Good News Agency – anno IV, n° 19
Settimanale - anno IV, numero 19 – 24 dicembre 2003
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 47
paesi e ad oltre 2.500 ONG nel mondo.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica
Informazione delle Nazioni Unite.
Legislazione internazionale – Diritti umani – Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Ambiente e natura – Cultura e educazione
Il Segretario-Generale delle N.U.
si richiama ai principi dell’enciclica Pacem in Terris
(top)
Oltre 140 Paesi partecipano al Trattato per la messa al bando delle mine
New York, 3 dicembre –
Sei anni fa oggi, il trattato per la messa al bando delle mine antiuomo venne
reso disponibile per la firma. Da allora, 141 paesi hanno ratificato o sono
entrati a far parte del trattato, a volte denominato “la convenzione di
Ottawa”. Altri nove paesi l’hanno firmato ma non hanno ancora completato l’iter
di ratifica, portando a 150 il numero dei paesi che sostengono il trattato.
Quarantaquattro paesi non hanno ancora aderito.
Questo
accordo storico, guidato dalla Campagna internazionale per bandire le mine,
proibisce l’uso, la produzione, l’immagazzinamento e il trasporto delle mine
antiuomo. Il trattato è entrato in vigore nel 1999, dopo la ratifica da parte
di 40 paesi.
Il
Rapporto del 2003 della Campagna internazionale riferisce che:
UN
Mine Action Service, insieme con UNICEF e UNDP, hanno pubblicato oggi un Agenda
di progetti per il 2004, un compendio di circa 300 progetti d’intervento
anti-mine che richiede oltre 280 milioni di dollari per il 2004. Le proposte,
preparate da organizzazioni non governative e delle Nazioni Unite, riguardano
36 paesi. (…)
http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1670
Alti funzionari del sud-est Europa si incontrano per discutere di un
rafforzamento della legge e delle strategie contro il contrabbando
Vienna, 12 dicembre (Servizio Informazione delle
NU) –Alti funzionari di governo di 13 paesi del sud-est europeo si incontrano a
Vienna il 15 e 16 dicembre per discutere delle strategie per frenare il
traffico di uomini nella regione. L’incontro, tenuto congiuntamente dal
Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) in Romania, il Centro
Internazionale per lo Sviluppo della Politica in materia di Migrazione (ICMPD)
e l’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (UNODC), lancerà un
programma di formazione sull’applicazione generale della normativa per la
polizia e i corpi speciali anti-traffico. (…)
La strategia anti-traffico SEE sviluppata
dall’ICMPD è unica. In nessun’altra parte del mondo i paesi hanno adottato in
modo congiunto un programma di formazione così sofisticato, né hanno
armonizzato le loro legislazioni in linea con i principi riconosciuti a livello
internazionale, creando allo stesso tempo leggi ad hoc per le necessità e le
esperienze di ogni singolo paese.
Gli sforzi anti-traffico SEE offrono uno
strumento molto utile per migliorare il Protocollo delle NU sul traffico di
esseri umani che entrerà in vigore il 25 dicembre. Tra i paesi presenti a
queste importanti discussioni a Vienna, Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria,
Croazia, Romania, Serbia-Montenegro e Turchia hanno già ratificato il
Protocollo anti-traffico.
http://www.unodc.org/unodc/en/press_release_2003-12-12_1.html
(top)
Nuova iniziativa rivolta ai giovani per sensibilizzare e promuovere azioni
contro HIV/AIDS
Ginevra,
10 dicembre - Oggi, nella Giornata dei
Diritti Umani, tre agenzie ONU presenteranno un opuscolo colorato e interattivo
dal titolo "HIV/AIDS Combatti per i diritti umani". L’iniziativa è
parte di una campagna globale per combattere i pregiudizi e la discriminazione
legati al virus nonchè la violazione di altri diritti umani. Lanciato
dall’ufficio ONU per l’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR), UNAIDS e
OMS, il progetto vuole permettere ai giovani di promuovere i diritti umani in
relazione al HIV/AIDS, sensibilizzare sui legami chiave tra virus e diritti
umani, demistificare il disagio e combattere miti e tabu associati a HIV e
AIDS.
http://www.unaids.org/en/default.asp
Il Madagascar lancia una campagna per porre fine allo sfruttamento sessuale
minorile
Madagascar,
10 dicembre – Al lancio ufficiale della campagna nazionale contro lo
sfruttamento sessuale minorile in Madagascar, l’UNICEF e l’ILO hanno presentato
i risultati di tre studi che evidenziano la situazione dello sfruttamento
sessuale minorile in Madagascar. Secondo lo studio promosso dall’UNICEF, tra il
30 ed il 50% delle persone sfruttate
sessualmente nelle due maggiori città del Paese, Nosy Be e Tamatave,
sono minorenni. (…)
Nel
corso della cerimonia, oltre alla presentazione degli studi, è stato proiettato
anche un film, prodotto in collaborazione con l’UNICEF, che narra la storia di
due sorelle e la loro lotta contro le avversità. Presentando la situazione di
una sorella allettata dalla prostituzione, mentre la sorella minore continuava ostinatamente a pensare allo
studio, il film comunica positivamente i rischi legati allo sfruttamento
sessuale, l’AIDS e l’importanza dell’istruzione.
http://www.unicef.org/media/media_18223.html
Il Seminario Globale
dell’Università delle Nazioni Unite (UNU) è un programma annuale dedicato alla
popolazione studentesca ed ai giovani
professionisti del Giappone. Il programma mira ad incrementare la comprensione
e rafforzare la consapevolezza internazionale riguardo alle tematiche globali
che l’umanità deve affrontare ed al ruolo delle Nazioni Unite. Il programma
viene svolto attraverso l’interazione con studiosi ed esperti attivi
all’interno della rete globale dell’UNU.
Durante
il corso dell’anno, il seminario viene ospitato in sette diverse località del
Giappone. L’ultima, in ordine di tempo, è stata Okinawa, la cui prefettura ha
collaborato con l’UNU per l’organizzazione del seminario, che si è svolto dal
18 al 21 dicembre.
Il
tema affrontato è stato: “Diritti Umani: che punto abbiamo raggiunto?”, un tema
che ha permesso di esplorare la teoria e la realtà dei diritti umani in un
contesto globale in continua evoluzione.
