Good News Agency – anno IV, n° 1
Settimanale - anno IV, numero 1 – 17 gennaio 2003
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Ricerche redazionali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce
a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni
a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 46 paesi e ad
oltre 1.000 ONG.
E’
un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della
Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Department of Public Information
delle Nazioni Unite.
Legislazione internazionale – Diritti umani
– Economia e sviluppo – Solidarietà
Pace e sicurezza – Salute – Energia
e sicurezza – Ambiente e natura
Religione e spiritualità – Cultura e educazione
(top)
3
gennaio – Una recente conferenza nazionale alla facoltà di legge
dell’Università statale di Minsk, la capitale della Bielorussia, si è
concentrata sulle riforme legali per ridurre il numero di coloro che vengono
incarcerati per aver violato la legge. La Bielorussia ha il terzo più alto
tasso di incarcerazioni pro-capite, dietro solo agli Stati Uniti ed alla
Russia, poiché il codice penale prevede pene pesanti anche per crimini minori,
come ha fatto notare Neil Buhne, rappresentante dell’UNDP e coordinatore
residente delle Nazioni Unite. “Di conseguenza, le persone vengono incarcerate
più a lungo di quanto si dovrebbe, con pochi o nessun beneficio per la società,
ed i costi di così tanti carcerati costituiscono un pesante fardello per il
bilancio del governo” ha affermato quest’ultimo. Il meeting faceva parte di un
progetto dell’UNDP per aiutare la Corte Suprema a sviluppare proposte
legislative per migliorare l’amministrazione della giustizia, e per organizzare
seminari per i giudici su importanti tematiche sull’applicazione della legge.
(…)
http://www.undp.org/dpa/index.html
Parlamentari
asiatici ed africani alla ricerca delle pari opportunità per le donne.
2
gennaio – Parlamentari provenienti da più di 20 paesi asiatici ed africani si
sono incontrati recentemente a Bangkok al fine di fare un passo avanti
nell’adozione di legislazioni e di politiche in favore delle pari opportunità
fra donne e uomini, uno dei Millennium
Development Goals (scopi del millennio per lo sviluppo).
I partecipanti al
secondo forum fra Asia ed Africa sul ruolo delle legislature in tema di
sicurezza umana e di genere hanno anche auspicato che i bilanci nazionali
sostengano le pari opportunità per le donne ed hanno concordato nell’istituire
“reti d’informazione” fra i legislatori e di rafforzarne le competenze sulle
tematiche legate al genere.
Questo
evento, insieme al primo di tali forum, che ha avuto luogo a Marrakech lo
scorso marzo, darà impulso alle tematiche riguardanti i generi in vista della
Terza conferenza internazionale di Tokio sullo sviluppo africano (TICAD III),
in programma a dicembre. (…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2003/january/2jan03/index.html
20
dicembre – La polizia di confine ed i magistrati di 13 Paesi dell’Europa
sud-orientale si sono accordati sul rafforzamento degli sforzi contro il
traffico di esseri umani adottando una legge operativa comune che rafforza la
coordinazione e la capacità di azione. Un recente incontro a Bucarest, in
Romania, ha riunito rappresentanti di Albania, Bosnia and Herzegovina,
Bulgaria, Croazia, Grecia, Ungheria, l’ex Repubblica Yugoslava di Macedonia,
Moldavia, Romania, Slovenia, Turchia, Ucraina and Yugoslavia.
La
maggior parte delle persone oggetto di questo traffico è di sesso femminile;
queste vengono obbligate o attratte da una promessa di lavoro, fatte passare
clandestinamente attraverso i confini tramite organizzazioni criminali e
avviate alla prostituzione. A differenza dei “contrabbandieri di persone”, i
trafficanti continuano a sfruttare le loro vittime una volta fatte passare
illegalmente attraverso i confini.
Secondo
l’Organizzazione Internazionale per l’Emigrazione (International
Organization for Migration), circa 120˙000 tra
donne e bambine entrano illegalmente nell’Unione Europea ogni anno; la
maggioranza passa attraverso i Balcani. I trafficanti sfruttano l’instabilità
sociale, una situazione governativa debole, la crescente povertà e la
discriminazione sessuale. Con un introito annuo di almeno 7 miliardi di
dollari, il traffico di esseri umani è diventato la terza fonte di reddito criminale nel mondo dopo il traffico di
droga e di armi, secondo quanto riporta Paul Holmes, ex capo della polizia
metropolitana di Londra (Scotland Yard) e coautore del manuale operativo, che
tratta delle migliori pratiche investigative, della legislazione regionale,
delle capacità procedurali ed investigative; delle informazioni su istituzioni
ed organizzazioni; e della protezione dei diritti delle vittime. (…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2002/december/20dec02/index.html
(top)
Eritrea/Etiopia:
rimpatriati civili
Asmara/Ginevra (ICRC), 28 dicembre – Grazie al
Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC), sabato 28 dicembre 154 civili
di nazionalità eritrea sono stati rimpatriati dall’ Etiopia attraverso il
confine nei pressi del ponte Mereb, tra le città di Rama, Etiopia, ed Adi
Quala, Eritrea. Tra loro, cinque bambini che hanno potuto riabbracciare le loro
famiglie, così come un bambino etiope, rimpatriato dall’Eritrea nel corso della
stessa operazione.
Nella prima parte del viaggio i cittadini eritrei sono
stati accompagnati da delegati ICRC di stanza in Etiopia, per poi incontrare,
nei pressi del ponte Mereb, delegati impiegati in Eritrea e, successivamente,
essere consegnati alle autorità locali. I delegati in Eritrea hanno
accompagnato, nello stesso punto della frontiera, anche il bambino etiope,
successivamente affidato alle autorità locali. Anche volontari della Croce
Rossa di entrambi i paesi hanno preso parte all’operazione, distribuendo cibo
ed acqua lungo il confine dei rispettivi paesi.
