Good News Agency – anno IV, n° 19

 

 

Settimanale - anno IV, numero 19 – 24 dicembre 2003

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 47 paesi e ad oltre 2.500 ONG nel mondo.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite.

 

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteAmbiente e naturaCultura e educazione

Il Segretario-Generale delle N.U. si richiama ai principi dell’enciclica Pacem in Terris

  

 

Legislazione internazionale

(top)

 

Oltre 140 Paesi partecipano al Trattato per la messa al bando delle mine

New York, 3 dicembre – Sei anni fa oggi, il trattato per la messa al bando delle mine antiuomo venne reso disponibile per la firma. Da allora, 141 paesi hanno ratificato o sono entrati a far parte del trattato, a volte denominato “la convenzione di Ottawa”. Altri nove paesi l’hanno firmato ma non hanno ancora completato l’iter di ratifica, portando a 150 il numero dei paesi che sostengono il trattato. Quarantaquattro paesi non hanno ancora aderito.

Questo accordo storico, guidato dalla Campagna internazionale per bandire le mine, proibisce l’uso, la produzione, l’immagazzinamento e il trasporto delle mine antiuomo. Il trattato è entrato in vigore nel 1999, dopo la ratifica da parte di 40 paesi.

Il Rapporto del 2003 della Campagna internazionale riferisce che:

UN Mine Action Service, insieme con UNICEF e UNDP, hanno pubblicato oggi un Agenda di progetti per il 2004, un compendio di circa 300 progetti d’intervento anti-mine che richiede oltre 280 milioni di dollari per il 2004. Le proposte, preparate da organizzazioni non governative e delle Nazioni Unite, riguardano 36 paesi. (…)

http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1670

 

Alti funzionari del sud-est Europa si incontrano per discutere di un rafforzamento della legge e delle strategie contro il contrabbando

Vienna, 12 dicembre (Servizio Informazione delle NU) –Alti funzionari di governo di 13 paesi del sud-est europeo si incontrano a Vienna il 15 e 16 dicembre per discutere delle strategie per frenare il traffico di uomini nella regione. L’incontro, tenuto congiuntamente dal Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Romania, il Centro Internazionale per lo Sviluppo della Politica in materia di Migrazione (ICMPD) e l’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (UNODC), lancerà un programma di formazione sull’applicazione generale della normativa per la polizia e i corpi speciali anti-traffico. (…)

La strategia anti-traffico SEE sviluppata dall’ICMPD è unica. In nessun’altra parte del mondo i paesi hanno adottato in modo congiunto un programma di formazione così sofisticato, né hanno armonizzato le loro legislazioni in linea con i principi riconosciuti a livello internazionale, creando allo stesso tempo leggi ad hoc per le necessità e le esperienze di ogni singolo paese.

Gli sforzi anti-traffico SEE offrono uno strumento molto utile per migliorare il Protocollo delle NU sul traffico di esseri umani che entrerà in vigore il 25 dicembre. Tra i paesi presenti a queste importanti discussioni a Vienna, Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Romania, Serbia-Montenegro e Turchia hanno già ratificato il Protocollo anti-traffico.

http://www.unodc.org/unodc/en/press_release_2003-12-12_1.html

 

 

Diritti umani

(top)

 

Nuova iniziativa rivolta ai giovani per sensibilizzare e promuovere azioni contro HIV/AIDS

Ginevra, 10 dicembre  - Oggi, nella Giornata dei Diritti Umani, tre agenzie ONU presenteranno un opuscolo colorato e interattivo dal titolo "HIV/AIDS Combatti per i diritti umani". L’iniziativa è parte di una campagna globale per combattere i pregiudizi e la discriminazione legati al virus nonchè la violazione di altri diritti umani. Lanciato dall’ufficio ONU per l’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR), UNAIDS e OMS, il progetto vuole permettere ai giovani di promuovere i diritti umani in relazione al HIV/AIDS, sensibilizzare sui legami chiave tra virus e diritti umani, demistificare il disagio e combattere miti e tabu associati a HIV e AIDS.

http://www.unaids.org/en/default.asp

 

Il Madagascar lancia una campagna per porre fine allo sfruttamento sessuale minorile

Madagascar, 10 dicembre – Al lancio ufficiale della campagna nazionale contro lo sfruttamento sessuale minorile in Madagascar, l’UNICEF e l’ILO hanno presentato i risultati di tre studi che evidenziano la situazione dello sfruttamento sessuale minorile in Madagascar. Secondo lo studio promosso dall’UNICEF, tra il 30 ed il 50% delle persone sfruttate sessualmente nelle due maggiori città del Paese, Nosy Be e Tamatave, sono minorenni. (…)

Nel corso della cerimonia, oltre alla presentazione degli studi, è stato proiettato anche un film, prodotto in collaborazione con l’UNICEF, che narra la storia di due sorelle e la loro lotta contro le avversità. Presentando la situazione di una sorella allettata dalla prostituzione, mentre la sorella minore continuava ostinatamente a pensare allo studio, il film comunica positivamente i rischi legati allo sfruttamento sessuale, l’AIDS e l’importanza dell’istruzione.

http://www.unicef.org/media/media_18223.html

 

Seminario Globale dell’Università delle Nazioni Unite – Sessione di Okinawa

Sashiki-cho, Prefettura di Okinawa, Giappone, 18-21 dicembre

Il Seminario Globale dell’Università delle Nazioni Unite (UNU) è un programma annuale dedicato alla popolazione studentesca ed ai  giovani professionisti del Giappone. Il programma mira ad incrementare la comprensione e rafforzare la consapevolezza internazionale riguardo alle tematiche globali che l’umanità deve affrontare ed al ruolo delle Nazioni Unite. Il programma viene svolto attraverso l’interazione con studiosi ed esperti attivi all’interno della rete globale dell’UNU.

Durante il corso dell’anno, il seminario viene ospitato in sette diverse località del Giappone. L’ultima, in ordine di tempo, è stata Okinawa, la cui prefettura ha collaborato con l’UNU per l’organizzazione del seminario, che si è svolto dal 18 al 21 dicembre.

Il tema affrontato è stato: “Diritti Umani: che punto abbiamo raggiunto?”, un tema che ha permesso di esplorare la teoria e la realtà dei diritti umani in un contesto globale in continua evoluzione.

