Good News Agency – anno IV, n° 9
Settimanale - anno IV, numero 9 – 30 maggio 2003
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche redazionali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 46 paesi e ad
oltre 1.000 ONG.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Department of Public Information
delle Nazioni Unite.
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Ambiente
e natura – Cultura e educazione
(top)
Traffico umano, soprattutto di donne e
bambini, al centro della dodicesima sessione della Commissione Anticrimine
delle NU – Vienna, 13 -22 maggio
Vienna,
13 maggio – Sarà il traffico umano, specialmente di donne e bambini, il tema
principale della dodicesima sessione, apertasi oggi, della Commissione ONU
sulla Prevenzione del Crimine e giustizia criminale.
Sebbene in tutto il mondo non esistano statistiche
affidabili sull’argomento, il nuovo database globale UNODC, che analizza queste
tendenze, consente di trarre delle conclusioni generali. I risultati confermano
che la maggioranza delle vittime del traffico umano è rappresentata da donne e
bambini, e lo sfruttamento sessuale è la forma più comune di tale abuso.
Solitamente le vittime provengono da paesi relativamente poveri, vengono
trasportate attraverso paesi che consentono percorsi sicuri, e finiscono in aree
più ricche. Asia, ex Repubblica Sovietica ed Africa sono le principali regioni
di origine. (…) Tra le destinazioni più frequenti vi sono i paesi
industrializzati e l’Asia. (…)
I
principali temi trattati nel corso della dodicesima sessione saranno: (a)
Tendenze nel traffico di esseri umani; (b) Indagine e persecuzione di casi di
traffico di esseri umani: cooperazione ed assistenza per una legge nazionale ed
internazionale; e (c) Maggiore coscienza del problema ed intervento sociale:
sostegno delle vittime e ruolo della società civile.
Il
15 maggio verrà inoltre tenuto un workshop sul tema "Traffico di esseri
umani, soprattutto di donne e bambini: risultati conseguiti ed implicazioni
politiche". (…)
http://www.unodc.org/unodc/en/press_release_2003-05-13_1.html
(top)
ILO: Myanmar concorda su coordinatore
per favorire la fine del lavoro forzato
Ginevra,
14 maggio - Il Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro
(ILO) Juan Somavia, ha oggi applaudito la stipulazione di un’intesa formale tra
ILO ed Unione Myanmar per la nomina di
un coordinatore per assistere le possibili vittime del lavoro forzato in
Myanmar.
In
una lettera a U Tin Winn, Ministro del Lavoro del Myanmar, Somavia ha scritto:
"Sono
lieto di apprendere dell’intesa formale sull’istituzione di un coordinatore che
assista le possibili vittime in Myanmar nel ricorso a mezzi legislativi e a
quanto previsto dalla Convenzione sul Lavoro Forzato Forced Labour Convention No. 29 (1930), nonché della riaffermazione dell’impegno del vostro
governo per eliminare il lavoro forzato, come espresso nella suddetta intesa
formale.” (…)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2003/21.htm
ILO lancia primo rapporto globale su
discriminazione sul posto di lavoro
Afferma che tale discriminazione resta un
problema globale persistente, con forme nuove e più sottili
Ginevra,
12 maggio - Secondo un recente studio dell’Ufficio Internazionale del Lavoro
(ILO) mentre vanno scomparendo le forme più vistose di discriminazione sul
luogo di lavoro, molte altre, più subdole, restano un problema persistente ed
una quotidiana fonte di preoccupazione. Inoltre, lo studio più completo
dell’ILO sulla discriminazione, intitolato "Time for Equality at Work" 1, avverte che ignorare le "disuguaglianze socio-economiche"
nel mondo del lavoro non solo equivale ad accettare uno "spreco di talento
e risorse umane", ma può avere "effetti disastrosi su coesione sociale
nazionale, stabilità politica e crescita" negli anni a venire. (…)
Il
rapporto mostra che molte delle vittime della discriminazione - specialmente su
base sessista o razziale – si trovano davanti ad un divario persistente che le
separa dai gruppi dominanti che godono di migliori standard di vita, o anche
dai loro stessi colleghi che hanno beneficiato di leggi e politiche contro la
discriminazione. (…) Il rapporto ILO condanna l’uso continuato della
discriminazione basata su pregiudizi e stereotipi e critica quelle istituzioni
prevenute che per decenni hanno ostacolato sforzi legali e misure politiche
intraprese da governi, datori di lavoro ed impiegati contro un trattamento
impari sul posto di lavoro. (…)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2003/19.htm
12
maggio – É appena giunto al termine ad Awassa il primo corso per la formazione
di istruttori di diritto bellico (LOAC). Organizzato e gestito dall’ICRC,
coordinato dal Dipartimento per le Operazioni dell’Esercito Etiope, il corso di
10 giorni ha formato 38 ufficiali di comando del Corpo Militare di Awassa e dei
Dipartimenti Legale e di Formazione. (…)
Il
LOAC regola i mezzi ed i metodi di guerra e si basa sulle Convenzioni di
Ginevra, sui loro Protocolli Aggiuntivi e su altri trattati internazionali.
