Good News Agency – anno V, n° 3
Settimanale - anno V, numero 3 – 5 marzo 2004
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 48
paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica
Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta
dall’UNESCO quale “attore
del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle
organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/
Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo
Solidarietà – Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza
Ambiente e
natura – Cultura e educazione
Editoriale - 8 marzo,
Giornata internazionale della
donna: Essere donna, oggi
(top)
Roma/Ginevra,
24 febbraio -- È da oggi legge vincolante per i paesi che la sottoscrivono la
Convenzione di Rotterdam sulla procedure di Previo Consenso Informato (PIC) per
alcuni prodotti chimici e pesticidi rischiosi nel commercio internazionale. (…)
Sostenuta congiuntamente dalla FAO e dall'UNEP, la Convenzione di Rotterdam
mette in grado i paesi di decidere con cognizione di causa quali sostanze
chimiche potenzialmente rischiose importare e quali escludere. Nel caso in cui
il commercio è consentito, un utilizzo sicuro delle sostanze è facilitato
dall'obbligo imposto dalla Convenzione di apportare l'etichettatura e fornire
tutte le informazioni sui possibili rischi per la salute e l'ambiente. (…)
La
Convenzione copre inizialmente 27 prodotti chimici, ma altri 15 tra sostanze
chimiche e pesticidi individuati nel corso delle procedure PIC, saranno inclusi
in occasione della prima riunione della Conferenza delle Parti. Tra
questi una serie di pesticidi altamente tossici presenti nel commercio
internazionale come il monocrotophos e il parathion, e 5 altre forme di
amianto, tra cui l'amianto chrysotile, che rappresenta il 90 per cento
dell'amianto usato e commerciato attualmente. (…)
La Valletta, Malta - Incontro Consiglio Presidenti
Assemblea Generale per discutere su contributi a riforma ONU e rivitalizzazione
Assemblea
19
febbraio – Il Consiglio dei Presidenti dell’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite ha tenuto una riunione straordinaria a La Valletta, Malta nei giorni 4 –
5 febbraio 2004. (…) Il Consiglio ha discusso sul ruolo presente e futuro
dell’ONU, sulla rivitalizzazione dell’Assemblea Generale, sulla promozione
degli obiettivi della Dichiarazione del Millennio e, in particolare, su come il
Consiglio possa sostenere e promuovere gli ideali dell’organizzazione e
contribuire alla sua riforma.(…)
Il
Presidente dell’ottantacinquesima sessione dell’Assemblea Generale, Julian R.
Hunte, ha delineato al Consiglio il lavoro sinora svolto dalla sessione,
compreso l’eccellente risultato ottenuto dal Dialogo di alto livello sul
finanziamento allo sviluppo ed altri importanti aspetti del lavoro della
sessione stessa.
Hunte
ha inoltre tracciato le disposizioni chiave contenute nella risoluzione 58/126
intitolata “Rivitalizzazione del lavoro dell’Assemblea Generale” adottata
dall’Assemblea Generale il 19 dicembre 2003. Il Consiglio ha offerto pieno
sostegno alla realizzazione completa di tale risoluzione, che segue precedenti
iniziative di rinnovamento e che potenzierebbe l’autorità e il ruolo dell’Assemblea Generale, ai cui
metodi di lavoro apporterebbe miglioramenti significativi. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/ga10229.doc.htm
Ginevra/Nairobi,
18 febbraio – Il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha oggi
annunciato che la Convenzione di Stoccolma sui prodotti inquinanti organici
persistenti (POP), stipulata nel 2001, sarà legalmente vincolante a partire dal
17 maggio 2004. Il conto alla rovescia all’entrata in vigore del trattato è
partito lo scorso 17 febbraio quando la Francia è diventata il cinquantesimo
paese a ratificare l’accordo. (…) Alla prima sessione della Conferenza dei
Partiti della Convenzione (COP 1), che si terrà a Punta del Este all’inizio del
2005, i governi si adopereranno per
passeranno rapidamente all’azione.
Una
delle priorità del meeting sarà l’assistenza ai paesi nella lotta alla malaria
sostituendo DDT con soluzioni alternative maggiormente sicure ed efficaci. La COP creerà anche un Comitato per la
valutazione di altri prodotti chimici e pesticidi che potrebbero unirsi ai 12
POP presenti nell’elenco stilato inizialmente (…). Un ulteriore obiettivo prioritario
per la COP sarà quello di definire linee guida per la promozione delle
“migliori pratiche ambientali” e delle “migliori tecniche disponibili” che
possono ridurre o eliminare le quantità di diossina e furans (forse i più
tossici tra i POPs) rilasciate da una vasta gamma di fonti industriali e di
altro tipo. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep204.doc.htm
(top)
Domande d'asilo: netta diminuzione nel
2003
24
febbraio - In base al rapporto presentato oggi dall'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), nel 2003 nei 36 paesi industrializzati
presi in esame sono state inoltrate complessivamente 463mila domande d'asilo,
per una diminuzione del 20% rispetto all'anno precedente. Si tratta della cifra
più bassa registrata dal 1997 e della terza più bassa dal 1988.
Le domande d'asilo presentate nel 2003 nei paesi dell'Unione Europea sono state
288mila, il 22% in meno rispetto all'anno precedente. Anche in questo caso, si
tratta della cifra più bassa dal 1997, ben al di sotto del record del 1992 -
durante la guerra nei Balcani - quando furono inoltrate 669mila richieste. Non
sono disponibili le cifre relative alle domande presentate nel 2003 in Italia,
che quindi non è compresa nelle statistiche.
"Accolgo con favore queste notizie"
ha dichiarato l'Alto Commissario per i Rifugiati Ruud Lubbers. "Il numero
di domande presentate dai gruppi nazionali di richiedenti asilo
tradizionalmente più numerosi - come gli afghani, gli iracheni e i
serbo-montenegrini - ha registrato una diminuzione, a testimonianza degli
importanti positivi sviluppi nei paesi e regioni d'origine. Tuttavia non
possiamo fermarci qui. Il miglioramento in alcuni paesi è ancora fragile ed è
necessario continuare ad investire in assistenza e risorse nelle regioni di
origine di richiedenti asilo e rifugiati per fare in modo che non si verifichi
un'inversione di tendenza". (…)
Il
rapporto statistico "Asylum Levels and Trends: Europe and non-European Industrialized
Countries, 2003" è disponibile sul sito www.unhcr.ch
Burundi: nuovi ritorni a casa dei
rifugiati in Tanzania
Ginevra,
20 febbraio - Dall'inizio del 2004, oltre 12mila rifugiati burundesi sono
finora rimpatriati dai campi della Tanzania. Il ritmo dei ritorni si sta
oltretutto intensificando grazie ad un nuovo percorso di attraversamento della
frontiera che consente l'accesso ad aree del paese precedentemente
inaccessibili. (…)
Oltre 320mila rifugiati burundesi vivono
tuttora nei campi della Tanzania. L'UNHCR ha iniziato ad agevolare i rimpatri
nel 2002, ma fino a quell'anno aveva circoscritto, per motivi di sicurezza, i
convogli organizzati alle province del Burundi settentrionale e centrale. A
partire dal 2004, facendo seguito all'accordo sul ‘cessate il fuoco' e sulla
cogestione dei poteri da parte del governo e del principale gruppo di ribelli,
l'FDD, le migliori condizioni di sicurezza hanno aperto nuove prospettive per i
rimpatri dei rifugiati e per una massiccia presenza dell'UNHCR in nuove aree
del paese. Complessivamente, dal 2001 al 2003, circa 148mila rifugiati
burundesi hanno fatto ritorno a casa, 70mila dei quali con l'assistenza
dell'UNHCR.