Esperti di rilievo nel campo dei diritti umani, provenienti dal Giappone e dal resto del mondo, hanno messo a disposizione dei partecipanti le loro esperienze personali, permettendo così di mettere a fuoco i più recenti sviluppi del pensiero umano relativamente al tema trattato.

Sono anche stati presentati i risultati ottenuti dalle Nazioni Unite e dalle ONG nell’attuare praticamente i diritti umani in un numero specifico di settori quali quelli dell’infanzia, delle donne, delle persone disabili e delle minoranze. [F. G.]

Fonte: United Nations University

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

Il Ciad riceverà 20 milioni di dollari per rafforzare i propri servizi agricoli e le organizzazioni dei produttori.

Washington, 12 dicembre – Ieri il Consiglio Direttivo della Banca Mondiale ha approvato un credito di 20 milioni di dollari da parte dell’Associazione per lo Sviluppo Internazionale (IDA) destinato a finanziare i servizi agricoli ed a rafforzare le capacità tecniche ed istituzionali delle organizzazioni dei produttori in Ciad.

Il progetto per servizi agricoli e le organizzazioni dei produttori (ASPOP) ha l’obiettivo di aumentare la produttività agricola e i profitti del mondo rurale preservando le risorse naturali di base. Il progetto finanzierà operazioni volte all’aumento della produttività e a migliorare le capacità tecniche ed istituzionali delle organizzazioni dei produttori, delle istituzioni governative e dei servizi di sostegno privati. Le attività, nell’ambito del progetto, promuoveranno lo sviluppo sostenibile della produzione agricola e le competenze concernenti i servizi agricoli. (…)

 http://web.worldbank.org/

 

Messico: la Banca Mondiale destina 324,3 milioni di dollari all’irrigazione e a progetti forestali

Washington, 9 dicembre – La Banca Mondiale ha approvato quest’oggi due prestiti, per un totale di 324,3 milioni di dollari, in favore della modernizzazione dell’irrigazione e di progetti forestali in Messico. Il prestito di 303 milioni di dollari per il Progetto integrato di modernizzazione dell’irrigazione ha l’obiettivo di migliorare il rendimento dell’agricoltura irrigata e l’efficienza nell’utilizzo di acqua per l’irrigazione. Il prestito di 21,3 milioni di dollari per il secondo Progetto comunitario per le foreste cercherà di aiutare le comunità indigene e gli ejidos (cooperative per la gestione comune della terra) a migliorare la gestione e la conservazione delle loro risorse forestali, nonché a generare fonti alternative di reddito in modo sostenibile. (…)

http://web.worldbank.org/

 

La Germania stanzia 8,6 milioni di Euro per progetti di sicurezza alimentare

Un sostegno per le attività della FAO in Afganistan e Africa meridionale

Roma, 9 dicembre – La Germania ha stanziato 8,6 milioni di Euro per progetti di sviluppo che saranno diretti dalla FAO il prossimo anno, afferma oggi in un comunicato l’agenzia delle Nazioni Unite. La Germania finanzierà principalmente numerosi progetti in Afganistan e un progetto per i bambini colpiti da HIV/AIDS in Lesotho e Malawi. (…) Scopo del progetto è l’assistenza a chi ritorna agli insediamenti, l’aumento della produzione alimentare e il miglioramento del tenore di vita delle famiglie più vulnerabili.

Un altro progetto si concentrerà sulla formazione di donne e uomini afgani membri dei comitati del villaggio per l’allevamento di pollame e la produzione di latticini. Lavorando con i contadini locali, la FAO ha creato centri di raccolta del latte e avviato l’allevamento di pollame per le donne di molte città afgane. Il progetto aiuterà ad ampliare queste attività e assisterà inoltre le autorità afgane a supportare lo sviluppo dell’allevamento di bestiame attraverso un migliore sistema di monitoraggio delle malattie animali, migliorando anche i servizi veterinari. La Germania sosterrà anche la creazione di una strategia per la sicurezza alimentare nazionale a medio termine. (…)

http://www.fao.org/english/newsroom/news/2003/25941-en.html

 

Una volta povera, la Guinea Equatoriale ricca di petrolio può conseguire progressi verso gli obiettivi  del Millennio

8 dicembre – La Guinea Equatoriale, a lungo povera e dimenticata, ha raggiunto nell’ultimo decennio il più alto tasso di rapidità di crescita economica al mondo — 19 per cento all’anno — in seguito alla scoperta di immense riserve di petrolio e gas. Si presenta quindi l’opportunità, per il piccolo paese dell’Africa occidentale, di ridurre la povertà stridente, di permettere un’istruzione primaria a tutti i bambini, di contenere la diffusione di HIV/AIDS e malaria, e di registrare altri progressi per gli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG) per il 2015.

Quest’anno il reddito medio per persona raggiungerà i 4.500 dollari, ma con il 60 per cento della popolazione che vive in povertà, in molti dovranno ancora beneficiare di questo sviluppo. Attualmente soltanto la metà dei bambini frequenta una scuola elementare e il 7 per cento della popolazione tra I 15 e i 49 anni d’età è colpito dal virus HIV/AIDS.  (…)

http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/december/8dec03/index.html

 

La Norvegia contribuisce con oltre 1 milione di dollari al Fondo fiduciario per l’acqua ed i servizi sanitari di HABITAT.

Nairobi, 5 dicembre – Il governo norvegese ha firmato un accordo con HABITAT (Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani) devolvendo 10,24 milioni di corone (1,3. milioni di dollari) al Fondo fiduciario per l’acqua e l’igiene dell’agenzia. L’ambasciatore norvegese Kjell Harald Dalen, rappresentante permanente della Norvegia per HABITAT, ha firmato l’accordo per conto del governo del suo Paese. Anna Tibaijuka, Direttore Esecutivo di HABITAT, ha ringraziato la Norvegia sottolineando che tale contributo al Fondo fiduciario per l’acqua e l’igiene aiuterà a promuovere l’arrivo di ulteriori investimenti per la fornitura di acqua e di servizi sanitari per i più poveri tra i poveri e per finanziare progetti atti a migliorare il sistema di distribuzione di acqua e servizi sanitari nelle aree urbane. (…)