Meglio conosciuto al di fuori dei circoli militari come “diritto umanitario
internazionale”, il LOAC non proibisce la guerra, ma marca piuttosto un
equilibrio fra necessità militari ed esigenze umanitarie richiedendo alle parti
belligeranti di mantenere un certo grado di umanità sul campo di battaglia (per
esempio, di non recare danno a chi non combatte) ed imponendo dei limiti su
mezzi e metodi di guerra. (…)
(top)
Il Presidente tedesco Rau riceve la Medaglia Agricola
come riconoscimento dei suoi sforzi per
promuovere un'alleanza globale contro la fame
Roma/Berlino,
27 maggio - Johannes Rau, Presidente della Repubblica Federale tedesca, ha
ricevuto oggi la Medaglia Agricola, coniata in suo onore dalla FAO per
l'impegno profuso da lungo tempo nel sostenere la lotta alla fame nel mondo. Il
Direttore generale della FAO, Jacques
Diouf, ha offerto la medaglia al
Presidente Rau nel corso di una cerimonia a Berlino. (…)
Jacques
Diouf ha sottolineato che la
Germania aveva generosamente offerto la sua esperienza e le sue conoscenze così
come le sue risorse finanziarie per contribuire a migliorare l'agricoltura e la sicurezza alimentare nei paesi in
via di sviluppo. Più di recente, la Germania aveva sostenuto i progetti di emergenza della FAO in Afghanistan e
l'evoluzione di linee guida internazionali per il diritto al cibo. (…)
La Medaglia Agricola
onora personalità che si sono distinte per il loro impegno e il loro sostegno
alla promozione della produzione sostenibile di cibo, della sicurezza
alimentare mondiale e della cooperazione internazionale. Prima del Presidente
Rau, molti capi nel mondo hanno ricevuto questa onorificenza, fra cui: il
Presidente egiziano Hosni Mubarak , il Primo Ministro spagnolo Josè Marìa
Aznar, il Presidente francese Jacques Chirac, il Re dell'Arabia Saudita Fahd,
il Re della Tailandia Bhumibol Adulyadej, il Presidente della Cina Jiang Zemin
e il Presidente del Ghana Jerry Rawlings.
http://www.fao.org/english/newsroom/
Roma,
22 maggio - Su iniziativa dell’Associazione ONG Italiane, si è costituita una
piattaforma
congiunta delle principali campagne e organizzazioni che lavorano sulle
tematiche in agenda al G8 di Evian, che presenteranno un
documento comune – contenente dati e proposte concrete - al Forum della società
civile “Vertice per un altro mondo” che si terrà ad Annemasse dal 29 al 31
maggio.
Le
Campagne italiane verso il G8 di Evian – questo il nome della piattaforma –
presenteranno ufficialmente tale documento, che avanza delle precise richieste
al nostro Governo rispetto alla posizione italiana nell’ambito del Vertice di
Evian, nel corso di una conferenza stampa martedì 27 maggio alle ore 11.00 presso la Fondazione Internazionale
“Lelio Basso”, Via della Dogana Vecchia, 5 – Roma. Interverranno: Sergio Marelli,
Presidente dell’Associazione ONG Italiane; Riccardo Troisi, Rete Lilliput;
Raffaella Chiodo, Sdebitarsi; Manfred Bergman, Migranti. (…)
Info.
stampa: Monica Di Sisto 335 8426752 moni.disisto@iol.it
Roma,
15 maggio – Con l’approvazione di un progetto di sviluppo rurale per la regione
di Kanem del valore di 14,3 milioni di dollari, la disponibilità di risorse
idriche per le ouadis del Ciad, tipo di oasi abitate destinate alla
coltivazione dei raccolti, potrà presto diventare realtà.
Il progetto sarà finanziato in gran parte da
un prestito di 13 milioni di dollari del Fondo Internazionale per lo Sviluppo
Agricolo (IFAD) per la Repubblica del Ciad. A firmare l’accordo per il prestito
erano oggi presenti alla direzione dell’IFAD Djimrangar Dadnadji, Ministro
della Pianificazione, Sviluppo e Cooperazione della Repubblica del Ciad ed il
Presidente IFAD Lennart Båge.
Quasi
l’intera popolazione rurale della più povera regione del paese beneficerà del
progetto, della durata di otto anni, che sarà orientato alle esigenze degli
agricoltori, specialmente delle donne, fornendo loro accesso al credito. (…)
Con questo progetto l’IFAD avrà già finanziato quattro progetti in Ciad, per un
valore totale di 41,3 milioni di dollari.
http://www.ifad.org/media/press/2003/25.htm
L’UNDP sostiene l’iniziativa di 3
miliardi di dollari dell’Azerbaijan per ridurre la povertà
13
maggio – L’Azerbaijan sta intraprendendo un programma di sviluppo economico e
di riduzione della povertà del valore di 3 miliardi di dollari; nell’ambito di
questo programma, l’UNDP contribuirà a mobilitare risorse per aumentare le
opportunità di lavoro e sviluppare un quadro d’azione per utilizzare gli
introiti derivanti dal petrolio per lo sviluppo sociale.
All’inizio
di quest’anno, il Presidente Heydar Aliyev ha approvato l’iniziativa, che
durerà fino al 2005. L’UNDP fornisce il suo aiuto per creare, attraverso
risorse derivanti dal proprio Fondo Fiduciario Mondiale
per la Riduzione della Povertà, una unità di monitoraggio della povertà in
seno al Ministero dello Sviluppo Sociale per controllare i progressi (…)
Le
ultime ricerche nazionali evidenziano che una persona su due vive al di sotto
del livello di povertà, fissato dalla strategia, come punto di riferimento per
la riduzione della povertà, a 25 dollari al mese. Se il tasso di crescita
economica, sostenuto dagli introiti del petrolio, continuerà a mantenersi entro
il 9% annuo e se i benefici della crescita saranno condivisi da tutta la
popolazione, l’Azerbaijan riuscirà a dimezzare il numero delle persone meno
abbienti entro il 2015, centrando in pieno un Obiettivo di Sviluppo del
Millennio, ha affermato il Rappresentante Residente dell’UNDP Marco Borsotti.
(…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/may/13may03/index.html
12
maggio – Secondo una ricerca dell’UNDP, un programma governativo di emergenza
per la creazione di posti di lavoro ha fornito impiego temporaneo per quattro
mesi per oltre 125˙000 disoccupati non abbienti in 22 delle 24 regioni del
Paese. Il programma, chiamato “Let's Work – Urban” (Al lavoro – cittadini), ha
aiutato 1,8 milioni di persone, incluse le famiglie di chi usufruiva del posto
di lavoro e i componenti delle comunità che hanno beneficiato del rinnovamento
delle infrastrutture urbane di cui il programma si è occupato.