L’ ICRC continuerà a fornire assistenza alle vittime
del recente conflitto armato tra i due paesi e cercherà di garantire
l’osservanza di regole e principi del diritto umanitario internazionale, in
particolare della Convenzione di Ginevra del 1949.
http://www.icrc.org/Web/eng/siteeng0.nsf/html/5HBFBM?OpenDocument&style=custo_final
Costa
d'Avorio / Liberia: bambini dispersi riuniti ai propri cari
Grazie
al Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC), nove bambini liberiani
sono stati rimpatriati dalla Costa d'Avorio ed hanno potuto ricongiungersi ai
propri cari. I bambini vivevano soli e come rifugiati nella regione di Tabou, a
sudovest del Paese. L'attuale conflitto in Costa d'Avorio ha reso prioritaria,
per la delegazione ICRC di Monrovia, la ricerca delle famiglie dei bambini in
Liberia. Le recenti tensioni nella Costa d' Avorio hanno ulteriormente
aggravato la situazione, tanto da far risultare dispersi anche molti dei
bambini liberiani rifugiati registrati presso l’ ICRC prima dell'attuale crisi.
Quest'anno
le delegazioni dell'organizzazione in Sierra Leone, Guinea e Costa d'Avorio
hanno registrato centinaia di minori di nazionalità liberiana non accompagnati,
ossia non assistiti da alcun familiare. Ai bambini è stata data l'opportunità
di scrivere messaggi della Croce Rossa (messaggi di carattere personale
consegnati attraverso la rete dell’organizzazione) alle proprie famiglie, e ad
ogni messaggio è stata allegata una foto.
La
ICRC porta avanti, attraverso i confini, molte ricerche per minori non
accompagnati in Africa occidentale, consentendo loro, laddove sia possibile e
ci sia il consenso di entrambe le parti, di ricongiungersi alla propria
famiglia.
http://www.icrc.org/Web/eng/siteeng0.nsf/html/5GZN2X?OpenDocument&style=custo_final
Conferenza sulla salute sessuale e i
diritti di procreazione delle donne africane
AMANITARE,
associazione africana per la salute e i diritti sessuali e procreativi delle
donne e delle ragazze, è un’iniziativa pan-africana decennale realizzata da
RAINBO (Rete di ricerca, azione ed informazione per l’integrità corporea delle
donne). Il mandato dell’associazione deriva dall’esito della Conferenza
mondiale sui diritti umani (Vienna, 1993), dalla Conferenza internazionale
sulla popolazione e lo sviluppo (Cairo, 1994) e dalla quinta Conferenza
mondiale sulle donne (Pechino, 1995). Il suo scopo principale è costituire un
movimento sociale influente per istituzionalizzare il riconoscimento della
salute e dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne e delle ragazze
africane come diritti civili ed umani fondamentali. Attualmente l’associazione
vanta la partecipazione di 42 partner di 16 paesi diversi sparsi in tutte le
regioni del continente africano. (…)
Con
la sua agenda che guarda al futuro, questa conferenza costituisce una rara
opportunità di riunire gli attivisti del movimento per la salute e i diritti
delle donne africane, i politici, i ricercatori, i responsabili del sistema
sanitario, rappresentanti dei giovani e i media di tutte le regioni del
continente africano, creando così un forum unico per il dibattito e lo studio
di strategie creative in merito ai Sessi e la Salute in Africa. (…)
http://www.amanitare.org/home2.html
(top)
Jubilee Plus denuncia l’inadempienza dei Paesi
ricchi nel mantenere le promesse del 2000
10 Paesi africani migliorano Sanità e
Istruzione a fronte della cancellazione del debito
13 gennaio - Nell’ultimo documento prodotto, il 7
gennaio 2003, Jubilee Plus denuncia l’inadempienza dei Paesi ricchi nel
mantenere le promesse fatte nel 2000 in merito alla cancellazione del debito. I
dati di Jubilee Research mettono chiaramente in luce l’entità della situazione:
a fronte di 24 milioni di firme raccolte per la cancellazione del debito, i
leader dei G 8 promisero di cancellare $110 miliardi; dopo due anni solo $36
miliardi sono stati cancellati.
Ann Pettifor, direttrice di Jubilee Research e
co-fondatrice di Jubilee 2000, ha dichiarato “A seguito del successo di Jubilee
2000 abbiamo ragionevolmente creduto che almeno $68 miliardi di debito
irrepagabile sarebbero stati cancellati. In questo periodo, invece, meno della
metà di questa cifra è stata cancellata a causa della burocrazia di Washington
che protegge gli interessi dei creditori. E’ molto deprimente pensare a ciò,
quando verifichiamo che nei 10 Paesi africani dove il debito è stato cancellato
si sono liberate risorse indispensabili che hanno migliorato le condizioni di
Sanità e Istruzione.” (…)
Roma,
18 dicembre – L’ Orissa
Tribal Empowerment and Livelihoods Programme’, un progetto da 91,2 milioni
di dollari nella Repubblica dell’India, riceverà un prestito da 20 milioni di
dollari dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). (…)
L’incidenza
della povertà rurale è alta in Orissa, il secondo stato più povero del paese.
Il Programma Tribel Orissa riguarderà otto distretti in Orissa Occidentale,
dove la povertà è maggiore nelle aree abitate da gruppi tribali. In media, le
famiglie hanno cibo a sufficienza proveniente dall’agricoltura per un massimo
di solo sei mesi in un’annata normale. Ciò è dovuto alla scarsa produttività
agricola del suolo, causata in parte dalla predominanza di un’agricoltura
troppo dipendente dalle precipitazioni, dalle scarse dimensioni dei terreni
agricoli e dall’insicurezza nel possesso delle terre.
