andrà dall’Indonesia allo Sri Lanka, alla Somalia, fa parte di un più vasto “appello dell’ultima ora” lanciato giovedì da Jakarta dal Segretario Generale Kofi Annan, che ha chiesto 977 milioni di dollari. (…) Le attività dell’UNHCR, come parte di un progetto d’intervento più ampio dell’ONU, si concentreranno sul fornire rifugi d’emergenza e non, beni di prima necessità non alimentari (coperte, kit da cucina, taniche), supporto logistico e trasporti affinché gli aiuti arrivino a chi ne ha bisogno. (…) La partecipazione dell’ACNUR agli interventi d’emergenza per disastri naturali è un’eccezione rara. Lo scopo specifico dell’Alto Commissariato è proteggere e assistere i rifugiati che fuggono dalle persecuzioni e dalla violenza. Negli ultimi cinquant’anni il commissariato ha fatto fronte a molte emergenze di profughi (causate tutte dall’uomo); questa è la prima volta che l’ACNUR ha avviato una così grande operazione per un disastro naturale. (…)

http://www.unhcr.ch/cgi-bin/texis/vtx/tsunami?page=briefing&id=41dd68772

 

Asia: Sito speciale “family links"

La scorsa settimana, a seguito del disastro in Asia, il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha lanciato uno speciale sito web (www.familylinks.icrc.org) per fornire informazioni a tutti coloro che, sul posto o in tutto il mondo, sono preoccupati per la sorte dei propri cari.

Il sito web può essere utilizzato per far sapere ad altri se si è vivi o per segnalare il nome di chi si sta cercando. Per coloro sprovvisti di accesso alla rete il CICR invierà squadre mobili per raccogliere appelli del tipo "Sono vivo" e mostrare poi elenchi stampati in importanti punti d’accesso pubblici. Come ulteriore servizio il CICR ha reso disponibili telefoni satellitari e cellulari così che la popolazione possa chiamare i propri congiunti nel paese e all’estero.

Al fine di essere il più completo possibile, il sito web fornisce link ad altri siti contenenti informazioni simili. Le istruzioni su come registrare un nome o consultare gli elenchi CICR si trovano nel sito stesso, in lingua inglese. Finora sono stati registrati circa 2.700 nomi.

http://www.icrc.org/

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

I soccorsi assistenziali della Caritas per lo tsunami in pieno svolgimento. 

Città del Vaticano, 7 gennaio - La Confederazione della Caritas sta impiegando tutti gli sforzi per aiutare le persone più bisognose nei molti paesi asiatici colpiti dal disastro dello tsunami il 26 dicembre 2004. Le ultime statistiche mostrano che più di 155.000 persone sono rimaste uccise nelle inondazioni. Le organizzazioni membro della Caritas stanno collaborando per provvedere al soccorso immediato e all’assistenza di recupero a lungo termine in India, Sri Lanka, Indonesia, e Thailandia.  

La Caritas sta provvedendo alla purificazione dell’acqua e all’igiene, ai rifornimenti per la scuola, al riparo, alle cure mediche e alla consultazione post-traumatica; sta inoltre distribuendo cibo, vestiario e altri articoli essenziali che non siano cibo. Alla lunga la Caritas sarà coinvolta nella riabilitazione e agli sforzi per la ricostruzione in modo che i lavori ed un normale stile di vita possano essere ripristinati 

Accertamenti del danno sono ancora in corso in quanto l’entità della devastazione diventa sempre più evidente. In India, una squadra di Emergenza della Caritas e rappresentanti delle diocesi coinvolte sono arrivati insieme per valutare le necessità per il mese successivo che includono la protezione dal traffico umano di orfani vulnerabili e di vedove, gli incassi per programmi di lavoro, e la ricostruzione di case. In Sri Lanka, dove più di un milione i persone senza tetto stanno vivendo negli accampamenti, la Caritas ha lanciato un appello per il soccorso immediato per 50.000 famiglie e per la loro riabilitazione a lungo termine. In Thailandia, la Conferenza Cattolica dei Vescovi sta elaborando una proposta particolareggiata per la comunità che si dedica alla pesca, fra le altre cose. 

Donazioni per questi progetti stanno fluendo rapidamente da singoli e governi. Fino ad oggi più di 42.5 milioni di USD sono disponibili all'interno della rete della Caritas per rispondere a queste necessità immense. Caritas Internationalis è una confederazione di soccorso di 162 organizzazioni cattoliche per il soccorso, lo sviluppo e il servizio sociale presenti in più di 200 paesi. 

http://www.caritas.org/

 

L’HABITAT risponde all’Appello Lampo per lo tsunami

Nairobi, 7 gennaio – l’Agenzia delle Nazioni Unite HABITAT si è attivato rapidamente nell’aiuto ai sopravvissuti dello Tsunami a ricostruire le loro vite. Nell’ambito dell’Appello Lampo per il terremoto nell’Oceano Indiano e conseguente Tsunami, lanciato ieri dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, l’HABITAT si concentra sulla costruzione immediata di ripari e sulla ricostruzione infrastrutturale delle aree colpite. L’Appello Lampo è uno sforzo collaborativo che riunisce le Agenzie dell’ONU, i governi, le organizzazioni non governative e altri partner interessati nella fornitura di soccorso di emergenza nelle zone colpite dallo Tsunami.

Il risvegliarsi dello tsunami a causato una distruzione devastante che si è estesa dall’Asia alla Costa Orientale dell’Africa. Il terremoto, quasi del nono grado della scala Richter, ha colpito il 26 dicembre le coste occidentali della zona settentrionale dell’isola di Sumatra causando devastazioni ingenti all’area affacciata sull’Oceano Indiano; sono state registrate oltre 150˙000 vittime tra la popolazione e la distruzione di case e villaggi quando le giganti onde di marea si sono spinte sui villaggi costieri e sui luoghi di villeggiatura della regione e anche fino alle coste orientali dell’Africa, a circa 4˙000 km dall’epicentro.

L’Agenzia HABITAT collabora con l’Ufficio Per la Coordinazione degli Affari Umanitari (OCHA) a Ginevra, il quale coordina le adesioni all’Appello Lampo, ed ha offerto assistenza a tutte le missioni attive nella regione. La sede di Nairobi dell’HABITAT, in collaborazione con l’ufficio regionale di Fukuoka, in Giappone, ha preparato una lista di esperti di ricostruzione e ristrutturazione allertati per un possibile schieramento sul campo in caso di necessità.