Il numero degli abitanti delle città a cui non viene fornita acqua sicura ha raggiunto quota 118 milioni nell’anno 2000 e continua a crescere, con un aumento di 62 milioni rispetto ai valori registrati nel 1990. Per quanto riguarda i servizi sanitari, la situazione è anche peggiore, con un numero di persone che non hanno accesso ai servizi sanitari minimi che è tre volte più grande.

http://www.unhabitat.org/norway_fund.asp

 

L’incontro regionale si conclude con la promessa di rafforzare il ruolo dell’OIL nello sviluppo dell’Africa    “Un buon lavoro per lo sviluppo dell’Africa”

Addis Abeba, Etiopia, 5 dicembre, servizio informativo OIL – Dopo quattro giorni di discussione, il Decimo Incontro Regionale Africano dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro si è concluso oggi con un notevole numero di raccomandazioni per mettere l’occupazione al centro delle strategie di sviluppo dell’Africa e per rafforzare il ruolo dell’organizzazione nella riduzione della povertà nel continente. I rappresentanti si sono trovati d’accordo nell’attivare il network tripartitico dell’OIL per sostenere il Vertice Straordinario sull’Occupazione e la Riduzione della Povertà in Africa a cui parteciperanno i Capi di Stato e di Governo dell’Unione Africana e che si terrà a Burkina Faso nel 2004. (…)

Riconoscendo l’importanza delle organizzazioni autonome, democratiche e rappresentative dei datori di lavoro e dei lavoratori per la buona gestione e il funzionamento efficace ed equo della economia, i rappresentanti spingono perché il prossimo Vertice riconosca l’importanza di meccanismi di dialogo sociale efficaci basati sui principi fondamentali e il diritto al lavoro. L’incontro chiede ai governi africani e ai loro partner per lo sviluppo di assicurare il massimo coinvolgimento di queste organizzazioni quali rappresentanti dei maggiori protagonisti economici.

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2003/53.htm

 

 

Solidarietà

(top)

 

Repubblica Democratica del Congo: aiuti alle comunità isolate in Ikela

12 dicembre – Tra il 6 ed il 12 dicembre, l’ICRC ha distribuito beni di prima necessità quali: indumenti, sapone, zappe, pale, machete, secchi, coperte ed utensili da cucina agli abitanti dell’Ikela, una regione della provincia dell’Equateur, nella Repubblica Democratica del Congo.

“Dio vi benedica! Grazie!” esclama Marie Spéciose, che ha camminato per 180 km in 4 giorni per raggiungere Opala (uno dei due punti di distribuzione dell’ICRC) dal suo villaggio natio di Bomandja. “Tutti si erano dimenticati di noi, ma voi siete rimasti qui. Non ci dispiace di aver dovuto camminare così a lungo, perché questo è davvero un regalo bellissimo”. Marie si mette in viaggio con un carico sulla schiena ed un sorriso stampato in faccia.

Questa distribuzione di beni di prima necessità ha avuto luogo nella ex “zona di disimpegno”, che per anni è stata di difficile accesso a causa della guerra. I beneficiari sono stati i più poveri, cioè circa 7.400 famiglie, ossia 37.000 persone. L’ICRC aveva già preparato il tutto con largo anticipo. Per motivi logistici, i beni sono stati trasportati via aria, fiume e strada (cioè in bicicletta e motocicletta!) da Kinshasa a Bukavu. L’ICRC ha portato avanti l’operazione in cooperazione con le autorità locali, per assicurare una giusta distribuzione dei beni. (…)

http://www.icrc.org/

 

L’Italia dona 1 milione di euro alle missioni del PAM in Georgia

Roma, 10 dicembre – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha annunciato oggi la donazione da parte dell’Italia di un milione di euro a favore delle operazioni umanitarie dell’agenzia in Georgia. La donazione, usata per acquistare 2˙000 tonnellate di farina di frumento e 500 tonnellate di zucchero, sosterrà le attività del Programma “Viveri in cambio di Lavoro” del PAM, attività che assistono diecimila contadini poveri e le loro famiglie in sei delle regioni più povere della Georgia. Inoltre, parte del cibo sarà distribuito ai circa 4˙000 rifugiati ceceni nella Gola di Pankisi. (…)

L’agenzia umanitaria è attiva in Georgia già dal 1993. L’ultima operazione triennale, che offrirà assistenza ad oltre 200˙000 persone, è stata lanciata nel luglio 2003.

Benché questa non sia la prima donazione dell’Italia per il lavoro del PAM in Georgia, essa è particolarmente tempestiva. L’operazione infatti avrà un costo di 23 milioni di dollari, di cui solo il 24% è stato finanziato. (…)

http://www.wfp.org/

 

L’India dona biscotti altamente nutrienti a un milione di bambini afgani

Nuova Delhi/Kabul, 8 dicembre – Funzionari del Programma alimentare della Nazioni Unite (PAM) hanno reso noto oggi che oltre un milione di bambini in età scolare in Afghanistan riceveranno biscotti altamente nutrienti nelle loro scuole grazie alla donazione di 61˙000 tonnellate di frumento ad opera del Governo e della popolazione dell’India. Il frumento sarà trasformato in biscotti arricchiti con elementi nutritivi che miglioreranno l’alimentazione dei bambini e la loro capacità di apprendimento. I biscotti, in tutto 7˙496 tonnellate e con un valore stimato di 7,2 milioni di dollari, rappresentano la seconda parte della donazione  di un milione di tonnellate di frumento da parte dell’India al PAM. (…)

Per tentare di aumentare l’affluenza nelle scuole, il PAM fornisce a 150˙000 alunne del Paese una lattina da 4 litri di olio per cucinare, da portare alle loro famiglie. L’olio serve da incentivo alle famiglie per continuare a mandare le loro figlie a scuola. Negli ultimi due anni, il rapporto tra maschi e femmine nelle scuole si va riducendo: da tre bambine per ogni 10 maschi si è arrivati a sei su dieci.  (…)

http://www.wfp.org/

 

 

Pace e sicurezza

(top)

 

ONU e Banca Mondiale presentano Fondi fiduciari per la ricostruzione in Iraq

Nazioni Unite, 11 dicembre - Il Gruppo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha oggi invitato i donatori a contribuire al neonato Fondo Internazionale per la Ricostruzione in Iraq, un meccanismo che consentirà ai governi di contribuire alla ricostruzione dell’economia e delle infrastrutture irachene attraverso progetti amministrati da agenzie ONU e Banca Mondiale.