Ci
si aspetta che il programma porti benefici ad approssimativamente 75.000
famiglie, che vivono in più di 1000 villaggi. Circa il 61% della popolazione
totale appartiene a vari gruppi tribali ed il 12% appartiene alle cosiddette
“caste inferiori”. In tale contesto, il Programma adotterà un “approccio
integrale” indirizzandosi a tutte le famiglie che vivono nei villaggi che
partecipano al programma e nei piccoli paesi situati nelle vicinanze dei
micro-spartiacque selezionati. Poiché la popolazione tribale risulta essere la
più svantaggiata fra i gruppi sociali, è stata assegnata un’alta priorità da
parte del Governo Indiano al loro sviluppo. Questo Programma riflette così la
risposta dell’IFAD alle priorità nazionali. (…)
http://www.ifad.org/media/press/2002/47-02.htm
E-Security ed Economia della Conoscenza
Secondo seminario dell’UNECE sulle E-Regulations, Ginevra, 12 febbraio
La
Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite terrà il secondo
Seminario annuale sulle e-regulations, focalizzandosi sul tema della E-Security
e le sue Implicazioni per lo sviluppo dell’economia della conoscenza. Il
dibattito mira a comprendere la portata della correlazione positiva e degli
aspetti esteriori negativi tra queste due aree altamente intrecciate e il ruolo
potenziale dei governi, della comunità finanziaria e delle organizzazioni
internazionali nell’assicurare l’ambiente sicuro dell’economia digitale e lo
sviluppo sostenibile della Information Society. (…)
Il
seminario, che si terrà in collaborazione con la Commissione Europea, l’
European Forum for Electronic Business e l’Università di Losanna, ha lo scopo
di fornire una panoramica sui principali temi e sugli approcci alla e-security
e le nuove sfide che essa può portare ai responsabili, agli interessati e ai
cittadini della Information Society. (…) Questo seminario della durata di un
giorno prevede quattro sessioni di lavoro, e precisamente: e-security ed
economia della conoscenza; tecnologie e-security; politica e-security e quadro
normativo; e-security ed organizzazioni internazionali. (…)
http://www.unece.org/press/pr2002/02opa21e.htm
(top)
Cecenia/Daghestan: Medici Senza
Frontiere si felicita per la liberazione di Nina Davydovich e chiede che venga liberato Arjan Erkel,
capo-missione di MSF in Daghestan
Roma, 10 gennaio - Medici Senza
Frontiere si felicita per la
liberazione - dopo 168 giorni di prigionia - di Nina Davydovich,
responsabile di Druzhba (organizzazione non governativa russa) e augura una sua
pronta guarigione e che possa rapidamente raggiungere la famiglia e i suoi
amici.
Erano passati solo pochi giorni dal sequestro di Nina, lo scorso 23 luglio,
quando Arjan Erkel, capo-missione di MSF in Daghestan, è stato rapito da uomini
armati e non identificati a Makhatchkala, capitale di questa repubblica. Arjan,
32 anni, lavora per MSF da più di sei anni. Dopo circa cinque mesi, gli sforzi
delle autorità per risolvere il caso non hanno prodotto nessuna informazione su
Arjan e sulle sue condizioni di salute. La liberazione di Nina dà una nuova speranza
a MSF e alla famiglia di Arjan perché anche lui possa essere liberato il prima
possibile e a tale proposito MSF chiede alle autorità di compiere ogni sforzo
in questo senso.
In seguito al rapimento di Arajan, lo scorso 12 agosto sono state sospese le
attività di MSF in Daghestan e in Cecenia. In Cecenia, tuttavia, MSF continua a
fornire un'assistenza diretta per eventuali situazioni di emergenza
(cooperazione con unità chirurgiche e ostetriche). MSF continua ad assistere i
rifugiati ceceni in Inguscezia.
Dare
vita per ricevere vita:
Roma, 8 gennaio - La Caritas Diocesana di Roma e il
Centro di Medicina dell'Invecchiamento dell'Università Cattolica del Sacro
Cuore hanno organizzato con il Comune di Roma, Dipartimento V° U.O. Area della
Terza Età, un Corso di Formazione per volontari del Settore Terza Età.
Il corso avrà inizio lunedì 27 gennaio 2003 e sarà articolato in 40 ore teoriche a
cui farà seguito un tirocinio (80 ore) presso il Centro di Medicina
dell’invecchiamento, presso Centri Diurni e Centri Diurni Alzheimer del Comune
di Roma. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Le iscrizioni avranno termine il 21 gennaio 2003.
Per le iscrizioni rivolgersi nei giorni: martedì e
venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.00, alla Segreteria del Corso presso il
Settore Volontariato della Caritas di Roma in Piazza S. Giovanni in Laterano n.
6 tel. 06.69886112, e-mail sett.volont@caritasroma.it
L’OMS
invia con urgenza forniture mediche all’Etiopia sconvolta dalla siccità
Obiettivo:
sicurezza dell’acqua potabile e sanità infantile
23 dicembre -
Ginevra – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha spedito il suo
primo carico di 54 corredi sanitari di emergenza all’Etiopia per rispondere
alle necessità del settore sanitario a causa della severa siccità. Oggi il
materiale è arrivato ad Addis Abeba ed è pronto per ulteriore distribuzione.
Grazie al fondo stanziato dal governo olandese, l’OMS
sarà in grado di inviare un totale di 164 corredi di emergenza all’Etiopia
nelle settimane successiva. Questi corredi forniscono a 1,64 milioni di persone
materiale sanitario per un periodo di tre mesi; ogni corredo è costituito da
una tonnellata circa di medicinali essenziali, strumenti e presidi medici
sufficienti a soddisfare le esigenze sanitarie di base per 10˙000 persone.
Il primo carico è giungo solo quattro settimane dopo l’appello internazionale
lanciato dal Primo Ministro Meles Zenawi per ricevere aiuto per fronteggiare la
crisi che sta minacciando milioni di persone.
Le scarse precipitazioni avute tra febbraio e maggio
2002 hanno causato una grave carenza di acqua in varie parti del Paese; le
stime prevedono che il raccolto di quest’anno sarà inferiore del 15% rispetto
alla media annuale. La crisi può causare la morte di centinaia di migliaia di
persone. Il governo etiope ha stimato che 14 milioni di persone, il 20% della
popolazione totale, saranno in grave pericolo di vita entro marzo 2003. (…)
http://www.who.int/mediacentre/releases/pr97/en/
Education
International ringrazia membri svedesi del Lärarförbundet per donazione al
Fondo di Solidarietá
Per il terzo anno consecutivo il Lärarförbundet
(Unione Insegnanti Svedesi) donerà il denaro risparmiato dalla mancata
spedizione di biglietti d’auguri al Fondo di Solidarietà. L´intera somma, pari
a 50.000 corone svedesi (5487 euro) verrà devoluta a sostegno di iniziative
sviluppate da altre organizzazioni associate nella lotta a calamità naturali,
carestie, guerre ed altre situazioni di rischio, nonché per programmi di sviluppo
che prevedono, tra l’altro, l’accesso ad Internet. Il Fondo ringrazia
Lärarförbundet per la generosità dimostrata e si augura che altri membri
seguano tale esempio.