Il
Presidente Alejandro Toledo (…) ha affermato che “Let's Work – Urban” ha
aumentato l’autostima delle persone che hanno bisogno riacquisire fiducia. (…)
La partecipazione femminile al programma è stata eccezionale, raggiungendo il
90% dei partecipanti nell’area di Lima ed il 60% nelle aree urbane della
provincia. L’iniziativa si colloca all’interno di un piano del Governo contro
la povertà, che colpisce oltre 13 milioni di peruviani. I tassi di
disoccupazione e di sottoccupazione si attestando rispettivamente al 9 ed al
50%. (…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/may/12may03/index.html
IFAD sostiene progetto promozione
iniziativa locale nella Repubblica di Nigeria
Roma,
15 maggio – L’accordo per un prestito è stato oggi firmato alla direzione
generale IFAD da Adam Maiga Zakariaou,
Cancelliere all’Ambasciata di Nigeria, e dal Presidente IFAD Lennart Båge. Il
prestito, di 10 milioni di dollari, aiuterà a finanziare il progetto Aguié Local Innovation Promotion Project nella Repubblica di Nigeria, il cui costo totale
ammonterà a circa 17,6 milioni di dollari. Il Fondo belga Belgian Survival Fund
cofinanzierà il progetto per circa 3,8 milioni di dollari.
Obiettivo
del progetto, della durata di otto anni, è migliorare reddito e qualità di vita
delle popolazioni rurali del dipartimento di Aguié, ponendo particolare accento
sulle esigenze dei gruppi maggiormente poveri e vulnerabili, quali donne e
giovani. (…) La sostenibilità delle risorse naturali sarà un fattore
prioritario nella selezione delle attività e tecnologie sostenute dal progetto.
(…) Con esso, l’IFAD avrà finanziato sei progetti nella Repubblica di Nigeria
per un valore totale di 75 milioni di dollari.
http://www.ifad.org/media/press/2003/24.htm
Roma, 15 maggio – Le donne che non possiedono terre
saranno le principali beneficiarie di un progetto di microfinanza del valore di
20,2 milioni di dollari in Bangladesh. Il progetto sarà in gran parte
finanziato da un prestito di 16,3 milioni di dollari del Fondo Internazionale
per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) alla Repubblica Popolare del Bangladesh. (…)
I
programmi di microfinanza prevedono la concessione di piccoli prestiti a tassi
di interesse ragionevoli a coloro che, avendo pochi beni e risparmi, non
potrebbero ricevere un credito direttamente dalle banche. In Bangladesh i
programmi di microfinanza hanno avuto un impatto significativo sul
miglioramento della qualità della vita, in particolar modo quando il credito è
esteso alle donne. (…)
L’area
del progetto interesserà 13 distretti, con una popolazione rurale di 20,85
milioni di persone (…), beneficerà 276.000nuclei familiari. Il target
principale sarà rappresentato da donne, specialmente da coloro che non
possiedono terreni. (…)
http://www.ifad.org/media/press/2003/23.htm
Forum africano per gli Affari 2003: Creazione
di partenariati e Fondazioni per gli affari in Africa - Durban, Sudafrica, 24-25 luglio
Il
Forum, partenariato fra Financial Times Business e Deloitte & Touche, si
concentrerà sulla promozione del commercio e degli investimenti inter-africani.
L’idea dell’evento, importante elemento propulsore per il commercio e gli
investimenti inter-africani, è stata concepita dai delegati presenti al 2°
Forum per gli affari fra Asia ed Africa, tenutosi a Durban, in Sudafrica, nel
2001. In quella occasione sono stati firmati contratti per circa 80 milioni di
dollari, e gli organizzatori sperano di bissare tale successo nel Forum per gli
Affari in Africa di Luglio. Il Forum rappresenta un concreto passo in avanti
per sostenere i disegni economici e di affari dell’Unione Africana, la quale
sta cercando di creare un’unione politica ed economica fra gli Stati africani.
L’evento è stato appoggiato dal NEPAD e dal Ministero per il Commercio e l’Industria
(DTI) del Sudafrica.
http://www.unido.org/it/doc/11231
(top)
Oltre 40
sindaci a Roma in occasione della seconda Conferenza sulla Glocalizzazione
Il Direttore Generale della FAO conta sui Sindaci per promuovere una
cooperazione decentralizzata per la riduzione della fame
Roma, 26 maggio - Una maggiore cooperazione tra le città
ricche e quelle povere può e deve essere un elemento chiave nella lotta contro la
fame. Questo il messaggio fondamentale del Direttore generale della
FAO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura,
alla seconda Conferenza sulla Glocalizzazione
tenuta a Roma durante il fine settimana.
"Essendo
più vicine ai bisogni e alle preoccupazioni dei cittadini, le autorità locali
sono in grado di fondere l'autorità istituzionale con la solidarietà della
gente, e possono essere un veicolo efficace per la cooperazione
internazionale", ha detto Jacques Diouf ed ha aggiunto che "le
autorità locali che vorranno unirsi alla richiesta mondiale di sicurezza
alimentare, troveranno nella FAO una collaborazione impegnata". Diouf ha
preso parte alla Conferenza per presentare un esempio di partnership
triangolare tra la Città di Roma, la Città di Kigali, e la FAO: il modello
Roma-Kigali.
http://www.fao.org/english/newsroom/
Rotary
riconosce membri del Congresso come “Campioni” nell’impegno mondiale per
debellare la polio
Washington DC, 14 maggio – Il Rotary International ha
oggi assegnato ad alcuni membri del Congresso il Polio Eradication Champion Award per il costante sostegno
nell’assicurare i fondi assolutamente necessari per raggiungere l’obiettivo di
un mondo senza polio. (…) Per la prima volta tra i premiati compaiono Donna M,
Christensen (D-IV), Donald M. Payne
(D-NJ) e Joe Wilson (R-SC). (…)
Il Rotary ha finora contribuito all’eradicazione della
malattia con più di 500 milioni di dollari, e oltre un milione di rotariani
hanno investito tempo e risorse aiutando a vaccinare oltre due miliardi di
bambini in 122 paesi.
