Settimanale - anno II, numero 4 –
23 febbraio 2001
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie
positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite,
delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel
miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco
di un giorno. Edita in italiano e in inglese, Good News Agency è distribuita
per via telematica ad oltre 1.400 redazioni della stampa quotidiana e
periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 18
paesi: Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna,
Italia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna,
Svezia, Svizzera, Ungheria, USA. Le edizioni sono disponibili nel sito web www.goodnewsagency.org
E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e
della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, Ente Morale con D.M.
24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per
lo sviluppo delle coscienze e sostiene le attività del Lucis Trust, della
Università per la Pace delle Nazioni Unite, di Radio For Peace International,
del Club di Budapest ed altre organizzazioni che promuovono una cultura della
pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella
diversità e sulla condivisione.
L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.
E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.
Sommario:
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Legislazione
internazionale
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Salute
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Disarmo e pace
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Energia e sicurezza
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Economia e sviluppo
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Ambiente e natura
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Solidarietà
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Cultura ed educazione
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I ministri africani del
Servizio Pubblico adottano la Carta per il Servizio Pubblico
New York, 8 febbraio (DESA) – A conclusione della
terza Conferenza biennale panafricana dei ministri per il Servizio Civile,
svoltasi a Windhoek, Namibia, dal 5 al 6 febbraio, quarantuno ministri africani
del Servizio Pubblico hanno adottato all’unanimità una Carta per il Servizio
Pubblico in Africa.
L’adozione della Carta segna l’inizio di una
campagna dei governi africani rivolta a
restituire prestigio e dignità al Servizio Pubblico, a rinforzare il senso di dignità
nella vita pubblica e a innalzare i livelli di rendimento e competenza
nell’amministrazione in generale. La Carta è stata redatta con l’assistenza di
esperti in materia di servizio pubblico delle Nazioni Unite e del Centro
Africano di Addestramento e Ricerca nell’Amministrazione per lo Sviluppo
(CAFRAD). Il suo completamento ha richiesto due anni di tempo e numerose
riunioni di ministri ed esperti per giungere all’approvazione del testo. Il
rafforzamento del servizio pubblico viene considerato un pre-requisito
necessario per la realizzazione della capacità degli Stati africani di far
fronte alle molte sfide della globalizzazione e per svolgere un ruolo
preminente nello sviluppo dell’Africa.
http://www.un.org/News/Press/docs/2001/afr302.htmb
L’UNICEF
elogia l’accordo con l’Uganda sui fanciulli soldati
9 Febbraio - Il Fondo delle Nazioni Unite per
l’Infanzia (UNICEF) elogia il governo dell’Uganda per aver garantito pieno
accesso ad un campo di addestramento politico e militare che alloggia soldati
fanciulli della Repubblica Democratica del Congo, e per aver acconsentito che
tutti i soldati del campo al di sotto dei 18 anni venissero affidati alla
protezione e alla cura dell’UNICEF.
Questa azione rappresenta un notevole risultato
finalizzato a porre fine al reclutamento di soldati fanciulli nel conflitto
nella RDC.
http://www.unicef.org/newsline/01pr12.htm
Il presidente russo si incontra con il direttore
generale dell’UNOV
Vienna, 9 febbraio – Il Presidente russo Vladimir Putin si è incontrato
oggi a Vienna con Pino Arlacchi, direttore generale dell’Ufficio viennese delle NU e direttore esecutivo
dell’Ufficio delle NU
per il controllo delle droghe e per la prevenzione dei crimini (ODCCP). Tra gli
argomenti discussi sono stati il denaro
riciclato, il controllo delle droghe, il crimine organizzato e la cooperazione
tra la Federazione Russa e le Nazioni Unite a Vienna. Il presidente Putin ha
detto che egli ha sostenuto fortemente le attività delle Nazioni Unite perché l’area in cui Arlacchi e l’ODCCP lavorano “è oggi una delle più importanti”. Ha aggiunto anche che ”i fenomeni
negativi divengono globali e devono pertanto essere affrontati su scala
mondiale”. Facendo
notare che nel mese di Dicembre a Palermo la Russia ha firmato la Convenzione
delle NU contro il crimine internazionale organizzato, egli ha affermato che il
suo governo farà del suo meglio per assicurarne la ratifica quanto prima. Egli
ha anche espresso interesse nel completamento e nell’adozione, nella prima parte di quest’anno, del rimanente protocollo sul traffico delle
armi.