Find out
more about EI Solidarity Fund |
http://www.ei-ie.org/main/english/index.html
Il
Consiglio generale della Chiesa di Brethren invia oltre $90,000 in aiuto.
Il Consiglio generale del Fondo per la crisi
alimentare globale e del Fondo per le emergenze invieranno nuovi fondi per
oltre 90.000 dollari a sostegno di progetti negli USA e nel Medioriente.
Più della metà del totale è rappresentata da una
donazione di 50.000 dollari da parte del Fondo per la crisi alimentare globale
e sarà destinata a sostenere il lavoro del Consiglio delle Chiese del
Medioriente per le conseguenze della guerra del Golf del 1991. I fondi verranno
utilizzati per programmi di sviluppo comunitari, tra i cui obiettivi figurano sicurezza alimentare e sanitaria,
formazione di classe dirigente, e creazione di reddito per i meno abbienti. I
fondi saranno distribuiti a progetti multipli in tutta la regione.
Nel 2002,
ventiquattro donazioni sono state effettuate dal Fondo per le emergenze e
quattordici dal Fondo per la crisi alimentare globale.
http://www.brethren.org/genbd/newsline/2002/dec2002.htm
VITA: due
ottimi esempi di solidarietà…creativa
Le vie della solidarietà ben si accompagnano a quelle
della creatività: ecco due iniziative significative che testimoniano questo
abbinamento di buona volontà
La prima riguarda una raccolta di fondi organizzata da
Opera Buona, un progetto ideato e promosso da Industree
(importante gruppo di comunicazione, con sede a Reggio Emilia, che opera nei
settori della pubblicità, grafica, ufficio stampa, multimedia e internet). Con
un'esposizione di grande successo - 30 artisti emergenti provenienti da tutta Italia,
sostenuti da Artegiovane (galleria on-line ideata e gestita da Industree), 73
opere esposte e messe in vendita, circa 2.000 visitatori durante le due
settimane di apertura della mostra ai Chiostri di S. Pietro di Reggio Emilia -
è stato possibile raccogliere circa 40.000 euro. I proventi della vendita di
queste opere e del materiale promozionale della mostra sono stati interamente
destinati a sostenere la ristrutturazione dell'Ospedale Clinico Municipale per
bambini n.1 di Chisinau, capitale della Repubblica Moldova e città gemellata
con Reggio Emilia. Fondamentale partner dell'iniziativa anche AiBi,
l'Associazione Amici dei Bambini, che è attiva nella Repubblica Moldova e ha
certificato il corretto utilizzo e la destinazione dei fondi raccolti.
A Vicenza, invece, anche il matrimonio può diventare equo e solidale.
Infatti da gennaio, presso il negozio dell'abbigliamento usato e d'occasione
“Girabito”, aperto e gestito da un paio d'anni dalla cooperativa sociale
“Insieme” in collaborazione con la Caritas Vicentina ed il consorzio di
cooperative sociali “Prisma”, dove è possibile comprare abbigliamento usato di
tutti i tipi, sarà attivo un angolo tutto dedicato alla sposa, con vestiti,
accessori e una particolarità: per le novelle spose vicentine che desiderano
che il proprio vestito nuziale possa far felice qualcun'altra, ci sarà la
possibilità di lasciarlo al “Girabito” in conto vendita: se venduto, il 40% del
prezzo viene incassato dalla cooperativa e il 60% dalla proprietaria. [F. G.]
Fonte: VITA - Giampaolo Cerri
(top)
Attraverso gli Stati
Uniti, delle Giunte comunali – rappresentanti milioni di cittadini americani –
approvano risoluzioni contro la guerra, e molte altre sono in procinto di
farlo.
Washington,
DC, 7 gennaio – Almeno 29 Giunte comunali, da Baltimora a Seattle, da
Filadelfia a Kalamazoo, hanno approvato risoluzioni contro la guerra in Iraq.
Altre risoluzioni contro la guerra sono in corso di preparazione in molte altre
comunità, da Chicago a Houston e in tutti i punti tra loro. Trovandosi a dover
far fronte a schiaccianti deficit di bilancio, preoccupazioni per la sicurezza
circa attacchi terroristici urbani che potrebbero accompagnare un attacco
contro l’Iraq, e la prospettiva dei loro elettori di combattere una guerra
costosa e sanguinaria, un crescente numero di Giunte comunali hanno approvato
risoluzioni pubbliche che esprimono le preoccupazioni americane prevalenti per
un’ eventuale guerra nel Medio Oriente e per le sue ripercussioni in patria.
Lo
sforzo di dar voce a milioni di cittadini americani attraverso queste
risoluzioni viene organizzato da Cities for Peace, una coalizione che include:
Institute for Policy Studies, Education
for Peace in Iraq Center, National Priorities Project, sedi locali della
American Friends Service Committee ed altre organizzazioni di base, che sostengono
la stesura e l’approvazione delle risoluzioni. Analoghe risoluzioni vengono
approvate da organismi studenteschi, senati accademici, importanti sindacati e
consigli ecclesiastici nel paese. (…)
Appello dell’ICFTU alle Nazioni Unite
sul conflitto in Costa d’Avorio
Bruxelles,
8 gennaio 2003, (ICFTU on-line) – In un appello al Segretario Generale delle
Nazioni Unite, Kofi Annan, la Confederazione Internazionale dei Sindacati
Liberi (ICFTU) ha accolto con favore l’iniziativa del governo francese, insieme
all’ONU e all’Unione Africana, di ospitare, il 15 gennaio, gli incontri della
tavola rotonda tra il governo della Costa d’Avorio e le forze di opposizione.