L’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Polio è
sostenuta da Rotary International, Organizzazione Mondiale della Sanità, Centri
Statunitensi per il Controllo e la Prevenzione della Malattia ed UNICEF.
Ulteriore aiuto al tentativo di debellare la polio a livello mondiale giunge
dalla Coalizione Statunitense per l’Eradicazione della Polio, gruppo di
sostenitori impegnati nella salute infantile capeggiato da Rotary, che include
March of Dimes Birth Defects Foundation, Task Force for Child Survival and
Development, Fondo U.S per l’UNICEF, American Academy of Pediatrics, e
Fondazione delle Nazioni Unite.
http://www.rotary.org/newsandinfo/presscenter/releases/155.html
Roma, 12 maggio – Il
Programma Mondiale per l’Alimentazione delle Nazioni Unite ha quest’oggi
ringraziato il Governo marocchino per la donazione di circa 200 tonnellate di
aiuti alimentari destinate alle operazioni di emergenza in Iraq. Il valore
della donazione, costituita da 139 tonnellate di riso e 58,5 tonnellate di
latte scremato in polvere, ammonta ad oltre 216.000 dollari. (…) Nel corso dei
prossimi 5 mesi, il PAM consegnerà all’Iraq più di 1,6 milioni di tonnellate di
aiuti alimentari, sufficienti a sfamare l’intera popolazione di 27 milioni di
abitanti; si stima che il 60% degli aiuti dipenda totalmente dalle distribuzioni
mensili di razioni alimentari.
Nel corso delle ultime quattro settimane il programma
ha già portato più di 100.000 tonnellate di aiuti alimentari in Iraq,
servendosi di corridoi che passano attraverso Turchia, Siria, Giordania, Kuwait
ed Iran. Le consegne verranno aumentate nel corso delle prossime settimane,
fino a raggiungere l’obiettivo di 500.000 tonnellate mensili destinate a tutti
i 18 governatorati, oltre a tre punti di raccolta per la macinazione di chicchi
grezzi situati a Bagdad, Mosul e Bassora, rispettivamente al centro, a nord e a
sud del paese.
Con circa 200 camion di aiuti che viaggiano
quotidianamente per il nord del paese, il PAM ha annunciato la scorsa settimana
di aver raggiunto nel nord i livelli di sicurezza alimentare presenti prima
della guerra, e si sta impegnando per coprire il fabbisogno delle regioni
centro-meridionali.
Freetown:
aiuti per le donne colpite dalla guerra
6 maggio – Nella periferia di Freetown, su una strada
di terra rossa battuta dalla pioggia scrosciante, si trova un rifugio
improvvisato che alcune donne chiamano casa. Una di queste donne è la
diciannovenne Khadija Bah, che ci racconta: “ho trovato questo posto molto
tempo fa, quando stavo vivendo una brutta vita ed ho incontrato zia Juliana.”
“Zia Juliana” è Juliana Konteh, una missionaria
evangelica di 42 anni che ha iniziato il progetto Donne in Crisi (Women in
Crisis) nel 1997. “Ho incontrato alcune donne in una casa di tolleranza ed ho
deciso di aiutarle,” ci spiega, “avevano bisogno di cibo, vestiti, cure ed
attenzioni.”
Oggi, circa 400 tra donne e ragazze, molte delle quali
hanno passato dei momenti terribili durante la brutale guerra civile in Sierra
Leone, ricevono cure ed attenzioni in questo luogo sulla collina. (…) Il
progetto Donne in Crisi offre la possibilità a donne come Khadija, che non
hanno dove andare, di vivere una nuova vita. Dal 2001, l’UNFPA, il Fondo per la
Popolazione delle Nazioni Unite, sostiene questo servizio. Dei centri appositi
si occupano di consulenza e preparazione ed alcune cliniche offrono servizi per
prevenire e curare le malattie a trasmissione sessuale. (…)
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=314
Un progetto della FAO fornisce canoe, motori e reti da pesca ad un piccolo
gruppo di non udenti della Guinea
La storia comincia
nel 1998 quando, spinti dal desiderio di non dipendere più dalle proprie
famiglie, un gruppo di cinque giovani non udenti ha deciso di negoziare un
piccolo contributo con i Governi di Guinea e Canada. Quali membri della
comunità di pescatori di Dabondy, hanno pensato all’oceano come una naturale
fonte di introiti ed indipendenza. Il contributo è stato dunque utilizzato per
l’acquisto di un motore fuoribordo da 15 cavalli ed una rete da pesca, che
hanno permesso al piccolo gruppo di formare una società con il proprietario di
una imbarcazione da utilizzare per la pesca. Ma i loro sogni di indipendenza
non erano ancora completamente realizzati.
Dal momento che
l’handicap di cui sono vittime non è un ostacolo per la pesca, essi hanno
deciso di chiedere aiuto alla locale rappresentanza della FAO che, nel 1999,
con un investimento di 8.600 dollari, ha finanziato la piccola cooperativa di
pescatori per l’acquisto di una imbarcazione di loro proprietà, di un secondo
motore fuoribordo da 15 cavalli, altre reti da pesca ed un contenitore
termoisolante per conservare il pesce raccolto.
Durante le buone
giornate di pesca è possibile raccogliere dai 200 ai 300 kg di pesce, con un
guadagno che oscilla dai 160 ai 240 dollari.
Ma la “Comunità dei
Pescatori Non Udenti di Dabondy”, come è conosciuta la cooperativa, è ancora
alla ricerca di modesti aiuti. Talvolta la quantità di pesce raccolto è troppo
grande per poter essere conservata nel contenitore acquistato grazie ai fondi
della FAO e, prima che possa essere affumicato, molto pesce marcisce; quindi,
un paio di contenitori in più farebbero davvero comodo! Inoltre, la piccola
cooperativa sta crescendo di numero ed è per questo motivo che ha chiesto alla
FAO di rendere nota la sua storia, così che altre organizzazioni caritatevoli
possano, se lo desiderano, aiutare il loro sviluppo. Chiunque fosse interessato
a farlo, può contattare la Rappresentanza della FAO a Conakry: FAO-GN@fao.org.