Esperti
di rilievo nel campo dei diritti umani, provenienti dal Giappone e dal resto
del mondo, hanno messo a disposizione dei partecipanti le loro esperienze
personali, permettendo così di mettere a fuoco i più recenti sviluppi del
pensiero umano relativamente al tema trattato.
Sono
anche stati presentati i risultati ottenuti dalle Nazioni Unite e dalle ONG
nell’attuare praticamente i diritti umani in un numero specifico di settori
quali quelli dell’infanzia, delle donne, delle persone disabili e delle
minoranze. [F. G.]
Fonte:
United Nations University
(top)
Il Ciad riceverà 20 milioni di dollari
per rafforzare i propri servizi agricoli e le organizzazioni dei produttori.
Washington,
12 dicembre – Ieri il Consiglio Direttivo della Banca Mondiale ha approvato un
credito di 20 milioni di dollari da parte dell’Associazione per lo Sviluppo
Internazionale (IDA) destinato a finanziare i servizi agricoli ed a rafforzare
le capacità tecniche ed istituzionali delle organizzazioni dei produttori in
Ciad.
Il
progetto per servizi agricoli e le organizzazioni dei produttori (ASPOP) ha
l’obiettivo di aumentare la produttività agricola e i profitti del mondo rurale
preservando le risorse naturali di base. Il progetto finanzierà operazioni
volte all’aumento della produttività e a migliorare le capacità tecniche ed
istituzionali delle organizzazioni dei produttori, delle istituzioni
governative e dei servizi di sostegno privati. Le attività, nell’ambito del
progetto, promuoveranno lo sviluppo sostenibile della produzione agricola e le
competenze concernenti i servizi agricoli. (…)
Messico: la Banca Mondiale destina 324,3 milioni di dollari all’irrigazione
e a progetti forestali
Washington,
9 dicembre – La Banca Mondiale ha approvato quest’oggi due prestiti, per un
totale di 324,3 milioni di dollari, in favore della modernizzazione
dell’irrigazione e di progetti forestali in Messico. Il prestito di 303 milioni
di dollari per il Progetto integrato di modernizzazione dell’irrigazione ha
l’obiettivo di migliorare il rendimento dell’agricoltura irrigata e
l’efficienza nell’utilizzo di acqua per l’irrigazione. Il prestito di 21,3
milioni di dollari per il secondo Progetto comunitario per le foreste cercherà
di aiutare le comunità indigene e gli ejidos (cooperative per la gestione
comune della terra) a migliorare la gestione e la conservazione delle loro risorse
forestali, nonché a generare fonti alternative di reddito in modo sostenibile.
(…)
La Germania
stanzia 8,6 milioni di Euro per progetti di sicurezza alimentare
Un sostegno per le attività della FAO in
Afganistan e Africa meridionale
Roma,
9 dicembre – La Germania ha stanziato 8,6 milioni di Euro per progetti di
sviluppo che saranno diretti dalla FAO il prossimo anno, afferma oggi in un
comunicato l’agenzia delle Nazioni Unite. La Germania finanzierà principalmente
numerosi progetti in Afganistan e un progetto per i bambini colpiti da HIV/AIDS
in Lesotho e Malawi. (…) Scopo del progetto è l’assistenza a chi ritorna agli
insediamenti, l’aumento della produzione alimentare e il miglioramento del
tenore di vita delle famiglie più vulnerabili.
Un
altro progetto si concentrerà sulla formazione di donne e uomini afgani membri
dei comitati del villaggio per l’allevamento di pollame e la produzione di
latticini. Lavorando con i contadini locali, la FAO ha creato centri di
raccolta del latte e avviato l’allevamento di pollame per le donne di molte
città afgane. Il progetto aiuterà ad ampliare queste attività e assisterà
inoltre le autorità afgane a supportare lo sviluppo dell’allevamento di bestiame
attraverso un migliore sistema di monitoraggio delle malattie animali,
migliorando anche i servizi veterinari. La Germania sosterrà anche la creazione
di una strategia per la sicurezza alimentare nazionale a medio termine. (…)
http://www.fao.org/english/newsroom/news/2003/25941-en.html
Una volta povera, la Guinea Equatoriale ricca di petrolio può conseguire
progressi verso gli obiettivi del
Millennio
8 dicembre – La Guinea Equatoriale, a lungo
povera e dimenticata, ha raggiunto nell’ultimo decennio il più alto tasso di
rapidità di crescita economica al mondo — 19 per cento all’anno — in seguito
alla scoperta di immense riserve di petrolio e gas. Si presenta quindi l’opportunità,
per il piccolo paese dell’Africa occidentale, di ridurre la povertà stridente,
di permettere un’istruzione primaria a tutti i bambini, di contenere la
diffusione di HIV/AIDS e malaria, e di registrare altri progressi per gli
obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG) per il 2015.
Quest’anno
il reddito medio per persona raggiungerà i 4.500 dollari, ma con il 60 per
cento della popolazione che vive in povertà, in molti dovranno ancora
beneficiare di questo sviluppo. Attualmente soltanto la metà dei bambini
frequenta una scuola elementare e il 7 per cento della popolazione tra I 15 e i
49 anni d’età è colpito dal virus HIV/AIDS.
(…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/december/8dec03/index.html
La Norvegia contribuisce con oltre 1
milione di dollari al Fondo fiduciario per l’acqua ed i servizi sanitari di
HABITAT.
