Good News Agency – anno V, n° 13
Settimanale - anno V, numero 13 – 29 ottobre 2004
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di
volontariato.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione
Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica
Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del
movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle
organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/
Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo
Solidarietà – Pace e sicurezza – Salute – Energia e sicurezza
Ambiente e
natura – Cultura e educazione
Obiettivi di Sviluppo del
Millennio: la società civile agisce
(top)
Una rivoluzione della sicurezza
alimentare per proteggere i consumatori in tutto il mondo
Nel secondo Forum mondiale a Bangkok si
accentuano gli sforzi per ridurre i rischi per la salute derivanti
dall’alimentazione.
Bangkok,
14 ottobre – Si stanno avviando cambiamenti profondi e rivoluzionari in materia
di sistemi per la sicurezza alimentare man mano che i paesi imparano gli uni
dagli altri a tutelare i consumatori dalle malattie provenienti dai prodotti
alimentari. Questo è stato il messaggio dal secondo forum globale FAO/OMS per
la regolamentazione della sicurezza alimentare: “Costruzione di efficienti
sistemi per la sicurezza alimentare”, che a conclusione dei tre giorni di
lavori è stato chiuso sottolineando il bisogno di un approccio più unificato
alla gestione della sicurezza alimentare, secondo le due agenzie delle Nazioni
Unite. Il forum ha radunato 394 legislatori in materia alimentare provenienti
da 90 paesi, per esplorare nuovi modi per ridurre i costi umani ed economici
delle malattie causate da prodotti alimentari non sicuri (…)
Il
forum ha avuto un grande consenso sulle misure che si sono dimostrate efficaci
nella riduzione dell’incidenza di malattie derivanti da prodotti alimentari.
Tali misure includono l’integrazione di dati sulla salute di piante ed animali,
nonché sulle malattie umane in tutta la produzione e la catena di distribuzione
di prodotti alimentari, consentendo l’attribuzione di malattie a fonti
alimentari e determinando di conseguenza un intervento mirato. E’ stato anche riconosciuto
il bisogno di semplificare i sistemi legali in materia di controllo alimentare,
al momento molto frammentari, e di adottare approcci omogenei per la gestione
della sicurezza alimentare attraverso riforme istituzionali correlate. (…)
Ulteriori informazioni sul forum sono disponibili su: http://www.foodsafetyforum.org/global2/index_en.asp
Notizie online: FAO: http://www.fao.org/newsroom/ WHO: http://www.who.int/foodsafety
12
ottobre, Bangkok - Di fronte ad un continuo aumento delle malattie dovute
all'alimentazione, più di 300 legislatori per la sicurezza alimentare di oltre
100 si riuniscono quest'oggi per il 2° Forum Mondiale dei Legislatori della
Sicurezza Alimentare, dal 12 al 14 ottobre.
Il
Forum, la più grande manifestazione del suo genere, riunirà legislatori dei
settori della sanità, agricoltura e
commercio. Durante questi tre giorni, i partecipanti lavoreranno per sviluppare
un quadro comune del modo in cui rafforzare i sistemi di sicurezza alimentare
per risolvere meglio le sempre più complesse minacce per la salute pubblica e
un sicuro approvvigionamento alimentare dovute al cibo.
Ogni
anno l'alimentazione scorretta è responsabile di malattie in almeno 2 milioni
di persone nel mondo intero, e può portare alla morte. Anche se alcuni paesi hanno fatto lodevoli progressi
nel controllare le malattie legate all'alimentazione, questo numero è in
aumento. (...)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2004/51084/index.html
(top)
8 ottobre
– Il 6 ottobre l’ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) e le autorità
della pubblica istruzione yemenite hanno concluso un gruppo di lavoro svoltosi
a Sana’a per addestrare gli insegnanti della scuola secondaria ad attuare l’
Exploring Humanitarian Law (EHL), un programma che si prefigge di far
familiarizzare i giovani con i principi di base del diritto umanitario
internazionale.
Il
Ministero dell’Istruzione, il Centro di Ricerca e Sviluppo dell’Istruzione e la
delegazione ICRC nello Yemen hanno operato insieme dall’ottobre del 2003,
quando un primo gruppo di 32 insegnanti è stato istruito nell’EHL. Gli
insegnanti hanno ora introdotto il programma in 16 scuole secondarie nelle
principali città dello Yemen e in zone remote come Saada nel nord e la valle
del Hadramaut nel sud. (…)
Monrovia, 6 ottobre – Il Comitato Internazionale
della Croce Rossa (ICRC) ha fatto ricongiungere con le loro famiglie 644
bambini – alcuni dopo una separazione di parecchi anni – da quando ha avuto
termine la guerra civile in Liberia nell’agosto del 2003. (…) La maggior parte
dei 644 bambini sono stati rimpatriati dai Paesi confinanti: 229 dalla Guinea,
199 dalla Sierra Leone, 12 dalla Costa d’Avorio, sette dal Ghana e quattro
dalla Nigeria. Gli altri 193 sono stati rintracciati nella stessa Liberia.
Nello
scorso aprile l’ICRC ha lanciato la sua quarta campagna di poster su questo
tema con le foto di circa 500 bambini separati dalle loro famiglie. I poster
sono stati ampiamente esposti nelle pubbliche piazze in ogni parte della
Liberia, Guinea, Sierra Leone e Costa d’Avorio.
Roland
Hunziker, il coordinatore ICRC in Liberia per il rintracciamento, ha spiegato
come funziona. “Se il membro di una famiglia riconosce un bambino su una foto,
noi utilizziamo la banca dati regionale per effettuare un controllo incrociato
delle informazioni con quella raccolta da un bambino separato e registrata in
Africa Occidentale”.
Una
volta che le identità dei bambini e delle famiglie sono state oggetto di
controllo incrociato, l’ICRC ristabilisce il contatto tra loro e si assicura
che ogni riconciliazione avvenga su base puramente volontaria. (…)
Nel
2003 l’ICRC ha fatto riunire, in tutto il mondo, con le loro famiglie 2.640
persone, di queste, la maggior parte bambini.
Il nuovo programma dell’OIL per affrontare la
discriminazione e l’integrazione dei lavoratori emigranti in Europa
Ginevra, 1 ottobre (ILO News) – L’Organizzazione
Internazionale per il Lavoro (OIL), con il sostegno dell’Unione Europea, ha
lanciato oggi un nuovo programma per affrontare la discriminazione
professionale che in alcuni paesi affligge fino ad un terzo degli emigranti. Il
nuovo progetto cercherà inoltre dei modi per aiutare questi lavoratori, che in
Europa sono circa 27,5 milioni, ad integrarsi nelle società in cui lavorano.
Il progetto “Promuovere l’equità nella diversità:
Integrazione in Europa” viene implementato in collaborazione con i partner
tripartitici OIL e con il supporto
finanziario dell’Unione Europea (EU). Il progetto si focalizzerà sulle sfide
poste dalla discriminazione e da una mancanza di integrazione degli immigranti e
i loro discendenti.
Le proiezioni dell’OIL suggeriscono che, se non si
prenderanno misure correttive per cambiare le percentuali calanti di
partecipazione della forza lavoro in Europa, attualmente caratterizzate da
trend demografici negativi, la carenza di lavoro risultante potrebbe sfociare
in una riduzione del PIL pro capite al 78 per cento del livello atteso per il
2050. (…)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2004/44.htm
Seminario
Tampep: le migliori pratiche nell'ambito della lotta al traffico di esseri
umani. Quattro incontri per capire e discutere il fenomeno a livello
transnazionale
(top)
Coinvolgere
gli indigenti delle campagne nei programmi di sviluppo
Roma,
19 ottobre – I programmi per cancellare la fame ed alleviare la povertà
non possono essere efficaci, a meno che gli indigenti non abbiano voce nella
pianificazione e nell’attuazione degli schemi tesi ad aiutarli, secondo un
rapporto del Dipartimento Sviluppo Sostenibile della FAO.
