Settimanale - anno II, numero 5 –
9 marzo 2001
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Edita in italiano e in inglese, Good News Agency è distribuita
per via telematica ad oltre 1.400 redazioni della stampa quotidiana e
periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 18
paesi: Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
Italia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna,
Svezia, Svizzera, Ungheria, USA. Le edizioni sono disponibili nel sito web www.goodnewsagency.org
E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e
della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, Ente Morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per
lo sviluppo delle coscienze e sostiene le attività del Lucis Trust, di Radio
For Peace International, del Club di Budapest ed altre organizzazioni che
promuovono una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’
basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.
L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.
E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.
Sommario:
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Legislazione
internazionale
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Salute
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Disarmo e pace
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Ambiente e natura
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Cooperazione allo
sviluppo
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Cultura ed educazione
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Solidarietà
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CAMPAGNA
PER IL CODICE DEONTOLOGICO DEI MEDIA
(TOP)
L’Alto Commissario per i Diritti Umani
accoglie la ratifica della Cina del patto per i diritti economici, sociali e
culturali
2 marzo – L’Alto Commissario delle N.U. per i
Diritti Umani, Mary Robinson, ha accolto con compiacimento la decisione della
Cina di ratificare la Convenzione Internazionale per i Diritti Economici,
Sociali e Culturali. Parlando a Bangkok al termine del nono seminario regionale
per l’Asia e il Pacifico sui Diritti Umani, Mary Robinson ha però espresso
disappunto ai resoconti che indicano che la ratificazione è condizionata da una
riserva relativa al paragrafo 1 (a), articolo 8 della Convenzione, che tratta
dei diritti sindacali. “Rincuora vedere che la Cina ha deciso di ratificare la
Convenzione”, ha detto l’Alto Commissario. “Spero che la decisione del
Congresso Nazionale del Popolo sia indicativa dell’intenzione della Cina di
ratificare presto il trattato gemello della Convenzione, la Convenzione
Internazionale sui Diritti Civili e Politici. Spero inoltre che ogni riserva
sull’articolo 8 della Convenzione venga ritirata.”
http://www.unog.ch/news2/documents/newsen/hr01028e.html
La Commissione ha
adottato le sei priorità per la strategia politica del 2002: l'Euro, lo
sviluppo sostenibile, i sistemi di governo in Europa, l'allargamento, il
Mediterraneo, e infine la cooperazione allo sviluppo. Su quest'ultima priorità
Romano Prodi, presidente della Commissione, ha dichiarato che, nell'ambito
della strategia di lotta contro la povertà, l'UE concentrerà la sua azione nei
campi dell'educazione e della salute.
http://www.cocis.it/bollet65.htm
I
gruppi di controllo sono ottimisti sulle prospettive del Tribunale Penale
Internazionale
Nazioni
Unite, 1 marzo –
I membri dei gruppi che stanno monitorando gli incontri hanno affermato che,
nonostante la riluttanza degli Stati Uniti, il lavoro per la creazione di una
International Criminal Court (ICC) sta procedendo a ritmo serrato.
Mentre
i diplomatici provenienti da tutto il mondo lavoravano nel seminterrato delle
Nazioni Unite sulle difficoltà legali e tecniche per l’istituzione di una
corte che giudichi coloro accusati di genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di
guerra e di aggressione, William R. Pace, il capo di una coalizione di oltre 1000
organizzazioni non governative (ONG) che appoggiano l’ICC, ha predetto
durante un incontro con la stampa svolto in questa sede che la corte vedrà la
luce “alle
10.30 del 17 luglio 2002”,
esattamente quattro anni dopo il voto a Roma di 160 nazioni a favore del
processo per l’istituzione
della corte. “Cioè
dai dieci ai quindici anni in anticipo rispetto a quanto previsto quattro anni
fa”,
egli ha aggiunto. “E
50 anni prima di quanto ci aspettavamo 6 anni fa”.
Ben
139 paesi hanno firmato il trattato per l’ICC e 29 paesi lo hanno ratificato. La
corte diviene effettiva dopo la ratifica dello statuto da parte di 60 nazioni.
Gli Stati Uniti –
insieme ad Iran ed Israele –
hanno firmato l’accordo
il 31 dicembre 2000, durante gli ultimi giorni dell’amministrazione Democratica
del Presidente Bill Clinton ma si prevede che il trattato incontrerà una seria
opposizione con la nuova amministrazione Repubblicana.
By Robert E. Sullivan © Earth Times News Service
http://www.earthtimes.org/mar/humanrightsgroupsmar1_01.htm
Nuovo
piano di azione internazionale per colpire la pesca illegale, non regolamentata
e non denunciata
Roma,
2 marzo –
In un annuncio rilasciato oggi, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per
l’Alimentazione
e l’Agricoltura
(FAO) ha reso noto che più di 110 paesi hanno adottato un nuovo piano di azione
contro la pesca illegale, non regolamentata e non denunciata. La FAO ha
affermato che l’accordo
volontario tende a prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non
regolamentata e non denunciata (IUU).
Secondo
la FAO la pesca IUU viene effettuata sia all’interno che all’esterno della zona
economica territoriale (200 miglia dalla costa), e non è dunque confinata alle
zone di pesca in alto mare. Inoltre, sempre secondo la FAO, per alcune
industrie peschiere di una certa portata, la pesca IUU conta fino al 30% del
pescato totale.
Alla
pesca IUU è attribuita la colpa di pescare in modo indiscriminato riserve di
pesce di alto valore. Nei casi estremi, può condurre ad un collasso dell’industria peschiera
o danneggiare seriamente gli sforzi per ricostituire le riserve di pesce che
sono state impoverite.
http://www.fao.org/WAICENT/OIS/PRESS_NE/PRESSENG/2001/pren0111.htm
(TOP)
Secondo
anniversario del Trattato di Ottawa – verso un effetto su scala mondiale
1 marzo – Due anni dopo l’entrata in vigore del
Trattato di Ottawa per la messa al bando delle mine antiuomo, gli sforzi per
liberare il mondo da queste armi terribili hanno cominciato a mostrare dei
risultati. Oggi l’uso, la produzione, lo stoccaggio ed la movimentazione delle
mine antiuomo sono stati resi illegali da quasi due terzi dei governi mondiali.
Decine di milioni di mine antiuomo immagazzinate sono state distrutte. Quel che
più conta è che i governi hanno aumentato i finanziamenti per lo sgombero delle
mine,per la consapevolezza del loro pericolo e per programmi di assistenza per
le vittime. In alcuni paesi severamente infestati dalle mine, ciò ha prodotto
un sollievo sia per le vittime stesse che per le comunità dove esse vivono. Si
stanno così risparmiando vite e arti, le vittime stanno beneficiando di
migliore trattamento e riabilitazione, e milioni di mine che erano pronte per
l’uso non saranno mai interrate.