I Manager del Programma dell’HABITAT in Sri Lanka, India, Indonesia e Filippine sono pronti ad assistere le operazioni di emergenza e di valutazione. (…)

http://www.unhabitat.org/tsunami_flash_appeal.asp

 

UNDP/BCPR - Unità per la Riduzione del Disastro  

Il sistema di informazione del disastro si è esteso per assistere al consolidamento del danno e alla perdita dei dati in Asia 

Ginevra, 6 gennaio - Un certo numero di paesi in Asia è stato devastato da terremoti e tsunami nell'ultima settimana con un totale di incidenti mortali che sta ammontando a più di 150.000. Il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) sta sostenendo i governi nazionali nel consolidamento delle informazioni relative alle perdite e ai danni nei paesi affetti, a livello locale, nazionale e regionale. Queste informazioni sono la chiave per la pianificazione e la programmazione di azioni di recupero a breve termine. L’UNDP sta approfittando della sua esperienza nella creazione degli inventari sulle perdite in seguito al disastro ed i fatti in Asia, dove ha utilizzato sperimentato dal 2003 la metodologia del database di DesInventar, così come in India, Sri Lanka, Nepal e Vietnam, originariamente sviluppata in America Latina dai membri dei LA Red (La Rete di Studi Sociali sulla Prevenzione del Disastro in America Latina). Sostenere i danni e gli sforzi per l’accertamento delle perdite nelle Maldive, Sri Lanka, Indonesia e  Tailandia, la BCPR si sta affidando ad un esperto in sistemi di informazione sul disastro, il Sig. Julio  Serje de la Ossa. La missione del Sig. Serje nel paese, con il supporto di software e hardware associati è patrocinato pienamente da COGNOS, la compagnia principale del software in Canada.

http://www.undp.org/bcpr/disred/english/news/seatsunami.htm#serje

 

UNDP stanzia dei fondi di emergenza a seguito del terremoto e dello tsunami in Aisa

Esperti di prevenzione e intervento nelle crisi distribuiti in tutta la regione; le NU lanciano un appello immediato

New York, 27 dicembre – Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha inviato oggi una somma iniziale di 500,000 dollari per l’assistenza immediata alle vittime del devastante tsunami che ha colpito l’Asia meridionale, ma le NU si preparano a lanciare un appello per finanziare aiuti a tutti i paesi colpiti (…) Il piano di intervento dell’UNDP include anche l’invio immediato, nei paesi colpiti, del più esperto staff tecnico del Bureau for Crisis Prevention and Recovery (BCPR). (…)

Il disastro avvenuto nell’Asia meridionale è, per molti versi, senza precedenti. Si combinano due fenomeni la cui estensione e forza hanno colpito diversi paesi e una vasta area costiera. Alcuni di questi paesi non sono stati considerati tra i più vulnerabili ai terremoti nel report globale dell’UNPD pubblicato recentemente dal titolo “Reducing Disaster Risk – A Challenge for Development” e nell’innovativo Disaster Risk and Relative Vulnerability Indexes, benché gli tsunami non siano esplicitamente inclusi in questa ricerca. Questa è una chiara prova della natura dinamica della vulnerabilità e della necessità di continuare ad impegnarsi per ridurre il rischio di disastri simili come parte delle agende per lo sviluppo, anche nei paesi in cui la vulnerabilità non è stata tradizionalmente causa di preoccupazioni. 

http://www.undp.org/

 

Architettura per l’Umanità e Worldchanging moltiplicano l’appello per la ricostruzione del dopo tsunami per affrontare le iniziative di ricostruzione

A poche ore dal disastro Architettura per l’Umanità, una organizzazione riconosciuta senza scopo di lucro istituita per promuovere l’architettura e soluzioni di progetti per le crisi umanitarie, e Worldchanging.com, un sito Web che comprende “Strumenti, modelli e idee per costruire un futuro migliore”, hanno lanciato un appello congiunto per la ricostruzione. Esse si sono date un obiettivo iniziale di 10.000 dollari da conseguire entro la fine dell’anno. Il cento per cento delle donazioni dovrebbe andare specificamente agli sforzi di ricostruzione. Altri siti web, quali Boing Boing [http://www.boingboing.net], SEA-EAT [http://tsumanihelp.blogspot.com], Archinect [http://www.archinect.com] and Core 77 [http://www.core77.com], hanno raccolto e promosso l’appello. Nello spazio di una giornata l’appello per la ricostruzione è andato oltre al suo obiettivo, e nel termine di 72 ore le donazioni e gli impegni lo hanno spinto sopra la cifra di 25.000 dollari. Questo obiettivo allargato sarà sufficiente per costruire oltre una dozzina di abitazioni.

Architettura per l’Umanità e Worldchanging desiderano ora raggiungere il loro traguardo di 100.000 dollari. Tale maggiore traguardo, abbinato a servizi gratuiti e donazioni di materiale, permetterà la realizzazione di qualcosa in più di semplici contenitori, consentendo la costruzione di scuole, infrastrutture e cliniche mediche. Per donare fondi o per maggiori informazioni sugli sforzi per la ricostruzione, connettersi con      

http://www.architectureforhumanity.org/  or http://www.worldchanging.com/ 

 

 

Solidarietà

(top)

 

La CARE commossa dal grande sostegno offerto ai sopravvissuti dello tsunami

Dai salvadanai a porcellino alle multinazionali, i donatori mostrano la loro generosità

Un bambino di 11 anni ha contribuito donando i 104 dollari che aveva risparmiato negli ultimi due anni e come lui migliaia di bambini desiderosi di sostenere le attività di soccorso e ricostruzione nell’Asia Meridionale.

Atlanta, Georgia, Stati Uniti, 7 gennaio – L’Organizzazione Umanitaria Internazionale CARE rende noto che sono stati raccolti 16 milioni di dollari da bambini, adulti, grandi imprese, fondazioni e contributi on-line a sostegno delle attività di soccorso e ricostruzione dal terremoto e conseguente tsunami. (…)

Le squadre di emergenza della CARE in India, Indonesia, Somalia, Sri Lanka, Tailandia e Somalia continuano a distribuire forniture di soccorso immediato conducendo allo stesso tempo delle valutazioni per determinare le necessità di recupero a lungo termine necessarie per i prossimi mesi ed anni. (…)

Di seguito due esempi di iniziativa giovanile:

Ad Atlanta i bambini del comunità vicinale di North Pelham Road a Morningside hanno usato il loro tempo libero in modo costruttivo quando hanno sentito dello tsunami: Taylor Wilson, 11 anni, e Micah Plott, 12 anni, hanno chiamato a raccolta i bambini del vicinato e tre ragazze tailandesi alla pari chiedendo di donare dei giocattoli da rivendere al mercatino tenuto a casa dei Wilson. Il loro impegno ha portato alla raccolta di 1000 dollari.

Dal Maryland, Edward, 11 anni, di Bethesda ha scritto in una lettera: “questa donazione rappresenta tutti i miei risparmi degli ultimi due anni. Spero che questa donazione di 104 dollari vi sarà utile. Utilizzatene più che potete, questo mi farà felice, mi dispiace che lo tsunami sia successo lì ma sono felice che non sia accaduto qui. Sono sicuro che voi li utilizzerete al meglio e spero che una cosa del genere non accada più. Buona fortuna.”

Altre informazioni: 6,1 milioni di dollari dei 16 milioni raccolti sono arrivati on-line attraverso il sito della CARE, in cui il 100% dei fondi erano dedicati alle attività di soccorso e ricostruzione verso l’Asia meridionale. 50 grandi aziende hanno dedicato una parte del loro sito web alle donazioni, così da permettere la donazione diretta, spesso accompagnati da finanziamenti della aziende stesse a favore del Fondo per il Terremoto in Asia di CARE

http://www.careusa.org/newsroom/pressreleases/2005/jan/20050107_quakedonate_pr.asp

 

Studenti del Madagascar raccolgono fondi per le vittime dello tsunami

Antanarivo, 6 gennaio – Circa trenta studenti della scuola locale nella capitale della nazione hanno oggi gremito l’ufficio del Rappresentante UNICEF ad Antanarivo per offrire i fondi che hanno donato e raccolto da altri studenti per aiutare i bambini sopravissuti al disastro dello tsunami asiatico. (…) Gli studenti, che fanno parte della Scuola La Clairefontaine e dell’Associazione Jeunes du Monde, sono stati profondamente colpiti dalle immagini e dalle storie del disastro dello tsunami. (…)

http://www.unicef.org/media/media_24770.html

 

Asia- sopravvissuti allo tsunami ricevono ulteriori aiuti da ADRA

Bangkok, Thailandia, 7 gennaio -- In risposta alla catastrofe dello tsunami che ha colpito alcune zone asiatiche, le attività dell’agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) includono ora la consegna di aiuti alle popolazioni di Indonesia, Sri Lanka e India nonché l’assistenza nei tentativi di ripristino del sistema idrico in un villaggio thailandese.