I
processi ed i modi della partecipazione sono divenuti sempre più importanti nei
programmi e nei progetti della FAO. Essi aiutano a motivare ed a mobilitare le
persone a partecipare nelle attività per lo sviluppo locale. In India, per esempio,
un approccio partecipativo di successo ha trasformato un’area colpita dalla
povertà in una terra fertile.Situato nella regione montuosa non irrigata di
Shivalik, nello Stato di Haryana, il villaggio Sukhomajri era un tempo incapace
di provvedere al nutrimento della sua popolazione, la maggior parte della quale
preferiva emigrare verso le città in cerca di mezzi di sostentamento. Oggi, è
un villaggio modello per lo sviluppo di un bacino idrografico e produce tre
raccolti l’anno. (…)
La
FAO promuove attivamente programmi di organizzazione delle capacità per
rafforzare la coscienza e le potenzialità dello staff del governo locale e dei
rappresentanti delle comunità locali. Questi programmi aumentano la loro
abilità nel prendere decisioni per la programmazione della partecipazione e
l’attuazione dei progetti per lo sviluppo rurale e la riduzione della povertà.
La
FAO ha recentemente prodotto un CD-Rom che contiene 135 modi, metodi e
strumenti di partecipazione, rilevanti per una vasta serie di argomenti circa
il sostentamento degli indigenti nelle campagne. Il CD-Rom, che si rivolge a
coloro che provvedono alla divulgazione ed alla formazione professionale,
contiene anche una selezione di 215 documenti relativi alla partecipazione allo
sviluppo.Responsabili delle linee politiche, esperti di formazione
professionale ed organizzazioni correlate possono ottenere un CD-Rom scrivendo
all’e-mail IWG-PA-Webbox@fao.org
FAO e RAI International firmano
un accordo di cooperazione e di partenariato
Roma,
15 ottobre – Nel giorno delle celebrazioni ufficiali alla sede della FAO per la
Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il cui tema quest’anno è la “Biodiversità
per la sicurezza alimentare”, si svolge la cerimonia per la firma di un Accordo
di Cooperazione e di Partenariato tra la FAO e RAI International. A
firmare l’Accordo alla sede della FAO sono il Direttore Generale
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura,
Jacques Diouf, ed il Direttore de RAI International, Massimo Magliaro. La sua
finalità è documentare e dare riscontro mondiale dell’impegno della FAO nella
lotta contro la fame e la malnutrizione.
Questo
Accordo di Cooperazione e di Partenariato consolida la collaborazione tra FAO e
RAI International, iniziata nel 1996 in occasione del Vertice Mondiale
sull’Alimentazione e del secondo concerto globale del programma TeleFood,una
campagna di concerti, eventi sportivi ed artistici lanciata dalla FAO nel 1997
per aiutare a combattere la fame. Nel ambito delle iniziative TeleFood è
previsto, a Torino, presso l’Auditorium Agnelli del Lingotto, il 19 Febbraio
prossimo un concerto dell’orchestra
sinfonica della RAI.
Contatto: Coordinatore esecutivo Majid Chaar, Capo,
Partenariati TV e progetti speciali :
Gli incontri di Pechino+10 e ADF sono
terminati, si apre il "grande tavolo"
Addis
Abeba, 15 ottobre - Una riunione del "Grande Tavolo" annuo si è
aperta sabato mattina ad Addis Abeba. Questo avvenimento riunisce alcuni tra i
principali ministri delle finanze e della pianificazione africani, i partner
per lo sviluppo dei paesi dell'OCSE e rappresentanti di istituzioni chiave per
lo sviluppo e organismi del settore privato africano. Dalla sua creazione nel
2000 da parte della Commissione Economica per l'Africa ad oggi, il "Grande
Tavolo" ha indetto tre riunioni e una sessione speciale nell'ottobre del
2003.
Il
tema di questo Grande Tavolo è “Stimolare gli investimenti privati in Africa”.
I 34 partecipanti esamineranno gli ostacoli agli investimenti esteri e
nazionali in Africa, e parleranno dei metodi e meccanismi che possono aiutare
ad incrementare gli investimenti privati nel continente.
Gli
incontri precedenti del Grande Tavolo hanno preso in esame la crescita e la
riduzione della povertà, l'importanza critica della leadership e dell'impegno
africani, il carattere sostenibile del debito, e la partnership di donatori per
l'Africa per garantire finanziamenti allo sviluppo.
Ronaldo e Zidane fanno un lancio globale per gli Obiettivi
di Sviluppo Millennium.
Ginevra, 15 ottobre – Giocatori di fama
mondiale quali Ronaldo e Zinédine Zidane appariranno in uno spot tv di 30 secondi per promuovere gli Obiettivi di
Sviluppo del Millenium (Millennium Development Goals – MDG) nell’ambito del
loro ruolo come Ambasciatori di Buona Volontà dell’UNDP. Lo spot verrà diffuso
in tutto il mondo il 17 ottobre per contrassegnare la Giornata internazionale
2004 per l’eliminazione della povertà, un’occasione annuale mirante a rinnovare
e realizzare gli impegni collettivi per raggiungere gli MDG entro il 2015.
Intitolato
“Segniamo queste reti”, lo spot tv ha come protagonisti gli atleti sul campo da
gioco mentre scritte che mettono in evidenza gli MDG appaiono sullo schermo e
volano simbolicamente verso le reti. Gli otto traguardi furono adottati da
leader mondiali al Summit del Millennio delle Nazioni Unite nel 2000 e
stabiliscono chiari obiettivi entro il 2015 per ridurre la povertà, la fame, la
malattia, l’analfabetismo, il degrado ambientale e la discriminazione delle
donne.
Lo
spot televisivo è stato prodotto gratuitamente dalla casa di produzione ginevrina
FreeProductions e diretto dal fotografo svizzero Thierry Bourdeille. Oltre 50
reti televisive e via cavo internazionali hanno offerto spazio gratuito per
trasmettere lo spot. Tra queste: MTV, BBC TV, SKY News/Sports, ITN, CNN
International, Discovery Channel, ESPN Star Sports, TF1, France2, Canal Plus
Belgio e Francia, TV5 ed Eurosport.
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/october/ma15oct04.html
Roma, 11 ottobre – Più di 15.000 famiglie
povere Quechua e Aymara che vivono nei territori meridionali del Perù
parteciperanno ad un programma innovativo di sviluppo per 21,7 milioni di
dollari con l’obiettivo di migliorare la qualità dei loro prodotti e avere un
migliore accesso ai mercati. Il programma aiuterà inoltre le comunità indigene
della regione della Sierra a gestire le risorse naturali e utilizzare le loro
tradizioni.
Del
costo totale del programma, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo
(IFAD) stanzierà 15,9 milioni di dollari. Il governo peruviano contribuirà con
1,2 milioni di dollari, mentre gli stessi beneficiari forniranno circa il 13
per cento del costo totale del programma.
L’accordo
per il prestito è stato firmato oggi dal presidente dell’IFAD, Lennart Båge, e
dal ministro degli Esteri peruviano, Manuel Rodriguez, presso la sede centrale
dell’IFAD a Roma.