Tuttavia,
allo scopo di garantire che il flagello delle mine sia per sempre debellato,
urge che siano fatti dei passi che assicurino una adesione universale ed una
ottemperanza alle disposizioni del trattato. Gli stati che non sono ancora
legati ad esso dovrebbero farlo al più presto possibile. Al tempo stesso gli
stati firmatari del trattato dovrebbero tenere presente la necessità di
adempiere completamente ai loro obblighi ed impegnarsi nella rimozione delle
mine, nella distruzione delle loro scorte entro i tempi previsti e nell’aiuto
ai superstiti delle mine.
http://www.icrc.org/icrceng.nsf/
3,8
milioni di euro per azioni di campi minati in Afghanistan
Islamabad,
23 Febbraio –
Il coordinatore delle NU per l’Afghanistan
ha firmato oggi un documento con l’Unione Europea per 3,8 milioni di Euro
(3,44 milioni di dollari) per il Programma di recupero di campi minati in
Afghanistan. I fondi sono stati indirizzati tramite il Programma di Sviluppo
delle Nazioni Unite. Afghan Technical Consultants (ATC), una ONG alle
dipendenze della MAPA, riceverà 2.1 milioni di euro. L’organizzazione userà
i fondi per liberare importanti aree minate ed ex campi di battaglia nelle
province di Ghazni, Kabul, Kandahar e Logar. Il progetto finanzierà un ufficio
locale ATC con nove squadre di lavoratori manuali e due meccanizzate per le
operazioni di sminamento. L’operazione
bonificherà 6.400.000 metri quadrati di superficie minata.
1,2
milioni di euro affidati all’Halo
Trust serviranno alla bonifica di circa 18.000.000 di metri quadri di aree
minate e di campi di battaglia nelle province di Balkh, Baghlan, Kunduz e
Kabul. Halo Trust si occuperà dell’intera operazione di sorveglianza e di
recupero. Mezzo milione di euro sono stati indirizzati all’UNDP/UNOCHA. Questa
somma servirà per le valutazioni di priorità e consentiranno il controllo di
qualità, controllo contabile e la redazione di rapporti. ATC e Halo Trust sono
due delle quattordici ONG che lavorano per il Programma di Azione per le Mine
in Afghanistan.
http://www.reliefweb.int/ocha_ol/index.html
Comores: raggiunto un
accordo unitario
24
febbraio – Dopo tre anni di lotte secessioniste nell’Arcipelago dell’Oceano
indiano, fonti diplomatiche hanno riferito all’IRIN che un accordo unitario tra
i leader politici sulle Gran Comores, le isole di Moheli e Anjouan,
ristabilisce formalmente le Comores in una entità federata,.
Nell’accordo
mediato dall’OAU e dalla Francophonie, la comunità delle nazioni di lingua
francese, le parti hanno concordato che il governatore militare delle Gran
Comores, colonnello Azali Assoumani, sarà a capo di una amministrazione
transitoria. Gli attuali regimi in Moroni e Anjouan rimarranno al loro posto
fino al referendum di giugno. Fonti diplomatiche hanno detto all’IRIN che,
sebbene l’accordo sia stato accolto da tutti i partecipanti, esso non dovrebbe
ancora essere considerato “un negoziato compiuto”. Una commissione coordinata
dalla comunità internazionale dovrà essere organizzata per attuare l’accordo.
Congo: le comunità rivali
di Hema e Lendu sottoscrivono un patto di pace
23
febbraio – Le comunità rivali di Hema e Lendu, dell’area di Bunia nel nordest
della Repubblica Democratica del Congo, hanno firmato un patto allo scopo di
restaurare la pace nelle loro travagliate regioni. Secondo fonti locali,
l’accordo è stato mediato dal leader del Fronte di Liberazione Congolese Jean
Pierre Bemba. Il protocollo, firmato il 17 febbraio, prevede il disarmo e
l’immediata cessazione delle ostilità. I centri di addestramento militare
saranno smantellati, i movimenti militari e gli attraversamenti di frontiera
controllati, verranno istituiti dei tribunali di pace e le carceri verranno
restaurate. Poiché il conflitto tra i Lema e i Lendu è stato tradizionalmente
avviato da dispute territoriali, l’accordo stabilisce anche che i diritti
collettivi di pascolo nel disputato territorio di Djungu vengano ristabiliti, e
che venga istituito un fondo per riabilitare le aree impoverite dal conflitto,
nel quale, migliaia di persone sono state uccise negli ultimi 18 mesi.
Africa dell’Ovest:
cooperazione ECOWAS-ICRC
24
febbraio – L’ICRC ha riferito che l’ECOWAS e il Comitato Internazionale della
Croce Rossa (ICRC) si sono accordati per scambiare informazioni e per
consultarsi l’un l’altro su questioni di mutua competenza. Attraverso questo
accordo, firmato ad Abuja, Nigeria, la Comunità Economica degli stati africani
dell’ovest (ECOWAS) e l’ICRC possono intraprendere attività congiunte per
raggiungere obiettivi comuni.
Sin
dal 1990, l’ECOWAS ha giocato un ruolo fondamentale nella risoluzione dei
conflitti nell’Africa dell’Ovest. I delegati dell’ICRC hanno iniziato a
impartire istruzioni sulle leggi umanitarie internazionali ai membri delle
forze di monitoraggio per la pace dell’’ECOWAS che devono essere impiegate ai
confini della Guinea, Liberia e Sierra Leone.
(TOP)
L’IFAD a sostegno del Progetto di 107,3 milioni di dollari per alleviare la povertà in Cina
Roma, 20 febbraio – Un programma di 107, 3 milioni di dollari
nella Repubblica Popolare Cinese, e precisamente il “Progetto per alleviare la
povertà nel Guangxi occidentale”, riceverà un prestito di 30,4 milioni di
dollari dal Fondo Internazionale per lo
Sviluppo dell’Agricoltura (IFAD). Un accordo per il prestito è stato siglato
oggi presso il Quartier Generale dell’IFAD da Wang Baorui, vice Ministro
dell’Agricoltura e Fawzi Al-Sultan,
Presidente del Fondo.Il territorio interessato al progetto comprende 74 comuni in 10 province della
zona occidentale della Regione Autonoma di Guangxi Zhuang nella Cina
sud-occidentale.L’obiettivo del Progetto per alleviare la povertà del Guangxi
occidentale è quello di realizzare una eliminazione sostenibile della povertà
per 240.000 famiglie rurali a rischio che vivono in un ambiente privo di
risorse naturali.
http:://www.ifad.org/media/press/2001/01-09.htm
Roma,20 Febbraio 2001-Il vescovo sudafricano
Desmond Tutu, premio Nobel per la pace, si é detto convinto della necessitá di
sostenere con forza l’ impegno dell’Ifad per ridurre gli effetti della povertá
che affligge in special modo le aree rurali del pianeta. In un videomessaggio
che é stato proiettato ieri a Roma nell’-ambito della prima giornata dei lavori
del ventiquattresimo Consiglio dei Governatori Ifad, il vescovo Tutu ha tra
l’altro ricordato che <la comunitá internazionale ha sconfitto Hitler e il
nazismo, ha abbattuto le barriere dell’aparthied. Ora – ha proseguito il Premio
Nobel – dobbiamo lottare contro un nuovo flagello, la devastante povertá che
affligge milioni di figli di Dio, milioni di persone che non hanno accesso all’
acqua e all’ elettricitá>. Sostenere <lo spledido lavoro> dell’’Ifad -
secondo il vescovo Desmond Tutu - significa aggredire le cause della povertá,
sostenere le iniziative delle comunitá locali, gli sforzi per cambiare la
condizione delle donne che vivono nelle regioni agricole
http://www.ifad.org/media/press/2001/gc-02i.htm
L’UNDP
si sta associando con il Ministero
della Scienza e della Tecnologia della Cina in un progetto pilota del valore di
2,5 milioni di dollari USA volto a dimostrare come la nuova informazione e la
tecnologia delle comunicazioni (ICT) possano essere mobilitate per ridurre la povertà nelle zone rurali. L’iniziativa
si propone di superare lo “spartiacque digitale” tra le aree urbane e quelle
rurali, collocando centri di informazione e di comunicazione in cinque province
povere situate in differenti zone del Paese e con condizioni geografiche,
sociali ed economiche diverse tra loro. “Sono molto lieto di lanciare questa
iniziativa pionieristica per la riduzione della povertà in Cina attraverso l’installazione di centri pubblici di
telecomunicazioni in comunità rurali povere”, ha dichiarato Kerstin Leitner, rappresentante
stabile dell’ UNDP.