Il progetto prevede due fondi fiduciari posti sotto il coordinamento congiunto ONU-Banca Mondiale. I donatori avranno l’opzione di incanalare le risorse attraverso il Fondo Fiduciario per l’Iraq della Banca Mondiale, amministrato dalla Banca, e/o il Fondo Fiduciario UNDG per l’Iraq, amministrato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) per conto proprio e di altre organizzazioni ONU aderenti al progetto. A partire dal 2004 le donazioni raccolte dal Fondo verranno utilizzate per fra fronte alle priorità emerse durante l’accertamento eseguito in Iraq la scorsa estate da Banca Mondiale e UNDG, con la consulenza del Fondo Monetario Internazionale.

http://www.undp.org/dpa/journalists/

 

La donna dell’anno del Messico

Il Vice Direttore Generale dell’IAEA, Ana Marìa Cetto, è stata nominata una delle Donne Messicane dell’anno. Dopo un premio Nobel in condivisione già assegnatole, la dottoressa Cetto entra a far parte, con quest’ultima assegnazione, di un gruppo ristretto e di notevole rilievo. Il fisico è stato premiato a Mexico City il 10 dicembre  insieme ad altre due scienziate, Julieta Fierro e Linda Manzanilla, per il suo intenso impegno a favore della scienza negli ultimi 35 anni e per le scoperte che ha fatto su come la luce e la materia interagiscono nel mondo dei quanti.

Anna Maria Cetto ha partecipato alla stesura di quasi 70 articoli sulla ricerca e al libro “The Quantum Dice, An Introduction to Stochastic Electrodynamics”. Ma il suo lavoro non riguarda solo scoperte e microscopi; è l’etica dietro la scienza che ha guidato il suo impegno nel corso degli anni nella lotta all’eliminazione delle armi nucleari. (…)

http://www.iaea.org/women/2003/women_site/profiles_cetto.html

 

Le N.U. rilevano un costante miglioramento a partire dal Trattato sulle mine antiuomo del 1997

4 Dicembre – Il Trattato internazionale del 1997 che proibisce le mine antiuomo ha contribuito a ridurre sensibilmente il numero delle mine utilizzate, dei morti e dei mutilati che esse determinavano ogni anno, ma molto rimane da fare, è stato riferito giovedì dalle autorità delle N.U. “La comunità internazionale ha fatto grandi progressi in un tempo relativamente breve, ma è necessario uno sforzo prolungato negli anni” ha detto il Sottosegretario Generale per le Operazioni di Peacekeeping Jean-Marie Guehenno in una conferenza stampa in occasione del sesto anniversario che il trattato è aperto alla firma. Le agenzie delle N.U. hanno utilizzato l’anniversario come occasione per chiedere ai governi un contributo pari a 280 milioni di dollari per finanziare, nel 2004, progetti in 36 paesi minacciati da mine antiuomo e altri ordigni inesplosi. La maggior parte dei progetti riguarda l’Asia e l’Africa. Dal 1997, 141 paesi hanno ratificato il trattato, noto come Convenzione di Ottawa per il ruolo centrale sostenuto dal Canada durante i negoziati. Altri nove paesi lo hanno firmato ma non ratificato. Ma alcune dozzine di altri paesi, tra cui Stati Uniti, Cina e Russia, non hanno aderito. (…)

http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1677

 

Commissione ONU ad alto livello ricerca soluzioni collettive per le minacce alla sicurezza globale

Facendo riferimento al suo discorso del 23 settembre 2003, il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan ha nominato una commissione di sedici eminenti personalità per esaminare le nuove minacce alla sicurezza globale e proporre risposte a livello internazionale.

L’ex Primo Ministro della Tailandia Arnand Panyachun presiederà la Commissione ad alto livello sulle Minacce, Sfide e Cambiamento. La commissione sarà “incaricata di esaminare le maggiori minacce e sfide cui il mondo deve far fronte nel vasto settore della pace e della sicurezza, comprendenti i temi economici e sociali attinenti alla pace e alla sicurezza, e fornire raccomandazioni per gli elementi di una risposta collettiva.”

In una lettera indirizzata al Presidente dell’Assemblea Generale, Julian Robert Hunte, Annan ha detto, “L’anno trascorso ha scosso le fondamenta della sicurezza collettiva e ha minato la fiducia nella possibilità di risposte collettive ai nostri comuni problemi e sfide.” Ha poi aggiunto, “Esso ha anche portato in primo piano profonde divergenze di opinione sulla portata e la natura delle sfide che affrontiamo, e che probabilmente affronteremo nel futuro.”

Fonte: UN News Centre, 5 november 2003.

www.wagingpeace.org

 

 

Salute

(top)

 

Partenariato globale per la sopravvivenza del bambino opera in Etiopia per fermare malattie e morti prevenibili 

Addis Abeba, 16 dicembre – Il Child Survival Paretnership, una nuova alleanza tra l’UNICEF, l’OMS, la Banca Mondiale, l’Agenzia canadese per lo sviluppo internazionale (CIDA) e l’Agenzia USA per lo sviluppo internazionale (USAID), ha annunciato oggi che inizia ad impegnarsi in Etiopia per migliorare la salute dell’infanzia ed evitare che i bambini muoiano per cause prevenibili. (…)

Le agenzie che costituiscono il Child Survival Partnership si sono unite per indirizzare attenzione e azione globali per l’agenda, incompiuta, per la sopravvivenza dell’infanzia. Tramite un’azione coordinata tra partner internazionali e con l’utilizzo più efficiente ed efficace delle risorse, fondi e meccanismi di coordinamento esistenti, il Partenariato aumenterà l’attenzione per la sopravvivenza dell’infanzia nei paesi con necessità prioritaria, e aumenterà considerevolmente gli interventi sanitari conosciuti ed efficaci, come la vaccinazione, la somministrazione di vitamina A e la cura di diarrea, polmonite e malaria.