Mentre
il numero di morti e feriti continua a salire in Costa d’Avorio e migliaia di
persone sono costrette a fuggire dalle loro case, l’unione sindacati mondiale
sottolinea anche la minaccia alla sicurezza dei paesi confinanti posta
dall’attuale conflitto, che sta inoltre causando un notevole disastro economico
in tutta la regione. La Costa d’Avorio è il maggiore produttore mondiale di
beni agricoli, e i lavoratori di molti paesi vicini dipendono dal lavoro nella
Costa d’Avorio per il loro sostentamento.
L’affiliato
dell’ICFTU in Costa d’Avorio, l’UGTCI, tiene oggi un incontro nazionale dei
rappresentanti dell’unione nella capitale Abidjan, per aumentare la pressione
su tutti i fronti al fine di fermare il conflitto e impegnarsi a fondo per
avviare un dialogo per risolverlo. (…)
Raggiunto
accordo per riprendere dialogo su dispersi nella guerra del Golfo 1991
Ginevra
(ICRC), 19 Dicembre – Dopo anni di sforzi costanti, i membri della Commissione
tripartitica, sotto l'egida della ICRC, hanno raggiunto lo scorso 18 dicembre
un accordo formale, preparando così il terreno per una ripresa dei lavori da
parte del Sottocomitato tecnico della Commissione.
La
Commissione tripartitica, presieduta dall’ ICRC e composta da rappresentanti di
Iraq, Kuwait ed altri membri della Coalizione del 1991 (Francia, Arabia
Saudita, Regno Unito e Stati Uniti), fu creata all'indomani della Guerra del
Golfo nel 1991, allo scopo di fare luce sul destino delle centinaia di civili e
militari dispersi nel conflitto. La Commissione ed il suo Sottocomitato tecnico
hanno tenuto sessioni, poi sospese, fino al 1998.
Come
conseguenza diretta di questo nuovo accordo, i rappresentanti di Iraq, Kuwait
ed Arabia Saudita hanno deciso di incontrarsi in seno al Sottocomitato tecnico,
anch'esso presieduto dalla ICRC, a partire da gennaio 2003. L’ ICRC si augura
che ciò porti a risultati concreti, così da alleviare la sofferenza delle tante
famiglie che da troppo tempo ormai aspettano notizie dei propri cari.
http://www.icrc.org/Web/eng/siteeng0.nsf/html/5GYNRV?OpenDocument&style=custo_final
Colombo,
Sri Lanka, 18 dicembre - Nel gennaio 2002, come parte del suo sostegno, la
Fondazione di Sri Lanka per il bando delle mine antiuomo (Inter Religious Peace
Foundation) ha lanciato una “Petizione antimine” allo scopo di ottenere dai
cittadini due milioni di firme ed appellarsi al Governo di Sri Lanka (GoSL) per
un'adesione al Trattato di Ottawa, e per chiedere alle Tigri di Liberazione
dell’Eleam Tamil (LTTE) di smettere di utilizzare mine antiuomo. Già nel
novembre dello stesso anno l'iniziativa aveva raccolto oltre un milione di
firme e rappresentava uno spaccato della società cingalese (compresa quella
delle regioni controllate dalle LTTE ).
Il
Governo e le LTTE, durante i colloqui di pace tenutisi il 4 dicembre 2002,
hanno concesso 30 minuti del loro tempo per consentire di presentare questa petizione.
Nel corso della presentazione, il Ven. Madampagama Assaji Thero (coordinatore
nazionale) ha ricordato alle parti le richieste dei cittadini, rispettivamente
al governo ed alle LTTE, di aderire al Trattato e di abbandonare questo tipo di
arma. (…) In risposta, i rappresentanti del governo e della LLTE,
rispettivamente il ministro Peiris e Dr. Anton Balasingham, hanno spiegato come
stiano prendendo in seria considerazione l’idea di rinunciare definitivamente
all'uso di mine antiuomo.
Sanare la malattia della violenza:
educazione della pace e stagione della non-violenza
Apertura della stagione Gandhi- King per la non-violenza, 30 gennaio, Nazioni Unite, New York
Il
Sottosegretario Generale Olara Otunnu, Rappresentante particolare del
Segretario Generale per i Bambini e il Conflitto Armato, condividerà le sue
iniziative di educazione della pace. Il dr. Etienne Krug, direttore
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Dipartimento prevenzione delle
lesioni e delle violenze di Ginevra, presenterà il rapporto dell’OMS Salute Globale e Violenza.
L’ambasciatore Iftekhar Ahmed Chowdhry della Missione Bangladesh presenterà il
Programma di Pace dell’Assemblea generale della cultura. Il Rev. Mary Omwake,
rappresentante della Associazione per il nuovo pensiero globale, presenterà una
panoramica della stagione Gandhi-King per la non-violenza - 30 gennaio-4 aprile
- campagna internazionale, educativa, di comunicazione e di base dedicata a
dimostrare che la non-violenza è un modo forte per sanare, trasformare e
migliorare le nostre vite e la nostra comunità.
Questo programma è organizzato dal Dipartimento dell’Informazione Pubblica
delle Nazioni Unite, l’Ufficio del rappresentante speciale per i bambini e il
conflitto armato del Segretario Generale, la Task Force di New York per la
stagione Gandhi-King per la non-violenza, Interfaith Center of New York, Temple of Understanding, Pathways To
Peace, Association for Global New Thought e M.K.Gandhi Institute for
Nonviolence.
Una firma on-line a favore della pace
Sul
sito della Comunità di S. Egidio è possibile firmare on-line un appello a
favore della pace. Scaturito dalla pubblicazione del messaggio di Papa Giovanni
Paolo II in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace del
1° gennaio (Pacem in terris: un impegno permanente), l'appello è un modo per
rispondere all’ esortazione di impegnarsi per la pace lanciata dal Pontefice.