http://www.undcp.org/press_release_2001-02-09_1.html
La costruzione della pace può essere un potente
deterrente ai conflitti, ha affermato il Consiglio di Sicurezza
5 febbraio - Una
costruzione della pace ben realizzata costituisce un potente deterrente al
conflitto violento, ha detto oggi il Segretario Generale Kofi Annan, mentre il
Consiglio di Sicurezza dava inizio ad un dibattito di un’intera giornata su
ampi approcci al problema. Il Segretario Generale ha aggiunto che la
costruzione della pace non consiste in una drammatica imposizione di un piano
di grandi dimensioni, ma in un procedimento per costruire pilastri di pace da
terra verso l’alto, poco alla volta. Se iniziata prima, dopo o durante lo
scoppio del conflitto, la costruzione della pace deve essere vista come
un’esercitazione di lunga durata. Nello stesso tempo vi è un evidente fattore
di urgenza – una necessità di conseguire, in un breve periodo, tangibili
progressi su un certo numero di fronti.
http://www.un.org/News/Press/docs/2001/SC7007.doc.htm
Africa Meridionale: ufficiali militari della
SADC addestrati alla pace in Sud Africa
10
febbraio - Mercoledì la stampa ha riportato che lo scorso lunedì ufficiali
superiori della Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Meridionale (SADC) sono
convenuti a Benoni, circa 30 km ad est di Johannesburg, per un corso di
addestramento sulle operazioni di mantenimento della pace organizzato dalle
Nazioni Unite. Secondo quanto riportato, il Ministro della Difesa Nozizwe
Madlala-Routledge nell’aprire il corso ha affermato che gli ufficiali
dovrebbero essere pronti per essere impiegati in operazioni di mantenimento
della pace ovunque in Africa. “Gli allievi che abbiamo qui sono alcuni membri
chiave dello staff di pianificazione operativa nei loro rispettivi paesi”, ha
detto. “In futuro queste persone potrebbero trovarsi assegnate alle direzioni
delle missioni delle Nazioni Unite come membri dello staff”.
Le Organizzazioni Non-Governative intervengono
al Comitato Preparatorio della Conferenza dei Paesi Meno Sviluppati
7 febbraio – Questa
mattina, nel corso di una breve riunione, il Comitato Preparatorio
Intergovernativo della terza Conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi Meno
Sviluppati ha assistito all’intervento di una rappresentante della riunione
parallela delle Organizzazioni Non-Governative.
Durante
l’attuale sessione di una settimana il Comitato Preparatorio sta procedendo
alla prima lettura ufficiale di una bozza del programma di attività e all’esame
dei resoconti nazionali sui preparativi della Conferenza, che avrà luogo a
maggio in Belgio.
Nella
sua dichiarazione in merito alla bozza del programma di attività, Moltarilavoa
Hilda Lini del-l’ONG Pacific Concerns Resource Center Inc. ha affermato
che, nella sua essenza, la bozza si indirizza verso un certo numero di
direzioni incoraggianti, che dovrebbero essere sviluppate e realizzate su una
guida effettiva per la comunità internazionale. Ella ha affermato che la
Conferenza di maggio potrebbe segnare un altro passo in avanti verso la
riduzione dell’onere del debito per i popoli più poveri del mondo e dovrebbe
anche lanciare un segnale forte per garantire a quei Paesi flussi più intensi
di assistenza ufficiale allo sviluppo (ODA). I lavori hanno avuto un ruolo
determinante nel mettere a punto un’agenda favorevole per il prossimo
finanziamento della Conferenza sullo sviluppo e il rafforzamento dell’impegno
dei donatori verso l’obiettivo delle Nazioni Unite di assegnare lo 0,15 per
cento del prodotto nazionale lordo all’incremento dell’assistenza per i paesi
meno sviluppati.
http://www.un.org/News/Press/docs/2001/dev2280.htm
Raddoppiano i fondi donati
per la riabilitazione agricola
I fondi ricevuti in
dono dai governi per i progetti FAO di riabilitazione agricola a sostegno delle
nazioni in stato di emergenza sono raddoppiati nell’anno 2000, raggiungendo la
cifra di 54 milioni di dollari. I contributi sono stati impiegati per
supportare 114 progetti in 43 paesi e regioni. Continuando sulla linea positiva
dei recenti anni, le donazioni governative hanno raddoppiato la cifra di 26
milioni di dollari del 1999.