Nairobi,
5 dicembre – Il governo norvegese ha firmato un accordo con HABITAT (Conferenza
delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani) devolvendo 10,24 milioni di
corone (1,3. milioni di dollari) al Fondo fiduciario per l’acqua e l’igiene
dell’agenzia. L’ambasciatore norvegese Kjell Harald Dalen, rappresentante
permanente della Norvegia per HABITAT, ha firmato l’accordo per conto del
governo del suo Paese. Anna Tibaijuka, Direttore Esecutivo di HABITAT, ha
ringraziato la Norvegia sottolineando che tale contributo al Fondo fiduciario
per l’acqua e l’igiene aiuterà a promuovere l’arrivo di ulteriori investimenti
per la fornitura di acqua e di servizi sanitari per i più poveri tra i poveri e
per finanziare progetti atti a migliorare il sistema di distribuzione di acqua
e servizi sanitari nelle aree urbane. (…)
Il
numero degli abitanti delle città a cui non viene fornita acqua sicura ha
raggiunto quota 118 milioni nell’anno 2000 e continua a crescere, con un
aumento di 62 milioni rispetto ai valori registrati nel 1990. Per quanto
riguarda i servizi sanitari, la situazione è anche peggiore, con un numero di
persone che non hanno accesso ai servizi sanitari minimi che è tre volte più
grande.
http://www.unhabitat.org/norway_fund.asp
L’incontro regionale si conclude con la promessa di rafforzare il ruolo
dell’OIL nello sviluppo dell’Africa
– “Un buon lavoro per lo
sviluppo dell’Africa”
Addis Abeba, Etiopia, 5
dicembre, servizio informativo OIL – Dopo quattro giorni di discussione, il
Decimo Incontro Regionale Africano dell’Organizzazione Internazionale del
Lavoro si è concluso oggi con un notevole numero di raccomandazioni per mettere
l’occupazione al centro delle strategie di sviluppo dell’Africa e per
rafforzare il ruolo dell’organizzazione nella riduzione della povertà nel
continente. I rappresentanti si sono trovati d’accordo nell’attivare il network
tripartitico dell’OIL per sostenere il Vertice Straordinario sull’Occupazione e
la Riduzione della Povertà in Africa a cui parteciperanno i Capi di Stato e di
Governo dell’Unione Africana e che si terrà a Burkina Faso nel 2004. (…)
Riconoscendo
l’importanza delle organizzazioni autonome, democratiche e rappresentative dei
datori di lavoro e dei lavoratori per la buona gestione e il funzionamento
efficace ed equo della economia, i rappresentanti spingono perché il prossimo
Vertice riconosca l’importanza di meccanismi di dialogo sociale efficaci basati
sui principi fondamentali e il diritto al lavoro. L’incontro chiede ai governi
africani e ai loro partner per lo sviluppo di assicurare il massimo coinvolgimento
di queste organizzazioni quali rappresentanti dei maggiori protagonisti
economici.
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2003/53.htm
(top)
Repubblica
Democratica del Congo: aiuti alle comunità isolate in Ikela
12 dicembre – Tra il 6 ed il 12 dicembre, l’ICRC ha
distribuito beni di prima necessità quali: indumenti, sapone, zappe, pale,
machete, secchi, coperte ed utensili da cucina agli abitanti dell’Ikela, una
regione della provincia dell’Equateur, nella Repubblica Democratica del Congo.
“Dio vi benedica! Grazie!” esclama Marie Spéciose,
che ha camminato per 180 km in 4 giorni per raggiungere Opala (uno dei due
punti di distribuzione dell’ICRC) dal suo villaggio natio di Bomandja. “Tutti
si erano dimenticati di noi, ma voi siete rimasti qui. Non ci dispiace di aver
dovuto camminare così a lungo, perché questo è davvero un regalo bellissimo”.
Marie si mette in viaggio con un carico sulla schiena ed un sorriso stampato in
faccia.
Questa distribuzione di beni di prima necessità ha
avuto luogo nella ex “zona di disimpegno”, che per anni è stata di difficile
accesso a causa della guerra. I beneficiari sono stati i più poveri, cioè circa
7.400 famiglie, ossia 37.000 persone. L’ICRC aveva già preparato il tutto con
largo anticipo. Per motivi logistici, i beni sono stati trasportati via aria,
fiume e strada (cioè in bicicletta e motocicletta!) da Kinshasa a Bukavu.
L’ICRC ha portato avanti l’operazione in cooperazione con le autorità locali,
per assicurare una giusta distribuzione dei beni. (…)
L’Italia dona 1 milione di euro alle
missioni del PAM in Georgia
Roma, 10 dicembre – Il Programma Alimentare Mondiale
delle Nazioni Unite (PAM) ha annunciato oggi la donazione da parte dell’Italia
di un milione di euro a favore delle operazioni umanitarie dell’agenzia in
Georgia. La donazione, usata per acquistare 2˙000 tonnellate di farina di
frumento e 500 tonnellate di zucchero, sosterrà le attività del Programma
“Viveri in cambio di Lavoro” del PAM, attività che assistono diecimila
contadini poveri e le loro famiglie in sei delle regioni più povere della
Georgia. Inoltre, parte del cibo sarà distribuito ai circa 4˙000 rifugiati
ceceni nella Gola di Pankisi. (…)
L’agenzia umanitaria è attiva in Georgia già dal 1993.
L’ultima operazione triennale, che offrirà assistenza ad oltre 200˙000
persone, è stata lanciata nel luglio 2003.
Benché questa non sia la prima donazione dell’Italia
per il lavoro del PAM in Georgia, essa è particolarmente tempestiva. L’operazione
infatti avrà un costo di 23 milioni di dollari, di cui solo il 24% è stato
finanziato. (…)
L’India dona biscotti altamente
nutrienti a un milione di bambini afgani
Nuova Delhi/Kabul, 8 dicembre – Funzionari del
Programma alimentare della Nazioni Unite (PAM) hanno reso noto oggi che oltre
un milione di bambini in età scolare in Afghanistan riceveranno biscotti
altamente nutrienti nelle loro scuole grazie alla donazione di 61˙000
tonnellate di frumento ad opera del Governo e della popolazione dell’India. Il
frumento sarà trasformato in biscotti arricchiti con elementi nutritivi che
miglioreranno l’alimentazione dei bambini e la loro capacità di apprendimento.
I biscotti, in tutto 7˙496 tonnellate e con un valore stimato di 7,2
milioni di dollari, rappresentano la seconda parte della donazione di un milione di tonnellate di frumento da
parte dell’India al PAM. (…)
Per tentare di aumentare l’affluenza nelle scuole, il
PAM fornisce a 150˙000 alunne del Paese una lattina da 4 litri di olio per
cucinare, da portare alle loro famiglie. L’olio serve da incentivo alle
famiglie per continuare a mandare le loro figlie a scuola. Negli ultimi due
anni, il rapporto tra maschi e femmine nelle scuole si va riducendo: da tre
bambine per ogni 10 maschi si è arrivati a sei su dieci. (…)
(top)
ONU e Banca Mondiale presentano Fondi fiduciari per la ricostruzione in
Iraq
Nazioni
Unite, 11 dicembre - Il Gruppo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha oggi
invitato i donatori a contribuire al neonato Fondo Internazionale per la
Ricostruzione in Iraq, un meccanismo che consentirà ai governi di contribuire
alla ricostruzione dell’economia e delle infrastrutture irachene attraverso
progetti amministrati da agenzie ONU e Banca Mondiale.