18
febbraio – Il Brasile è l’ultimo Paese latino americano in ordine di tempo ad
avere creato un comitato responsabile per la diffusione e l’attuazione delle
norme umanitarie. Il comitato è stato inaugurato il 12 febbraio al Itamaraty
Palace, sede del Ministero per gli Affari Esteri a Brasilia, durante una
cerimonia presieduta dal ministro Celso Amorim. L’evento ha visto la presenza
di tutti i membri del comitato, i quali rappresentano i ministeri degli Esteri,
della Giustizia, della Difesa, della Sanità,
Cultura e Istruzione, il Gabinetto presidenziale nonché il Segretariato
speciale per i diritti umani ed il Congresso nazionale. La Croce Rossa
Brasiliana ed il Comitato internazionale della Croce Rossa, che ha spinto
fortemente per la creazione del comitato, avranno lo status di osservatori
permanenti. (…)
“Pane e rose” o “Pane e pace”?
Era
l'8 marzo 1908 quando 15.000 donne marciarono sulla città di New York
reclamando una riduzione dell'orario di lavoro, un salario migliore, il diritto
di voto e l'abolizione del lavoro minorile, e sintetizzarono queste richieste
nello slogan "Pane e Rose": la sicurezza economica (il pane) unita ad
una migliore qualità della vita (le rose). Dal 28 febbraio dell'anno successivo
fino allo stesso mese del 1913, nell'ultima domenica di febbraio fu osservata
la ricorrenza di quel lontano giorno, sebbene con vicende alterne.
Dopo
alcuni anni, dalla parte opposta dell'oceano, dopo aver subito la perdita di
due milioni di soldati, le donne russe decisero di scioperare per "pane e
pace", scegliendo proprio l'ultima domenica del mese di febbraio. Era il
1917: secondo il calendario giuliano, allora in uso in Russia, la data era
quella del 23 febbraio, corrispondente all'8 marzo del calendario Gregoriano,
in uso nel resto del mondo! Quattro giorni dopo, lo Zar di Russia fu costretto
ad abdicare ed il Governo provvisorio che si insediò concesse alle donne il
diritto di voto.
A
distanza di quasi un secolo, la Giornata Mondiale delle Donne è ormai divenuta
un evento internazionale, adottata dal 1977 dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite: la commemorazione dei diritti delle donne e delle battaglie da
loro condotte per ottenerli.
Quest'anno,
per il secondo anno consecutivo, l'organizzazione statunitense Women of Vision
& Action (WOVA), ha organizzato una Riunione Internazionale delle Donne
(Gather The Women), dando vita a meeting regionali in ogni angolo degli Stati
Uniti ed in ben 67 paesi del mondo.
Questo
evento è stato preceduto da una conferenza tenutasi a San Francisco
nell'ottobre dello scorso anno: "Weaving A World That Works". Alla
conferenza hanno preso parte le delegate di oltre venti organizzazioni non
profit statunitensi (in rappresentanza di oltre 50.000 membri), nonché delegate
provenienti dal Congo, dal Medio Oriente e dall'Australia.
Lo
scorso anno "Gather The Women" ha visto la realizzazione di oltre 450
eventi in oltre 27 paesidiversi.
WOVA
è una organizzazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è realizzare una
rete di supporto e collegamento tra donne di tutto il mondo, che si riconoscono
in una visione e in una azione basata su valori spirituali, quali ingredienti per
dare vita ad un positivo cambiamento nel mondo. [F. G.] Fonte: Women of Vision & Action
(top)
Il Presidente del Brasile Lula lancia
iniziative per la foresta di Caatinga e le sue
comunità
20
Febbraio – Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha fatto un importante passo
per conservare la foresta di Caatinga - dalle caratteristiche uniche, situata
nel Brasile nord-orientale, regione con tendenza all’inaridimento - con il
lancio di un’iniziativa del valore di 27 milioni di dollari all’inizio di
questo mese. Il progetto migliorerà anche i mezzi di sussistenza nella regione,
una delle zone più povere, con una popolazione di 18,5 milioni di abitanti. (…)
La
foresta è la casa di molti animali e di più di 20,000 specie di piante. Copre
il 10 per cento dell’area del paese, ed il suo legno alimenta le acciaierie
locali, le industrie del mattone e dei laterizi e quasi tre quarti delle
fattorie rurali piccole e medie.
L’eccessivo taglio degli alberi sta causando l’erosione del suolo che degrada
il territorio e riduce la qualità dell’acqua, diminuendo consistentemente la
produttività economica e minacciando la vita degli animali e delle piante.
Il
progetto, amministrato dall’ UNDP, svilupperà una struttura per guidare la
conservazione e l’uso sostenibile delle risorse della foresta per 160 comunità
e per determinare il più appropriato utilizzo della terra nelle diverse aree; e
opererà anche con le industrie e le comunità per migliorare i forni alimentati
a legna, affinché funzionino più efficientemente e in modo più pulito. (…)
http://www.undp.org/dpa/index.html
Consiglio Economico e Sociale rivede
sforzi per fermare povertà nei 50 paesi più poveri
17
febbraio – Il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) ha oggi riunito alti
funzionari delle Nazioni Unite, nonché donatori e presidenti di istituzioni internazionali,
per esaminare gli sforzi compiuti nel mondo per risollevare le 50 nazioni più
povere –- e i loro 720 milioni di abitanti – dalla miseria e dalla instabilità.