http://www.undp.org/dpa/index.html
Donne contadine entrano nel mercato mondiale -
UNIFEM e il settore privato sostengono le produttrici di prodotti di burro di
Shea alla Fiera Commerciale Internazionale in Burkina Faso -
Nazioni Unite, New York – A Burkina Faso, le contadine produttrici del
pregiato ed emolliente burro di shea stanno stabilendo un contatto diretto con
il mercato mondiale. Nella Terza Fiera Commerciale dello Shea che si è svolta a
Ouagadougou, Burkina Faso dal 20 al 23 Febbraio 2001, queste donne produttrici
e commercianti invieranno i loro prodotti a base di burro di shea direttamente
alle compagnie internazionali che li useranno nei prodotti di alta qualità per
la pelle e i capelli, come pure in raffinate paste e cioccolatini.
La Fiera di quest’anno, la terza di questo genere, offre ancora un’altra opportunità alle donne produttrici di burro
di shea di promuovere i loro prodotti, di relazionare l’una con l’altra e di incontrarsi direttamente con potenziali acquirenti. Queste
donne hanno raddoppiato i loro guadagni sviluppando legami con compagnie
europee e americane e rivendendo i loro prodotti sul mercato internazionale con
un considerevole profitto. A causa di un rinnovato interesse in prodotti
naturali e biologici, il burro di shea è stato progressivamente introdotto nel
mercato industriale tradizionalmente occupato dall’olio di palma o di cocco.
Istituito dal Fondo delle Nazioni Unite per lo
Sviluppo della Donna (UNIFEM) e organizzato dal governo di Burkina Faso in
collaborazione con l’ONG canadese
Centre d'Etudes et de Coopération Internationale (CECI) e con partner locali, la Fiera è parte di un più
esteso programma UNIFEM per incrementare il potere economico delle donne
contadine produttrici nel settore del burro di shea.
http://www.unifem.undp.org/pr_sheabutter.html
WFP approva nuovi sussidi e strategie di recupero
per l’Angola
Luanda, 21 febbraio – Il Programma Mondiale delle Nazioni Unite per l’Alimentazione (WFP) è pronto a lanciare nuovi
sussidi e una nuova operazione di recupero per l’Angola nell’anno 2001 di cui beneficeranno alcuni milioni di persone al mese. L’operazione diventerà effettiva il primo di Aprile e
continuerà per i successivi quindici mesi. Il programma rappresenta un
cambiamento di obiettivo per le operazioni del WFP in Angola poiché l’agenzia cerca di far slittare le sue attività dall’assistenza strettamente di emergenza all’ incoraggiare una maggiore auto-fiducia tra le
comunità attualmente dipendenti da aiuti di cibo in larga scala per la
sopravvivenza.
WFP ha sottolineato che questa sua nuova operazione
avrà successo soltanto nei luoghi dove la situazione di sicurezza è migliorata
e dove ai giusti beneficiari è stata data sufficiente terra da arare e sostegni
agricoli, come strumenti e sementi.
http://www.unifem.undp.org/pr_sheabutter.html
Imprenditoria femminile:
agevolazioni 2001
Le
piccole e medie imprese guidate da donne o a prevalente partecipazione
femminile possono accedere alle agevolazioni previste per l'imprenditoria
femminile (importo complessivo 300 miliardi). Nella Gazzetta Ufficiale del 13
febbraio i tre decreti ministeriali che fissano i criteri di presentazione, i
termini di presentazione delle domande e l'ammontare delle agevolazioni.
Scadenza per la presentazione delle domande e' il 31 maggio 2001. I moduli e la
circolare esplicativa sono sul sito del Ministero dell'Industria.
http://www.governo.it/sez_newsletter/documenti/imprenditoria.html
100 milioni di Euro per il
Kosovo
La Commissione europea ha
approvato un finanziamento di 100 milioni di Euro per sostenere il programma di
ricostruzione in Kosovo: attività di ricostruzione degli alloggi, gestione
dell'acqua e dei rifiuti, agricoltura, salute, appoggio alle collettività
locali e alla società civile.
http://www.cocis.it/bollet65.htm
Prestito
di 10,91 milioni di dollari da parte dell’IFAD
a favore dei poveri delle aree rurali in Kenia
Roma,
27 febbraio –
Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) metterà a disposizione
un prestito di 10,91 milioni di dollari a tasso agevolato per finanziare il
nuovo progetto dell’IFAD
approvato ed avviato in Kenia, denominato Piccoli Proprietari dell’Area Secca Centrale
e Sviluppo dei Servizi per la Comunità. Il costo totale del progetto è di 18,08
milioni di dollari. L’accordo
per il prestito è stato siglato oggi presso la sede dell’IFAD dal Presidente
del Fondo, Mr.
Fawzi Hamad Al-Sultan, e da Cyrus Tai Situai, Direttore del Dipartimento
Risorse Esterne del Ministero delle Finanze e della Pianificazione del Governo
del Kenia.
Il progetto è
co-finanziato dal Belgian Survival Fund (BSF) con una sovvenzione di 185
milioni di franchi belgi (approssimativamente 4,10 milioni di dollari). Il
Governo del Kenia contribuirà con 2,66 milioni di dollari, mentre il contributo
dei beneficiari è stimato intorno ai 410.000 dollari. Le attività di avviamento
del progetto, per assisterne le operazioni d’inizio nei tempi e nei
modi previsti, saranno coperte da una Agevolazione dell’IFAD
a favore delle Operazioni Speciali (di 60.000 dollari).
http://www.ifad.org/media/press/2001/01-10.htm
L’UNDP
avvia una massiccia campagna di reclutamento per incentivare i suoi sforzi
contro la povertà
New
York, 1 marzo –
Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha intrapreso una campagna
globale di reclutamento per dare energie alla sua lotta mondiale contro la
povertà. Con una campagna pubblicitaria attualmente in corso lanciata sulle
principali pubblicazioni internazionali, l’organizzazione sta tentando di assumere
più di 60 specialisti nelle aree pertinenti il governo democratico, le
politiche a favore dei poveri, la prevenzione e risoluzione delle crisi, l’energia e l’ambiente, le
tecnologie di informazione e comunicazione e l’AIDS.