Il
progetto prevede due fondi fiduciari posti sotto il coordinamento congiunto
ONU-Banca Mondiale. I donatori avranno l’opzione di incanalare le risorse
attraverso il Fondo Fiduciario per l’Iraq della Banca Mondiale, amministrato
dalla Banca, e/o il Fondo Fiduciario UNDG per l’Iraq, amministrato dal
Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) per conto proprio e di
altre organizzazioni ONU aderenti al progetto. A partire dal 2004 le donazioni
raccolte dal Fondo verranno utilizzate per fra fronte alle priorità emerse
durante l’accertamento eseguito in Iraq la scorsa estate da Banca Mondiale e
UNDG, con la consulenza del Fondo Monetario Internazionale.
http://www.undp.org/dpa/journalists/
Il Vice Direttore Generale dell’IAEA, Ana
Marìa Cetto, è stata nominata una delle Donne Messicane dell’anno. Dopo un
premio Nobel in condivisione già assegnatole, la dottoressa Cetto entra a far
parte, con quest’ultima assegnazione, di un gruppo ristretto e di notevole
rilievo. Il fisico è stato premiato a Mexico City il 10 dicembre insieme ad altre due scienziate, Julieta
Fierro e Linda Manzanilla, per il suo intenso impegno a favore della scienza
negli ultimi 35 anni e per le scoperte che ha fatto su come la luce e la
materia interagiscono nel mondo dei quanti.
Anna
Maria Cetto ha partecipato alla stesura di quasi 70 articoli sulla ricerca e al
libro “The Quantum Dice, An Introduction
to Stochastic Electrodynamics”. Ma il suo lavoro non riguarda solo scoperte
e microscopi; è l’etica dietro la scienza che ha guidato il suo impegno nel
corso degli anni nella lotta all’eliminazione delle armi nucleari. (…)
http://www.iaea.org/women/2003/women_site/profiles_cetto.html
Le N.U. rilevano un costante miglioramento a
partire dal Trattato sulle mine antiuomo del 1997
4
Dicembre – Il Trattato internazionale del 1997 che proibisce le mine antiuomo
ha contribuito a ridurre sensibilmente il numero delle mine utilizzate, dei
morti e dei mutilati che esse determinavano ogni anno, ma molto rimane da fare,
è stato riferito giovedì dalle autorità delle N.U. “La comunità internazionale
ha fatto grandi progressi in un tempo relativamente breve, ma è necessario uno
sforzo prolungato negli anni” ha detto il Sottosegretario Generale per le
Operazioni di Peacekeeping Jean-Marie Guehenno in una conferenza stampa in
occasione del sesto anniversario che il trattato è aperto alla firma. Le
agenzie delle N.U. hanno utilizzato l’anniversario come occasione per chiedere
ai governi un contributo pari a 280 milioni di dollari per finanziare, nel
2004, progetti in 36 paesi minacciati da mine antiuomo e altri ordigni
inesplosi. La maggior parte dei progetti riguarda l’Asia e l’Africa. Dal 1997,
141 paesi hanno ratificato il trattato, noto come Convenzione di Ottawa per il
ruolo centrale sostenuto dal Canada durante i negoziati. Altri nove paesi lo
hanno firmato ma non ratificato. Ma alcune dozzine di altri paesi, tra cui Stati
Uniti, Cina e Russia, non hanno aderito. (…)
http://www.mineaction.org/countries/_refdocs.cfm?doc_ID=1677
Commissione
ONU ad alto livello ricerca soluzioni collettive per le minacce alla sicurezza
globale
Facendo riferimento al suo discorso del 23 settembre
2003, il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan ha nominato una commissione di
sedici eminenti personalità per esaminare le nuove minacce alla sicurezza
globale e proporre risposte a livello internazionale.
L’ex Primo Ministro della Tailandia Arnand Panyachun
presiederà la Commissione ad alto livello sulle Minacce, Sfide e Cambiamento.
La commissione sarà “incaricata di esaminare le maggiori minacce e sfide cui il
mondo deve far fronte nel vasto settore della pace e della sicurezza,
comprendenti i temi economici e sociali attinenti alla pace e alla sicurezza, e
fornire raccomandazioni per gli elementi di una risposta collettiva.”
In una lettera indirizzata al Presidente dell’Assemblea
Generale, Julian Robert Hunte, Annan ha detto, “L’anno trascorso ha scosso le
fondamenta della sicurezza collettiva e ha minato la fiducia nella possibilità
di risposte collettive ai nostri comuni problemi e sfide.” Ha poi aggiunto,
“Esso ha anche portato in primo piano profonde divergenze di opinione sulla
portata e la natura delle sfide che affrontiamo, e che probabilmente
affronteremo nel futuro.”
Fonte:
UN News Centre, 5 november 2003.
(top)
Partenariato globale per la sopravvivenza del bambino
opera in Etiopia per fermare malattie e morti prevenibili
Addis Abeba, 16 dicembre – Il Child Survival
Paretnership, una nuova alleanza tra l’UNICEF, l’OMS, la Banca Mondiale,
l’Agenzia canadese per lo sviluppo internazionale (CIDA) e l’Agenzia USA per lo
sviluppo internazionale (USAID), ha annunciato oggi che inizia ad impegnarsi in
Etiopia per migliorare la salute dell’infanzia ed evitare che i bambini muoiano
per cause prevenibili. (…)
Le agenzie che costituiscono il Child Survival
Partnership si sono unite per indirizzare attenzione e azione globali per
l’agenda, incompiuta, per la sopravvivenza dell’infanzia. Tramite un’azione
coordinata tra partner internazionali e con l’utilizzo più efficiente ed
efficace delle risorse, fondi e meccanismi di coordinamento esistenti, il
Partenariato aumenterà l’attenzione per la sopravvivenza dell’infanzia nei
paesi con necessità prioritaria, e aumenterà considerevolmente gli interventi
sanitari conosciuti ed efficaci, come la vaccinazione, la somministrazione di
vitamina A e la cura di diarrea, polmonite e malaria.