Nel
corso di un incontro preparatorio al suo segmento ad alto livello, che si riunirà
dal 28 al 30 giugno, il Consiglio ha rivisto nella giornata odierna i progressi
fatti, a partire dall’adozione di un piano d’azione avvenuta a Bruxelles nel
2001, nella mobilitazione delle risorse per lo sradicamento della povertà nei
paesi meno sviluppati. Il Programma d’Azione di Bruxelles, una serie di impegni
chiave per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, include sette impegni
specifici sottoscritti dai paesi meno sviluppati e dai loro partner per lo
sviluppo, compresa la mobilitazione di risorse finanziarie così come lo
sviluppo politico, commerciale e sostenibile.
La
finlandese Marjatta Rasi, prima donna a capo del Consiglio, ha sottolineato
come arrestare l’ondata di povertà per i paesi meno sviluppati dipenda in
ultima istanza da sforzi continui a livello nazionale, regionale e globale,
basati sullo spirito di responsabilità reciproca e di partenariato globale
ottenuto a Bruxelles. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/ecosoc6102.doc.htm
Ente governativo per il Protocollo di Cartagena
sulla biosicurezza tiene il suo primo incontro a Kuala Lumpur, 23 - 27 febbraio
Montreal,
15 febbraio (UNEP) -- Oltre 1.000 delegati in rappresentanza di governi ed
importanti organizzazioni si riuniranno nella città malese di Kuala Lumpur, dal
23 al 27 febbraio 2004, in occasione del primo meeting della Conferenza delle
Partii aderenti al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza (COP-MOP 1).
Il
Protocollo fu adottato nel gennaio 2000 come accordo aggiuntivo alla
Convenzione sulla diversità biologica (CBD).
Suo obiettivo è la protezione della diversità biologica dai rischi
potenziali derivanti da organismi viventi modificati (LMO), ovvero da quelli
comunemente definiti organismi geneticamente modificati (OGM), prodotti dalla
moderna biotecnologia.
L’incontro,
di cinque giorni, toccherà diverse tematiche centrali per l’implementazione del
Protocollo, tra cui: condivisione di informazioni e stanza di compensazione per
la biosicurezza; preparazione di strutture; responsabilità e nuovo indirizzo;
adempimenti; e ancora: trattamento, trasporto, imballaggio e identificazione di
organismi viventi modificati. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep203.doc.htm
L’UNCTAD pubblica nuove linee guida
sulla contabilità ambientale delle multinazionali, adottate per prima dalla
CIBA Specialty Chemicals
Ginevra,
13 febbraio (UNCTAD) – La Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo
sviluppo (UNCTAD) annuncia oggi la pubblicazione delle nuove linee guida sugli
indicatori di efficienza ecologica che legano la performance ambientale delle
società alla loro performance finanziaria. Le linee guida sono state adottate
dalla Ciba Specialty Chemicals, che sarà così la prima multinazionale a basare
il proprio reporting ambientale sul modello dell’UNCTAD.
Il
“Manuale per i creatori e gli utilizzatori degli indicatori di efficienza
ecologica” è la prima pubblicazione sul sistema di contabilità ambientale per
standardizzare la presentazione e la divulgazione della performance ambientale
delle società e come questa si relazioni ai risultati finanziari. Viene
descritto un metodo per fornire informazioni sistematiche e coerenti sulla
performance ambientale nel tempo. Tali informazioni non possono essere valutate
con il modello contabile convenzionale, ma sono richieste in modo sempre più
crescente dagli azionisti, specialmente nell’era post-Enron. Le linee guida
soddisfano questa necessità utilizzando indicatori di performance finanziari ed
ambientali per misurare il progresso di una società nel rispettare la
sostenibilità ambientale. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/tad1973.doc.htm
Bankok,
9 febbraio (UNEP) – È stato lanciato un nuovo progetto del Programma delle Nazioni
Unite per l’Ambiente (UNEP) per aiutare a rendere più ecologico il crescente
consumismo della classe media asiatica. Con le ultime stime che indicano come
il mercato azionario tailandese abbia più che raddoppiato il proprio valore
nello scorso anno e con la Cina che ufficialmente progetta di quadruplicare la
propria economia entro il 2020, l’UNEP afferma che ci sono ora più consumatori
“dal reddito medio e alto” (quelli che guadagnano più di 7.000 dollari l’anno)
in Asia e nel Pacifico che nell’Europa Occidentale e nel Nord America insieme.
E
come se le strade delle metropoli della regione non fossero ancora
sufficientemente trafficate, l’UNEP afferma che potrebbero circolare 200
milioni di nuovi veicoli sulle strade del pianeta, due volte il numero attuale
degli Stati Uniti, se India, Indonesia e Cina raggiungessero le cifre medie
globali di auto di proprietà.
Il
progetto finanziato dall’Unione Europea, denominato Sustainable Consumption
Asia o “SC.Asia”, ha lo scopo di trasferire la conoscenza e l’esperienza sui
temi di consumo dai paesi europei a quelli asiatici. Secondo il capo progetto,
il rappresentante dell’industria per l’UNEP di stanza a Bangkok Niclas Svenningsen, l’Asia si troverà ad
affrontare un disastro ecologico se i livelli di consumo raggiungeranno quelli
attualmente presenti in Europa o Nord America. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/UNEP200.doc.htm
I direttori delle tre agenzie ONU
incontrano il Presidente Chirac - Un modello a doppio binario: aiuti
d'emergenza ed investimenti per uno sviluppo duraturo
Parigi/Roma,
1 marzo -- In un incontro avvenuto oggi con il Presidente francese Jacques
Chirac, i direttori delle tre agenzie dell'ONU con sede a Roma, hanno accolto
con grande favore il rinnovato interesse nei confronti del problema della fame
e della povertà rurale, ed hanno ripetuto il proprio impegno ad intensificare
l'appoggio ai paesi per dimezzare fame e povertà entro il 2015, uno degli
obiettivi prioritari della Dichiarazione del Millennio firmata nel 2000.
L'incontro
di oggi fa seguito alla Dichiarazione Congiunta dello scorso gennaio
sottoscritta dal Presidente francese Jacques Chirac, dal brasiliano Luiz Inácio
Lula da Silva, dal cileno Ricardo Lagos, e dal Segretario Generale dell'ONU
Kofi Annan. La Dichiarazione Congiunta ha proposto nuovi meccanismi
finanziari per accelerare il cammino verso l'eliminazione di fame e povertà.