Nell’area costiera settentrionale della provincia di Aceh,  in Indonesia, uno staff medico ha aperto a Banda Aceh un ospedale da campo cocrdinato del dipartimento sanitario provinciale. Ieri sera l’equipe ha trasportato a Banda Aceh cinque tonnellate metriche di medicinali ed attrezzature.

Nel sud dello SriLanka continuano ad essere distribuiti medicinali negli ospedali. L’ADRA ha distribuito forniture mediche utili per la cura di 50.000 persone per tre mesi. (…) In Thailandia, un team ADRA di idrologi è sul posto per assistere un villaggio nel riparare un’’infiltrazione e ripristinare il sistema di distribuzione, azienda che genera reddito per 200 tenute del villaggio e che riceve una piccola quota per la fornitura idrica alle comunità vicine. L’ ADRA India ha sviluppato un programma di assistenza per le famiglie di pescatori affinché possano tornare alla loro vita grazie all’assistenza per il recupero di attrezzature per la pesca. E’ stato anche studiato un progetto per la fornitura di acqua potabile attraverso la depurazione dell’acqua. (…)

http://www.adra.org/ADRANews/010705.html

 

L’UNICEF esprime gradimento al sostegno della British Airways per gli sforzi di soccorso per lo tsunami

New York, 5 gennaio 2005 – L’UNICEF esprime il gradimento al sostegno della British Airways, che settimanalmente mette a disposizione dell’UNICEF un volo di velivolo 747da carico per recapitare rifornimenti umanitari ai paesi colpiti dallo tsunami. La compagnia aerea ha dichiarato che offrirà all’UNICEF una volta alla settimana un 747 da trasporto merci, inviandolo al deposito centrale principale dell’UNICEF a Copenaghen per la raccolta del carico e consegnando l’aiuto di soccorso in ogni destinazione nella regione colpita e devastata dallo tsunami. I voli avranno inizio il 19 gennaio e continueranno fino a marzo. L’UNICEF sta lavorando per soddisfare le urgenti necessità di milioni di persone che sono sopravissute allo tsunami ed ora hanno bisogno di shelter, forniture sanitarie e altra assistenza urgente. (…)

http://www.unicef.org/media/media_24740.html

 

Cibo per I villaggi somali distrutti dallo tsunami

Nairobi, 5 gennaio – Fuori dalla luce dei riflettori, ma bisognosi d’aiuto, oltre 30.000 persone chiedono assistenza alimentare. La maggior parte di loro sono pescatori le cui imbarcazioni, le attrezzature da pesca e le abitazioni sono state inghiottite dall’oceano il 26 dicembre. Altri hanno avuto le loro case distrutte dalle onde dello tsunami, che ha scosso violentemente le città sul litorale somalo dell’Oceano Indiano.

Fino ad ora il WFP ha inviato 277 tonnellate di cibo per fornire assistenza a 17.000 persone. Ma sono previste ulteriori forniture in partenza venerdì da Mombasa. Una nave con un carico di 1.300 tonnellate di riso, mais, olio vegetale, miscela di grano e soia per le attività di soccorso a Punthland, nella parte nord orientale della Somalia, raggiungerà dopo una settimana il porto della città di Bossasso. (…)

http://www.wfp.org

 

Un giocatore di cricket riporta speranza ai sopravvissuti dello tsunami

Colombo, 2 gennaio - Solo pochi giorni dopo che la tragedia ha colpito il suo paese e diverse altre zone dell'oceano indiano, il leggendario giocatore cingalese di cricket Muttiah Muralitharan, anche celebre membro del WFP, ha accompagnato un convoglio alimentare dell'organizzazione verso la zona settentrionale dell'isola.

Lo stesso Murali è miracolosamente scampato alla violenza dello tsunami, avendo lasciato la città meridionale di Galle appena venti minuti prima che l'onda colpisse la zona il 26 dicembre. Era lì per incontrare i suoi fan e firmare qualche autografo. “Desideroso di dare il suo contributo all’attività del WFP, Murali si è adoperato per il noleggio ed il carico di 5 camion di derrate alimentari”, ha dichiarato Selvi Satchithnandam, un funzionario del WFP nello Sri Lanka che il 30 dicembre ha accompagnato Murali nel suo lungo viaggio verso nord del Paese. Quando sono finalmente arrivati al campo profughi, che ospita circa 6000 persone, vicino Pallai, nel distretto di Kilinochchi, Murali è andato immediatamente a parlare con i sopravvissuti (..)

Il WFP ha distribuito derrate alimentari a tutte le 6000 persone ospitate nel campo profughi, una quantità sufficiente per due settimane. L'intervento del WFP è arrivato giusto in tempo, perché il governo aveva organizzato misure di intervento iniziali, ma le scorte a disposizione sono velocemente terminate.

Nella sola settimana successiva al maremoto, il WFP ha distribuito cibo a 210.000 persone; l'ultimo convoglio, formato da 30 camion, è partito domenica 2 gennaio portando circa 320 tonnellate di alimenti, tra cui riso, lenticchie e zucchero, a 40.000 persone. Il cibo fornito sarà sufficiente per due settimane.

Tra i molti contributi ricevuti,  il WFP  esprime particolare ringraziamento per la donazione di 2400 tonnellate di riso da parte del governo giapponese, che ha acconsentito alla richiesta dell'organizzazione di incanalare le derrate alimentari donate attraverso le attività regolari dell'agenzia nello Sri Lanka.

http://www.wfp.org

 

Un ponte aereo dell’UNHCR porta gli aiuti in Indonesia

Ginevra, 1gennaio - Gli aeroplani per i ponti aerei d’emergenza del Commissariato ONU per i Rifugiati sono stati caricati sabato, in Danimarca e a Dubai, con tonnellate di tende, materiali per rifugi e altri aiuti; la loro destinazione è la provincia disastrata di Aceh, in Indonesia. La partenza era prevista per domenica. Il ponte aereo, che durerà tre giorni con sei voli dell’UNHCR dall’aeroporto di Billund, nel nord della Danimarca, e da Dubai (dove il commissariato ha anche altre scorte), porterà 400tonnellate d’aiuti a circa 100.000 persone, cioè a quasi un quarto della popolazione di Aceh colpita dal disastro.

Due voli sono previsti da Dubai con aerei DC-10 che porteranno 2000 tende con capienza per una famiglia prelevate dalle scorte che l’UNHCR ha nella zona. Quattro voli sono, invece, previsti dalla Danimarca, dove l’UNHCR ha il suo magazzino centrale a Copenaghen; verrà usato un Antonov124 e un Ilyushin76 per trasportare 100.000 coperte, 20.000 teli di plastica, 20.000 cucine da campo e 20.000 taniche. Gli aerei atterreranno a Jakarta, dove gli aiuti verranno caricati su un C-130 e su navi, per essere traghettati a Medan, nel nord dell’isola di Sumatra. (…)

La TNT (società di distribuzione espressa globale e di logistica) ha offerto generosamente la sua flotta di veicoli con base a Sumatra per trasportare l’intero carico di 400tonnellate d’aiuti dell’UNHCR dalla città di Medan, che si trova nella parte nord, all’altra parte dell’isola, a Banda Aceh.