Al
Millennium Summit delle Nazioni Unite dello scorso settembre, i leader del
mondo si sono impegnati per dimezzare
la povertà globale entro il 2015, e l’UNDP è incaricata di aiutare il
raggiungimento di questo obiettivo. Come parte di un processo di
ristrutturazione generale, l’organizzazione
sta riallineando e rifocalizzando il suo lavoro al fine di adempiere alla sua
missione con successo.
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/index.html
Addestramento
nel settore dell’acqua
per rilanciare la produzione agricola in Pakistan
4
marzo –
l’UNDP
e l’Autorità
per lo Sviluppo dell’Energia
e dell’Acqua
del Pakistan hanno avviato un imponente programma di addestramento per l’irrigazione agricola
che tende a migliorare la produzione agricola riducendo così la povertà. Il
Programma Nazionale per l’Irrigazione,
la più grande attività di irrigazione attualmente in corso in Pakistan, si sta
adoperando per ripristinare l’agricoltura
da irrigazione sana per l’ambiente
attraverso la minimizzazione della salinità e del livello d’acqua nel suolo. Il
programma di addestramento, pari a 6,8 milioni di dollari, è totalmente
finanziato da un prestito della Japan Bank for International Cooperation (JBIC) ed è gestito
dal United
Nations Office for Project Services (UNOPS). L’UNOPS fornirà
addestramento agli addetti al settore idrico del paese sia a livello federale
che provinciale. Nei prossimi cinque anni, il programma prevede 60 seminari e
gruppi di lavoro oltreoceano, più di 2000 corsi presso le Nazioni Unite, circa
400 seminari e gruppi di lavoro nel paese, ed altre attività di formazione
nelle aree che vanno dalla gestione dei bacini fluviali alla mobilitazione
sociale. Il programma fornirà inoltre addestramento a migliaia di agricoltori,
aiutando a migliorare la gestione dell’irrigazione alla radice.
http://www.undp.org/dpa/index.html
Anche in Italia, come
già in molte altre parti del mondo, si sta finalmente cominciando ad imporre
all’attenzione dell’opinione pubblica un nuovo criterio di consumo.
Grazie all’attività svolta da un discreto numero di cooperative ed associazioni
disseminate in tutto il territorio nazionale, oggi è infatti possibile
scegliere prodotti che non rispondono soltanto alle tradizionali leggi di mercato
ma che sono al tempo stesso compatibili con principi quali la solidarietà,
un’equa distribuzione dei proventi della loro vendita, e, sopra ogni altra
cosa, il rispetto della dignità.
Questo
è l’obiettivo primario del cosiddetto commercio equo e solidale, che
costituisce appunto un serio tentativo di armonizzare le necessità dei
produttori del Sud del Mondo con quelle dei mercati del Nord del Mondo.
Attraverso questa nuova morale di intendere il commercio, viene offerta ai
produttori la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita sfuggendo
ad un inesorabile sfruttamento di cui di norma sono vittime; ai consumatori che
fanno parte dei mercati ricchi si offre invece l’opportunità di
acquistare prodotti garantiti sia dal punto di vista etico che qualitativo.
I
prodotti disponibili sui cataloghi delle varie associazioni vanno
dall’artigianato all’arredamento, dall’oggettistica alla bigiotteria,
dall’alimentare al vasellame. Tutti sono garantiti a norma di “naturalmente
solidale”, cioè privi di ogni forma di “sfruttamento della persona umana”,
esenti da “effetti dannosi per le realtà sociali e culturali da cui provengono”
e prodotti nel rispetto dell’ambiente.
L’acquisto
può essere effettuato sia on line che presso una rete di distributori locali,
oppure presso alcuni negozi e supermercati che, a quelli tradizionali,
affiancano prodotti equosolidali.
Un aspetto degno di
nota è che all’interno del processo del commercio equo e solidale il
consumatore non è soltanto un acquirente; difatti, attraverso un’attenta e
puntuale opera di informazione svolta dalle stesse cooperative ed associazioni,
egli diviene partecipe della storia, della vita e dei problemi delle
popolazioni da cui provengono i prodotti da lui acquistati.
Encuentro, il “foglio di collegamento di Commercio
Alternativo”, una delle cooperative italiane senza fini di lucro impegnate in
questo campo, è un valido esempio di come, oltre a curare l’importazione e la
vendita di prodotti provenienti dal Sud del Mondo, si tenda a dare al
consumatore “notizie sui produttori, sulle loro realtà, sui prodotti in arrivo,
sui nuovi progetti”, nonché informazioni relative al “commercio equo e solidale
in Italia”. [F. G.]
Fonte:
Commercio Alternativo – Equo Mercato
(TOP)
Mauritania: aiuti in cibo
dalla Cina
24
febbraio - L’AFP ha comunicato che la Cina ha donato 1000 tonnellate metriche
di frumento, per un valore stimato di 1,4 milioni di dollari, al governo della
Mauritania per contribuire ad alleviare la scarsità di cibo e aiutare nella
lotta contro la malnutrizione. Molti paesi del Sahel hanno fatto appello per
aiuti in cibo in risposta alle recenti carestie. Burkina Faso, Chad e il nord
Camerun sono tra i paesi e le aree più pesantemente colpiti.
Congo: WFP per provvedere
oltre 130.000 tonnellate di cibo ai bisognosi
23
Febbraio – L’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione, WFP, spera di
fornire un totale di 134,565 tonnellate
di cibo ai congolesi più bisognosi, per un periodo di due anni e ad un costo
operativo di 112,3 milioni di dollari. Nel suo ultimo aggiornamento
d’emergenza, WFP ha detto che “attualmente, però, sono state reperite
finora soltanto 13,00 tonnellate di
cibo, contro un totale di 74,000 tonnellate necessarie a sopperire alle
esigenze per quest’anno”. L’Agenzia ha affermato che “per raggiungere il
traguardo, WFP ha bisogno di impegni mensili confermati di 10,000 tonnellate
per i prossimi sei mesi”. WFP all’inizio del mese ha formalizzato il suo
accordo con il governo del Congo per l’attuazione della prima Operazione Estesa
di Soccorso e Riabilitazione per il paese.
Rotary International
lancia la Campagna per il volontariato consapevole
Evanston,
Illinois, USA - Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2001 l’ “Anno
Internazionale del volontariato”. In risposta, Rotary International, una delle
più grandi organizzazioni di servizio nel mondo, ha annunciato il lancio di una
nuova campagna multimediale studiata per incoraggiare le persone ad
interessarsi delle loro comunità. La campagna mette in evidenza l’impatto che
un progetto da Seattle ha avuto nel mondo e i volontari che vi si sono
coinvolti ed è incentrata su un Annuncio di Servizio Pubblico televisivo (PSA)
che presenta un progetto chiamato Computer per il Mondo. Molti studenti dei
corsi superiori, nelle ore pomeridiane, con l’aiuto dei volontari del locale
Rotary club, riassemblano ed aggiornano vecchi computer donati da affaristi
locali. Gli studenti portano quindi i computer a coloro che non possono
permettersi di acquistarli. Essi sono stati in Russia, Messico, Mozambico e ne
hanno consegnati alcuni anche in scuole povere di Seattle. Gli studenti sono
attualmente in viaggio per consegnare dei computer in Guatemala, e un’altra
squadra sta sviluppando dei laboratori per computer in Etiopia.