Uno
degli aspetti più innovativi del programma è il trasferimento diretto dei fondi
ai piccoli agricoltori ed imprenditori. I partecipanti potranno utilizzare
questi soldi per migliorare la qualità dei loro prodotti e incrementare le
proprie attività. (…) Delle risorse saranno disponibili in modo specifico per
le contadine, così che potranno decidere i servizi tecnici di cui hanno più
bisogno.
http://www.ifad.org/media/press/2004/37.htm
La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2004
evidenzia l’importanza della biodiversità per la sicurezza alimentare mondiale
La diversità
agricola detiene una delle chiavi per porre fine alla fame, dice il Direttore
Generale FAO
Roma,
15 ottobre – La diversità biologica è
una delle chiavi per mettere fine alla fame nel mondo, ha dichiarato oggi
Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Alimen-tazione e l’Agricoltura. (…)
Nell’ambito
delle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione presso la sede
della FAO, si è svolto anche un evento degli agricoltori ed un forum della
società civile. Per la prima volta alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione,
agricoltori provenienti da diverse parti del mondo hanno avuto la possibilità
di parlare delle loro esperienze nell’accrescere la biodiversità ed
incrementare la produzione alimentare in modo sostenibile.
Altrove,
per celebrare il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione sono stati
organizzati vari eventi. Negli Stati Uniti, con il patrocinio del Comitato
Nazionale statunitense per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, centinaia
di aree di teleconferenza sulla Giornata sono state montate nelle università e
nelle Ambasciate americane nel mondo.
Alcune università hanno organizzato celebrazioni della durata di una
settimana. In Svezia sono stati organizzati veri e propri seminari per
parlamentari, mezzi d’informazione e comunità scientifica. A Stoccolma si è
svolta una conferenza sull’importanza della biodiversità ed un seminario
scientifico sulla diversità biologica è stato organizzato oggi presso
l’Università dell’Agricoltura di Uppsala. In India, concorsi per i temi sono
stati organizzati nelle scuole di Delhi. In diverse capitali europee e
mediorientali, gli scolari si sono sfidati in gare di disegno sulla
biodiversità e la sicurezza alimentare.
Il
progetto dell’IFAD in Guinea dà la possibilità alle famiglie rurali povere di
aumentare i loro guadagni e la produttività agricola
Roma, 8 ottobre – Più di 120.000 contadini
poveri che vivono nella regione settentrionale inferiore della Guinea
beneficeranno di un progetto di 17,7 milioni di dollari, con l’obiettivo di
aumentare i loro guadagni e dar loro voce nelle decisioni della comunità. Il
progetto, della durata di otto anni, sarà finanziato con 14,2 milioni di
dollari provenienti dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD)
per la Repubblica della Guinea. Il governo del paese contribuirà al progetto
con 2,1 milioni di dollari, mentre i partecipanti contribuiranno con 1,4
milioni di dollari. (…)
La maggioranza della popolazione della Guinea
vive in zone rurali. Le limitate risorse naturali e la scarsa qualità del suolo
fanno sì che la regione settentrionale inferiore del paese sia particolarmente
povera. Il nuovo progetto introdurrà una gestione sostenibile delle risorse
naturali e interventi anti-erosione in tutta la regione. I partecipanti al
progetto identificheranno le tecnologie agricole che meglio si adattano alle loro
esigenze e al fragile ambiente della regione in cui vivono. Impareranno inoltre
l’uso di semi di qualità superiore, in modo particolare per il riso e le
arachidi. (…)
http://www.ifad.org/media/press/2004/35.htm
(top)
La Principessa della
Tailandia accetta la nomina di Ambasciatrice Speciale del PAM per
l’alimentazione scolastica
Roma, 11 ottobre – Il responsabile del Programma
Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha oggi annunciato che la Principessa
Maha Chakra Sirindhorn, della famiglia reale tailandese, diverrà Ambasciatrice
speciale del PAM per l’alimentazione nelle scuole.
La Principessa, una vera autorità nei campi
della nutrizione e dell’istruzione, promuoverà nell’ambito dei programmi PAM
“Cibo per l’Istruzione” i benefici dei pasti scolastici e di una giusta
alimentazione. Presentata oggi dal Direttore Esecutivo del PAM James T. Morris
durante la riunione del Consiglio Esecutivo dell’agenzia, tenutasi a Roma, la
Principessa, figlia del Re Bhumipol Adulyadej, ha parlato del suo ruolo e della
grande importanza di un’istruzione abbinata a una corretta alimentazione. (…)
In Asia 5,3 milioni di bambini, appartenenti a
12 diversi paesi (Laos, Cambogia, Sri Lanka, Bhutan, Bangladesh, Cina, Myanmar,
Repubblica Democratica di Korea, Timor-Est, India, Indonesia e Nepal), fanno
parte dei programmi PAM per l’alimentazione scolastica. In alcune nazioni, i
pasti distribuiti nelle scuole sono associati a trattamenti vermifughi, così da
aiutare i bambini ad avere una salute e un’alfabetizzazione migliori. (…)
Silver Spring, Maryland, USA, 10 ottobre
– Cinque scuole della contea di Nimba in Liberia, che erano state distrutte o
danneggiate dalla guerra, verranno ricostruite e ripristinate all’uso grazie
all’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (ADRA). Il progetto
semestrale, finanziato dalla Japan Platform attraverso l’ADRA giapponese,
appoggia gli sforzi governativi del ministero dell’Istruzione per riportare
nelle scuole i bambini colpiti dalla guerra. (…)
Il progetto di ripristino delle scuole fornirà le
strutture anche di mobilio, cancelleria, attrezzature sportive, corsi di
formazione ed educazione alla salute. Verranno ripristinati o costruiti anche i
pozzi d’acqua con le pompe a mano e i servizi igienici. Questo progetto andrà a
beneficio di più di 1.500 studenti e 150 insegnanti che vivono nel distretto di
Tappata, nella contea di Nimba. (…)
Negli ultimi sei mesi l’ADRA ha svolto attività simili
nei distretti di Tappata e Zoe-Geh, attività che hanno incluso la costruzione
di rifugi per più di 500 famiglie. A finanziare questi interventi è stata
l’Agenzia danese per lo sviluppo internazionale (DANIDA), attraverso la sezione
danese dell’ADRA.
http://www.adra.org/ADRANews/101004.html
La Polonia emerge come donatrice
internazionale
Varsavia,
8 ottobre – La Polonia, che negli ultimi dieci anni ha ricevuto assistenza
economica internazionale, in preparazione dell’entrata nell’Unione Europea sta
ora emergendo come un paese donatore esso stesso. Il governo si è impegnato ad
offrire lo 0,1 % del prodotto interno lordo all’assistenza dello sviluppo entro
il 2006, con la maggior parte di esso destinato ad aiutare le nazioni povere
dell’Africa e dell’Asia a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Dai
27 milioni di dollari lo scorso anno, la Polonia aumenterà l’assistenza allo
sviluppo a 230 milioni di dollari entro il 2006, corrispondente all’0,1 % del
suo prodotto interno lordo. Per le obbligazioni derivanti dall’appartenenza
all’Unione Europea e all’OECD, altri stati dell’Europa Centrale ed Orientale
stanno iniziando dei loro programmi di aiuto internazionale. (…)
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/october/pr8oct04.html
Il PAM va oltre i suoi obiettivi dando di che nutrirsi a più di 1,3 milioni
di persone nel Darfur
Kartoum, 6 ottobre –
Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha sfamato in settembre
più di 1,3 milioni di persone nella regione del Darfur, nel Sudan occidentale,
andando oltre il suo stesso obiettivo di 1,2 milioni e registrando così la sua
più grossa distribuzione di cibo dall’inizio della crisi umanitaria.