L’UNHCR ha attivato una squadra di 14persone, che include esperti logistici, di fornitura e di telecomunicazioni, per assicurare una rapida consegna dei materiali per i rifugi. Il programma d’emergenza dell’ONU prevede la creazione di punti per l’appoggio logistico a Banda Aceh e a Medan. Lo staff dell’Alto Commissariato per i Rifugiati di altre parti dell’Indonesia sta rafforzando l’intervento, e i veicoli sono stati trasferiti da Timor ovest e da Jakarta.

In Sri Lanka, dove l’UNHCR lavora da quasi 20 anni e ha un personale di 100 persone e sette uffici, il commissariato per i rifugiati sta continuando a distribuire teli e stuoie di plastica, set per cucinare e vestiti (tutto proveniente dal suo magazzino) sia nelle zone colpite dalla guerra sia nell’area sud. Grazie alla disponibilità di una delle poche scorte-in-loco di aiuti, l’UNHCR ha immediatamente reagito al disastro, cominciando a distribuire aiuti umanitari già dal giorno successivo allo tsunami. Rifugi e cibo sono stati dati a quasi 20.000 persone, sostituendo temporaneamente gli aiuti internazionali fino al loro arrivo.

http://www.unhcr.ch/cgi-bin/texis/vtx/tsunami?page=press&id=41d6b6ac4

 

Il progetto “Un’onda di donazioni” ha sempre più successo: la LWR promette altri 500.000 dollari

Baltimora, Stati Uniti, 31 dicembre- Gli scienziati ritengono che il terribile terremoto avvenuto nel sud-est asiatico abbia reso il nostro pianeta più compatto e abbia perfino alterato il suo movimento di rotazione intorno ai propri assi. Anche la campagna per la ricostruzione del sud-est asiatico della Luther World Relief (LWR), Un’onda di Donazioni ©, ha unificato il mondo, riunendo migliaia di persone (singoli individui e gruppi) che si sono sentite spinte a fare la loro parte per aiutare i milioni di sopravvissuti, le cui vite sono state cambiate per sempre. (…) La LWR, un’importante organizzazione per gli aiuti e lo sviluppo internazionale, ha aggiunto oggi altri 500.000$ ai 70.000 già donati per venire incontro alle necessità dei nostri alleati d’India, Sri Lanka e Indonesia; il denaro servirà per continuare a rifornire i superstiti di acqua, cibo e altri beni. Questa terza ondata di generosità è una piccola parte di ciò che la LWR promette essere una risposta da almeno 4 milioni di dollari (se non di più) alle richieste d’aiuto. (…)

Il progetto “Un’onda di Donazioni” © ha vissuto un momento fatidico il 30 dicembre 2004, quando ha ricevuto una promessa di donazione di 3 milioni di dollari da parte della Thrivent Financial. La famosa agenzia finanziaria ha stanziato 1 milione di dollari perché venga donato subito, nel frattempo ha creato un fondo paritetico da 2 milioni di dollari su cui i suoi 2,8 milioni di clienti potranno versare le loro donazioni, che verranno così raddoppiate fino a tale ammontare. (…)

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=3574

 

Indonesia: attività CICR ad Aceh

Il CICR, già attivo ad Aceh e in stretto contatto con la Croce Rossa Indonesiana (Palang Merah Indonesia, PMI), ha potuto perseguire da subito l’obiettivo di aiutare le vittime locali del terremoto e dello tsunami.

Il 29 dicembre i volontari PMI hanno distribuito 1.000 incerate per rifugi e 1.800 kit per famiglie (articoli per la cucina e l’igiene), forniti dal CICR. Il CICR ha inoltre fornito attrezzature mediche per due ospedali nella capitale della provincia di Aceh e distribuito sacche, guanti e mascherine ai volontari PMI impegnati nel recupero dei corpi. Finora la PMI ed altre organizzazioni hanno raccolto oltre 15.000 corpi nella sola Banda Aceh. Lo stesso giorno è atterrato nella città  un aereo con specialisti CICR e forniture aggiuntive e da allora il team lavora a stretto contatto con la PMI.

Gli ingegneri CICR per le risorse idriche e i servizi sanitari stanno valutando l’accesso dei profughi ad acqua e sanità fornendo servizi sanitari e depurando l’acqua laddove necessario.(…) I delegati visiteranno circa 60 siti dove sono state raccolte persone disperse a Banda Aceh e nel vicino distretto di Aceh Besar. A queste rapide indagini segue la distribuzione immediate di vestiario, articoli per l’igiene e la casa, e materiali utili per un rifugio. Finora 8.500 persone hanno beneficiato dell’iniziativa. Nelle prossime settimane il CICR conta di portare simili aiuti ai circa 300.000 profughi presenti nel nord della provincia. (…)

Lavorando a stretto contatto con la PMI, il CICR ha iniziato a realizzare un sistema per rintracciare e riunire coloro che hanno perso i contatti con le famiglie. Inizialmente i congiunti che non si trovano ad Aceh saranno rintracciabili tramite un telefono satellitare nella sede PMI di Banda Aceh. (…)

http://www.icrc.org/

 

Sri Lanka: Oltre 12,000 famiglie aiutate nel Nord ed Est

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha fornito finora beni essenziali a circa 12.150 famiglie nel nord ed est dello Sri Lanka colpito dallo tsunami il 26 dicembre scorso. Ogni kit comprende un secchio, tre lenzuola, due stuoie di plastica, un set da cucina e sapone. Molte famiglie hanno anche ricevuto lanterne e vestiario. Tutte le distribuzioni CICR sono state effettuate in stretta collaborazione con la Croce Rossa dello Sri Lanka (SLRCS).

Già a poche ore dalla catastrofe CICR e SLRCS hanno iniziato ad aiutare le autorità nelle aree colpite nelle operazioni di evacuazione di centinaia di feriti e di recupero corpi. In aggiunta alle distribuzioni di soccorso su larga scala il CICR ha inoltre fornito attrezzature mediche tra cui vaccini, antibiotici, disinfettanti e bende agli ospedali di Mullaitivu e Kilinochchi. In queste zone e nel distretto di Trincomalee il CICR ha inoltre iniziato a distribuire taniche di acqua ai centri di assistenza che ospitano i profughi. (…)

IL CICR collabora strettamente con i partner del Movimento della Mezzaluna Rossa: La Federazione Internazionale della Croce Rossa e le Società della Mezzaluna Rossa, la Società della Croce Rossa Sri Lanka ed altre società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che inviano personale e beni di soccorso in Sri Lanka.

http://www.icrc.org/

 

I club Rotary si mobilitano in risposta al disastro dello tsunami in Asia  

Evanston, Ill., Stati Uniti – I club Rotary di tutto il mondo hanno risposto rapidamente e continuano a lavorare con tenacia per assistere le comunità interessate dal terremoto e dallo tsunami che ha devastato le regioni costiere dell’Asia meridionale il 26 dicembre. Quale organizzazione di leader professionali basata nelle comunità, il Rotary lavora attraverso i suoi club per fornire aiuto ed assistenza a coloro che hanno subito l’impatto del disastro. Con base ad Evanston, Stati Uniti, il Rotary ha un centinaio di club e migliaia di soci nelle aree colpite: 57 club e 1.600 soci in Sri Lanka, 90 club e 1.750 soci in Indonesia, 362 club e 8.900 soci in Thailandia, e 2.511 club e 89.000 soci in India. 

Il Rotary ha istituito un fondo speciale, Solidarietà in Asia Meridionale, per accettare donazioni per il soccorso. Assegni da versare a The Rotary  Foundation/Solidarity in Asia Meridionale vanno spediti a The Rotary Foundation, P.O. Box 75133, Chicago, IL 60675-5133.  