Il
PSA verrà trasmesso negli Stati Uniti, Canada e Messico, sia in lingua inglese
che spagnola nel tentativo di raggiungere un ampia cerchia di persone orientate
alle comunità. Una versione radiofonica è attesa a metà anno. Un sito web è
stato costruito come parte della campagna per dare a coloro che sono interessati
ad essere coinvolti uno spazio per chiedere informazioni o ricercare
opportunità di volontariato nelle loro città.
http://www.rotary.org/volunteer
1 marzo – Col sostegno della Croce Rossa
Internazionale, la Croce Rossa indonesiana sta assistendo profughi che sono
fuggiti alla violenza tra gli indigeni Dayaks e coloni Maduresi nella provincia
del Kalimantan Centrale, nell’isola del Borneo. Le autorità locali stimano che
circa 22.000 persone siano ritornate sino ad oggi alla loro nativa Madura.
http://www.icrc.org/icrceng.nsf/c
Timor Est, 3 marzo - Quasi 500 rifugiati sono
rientrati oggi a Dili (Timor Est) dai campi profughi di Timor Ovest (Indonesia)
dove erano ospitati. Responsabili dell’Acnur (Alto commissariato Onu per i
rifugiati) e dell’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) hanno
definito l’avvenimento “un segnale positivo nel processo di rimpatrio
organizzato dei rifugiati, che era rimasto bloccato per alcuni mesi”.
(TOP)
Il Segretario Generale
delle Nazioni Unite invita i governi a raccogliere la sfida contro l’AIDS e
richiede un impegno globale per opporsi al diffondersi della malattia
New
York, 20 febbraio 2001 – Nel dichiarare che il contagio dell’ HIV/AIDS “è la
più tremenda sfida allo sviluppo dei nostri tempi”, il Segretario Generale
delle Nazioni Unite Kofi Annan in un rapporto reso noto in data odierna invita
i governi ad assicurare un impegno globale per azioni coordinate e rafforzate.
Il rapporto è stato diramato in preparazione della Sessione Speciale
dell’Assemblea Generale O.N.U. avente come oggetto l’ HIV/AIDS, che si svolgerà
a New York dal 25 al 27 giugno 2001. Il primo ciclo di negoziati di un certo
rilievo per la Sessione Speciale è fissato per la settimana del 26 febbraio e si baserà sul rapporto
sopra citato.
Il
rapporto richiede alle Nazioni, quale loro risposta alla crisi AIDS, di
intensificare ed estendere gli impegni politici e finanziari. Ciò in quanto l’Assemblea
Generale, allarmata dal rapido espandersi del contagio e del suo impatto in
tutto il mondo, il 20 novembre scorso aveva deciso di indire una Sessione
Speciale sull’ HIV/AIDS ai più alti livelli politici. La Sessione fa seguito
alle esortazioni per azioni concrete fatte in occasione della Dichiarazione
O.N.U. del Millennio, approvata nel settembre 2000 dai leader mondiali al
predetto Summit.
http://www.unaids.org/whatsnew/press/eng/pressarc01/UNGFIN1.html
Sierra Leone:
vaccinazioni contro la poliomielite nelle aree ribelli
24
febbraio – Le agenzie delle NU partecipanti all’operazione hanno riferito che
tra il 16 e il 17 febbraio oltre 1200 operatori sanitari hanno eseguito un
intervento di immunizzazione contro la poliomielite nelle aree nord e nordest
della Sierra Leone controllate dai ribelli del Fronte Rivoluzionario Unito
(RUF). L’UNICEF ha riferito che 330.000 bambini in 49 principali distretti sono
stati vaccinati ed hanno ricevuto una dose di vitamina A. L’Organizzazione
Mondiale per la Sanità ha detto che le aree erano precedentemente inaccessibili
al personale sanitario a causa della guerra tra il RUF e lo stato, sin dal
1991.
Guinea: campagna di
immunizzazione
24
febbraio – L’UNICEF ha diffuso la notizia che all’inizio di questo mese è
iniziata in Guinea una campagna per vaccinare contro il morbillo i rifugiati e
i membri delle comunità di accoglienza. L’UNICEF ha detto che in questa
campagna ha provveduto al vaccino, ad iniezioni e a capsule di vitamina A per
immunizzare bambini tra i nove mesi e i 15 anni di età.
L’UNICEF
ha anche riferito che una valutazione UNICEF/FAO ha identificato un drammatico
incremento del tasso di malnutrizione in Guinea, che è ora del 9-15 %.
L’agenzia delle NU ha detto che ogni sforzo verrà fatto per ridurre questa
percentuale e che lo stato nutrizionale dei bambini di età compresa tra 0-3
anni verrà valutato, mentre adeguati micro-alimenti ed altre forniture, come
latte terapeutico, verranno dati alle donne incinte e ai bambini malnutriti o
orfani.
4
marzo – Il triclosan – un antibatterio frequentemente usato nei saponi, nei
dentifrici e nei collutori – è efficace anche contro la malaria, secondo due
recenti studi indipendenti.
Secondo quanto riportato dai ricercatori
nell’International Journal of Parasitology, il triclosan ha fermato la crescita
dei parassiti della malaria quando aggiunto alle colture di cellule di sangue
umano infettate. In uno studio separato, alcuni scienziati in India hanno reso
noto che quattro cavie infette con malaria del roditore, sottoposte per quattro
giorni ad iniezioni quotidiane di triclosan sono state curate dalla malattia.
Sei cavie infette che non hanno ricevuto le somministrazioni di triclosan sono
invece morte.
Gli
scienziati pensano che il triclosan agisce inibendo uno specifico enzima,
denominato FabI, che è critico per la produzione di acidi grassi da parte di
batteri e piante. La recente ricerca rivela che alcuni parassiti, incluso
quello della malaria, utilizzano lo stesso enzima di cui si servono i batteri e le piante per la produzione di
acidi grassi, e che dunque contengono il FabI. Disattivando l’enzima, il
triclosan praticamente uccide il parassita.
By Pat Hemminger © Earth Times News Service
http://www.earthtimes.org/mar/healthscientistssaymar4_01.htm
(TOP)
Le riserve marine hanno
bisogno di maggiori attenzioni
San
Francisco, California, 22 febbraio (ENS) – Esiste ora una decisiva evidenza
scientifica che le riserve marine conservano sia la biodiversità che le riserve
ittiche e possono aiutare a rifornire i mari, afferma una dichiarazione firmata
all’unanimità da 150 tra i più importanti scienziati marini. Il documento è
stato emesso questa settimana al convegno dell’Associazione Americana per lo
Sviluppo delle Scienze.
http://ens-news.com/ens/feb2001/2001L-02-22-06.html
Summit mondiale del 2002
20
febbraio –Dirigenti sudafricani hanno annunciato ieri che il prossimo Summit
mondiale, che si terrà a Johannesburg nel 2002, porrà l’attenzione sulla
possibilità di accesso all’acqua potabile e sulla salvaguardia dei bambini. Il
Summit – ufficialmente chiamato il Summit delle Nazioni Unite per lo Sviluppo
Sostenibile – ha il modesto programma di passare in rassegna il progresso
ottenuto a partire dal Summit di Rio del 1992, per valutare l’impatto della
globalizzazione sullo sviluppo, l’uso dell’energia, il degrado del territorio,
e per affrontare la disparità tra le nazioni ricche e industrializzate
dell’emisfero Nord e le nazioni scarsamente sviluppate dell’emisfero Sud.