L’Etiopia è il primo paese-obiettivo del Partenariato in virtù dell’impegno governativo per la sopravvivenza del bambino. Mentre l’Etiopia ha fatto considerevoli passi avanti nel migliorare la salute infantile, buona parte della sua popolazione rurale ha un accesso limitato ai moderni servizi sanitari.(…) Il Partenariato sosterrà gli sforzi del Governo etiope per migliorare la copertura degli interventi-chiave per la salute materna e infantile, come la vaccinazione, migliore nutrizione, cura delle malattie infantili, aiuto alle comunità per migliorare lo stato di salute, sostenere l’addestramento integrato per operatori sanitari di base e per sostenere l’attuazione del nuovo programma sanitario governativo.

www.unicef.org

 

Accademia della salute: primo passo per una scuola virtuale per la promozione della salute nel mondo

Ginevra,11 dicembre – L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha annunciato quest’oggi il lancio della “Accademia della salute” in collaborazione con la Cisco Systems Inc. L’Accademia della salute rappresenta un approccio innovativo per migliorare la salute con la tecnologia dell’informazione. Darà al proprio pubblico informazioni sanitarie, nonché la conoscenza richiesta per la prevenzione delle malattie e l’adozione di stili di vita più sani. (…) L’Accademia utilizzerà un linguaggio di facile comprensione per promuove la buona salute attraverso la spiegazione delle funzioni di base della sanità pubblica, tenendo bene in conto le diverse sensibilità culturali.

Hanno appena avuto inizio gli studi pilota, che si protrarranno  per l’anno accademico 2003-2004. Il primo di questi studi sta avendo luogo in Egitto, l’altro in Giordania. Tali studi sono indirizzati agli studenti di 20 scuole egiziane e 21 giordane che si trovano nella fascia d’età compresa fra i 12 ed i 18 anni. Basandosi su quest’esperienza, l’Accademia della salute si espanderà in altri due paesi pilota, così come in altri paesi e regioni in tutto il mondo. (…)

http://www.who.int/mediacentre/releases/2003/pr92/en/

 

ONG vincono 460.000 dollari per progetti innovativi contro AIDS nei PVS

Washington, 9 dicembre – Un concorso globale per trovare nuove modalità innovative nella lotta al virus HIV/AIDS ha conferito 460.000 dollari a gruppi di ONG provenienti da Brasile, Etiopia, Kenya e Romania. Nel proclamare i vincitori del Concorso Globale 2003 Development Marketplace (DM), il Presidente della Banca Mondiale James Wolfensohn ha detto che la qualità e l’impegno profusi nel progetto dai diversi gruppi hanno dimostrato uno "sviluppo nella migliore accezione del termine." 

http://www.unaids.org/en/default.asp

 

L’Iran e la Turchia lanciano la più imponente campagna antimorbillo del mondo

Tehran/Ankara/Ginevra, 9 dicembre – L’UNICEF ha reso noto oggi che l’Iran e la Turchia hanno varato la campagna antimorbillo più imponente ed ambiziosa del mondo, volta a raggiungere in tutto 53 milioni di persone nell’arco del prossimo anno. La campagna iraniana mira a 33 milioni di persone tra i 5 ed i 25 anni che dovranno essere vaccinati entro il prossimo anno, mentre la Turchia conta di raggiungere 20 milioni di bambini tra i 9 mesi ed i 15 anni nel corso dei prossimi dodici mesi. L’Iran, inoltre, includerà per la prima volta il vaccino antimorbillo nei programmi sanitari. Entrambe le campagne sono state finanziate e vengono attuate dai rispettivi governi con la collaborazione dei media, dei professionisti del settore sanitario, delle scuole, delle comunità locali e dei genitori. (…)

http://www.unicef.org/media/media_18172.html

 

Campagna per la polio lanciata in Nigeria e nella Repubblica dell’Africa centrale

3 Dicembre – Un gruppo di Rotariani visitatori sta lavorando tra migliaia di volontari e operatori sanitari per aiutare a liberare dalla polio la Nigeria, uno tra i quattro paesi africani su un totale di sette in tutto il mondo dove i bambini soffrono ancora di questa malattia invalidante. I dodici Rotariani degli Stati Uniti aiutano a somministrare ai bambini per via orale gocce contro la poliomielite, a distribuire il vaccino alle strutture sanitarie e, allo stesso tempo, a reclutare volontari nelle Giornate nazionali di vaccinazione (GNV) lanciate in Nigeria il 3 dicembre. (…)

Secondo le autorità sanitarie mondiali, i nove casi di polio in Nigeria denunciati finora quest’anno sono dovuti a una trasmissione dai paesi confinanti con la Nigeria, che attualmente ha il più alto numero di casi di polio al mondo: 223 casi al novembre 2003. Insieme all’India, che quest’anno ha denunciato 179 casi, e al Pakistan con 81 casi, questi tre paesi contano la maggioranza dei 520 casi mondiali di polio denunciati finora quest’anno. (…) Oltre a proteggere i bambini dalla polio, i membri del gruppo, che hanno tutti contribuito personalmente a coprire le spese del viaggio, hanno portato con sé vestiario per bambini e altri oggetti da donare a varie istituzioni caritatevoli.

http://www.rotary.org/newsroom/newsbasket/2003/031203/niger.html

 

Tracoma: la Pfizer regala antibiotici per un valore di 500 milioni di dollari

Il gruppo farmaceutico Pfizer effettua una donazione del valore di oltre 500 milioni di dollari (420 milioni di Euro) dell’antibiotico Zithromax per combattere il tracoma, la prima causa della cecità nel mondo. La donazione, che ammonta a 135 milioni di dosi del medicinale, fa parte dell’Iniziativa Internazionale Tracoma (ITI), sponsorizzata dalla Pfizer, che è finalizzata ad eliminare la malattia entro il 2020. Il brevetto per il Zithromax scade fra due anni. “I medicinali sono un elemento critico, ma non costituiscono l’intero programma”, ha affermato il dottor Jacob Kumaresan, presidente dell’ITI. Per combattere il tracoma, l’Iniziativa ha un approccio su quattro direzioni chiamato SAFE, che sta per Surgery, Antibiotics, Face washing, e Environmental change (Ambulatorio, Antibiotici, Pulizia del viso e Cambiamento dell’ambiente). Il cambiamento ambientale si riferisce al miglioramento dell’accesso all’acqua pulita e ad efficaci misure sanitarie. “Se si opera un cambiamento nel settore sociale – migliorando l’igiene, la pulizia delle mani e del viso – allora si otterrà una situazione sostenibile per la gente,” ha aggiunto Kumaresan.