I soldi provvederanno assistenza immediata e a lungo termine alle comunità colpite, per la ricostruzione. I club Rotary stanno collaborando anche con agenzie assistenziali internazionali, come l’UNICEF e la Croce Rossa, per aiutare a fornire assistenza immediata.  

Informazioni sulle iniziative assistenziali di Rotary saranno continuamente aggiornate sul sito Rotary (www.rotary.org). Esempi di sforzi da parte dei Rotariani includono: 

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/214.html

 

 

Pace e sicurezza

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Effetti dello tsunami sulle mine antiuomo e sugli ordigni inesplosi in Sri Lanka

Gennaio – Durante le valutazioni di emergenza condotte nei distretti di Batticaloa, Jaffna, Kilinochchi, Mullaitivu e Trincomalee per determinare gli effetti dello tsunami del 26 dicembre sulle mine antiuomo e sulla contaminazione degli ordigni inesplosi, iniziate immediatamente dopo l’evento naturale e ancora in corso, sono state raccolte abbastanza informazioni per poter trarre le seguenti conclusioni:

- I comunicati stampa che denunciano la presenza di un elevato numero di mine a largo delle coste dello Sri Lanka che starebbero avvicinandosi alle coste non sono corretti; non ci sono testimoni oculari e le valutazioni del personale tecnico non lo confermano.

- Le mine antiuomo non ostacolano la distribuzione degli aiuti, in quanto la maggior parte delle zone costiere, eccetto quelle di sicurezza, erano già state bonificate. Le tecniche di sicurezza standard per le mine saranno messe in atto in tutte le aree sospette.

- Le notizie di vittime post-tsunami a causa delle mine sono anch’essi non veritiere in quanto non ne è stata registrata nessuna. Quando le informazioni saranno disponibili verranno comunicate a tutti i distretti colpiti.

- Lo tsunami ha sicuramente aumentato il pericolo a cui è sottoposta la popolazione civile, tuttavia questo aumento è contenibile attraverso le procedure di sminamento standard e le adeguate risorse fornite (…)

Non c’è causa di allarme tuttavia c’è necessità di procedure di sicurezza e di una continua azione contro le mine. La natura indiscriminante delle mine antiuomo e la presenza di ordigni inesplosi hanno sempre creato un alto margine di rischio nello Sri Lanka nordorientale e richiedono consapevolezza e cautela. Sebbene tale rischio non sia aumentato vertiginosamente a causa dello tsunami permangono tuttavia alcuni pericoli per la popolazione civile che richiedono una rapida risposta.

http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=2109

 

 

Salute

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L’UNFPA si appella ai donatori per raggiungere la quota di 28 milioni di dollari a favore delle donne e dei bambini colpiti dallo tsunami

Nazioni Unite, New York, 6 gennaio – L’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, sta chiedendo ai donatori di raggiungere la cifra di 28 milioni di dollari per aiutare a soddisfare le necessità primarie di salute, igiene e protezione delle donne e dei bambini in Indonesia, Sri Lanka, e Maldive, i tre paesi più gravemente colpiti dal catastrofico terremoto e conseguente tsunami della scorsa settimana.

L’UNFPA ha sedi in tutti i Paesi colpiti dal disastro e si è attivato immediatamente con i suoi partner per valutare le necessità primarie, fornire medicine salvavita e attrezzature che permettano alle donne in gravidanza di partorire in sicurezza nonché ristabilire il servizio di ostetricia e i servizi sanitari urgenti. Il fondo a anche fornito kit igienici che includevano sapone, panni per lavarsi e pannolini per bambini, a decine di migliaia di donne e alle loro famiglie, molte delle quali hanno perso tutto eccetto gli abiti avevano indosso. L’UNFPA ha già reso disponibili 3 milioni di dollari per una risposta immediata a tutti i Paesi colpiti nonché fondi supplementari per farmaci, attrezzature e forniture di beni primari.

Il nuovo appello ai donatori, che rientra nell’Appello Lampo lanciato dall’ONU giovedì a Giacarta, Indonesia, sarà utilizzato per aiutare l’UNFPA ed i suoi partner, compresi ministeri, ONG locali e agenzia umanitarie sorelle, a soddisfare le necessità secondarie di donne e bambini per i prossimi sei mesi nei tre Paesi più colpiti. (…)

http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=542

 

MSF spiega come sono state impiegate le donazioni per il disastro causato dallo tsunami

4 gennaio – Medici Senza Frontiere (MSF) ha ricevuto una straordinaria manifestazione di solidarietà verso le persone delle aree dell’Oceano Indiano attraverso la rete di uffici sparsi in tutto il mondo. Ad oggi, i contributi che MSF ha ricevuto da quando lo tzunami ha colpito la regione sono stimati a circa 41 milioni di euro. MSF stima di aver ricevuto fondi a sufficienza per la prima fase di lavoro da dedicare a questo disastro umanitario. 

MSF sta lavorando giorno e notte per dare assistenza alle persone colpite in Indonesia, Sri Lanka, India, Tailandia e Myanmar. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane MSF avvierà altri progetti di aiuto. È quindi troppo presto per valutare il costo totale delle operazioni di MSF nelle regioni colpite. Tuttavia, l’organizzazione sente l’obbligo morale di spiegare come saranno utilizzati i fondi raccolti per il disastro dello tsunami e di assicurare che tutti i fondi saranno utilizzati per lo scopo per cui sono stati raccolti. MSF continuerà a valutare l’ammontare del finanziamento necessario, affinché l’obiettivo delle operazioni nelle aree colpite sia chiaro.

In questa emergenza, come in tutte le altre, confidiamo nel continuo supporto delle persone per agire in modo rapido ed efficace. MSF è stata una delle prime organizzazioni internazionali ad intervenire ad Aceh grazie al supporto già a disposizione, e per continuare così anche in futuro abbiamo bisogno che questo supporto continui.

Questi continui fondi di MSF hanno permesso di reagire rapidamente al nuovo disastro umanitario e ai bisogni umanitari in altre zone di crisi in tutto il mondo, come in Dafur devastato dalla guerra, in Sudan e negli oltre 70 paesi in cui opera MSF. Molti di questi paesi hanno estremo bisogno di aiuto urgente.

MSF spera di esprimere la propria gratitudine a tutti i donatori privati che hanno contribuito agli sforzi di MSF nel fornire assistenza e sostegno immediato nell’onda dello tsunami in Asia.

http://www.msf.org/

 

MSF e i 'Rainbow Warrior' di Greenpeace per fornire aiuto medico urgente a Sumatra, Indonesia 

Bruxelles/Djakarta, 3 gennaio – L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) e Greenpeace stanno collaborando per fornire il disperato bisogno di supporto medico ai sopravvissuto del terremoto della scorsa settimana. Il fiore all’occhiello di Greenpeace, il “Rainbow Warrior” e il suo equipaggio di 19 volontari, trasporterà equipaggiamenti, cibo, carburante, medicinali e lo staff medico di MSF a Aceh, a nord di Sumatra, un area difficile da raggiungere per le organizzazioni umanitarie. La nave è partita da Singapore ieri (2 gennaio) ed è previsto che giunga a destinazione nel porto di Medan domani mattina per caricare i rifornimenti prima di partire alla volta di Banda Aceh, all’estremo nordi di Sumatra. (…)

Il Rainbow Warrior è stato utilizzato come elemento di un insieme logistico che includerà anche gli elicotteri, gli aerei e le auto di MSH. (…)

http://www.msf.org/

 

Helen Keller International si unisce alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dallo tsunami

Helen Keller International (HKI), un'organizzazione creata 90 anni fa e che attualmente vanta programmi consolidati in tutto il mondo per la lotta alle cause e dalle conseguenze della malnutrizione, si è unita alle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal disastro dello tsunami. L'organizzazione sta concentrando i propri sforzi per assistere circa 1.740.000 persone in Indonesia, il Paese che ha registrato il più alto numero di vittime, mediante due diverse attività di soccorso.