L’Etiopia è il primo
paese-obiettivo del Partenariato in virtù dell’impegno governativo per la
sopravvivenza del bambino. Mentre l’Etiopia ha fatto considerevoli passi avanti
nel migliorare la salute infantile, buona parte della sua popolazione rurale ha
un accesso limitato ai moderni servizi sanitari.(…) Il Partenariato sosterrà
gli sforzi del Governo etiope per migliorare la copertura degli
interventi-chiave per la salute materna e infantile, come la vaccinazione,
migliore nutrizione, cura delle malattie infantili, aiuto alle comunità per
migliorare lo stato di salute, sostenere l’addestramento integrato per operatori
sanitari di base e per sostenere l’attuazione del nuovo programma sanitario
governativo.
Accademia
della salute: primo passo per una
scuola virtuale per la promozione della salute nel mondo
Ginevra,11 dicembre – L’Organizzazione Mondiale per la
Sanità (OMS) ha annunciato quest’oggi il lancio della “Accademia della salute”
in collaborazione con la Cisco Systems Inc. L’Accademia della salute
rappresenta un approccio innovativo per migliorare la salute con la tecnologia
dell’informazione. Darà al proprio pubblico informazioni sanitarie, nonché la
conoscenza richiesta per la prevenzione delle malattie e l’adozione di stili di
vita più sani. (…) L’Accademia utilizzerà un linguaggio di facile comprensione
per promuove la buona salute attraverso la spiegazione delle funzioni di base
della sanità pubblica, tenendo bene in conto le diverse sensibilità culturali.
Hanno appena avuto inizio gli studi pilota, che si
protrarranno per l’anno accademico
2003-2004. Il primo di questi studi sta avendo luogo in Egitto, l’altro in
Giordania. Tali studi sono indirizzati agli studenti di 20 scuole egiziane e 21
giordane che si trovano nella fascia d’età compresa fra i 12 ed i 18 anni.
Basandosi su quest’esperienza, l’Accademia della salute si espanderà in altri
due paesi pilota, così come in altri paesi e regioni in tutto il mondo. (…)
http://www.who.int/mediacentre/releases/2003/pr92/en/
ONG vincono 460.000 dollari per
progetti innovativi contro AIDS nei PVS
Washington, 9 dicembre – Un concorso globale per
trovare nuove modalità innovative nella lotta al virus HIV/AIDS ha conferito
460.000 dollari a gruppi di ONG provenienti da Brasile, Etiopia, Kenya e
Romania. Nel proclamare i vincitori del Concorso Globale 2003 Development
Marketplace (DM), il Presidente della Banca Mondiale James Wolfensohn ha detto
che la qualità e l’impegno profusi nel progetto dai diversi gruppi hanno
dimostrato uno "sviluppo nella migliore accezione del termine."
http://www.unaids.org/en/default.asp
L’Iran e la Turchia lanciano la più
imponente campagna antimorbillo del mondo
Tehran/Ankara/Ginevra, 9 dicembre – L’UNICEF ha reso
noto oggi che l’Iran e la Turchia hanno varato la campagna antimorbillo più
imponente ed ambiziosa del mondo, volta a raggiungere in tutto 53 milioni di
persone nell’arco del prossimo anno. La campagna iraniana mira a 33 milioni di
persone tra i 5 ed i 25 anni che dovranno essere vaccinati entro il prossimo
anno, mentre la Turchia conta di raggiungere 20 milioni di bambini tra i 9 mesi
ed i 15 anni nel corso dei prossimi dodici mesi. L’Iran, inoltre, includerà per
la prima volta il vaccino antimorbillo nei programmi sanitari. Entrambe le
campagne sono state finanziate e vengono attuate dai rispettivi governi con la
collaborazione dei media, dei professionisti del settore sanitario, delle
scuole, delle comunità locali e dei genitori. (…)
http://www.unicef.org/media/media_18172.html
3 Dicembre – Un gruppo di Rotariani visitatori sta
lavorando tra migliaia di volontari e operatori sanitari per aiutare a liberare
dalla polio la Nigeria, uno tra i quattro paesi africani su un totale di sette
in tutto il mondo dove i bambini soffrono ancora di questa malattia
invalidante. I dodici Rotariani degli Stati Uniti aiutano a somministrare ai
bambini per via orale gocce contro la poliomielite, a distribuire il vaccino
alle strutture sanitarie e, allo stesso tempo, a reclutare volontari nelle
Giornate nazionali di vaccinazione (GNV) lanciate in Nigeria il 3 dicembre. (…)
Secondo le autorità sanitarie mondiali, i nove casi di
polio in Nigeria denunciati finora quest’anno sono dovuti a una trasmissione
dai paesi confinanti con la Nigeria, che attualmente ha il più alto numero di
casi di polio al mondo: 223 casi al novembre 2003. Insieme all’India, che
quest’anno ha denunciato 179 casi, e al Pakistan con 81 casi, questi tre paesi
contano la maggioranza dei 520 casi mondiali di polio denunciati finora
quest’anno. (…) Oltre a proteggere i bambini dalla polio, i membri del gruppo,
che hanno tutti contribuito personalmente a coprire le spese del viaggio, hanno
portato con sé vestiario per bambini e altri oggetti da donare a varie
istituzioni caritatevoli.
http://www.rotary.org/newsroom/newsbasket/2003/031203/niger.html
Tracoma: la
Pfizer regala antibiotici per un valore di 500 milioni di dollari
Il gruppo farmaceutico Pfizer effettua una donazione
del valore di oltre 500 milioni di dollari (420 milioni di Euro)
dell’antibiotico Zithromax per combattere il tracoma, la prima causa della
cecità nel mondo. La donazione, che ammonta a 135 milioni di dosi del
medicinale, fa parte dell’Iniziativa Internazionale Tracoma (ITI),
sponsorizzata dalla Pfizer, che è finalizzata ad eliminare la malattia entro il
2020. Il brevetto per il Zithromax scade fra due anni. “I medicinali sono un
elemento critico, ma non costituiscono l’intero programma”, ha affermato il
dottor Jacob Kumaresan, presidente dell’ITI. Per combattere il tracoma,
l’Iniziativa ha un approccio su quattro direzioni chiamato SAFE, che sta per
Surgery, Antibiotics, Face washing, e Environmental change (Ambulatorio,
Antibiotici, Pulizia del viso e Cambiamento dell’ambiente). Il cambiamento
ambientale si riferisce al miglioramento dell’accesso all’acqua pulita e ad
efficaci misure sanitarie. “Se si opera un cambiamento nel settore sociale –
migliorando l’igiene, la pulizia delle mani e del viso – allora si otterrà una
situazione sostenibile per la gente,” ha aggiunto Kumaresan.