Fonte:  Source Water and Sanitation Weekly, No. 45-46, 20 November 2003

http://www.trachoma.org/

 

 

Ambiente e natura

(top)

 

La maggior parte dell’Europa centro-orientale procede per raggiungere gli obiettivi di Kyoto

Copenhagen, 2 dicembre – Sette dei paesi dell’Europa centro-orientale, candidati ad entrare nell’Unione Europea, sono impegnati a raggiungere l’obiettivo di ridurre i livelli delle emissioni di gas ad effetto serra secondo il Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, e in molti casi con un largo margine, come dimostrano le proiezioni più recenti. Secondo le proiezioni elaborate dalla European Environment Agency, la Slovenia è la sola, dei 10 paesi dell’Europa centro-orientale che entrano o sono candidati ad entrare, che attualmente prevede di mancare i propri obiettivi.

Nell’insieme, le emissioni dei sei gas ad effetto serra sono diminuite sostanzialmente in molti paesi della zona durante il 1990, e ciò è dovuto principalmente all’introduzione dell’economia di mercato e alla conseguente ristrutturazione o chiusura delle industrie ad alta intensità energetica e fortemente inquinanti. Tuttavia, le emissioni di gas serra dovute ai  trasporti rappresentano una preoccupazione crescente, così come lo sono nell’Unione Europea. (…)

Nell’anno più recente in cui sono disponibili dati completi - quasi sempre il 2001 - le emissioni di gas serra nei 10 paesi presi nel loro insieme sono state stimate inferiori del 36% rispetto ai livelli dell’anno di riferimento. Le riduzioni variano tra il 60,8 % in Lettonia e il 17,8% in Ungheria. La sola eccezione è rappresentata dalla Slovenia, le cui emissioni di gas ad effetto serra si stima che abbiano avuto un incremento pari all’1,4%. (…) 

http://org.eea.eu.int/documents/newsreleases/ghg-accession-en

 

In occasione del centenario, i Rotariani di Hong Kong promuovono un’operazione ecologica

3 Dicembre – In occasione del loro centenario, cinque Rotary Club nel distretto 3450, Hong Kong, contribuiranno con HK$500.000 (US$65.000) alla ristrutturazione di un centro comunitario per l’ambiente e alla costruzione di un centro di ricerca per la conservazione delle zone umide. Nell’ambito del nuovo centro ristrutturato i Club costruiranno anche un Rotary Centennial Institute per la conservazione delle zone umide. (…)

I miglioramenti delle strutture, che fanno parte del World Wide Fund for Nature Hong Kong, cominceranno in dicembre e dovrebbero essere portati a compimento entro il gennaio del 2005. I fondi per il progetto arriveranno sia dai tornei di golf che dalla vendita di libri e da iniziative di beneficenza organizzate dai cinque club. I Rotariani di Hong Kong provvederanno anche alla manodopera per realizzare il progetto: ingegneri civili e architetti Rotariani daranno infatti il loro contributo professionale.

http://www.rotary.org/newsroom/newsbasket/2003/031203/hongkong.html

 

Iniziativa da Acque bianche ad Acque blu

L’ Iniziativa da Acque bianche ad Acque blu (White Water to Blue Water Iniziative - WW2BW), annunciata per la prima volta al Summit mondiale sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg lo scorso settembre, è ora in fase attuativa nella regione caraibica. Riconoscendo lo stato precario dell’ambiente costiero e marino di questa regione, l’iniziativa WW2BW è stata varata per produrre nuovi e apprezzabili risultati di conservazione ambientale. L’iniziativa è formulata per sviluppare una conduzione integrata degli ecosistemi marini e costieri nell’ambito di uno sviluppo sostenibile nella regione caraibica. L’iniziativa WW2BW si concentrerà particolarmente sul miglioramento di approcci integrati in settori quali: metodi sostenibili di sviluppo agricolo, conduzione integrata delle zone costiere, turismo sostenibile, trasporto marittimo rispettoso dell’ambiente, acque di scarico e fognature.

L’iniziativa tende inoltre a creare alleanze fattive tra il settore pubblico e privato e le fonti di finanziamento per promuovere i propri obiettivi e per attuare accordi internazionali come il Programma globale d’azione per la protezione dell’ambiente marino dalle attività di terra (GPA), l’Iniziativa internazionale per le barriere coralline, la Convenzione sulle diversità biologiche, e altri. Il GPA e molti altri partner globali, regionali e nazionali daranno il loro sostegno a WW2BW. [F. G.]

www.international.noaa.gov/ww2bw/

 

 

Cultura e educazione

(top)

 

“Portiamo Good News Agency nelle scuole!”

Successo del seminario rotariano per 300 studenti di Villafranca di Verona

Il 16 dicembre, circa 300 studenti di tre istituti superiori di Villafranca di Verona hanno partecipato ad un seminario sui nuovi valori sociali emergenti – unità nella diversità e condivisione – che sono alla base dei comportamenti improntati alla responsabilità e alla tolleranza. Il seminario, organizzato dal Rotary Club di Villafranca di Verona per iniziativa, in primis, del suo presidente Maurizio Brighenti e con il forte sostegno della professoressa Migale dell’Istituto Tecnico Bolisani, ha ricevuto il supporto dei Club Rotary di Castelli Mantovani  e di Soave. I presidi, vice presidi e professori partecipanti hanno apprezzato molto l’iniziativa.

Gli studenti, tutti degli ultimi anni di scuola superiore più una classe di scuola media inferiore, hanno seguito con molta attenzione la presentazione degli argomenti in programma, che è stata svolta dal direttore di Good News Agency e presidente dell’ente morale editore Sergio Tripi, rotariano da 25 anni. A conclusione della giornata, egli ha porto questi concetti in una riunione conviviale dei tre club, che hanno espresso l’intenzione di trattarli in occasione di altre iniziative rivolte al mondo della scuola e dei giovani in generale.

Sempre su questi argomenti, il Club Rotary di Villafranca di Verona ha deciso di istituire un premio da conferire al miglior tema che verrà svolto dagli studenti che hanno partecipato al seminario. Questo Club – di concerto con il corpo insegnante dei tre istituti che hanno aderito al seminario – si adopererà anche per introdurre Good News Agency nelle varie classi, che riceveranno così uno stimolo specifico e costante alla ricerca e alla riflessione su questi temi.