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm?newsid=9853
L’EPA dà il
via alla regolamentazione del diesel solforoso.
Notizie Ambientali,
28-02-2001 - Christie Whitman, Amministratore dell’EPA (Agenzia per la
Protezione ambientale degli Stati Uniti), ha emanato oggi le nuove regole EPA per
rendere più pulito il movimento di camion pesanti ed autobus, per i veicoli che
saranno pronti nel 2007 e che abbatteranno le emissioni dannose del 95%.
L’Agenzia richiederà una riduzione del 97% del contenuto solforoso nel
combustibile per diesel, dall’attuale livello di 500 parti per milione a 15;
quando questo cambiamento sarà effettuato completamente, le emissioni di ossido
di azoto, causa dello smog, verranno ridotte di 2, 6 milioni di tonnellate ogni
anno, e la fuliggine, riconosciuta come secondo fattore dell’effetto serra,
verrà ridotta di 110.000 tonnellate all’anno. Il regolamento definitivo e documenti correlati sono disponibili su:
www.epa.gov/otaq/diesel.htm.
Per la fuliggine: http://earthobservatory.nasa.gov/Newsroom/Headlines/
Berlino, 1 marzo –Esponenti del WWF saranno
presenti al al BIT (Borsa Internazionale del Turismo) per cercare di convincere
l’industria turistica della necessità di una nuova forma di turismo nel Mediterraneo,
la destinazione turistica più frequentata nel mondo. Ogni anno visitano il
Mediterraneo oltre 220 milioni di persone e fra 20 anni il numero salirà a 350
milioni. Secondo il WTO (Organizzazione Turistica Mondiale), gli arrivi dei
turisti internazionali sono concentrati sulle coste. Su un totale di 46.000
chilometri di coste, 25.000 chilometri sono urbanizzati ed hanno oltrepassato
un limite critico. “E’ anche una delle più importanti regioni per le
eccezionali caratteristiche di
biodiversità e per gli aspetti culturali”, ha detto Peter DeBrine,
dell’Ufficio per il Programma del Mediterraneo del WWF.
Il
Piano d’Azione del Mediterraneo, lanciato dalle Nazioni Unite, fu l’inizio di
ciò che oggi è conosciuto come la Convenzione di Barcellona. Oggi, tutti gli
stati del Mediterraneo, inclusa l’Unione Europea, sono membri della Convenzione
di Barcellona, ma i sei protocolli della convenzione debbono ancora venire
ratificati da tutti i membri.
Il
WWF ha identificato le 13 aree chiave marine e costali importanti per la
biodiversità.
http://ens-news.com/ens/mar2001/2001L-03-01-10.html
Washington,
27 febbraio - La decisione unanime della Corte Suprema USA di sostenere il
principio che gli standard dell’inquinamento dell’aria dell’Atto per l’Aria
Pulita debbono essere basati solo su considerazioni di salute, costituisce “un
ritorno a casa per la salute pubblica e per l’ambiente, “secondo il NRDC (il
Consiglio di Difesa delle Risorse Naturali, un’organizzazione non-profit di
scienziati, avvocati e specialisti ambientalisti che si dedicano alla
protezione della salute pubblica e dell’ambiente). “La Corte Suprema ha
respinto le richieste oltraggiose dell’industria che sostenevano che la
Costituzione nega all’EPA l’autorità di proteggere la salute pubblica e
ambientale dall’inquinamento”, ha detto Hawkins, direttore del Programma per
l’Energia e l’Aria del NRDC.
http://www.nrdc.org/media/#0227air
Le promesse
di Pechino per le olimpiadi del 2008
Pechino, 22 febbraio (ENS) – la città di Pechino, una delle
finaliste per ospitare le Olimpiadi del 2008, ha annunciato nuove protezioni
ambientali. I controlli sulle emissioni delle auto, acqua, inquinamento
industriale e rifiuti solidi sono stati messi in atto per convincere una commissione
olimpionica di valutazione in visita questa settimana che la Cina è il luogo
più adatto per le competizioni atletiche mondiali.
http://ens-news.com/ens/feb2001/2001L-02-22-01.html
New Jersey: approvati nuovi programmi per il risparmio
energetico e l’energia rinnovabile
Washington,
2 marzo – L’ AWEA (Associazione Americana di Energia Eolica) e un certo numero
di compagnie di energia rinnovabile e di gruppi ambientalisti applaudono la
decisione del NJBPU (Consiglio del New Jersey di Utilità Pubblica) del 1 marzo
di approvare programmi che aiutino i consumatori a ridurre l’uso di energia e a
sviluppare fonti di energia rinnovabile come la eolica e la solare
(TOP)
Parigi,
22 febbraio – Per sottolineare l’importanza della giornata internazionale della
donna che cade l’8 Marzo l’ UNESCO e la Federazione internazionale dei
giornalisti (IFJ) stanno lanciando l’operazione Donne fanno notizie 2001,
chiamando in causa la stampa e i sistemi di diffusione mondiale per diffondere
notizie sotto la responsabilità editoriale di donne giornaliste per una intera
settimana (dal 5 all’11Marzo).
L’operazione
basata sulla rete Web è stata studiata per attirare l’attenzione sul fatto che,
sebbene il numero delle donne nei media vada crescendo, esse sono ancora in
minoranza per emergere in questo campo. Sottolineando questo punto, l’UNESCO
riafferma l’impegno preso alla Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna tenutasi
a Pechino nel 1995 allo scopo di promuovere una eguale opportunità
professionale alle donne.
L’operazione
Donne fanno notizie fu lanciata per la prima volta alla Giornata Internazionale
della Donna lo scorso anno, quando il direttore generale dell’UNESCO Koïchiro
Matsuura fece un appello ai media internazionali affinché le donne potessero
avere una responsabilità editoriale per quel giorno. Molte organizzazioni
internazionali sostennero l’iniziativa e diffusero messaggi per rafforzare
l’operazione. Un massiccio sostegno fu registrato dalle organizzazioni dei
media. Più di 1000 mezzi di comunicazione di 56 paesi presero parte
all’operazione e molti richiesero una simile e più lunga iniziativa nel 2001.
http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2001/01-25e.shtml
Il
20 marzo segnerà la prima “Giornata mondiale della coscienza planetaria”,
quando Celebrazioni al sorger del sole avranno luogo attorno al pianeta,
cominciando con un benvenuto Maori in Nuova Zelanda e finendo con uno
spettacolo polinesiano a Samoa. Il primo giorno di primavera del nuovo
millennio culminerà in una serata di gala in Ungheria con messaggi e
partecipazione di Soci Onorari del Club di Budapest, tra cui: il Dalai Lama,
Mickhail Gorbachev, Arthur C. Clark, Peter Ustinov, Ervin Laszlo, Jane Goodall,
Peter Russell, Edgar Mitchell, Robert Muller, Peter Gabriel e Betty Williams.