In primo luogo, la HKI sta distribuendo vitamina A, olio iodato, pasticche di zinco ai bambini al di sotto dei cinque anni, attraverso un'iniziativa chiamata “Somministrazione di Micronutrienti” (SUM). I Micronutrienti come la vitamina A, la iodina e lo zinco costituiscono uno degli strumenti più efficaci e meno dispendiosi per salvare vite umane e prevenire il dilagare di malattie tra le popolazioni colpite da disastri naturali. I bambini sono particolarmente vulnerabili alle malattie nel periodo immediatamente successivo a disastri come quello provocato dallo tsunami. Dissenteria, polmonite e malaria diventano minacce concrete a causa della distruzione delle infrastrutture e dei problemi sanitari che ne conseguono. La vitamina A e lo zinco sono due nutrienti fondamentali in grado di ridurre la mortalità infantile causata da dissenteria del 30-50% e di limitare la gravità e la probabilità di contrarre la dissenteria, la polmonite o la malaria del 30-40%. Oltre a fornire micronutrienti ai bambini, la HKI sta distribuendo un rifornimento mensile di multivitaminici che possono essere consumati sia in situazioni in cui è possibile cucinare che in quelle dove non lo è.

Ad Aceh ed in altre aree colpite dell’Indonesia, la HKI sta conducendo il programma REAP (Valutazione e Prioritizzazione Rapida delle Emergenze) per coordinare le operazioni di assistenza. Attraverso il programma REAP, la HKI sarà in grado di determinare le condizioni e la copertura di assistenza basilare per i prossimi sei mesi. Nelle prime settimane di lavoro, la HKI valuterà le condizioni basiche di vita nelle zone colpite e contribuirà ai servizi fondamentali quali l'approvvigionamento di acqua pulita, la casa, il cibo, l'assistenza medica sanitaria. I dati disponibili sulla diffusione della dissenteria, della polmonite e della malaria e sulla nutrizione saranno raccolti per coordinare la distribuzione di micronutrienti attraverso il programma SUM. Tutte le informazioni raccolte dalla HKI saranno condivise con i gruppi coinvolti nelle operazioni di soccorso e ricostruzione.

http://www.hkworld.org/about/tsunami_relief.htm

 

Counterpart International risponde all’appello dei sopravvissuti alla tragedia del Sud Est Asiatico

Washington, D.C., 30 Dicembre –  In seguito al tragico maremoto che ha ucciso più di 100.000 persone in Asia, Counterpart International, in collaborazione con la canadese SkyLink Aviation Inc e con l’organizzazione Medicine for Humanity, sta prestando assistenza ai sopravvissuti attraverso la distribuzione di medicinali per un valore di  2 milioni di dollari. (…)

Il Presidente di Counterpart International LeLaulu ha dichiarato che i containers per il trasporto marittimo vengono preparati in questi giorni con beni in gardoi di soddisfare le necessità a lungo termine della popolazione colpita.. Il ponte aereo servirà a trasportare medicinali a lunga scadenza come antibiotici, antiallergenici, penicillina, trattamenti antielmintici, pomate, disinfettanti, sali per la reidratazione orale, che saranno distribuiti gratuitamente ad alcune delle comunità più gravemente colpite in Sri Lanka, India, Maldive e Indonesia. (…)

Counter International ha fatto leva su una donazione in contanti di 30.000 dollari della SkyLink per raggiungere due milioni di dollari in medicinali messi a disposizione dal partner Medicine for Humanity, mentre SkyLink trasporta gratuitamente tali medicinali verso le zone colpite. (…) 

Counterpart International e SkyLink coordineranno la distribuzione lavorando a stretto contatto con le comunità locali per valutare le loro condizioni di vita ed assicurarsi che i beni donati siano appropriati alle esigenze delle comunità stesse. 

http://www.counterpart.org

 

 

Energia e sicurezza

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Il CMC dello Sri Lanka è divenuto il centro informazioni di salvataggio nel dopo tsunami

6 January - Il Centro Multimediale della Comunità di Matara (CMC), nel cuore della zona dello Sri Lanka colpita dal disastro, sta diffondendo sulla sua stazione, la Stazione Regionale Meridionale della Sri Lanka Broadcasting Corporation, più di 250 messaggi di persone scomparse al giorno, mentre il suo centro televisivo è stato mobilitato da coloro che gestiscono la crisi. “Gli studenti che normalmente utilizzano i computer sono stati tutti colpiti dallo tsunami, nessuno è tornato, ma la settimana scorsa lo staff del Ministero dell’Informazione ha utilizzato i sei computer del CMC in quanto l’equipaggiamento dell’ufficio governativo locale è andato distrutto”, spiega l’editore Neil Weeratunga. (…) Ma la radio locale sta già facendo molto – agendo come un canale vitale per le informazioni sugli aiuti per il disastro per le decine di migliaia rimasti senza acqua, elettricità, telefono, cibo o riparo e fornendo informazioni sulle persone scomparse, che vengono comparate poi dai ricercatori dell’università.

L’UNESCO sta attualmente supportando lo sviluppo di sei CMC in Sri Lanka. I centri combinano la radio locale e attrezzature televisive pubbliche offrendo istruzioni all’utilizzo del computer, email e accesso Internet. Il raggio di azione della radio è particolarmente importante in situazioni di crisi, ma anche Internet offre un canale vitale per contatti ed informazioni (…)

http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=24324&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

Ambiente e natura

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La barriera corallina e le mangrovie agiscono come ostacoli naturali contro gli tsunami.

Gland, Svizzera, 4 gennaio -  Il terremoto e lo tsunami che hanno recentemente colpito la regione asiatica ci ricordano quanto le comunità costiere sono vulnerabili di fronte ai disastri naturali e quanto alti sono i costi umani, sociali, ecologici ed economici di tali eventi.

Il WWF esprime la più profonda solidarietà nei confronti di coloro che hanno perso la famiglia e gli amici nel disastro, tra cui compaiono alcuni impiegati dello stesso WWF e di altre organizzazioni, e nei confronti di coloro che si trovano a dover ricostruire le proprie vite. Ad Aceh risulta ancora disperso un impiegato del WWF-Indonesia, e un progetto è stato sconvolto dalla tragedia dello Tsunami. Il personale locale è attualmente impegnato in operazioni di soccorso, coordinate dall'ufficio di zona del WWF a Banda Aceh. (…)

Tutto il personale del WWF dislocato nelle isole Andaman indiane e lungo le regioni costiere del Chenai e del Kerala è riuscito invece a scampare alla tragedia ed è ora impegnato nella valutazione dei danni e dell'impatto ambientale di diversi progetti, inclusi quelli che riguardano le comunità costiere di pescatori devastate dal maremoto.

Anche in India, la Corte Suprema ha sospeso le disposizioni che vietano l'abbattimento degli alberi nelle foreste, consentendo l'uso del legname per la ricostruzione nelle isole di Nicobar e Andaman. Il legname raccolto verrà utilizzato per ricostruire o riparare le case danneggiate, creare campi di accoglienza e riparare infrastrutture di edifici pubblici. La disposizione sarà in vigore per sei mesi e non riguarderà le foreste distanti meno di  1000 metri dal mare, il parco nazionale dell'isola e le foreste di mangrovie della costa.