[F. G.]
Fonte: FAO
IOETE’, il Meeting della
Solidarietà – Gaeta 5-8 giugno
Gaeta, bellissima cittadina
del sud Pontino, ospita per il sesto anno consecutivo IOETE’, il Meeting
della Solidarietà, la grande manifestazione dedicata al mondo del
volontariato e dell’impresa sociale. IOETE’ si conferma come uno degli
appuntamenti più importanti del Lazio, momento di scambio e confronto tra le
organizzazioni e con le istituzioni locali e regionali, un vero punto
d'incontro del mondo non profit. Tanti i dibattiti, i seminari e i convegni che animeranno
le giornate, con l'intervento di grandi nomi del panorama culturale, economico
ed istituzionale italiano. Per avere il programma completo: www.ioete.
(top)
Il
Segretario Generale ONU condanna gli attacchi suicidi contro gli israeliani e insiste
sulla protezione dei civili – La
dichiarazione seguente è stata resa dal portavoce del Segretario Generale Kofi
Annan in data 18 maggio:
Il
Segretario Generale condanna severamente i bombardamenti e gli attacchi suicidi
verificatisi nelle ultime 24 ore.
Questi attacchi omicidi alimentano il ciclo di violenza, vendetta, paura
e sfiducia e sono l’impedimento più grande al raggiungimento della pace. Il Segretario Generale esprime le sue condoglianze alle famiglie
che hanno perso delle persone care in questi attacchi.
Il
Segretario Generale incita la leadership palestinese a fare qualsiasi cosa in
suo potere per delegittimare e fermare il terrorismo, richiedendo allo stesso
tempo al governo israeliano di mostrare moderazione, di agire in conformità con
gli obblighi previsti dalle leggi umanitarie internazionali e di assicurarsi
che le proprie forze di sicurezza intraprendano misure per salvaguardare la
sicurezza dei civili nei territori palestinesi occupati. Il Segretario Generale
richiede ad entrambe le parti di non permettere che questi efferati attacchi
minino il processo di pace e decidano l’agenda. Il Segretario Generale ritiene
che la sicurezza delle popolazioni mediorientali sarà assicurata con la
completa attuazione della Road Map.
Giappone dona altri 1,2 milioni dollari
per le riforme palestinesi della 'Road Map'
16
maggio – Il Giappone donerà all’ UNDP altri 1,2 milioni di dollari, in aggiunta
ai 10 milioni già donati, a sostegno delle riforme nei territori dell’autorità
palestinese per la Road Map per la pace. Durante una recente visita nella
regione, il Ministro degli Esteri giapponese Yoriko Kawguchi ha affermato che
l’assistenza offerta faciliterà gli sforzi intrapresi dal neo-eletto Premier
palestinese Mahmoud Abbas per portare avanti le riforme in programma.
Ringraziando per il sostegno Timothy
Rothermel, Rappresentante Speciale UNDP a Gerusalemme, ha lodato il governo
giapponese per il deciso impegno dimostrato a favore dello sviluppo del popolo
palestinese sia in casi di emergenza che in tempo di pace, nel corso di una
crisi umanitaria o nell’ambito di riforme, ed ha dichiarato che "l’UNDP
apprezza moltissimo questa solida partnership con il Giappone". (…)
Redatta
da Unione Europea, Russia, Nazioni Unite e Stati Uniti, la Road Map è un progetto che prevede la fine del conflitto israelo-palestinese e
la costituzione di uno stato palestinese nell’arco di tre anni. (…)
Un
ruolo centrale nel sostegno delle riforme è stato assunto dal Programma di
Assistenza UNDP per il popolo palestinese Programme of Assistance to the Palestinian
People. Il Giappone ha dato
la maggior parte dei finanziamenti, mentre l’UNDP ha stanziato circa due
milioni di dollari delle proprie risorse. L’UNDP parteciperà a gruppi di
sostegno per la riforma di ministeri e amministrazione, sistema elettorale,
istituzioni giudiziarie e finanziarie e governo locale. (…)
http://www.undp.org/dpa/index.html
Afghanistan distrugge prima scorta di
oltre 500 mine per dimostrare il suo impegno nel Global Mine Ban Treaty
Secondo
fonti del Ministero della Difesa il 12 maggio l’Afghanistan ha distrutto la
prima scorta di oltre 500 mine terrestri per dimostrare il suo impegno nel
rispettare il trattato per lo sminamento a livello mondiale. Le mine, per la
maggior parte antiuomo, sono state fatte esplodere alla periferia di Kabul, a
seguito della firma del trattato nel marzo 2003 da parte del Governo di Karzai.
Il ministro della difesa afgano ha affermato di essere pronto ad accelerare il
processo di distruzione delle mine, se l’ONU e paesi donatori forniranno
assistenza.
http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1184
Il Congo cerca sostegno per lo
sminamento
Brazzaville,
9 maggio (IRIN) – La Repubblica Democratica del Congo e la vicina Repubblica
del Congo hanno chiesto l’aiuto della comunità internazionale per bonificare il
terreno dalle mine antiuomo. La richiesta
è stata inviata tramite un comunicato emesso venerdì al termine di una
conferenza di due giorni tenutasi nella capitale della Repubblica del Congo,
Brazzaville, a cui hanno partecipato rappresentanti di Angola, Burundi e Ciad.
(…)
L’ambasciatore
canadese nella Repubblica Democratica del Congo, Roland Goulet, ha affermato
che il suo paese è disposto e pronto a garantire sia il sostegno finanziario che
quello materiale per le operazioni di bonifica nel tentativo di incoraggiare i
paesi della regione a ratificare il Trattato di Ottawa contro le mine antiuomo.