Fonte: Source
Water and Sanitation Weekly, No. 45-46, 20 November 2003
(top)
Copenhagen, 2 dicembre – Sette dei paesi dell’Europa
centro-orientale, candidati ad entrare nell’Unione Europea, sono impegnati a
raggiungere l’obiettivo di ridurre i livelli delle emissioni di gas ad effetto
serra secondo il Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, e in molti casi
con un largo margine, come dimostrano le proiezioni più recenti. Secondo le
proiezioni elaborate dalla European Environment Agency, la Slovenia è la sola,
dei 10 paesi dell’Europa centro-orientale che entrano o sono candidati ad
entrare, che attualmente prevede di mancare i propri obiettivi.
Nell’insieme, le emissioni dei sei gas ad effetto
serra sono diminuite sostanzialmente in molti paesi della zona durante il 1990,
e ciò è dovuto principalmente all’introduzione dell’economia di mercato e alla
conseguente ristrutturazione o chiusura delle industrie ad alta intensità
energetica e fortemente inquinanti. Tuttavia, le emissioni di gas serra dovute
ai trasporti rappresentano una preoccupazione
crescente, così come lo sono nell’Unione Europea. (…)
Nell’anno più recente in cui sono disponibili dati
completi - quasi sempre il 2001 - le emissioni di gas serra nei 10 paesi presi
nel loro insieme sono state stimate inferiori del 36% rispetto ai livelli
dell’anno di riferimento. Le riduzioni variano tra il 60,8 % in Lettonia e il
17,8% in Ungheria. La sola eccezione è rappresentata dalla Slovenia, le cui
emissioni di gas ad effetto serra si stima che abbiano avuto un incremento pari
all’1,4%. (…)
http://org.eea.eu.int/documents/newsreleases/ghg-accession-en
In occasione
del centenario, i Rotariani di Hong Kong promuovono un’operazione ecologica
3 Dicembre – In occasione del loro centenario, cinque
Rotary Club nel distretto 3450, Hong Kong, contribuiranno con HK$500.000
(US$65.000) alla ristrutturazione di un centro comunitario per l’ambiente e
alla costruzione di un centro di ricerca per la conservazione delle zone umide.
Nell’ambito del nuovo centro ristrutturato i Club costruiranno anche un Rotary
Centennial Institute per la conservazione delle zone umide. (…)
I miglioramenti delle strutture, che fanno parte del
World Wide Fund for Nature Hong Kong, cominceranno in dicembre e dovrebbero
essere portati a compimento entro il gennaio del 2005. I fondi per il progetto
arriveranno sia dai tornei di golf che dalla vendita di libri e da iniziative
di beneficenza organizzate dai cinque club. I Rotariani di Hong Kong provvederanno
anche alla manodopera per realizzare il progetto: ingegneri civili e architetti
Rotariani daranno infatti il loro contributo professionale.
L’ Iniziativa da Acque bianche ad Acque blu (White Water to Blue Water
Iniziative - WW2BW), annunciata per la prima volta al Summit mondiale sullo
sviluppo sostenibile a Johannesburg lo scorso settembre, è ora in fase
attuativa nella regione caraibica. Riconoscendo lo stato precario dell’ambiente
costiero e marino di questa regione, l’iniziativa WW2BW è stata varata per
produrre nuovi e apprezzabili risultati di conservazione ambientale.
L’iniziativa è formulata per sviluppare una conduzione integrata degli
ecosistemi marini e costieri nell’ambito di uno sviluppo sostenibile nella
regione caraibica. L’iniziativa WW2BW si concentrerà particolarmente sul
miglioramento di approcci integrati in settori quali: metodi sostenibili di
sviluppo agricolo, conduzione integrata delle zone costiere, turismo
sostenibile, trasporto marittimo rispettoso dell’ambiente, acque di scarico e
fognature.
L’iniziativa tende inoltre a creare alleanze fattive tra il settore
pubblico e privato e le fonti di finanziamento per promuovere i propri
obiettivi e per attuare accordi internazionali come il Programma globale
d’azione per la protezione dell’ambiente marino dalle attività di terra (GPA), l’Iniziativa
internazionale per le barriere coralline, la Convenzione sulle diversità
biologiche, e altri. Il GPA e molti altri partner globali, regionali e
nazionali daranno il loro sostegno a WW2BW. [F. G.]
www.international.noaa.gov/ww2bw/
(top)
Il
16 dicembre, circa 300 studenti di tre istituti superiori di Villafranca di
Verona hanno partecipato ad un seminario sui nuovi valori sociali emergenti –
unità nella diversità e condivisione – che sono alla base dei comportamenti
improntati alla responsabilità e alla tolleranza. Il seminario, organizzato dal
Rotary Club di Villafranca di Verona per iniziativa, in primis, del suo
presidente Maurizio Brighenti e con il forte sostegno della professoressa
Migale dell’Istituto Tecnico Bolisani, ha ricevuto il supporto dei Club Rotary
di Castelli Mantovani e di Soave. I
presidi, vice presidi e professori partecipanti hanno apprezzato molto
l’iniziativa.
Gli
studenti, tutti degli ultimi anni di scuola superiore più una classe di scuola
media inferiore, hanno seguito con molta attenzione la presentazione degli
argomenti in programma, che è stata svolta dal direttore di Good News Agency e
presidente dell’ente morale editore Sergio Tripi, rotariano da 25 anni. A
conclusione della giornata, egli ha porto questi concetti in una riunione
conviviale dei tre club, che hanno espresso l’intenzione di trattarli in
occasione di altre iniziative rivolte al mondo della scuola e dei giovani in
generale.