Utilizzando insieme furgoni, aerei e treni, il PAM ha trasportato un totale di
21,535 tonnellate d’aiuti alimentari destinati a 1.336.992 persone nelle zone
colpite dalla crisi nel nord, sud e ovest Darfur.
La capacità del PAM di raggiungere un così gran numero
di persone è stata aumentata dalla disponibilità di numerose scorte d’aiuti
alimentari presenti nei centri regionali di Nyala, El-Fasher ed El-Geneina.
Molte di queste scorte dovevano essere distribuite in agosto, ma la
distribuzione venne rimandata a settembre a causa della stagione delle piogge,
che aveva bloccato le strade, e della chiusura delle vie di terra ritenute
sempre meno sicure.
La fine della stagione delle piogge in settembre,
combinata a un aumento del numero di furgoni PAM ha permesso di trasportare su
strada una maggiore quantità d’aiuti alimentari. Nei campi profughi, una
collaborazione più stretta tra le varie organizzazioni non-governative partner
del PAM ha migliorato la distribuzione del cibo tra coloro che ne avevano
bisogno. (…)
Pace e sicurezza
(top)
Si chiude il Forum per la riabilitazione
della Palestina; annunciate iniziative per lo sviluppo
Beirut,
14 ottobre(Servizio d'informazione delle Nazioni Unite) - Il "Forum internazionale
arabo sulla riabilitazione e lo sviluppo nei territori occupati della
Palestina: verso uno Stato indipendente" ha lanciato quest'oggi diverse
iniziative volte ad aumentare l'assistenza allo sviluppo economico e sociale
dei territori palestinesi.
Le
iniziative, annunciate ad una conferenza stampa alle NU a Beirut, includevano:
il lancio di un progetto per ripiantare un milione di alberi nei territori
della Palestina, da parte dell'Associazione per l'Aiuto Agricolo in Palestina e
da "Al-Arabiah per la Protezione della Natura ", in cooperazione con
l'ESCWA; la creazione di una rete di ONG regionali per rafforzare la società
civile in Palestina; la creazione di un fondo
d’avvio volto a stimolare piccole imprese condotte da donne, e una
iniziativa ESCWA per formare giornalisti arabi e palestinesi.
La
conferenza stampa ha seguito la cerimonia di chiusura al termine del Forum.
Nelle sue osservazioni finali Merwat Tallawy, segretario esecutivo della
Commissione Economica e Sociale delle NU per l'Asia Occidentale (ESCWA), ha
detto che il Forum aveva colto il suo obiettivo - fornire una visione
coordinata per lo sviluppo palestinese - nonostante le critiche secondo le
quali creare un piano per lo sviluppo in un'epoca di guerra e occupazione fosse
futile.(...)
http://www.escwa.org.lb/information/press/main.htm
All'ecologista keniana,
rappresentante della Carta della Terra per l'Africa e membro di Green Cross,
l'importante riconoscimento
È
donna, è ecologista, è africana. È Wangari Maathai, il premio Nobel per la Pace
2004, vice-ministro per l'ambiente del Kenia, rappresentante della Carta della
Terra per l'Africa e membro di Green Cross. Il comitato norvegese per il Premio
Nobel ha assegnato il prestigioso riconoscimento per la pace all'ecologista
kenyana, 64 anni, prima donna africana nella storia a ricevere l'importante
premio. Alla Maathai e' stato riconosciuto il suo impegno nella lotta per la
preservazione dell'ambiente e la difesa dei diritti umani. "La causa
ecologista è un aspetto importante della pace - ha affermato Wangari Maathai,
immediatamente dopo la notizia del premio - perché nel momento in cui le
risorse si rarefanno, noi ci battiamo per riappropriarcene. Piantiamo i semi
della pace, ora e per il futuro". L'ecologista keniana è anche avvocato
dei diritti umani. Dopo il conferimento del premio la biologa ha detto:
''Continuerò nella mia campagna e chiedo ai keniani di unirsi a me.”
L'impegno
di Wangari Maathai sul fronte ambientale è storico. È stata la fondatrice del
movimento "Green Belt" (cintura verde) che ha piantato oltre 30
milioni di alberi lungo il continente africano per lottare contro la
desertificazione. La deforestazione, infatti, è un grave problema per l'Africa
che spinge, ogni anno, milioni di persone nella povertà. L'organizzazione
fondata da Maathai "Movimento della cintura verde" ha anche dato, tra
le altre cose, lavoro a decine di migliaia di persone. È attualmente nel
"Board of trustees" di Green Cross e lo scorso anno fu invitata al
convegno internazionale di Bologna "Water for Life and Peace",
organizzato da Green Cross Italia.
Nell'apprendere l'assegnazione del Premio Nobel per la pace all'ecologista
keniota il Presidente fondatore di Green Cross International Mikhail Gorbaciov
ha affermato: "Mi congratulo per questo premio. L'assegnazione del Premio
Nobel per la pace è stata fatta nel migliore dei modi, premiando una persona
che si è distinta nell'impegno per rendere il Pianeta migliore attraverso il
proprio personale esempio". Recentemente Green Cross ha realizzato un
progetto di riforestazione di alcune zone a rischio del Bourkina Faso su
ispirazione di Wangari Maathai. (Sergio Ferraris)
13
ottobre – La Campagna Internazionale per vietare le mine antiuomo (ICBL)
stimolerà i leader mondiali ad accrescere i loro successi nell’affrontare la
piaga delle mine antiuomo quando il prossimo mese, a Nairobi, si aprirà lo
storico Summit sul Mondo Libero dalle Mine.
Il
summit di Nairobi è la prima conferenza per la revisione della convenzione che
vieta ogni uso, produzione, commercio e stoccaggio di mine antiuomo e la più
importante pietra miliare dalla sua istituzione a Ottawa il 3 dicembre 1997. La
conferenza si svolgerà dal 29 novembre al 3 dicembre al centro convegni Gigiri
delle Nazioni Unite nella capitale del Kenya e nel continente che dalle mine è
quello maggiormente colpito al mondo.
“Il
Summit sarà un successo se produrrà un coraggioso e concreto piano d’azione,
oltre a impegni finanziari e obblighi politici per far sì che ciò accada”, ha
dichiarato la coordinatrice dell’ICBL Liz Bernstein. “Con il traguardo di un
mondo libero dalle mine ora a portata di mano, gli stati hanno la necessità di
mostrare qualche capacità di resistenza!” ha aggiunto.
Circa
200 sostenitori, sopravvissuti alle mine, sminatori, e altri appartenenti
all’ICBL parteciperanno al Summit al fianco di diverse centinaia di
rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali. Oltre ai 143 stati
membri del Trattato per il Divieto delle Mine che saranno lì rappresentati, si
prevede che un certo numero di stati non membri invii osservatori. (…)
http://www.icbl.org/news/nairobi_advisory
Seminario di
formazione in Marocco sulla cooperazione internazionale contro il terrorismo e
il crimine organizzato.
Vienna, 4 ottobre –
Cinquanta autorità marocchine d’alto livello, in prevalenza giudici e pubblici
ministeri, seguono un seminario di formazione a Tangeri sulla cooperazione
internazionale nelle questioni criminali dal 4 al 6 ottobre. Il seminario di
formazione è sponsorizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulle droghe e sul
crimine (UNODC) e dal ministro della Giustizia del Marocco, e mira alla
condivisione con i partecipanti della conoscenza e della competenza legale
necessarie a promuovere la cooperazione con gli altri Stati, applicando in
maniera efficace la Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine
transnazionale organizzato e adoperando gli strumenti globali contro il
terrorismo.