Tra le principali
ragioni dell’incremento di queste donazioni, la signora Bauer (capo dei servizi
operativi della FAO per gli aiuti speciali) cita i collegamenti più sistematici
con i governi donatori e con le ONG in loco, che hanno fornito un ulteriore
supporto. La FAO ha anche incrementato la sua partecipazione nell’ambito della
comunità umanitaria delle Nazioni Unite, particolarmente con l’Ufficio per il
coordinamento degli affari umanitari (OCHA), che organizza l’assistenza delle
NU in complessi casi di emergenza che vanno oltre la capacità e il mandato di
ogni singola agenzia umanitaria.
http://www.fao.org/news/2001/010203-e.htm
Il nuovo rapporto sul Piano per
dimezzare la povertà globale richiede nuovi sforzi per evitare il fallimento
Roma, 19 febbraio - Il
Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), agenzia delle Nazioni
Unite a Roma, presenta nel corso di una conferenza stampa a Roma il “Rapporto
sulla Povertà Rurale 2001 – La sfida di eliminare
la povertà rurale”. Il rapporto afferma
che i leader mondiali non riusciranno a mantenere l’impegno
preso di dimezzare il numero dei poveri nel mondo per il 2015, se saranno solo
10 milioni coloro che ogni anno riescono a sfuggire alla povertà, invece dei 30
milioni previsti. Le conseguenze di questo fallimento sono particolarmente
pesanti nell’Africa sub-Sahariana, dove il tasso di
riduzione della povertà è sei volte più lento rispetto a quello necessario per
raggiungere l’obiettivo del 2015. Il rapporto esorta a
rinnovare gli sforzi, da concentrare sulle necessità spesso trascurate dei
poveri nelle campagne. “Coloro che vivono
nelle zone rurali costituiscono tuttora la maggioranza dei poveri del mondo, e
tutte le analisi suggeriscono che la situazione rimarrà tale ancora per i
prossimi 30 anni”, ha dichiarato il
Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. “Se
vogliamo raggiungere l’obiettivo che ci siamo
posti per il Millennio, abbiamo bisogno di uno sforzo maggiore chiaramente
specifico”.
http://www.ifad.org/press/2001/01-08i.htm
Namibia: accelera la riforma terriera
10
febbraio - Il Presidente namibiano Sam Nujoma ha affermato martedì che il suo
governo accelererà i suoi sforzi per dare delle terra alla gente ma ha
reiterato che lo stato si atterrà alla sua politica di venditori-acquirenti
volontari - ha riportato mercoledì la Reuters.
Al primo incontro di gabinetto dell’anno, Nujoma ha
affermato: “A partire da quest’anno saranno compiuti sforzi maggiori per
re-insediare le persone senza terra in modo rapido. Allo stesso tempo, faccio
appello a coloro che possiedono terre in eccesso affinché cooperino con il
governo nei suoi sforzi per indirizzare e risolvere gli attuali squilibri nella
ripartizione della terra”. I rapporti dicono che, dall’indipendenza dal Sud
Africa nel 1990, circa 34.000 persone sono state insediate in aziende agricole
commerciali. Il governo ne vuole insediare altre 243.000 e ha reso noto di
voler acquistare 9,5 milioni di ettari di terre per il suo programma. I
coltivatori bianchi ammontano a poco più di 4.000 e posseggono circa 30.5
milioni di ettari, contro i 2,2 milioni di ettari posseduti da circa 200
coltivatori commerciali di colore.
Le Nazioni Unite sostengono ambulatori mobili
per le vittime del terremoto in India.
New
York, 7 febbraio (UNFPA) – Il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite
(UNFPA) ha annunciato oggi che sta provvedendo a dare supporto a 12 ambulatori
mobili nello Stato di Guajarat, in India, e che sta fornendo consigli e
raccomandazioni alle donne colpite dal recente sisma. Dopo un rapido
accertamento delle necessità, individuate in tutto lo Stato nel settore della
sanità, l’UNFPA ha provveduto ad inviare risorse di emergenza e personale
supplementare.
Gli
ambulatori mobili sono parte dei programmi integrati demografici e di sviluppo
nello Stato di Guajarat, che ora verranno nuovamente focalizzati per dare aiuto
alle vittime del terremoto, specialmente alle donne in stato interessante e ai
neonati. Gli ambulatori forniranno cure mediche per il sistema riproduttivo,
comprendenti anche la prevenzione HIV, e saranno di aiuto per garantire la
sicurezza nei parti. I progetti coprono i cinque distretti di Surendranagar,
Kutch, Banaskantha, Sabarkantha e Dahod. Tre dei cinque distretti sono stati
gravemente colpiti dal sisma, che ha causato il collasso del sistema sanitario
nel distretto di Kutch e gravi danni nei distretti di Surendranagar e Banskantha.
http://www.un.org/News/Press/docs/2001/pop788.htm
WFP
dà il benvenuto agli aiuti USA agli Afgani sofferenti di fame e di freddo
Roma,
7 Febbraio – Il Programma Mondiale per l’Alimentazione delle Nazioni Unite (WFP)
ha oggi salutato l’arrivo degli aiuti d’emergenza degli Stati Uniti per gli
Afgani sofferenti per la fame e per il freddo a causa di due anni consecutivi
di siccità. Gli Afgani hanno sofferto di gravi ed estese carestie di cibo fin
dalla devastante siccità della scorsa estate che ha interessato l’Asia
Centrale. Con una mortale temperatura al di sotto dello zero che sta ora
uccidendo in Afghanistan centinaia di persone, molte delle quali bambini, funzionari del WFP hanno detto che l’apporto
degli Stati Uniti aiuterà a salvare molte vite tra la sofferente popolazione.