Sempre
su questi argomenti, il Club Rotary di Villafranca di Verona ha deciso di
istituire un premio da conferire al miglior tema che verrà svolto dagli
studenti che hanno partecipato al seminario. Questo Club – di concerto con il
corpo insegnante dei tre istituti che hanno aderito al seminario – si adopererà
anche per introdurre Good News Agency nelle varie classi, che riceveranno così
uno stimolo specifico e costante alla ricerca e alla riflessione su questi
temi.
Ulteriori
informazioni: maurizio.brighenti3@tin.it
Congresso Abuja: 'Dialogo su civilizzazioni, religioni e culture
nell’Africa occidentale'
12
dicembre – Circa cinquanta capi religiosi provenienti dall’Africa occidentale
si riuniranno a Abuja (Nigeria), dal 15 al 17 dicembre, per un congresso
internazionale – organizzato dal governo nigeriano con il sostegno dell’ UNESCO
– dal titolo “Dialogo su civilizzazioni, religioni e culture nell’Africa
occidentale”. (…)
Queste
le tematiche del congresso: come le diverse religioni nell’Africa occidentale
potrebbero collaborare per obiettivi comuni; benessere delle popolazioni locali
e sviluppo sostenibile sulle basi delle migliori pratiche locali; come i capi
religiosi possono contribuire alla diffusione di tensione e conflitti etnici,
culturali e religiosi; come le donne che lavorano con i capi religiosi,
attraverso l’istruzione, possono assicurare libertà religiosa ed insegnare e
trasmettere a giovani e bambini rispetto reciproco e convivenza pacifica; e
come mediazione, mantenimento della pace e ricostruzione in Africa occidentale
possono assurgere a esperienza culturale.
Nel
corso di una tavola rotonda prevista per il secondo giorno del Congresso verrà
inoltre discusso il ruolo di capi ed organizzazioni religiose nella lotta al
virus HIV/AIDS. (…)
La
UNU
si appresta a firmare un trattato generale con la Aoyama Gakuin University
9 dicembre – L’Università delle Nazioni Unite
(UNU) ha raggiunto un accordo con la Aoyama Gakuin University di Tokyo per
rafforzare e migliorare la collaborazione tra le due istituzioni di educazione
superiore attraverso l’attuazione congiunta di progetti interdisciplinari di
ricerca, di studi avanzati, di programmi di preparazione e di diffusione della
conoscenza. (…)
Questo accordo esprimerà un’ampia e nuova
collaborazione con la Aoyama Gakuin University, una istituzione vicina all’UNU
a Tokyo. Gli scopi di questo accordo sono lo sviluppo della ricerca accademica
e il sostegno degli studi avanzati, dei programmi di ricerca e delle attività
didattiche. Questi saranno raggiunti attraverso la pianificazione e
l’attuazione di progetti di ricerca in comune, seminari congiunti, conferenze e
altre attività di rilievo. (…)
http://www.unu.edu/hq/rector_office/press2003/pre43-03.html
150
nuovi Centri di Comunità Multimediali in Africa
8
dicembre – L’UNESCO e l’ Agenzia elvetica per lo Sviluppo e la Cooperazione
(SDC) lanceranno un progetto miliardario per dotare alcune comunità di Mali,
Mozambico e Senegal di accesso informatico e comunicazione, compreso internet.
Il
progetto, che parte dall’esperienza UNESCO della creazione di Centri di
comunità multimediali (CMC), mira a soddisfare le esigenze della popolazione
locale relative ad acquisizione e scambio di informazioni nella loro lingua e a
dotare le stesse di opportunità di insegnamento e formazione. I CMC uniscono
radio, telefono, fax e computer connessi ad internet. Alcuni dei servizi
offerti sono di tipo commerciale, aiutando le popolazioni a raggiungere una
certa indipendenza finanziaria.
Il
progetto per la creazione di 50 CMC in ognuno dei tre paesi, per un totale di
150 nuovi centri, segna un enorme passo avanti per il progetto UNESCO, che
attualmente conta 20 centri pilota nell’intero continente. (…)
* * * * * * *
(top)
Questo
è il discorso di apertura del Segretario Generale Kofi Annan al seminario di
commemorazione del quarantesimo anniversario dell'Enciclica "Pacem in
Terris”, tenutosi a New York il 7 ottobre scorso. Sono omessi solo i saluti
introduttivi. Good News Agency ritiene che queste riflessioni possano ben
accompagnare nel Nuovo Anno ogni consapevole cittadino del pianeta.
(…) Credo sia molto appropriato che noi ci
si trovi oggi a commemorare un'enciclica emessa nel 1963 da un altro grande
Papa, Giovanni XXIII, allora negli ultimi mesi della sua vita. È anche
appropriato il fatto che lo si faccia qui, nella sede delle Nazioni Unite.
Infatti, in uno dei passaggi più importanti ed efficaci di quel documento, il
Pontefice espresse "l'ardente desiderio che l'Organizzazione delle Nazioni
Unite si renda sempre più capace di adattare la sua struttura ed i suoi metodi
operativi alla grandezza ed alla
nobiltà dei suoi compiti."
Se quell'augurio era appropriato nel 1963,
lo è forse più che mai ora. In effetti, mi sono trovato ad esprimere lo stesso
desiderio molto di recente, sia nel mio rapporto sull’attuazione della
Dichiarazione del Millennio, che nel mio discorso all'Assemblea Generale non
più di due settimane fa.
Come sapete, sono preoccupato per
l'evidente caduta di consenso globale su alcune tra le più fondamentali regole
delle relazioni internazionali. Ho più volte esortato gli Stati Membri a
riflettere seriamente sui pericoli e sulle sfide che ci troviamo ad affrontare
nel ventunesimo secolo, ed a chiedersi se non vi sia la necessità di adattare
le nostre regole e le nostre istituzioni. Se dobbiamo trovare una risposta
collettiva a quelle sfide, dobbiamo considerare tutto ciò seriamente. Da parte mia, sto per nominare un gruppo di
esperti ai quali chiederò di formulare raccomandazioni specifiche.
Ma non renderei giustizia a questo
anniversario se mancassi di sottolineare il modo specifico in cui Papa Giovanni
XXIII voleva vedere le Nazioni Unite adattarsi ed evolvere. "Possa
giungere più presto possibile", scriveva, " il momento in cui questa
Organizzazione potrà salvaguardare con efficacia i diritti della persona umana;
quei diritti che procedono direttamente dalla dignità della persona e che sono
perciò universali, inviolabili e inalienabili."