"La
pace non è impossibile", si legge nel breve testo da sottoscrivere. "
Siamo convinti che la pace dipende anche dall'atteggiamento del cuore. Per
questo ci impegniamo a compiere ogni giorno quei gesti di pace necessari alla
convivenza umana, capaci di sostenere la pace e di ricomporre i rapporti umani
laddove sono lacerati, senza cedere al pessimismo e allo scoraggiamento".
E
l'iniziativa che viene riportata in un'altra notizia presente sullo stesso
sito, sembra proprio una risposta a queste ultime parole. Il 9 gennaio
l'Associazione Nazionale DLF (Dopolavoro Ferroviario) ha indetto una
manifestazione presso il Teatro delle Muse di Roma, per presentare i risultati
della raccolta fondi a sostegno del progetto "Lotta all'AIDS in
Mozambico", della Comunità di S. Egidio. L'iniziativa si propone di
finanziare la realizzazione di un Centro
di Salute a Matula (prov. di Maputo) in Mozambico, per curare le
donne affette da HIV e i loro bambini, con interventi tempestivi sulla
trasmissione della malattia da madre a figlio.
Le Associazioni DLF si
sono impegnate nel corso del 2002 ad organizzare iniziative per raccogliere
fondi da destinare a questo progetto. Nel corso della manifestazione del 9 gennaio
il Dopolavoro Ferroviario ha comunicato ai partecipanti l'ammontare delle somme
raccolte e la Comunità di Sant’Egidio ha illustrato lo stato di avanzamento
circa la realizzazione del progetto stesso. [F. G.]
Fonti:
Comunità S. Egidio - DLF
(top)
Nuovo
sussidio da 2,5 milioni di dollari stanziato dall’Olanda per rendere la
gravidanza ed il parto più sicuri
Nazioni Unite, New York, 20 dicembre – Questa
settimana, durante uno spettacolo di fine anno a sostegno dei diritti della
donna e dei servizi di sanità riproduttiva, il governo olandese ha annunciato
un’addizionale di 2,5 milioni di dollari al suo contributo all’UNFPA, il Fondo
per la Popolazione delle Nazioni Unite. Il nuovo lascito si aggiunge al
sussidio di 2 milioni di dollari che l’Olanda ha assegnato lo scorso luglio
oltre al normale sussidio del 2002; questo fa ammontare la contribuzione totale
del Paese a circa 55 milioni e lo rende prima nazione donatrice dell’UNFPA per
quest’anno. (…)
L’ultimo sussidio olandese è di vitale importanza per
il Fondo alla luce della perdita del contributo degli Stati Uniti per l’anno
2002. L’amministrazione USA ha annunciato lo scorso luglio di non voler erogare
i 34 milioni di dollari, che il Congresso aveva precedentemente destinato
all’UNFPA, sulla base di false dichiarazioni secondo le quali il Fondo sostiene
l’aborto forzato in Cina. Tale decisione è stata presa nonostante le
raccomandazioni della Commissione d’inchiesta del Dipartimento di Stato a
sostegno dell’erogazione dei fondi.
Molti dei 130 Paesi donatori che sostengono l’UNFPA si
sono impegnati con finanziamenti addizionali, a parte del loro regolare
stanziamento per l’anno 2002. Queste contribuzioni extra includono 1,6 milioni
di dollari dal Belgio, $2,5 milioni dal Canada, $700˙000 dalla Danimarca,
$2 milioni dalla Finlandia, $400˙000 dalla Germania,$200˙000 dalla
Nuova Zelanda, $2,2 milioni dalla Svezia e $4,7 milioni dal Regno Unito.
L’ammontare totale dei fondi extra dei paesi donatori dell’UNFPA è stata pari a
18,7 milioni di dollari. (…)
http://www.unfpa.org/news/2002/pressroom/netherlands.htm
19 dicembre - Haiti, il Paese con la peggiore
situazione epidemica HIV/AIDS dell’emisfero occidentale, riceverà dal Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria (Fondo Globale per la lotta all’AIDS, TBC e Malaria)
66,9 milioni di dollari nei prossimi cinque anni per rafforzare i servizi di
prevenzione e cura. Questo è il primo sussidio ad essere stanziato dal fondo a
favore di un paese latino e dei Carabi. Il fondo, con sede a Ginevra, è stato
costituito lo scorso anno per mobilitare risorse pubbliche e private contro tre
dei più feroci killer mondiali, fornendo supporto al raggiungimento degli
Obiettivi per lo Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals).
Lo scorso anno, 30˙000 haitiani sono morti a
causa di questa malattia e, secondo le stime, 250˙000 persone, di cui la
metà sono donne, sono affette dal virus dell’HIV; circa il 6% di questi hanno
un’età compresa tra i 15 ed i 49 anni.
Il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite e la Fondazione Sogebank, una organizzazione privata di Haiti, gestiranno il
programma, che include 17 progetti da portare a termine con i gruppi comunitari
e altri partner. Finora, il fondo ha stanziato 24,7 milioni di dollari per i
primi due anni dell’iniziativa. (…)
http://www.undp.org/dpa/frontpagearchive/2002/december/19dec02/index.html
Bangladesh: il Rotary costruisce un ponte sanitario
I rotariani di tutto il mondo hanno unito le forze per creare due strutture
sanitarie per gli abitanti di una regione povera del Bangladesh. Una di esse,
la “£Rotary Mobile Medical Boat”, serve più di 275.000 persone in circa 60
villaggi lungo il fiume Maghna. “L’imbarcazione lunga 12,8 metri fornisce
assistenza medica, dentistica ed oculistica, nonché medicinali gratuiti ai
poveri; la barca opera 24 giorni al mese, occupandosi di 55-65 pazienti ogni giorno.
La clinica galleggiante soddisfa un’esigenza fondamentale della regione, priva
di strade e soggetta ad alluvioni che, durante la stagione dei monsoni, possono
durare anche cinque mesi. La costruzione e l’attrezzatura della barca sono
state finanziate dai Rotary club bangladesi, giapponesi, scozzesi e di Hong
Kong, coadiuvati da sovvenzioni della Rotary Foundation.