Il seminario di formazione,
che segue la ratificazione del Marocco di 10 dei 12 strumenti contro il
terrorismo e la Convenzione delle Nazioni Unite sul crimine transnazionale
organizzato, include le presentazioni sia dell’UNODC che degli esperti
marocchini , e discussioni di casi relativi alla pratica quotidiana
dell’estradizione e dell’assistenza legale reciproca, al fine di rafforzare la
cooperazione internazionale nelle questioni criminali.
Il
seminario fornisce inoltre un’opportunità per gli esperti dell’UNODC di presentare
le caratteristiche principali della Convenzione delle Nazioni Unite contro la
corruzione, che il Marocco recentemente ha firmato.
http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2004/uniscp501.html
(top)
Un milione
di vaccinatori, 80 milioni di bambini, 23 paesi: l’Africa lancia la più grande
campagna di sempre per l’immunizzazione contro la poliomielite.
Gli africani si
uniscono nel grande sforzo di combattere l’epidemia e di rimettere in moto gli
sforzi per lo sradicamento della poliomielite
Più di un milioni di vaccinatori in 23 paesi africani
hanno intrapreso la più grande campagna di immunizzazione continentale nella
storia. L’obiettivo finale è di vaccinare 80 milioni di bambini contro la
poliomielite in tutta l’Africa sub-sahariana in soli quattro giorni. Tale
sforzo è una risposta diretta ad un epidemia di poliomielite in corso nella
regione, che rischia di lasciare migliaia di bambini paralizzati a vita. Decine
di migliaia di leader tribali e religiosi, insegnanti scolastici, genitori e
membri dei Rotary club si sono uniti agli infermieri ed alla massa di volontari
ed operatori sanitari per andare letteralmente di casa in casa, di villaggio in
villaggio per consegnare a mano il vaccino ad ogni bambino minore di cinque
anni.
I conflitti civili in alcuni dei paesi partecipanti
rendono più difficile arrivare a tutti i bambini, specialmente in aree della
Costa d’Avorio, Liberia e Sudan. La recente diffusione della poliomielite nella
regione sudanese del Darfur, che ha ormai raggiunto anche Khartoum, mostra con
che velocità il virus può reinfettare le comunità, soprattutto quelle che i
conflitti hanno ridotto in stato di isolamento. (…) Ci sono varie date d’inizio
per le campagne nazionali, che verranno comunque portate a compimento in
ottobre in 19 dei 23 paesi.
L’Iniziativa mondiale per lo sradicamento della
poliomielite è supportata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Rotary
International, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle
malattie (CDC) e l’ UNICEF).
www.rotary.org www.polioeradication.org
55 soci dei
Club Rotary di Seattle, Portland, Atlanta ed Honolulu vanno in Etiopia per
vaccinare i bambini contro la poliomielite.
Seattle, WA, USA, 15
ottobre – Poiché la poliomielite è ancora una minaccia per i bambini di alcune
aree di Africa e Asia sud-occidentale, il Rotary continua il suo sforzo
ventennale per sconfiggere questa malattia invalidante in ogni parte del mondo.
In sostegno a questa
operazione globale, 55 soci dei Rotary club di Seattle, Portland, Atlanta e
Honolulu partono oggi per l’Etiopia,
per poi fare ritorno il 24 ottobre. In Etiopia, i soci del Rotary si uniranno
alla schiera di volontari e operatori sanitari per andare letteralmente di casa
in casa e di villaggio in villaggio per consegnare a mano il vaccino ad ogni
bambino. (…) Oltre a proteggere i bambini dalla poliomielite, i componenti del
gruppo –che copriranno le spese di viaggio con fondi propri – visiteranno le
strutture per la fornitura di acqua potabile costruite grazie ad un progetto
del Rotary di Seattle.
In passato l’Etiopia è stata duramente colpita dalla
poliomielite, ma adesso sono già tre anni che non si registrano nuovi casi,
dopo gli ultimi 144 registrati nel 2000. Buona parte di questo progresso di
deve all’impegno del Rotary, il quale ha contribuito con 5,7 milioni di dollari
per sradicare la poliomielite in Etiopia; con 205,8 milioni di dollari per
sradicarla nel continente africano; e con oltre più di 500 milioni di dollari per
sradicarla in tutto il mondo, oltre ad un enorme numero di ore di lavoro
volontario nelle varie campagne di vaccinazione.
Oggi, la metà della popolazione mondiale vive in aree
dove la poliomielite è stata sradicata. Le Americhe sono state dichiarate “liberate”
dalla poliomielite nel 1994, il Pacifico occidentale nel 2000 e l’Europa nel
2002. Una volta che sarà stata sradicata, la poliomielite sarà la seconda
malattia ad essere eliminata a livello mondiale, dopo il vaiolo.
L’UNFPA dà il benvenuto al nuovo
contributo europeo per assicurare forniture per il settore riproduttivo
Nazioni
Unite, New York, 14 ottobre – L’Unione Europea donerà quest’anno 75 milioni di
dollari all’UNFPA, il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite, per
forniture per il settore riproduttivo di cui hanno bisogno i paesi in via di
sviluppo. L’UNFPA ha immediatamente accettato con compiacimento la decisione,
annunciata oggi durante un incontro speciale dell’Assemblea Generale, segnando
così il decimo anniversario della Conferenza internazionale sulla popolazione e
sullo sviluppo (ICPD).
Nans van den Broek del Belgio, inviato speciale della
Presidenza dell’Unione Europea, ha riferito nell’incontro che i 25 Stati membri
dell’Unione Europea e la Commissione Europea “colmeranno insieme l’intero
deficit dei prodotti contraccettivi per 75 milioni di dollari nel 2004
attraverso un contributo speciale al Fondo dell’UNFPA per i prodotti del
settore riproduttivo”. L’UNFPA ha stimato che avrà bisogno di quella somma per
far fronte alle richieste di rifornimenti nel 2005 da parte di 49 paesi in via
di sviluppo che dipendono dall’assistenza esterna per i contraccettivi e i
preservativi per la prevenzione dell’AIDS. (…)
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=515
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene lo sforzo globale per
alleviare il dolore cronico
Ginevra, 11 ottobre –
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) co-patrocina oggi la prima
Giornata mondiale contro il dolore, il cui scopo è quello d’attirare
l’attenzione globale sull’urgente bisogno di sollievo dal dolore per chi soffre
di mali come il cancro e l’AIDS. La campagna, organizzata dall’Associazione
internazionale per lo studio del dolore (IASP) e dalla Federazione europea dei
Circoli IASP (EFIC), mira al riconoscimento dell’alleviamento del dolore come
parte integrante del diritto al massimo livello possibile di salute fisica e
mentale.
I rappresentanti dell’OMS si uniscono agli specialisti
di tutto il mondo in materia di gestione e alleviamento del dolore cronico in
una conferenza a Ginevra, organizzata per dar risalto alla Giornata mondiale
contro il dolore e per sollecitare i
governi di tutto il mondo ad agire rapidamente in merito. La conferenza
coincide con la pubblicazione in questo mese delle nuove raccomandazioni del
Consiglio Europeo riguardanti le cure palliative, che includono anche la
gestione del dolore. Le raccomandazioni forniscono una guida dettagliata per
creare le linee guida di una politica nazionale, e sono disponibili in 17
lingue europee. (…)
http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2004/pr70/en/
L’Ufficio
delle Nazioni Unite per le Droghe conferma la costante riduzione della
coltivazione dell’oppio a Myanmar
Vienna, 11 ottobre (UN Information Service) – La
coltivazione dell’oppio a Myanmar mostra una riduzione del 29 per cento
rispetto al 2003, secondo l’Indagine sull’oppio a Myanmar del 2004 pubblicata
oggi dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro le droghe ed il crimine (UNODC).