I
firmatari del trattato si oppongono, in qualsiasi circostanza, ad utilizzare,
produrre, acquistare o commerciare mine antiuomo nonché ad offrire appoggio ai
paesi coinvolti in tali attività. Inoltre i firmatari devono distruggere tutte
le mine già esistenti, indipendentemente dalla collocazione in depositi
militari sicuri o nel territorio. Ai firmatari è tuttavia concesso di mantenere
un certo numero di mine al solo scopo di addestramento del personale nella
bonifica del terreno e nella distruzione delle mine. (…)
http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1187
UN-HABITAT
stabilirà uno speciale Programma per gli Insediamenti Umani nei territori
palestinesi occupati
Nairobi,
9 maggio – Con una mossa senza precedenti, i Governi partecipanti alla 19°
sessione del Consiglio di Governo hanno adottato una risoluzione che richiede
all’ UN-HABITAT di stabilire uno speciale Programma per gli Insediamenti Umani
nei territori palestinesi occupati. Il programma è destinato ad occuparsi delle
attuali difficoltà di alloggio nei territori occupati attraverso il
miglioramento di strutture e servizi urbani di base. La risoluzione necessita
del sostegno di donatori internazionali chiamati a sostenere l’UN-HABITAT nella
mobilitazione immediata di risorse finanziarie per la creazione di un Fondo
Fiduciario per la Cooperazione Tecnica che ammonta a 5 milioni di dollari per
un periodo iniziale di due anni. (…)
Tale
risoluzione, risultato di positivi negoziati fra le differenti parti favoriti
dal Segretariato di UN-HABITAT su richiesta di rappresentanti israeliani e
palestinesi, rappresenta una tappa importante per l’UN-HABITAT, che fino ad ora
non aveva mai avviato programmi nei territori palestinesi occupati.
Contrariamente
a quanto avvenuto in precedenza, questa risoluzione è passata per consenso
unanime e non si è resa necessaria alcuna votazione. (…)
http://www.unhabitat.org/mediacentre/unhsp_gc5_03.asp
(top)
Grazie al sostegno del Governo Italiano, presso
l’ospedale governativo di Beit Jala è stato aperto un centro pionieristico per
le cure contro i tumori. La realizzazione è stata curata dall’agenzia delle
Nazioni Unite UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), che ha
seguito il progetto, del valore di 2,2 milioni di dollari, in collaborazione
con il Ministero Palestinese per la Sanità. I fondi sono parte di un contributo
di 9,4 milioni di dollari che il nostro governo ha stanziato per migliorare la
qualità dell’assistenza sanitaria per i palestinesi che vivono nei territori
occupati.
Questo progetto rientra nell’ambito delle attività
svolte dal Programma di Assistenza al Popolo Palestinese (PAPP), partner della
rete di sviluppo dell’UNDP. Gli interventi del PAPP toccano le seguenti aree:
democrazia, riduzione della povertà, politica ambientale ed energetica,
tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sviluppo economico.
Naturalmente, alla base di tutte queste attività vi è la preoccupazione
primaria di garantire l’eguaglianza tra i sessi e l’accesso universale
all’educazione e alle cure mediche.
Sin dal 1988 il governo italiano e l’UNDP hanno
giocato un ruolo importante nello sviluppo delle istituzioni sanitarie dei
territori occupati. Altre attività rese possibili grazie alle sovvenzioni
italiane includono l’ammodernamento e l’ampliamento degli ospedali di Hebron,
Nablus e Beit Jala; sempre grazie ad esse, l’UNDP è stata inoltre in grado di
fornire medicinali ed equipaggiamenti ad otto ospedali della West Bank e ad un
Centro Audiologico di Betlemme. Infine, l’Italia ha anche contribuito alla
costruzione dell’ala nord dell’Ospedale Governativo di Hebron, un altro
progetto implementato dall’UNDP.
Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo
(UNDP), attivo in 166 paesi, costituisce il network delle Nazioni Unite per lo
sviluppo globale. Sostiene il cambiamento e si preoccupa di connettere le
nazioni alla conoscenza, l’esperienza e le risorse necessarie per aiutare le
popolazioni a costruire una vita migliore per se stesse. [F. G.]
Fonte: UNDP
Repubblica Democratica del
Congo (ex-Zaire), MSF rientra a Bunia
Medici Senza Frontiere è estremamente preoccupata per la situazione in
Ituri e chiede di poter accedere alle popolazioni vulnerabili.
Roma, 21 maggio - Medici Senza Frontiere (MSF) ha ripreso le attività
nella città di Bunia, nel nord-est della Repubblica Democratica del
Congo. Attualmente MSF sta realizzando una clinica con una sala chirurgica e
sta curando i pazienti con ferite di guerra.
Prima degli scontri verificatisi agli inizi di maggio, MSF lavorava a Bunia
con un team chirurgico nell’ospedale locale, che ha dovuto abbandonare per
motivi di sicurezza. (…)
MSF è rientrata a Bunia lo scorso 16 maggio con
un’equipe chirurgica composta dal capo-missione, da un chirurgo e un
anestesista, da un medico e un’infermiera e da un logista. A Bunia la
situazione resta molto critica. L’accesso ai civili è molto difficile ed è
possibile solo in alcune aree ristrette. MSF chiede ai belligeranti di
garantire l’accesso alle popolazioni vulnerabili per soccorrere i feriti e le
persone che hanno bisogno di assistenza medica e umanitaria. (…)
MSF è presente nella Repubblica Democratica del Congo
dal 1981, con interventi di emergenza, campagne di vaccinazione. MSF
conduce anche programmi di cura dell’AIDS e di assistenza sanitaria di base.
(…) Attualmente MSF è presente in otto province della Repubblica Democratica
del Congo con circa 100 volontari internazionali.