(…)
Nel
corso dell'incontro con il Presidente Chirac, i direttori delle tre agenzie
hanno discusso di strategie concrete per rafforzare i tentativi che i paesi in
via di sviluppo fanno per uscire dalla fame e dalla povertà. Tra l'altro
hanno affrontato questioni relative alla produzione agricola, alla gestione del
territorio e delle risorse idriche, alle infrastrutture rurali, ai programmi
che forniscono mezzi di sostentamento durevoli per le comunità, ai programmi
nutrizionali e di alimentazione scolastica. (…)
Le
tre agenzie si sono dichiarate disposte, con risorse aggiuntive, ad aumentare
progressivamente le proprie attività a sostegno dei governi nazionali che
dimostrino un impegno concreto nel ridurre fame e povertà nei loro paesi.
Il
Governo francese da parte sua, ha salutato con favore l'opportunità di lavorare
insieme con le tre agenzie dell'ONU con sede a Roma per mobilitare maggiori
risorse e generare una maggiore sensibilizzazione nei confronti della lotta
contro la fame e la povertà rurale.
media-office@fao.org Christiane.Berthiaume@wfp.org s.mcguire@ifad.org
(top)
I Pediatri al premio Rotary International per il
Progetto Polio
Washington,
D.C., 20 febbraio – L’Accademia Americana di Pediatria (AAP) presenterà domani
il suo Premio di Eccellenza nel Sevizio Pubblico (EPSA) al Rotary
Internazionale per il suo lavoro nell’eradicazione della poliomielite in tutto
il mondo. Ogni anno l’AAP conferisce onorificenze ai funzionari nazionali e
alle organizzazioni per servizi eccezionali a favore di bambini e adolescenti e
la cura della loro salute.
“I Rotariani sono degli attivi sostenitori dei
bambini. Essi hanno raccolto 500 milioni di dollari, e consegnato vaccino in
tutto il mondo per impedire ai bambini di contrarre malattie che portano alla
paralisi e che minacciano la vita” ha detto il Presidente dell’AAP dottor
Carden Johnston, “I Rotariani, come i pediatri, sanno che la prevenzione è
molto meglio che la cura.”
Il
Rotary è un’organizzazione di 1,2 milioni di esponenti di punta nel campo degli
affari e delle professioni in oltre 160 paesi che svolgono un servizio
umanitario e contribuiscono a costruire buona volontà e pace nel mondo. La
leadership del Rotary basata nelle comunità, il sostegno volontario e il
finanziamento iniziale per il vaccino nel 1985 sono stati gli elementi
catalizzatori per la risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Salute nel 1988
di sradicare la poliomielite. L’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della
Poliomielite, in parte capeggiata dal Rotary, ha contribuito a ridurre i casi
di polio da circa 350.000 nel 1988 a meno di 1.000 casi nel 2003. (…)
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/184.html
ONU HABITAT
in aiuto delle vittime del terremoto in Iran
Bam, Iran, 19 febbraio – ONU ABITAT è stato invitato
dall’Iran a fornire assistenza nella ricostruzione della storica Silk Road
della città di Bam a seguito di un devastante terremoto, che ha avuto per
conseguenza la perdita di oltre 43.000 vite e distrutto abitazioni, scuole,
uffici e altre infrastrutture. (…)
Con le frequenti
scosse sismiche successive, la città è ricoperta di macerie e quelle famiglie
le cui case non sono state completamente distrutte hanno timore a farvi
ritorno, mentre altre restano troppo traumatizzate per iniziarne lo sgombro. Ma
con il sostegno di almeno 75 ONG, agenzie internazionali e organizzazioni
umanitarie dell’ONU, il governo è stato in grado di intraprendere con efficacia
le operazioni di soccorso.
Il governo iraniano sta ora valutando di varare un
programma di ricostruzione, che si intende portare a termine sulla base del
progetto base revisionato della città. Una squadra di valutazione di due
componenti di ONU ABITAT, che ha visitato Bam dal 5 al 14 febbraio, ha corretto
il modo di affrontare efficientemente le esigenze di ricoveri per le famiglie
colpite dal terremoto. (…)
http://www.unhabitat.org/iran.asp
Un unico
programma di sviluppo per la comunità locale in Afghanistan
Kabul, 16 febbraio – Un nuovo Programma di solidarietà
nazionale (NSP) finalizzato a rinforzare la rete di circa 30.000 istituzioni di
comunità locali indipendenti è stato istituito dal governo con il supporto di
ONU-HABITAT. Il programma, iniziato nel dicembre 2003 e avviato ad espandersi
rapidamente nei mesi a venire, rappresenta un’importante pietra miliare negli
sforzi di ricostruzione del governo afgano per aiutare a ricostituire la
fiducia tra gli stessi cittadini e con il governo. Vero fiore all’occhiello, il
NSP è il maggiore e più visibile dei programmi di sviluppo governativi e di
capitale importanza per la sua strategia di ricostruire il paese dopo 23 anni
di guerra.
Con più di un decennio di esperienza nelle città
dell’Afghanistan, ONU-HABITAT è il maggiore di oltre 20 partner che operano nel
programma, con la parte preponderante del finanziamento da parte della Banca
Mondiale e il co-finanziamento di numerosi altri donatori. Un totale di 302.550
dollari di donazioni è stato approvato per progetti che vanno dalle scuole ai
bagni pubblici, alla fornitura di acqua, strade, ponti, tessitura di tappeti e
mini generatori idroelettrici.
Le comunità si sono loro stesse impegnate per oltre
30.000 dollari di sostegno in natura. Esse opereranno con il governo tramite
rappresentanti eletti a ballottaggio segreto al loro Consiglio per lo Sviluppo
Comunitario (CSC). Regolari consultazioni e il consenso tra i membri della
comunità è un principio molto importante del programma. (…)
http://www.unhabitat.org/afghan_kabul.asp
(top)
Il Centro arabo israeliano per la pace: una nuova
iniziativa della rivista giovanile Crossing Borders
18
Febbraio - Mentre i leader politici dibattono sul lento e tormentato percorso
della pace secondo la road map in Medio Oriente, la gioventù ebrea ed araba
della regione si è resa capace di esprimere il proprio pensiero, personale e
politico, su ciò che significa crescere in tempo di conflitto. Il numero di
gennaio/febbraio 2004 della rivista letyteraria della gioventù del medio
oriente, Crossing Borders, costituisce un vero e proprio forum aperto a tutti i
giovani perché condividano opinioni ed esperienze. Responsabile del progetto in
Israele è il Centro israelo-arabo per la pace, Givat Haviva.
Crossing
Borders apre con due potenti editoriali, firmati da Jihan Abdallah di
Gerusalemme Est e da Bakria Mawasi di Nazareth, caratterizzati da una visione
di speranza sulla possibilità di una coesistenza palestinese ed israeliana, e
da un'esortazione ai giovani: il potere di un cambiamento positivo è nelle loro
mani. Jihan Abdallah chiede: cosa abbiamo fatto mentre la violenza, l’odio, e
la discriminazione ci circondavano? Ci siamo dati da fare per cambiare le cose,
o siamo stati meri spettatori?