In questa Giornata Mondiale popoli di molte culture e nazioni si uniranno sotto
la bandiera del Festival 2001 della Coscienza Planetaria per celebrare lo
spirito della nuova coscienza dell’umanità che albeggia in questa nuova era. Le
celebrazioni avranno luogo a Auckland, Nelson, Brisbane, Fukuoka, Beijing,
Khatmandu, Delhi, Auroville, San Pietroburgo, Kiev, Gerusalemme, Delfi,
Budapest, Guardea, Vienna, Lucerna, Parigi, Brighton, San Paolo, New York,
Filadelfia, Washington D.C., Toronto, Kansas City, Monterrey, Vancouver, San
Francisco e Apia.
La coscienza planetaria implica la conoscenza e la
consapevolezza della vitale interdipendenza ed essenziale unità del genere
umano e della terra. E’ il requisito fondamentale per un mondo sostenibile e
pacifico nel 21° secolo. Il Festival 2001 della Coscienza Planetaria è il primo
di una serie di eventi e programmi per celebrare la nostra nuova coscienza
planetaria e relativa etica.
Altri
programmi mondiali del Festival della Coscienza Planetaria quest’anno sono: il
primo Mese Mondiale della Comprensione Planetaria (dal 21 marzo al 21 aprile) e
la prima Giornata Mondiale dell’Etica Planetaria (22 settembre9).
Il
PVF 2001 è lanciato dal Club di Budapest in associazione con l’Alleanza
Fondatrice del Festival. Il Club di Budapest è un’associazione internazionale
dedita allo sviluppo di un nuovo pensiero e di una nuova etica che contribuisca
ad affrontare le sfide sociali, politiche, economiche ed ecologiche del 21°
secolo. Membri dell’Alleanza Fondatrice sono l’Associazione Culturale dei
Triangoli e della Buona Volontà Mondiale (Italia), First Steps International
(Canada), Global Foundation for Understanding (Canada), Institute for Ethical
Leadership (Canada), Pathways to Peace (USA), Sister Cities International -
Pause for Peace Project (USA), il Club di Budapest USA e Towards the Third
Millennium (Russia and Ukraine). [F. G.]
Per
ulteriori informazioni: pd@planetaryvisiomn.net
Rotary International
annuncia i Centri di Studi Internazionali per la pace e la risoluzione di
conflitti
Entrando
nel nuovo millennio, i Centri Rotary per gli Studi Internazionali sulla pace e
la risoluzione dei conflitti offriranno delle opportunità ai ricercatori di
tutto il mondo per focalizzare una efficiente strategia contro gli ostacoli che
normalmente impediscono la cooperazione internazionale e la pace. Il Presidente
Herbert G. Brown, Presidente della Fondazione Rotary, ha detto che “per anni i
soci del Rotary hanno sognato di selezionare alcuni dei migliori e più
brillanti studenti per far loro frequentare un’accademia sponsorizzata dal
Rotary e dedicata alla pace. I Centri Rotary per gli Studi Internazionali sono
questo sogno divenuto realtà, un sogno che vivrà come simbolo dell’impegno del
Rotary per la pace”.
La
borsa di studio Rotary per la pace nel mondo sosterrà 70 studenti selezionati
per un programma di laurea a livello master della durata di due anni, in
uno dei Centri Rotary per gli Studi
Internazionali situato in un paese al di fuori della residenza del candidato.
La borsa di studio includerà fondi per l’apprendimento, vitto e alloggio ed altre
spese.
http://www.rotary.org/programs/amb_scho/centers/index.htm.
Cooperazione ebreo-araba
in Egitto nella II Guerra Mondiale per salvare Ebrei!
4-27
marzo – Durante il suo giro di conferenze a Londra, Liverpool, Manchester,
Parigi e Bordeaux, la professoressa Ada Aharoni, Presidente di IFLAC: PAVE
PEACE parlerà delle attività dell’IFLAC per la costruzione della pace e
presenterà il suo ultimo libro, Not In Vain (Non invano), sulla
cooperazione tra Ebrei e Arabi in Egitto durante la II Guerra Mondiale, per
salvare Ebrei dall’Olocausto nazista. Questa collaborazione non era stata
finora riportata dai resoconti storici e la professoressa Aharoni sottolinea
che “è importante mostrare che vi fu questa collaborazione in passato, che dà
speranza per il presente e per il futuro”.
IFLAC
è una rete di ricercatori sulla pace, scrittori, poeti e media che operano
insieme per promuovere una collaborazione unita per la costruzione di un mondo
oltre la guerra nel nostro villaggio globale.
http://techunix.technion.ac.il/~ada/home.html
L'Europa e la società
civile
Una tavola rotonda sui
servizi sociali in Europa, organizzata nell'ambito del progetto di Solidar sul
ruolo della società civile per promuovere l'inclusione sociale, avrà luogo il
27 marzo presso il Parlamento europeo. Scopo dell'incontro, che vedrà riuniti
rappresentanti della società civile, della Commissione e del PE, è promuovere
il lavoro delle ONG impegnate nell'offerta di servizi sociali e valorizzare il
loro contributo nella lotta contro l'esclusione sociale.
Info : www.solidar.org
http://www.cocis.it/bollet65.htm
Buone
Nuove: Seminario di giornalismo positivo
Il
seminario si basa sull’esperienza dell’agenzia di stampa umanista “Buone Nuove”
e su esperienze nel campo del giornalismo di base, ma soprattutto si appoggia
sul lavoro personale del Movimento Umanista, fondamentale in molti aspetti ed
in particolare nel tema di mettere un’ottica positiva nel modo di guardare le
cose. Il seminario dura un giorno, dalla mattina al tardo pomeriggio; è
effettuabile in qualunque parte di Italia ed è gratuito; è possibile
realizzarlo sia presso una sala pubblica sia in una casa; il formatore del
seminario richiede soltanto il rimborso delle spese di viaggio e di essere
ospitato. E’ necessaria la presenza di un numero minimo di 5 persone. Per
informazioni ed organizzare in pratica il seminario:
Olivier Turquet tel/fax: 055580422
email: turquet@dada.it
http://www.umanisti.it/buonenuove
Le
ONG si riuniscono per fornire il loro punto di vista sull’Education
For All (Educazione per tutti)
Parigi,
2 marzo –
Il Direttore Generale dell’UNESCO
Koïchiro Matsuura ha messo in evidenza oggi il ruolo delle organizzazioni non
governative nel raggiungimento dell’obiettivo di fornire una educazione di
base di qualità a tutti (EFA) entro l’anno 2015, come stabilito dal Forum
Mondiale perl’Educazione (Dakar,
aprile 2000), nell’aprire
una consultazione delle ONG sull’Iniziativa Globale per la realizzazione
di questa meta.
All’incontro, a cui
partecipano circa 40 rappresentanti delle principali ONG impegnate nell’educazione, prendono
parte anche membri della comunità internazionale di donatori, dei governi delle
nazioni più ricche, e di organizzazioni internazionali quali la Banca Mondiale
ed il Fondo Monetario Internazionale. Si sta tenendo sulla scia di un incontro
di due giorni dei donatori sulla strategia per la cooperazione internazionale
ed interagenzia a favore dell’EFA…
http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2001/01-32e.shtml
La campagna per il Codice Deontologico dei Media riceve un’ampia e calorosa accoglienza
“Niente è più potente di un’idea il cui tempo è
giunto”: la necessità di stabilire un nuovo equilibrio nel mondo dei media è
condivisa da molti gruppi e persone lungimiranti.