Washington, 15 maggio – Nell’ambito degli sforzi per
debellare la poliomielite a livello mondiale, la Banca Mondiale ha annunciato
quest’oggi l’approvazione di un prestito di 20 milioni di dollari senza
interessi al Governo del Pakistan destinato all’acquisto di vaccini orali per
la poliomielite. Il prestito è parte di una partnership finanziaria innovativa
fra Banca Mondiale, Fondazione Bill & Melinda Gates, Rotary International e
Fondazione delle Nazioni Unite, che insieme formano la Partnership Internazionale contro la Poliomielite, iniziativa
mondiale per aiutare a debellare la malattia entro il 2005. (…)
Il prestito verrà corrisposto attraverso
l’Associazione Internazionale per lo Sviluppo (IDA), la branca della Banca
Mondiale per i prestiti poco onerosi destinati ai paesi più poveri. Nell’ambito
di un nuovo approccio al sostegno per lo sviluppo, la partnership si farà
carico del prestito dell’IDA ad un dato paese, nel caso in cui il paese stesso
abbia completato con successo il progetto. A causa dei generosi termini del
prestito, ogni dollaro concesso consentirà ai paesi colpiti di utilizzare 2.50-
3 dollari per combattere la malattia. (…)
Cambiamento
epidemiologia poliomielite si riflette sulle strategie della maggiore
iniziativa mondiale per l’eradicazione della malattia
Immunizzazione
supplementare contro la poliomielite ristretta ad alcuni paesi chiave.
Tokio/Bruxelles/Ginevra/Washington DC 13 maggio –
L’Iniziativa per l’Eradicazione della Poliomielite ha annunciato quest’oggi di
voler effettuare un cambiamento nell’ambito della campagna volta a debellare la
poliomielite a livello mondiale. (…)
Tale cambiamento giunge in risposta all’evoluzione
epidemiologica della malattia, ora presente solo in determinate aree
geografiche, e rimasta endemica solo in
sette paesi: India, Nigeria, Pakistan, Egitto, Afghanistan, Niger e Somalia (in
ordine decrescente rispetto al numero di casi registrati). Bisogna sottolineare
che il 99% dei casi di poliomielite è però concentrato solo in tre paesi:
India, Nigeria e Pakistan. Per tutto il 2003 e 2004, la campagna di
eradicazione si concentrerà solamente sui sette paesi dove la malattia è
endemica, e su altri sei paesi considerati ad alto rischio di ridiffusione
della malattia quali Angola, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo,
Etiopia, Nepal e Sudan. (…)
La notizia è stata data dai partner dell’Iniziativa
Mondiale per l’Eradicazione della Poliomielite, capitanati da Organizzazione
Mondiale per la Sanità (OMS), Rotary International, Centri statunitensi per il
Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) ed UNICEF. Questa nuova
strategia consentirà la distribuzione, nelle suddette aree specifiche, di 297
milioni di dosi aggiuntive di vaccini antipoliomielite da somministrare per via
orale, oltre a risorse aggiuntive ammontanti a 35 milioni di dollari USA nel
corso del 2003. (…)
http://www.unicef.org/newsline/2003/03pr33polio.htm
(top)
Ginevra, 16 maggio – È stato appena pubblicato dalla
Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE) un nuovo CD-ROM
contenente le Analisi delle Prestazioni Ambientali (APA) dei paesi di Europa
centrorientale, Caucaso ed Asia centrale. (…)
In queste aree le APA sono state intraprese secondo un
mandato dato dai ministri nel corso della seconda conferenza ministeriale
“Ambiente per l’Europa” (Lucerna, Svizzera, 1993). Scopo delle APA è quello di
assistere i paesi in fase di transizione a migliorare la gestione ambientale
stabilendo delle linee guida e fornendo raccomandazioni concrete per una
migliore realizzazione della politica ed un migliore risultato, nonché
promuovere il dialogo tra i paesi membri UNECE; integrare politiche ambientali
in politiche settoriali e far sì che ulteriori aspetti sanitari vengano inclusi
nel risultato ambientale; armonizzare condizioni e politiche ambientali nella
regione e contribuire allo sviluppo sostenibile.
http://www.unece.org/press/pr2003/03env_p08e.htm
Si stringe
la collaborazione sui cambiamenti climatici e sull’educazione ambientale tra
l’UNEP e la Finlandia
Helsinki/Nairobi, 13 maggio – È stata annunciata oggi
una collaborazione più intensa tra la Finlandia e il Programma Ambientale delle
Nazioni Unite (United Nations Environment Programme, UNEP) con la firma di
nuovi accordi riguardanti anche la prevenzione dall’inquinamento, cambiamenti
climatici, monitoraggio della qualità dell’aria ed educazione ambientale.
Klaus Toepfer, Direttore Esecutivo dell’UNEP, ha
firmato tre accordi con l’Istituto Ambientale Finlandese, l’Organizzazione Meteorologica
Finlandese e l’Università di Joensuu. Tali accordi (…) daranno una spinta
decisiva alla capacità dell’UNEP di distribuire il suo programma di lavoro per
conto dei governi e assisteranno anche la realizzazione del Piano di Attuazione
di Johannesburg concordato l’anno scorso al Summit Mondiale sullo
Sviluppo Sostenibile. (…)
http://www.unep.org/Documents/Default.asp?DocumentID=318&ArticleID=3980
(top)
Manila,
Filippine, 16 maggio - Nokia, International Youth Foundation (IYF), Pearson e
il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) lanciano oggi Bridgeit
– un programma nuovo ed innovativo che utilizza la tecnologia mobile per
fornire materiale educativo interattivo e multimediale alle scuole di tutto il
mondo. Il programma verrà sperimentato per la prima volta all’inizio di giugno
nelle Filippine nell’ambito di un progetto pilota che interesserà tutto il
paese, con l’obiettivo di estenderlo geograficamente e di ampliare il suo
contenuto educativo. Servizio rapido e di facile utilizzo, Bridgeit unisce la
tecnologia mobile esistente per fornire materiali multimediali digitali a
insegnanti e studenti che altrimenti non vi avrebbero accesso. (…)
A livello mondiale, Bridgeit si basa sulla
ricerca combinata e le risorse di sviluppo di Nokia, IYF, Pearson ed UNDP
nell’area tecnologica, dei contenuti, della formazione e dei processi. Queste
quattro organizzazioni hanno coordinato ed integrato gli sforzi e l’impegno
delle organizzazioni locali filippine, che hanno dedicato tempo e mezzi al
progetto. (…)
http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=1650
Le scuole
gestite dalla comunità come modello per il Nepal
15
maggio – Le 120 scuole create nelle comunità rurali in Nepal dal programma
Istruzione Primaria di Proprietà della Comunità (Community Owned Primary
Education, COPE) sostenuto dall’UNDP si propone come modello unico di pari
opportunità per le bambine, di istruzione di qualità, preparazione degli
insegnanti ed impegno della comunità stessa.