E’
evidente che i giovani che riempiono le pagine di questa edizione di Crossing
Borders, con le loro speranze e delusioni, vittorie e tragedie personali,
stanno cambiando il panorama politico e sociale delle loro comunità. I loro interventi riflettono le loro lotte
personali d'identità, in quanto ebrei, musulmani, cristiani; e in quanto
palestinesi, arabi, israeliani. Si cimentano con domande sulla giustizia e
sulla moralità, ed esprimono i loro punti di vista sulle ineguaglianze sociali.
(…)
16
febbraio – La scorsa settimana dieci ragazzi hanno potuto riabbracciare le loro
famiglie in un’area rurale del Burundi dopo aver prestato servizio come bambini
soldato in violazione delle leggi internazionali.
Le
loro storie sono molto differenti ma hanno un unico denominatore. Molti sono
fuggiti dal Burundi con lo scoppiare delle ostilità nel 1993 ed hanno vissuto
in campi profughi in Tanzania dove sono stati reclutati da gruppi armati per
combattere prima in Burundi e successivamente nel Congo orientale. Altri sono
stati portati via dai gruppi armati durante le lezioni in Burundi e portati a
combattere in Congo. Tutti i ragazzi avevano meno di 15 anni quando sono stati
reclutati, il più giovane era undicenne; la maggior parte ha preso parte in
prima persona agli scontri, altri invece portavano le munizioni; molti sono
stati feriti o si sono ammalati e sono stati lasciati a se stessi.
Chi
per un motivo, chi per un altro, tutti e dieci sono arrivati ai centri di
transito nel Congo orientale, dove sono stati visitati da alcuni delegati del
CICR, che si è impegnata a rintracciare le famiglie in Burundi e a metterli in contatto tramite i messaggi
della Croce Rossa (brevi messaggi personali ai parenti non raggiungibili a
causa dei conflitti armati). (…)
Vietnam – La Germania offre quest’anno 1
milione di dollari per la rimozione di mine e UXO
12
febbraio – La Germania donerà quest’anno un milione di dollari per aiutare le
province centrali di Thua Thien Hue e Quang Tri a rimuovere mine e materiale
militare inesploso (UXO), ha annunciato ieri l’Ambasciata tedesca nella
capitale vietnamita di Hanoi. (…)
La
Germania aiuterà le province ad accrescere la consapevolezza delle minacce e
pericoli dei materiali militari, contrassegnando le zone esplosive e
addestrando a tale compito i soldati. Da parte vietnamita verranno spesi circa
500.000 dollari per il miglioramento delle installazioni infrastrutturali nelle
zone.
Le
province di Thua Thien Hue e Quang Tri sono state duramente colpite dalla
guerra con circa il 50% del loro territorio reso non disponibile a causa della
quantità di mine e bombe inesplose. Dal 1975 l’UXO ha comportato la perdita di
più di 3.000 vite umane e 6.000 feriti a Quang Tri.
http://www.unhabitat.org/afghan_kabul.asp
Ginevra, 12 febbraio (Servizio informazioni
delle NU) – Alla Conferenza sul disarmo è stato approvata oggi all’unanimità
una decisione relativa all’aumento dell’impegno della società civile. Ci sono
state inoltre dichiarazioni da parte di Polonia, Cina, Repubblica Democratica
della Corea e Stati Uniti su come avviare trattative concrete durante la
Conferenza, ed anche su temi relativi alla non proliferazione delle armi
nucleari e al disarmo nucleare.
Tra
le altre cose, la decisione relativa alla società civile afferma che le
organizzazioni non governative (ONG) saranno legittimate a distribuire
materiale scritto ai membri della Conferenza al di fuori della Camera di
Consiglio, due volte per sessione annuale. Dopo che la Conferenza adotterà un
programma di lavoro, sarà organizzato un incontro plenario informale per
sessione annuale così che le ONG possano parlare alla Conferenza. Questo potrà
essere fatto solo dalle ONG le cui attività si riferiscono al lavoro della
Conferenza stessa. Sarà inoltre organizzato un processo di selezione formale
per considerare le richieste di partecipazione delle ONG. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/dcf435.doc.htm
Il Segretario Generale dell’ONU, il Segretario di Stato degli Stati Uniti e
il Ministro degli Esteri francese insieme per un’azione efficace
6 febbraio - “Approfittiamo tutti di questa
opportunità per porre fine ad un incubo lunghissimo che ha sconvolto l’umanità.
Consolidiamo la pace e rendiamo il processo di pace irreversibile”: queste le
parole di Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, durante una
conferenza di due giorni per le necessità di ricostruzione della Liberia conclusasi
oggi con un manifestazione per la raccolta fondi a livello ministeriale.
Le
varie organizzazioni ed i governi hanno raccolto 500 milioni di dollari a
favore di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, contro la cifra
necessaria stimata di 660 milioni di dollari per due anni. Tuttavia, cinque
importanti donatori hanno fatto la loro donazione solo per il 2004 ed hanno
indicato possibili ulteriori donazioni per l’anno successivo. Sono stati
raccolti fondi anche per altri tipi di assistenza come l’assistenza tecnica e
la cancellazione del debito pubblico del Paese. La Conferenza, organizzata dal
Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDG), è stata sponsorizzata dagli
Stati Uniti, la Banca Mondiale e la Nazioni Unite. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/AFR827.doc.htm
In Gran Bretagna dibattito pubblico sulla
prospettiva di un Ministero per la Pace.
A
Londra, il 3 aprile avrà luogo una conferenza pubblica, della durata
dell'intero giorno, dal titolo 'Il Ruolo britannico nel 21 secolo - Costruttori
di Pace? ' Con una serie di qualificati
interventi, verrà esplorata la differenza che avrebbe, nel Regno Unito ed
all'estero, la presenza nel governo di un Ministero per la Pace.
Un
processo di lavoro aperto, democratico, trasparente, co-operativo e
creativo, che sottolinea l'importanza
della comunicazione non violenta e di un approccio nonprovocatorio.
L'intenzione è che i mezzi riflettano i fini. Dettagli al sito del MfP: www.ministryforpeace.org.uk
(top)
l ‘Day Centers’
vogliono essere un luogo per imparare a comprendere reciprocamente come colmare
la distanza tra gli assistiti da MSF e la società.
Yerevan/Tchambarak, 20 Febbraio – Oggi, Medici Senza
Frontiere (MSF) espande il suo
programma di salute mentale nella provincia armena di Gegharkunik, con
l’apertura ufficiale di un ‘Day Center’ di salute mentale nella città di
Tchambarak. Il ‘Day Center’, che è stato creato in collaborazione con la ong
‘Missione Armenia’ e la cooperazione del comune di Tchambarak, ha lo scopo
di migliorare l’assistenza alle persone con problemi di salute mentale.