(…)
Secondo questa indagine, nel 2004 erano impegnate
nella coltivazione dell’oppio 260.000 famiglie. La maggior parte di loro
risiede in aree remote, montuose e isolate, e l’oppio è spesso la loro unica o
primaria fonte di guadagno. Ancora più importante, il guadagno medio di una
famiglia che non produce oppio è il 30 per cento più alto di quelle che
producono oppio. “L’oppio è l’ultima risorsa per i contadini che devono
combattere la fame e la povertà”, afferma il Direttore esecutivo dell’UNODOC
Costa. “Se non soddisfiamo i bisogni umani di base dei coltivatori del Myanmar,
essi non riusciranno mai ad uscire dal circolo vizioso della povertà e della
coltivazione dell’oppio. Le comunità che coltivano l’oppio resteranno
vulnerabili agli abusi dei diritti umani, al traffico di persone e al
trasferimento forzato”, ha aggiunto. (…)
(top)
WWF all'industria chimica: "Sostanze
tossiche nei prodotti: la trasparenza e la rinuncia agli agenti pericolosi vi
costerebbero poco"
Roma,
14 ottobre - Assicurare ai cittadini la possibilità di conoscere i possibili
effetti delle sostanze tossiche contenute nei prodotti di uso quotidiano
costerebbe all'industria chimica poco: secondo un rapporto pubblicato oggi dal
Consiglio Nordico dei Ministri, commissionato dai Governi pei paesi
nord-europei per verificare i costi diretti di REACH (la normativa ancora in
discussione che imporrebbe a produttori e importatori la diffusione di
informazioni certe sulle migliaia di sostanze chimiche che ogni anno circolano
in Europa), all'industria chimica l'adeguamento alla nuova normativa costerebbe
ben poco. I costi dell'"operazione-trasparenza" sono stimati in circa
3.5 miliardi di Euro per un periodo di 11 anni, ovvero lo 0.06% del
fatturato di questo settore. Una sorpresa forse per l'industria, ma non per il
WWF che da tempo considera infondati i timori del settore chimico rispetto agli
effetti della normativa REACH. (…)
I centri
elettronici comunitari possono aiutare a colmare il divario digitale
Bangkok, 13 ottobre (Servizio d'informazioni delle
Nazioni Unite) - L'UNESCAP ha già iniziato una "spinta mirata" sui
centri elettronici comunitari per condividere le pratiche migliori, accumulare
capacità e dimostrare progetti pilota in quanto progresso pratico per assistere
i soci e gli affiliati a realizzare gli obiettivi stabiliti dal Piano d'Azione
del Vertice Mondiale.(...)
La prima sessione del Sottocomitato per l'
Informazione, Comunicazione e Tecnologia Spaziale dell'UNESCAP -Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite
per l'Asia e Pacifico - ha avuto luogo dal 13 al 15 ottobre 2004 al Centro di Conferenze delle NU a Bangkok.(...)
Il mandato della Sottocommissione è di promuovere le
capacità necessarie per creare e rendere possibile l'ambiente necessario per lo
sviluppo trasferimento e applicazione della tecnologia della comunicazione e
dell'informazione (ICT), segnatamente
attraverso la cooperazione regionale e la creazione di una rete delle organizzazioni dei settori
governativo, non governativo e privato a vantaggio delle economie in via di
sviluppo.
http://www.unescap.org/unis/press/2004/oct/g22.asp
(top)
La mozione per la Carta della Terra al Congresso per la conservazione
mondiale dell’IUCN – Bangkok, 17-25 novembre
Il terzo Congresso per la
Conservazione Mondiale dell’IUCN si terrà a Bangkok dal 17 al 25 novembre 2004.
Il Congresso sarà l’evento chiave dell’anno per affrontare le sfide più
pressanti sull’ambiente e lo sviluppo.
Nel corso dell’incontro, il consiglio dell’IUCN presenterà una mozione
sulla Carta della Terra nella quale si chiederà al Congresso di sottoscriverla
e di considerarla come punto di riferimento etico per i propri programmi e
politiche, così come uno strumento per l’educazione allo sviluppo sostenibile,
fra le altre cose. Questa la dichiarazione conclusiva della Risoluzione per il
terzo Congresso per la conservazione mondiale, Bangkok 2004 – Sottoscrizione
della Carta della Terra (…)
1. SI SOTTOSCRIVE la Carta
della Terra come espressione d’ispirazione della visione della società civile
sulla costruzione di un mondo di pace giusto e sostenibile.
2. SI ADOTTA la Carta della
Terra come una guida etica per le politiche dell’IUCN, e ci si impegna ad
applicarne i principi nel programma dell’IUCN.
3. SI RACCOMANDA che la Carta
della Terra sia usata dall’IUCN per favorire l’avanzamento ed il dialogo
sull’interdipendenza globale, i valori condivisi ed i principi etici per gli
stili di vita sostenibili.
4. SI INCORAGGIANO le
organizzazioni e gli stati membri a considerare la possibilità di sottoscrivere
la Carta della Terra e a determinare il ruolo che tale Carta potrà svolgere
come guida nelle politiche nelle rispettive sfere di responsabilità.
(top)
Gemellaggio Italia-Africa: al via l’edizione
2004-0005 del progetto ”A scuola con AMREF”
Valore
dell’acqua e diritto all’istruzione al centro delle proposte didattiche. Più di
trentamila gli studenti italiani coinvolti
Roma,
7 ottobre - Trecentottantanove scuole coinvolte (l’85 per cento elementari,
il 10 per cento medie e il 5 per cento dell’infanzia) per un totale di circa
30mila alunni. Questi i numeri più significativi dell’edizione 2003-2004 del
progetto “A scuola con AMREF”, promosso con l’obiettivo di attivare nei bambini
italiani atteggiamenti di solidarietà e sensibilizzazione nei confronti dei
coetanei in Africa, dando spazio alla riflessione e alla creatività, attraverso
disegni, storie e poesie, per concretizzare uno scambio interculturale con le
scuole keniane gemellate. Due, in particolare, le proposte didattiche
presentate e diffuse nel corso dell’anno scolastico: “L’Acqua racconta la vita”
e “Educazione: il diritto di imparare per vivere meglio”. (…)
Per
aiutare studenti e insegnanti che aderiscono all’iniziativa a sviluppare la
riflessione su questi temi, AMREF mette loro a disposizione un kit didattico
composto da videocassetta, fiabe, guide per i docenti e manifesti incentrati
sulla proposta didattica prescelta, e un kit africano, che alla fine dell’anno
scolastico raccoglie i lavori originali delle scuole keniane gemellate.
AMREF,
Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca, è la principale
organizzazione sanitaria africana senza fini di lucro. Dalla sua fondazione,
nel 1957 a Nairobi, promuove e gestisce ogni anno centinaia di progetti di
sviluppo sanitario in 14 paesi dell'Africa orientale: dal Kenia all'Uganda, dal
Sudan al Sudafrica. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere un’organizzazione
pienamente ‘africana’, che si impegna cioè per uno sviluppo autonomo del
continente: il 95 per cento del personale impiegato è africano, e quasi tutti i
progetti fanno capo a esperti locali, medici, ingegneri idrici, assistenti sociali,
in gran parte provenienti dalle stesse comunità disagiate che si impegnano a
sostenere.