I Premi Nobel per la Pace riuniti a Roma l’11 e il
12 novembre 2000 hanno discusso a lungo questo problema ed hanno affermato di
ritenere che “il sistema moderno dei mass-media sia afflitto da una crisi senza
precedenti, che impedisce la diffusione di un’immagine fedele e corretta della
situazione reale”. E la loro conclusione ha sottolineato che “l’opinione
pubblica è chiamata a trasformarsi da osservatore passivo ad elemento attivo,
custode della verità e della responsabilità dei mass-media”.
Il Club di Budapest ha messo a fuoco il ruolo e le
responsabilità dei media, e studi in questa direzione sono stati e sono
condotti da diverse università e gruppi di ricerca.
Il lancio della nostra campagna per il Codice
Deontologico dei Media sta incontrando un’ampia e calorosa accoglienza e sta
suscitando un profondo interesse tra organizzazioni di servizio e privati
cittadini attorno al mondo. Tra le molte adesioni che abbiamo ricevuto in
queste prime due settimane, vi sono: Prof. Ervin Laszlo, scienziato e
ricercatore, Presidente del Club of Budapest; Prof. Ada Aharoni, ricercatrice
accademica e Presidente di IFLAC: PAVE
PEACE - International Forum for the Culture of Peace (Israele); Sociocratic
Centre of Australia; Franciscan Missionaries of Mary (Italia); Syntony Quest
(USA); Global Vision Network (UK); The REED Program-Environmentally Clean
Communities (USA); Global Resource Bank (USA); World Business Academy (Brazil);
Institute of Noetic Sciences (Brazil); The William Harris House Initiative of
Synthesis and Convergence (Brazil); Associazione Sipicciano Vive (Italia);
Human Species (France); Revelation Journal (UK); Agenzia di stampa umanista
Buone Nuove (Italia); Unione Comunità Associazioni Immigrati (Italia).
Questa campagna durerà diversi mesi poiché il Codice
Deontologico dei Media sarà presentato al mondo degli editori quando un gran
numero di persone e di organizzazioni lo avranno sottoscritto. Includeremo
resoconti sull’andamento della campagna nei prossimi numeri di Good News
Agency. Come tutti sappiamo, ogni adesione conta e noi abbiamo bisogno anche della sua. Includa il
suo nome alla fine della pagina seguente e ce la rimandi. Insieme, possiamo
farcela.
* * * * * * *
Prossimo
numero: 23 marzo 2001.
* * * * * * *
(TOP)
La costruzione di un mondo giusto e pacifico spetta all’uomo,
così come la sua distruzione potrebbe essere determinata dall’uomo stesso.
In un ambito democratico che tende ad assegnare al
cittadino-elettore una crescente responsabilità degli indirizzi di sviluppo
sociale, la formazione di un’opinione pubblica consapevole a tutto campo dei
principali avvenimenti che si verificano nel mondo è la chiave per indirizzare
gli sforzi dell’umanità verso un villaggio globale basato sull’unità nella
diversità e sulla condivisione, qualità fondamentali per lo sviluppo di una
vita sociale responsabile e sostenibile.
In questa prospettiva, l’importanza dei media è fondamentale, e
la conseguente responsabilità sociale degli editori non può più essere basata
sull’unico elemento finora indiscusso: la ricerca dell’utile aziendale
attraverso la massima diffusione possibile del mezzo di comunicazione. Questo
obiettivo ha sinora prevalso su ogni altra considerazione, sottraendo di fatto
i media alla responsabilità della formazione di un’opinione pubblica
consapevole ed equilibrata.
Nel perseguire il massimo utile aziendale possibile, i media
hanno posto l’accento sulla diffusione di notizie sensazionali e drammatiche,
che fanno leva sulle caratteristiche di un pubblico visto come groviglio di
emozioni e mortificano l’interesse di altra parte di pubblico, che della vita e
dell’informazione che la descrive ha una visione affatto diversa. Questa
situazione nel mondo dell’informazione è l’evidenza la più clamorosa di
un’attività umana che, con alcune illuminate eccezioni, sacrifica la qualità e
l’equilibrio sull’altare della quantità e del profitto immediato, ignorando
peraltro quelle responsabilità di ordine etico che quella stessa attività di
per sé implicitamente conferisce.
Oggi, però, i media non possono più continuare a trascurare gli
avvenimenti positivi e costruttivi di quella parte di umanità – stimata tra il
10 e il 15 per cento di cittadini-elettori-contribuenti nei paesi sviluppati –
che ha ormai assunto comportamenti sociali in sintonia con i valori fondanti di
uno sviluppo sociale equo e sostenibile. Dare voce anche agli avvenimenti che nel
mondo evidenziano la risposta dell’umanità ai maggiori problemi del nostro
tempo, è una responsabilità dei media non più procrastinabile per consentire
all’opinione pubblica di formarsi sulla base di una gamma di informazioni
rispondente a tutti gli aspetti della realtà in cui viviamo.
Pertanto, come è costume per molte altre categorie di forte
rilevanza nella vita sociale, l’opinione pubblica costituita da quel 10-15 per
cento di popolazione orientata alla costruzione di un villaggio globale giusto
e sostenibile chiede ai media di adottare e rispettare il codice deontologico
qui riportato.
Codice Deontologico dei Media
1.
E’
responsabilità morale dei media perseguire l’obiettivo di diffondere
l’informazione su ogni aspetto della realtà in cui viviamo.
2.
I media
debbono diffondere l’informazione nel rispetto e nella considerazione di tutto
il pubblico.
3.
L’informazione
va organizzata distribuendo il “peso” dei diversi settori in modo da rispettare
il diritto di conoscenza di gruppi sociali rilevanti
4.
L’informazione
deve riflettere la realtà con una varietà di notizie che rifletta i componenti
della realtà stessa nella misura in cui la determinano.
5.
L’informazione
deve ricercare, per quanto è possibile, le cause degli avvenimenti nei
comportamenti determinanti dell’uomo.
6.
I media
hanno il privilegio e il compito di inquadrare gli avvenimenti riportati anche
nell’ottica della loro rispondenza ai principi di responsabilità e di ricerca
del bene comune.
7.
E’
privilegio, compito e responsabilità dei media adoperarsi per mettere in
risalto le interrelazioni tra gli avvenimenti mondiali più significativi.
Il Codice Deontologico dei Media verrà presentato agli editori
di stampa, radio e televisione nel mondo quando sarà stato sottoscritto da un
gran numero di firmatari, quali:
- agenzie delle Nazioni Unite;
- organizzazioni non governative;
- associazioni di volontariato;
- giornalisti per i quali il mandato
dell’editore rappresenta un freno;
- editori illuminati che hanno già
espresso sintonia con i valori del Codice;
- persone che riconoscono la necessità e
validità del Codice.
Per esprimere il vostro sostegno a questa iniziativa, includete
i vostri dati qui sotto e inviate questa pagina a Good News Agency, s.tripi@tiscalinet.it
Sottoscrivo il Codice Deontologico dei Media:
Nome e cognome:
Organizzazione (nome e indirizzo) :
Posizione nell’organizzazione :
Data :
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