Questo è il secondo ‘Day Center’ di salute mentale che
MSF apre nella regione. Un terzo si prevede che verrà aperto nella città di
Gavar agli inizi di marzo. I centri, che sono gratuiti, garantiscono
riservatezza ai visitatori. Un’ampia gamma
di attività terapeutiche viene
fornita con l’ausilio di psicologi,
animatori, e assistenti sociali. (…)
Più di 200 volontari dagli Stati
Uniti, Canada e Europa saranno in India per la vaccinazione infantile contro la
poliomielite
Evanston, Illinois, USA, 16 febbraio - Fonti ufficiali
prevedono di bloccare l'espansione del virus della polio alla fine del 2004. In
questa prospettiva, a metà febbraio 2004 professionisti del mondo degli affari,
provenienti dagli Stati Uniti, Canada ed Europa sono partiti alla volta
dell'India, dove ancora si contano le vittime di questa invalidante malattia.
Si tratta di membri del Rotary, che ha fatto dello sradicamento di questa
malattia il punto focale del suo programma umanitario.
Durante la loro permanenza, i membri del gruppo
parteciperanno ad un'intensa campagna di vaccinazione, che inizierà il 22 Febbraio,
sotto l'egida del Governo indiano, del Rotary International ed i suoi partners
della Global Polio Eradication Initiative, dell'OMS, dei Centri per il
controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, e dell'UNICEF. I
volontari si dedicheranno all'amministrazione e alla consegna alle cliniche e
agli ospedali delle dosi di vaccino, oltre al reclutamento di volontari locali.
Obiettivo: la vaccinazione anti polio ad ogni bambino al di sotto dei cinque
anni. (…)
http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/183.html
New York, 13 febbraio (UNFPA) – Questa
settimana, in Uganda, con la partecipazione della First Lady Janet Museveni, è
stata lanciata la prima campagna per combattere la fistola, la peggiore
malattia invalidante correlata alla gravidanza. Grazie a questa campagna, 12
ospedali regionali riceveranno i mezzi e i medicinali necessari per il
trattamento della fistola; inoltre i dottori locali seguiranno dei corsi di
formazione sugli interventi chirurgici e la cura postoperatoria. Saranno
organizzate anche attività correlate per aumentare la consapevolezza del
problema e si farà il possibile per inserire corsi sul trattamento della
fistola nei programmi degli istituti medici. (…)
La fistola ostetrica si può prevenire e
curare, tuttavia più di due milioni di donne che vivono nei paesi in via di
sviluppo non vengono curate. La fistola è provocata da doglie prolungate e
difficoltose, e dalla mancanza di cure mediche appropriate – generalmente un
intervento cesareo. La donna soffre di incontinenza cronica e in quasi tutti i
casi il feto muore. (…)
L’UNFPA sta portando avanti la prima
Campagna mondiale per combattere la fistola. L’obiettivo a lungo termine è
rendere la malattia nei paesi in via di sviluppo tanto rara quanto lo è nei
paesi industrializzati. La campagna attualmente sta supportando più di venti
paesi dell’Africa sub-sahariana, degli stati arabi e dell’Asia meridionale. Le
iniziative contro la fistola in Uganda vengono ampiamente sostenute da fondi
della Bill and Melinda Gates Foundation e dal governo finlandese.
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/afr838.doc.htm
(top)
13 Febbraio - l’UNDP, con fondi della
Danimarca, sta aiutando 14 paesi del Pacifico a sviluppare politiche
energetiche nazionali e piani di intervento per portare energia elettrica a
comunità povere. L’accesso all’energia elettrica e ad altre forme moderne di
energia è cruciale per migliorare la vita e il modo di vivere: sostenendo gli
sforzi per espandere l’utilizzo di energia elettrica, l’iniziativa aiuterà
questi paesi a raggiungere il Millennium Development Goal di dimezzare il tasso
di povertà estrema entro il 2015.
I paesi partecipanti includono le Isole Cook,
Fiji, Kiribati, Marshall, la Micronesia, Nauru, Niue, Palau, Papua Nova
Guinea, le Samoa, le Isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu.
La proporzione della popolazione con
disponibilità di energia elettrica varia grandemente, dal 10% a quasi il 100%. Vi sono diverse strategie a disposizione
per ampliare l’accesso all’energia elettrica, compreso l’incoraggiare sforzi
per l’uso di fonti rinnovabili, come il solare e l’eolico,
e promuovere la cooperazione regionale. Questi paesi fronteggiano sfide
quali: portare l’energia a piccole comunità isolate, prezzi elevati e aree
limitate per lo stoccaggio di combustibili petroliferi, vulnerabilità
ambientale, compresa la minaccia di un
innalzamento del livello marino collegato al cambiamento climatico globale, rischio
di danni da tempeste e pericoli per gli ecosistemi fragili, come la barriera
corallina, legati all’inquinamento. (…)
New York, 5 febbraio (Dipartimento dell’Economia e
degli Affari Sociali dell’ONU) – Un Forum mondiale sulla gestione di Internet
si terrà nella sede delle Nazioni Unite a New York il 25-26 marzo 2004 con lo
scopo di riunire i protagonisti e tutti gli interessati di rilevante importanza
interessati alle problematiche della gestione di Internet, compresi gli Stati
membri dell’ONU, la società civile ed il settore privato. Il Forum mondiale,
organizzato sotto l’egida della task force delle Nazioni Unite per le
tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT), rappresenterà una
valida occasione per intraprendere una discussione costruttiva sui vari aspetti
della gestione di Internet.
Nell’ordine del giorno del Forum verranno inseriti
anche i punti di vista espressi durante i vari forum online che si terranno in
tutto il mondo con altri partner nelle prossime settimane, così da fornire una base di discussione la più vasta
possibile sulle prospettive e le idee riguardanti l’argomento. Il Forum mondiale
contribuirà fortemente al processo di consultazione organizzato dal Segretario
Generale. (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/pi1558.doc.htm
(top)
La decisione
delle Parti di invitare l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad agire
urgentemente per proteggere i coralli delle acque profonde e i monti
sottomarini è particolarmente degna di nota.
Kuala Lampur, Malesia, 20 febbraio – La 7a
Conferenza delle Parti sulla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD CoP7) è
terminata con un significativo progresso riguardo le aree protette, come
dichiarato oggi dal WWF. Tuttavia, fallendo nell’accordarsi su chiare misure
per preservare le aree marine e costiere ricche e produttive, i governi hanno
perso un’opportunità unica per potenziare la protezione degli oceani, come
asserito dalla stessa organizzazione per la conservazione.