Con
l’inizio della stagione sportiva 2004/2005, l’impianto sportivo comunale
“Superga” di Ciampino (Roma) ospita la scuola calcio voluta da Vincent Candela,
campione francese, e che porta il suo nome. La scuola scaturisce dal desiderio
del centrocampista della Roma di offrire ai giovani che si avvicinano a questo
sport “una scuola che (sono parole sue) educhi ad affrontare con equilibrio e gioia le partite della vita.”
Questo
ambizioso obiettivo passa attraverso un progetto sperimentale assolutamente
innovativo, articolato su due programmi. Infatti, oltre ai due pomeriggi
dedicati ai consueti allenamenti sportivi (il lunedì ed il venerdì), viene
introdotto un terzo pomeriggio (il mercoledì) nel quale i ragazzi vengono
educati alla meditazione, alle tecniche psico-dinamiche e alle arti orientali.
I bambini coinvolti nel corso di meditazione hanno dimostrato molto interesse
per la novità, contagiando i loro genitori che non hanno tardato a chiedere
maggiori informazioni circa gli argomenti trattati.
Il
programma del mercoledì è supportato anche da visite osteopatiche: una équipe
di medici si incarica di osservare lo sviluppo osseo-scheletrico e muscolare
dei bambini non ancora in età adolescenziale. Dunque, una maggiore cura per la
salute dei piccoli, che si affianca alle normali visite medico-sportive di tipo
agonistico svolte regolarmente ad inizio stagione dal medico sportivo.
Quest’anno
la Scuola Calcio “Vincent Candela” ha partecipato attivamente alla quarta
edizione della “Coppa dei Campioni di Solidarietà”, in cui gli allievi hanno
dato vita ad un pre-partita coinvolgente ed emozionante. La manifestazione,
organizzata dalla ONLUS “Comitato Aurora”, ha avuto luogo l’11 ottobre allo
Stadio Flaminio in Roma. (Il “Comitato Aurora” si dedica alla raccolta di fondi
a favore dei bambini che soffrono di adrenoleucodistrofia, una rarissima
malattia genetica che distrugge progressivamente la mielina, guaina isolante di
tutte le diramazioni del cervello e del midollo spinale.) [Fabio Gatti]
Per
maggiori informazioni: Segreteria Scuola Calcio 06-79350535
«Che
cosa esprime l’Arte della Fuga di Bach?» «Quale percorso simbolico nasconde il
dettato dodecafonico di Schoenberg?» Una riposta sensata a domande come queste
chiama in causa un ordine severo di categorie d’approccio, sia mentale che
culturale. Il linguaggio scivola sulla superficie dei suoni, gioca magari a
coglierne colori e suggestioni, fino ad ammutolire di fronte alla natura
profonda, e silenziosissima, dell’esperienza estetica di ciascuno. Questo il
senso dei cinque appuntamenti di Nonsolonote - Dire la musica: non solo
note, appunto; cinque tentativi di seduzione musicale, affidati ad un ensemble
di grande bravura ed esperienza, alle prese con alcuni dei capolavori della
storia della musica occidentale, e sorretti dalla “messa in scena” di un testo
fortemente “teatrale” che ne esplori ad hoc l’ingranaggio sonoro pronto a
sfumare nel “dietro le quinte” della percezione di chi ascolta. “La voce
recitante – spiega l’autore del testo, Maurizio Biondi – avrà il compito di far
entrare il pubblico nella costruzione dell’opera”. Il testo sarà recitato
dall’attore Roberto De Langes.
Dopo
il concerto del 22 ottobre su
“Percorsi e labirinti – le costruzioni polifoniche dell’ultimo Bach”,
gli altri concerti in programma, sempre di venerdì sera alle 21.00, svolgeranno
questi temi: 5 novembre: dialoghi sulla “grande fuga”, Ludwig van Beethoven; 19 novembre: “Le tentazioni pianistiche di Liszt E Alkan”; 3 dicembre: “Il distacco dalla sponda – crisi del
linguaggio e morte della tonalità”; 17
dicembre: “Le voci del mondo – Britten, Janacek e le forme dell’espressione”.
Il
progetto è curato dalla Camera Marciata
e dall’assessorato alla Cultura del comune di Venezia.
* * * * * * *
(top)
La recente conferenza del Dipartimento delle N.U.
per la Pubblica Informazione ha fornito una panoramica sugli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio: ciò che è stato realizzato sinora, ciò che deve essere
ancora fatto, nonché problemi e successi delle iniziative intraprese ad oggi.
La conferenza è stata molto approfondita e si è concentrata su questa tematica
nel corso di tutti i workshop e le sessioni plenarie. La conferenza ha
dimostrato come l’umanità voglia costruire un impegno più logico e più
focalizzato per realizzare pienamente la dichiarazione del Millennio e gli otto
obiettivi che tutti i 191 Stati membri si sono impegnati a raggiungere entro il
2015. Nel corso delle tre giornate si è fatto ripetutamente riferimento
all’esigenza di una maggiore volontà politica. I relatori hanno chiesto alle
ONG di esercitare una maggiore pressione sui governi affinché facciano fede
agli impegni presi, ed è stata ripetutamente invocata in molti modi la volontà
spirituale.
Il ruolo delle donne, in particolare in Africa, è stato sottolineato da
Bineta Diop, che ha parlato dei progressi realizzati da gruppi femminili
operativi a livello regionale e locale. In Senegal esiste un solido programma
di formazione della pace che coinvolge le donne (coincidenza vuole che il
Senegal sia uno dei luoghi dove la rete globale Ecovillage è molto forte.)
Miklos Marschall di “Transparency International” ha identificato
alcune strutture destinate a trasformarsi in sciagure a catena in assenza di una pianificazione adeguata.
Marschall ha parlato delle lezioni apprese, delle conseguenze e dei risultati
da temere laddove non venga arginato il fenomeno della corruzione, definita “un
crimine contro l’umanità”. Ha inoltre parlato dell’idea di “fischiare i falli” e di come ciò si riveli
importante in certe situazioni. (www.transparency.org)
Wu Qing, dalla Cina, ha parlato dell’ampia
diffusione di circoli femminili, seminari di rafforzamento dell’autorità, corsi
di alfabetizzazione e degli sforzi compiuti da alcuni gruppi per incoraggiare
le donne ad esprimersi ed essere parte del processo decisionale. Più volte sono
stati menzionati i “Circoli di condivisione” e i “Semi di condivisione”. Qing ha detto di voler rendere trasparente il
ruolo della legge e c’è stata una vera ovazione della platea alle parole: ”Voglio
che la Cina sia governata dalla legge, non dagli uomini!”. Ha inoltre aggiunto
come in Cina, a causa del vasto commercio di donne e ragazze a cui si aggiunge
il fenomeno dell’infanticidio femminile, dai 60 agli 80 milioni di uomini
debbano ora affrontare la prospettiva di non poter trovare moglie.
Sir Emyr Jones Parry, Ambasciatore e
Rappresentante permanente del Regno Unito alle Nazioni Unite, ha puntualizzato
come nello sforzo di procedere verso una società internazionale più
responsabile, la vecchia idea del “vivi e lascia vivere” non funzioni più
perché si è visto a cosa può portare un approccio arrendevole quando non ci si
oppone ai genocidi e si consente a governi corrotti di agire fuori di qualunque
controllo, come è recentemente accaduto in Sudan.