Le
scuole, operanti in sei remoti distretti della regione di Terai nel Nepal del
sud, hanno aperto le porte dell’istruzione a molti bambini, specialmente quelli
svantaggiati e alle bambine, che altrimenti si sarebbero allontanate da casa
per accudire i bambini più piccoli o fare piccoli lavori familiari. Le scuole
del COPE contano 6˙275 studenti iscritti, di cui il 50% sono bambine e due
terzi provengono da famiglie svantaggiate, nel rispetto della loro missione di
fornire un’istruzione primaria a tutti i bambini della comunità.
La
risposta entusiasta della comunità mette in evidenza come tale approccio possa
essere d’aiuto a compiere dei progressi a livello nazionale per raggiungere il
secondo Obiettivo di Sviluppo del Millennio
cioè l’istruzione primaria universale entro l’anno 2015. Il tasso di iscrizione
alla scuola primaria è salito dal 64% nel 1990 al 74% nel 2000, ma solo la metà
degli alunni arriva alla licenza elementare. Le bambine trovano tuttora degli
ostacoli, nonostante il rapporto di iscrizione tra bambine e bambini sia
passato dal 56% del 1990 al 78% del 1999. (…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/may/15may03/index.html
Convegno “La Comunicazione come antidoto alla violenza” – Firenze, 13-14 Giugno
Dai problemi di comunicazione alla comunicazione come risorsa: II Convegno interdisciplinare sulle
politiche e le metodologie di prevenzione e gestione costruttiva dei conflitti
- Firenze, 13 - 14
giugno, Aula Magna del Rettorato, P.zza S. Marco 4
Il convegno si propone di mettere a confronto modelli teorici,
metodologie di intervento, ricerche ed esperienze riguardanti la genesi,
dinamica, prevenzione e gestione costruttiva dei conflitti e della violenza a
diversi livelli: dal macrosociale al mesosociale, fino al microsociale e
all'intrapsichico. Il presupposto di fondo è che i conflitti degenerano e
diventano distruttivi anche a causa di chiusure comunicative e di difficoltà
nelle relazioni. Aumentando le occasioni di comunicazione e migliorandone la
qualità si può contribuire a gestirli in modo non distruttivo.
Programma - Venerdì 13 giugno, Sessione Plenaria - Aula
Magna Rettorato - 9.30: Opening lectures; 10.30: Relazioni introduttive; 12.00:
Dibattito col pubblico. Ore 14.15 - 3 sessioni in contemporanea - sessione A - Dipartimento
Studi Sociali - via Cavour, 82: Prevaricazione e violenza nella scuola. Sessione b - DISPO - via Valori, 9: La violenza nei
media. Sessione C - Facoltà di Lettere
e Filosofia - P.za Brunelleschi, 3: La società multiculturale: dal conflitto
distruttivo alla diversità come risorsa. Sabato
14 giugno, ore 9.00 - 2 sessioni in contemporanea - sessione
D - Palazzo Fenzi-Rucellai, via S.Gallo 10: Conflitti costruttivi e distruttivi
nella coppia e nella famiglia. Sessione E, ore
9,15, Aula Magna Rettorato: La violenza sul lavoro e nella società civile. Ore
11.30 - Sessione Plenaria - Aula Magna Rettorato: Sintesi dei contributi
delle 5 sessioni tematiche. Ore 13.15: Conclusione dei lavori.
Segreteria organizzativa: Andrea Pannocchia 055/5057043 com@hypercampo.org
Elisa Sassoli 055/5520715 eventi@hypercampo.org
“Giustizia
sociale: società civile e istituzioni in cortocircuito?” – Roma, 4 giugno
Roma,
29 maggio – Mercoledì 4 giugno si terrà a Roma, presso la Domus Mariae (via
Aurelia 481), alle ore 9,30, la tavola rotonda intitolata “Giustizia sociale:
società civile e istituzioni in cortocircuito?”. L’iniziativa si svolge
nell’ambito dell’assemblea nazionale del Coordinamento Nazionale Comunità di
Accoglienza (C.N.C.A.).
Alla
tavola rotonda parteciperanno Emanuele Alecci (presidente del Movi), Lucio
Babolin (presidente del C.N.C.A.), Tom Benetollo (presidente dell’Arci), Luigi
Bobba (presidente delle Acli), Luigi Ciotti (presidente di Libera), Guglielmo
Epifani (segretario nazionale della Cgil), Lino Lacagnina (presidente
dell’Agesci), Flavio Lotti (coordinatore della Tavola della Pace), Savino
Pezzotta (segretario generale della Cisl). Coordinerà la discussione Guido
Tallone, membro dell’esecutivo del C.N.C.A. (…)
La
tavola rotonda è una delle occasioni più importanti nell’ambito dell’assemblea
nazionale. Il C.N.C.A. è ben consapevole che la definizione delle linee di
strategia politico-culturale dell’organizzazione non può limitarsi al solo
confronto interno, perché la domanda da cui parte è quella sul ruolo della
società civile italiana nell’attuale fase politica. (…)
* * * * * * *
Prossimo
numero: 20 giugno.
* * * * * * *
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Venezuela. Le edizioni sono anche disponibili nel sito web: www.goodnewsagency.org
E’ un servizio gratuito
dell’Associazione Culturale dei Triangoli
e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department
of Public Information delle Nazioni Unite.
L’Associazione opera
per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella
prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla
condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.
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