Ulteriori informazioni: maurizio.brighenti3@tin.it

 

Congresso Abuja: 'Dialogo su civilizzazioni, religioni e culture nell’Africa occidentale'

12 dicembre – Circa cinquanta capi religiosi provenienti dall’Africa occidentale si riuniranno a Abuja (Nigeria), dal 15 al 17 dicembre, per un congresso internazionale – organizzato dal governo nigeriano con il sostegno dell’ UNESCO – dal titolo “Dialogo su civilizzazioni, religioni e culture nell’Africa occidentale”. (…)

Queste le tematiche del congresso: come le diverse religioni nell’Africa occidentale potrebbero collaborare per obiettivi comuni; benessere delle popolazioni locali e sviluppo sostenibile sulle basi delle migliori pratiche locali; come i capi religiosi possono contribuire alla diffusione di tensione e conflitti etnici, culturali e religiosi; come le donne che lavorano con i capi religiosi, attraverso l’istruzione, possono assicurare libertà religiosa ed insegnare e trasmettere a giovani e bambini rispetto reciproco e convivenza pacifica; e come mediazione, mantenimento della pace e ricostruzione in Africa occidentale possono assurgere a esperienza culturale.

Nel corso di una tavola rotonda prevista per il secondo giorno del Congresso verrà inoltre discusso il ruolo di capi ed organizzazioni religiose nella lotta al virus HIV/AIDS. (…)

http://portal.unesco.org/

 

La UNU si appresta a firmare un trattato generale con la Aoyama Gakuin University

9 dicembre – L’Università delle Nazioni Unite (UNU) ha raggiunto un accordo con la Aoyama Gakuin University di Tokyo per rafforzare e migliorare la collaborazione tra le due istituzioni di educazione superiore attraverso l’attuazione congiunta di progetti interdisciplinari di ricerca, di studi avanzati, di programmi di preparazione e di diffusione della conoscenza. (…)

Questo accordo esprimerà un’ampia e nuova collaborazione con la Aoyama Gakuin University, una istituzione vicina all’UNU a Tokyo. Gli scopi di questo accordo sono lo sviluppo della ricerca accademica e il sostegno degli studi avanzati, dei programmi di ricerca e delle attività didattiche. Questi saranno raggiunti attraverso la pianificazione e l’attuazione di progetti di ricerca in comune, seminari congiunti, conferenze e altre attività di rilievo. (…)

http://www.unu.edu/hq/rector_office/press2003/pre43-03.html

 

150 nuovi Centri di Comunità Multimediali in Africa

8 dicembre – L’UNESCO e l’ Agenzia elvetica per lo Sviluppo e la Cooperazione (SDC) lanceranno un progetto miliardario per dotare alcune comunità di Mali, Mozambico e Senegal di accesso informatico e comunicazione, compreso internet.

Il progetto, che parte dall’esperienza UNESCO della creazione di Centri di comunità multimediali (CMC), mira a soddisfare le esigenze della popolazione locale relative ad acquisizione e scambio di informazioni nella loro lingua e a dotare le stesse di opportunità di insegnamento e formazione. I CMC uniscono radio, telefono, fax e computer connessi ad internet. Alcuni dei servizi offerti sono di tipo commerciale, aiutando le popolazioni a raggiungere una certa indipendenza finanziaria.

Il progetto per la creazione di 50 CMC in ognuno dei tre paesi, per un totale di 150 nuovi centri, segna un enorme passo avanti per il progetto UNESCO, che attualmente conta 20 centri pilota nell’intero continente. (…)

http://portal.unesco.org/

 

* * * * * * *

 

Il richiamo del Segretario Generale dell'ONU ai principi informatori dell'attività delle N.U. contenuti nell'Enciclica di Papa Giovanni XXIII, in occasione del Seminario per il 40° Anniversario della  "Pacem in Terris". 

(top)

 

Questo è il discorso di apertura del Segretario Generale Kofi Annan al seminario di commemorazione del quarantesimo anniversario dell'Enciclica "Pacem in Terris”, tenutosi a New York il 7 ottobre scorso. Sono omessi solo i saluti introduttivi. Good News Agency ritiene che queste riflessioni possano ben accompagnare nel Nuovo Anno ogni consapevole cittadino del pianeta.

 

   (…) Credo sia molto appropriato che noi ci si trovi oggi a commemorare un'enciclica emessa nel 1963 da un altro grande Papa, Giovanni XXIII, allora negli ultimi mesi della sua vita. È anche appropriato il fatto che lo si faccia qui, nella sede delle Nazioni Unite. Infatti, in uno dei passaggi più importanti ed efficaci di quel documento, il Pontefice espresse "l'ardente desiderio che l'Organizzazione delle Nazioni Unite si renda sempre più capace di adattare la sua struttura ed i suoi metodi operativi alla grandezza ed  alla nobiltà dei suoi compiti." 

  Se quell'augurio era appropriato nel 1963, lo è forse più che mai ora. In effetti, mi sono trovato ad esprimere lo stesso desiderio molto di recente, sia nel mio rapporto sull’attuazione della Dichiarazione del Millennio, che nel mio discorso all'Assemblea Generale non più di due settimane fa.  

   Come sapete, sono preoccupato per l'evidente caduta di consenso globale su alcune tra le più fondamentali regole delle relazioni internazionali. Ho più volte esortato gli Stati Membri a riflettere seriamente sui pericoli e sulle sfide che ci troviamo ad affrontare nel ventunesimo secolo, ed a chiedersi se non vi sia la necessità di adattare le nostre regole e le nostre istituzioni. Se dobbiamo trovare una risposta collettiva a quelle sfide, dobbiamo considerare tutto ciò seriamente.  Da parte mia, sto per nominare un gruppo di esperti ai quali chiederò di formulare raccomandazioni  specifiche.

   Ma non renderei giustizia a questo anniversario se mancassi di sottolineare il modo specifico in cui Papa Giovanni XXIII voleva vedere le Nazioni Unite adattarsi ed evolvere. "Possa giungere più presto possibile", scriveva, " il momento in cui questa Organizzazione potrà salvaguardare con efficacia i diritti della persona umana; quei diritti che procedono direttamente dalla dignità della persona e che sono perciò universali, inviolabili e inalienabili."