Nel corso di questa sessione plenaria tutti
i relatori hanno enfatizzato l’importanza cruciale del ruolo delle ONG
nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, riferendosi alla
veridicità del concetto “con mani e piedi umani…”
Successivamente è emerso il tema della diversità
nell’ambito dell’unità, allorché Alicia Barcena ha parlato dell’asimmetria
dei diversi paesi e di come gli Obiettivi del Millennio debbano essere
concepiti in base alle esigenze e situazioni dei singoli paesi. In un modello
biologico, “sviluppo” significa diversità. Barcena ha sottolineato l’importanza
dell’interdipendenza e il bisogno di una cittadinanza globale, affermando
inoltre che il tema della cittadinanza dovrebbe rappresentare il cuore delle politiche pubbliche,
sottolineando il ruolo importante dell’umanità nel suo insieme.
Altra tematica emersa prepotentemente è
stata la distribuzione equa delle risorse e del benessere mondiale e gli
effetti distruttivi degli aiuti che creano dipendenza e favoriscono la
corruzione. Spesso, in diversi contesti, l’ “aiuto” è stato considerato
altamente distruttivo e degradante.
Microcredito: Mercedes Canalda della Repubblica Dominicana
ha fatto risuonare una nota molto positiva nel descrivere il successo ottenuto
dal microcredito nell’ area dominicana. Si tratta di un meccanismo che consente
di raggiungere i piccoli contadini che non vogliono regali, bensì un aiuto
temporaneo. Canalda afferma che, nella regione dominicana, otto attività su
dieci sono legate al microcredito, che indubbiamente influenza anche le
macropolitiche. Tali prestiti sono pensati per i più poveri tra i poveri,
secondo la filosofia di Muhammad Yunus. Alcuni dati statistici: prestito medio
10 – 175 dollari; il 75% lavora fuori dalla propria casa; 85% sono donne. Il
tasso di restituzione dalle donne è del 98-99%.
La sessione di apertura della mattina
dell’ultimo giorno, venerdì 10 settembre, è stata presieduta da Salil Shetty,
Direttore della Campagna del Millennio dell’ONU, il quale ha sottolineato
l’idea della volontà politica come componente necessaria per l’attuazione degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio, sul fatto che ognuno ha voce in capitolo e
sull’importanza che le risorse vengano divise tra la popolazione in maniera trasparente;
inoltre ha ricordato che ogni Paese firmatario degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio si è impegnato a devolvere lo 0,7% del reddito nazionale per il
raggiungimento di questi obiettivi, mentre gli Stati Uniti al momento attuale
devolvono solamente lo 0,14%.
Oded Grajew, ex assistente speciale del
Presidente brasiliano Lula, ha ripetuto nuovamente che si continua a discutere
delle 3˙000 vittime del World Trade Center mentre nessuno sembra voler
prendere in considerazione i 30˙000 bambini che muoiono OGNI GIORNO a
causa della fame! Ha anche ribadito l’importanza che i governi impegnino la
loro volontà politica ed ha suggerito che i cittadini rendano noto che il
proprio governo non sta adempiendo agli impegni presi per gli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio. (N.d.E:
Negli anni recenti si è notato una leggera tendenza all’aumento. Il totale
dell’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo proveniente dai Paesi membri del
Comitato di Assistenza allo Sviluppo dell’OCSE ha raggiunto i 68,5 miliardi di
dollari nel 2003, pari allo 0,25% della somma dei PIL dei Paesi membri, un
aumento rispetto allo 0,23% nel 2002 e allo 0,22% nel 2001)
Grajew ha anche sottolineato l’importanza
della legittimazione delle Nazioni Unite come unica organizzazione mondiale che
promuove la pace e la giustizia sociale. Egli si è domandato se i Paesi ricchi
stiano facendo abbastanza ed è giunto ad una conclusione negativa, a parte
poche eccezioni come la Svezia, che è veramente l’unico Paese “sviluppato” che
sta pubblicizzando realmente gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli
sviluppi fatti. In ultimo ha espresso all’assemblea riunita la necessità di
creare un più grande senso di consapevolezza riguardo queste problematiche di
importanza critiche per la salute ed il futuro dell’umanità. L’organizzazione da lui rappresentata è
l’Istituto Ethos per la Responsabilità Sociale e del Business (www.ethos.org.br)
Molti oratori hanno affermato che l’ottavo Obiettivo
di Sviluppo del Millennio (sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo)
è il più importante in quanto evidenzia l’idea della realtà della sintesi
mondiale e l’importanza per l’umanità di riuscire a osservarsi come un insieme
funzionante che richiede un sistema finanziario trasparente e basato su regole
ed un commercio veramente libero e non discriminante. La resa dei conti sta
nell’impegno per un buon governo.
La Sessione plenaria finale è consistita in
un resoconto fatto a tutti i partecipanti della conferenza sui seminari del
primo pomeriggio. Uno degli oratori, Kavita Ramdas, Presidente del Fondo
Mondiale per le Donne, ha tenuto in pugno l’attenzione dell’assemblea esortando
la comunità mondiale a svegliarsi e a cominciare a prendersi cura dei nostri
fratelli e sorelle che stanno attraversando le sofferenze più terribili mentre
noi siamo seduti a decidere sul da farsi. La Ramdas ha efficacemente descritto
le vite di alcune donne che conosce e a cui si dedica, le quali non hanno alcun
genere di speranza o di libertà e si trovano in condizioni così disperate da
non essere immaginabili dalla maggioranza del pubblico presente.
Seminari del primo pomeriggio: tutti i seminari tenuti dalle 13,15 alle 14,45 avevano come argomento
gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e molti di loro presentavano nel titolo
la parola spiritualità o ne esprimevano il concetto nella descrizione del
seminario. Le fondazioni Lifebridge e la Findhorn Foundation, insieme ad
un’altra fondazione messicana, hanno presentato uno dei seminari sul Programma
Zero Fame del Brasile. Ospite speciale del seminario è stato Frei Betto,
consigliere spirituale ed assessore speciale del Presidente del Brasile, che ha
presentato un resoconto sull’innovativo Programma brasiliano. Successivamente,
Frei Betto ha presenziato al briefing ECOSOC su questo tema ed ha potuto
osservare direttamente il modo in cui si sta attuando il suo lavoro in seno
alle Nazioni Unite.
Nel seminario intitolato “Dimensione
spirituale ed etica degli Obiettivi di Sviluppi del Millennio”, Noel Brown ha
incoraggiato il gruppo ad “evocare una reale autorità spirituale e non a
scusarsi per questa” ed ha suggerito di sottoporre all’ufficio del Segretario
Generale un documento sulla dimensione etica degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio. Brown ha anche esortato i presenti a formare delle coalizioni sulla
base della volontà spirituale e morale, dal momento che ci troviamo in un mondo
privo di santuari o di spazi sicuri.
Concludendo, nell’aria era presente un
forte senso di unitarietà dell’umanità e del risveglio degli animi, e si è
ripetuto con convinzione ed entusiasmo che tutti i movimenti di successo
partono dalla popolazione e che “noi, il popolo” deteniamo il potere. L’intera
Conferenza è stata pervaso da un forte senso di speranza e di impegno per il
raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e del fatto che NOI,
insieme, siamo in grado di compiere qualunque cosa per il bene di tutti gli
esseri umani.
*Co-presidente
del Comitato spirituale ristretto presso l’ONU - www.spiritualcaucus-un.org
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e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department
of Public Information delle Nazioni Unite.
L’Associazione opera
per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella
prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla
condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it
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