La clinica galleggiante contribuisce inoltre ad educare i pazienti e ad informare gli abitanti della
regione sui servizi forniti presso il Rotary Hasuk Hospital di Bangla Para, 150
chilometri a nord-ovest della capitale Dhaka.
L’ospedale è stato creato grazie ai contributi finanziari di 34 Rotary
club statunitensi, bangladesi, canadesi e tedeschi, oltre a sovvenzioni
paritarie della Rotary Foundation.
(top)
Nuova classificazione globale e sistema di
etichettatura per i prodotti chimici (GHS)
Ginevra, 17 dicembre – La scorsa settimana, a Ginevra, è stato adottato un
nuovo sistema globale capace di proteggere le persone dalla cattiva gestione
dei prodotti chimici, che prevede la classificazione di questi ultimi a seconda
del loro livello di pericolosità, e la
creazione di un sistema di etichettatura basato su pittogrammi universalmente
riconoscibili. Il sistema è ora pronto ad essere applicato su scala mondiale.
I prodotti chimici, attraverso i differenti passaggi dalla produzione alla
gestione, trasporto ed uso, costituiscono una vera e propria fonte di rischio
per la salute e l’ambiente. (…) Per contrastare questo pericolo, i Governi
hanno deciso di armonizzare i sistemi di comunicazione esistenti al fine di
svilupparne uno singolo su scala mondiale volto ad armonizzare la
classificazione di prodotti chimici, etichette e fogli-dati sulla sicurezza. Il
Globally Harmonized System for the Labelling and Classification of Chemicals
(Sistema Mondiale Unico per la Classificazione e l’etichettatura dei prodotti
chimici) è stato adottato la scorsa settimana a Ginevra - dopo un decennio di
sforzi e cooperazione fra un gran numero di paesi ed organizzazioni - dal
Comitato di Esperti delle Nazioni Unite per il Trasporto di materiali
Pericolosi e dal Globally Harmonized System of Classification and Labelling of
Chemicals (CETDG/GHS), un gruppo sussidiario dell’ ECOSOC assistito dal
segretariato dell’ UNECE. (…)
http://www.unece.org/press/pr2002/02trans07e.htm
(top)
di J.R.Pegg
Arlington, Virginia, USA, 8 gennaio (ENS) – Un nuovo
rapporto internazionale indica alla Fondazione Nazionale della Scienza (FNS) di
assumere un approccio più interdisciplinare per il suo lavoro al fine di
offrire al pubblico e ai legislatori informazioni ed elementi per affrontare le
sfide ambientali cruciali.
I passi avanti della scienza hanno ampliato gli
orizzonti di ciò che può essere studiato, sottolineano gli autori del rapporto,
ed hanno creato l’esigenza che le equipe di ingegneri, di scienziati naturali e
di sociologi collaborino andando oltre gli attuali quadri di ricerca delle
rispettive discipline. Il rapporto, “Sistemi ambientali complessi: sintesi per
la terra, la vita e la società del 21° secolo” (in inglese), fornisce
raccomandazioni per l’opera della Fondazione Nazionale della Scienza nei campi
della ricerca ambientale e dei programmi d’istruzione per il prossimo decennio.
Il rapporto è stato preparato nel corso degli ultimi due anni dalla Commissione
consultiva della FNS per quei due campi d’indagine, ed è stato presentato oggi
ai dirigenti della Fondazione. “Nel prossimo decennio, i ricercatori ambientali
e gli educatori debbono essere dei sintetizzatori”, ha detto la direttrice NSF
Rita Colwell. (…)
http://ens-news.com/ens/jan2003/2003-01-08-10.asp
Atlanta, Giorgia, USA, 7 gennaio (ENS) – Il riciclaggio gratuito di
batterie ricaricabili sarà offerto agli uffici pubblici nell’ambito di un nuovo
programma della Rechargeable Battery Recycling Corporation (RBRC),
un’organizzazione di servizio pubblico dedicata al riciclaggio di batterie
ricaricabili. L’annuncio è stato dato dalla RBRC, che ha indicato che ogni
ufficio pubblico che intenda partecipare programma di riciclaggio “Charge Up to
Recycle!® battery”, potrà accedere al servizio gratuito a partire da questo
mese.
Nel 2001, RBRC non fece pagare quote associative per il suo programma di
riciclaggio per le comunità. A partire da questo mese, il programma sarà
disponibile senza alcun costo per gli uffici pubblici: uffici governativi
federali, statali e locali; ospedali; polizia e vigili del fuoco; istituzioni
militari. Da quando RBRC ha eliminato la quota associativa per le comunità, la
partecipazione al programma è cresciuta del 21%.
http://ens-news.com/ens/jan2003/2003-01-07-09.asp#anchor7
(top)
Il Consiglio per un
Parlamento delle Religioni Mondiali annuncia con soddisfazione che il
convegno del 2004 si terrà a Barcellona
nel luglio 2004. (…) Ai partecipanti
verrà illustrato lo straordinario processo di riconciliazione condotto da
organizzazioni governative, educative, culturali e religiose per sanare le
ferite storiche derivanti dal trattamento della Spagna verso gli Ebrei, i
Musulmani e le popolazioni indigene delle Americhe. (…)
Il Parlamento 2004, che
si terrà nel luglio 2004, sarà l’evento conclusivo di un Forum delle Culture
che durerà 141 giorni, sponsorizzato dal Forum Universale delle Culture - Barcellona
2004, con il patrocinio dell’UNESCO. Il Forum Universale delle Culture, il
primo del suo genere, si svolgerà nella marina a nord di Barcellona, in un
parco pubblico di 100 acri prospiciente il Mediterraneo. Il Foro, basato
sull’impegno per un dialogo costruttivo tra culture, sarà incentrato su tre
temi principali, essenziali al progresso e allo sviluppo umano: le condizioni
per la pace; lo sviluppo sostenibile; I modi per proteggere e promuovere il
rispetto per la diversità culturale. (…) Per
maggiori informazioni sul Forum Universale delle Culture: www.barcelona2004.org
L’obiettivo
fondamentale del Consiglio per un Parlamento delle Religioni Mondiali è di
coltivare l’armonia tra le comunità religiose e spirituali del mondo e
sostenere il loro impegno verso il mondo e le sue istituzioni fondamentali per
realizzare un mondo pacifico, giusto e sostenibile.
http://www.cpwr.org/new/2004announce.htm
Pax
Christi: 24 gennaio giornata di preghiera e di digiuno per la pace
Firenze, 14 gennaio - Digiuno, preghiera,
riflessione, impegno per la pace: sono le proposte contenute nella lettera che
Pax Christi ha inviato a tutti i vescovi italiani in preparazione
dell’anniversario dello storico incontro del 24 gennaio 1986 “tra il Papa e i
rappresentanti delle varie religioni” tenutosi ad Assisi.