Il WWF sottolinea che il mantenimento di buone condizioni ambientali, assicurate dalle foreste, dalle mangrovie e dalla barriera corallina, può contribuire notevolmente al benessere delle comunità locali in tempi di crisi. (…)

http://www.panda.org

 

L’UNESCO si prepara a estendere il sistema di sorveglianza degli tsunami all’Oceano Indiano

4 gennaio – Il Direttore Generale dell’Unesco Koïchiro Matsuura ha accolto con favore le proposte fatte da diversi paesi per aiutare a creare un sistema di sorveglianza contro gli tsunami nell’Oceano Indiano, simile a quello istituito dall’UNESCO per le coste del Pacifico.

La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC) istituì il sistema di allarme dei maremoti del Pacifico nel 1968. Esso rimane l’unico sistema di allarme territoriale per gli tsunami. Durante i passati cinque anni l’IOC ha regolarmente richiesto la costituzione di un sistema similare per l’Oceano Indiano ed altre regioni a rischio. Gli Stati Membri non hanno dato la priorità alla proposta a causa della relativa rarità del fenomeno al di fuori del Pacifico (…)

Il Sistema di Allarme Tsunami nel Pacifico serve 26 Stati Membri nell’area ed è stato indicato come uno dei programmi scientifici di maggiore successo avente l’obiettivo umanitario di mitigare gli effetti degli tsunami salvando vite e beni materiali. I suoi uffici direzionali sono situati alle Hawaii nel Centro Internazionale per le Informazioni sugli Tsunami (ITIC) e nel Centro di Allerta per gli Tsunami Richard H. Hagermeyer (PWTC). (…)

Agenzie presenti in ciascuno dei paesi partecipanti hanno la responsabilità permanente di educare il pubblico ai pericoli degli tsunami. Sono assistiti in questo compito dal Centro Internazionale per le Informazioni sugli Tsunami (ITIC), che aiuta gli Stati Membri ad allestire sistemi di allarme e a migliorare la preparazione contro i maremoti. L’ITIC fornisce inoltre consigli su come migliorare la comunicazione, le reti di dati, l’acquisizione dei dati e la distribuzione delle informazioni. Inoltre sostiene la ricerca sui maremoti e sui  modi di prevenire la perdita di vite umane e danni materiali. (…)

In base ai dati della Divisione di Scienze di Base e di Ingegneria dell’Unesco, per ogni 100 dollari spesi dalla comunità internazionale nei rischi e disastri, 96 dollari vanno ai soccorsi di emergenza e alla ricostruzione e solo 4 dollari alla prevenzione. Invece ciascun dollaro investito nella prevenzione riduce fino a 25 dollari le perdite intervenute in caso di disastro naturale.

http://portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=24341&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

La distruzione causata dallo tsunami asiatico porta alla ribalta problemi ambientali

L’UNEP stanzia un milione di dollari per la valutazione delle necessità ambientali

Nairobi, Kenya, 30dicembre- Mentre la stima dei morti dovuti al terremoto e allo tsunami avvenuto in Asia s’avvicina alle 100.000 vittime, l’Agenzia per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha dichiarato oggi che gli aiuti per l’emergenza umanitaria hanno la priorità assoluta, ma ci sono anche questioni legate all’ambiente, che rappresentano una minaccia per la salute umana, che devono essere affrontate.

L’Organizzazione ha deciso di creare una task force a Ginevra per coordinare tutti gli input provenienti dal sistema UNEP per identificare e attenuare l’impatto ambientale del disastro, nonché per appoggiare gli sforzi dei paesi colpiti e dell’ONU. L’UNEP ha messo a disposizione 1milione di dollari per far fronte alle principali necessità, che sono state individuate dai singoli governi. (…) L’Agenzia ha anche potenziato il suo ufficio di Bangkok, che è responsabile per le attività nella regione asio-pacifica. Il direttore esecutivo Klaus Toepfer ha dichiarato:” Sebbene l’obbiettivo principale sia salvare vite e combattere le malattie, è anche importante fronteggiare i rischi che sono alla base di questi pericoli: i rifiuti solidi e i liquami, i prodotti chimici industriali, il trattamento delle acque di scolo e la salinizzazione dell’acqua potabile. I danni ai porti e alle infrastrutture industriali potrebbero essere gravi, con rischi nascosti per la salute umana. Probabilmente, per rivitalizzare le comunità locali e il loro sostentamento sarà necessario per ripristinare e proteggere gli ecosistemi vitali naturali, soprattutto le foreste di mangrovie e le barriere coralline”. (..…)

Diversi governi hanno fatto notare all’UNEP l’importanza di sviluppare efficaci sistemi d’allarme precoce. Questo argomento sarà tra i primi punti dell’agenda di una riunione internazionale riguardante lo Sviluppo Sostenibile dei Piccoli Stati-Isola in Via di Sviluppo (SIDS), prevista alle isole Mauritius dal 10 al 14gennaio 2005, e della Conferenza Mondiale sulla Riduzione dei Disastri Naturali (che si terrà a Kobe, in Giappone, dal 18 al 22 gennaio. L’UNEP sarà uno dei principali sostenitori di queste conferenze. (…)

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=414&ArticleID=4692&l=en

 

Questioni ambientali stanno emergendo dal disastro dello tsunami

L’UNEP destina  1 milione di dollari per la valutazione delle necessità ambientali

Nairobi, 30 dicembre – Poiché si teme che il danno mortale del terremoto asiatico e  dello tsunami  ammonti a 100.000 persone, l'assistenza immediata umanitaria rimane la priorità assoluta, ma urgenti questioni ambientali che minacciano la salute umana devono essere tenute sotto controllo, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha affermato oggi.

L'Organizzazione ha deciso di creare una task force a Ginevra per coordinare tutte le immissioni dati dal sistema di UNEP per identificare ed alleviare gli impatti ambientali del disastro e sostenere gli sforzi dei paesi affetti e l'UN. UNEP ha mobilitato 1 milione di dollari per rispondere alle necessità immediate identificate dai governi della regione. “Il nostro appoggio risuona fa eco direttamente alle richieste delle autorità nazionali di esperti ambientali che stimino e mitighino i problemi urgenti. Perciò noi stiamo spedendo esperti per lavorare con i Governi e con i gruppi del  paese delle Nazioni Unite, " ha sottolineato Klaus Toepfer, Direttore Esecutivo di UNEP.  