Quelle parole ci sfidano oggi come lo
fecero 40 anni fa. Quel grande Papa
riformatore, il cui limpido amore e la cui compassione evidente giunsero al
cuore dell'umanità intera, aveva toccato le fondamenta della natura e dello
scopo della nostra Organizzazione.
Egli aveva capito che, anche se siamo
un'organizzazione di Stati sovrani, i nostri fondatori agirono nel nome dei
popoli delle Nazioni Unite, e che la loro determinazione a salvare le
generazioni future dal flagello della guerra era intimamente connessa a quella
"fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della
persona, nell'uguaglianza dei diritti
di uomini e donne e di piccole e grandi nazioni", che essi stessi avevano
ribadito nel paragrafo immediatamente successivo della premessa al nostro
Statuto.
Ancora, e di nuovo, abbiamo assistito alla
dimostrazione di questa connessione, quando la violazione dei diritti umani, da
parte di un paese dopo l'altro, ha condotto al conflitto su vasta scala. Ancora
e di nuovo, le Nazioni Unite si sono trovate ad amministrarne le conseguenze.
Quando invece dovrebbero, ovviamente, trattare le cause, e agire su queste
tragedie prima del loro verificarsi.
Papa Giovanni XXIII vide anche, molto
chiaramente, come ben presto la realtà si allontanasse da quell'ideale. Egli ebbe chiara coscienza di come, in
pratica, molti esseri umani non hanno trovato in questa Organizzazione
un'efficace salvaguardia dei loro diritti personali.
Indubbiamente, il problema consiste nel
fatto che, se delle genti si rivolgono ad una organizzazione internazionale per
la tutela dei loro propri diritti, lo fanno per non aver trovato tale tutela
nel loro proprio Stato. Tuttavia, negli
organismi deliberanti delle Nazioni Unite, esse si trovano rappresentate
da quello stesso Stato al quale hanno fatto inutilmente appello. È probabile
che quello Stato definisca il caso essenzialmente “una questione di
giurisdizione nazionale", in cui alle Nazioni Unite, in base all'Articolo
2.7 dello Statuto, è esplicitamente vietato intervenire. Ed è probabile che
altri Stati Membri delle Nazioni Unite siano d’accordo, nel timore di creare un
pericoloso precedente che potrebbe ritorcersi contro loro stessi, nel caso
incoraggiassero un intervento.
A 40 anni dall’Enciclica, questo problema è
riconosciuto molto, molto più ampiamente. Particolarmente a metà degli anni 90,
noi tutti ci vergognammo per aver fallito nel prevenire il genocidio in Ruanda,
come pure nell’ex Jugoslavia, e questo condusse ad un acceso dibattito sulla
responsabilità di offrire protezione.
Io sono convinto che questo dibattito sia
salutare e necessario, e mi piacerebbe pensare ad un'azione più vigorosa e
rapida da parte delle Nazioni Unite nel rispondere in futuro a sfide così
drammatiche, sebbene mi veda costretto ad ammettere di non essere molto
incoraggiato in tal senso dalla nostra esitante e tardiva risposta agli eventi
nella Repubblica Democratica del Congo e in Liberia, questo stesso anno.
Allo stesso tempo, penso che sia stato
inopportuno concentrare il dibattito sulla questione dell’intervento militare.
Che è il rimedio ultimo, destinato a provocare morte e sofferenze, spesso su
vasta scala. Può essere giustificato solo in casi estremi, quando morte e
sofferenze stanno già verificandosi su vastissima scala, o sono certamente
imminenti.
Noi tutti dobbiamo volere che le cose non
arrivino mai a questo punto, in nessun paese.
E noi tutti dovremmo fare qualunque cosa sia in nostro potere per
evitare che giungano a quel punto, cercando di garantire prima la tutela di
ogni diritto umano, e con mezzi diversi dall'intervento militare.
Certamente le Nazioni Unite si adoperano in
molti modi per promuovere un più adeguato rispetto dei diritti umani in tutto
il mondo, e certamente si sono dotate di meccanismi a cui gruppi ed individui
possono ricorrere per salvaguardare i loro diritti. Esiste una Commissione per
i Diritti umani ed un Comitato per i Diritti Umani. Vi sono dei referenti
particolari su certi temi ed in certi paesi, e molte sottocommissioni
specializzate e gruppi di lavoro.
L’ONU ha anche un Alto Commissario per i
Diritti umani, il cui staff lavora instancabilmente in alcuni paesi per
controllare l'osservanza dei diritti umani, ed in numerosi altri per aiutare le
autorità locali a perfezionare le proprie misure di salvaguardia.
A livello tecnico tutti questi organismi
lavorano generalmente bene. Però, più un caso si avvicina al livello politico, là
dove è necessario per gli Stati Membri assumere una posizione chiara e
pronunciarsi in modo che può essere imbarazzante per il governo di un altro
Stato Membro, più gli Stati divengono cauti e riluttanti.
In special modo in sede di Commissione per
i Diritti umani, abbiamo sempre più visto Stati motivati più dalla solidarietà
politica tra di loro, che dall’obiettiva preoccupazione per il rispetto dei
diritti umani in tutto il mondo.
È per questo che penso che l'enciclica
"Pacem in Terris" sia ancora lì a sfidarci, nello stesso modo del
1963. E’ per questo che è necessario - ed ho fiducia che sia possibile -
rendere la struttura ed i metodi operativi delle Nazioni Unite maggiormente
adeguati alla grandezza ed alla nobiltà dei loro compiti, in modo che le genti
possano davvero ed ovunque appellarsi a questa Organizzazione per salvaguardare
e tutelare i loro propri diritti personali.
Dobbiamo ricordare sempre che gli Stati
esistono per servire e proteggere i popoli, e non viceversa. E dovremmo essere
grati a quei grandi leader spirituali, come Papa Giovanni XXIII, che ci
ricordano questa essenziale verità.
Fonte:
UNIC Roma (traduzione non ufficiale a cura di Good News Agency)
* * * * * * *
Prossimo
numero: 23 gennaio.
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