Il WWF deplora il fatto che, malgrado soltanto lo 0,5
per cento degli oceani sia attualmente protetto – contro l’11 per cento delle
aree terrestri – le parti alla CBD hanno posposto l’adozione di obiettivi che
avrebbero dato la luce verde ad attività volte a fermare la corrente perdita di
biodiversità marina, e a ristabilire la salute e la produttività delle coste e
degli oceani mondiali.
La definizione di tali obiettivi verrà ora rimandata
alla prossima Conferenza delle Parti nel 2006 in Brasile. (…)
Programma
ambientale dell’ONU annuncia il lancio dello strumento per la mappatura della
misteriosa vita delle tartarughe marine
Cambridge/Bangkok, 13 febbraio (UNEP) – E’ stato oggi
lanciato il primo sistema on-line completo per la mappatura dell’ habitat
scelto dalle tartarughe, marine minacciate da estinzione, per la cova e la
migrazione. Malgrado diversi anni di
intensi studi, si sa relativamente poco circa la vita di queste creature marine
una volta abbandonata la spiaggia natale. Il nuovo sistema, inizialmente
concentrato sulla regione Oceano Indiano/Sudest Asiatico, include uno strumento
interattivo che aiuterà legislatori, scienziati e ambientalisti a cercare di
capire e meglio proteggere queste specie uniche. (…)
L’ IMapS per la Tartaruga Marina consentirà ai
ricercatori di tutto il mondo di unire le informazioni base raccolte a livello
locale, al fine di ottenere un quadro più ampio dello stato delle tartarughe
marine. (…) La prima fase è stata sviluppata a sostegno dell’accordo di
conservazione internazionale noto come il Protocollo d’intesa sulla tartaruga
marina dell’Oceano Indiano e del Sudest Asiatico firmato a Bangkok. E’ questa
l’ultima di una serie di progetti di collaborazione intrapresi dal Centro UNEP
per il monitoraggio della conservazione mondiale per conto della Convenzione
globale sulle specie migratorie (CMS) (…)
http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep202.doc.htm
Cultura e educazione
(top)
Transcend: due dei prossimi
seminari:
L'approccio Transcend alla
trasformazione non violenta del conflitto.
Trainer: Johan Galtung - 31 marzo,
Berkeley, Stati Uniti
Perché è così pesante il disagio nel mondo
nonostante vi siano intelligenza ed immaginazione in abbondanza? I metodi
innovativi del professor Galtung in merito alla trasformazione dei conflitti
intendono rispondere a questa domanda proponendo un nuovo, rinvigorente
approccio alla generale pressione sociale, economica e politica.
Contatto:
Marilyn Langlois langlois-rine@comcast.net
Filosofia e Teoria
dell'azione non violenta: "Da Gandhi ai moderni Movimenti Sociali e
Politici". Trainer: Jorgen Johansen, 5-6
maggio, Cluj-Napoca, Romania
Un
programma internazionale di addestramento di due giorni, organizzato
dall'Istituto di Pace rumeno (PATRIR) in cooperazione con Transcend. Durante il
20° secolo il metodo non violento fu un efficace mezzo di rovesciamento dei
regimi violenti, dittatoriali e coloniali. Punto fondamentale del programma,
l'uso su vasta scala di mezzi non violenti al fine di trasformare e superare la
violenza diretta e strutturale nei conflitti. Sulla base di studi ed esperienze
di ogni parte del mondo, la filosofia e teoria dell'azione non violenta intende
fornire a professionisti e studiosi l'opportunità di mettere a fuoco una
prospettiva comune e la comprensione dell'eredità e dei contributi che le lotte
non violente dei due secoli scorsi ci hanno lasciato. Contatto: Alex Moldovan Training Programmes Coordinator, PATRIR alex@patrir.ro
* * * * * * *
di Sergio Tripi
(top)
La
Giornata internazionale della donna è celebrata da associazioni e gruppi
femminili in tutto il mondo ed è festa nazionale in molti paesi. È stata
definita dalle Nazioni Unite la “Giornata per i diritti della donna e la pace
internazionale” sin dal 1977. Poche cause promosse dall’ONU hanno generato un
sostegno più intenso e più diffuso di quello generato dalla campagna per
promuovere e proteggere i diritti della donna.
E’ ormai accertato che
in ogni parte del mondo le donne si trovano in condizioni peggiori degli
uomini. Esse hanno meno potere, meno libertà, meno denaro, più lavoro e più
responsabilità. Le ricerche delle Nazioni
Unite indicano che le donne nel mondo svolgono circa i due terzi di tutte le
ore lavorative. Una delle poche generalizzazioni valida dappertutto è che il
lavoro domestico non retribuito è considerato come “lavoro da donne”. In
effetti, è un lavoro duro e importante, che attende da tempo di avere il giusto
riconoscimento e la giusta considerazione da parte delle istituzioni e della
popolazione maschile. In effetti, ancora oggi il lavoro domestico non viene
considerato “vero lavoro”, non è retribuito e viene dato per scontato. Eppure
il valore del lavoro femminile nella sola area domestica, se ad esso venisse
conferito un valore economico, farebbe crescere di un terzo il prodotto interno
lordo del mondo. E che dire di tutte quelle donne dei nostri paesi occidentali,
che oltre ad aver cura dei bambini e a mandare avanti la casa, hanno impegni
professionali o svolgono un’attività lavorativa in ufficio o in fabbrica?
In effetti, il mondo è prevalentemente un mondo di uomini.
Gli uomini detengono le maggiori posizioni di potere, di ricchezza e di
decisione, rinforzando così il dominio del principio maschile su tutta la
società. Da questo punto di vista, il nostro è un mondo gravemente squilibrato.
Questo squilibrio ci mette di fronte ad una crisi di estrema urgenza. Non si
tratta del fatto che siano superiori le caratteristiche femminili o quelle maschili;
tutte hanno ugual valore e sono certamente complementari tra loro. Gli attuali
problemi umani dimostrano il pericolo che scaturisce quando uno dei due elementi
predomina e l’altro è soffocato e gli viene negata l’espressione di sé. Le
qualità in stretto rapporto con la mascolinità vengono esaltate e i sistemi
con valori patriarcali nutrono una sorta di disprezzo per quelle qualità
descritte come “arrendevoli” o femminili. D’altro canto, se dobbiamo vivere in
pace, conservare l’ambiente, proteggere i deboli e gli indifesi, eleggere a
nostri compiti prioritari il soddisfare le vere necessità umane — in altre parole,
se la specie umana deve sopravvivere ed avere quel tipo di mondo che vorremmo
che i nostri figli ereditassero — ciò si verificherà perché i valori femminili
avranno cominciato a guadagnare peso. Sono i valori della compassione, del
perdono, della cooperazione, della vita di relazione, della giustizia con misericordia,
valori che costituiscono la chiave per la nostra stessa sopravvivenza.