L'Agenzia ha rafforzato inoltre il suo ufficio a Bangkok, che è responsabile per le attività nella regione dell’Asia (…) 

http://www.unep.org/

 

 

Cultura e educazione

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L’UNESCO inizia a valutare la situazione di archivi e biblioteche nelle regioni del disastro in Asia

5 Gennaio – Come parte della propria assistenza all’Asia colpita dallo Tsunami, l’UNESCO sta valutando la situazione di biblioteche, archivi ed altre istituzioni informative nella regione. Parte di questa indagine è una sua missione di alcuni giorni in Sri Lanka, dove Susanne Ornager dell’UNESCO, Ufficio dell’Organizzazione a Nuova Delhi, inizierà domani delle conversazioni alla Biblioteca Nazionale a Colombo. Precedentemente W. A. Abeysinghe, Presidente della Biblioteca Nazionale e del Comitato di Documentazione dello Sri Lanka (NLDSB), aveva riportato che “un gran numero di biblioteche scolastiche, librerie comunali, biblioteche per bambini, biblioteche appartenenti ad istituzioni religiose…sono andate o completamente distrutte o gravemente danneggiate” ed ha richiamato la comunità internazionale per l’assistenza alla ricostruzione/riparazione delle biblioteche danneggiate ed il restauro dei libri danneggiati e dell’altro materiale librario. (…)

http://portal.unesco.org/ci/en/ev.php-URL_ID=17892&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

I siti dell’Eredità Mondiale nelle regioni colpite dal recente terremoto e dallo tsunami

5 gennaio - Il Direttore-Generale dell’UNESCO, Koïchiro Matsuura, ha offerto il sostegno dell’UNESCO ai paesi devastati dal terremoto presso il litorale di Sumatra e dallo tsunami che ne è derivato. Mr. Matsuura ha detto che “”l’UNESCO si tiene pronto” a sostenere le autorità nazionali entro i suoi settori di competenza e a “fornire qualsiasi cosa gli sia possibile agli sforzi del Coordinatore del Soccorso di Emergenza delle Nazioni Unite.” Numerosi siti che sono inseriti nella Lista dell’Eredità Mondiale dell’UNESCO si trovano nella regione colpita. L’UNESCO, insieme con gli esperti della comunità dell’Eredità Mondiale e le autorità locali, sta mobilitando ogni sforzo per valutare il danno a questi siti. Le informazioni sono attualmente in fase di raccolta e le missioni verranno inviate il più presto possibile in coordinamento con le autorità nazionali, per decidere le azioni appropriate. Assistenza di emergenza sarà anche disponibile tramite il Fondo di Eredità Mondiale per aiutare i paesi colpiti a stabilire dettagliate valutazioni dei danni e piani di restauro. (…)

http://whc.unesco.org/pg.cfm?cid=82&id_news=102

 

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“IMPARARE DALLA CATASTROFE”

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Il Club di Budapest esorta a un dialogo mondiale sulle tappe per costruire una civiltà sostenibile

 

La catastrofe dello tsunami in Asia meridionale ha toccato tutta la comunità umana a un livello e in un modo mai provati finora. La prima risposta della comunità è stata fornire un aiuto d'emergenza che è stato ugualmente senza precedenti  per le sue dimensioni, la sua rapidità e la sua estensione. Questo è un segnale di grande speranza per il nostro futuro comune. A lungo termine, tuttavia, è necessario qualcosa di più: deve essere avviato un dialogo mondiale sui passi concreti  che possono guidarci al di là della presente condizione non sostenibile del mondo  verso una civiltà più stabile, pacifica, e sostenibile.

La catastrofe dello tsunami, col suo costo umano enorme, deve risvegliarci e spingerci ad imparare. Si tratta di un'opportunità storica che non possiamo perdere. Ci troviamo di fronte a questo interrogativo:

Continueremo ad accettare che il mondo sia diviso in modo così iniquo e ingiusto che in alcuni paesi, regioni e continenti non esistano sistemi di allerta per sventare le peggiori catastrofi, sia la loro natura umana o naturale? Che non ci siano infrastrutture adeguate per assicurare un'esistenza dignitosamente umana a tutti quanti? E che solo quando si verifica una catastrofe che coinvolge milioni di persone, questo tocchi la mente e il cuore del resto della comunità umana?

Oppure coglieremo l'opportunità per imparare dall'esperienza di una simile tragedia, per sviluppare la visione e la solidarietà che ci farà vedere l'umanità intera come una sola famiglia, e riordinare le nostre priorità e ristrutturare le nostre relazioni di conseguenza?

Dobbiamo lanciare un processo di discussione e dialogo mondiali per adeguarci al livello al quale le nostre tecnologie di produzione e di comunicazione ci hanno già catapultato: il livello della biosfera nel suo insieme, dove tutti quanti vivono  oggigiorno in interazione e interdipendenza, e dobbiamo anche imparare a vivere con rispetto e solidarietà reciproci. Invitiamo tutti gli esseri pensanti e tutte le organizzazioni  ad orientamento umanitario ad unirsi alla richiesta di un dialogo globale sui modi e mezzi per creare una Civiltà Sostenibile onnicomprensiva e pacifica.

A causa del notevole e rapido sviluppo  tecnologico ed economico, ci ritroviamo in un mondo dalle grandi sfide e vaste possibilità, un mondo in cui forse per ogni persona potrebbe essere disponibile un benessere dieci volte più grande di cento anni fa. Eppure, mai nella storia  dell'umanità le possibilità di sviluppo e di benessere delle persone sono state meno eque e meno giuste, e mai come ora le fondamenta ecologiche del nostro mondo sono state in maggior pericolo. La globalizzazione dell'economia mondiale ha creato un vuoto di valori e una grande ineguaglianza di potere e ricchezza. Non abbiamo saputo riconoscere i valori umani fondamentali, comune risorsa di tutte le persone eticamente motivate, e non abbiamo saputo applicarli ai problemi del nostro mondo in rapida unificazione. Un osservatore imparziale potrebbe definire il livello di sviluppo dei nostri valori morali e le pratiche ad essi associate soltanto come barbarici. Essi non riescono a risolvere i problemi di fronte ai quali ci troviamo, come la povertà mondiale, la distruzione progressiva dell'ambiente, schemi cronici di violenza, e innumerevoli altri. Come è possibile che in un mondo dalla opulenza favolosa vi siano ancora delle voci che cercano di giustificare la fame e la povertà di miliardi di persone, la presenza delle malattie croniche e delle epidemie, nonché la persistenza della  disperazione e dello sconforto? Il cinismo e l'indifferenza di questo genere disprezzano il valore della vita umana.

L'umanità ha urgente bisogno di un dialogo globale che sia al tempo stesso esauriente e intenso, volto a  civilizzare la nostra co-esistenza globale, un dialogo approfondito su una civiltà nuova che consideri l'umanità diversa seppure indivisibile. Da tempo ormai siamo in possesso di risorse sufficienti e di adeguati mezzi tecnici per garantire che nessuno debba soffrire la fame, che tutti i popoli della terra abbiano accesso alle cure mediche di base, che tutti possano apprendere a leggere e a scrivere, e dispongano di possibilità di apprendimento durante tutta la vita, per far sì che ogni essere umano sia in grado di contribuire attivamente allo sviluppo della società. Per poter realizzare il nostro reale potenziale avremmo bisogno soltanto di una frazione di quanto i governi nel mondo spendono solo per la sicurezza - un tipo di sicurezza che lascia la maggior parte delle nazioni e della gente in una crescente insicurezza.

Soltanto un mondo che garantisca una sicurezza personale e nazionale e uno sviluppo creativo per tutti i suoi cittadini, può essere un mondo sicuro per tutti. Se non aumentiamo i salari nelle regioni povere del mondo, i salari delle regioni ricche diminuiranno inevitabilmente. Se non poniamo termine al taglio delle foreste tropicali, il clima diventerà ostile per tutti. La pace, la sicurezza, l'occupazione, il benessere, la libertà, la sostenibilità: qualunque sia il valore al quale ci riferiamo, in un mondo interdipendente questi valori possono essere protetti e sviluppati soltanto quando essi riguardano tutti e da tutti sono presi sul serio. Quanto prima e quanto più ci considereremo una parte di una comunità mondiale integrale, tanto più grandi saranno le nostre prospettive per un futuro pacifico e sostenibile.

www.clubofbudapest.org

 

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 Prossimo numero: 4 febbraio

 

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E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite.

L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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