La proposta, che trova l’adesione e il sostegno
della Caritas Italiana e dell’Azione Cattolica, intende riprendere anche la
proposta del Papa del 14 Dicembre 2001 che invitava al digiuno e “a pregare con
fervore Dio perché conceda al mondo una pace stabile, fondata sulla giustizia,
e faccia sì che si possano trovare adeguate soluzioni ai molti conflitti che
travagliano il mondo”. (…)
E’ un modo, questo, per dare eco e sostegno “ai sì e ai no” pronunciati con
ferma determinazione da Giovanni Paolo II ieri nel discorso tenuto
al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
info@paxchristi.it
www.paxchristi.it
(top)
Aga Khan sottolinea il ruolo-chiave del
Kazakhstan in Asia centrale e devolve il Premio Nazionale Pace per finanziare
borse di studio
Astana,
Kazakhstan, 18 dicembre –Nel corso di una breve visita ad Astana, l'Aga Khan ha
ricevuto dal Presidente Nursultan Nazarbayev il Premio Nazionale per la Pace ed
il Progresso. Nella motivazione del premio l'Aga Khan viene lodato per lo "straordinario
contributo dato al rafforzamento della pace, dell'amicizia e della fiducia
reciproca tra i popoli, nonché per l'attività svolta, orientata alla
risoluzione di problemi di carattere umanitario." (...)
Nella
primavera 2003 il celebre violoncellista Yo-Yo Ma si esibirà in Kazakhstan con
la sua Silk Road Ensemble e terrà lezioni avanzate come parte di un tour in
Asia centrale sponsorizzato dal Fondo Aga Khan per la Cultura. (...)
L'iniziativa aiuterà a registrare, preservare e rafforzare l'attività formativa
sulle tradizioni collegate alla musica dei popoli centro-asiatici. (...)
La
rete Aga Khan per lo Sviluppo (AKDN) riunisce agenzie private per lo sviluppo
che operano per permettere a comunità e singoli, spesso disagiati, di
migliorare le proprie condizioni di vita ed opportunità, in particolar modo
nell'Asia centrale e meridionale e nell'Africa sub-sahariana. Le agenzie della
rete operano per il bene comune di tutti i cittadini, indipendentemente da
sesso, origine e religione, e l'impulso alla base del lavoro è la compassione
verso i più deboli nella società. Lo stanziamento annuale per le attività
filantropiche supera i 200 milioni di dollari. (...)
http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=1185
Horizon
Pave Peace è una rivista on-line, fondata e pubblicata dalla professoressa Ada
Aharoni, dedicata alla promozione di
Ponti Culturali tra le persone e le nazioni e la risoluzione dei conflitti
attraverso la cultura e la letteratura. Dalla sua fondazione nel 1996,
l’interesse per la cultura della pace è cresciuta e Horizon è stata, in modo
costante dalla sua nascita, una guida per i promotori della pace, gli educatori
e i media. Propone idee di risoluzione dei conflitti, modelli di sviluppo
alternativo e la demistificazione delle immagini dei nemici, ed anche poesie e
storie di pace internazionale e resoconti su conferenze e progetti di pace. Consente
ai promotori della pace, ai media e agli insegnanti, così come al pubblico in
generale, di condividere i loro pensieri e le loro esperienze su come
diffondere alternative alla violenza in un mondo complesso di contrasti e
conflitti nazionali. Richiama inoltre l’attenzione sulla urgente necessità di
una nuova tendenza obbiettiva dei media, che riferisca sugli sviluppi culturali
positivi invece di focalizzarsi principalmente sul resoconto sensazionale di
crimine, violenza e disastri, cosa che
aumenta gli aspetti negativi della società ed è una deformazione della realtà e
della normalità.
* * * * * * *
Valutazione dell’operato dei governi
I
bambini e gli studenti sono valutati per il loro rendimento e il loro
comportamento. Perché i governi non dovrebbero essere valutati per il loro
operato? Le Nazioni Unite o un’organizzazione esterna, tipo Amnesty
International, dovrebbero stendere un resoconto annuale su tale operato.
Un
operato internazionale, ad esempio, può indicare:
·
il numero di anni in cui
il paese ha vissuto in pace con gli altri paesi;
·
le statistiche sulla
violenza;
·
la ratifica dei trattati
internazionali;
·
l’attuazione delle
raccomandazioni delle Nazioni Unite su un numero di temi (diritti dell’uomo,
relazioni sul lavoro, ambiente, ecc),
·
disarmo, spostamento
delle spese militari a quelle per attività pacifiche, produttive e sociali;
·
smilitarizzazione, ecc.
Tale
resoconto farebbe molto bene al mondo.
Robert Muller, '5000 Ideas
& Dreams For A Better World' - Idea 53, Settembre 1994
* * * * * * *
* * * * * * *
Good News Agency è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 redazioni
della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di
posta elettronica in 46 paesi: Argentina, Australia, Austria,
Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costa Rica,
Croazia, Danimarca, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran
Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano,
Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda,
Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina,
Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. Le edizioni sono anche disponibili nel sito
web: www.goodnewsagency.org
E’ un servizio gratuito
dell’Associazione Culturale dei Triangoli
e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department
of Public Information delle Nazioni Unite.
L’Associazione opera
per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva
del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla
condivisione.
L’Associazione
ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.
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