Uno dei cambiamenti più importanti che
stanno migliorando lo stato della donna oggi nel mondo è il migliore accesso
all’istruzione. Ed è indubbiamente molto significativo che i ministri dell’istruzione dei nove paesi a più alta
densità di popolazione, Bangladesh, Brasile, Cina, Egitto, India, Indonesia,
Messico, Nigeria e Pakistan abbiano riaffermato, alla loro quinta riunione
ministeriale che ha avuto luogo al Cairo lo scorso dicembre, il loro impegno a
far fronte alle esigenze didattiche delle rispettive popolazioni e a voler
collaborare più strettamente per raggiungere i sei obiettivi fissati al Forum
Mondiale dell’Educazione tenuto a Dakar, in Senegal, nel 2000. Questo rinnovato
impegno non è un fatto di poco conto nel processo globale di alfabetizzazione
rivolto in primis alle donne e ai
bambini, poiché in quei nove paesi, che costituiscono il cosiddetto gruppo E-9,
vive oltre la metà della popolazione mondiale e si stima che essa includa il
70% di analfabeti adulti, soprattutto donne. In una dichiarazione pubblicata
poco prima dell’incontro del Cairo, i Ministri dell’Istruzione dell’E-9 hanno
evidenziato i miglioramenti ottenuti nei loro paesi negli ultimi quattro anni,
miglioramenti che includono un aumento delle iscrizioni e un miglioramento del
tasso di scolarizzazione (specialmente per le donne), ma hanno anche
riconosciuto di “avere ancora molte sfide da affrontare”, tra cui la povertà,
“l’accesso non paritario ai servizi di qualità da parte dei bambini
svantaggiati ed in particolare delle bambine”.
Un’altra considerazione
va fatta sul divario nell’istruzione, che va certamente diminuendo, ma che è
ancora significativo.Gli anni della prima infanzia sono trascorsi soprattutto
in compagnia della madre o di altri parenti o aiutanti donne. Questi primi anni
di vita sono i più influenzabili, e così il ruolo delle donne sulla generazione
futura è molto significativo e le loro attitudini e la loro visione del mondo
sono di importanza critica per l’educazione delle nuove generazioni. Questa
situazione sociale indica chiaramente l’evidente necessità di intensificare il
processo formativo delle ragazze e delle donne, che sono naturalmente preposte
a svolgere un ruolo così significativo nella formazione dell’infanzia.
Oggi si tende, almeno in linea di principio e
soprattutto nei paesi occidentali, ad una partecipazione ugualitaria da parte
delle donne e degli uomini alla vita sociale e a quella istituzionale. Numerosi
accordi internazionali sono stati negoziati dalle Nazioni Unite per garantire
l’uguaglianza dei sessi in aree quali i diritti politici, l’impiego, i diritti
matrimoniali, il concetto di uguale retribuzione per uguale valore. Un
risultato di questi accordi è che la maggior parte dei paesi (ma non tutti) ha
incluso nella propria costituzione e nella propria legislatura il principio di
uguaglianza dei diritti tra i sessi. Questo, però, è solo il primo passo per
garantire alle donne uguali diritti di fronte alla legge. Ora è necessario dare
sostanza a questi principi, cancellando quelle leggi che consentono alla
discriminazione di continuare e promuovendo programmi concreti che sostengano
l’uguaglianza in un modo affermativo, aperto, dichiarato.
Da un punto di vista
pragmatico, un passo importante verso questo importante obiettivo è stato il
successo che molte donne hanno avuto nell’accedere a posizioni influenti nella
struttura sociale esistente, anche se bisogna riconoscere che questo è soltanto l’inizio e che queste donne sono ancora
una piccola minoranza. Il processo di
trasformazione del ruolo femminile è, comunque, certamente in atto ed è
destinato ad incidere in profondità sulla società. E un riconoscimento estremamente significativo, che si è
andato formando attraverso la crescente consapevolezza della necessità di
bilanciare le caratteristiche maschili e femminili nella società, è che queste
due grandi forze psicologiche sono in effetti già presenti in ogni persona.
L’immagine maschilista dell’uomo duro e aggressivo è uno stereotipo che
svilisce ciò che un uomo completo ed equilibrato deve essere. Uno dei molti
segni del fatto che l’era patriarcale sta volgendo al termine è rappresentato
dal crescente numero di uomini che vanno riconoscendo ed imparando come dare
espressione al lato più gentile e premuroso della loro natura allo scopo di
avere una personalità completa e integrata. Al tempo stesso, la prospettiva di
crescita del mondo femminile consiste nell’aver fiducia di esplorare e
mantenere i veri valori femminili e di trovare la forza e le capacità
necessarie per portare questi valori in ogni aspetto della vita familiare e
sociale.
Rendendo giustizia allo spirito più alto della femminilità, il movimento
della donna ha trasceso l’illusione di essere “antiuomo” e sta emergendo come
movimento per l’uguaglianza, per la vita, per la pace e per la giustizia. Il
futuro che ci attende dipende ora e in gran parte dalla voce della donna quale
voce finalmente ascoltata e presa in considerazione. Questa nuova era dipende,
più che da ogni altra cosa, dall’azione unita di donne e uomini, dalla loro
comprensione reciproca e dal loro operare creativamente insieme in un rapporto
ugualitario. In quest’ottica i conti tornano, sotto tutti i punti di vista:
pienezza dei rapporti in famiglia e nella società; equilibrio di tutte le
qualità che costituiscono la nostra razza umana ed utilizzo pieno delle sue
risorse intellettuali, morali e materiali per un progresso sociale
equilibrato.
Uno dei pensieri
più belli, forse il più bello, che descrive sinteticamente e poeticamente
l’assurdo squilibrio tra il ruolo maschile e quello femminile, e che al
contempo lascia intravedere la bellezza
e la pienezza di un nuovo equilibrio, è quello espresso dalla scrittrice
russa Helena Roerich: "Il volo dello
spirito dell’umanità non può essere sorretto da un’ala sola”. Ecco la forza
sintetica di un’espressione poetica! Non c’è altro da aggiungere, non vi pare?
* * * * * * *
Prossimo
numero: 26 marzo.
* * * * * * *
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dell’Associazione Culturale dei Triangoli
e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al
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condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it
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