   Quelle parole ci sfidano oggi come lo fecero 40 anni fa.  Quel grande Papa riformatore, il cui limpido amore e la cui compassione evidente giunsero al cuore dell'umanità intera, aveva toccato le fondamenta della natura e dello scopo della nostra Organizzazione. 

   Egli aveva capito che, anche se siamo un'organizzazione di Stati sovrani, i nostri fondatori agirono nel nome dei popoli delle Nazioni Unite, e che la loro determinazione a salvare le generazioni future dal flagello della guerra era intimamente connessa a quella "fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona,  nell'uguaglianza dei diritti di uomini e donne e di piccole e grandi nazioni", che essi stessi avevano ribadito nel paragrafo immediatamente successivo della premessa al nostro Statuto. 

   Ancora, e di nuovo, abbiamo assistito alla dimostrazione di questa connessione, quando la violazione dei diritti umani, da parte di un paese dopo l'altro, ha condotto al conflitto su vasta scala. Ancora e di nuovo, le Nazioni Unite si sono trovate ad amministrarne le conseguenze. Quando invece dovrebbero, ovviamente, trattare le cause, e agire su queste tragedie prima del loro verificarsi. 

   Papa Giovanni XXIII vide anche, molto chiaramente, come ben presto la realtà si allontanasse da quell'ideale.  Egli ebbe chiara coscienza di come, in pratica, molti esseri umani non hanno trovato in questa Organizzazione un'efficace salvaguardia dei loro diritti personali.

  Indubbiamente, il problema consiste nel fatto che, se delle genti si rivolgono ad una organizzazione internazionale per la tutela dei loro propri diritti, lo fanno per non aver trovato tale tutela nel loro proprio Stato. Tuttavia, negli  organismi deliberanti delle Nazioni Unite, esse si trovano rappresentate da quello stesso Stato al quale hanno fatto inutilmente appello. È probabile che quello Stato definisca il caso essenzialmente “una questione di giurisdizione nazionale", in cui alle Nazioni Unite, in base all'Articolo 2.7 dello Statuto, è esplicitamente vietato intervenire. Ed è probabile che altri Stati Membri delle Nazioni Unite siano d’accordo, nel timore di creare un pericoloso precedente che potrebbe ritorcersi contro loro stessi, nel caso incoraggiassero un intervento.

   A 40 anni dall’Enciclica, questo problema è riconosciuto molto, molto più ampiamente. Particolarmente a metà degli anni 90, noi tutti ci vergognammo per aver fallito nel prevenire il genocidio in Ruanda, come pure nell’ex Jugoslavia, e questo condusse ad un acceso dibattito sulla responsabilità di offrire protezione.   

   Io sono convinto che questo dibattito sia salutare e necessario, e mi piacerebbe pensare ad un'azione più vigorosa e rapida da parte delle Nazioni Unite nel rispondere in futuro a sfide così drammatiche, sebbene mi veda costretto ad ammettere di non essere molto incoraggiato in tal senso dalla nostra esitante e tardiva risposta agli eventi nella Repubblica Democratica del Congo e in Liberia, questo stesso anno. 

   Allo stesso tempo, penso che sia stato inopportuno concentrare il dibattito sulla questione dell’intervento militare. Che è il rimedio ultimo, destinato a provocare morte e sofferenze, spesso su vasta scala. Può essere giustificato solo in casi estremi, quando morte e sofferenze stanno già verificandosi su vastissima scala, o sono certamente imminenti. 

   Noi tutti dobbiamo volere che le cose non arrivino mai a questo punto, in nessun paese.  E noi tutti dovremmo fare qualunque cosa sia in nostro potere per evitare che giungano a quel punto, cercando di garantire prima la tutela di ogni diritto umano, e con mezzi diversi dall'intervento militare.

   Certamente le Nazioni Unite si adoperano in molti modi per promuovere un più adeguato rispetto dei diritti umani in tutto il mondo, e certamente si sono dotate di meccanismi a cui gruppi ed individui possono ricorrere per salvaguardare i loro diritti. Esiste una Commissione per i Diritti umani ed un Comitato per i Diritti Umani. Vi sono dei referenti particolari su certi temi ed in certi paesi, e molte sottocommissioni specializzate e gruppi di lavoro.   

   L’ONU ha anche un Alto Commissario per i Diritti umani, il cui staff lavora instancabilmente in alcuni paesi per controllare l'osservanza dei diritti umani, ed in numerosi altri per aiutare le autorità locali a perfezionare le proprie misure di salvaguardia. 

   A livello tecnico tutti questi organismi lavorano generalmente bene. Però, più un caso si avvicina al livello politico, là dove è necessario per gli Stati Membri assumere una posizione chiara e pronunciarsi in modo che può essere imbarazzante per il governo di un altro Stato Membro, più gli Stati divengono cauti e riluttanti.

   In special modo in sede di Commissione per i Diritti umani, abbiamo sempre più visto Stati motivati più dalla solidarietà politica tra di loro, che dall’obiettiva preoccupazione per il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo. 

   È per questo che penso che l'enciclica "Pacem in Terris" sia ancora lì a sfidarci, nello stesso modo del 1963. E’ per questo che è necessario - ed ho fiducia che sia possibile - rendere la struttura ed i metodi operativi delle Nazioni Unite maggiormente adeguati alla grandezza ed alla nobiltà dei loro compiti, in modo che le genti possano davvero ed ovunque appellarsi a questa Organizzazione per salvaguardare e tutelare i loro propri diritti personali.   

   Dobbiamo ricordare sempre che gli Stati esistono per servire e proteggere i popoli, e non viceversa. E dovremmo essere grati a quei grandi leader spirituali, come Papa Giovanni XXIII, che ci ricordano questa essenziale verità. 

 

Fonte: UNIC Roma (traduzione non ufficiale a cura di Good News Agency)

 

 

* * * * * * *

 

Prossimo numero: 23 gennaio.

 

* * * * * * *

 

Good News Agency è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 47 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. Le edizioni sono anche disponibili nel sito web: www.goodnewsagency.org

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite.

L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 

 


 (TOP)

 

BACK TO MAIN MENU

 

HOME PAGE