Gerard Van Dijk (WFP Country Director) ha detto che “questo aiuto darà ai
rifugiati Afgani in Pakistan e a quelli dislocati all’interno dell’Afghanistan
l’assistenza di cui essi hanno un disperato bisogno”.
Il
WFP, la più grande agenzia mondiale di aiuti per l’alimentazione, ha nutrito
1,6 milioni di persone che hanno sofferto il peso della carestia in
Afghanistan. Nel frattempo, poiché circa tre milioni di persone stanno
emigrando dalle desolate regioni del paese in cerca di opportunità nelle città,
l’inizio di una nuova operazione d’emergenza per l’Afghanistan (stimata per 71
milioni di dollari) è previsto per il primo di Aprile.
http://www.wfp.org/prelease/2001/0207.htm
Guinea: Washington concede 5 milioni di
dollari per i rifugiati
10
febbraio - Il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti Richard
Boucher ha detto mercoledì che il suo governo ha concesso altri 5 milioni di
dollari per aiuti di emergenza ai rifugiati e ai profughi della Guinea. Boucher
ha precisato che 3,5 milioni di dollari finanzieranno il trasferimento dei
rifugiati in luoghi sicuri all’interno della Guinea, attualmente in corso ad
opera dell’UNHCR; che 1,25 milioni
permetteranno al Programma Mondiale per l’Alimentazione (WFP) di nutrire i
rifugiati; e che i rimanenti 250.000 dollari andranno all’Organizzazione
Internazionale per la Migrazione per aiutare il rimpatrio volontario dei
rifugiati della Sierra Leone.
Africa Occidentale: la Germania dà
250.000 dollari all’ECOMOG
10
febbraio - La Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS)
ha reso noto che la Germania ha convenuto lunedì di fornire 250.000 dollari per
il ponte aereo delle truppe dell’Africa Occidentale che devono essere impiegate
al confine tra Guinea, Liberia e Sierra Leone.
L’accordo
è stato siglato ad Abuja, la capitale nigeriana, tra l’ambasciatore tedesco
Karlfried Bergner e l’ufficiale di collegamento militare dell’ECOMOG, il
Colonnello Dixon Dikio. Bergner ha anche donato all’ECOWAS un secondo set di
cinque telefoni satellitari per appoggiarne gli sforzi nel portare pace e
sicurezza nella regione. Circa 1.700 soldati provenienti da Mali, Niger,
Nigeria e Senegal dovranno proteggere il confine Guinea-Liberia-Sierra Leone,
facilitare il libero movimento delle persone e garantire la sicurezza delle
agenzie umanitarie che si prendono cura delle decine di migliaia di rifugiati
intrappolati nelle aree del conflitto.
15
febbraio – In seguito al terremoto che due settimane fa ha colpito lo stato
indiano del Gujarat, la Croce Rossa Indiana, con l’appoggio della Croce Rossa
Internazionale, ha avviato un programma che permette alle vittime del terremoto
di inviare notizie ai membri della famiglia in India o all’estero. Attraverso
la rete mondiale della Croce Rossa / Crescente Rossa, le persone fuori
dell’India possono richiedere informazioni sui propri parenti presentando una
richiesta di ricerca alle rispettive società nazionali.
Violene
Dogny, coordinatrice delle ricerche in India per conto della Croce Rossa
Internazionale, ha detto che “con tanti villaggi rasi al suolo, un gran numero
di persone è ancora in movimento nel tentativo di ricongiungersi ad amici e
parenti, mentre altre vivono in ripari temporanei. Può dunque richiedere molto
tempo rintracciare coloro per i quali riceviamo richieste di informazioni
dall’estero”.
La
Croce Rossa ha basato una squadra a Bhuj, la città più duramente colpita, ed ha
completato una valutazione iniziale delle necessità in più di 30 villaggi.
Circa 25 messaggi personali sono già stati raccolti e spediti ai membri delle
famiglie all’estero, nella maggior parte dei casi attraverso le società
nazionali americana, britannica e canadese, ma anche attraverso altre in Africa
Orientale e nel Golfo, dove si trovano molte comunità indiane.
http://www.icrc.org/icrceng.nsf/
15
febbraio – Circa 570 persone di origine etiope sono state rimpatriate il 9
febbraio dall’Eritrea sotto gli auspici della Croce Rossa Internazionale. La
maggior parte dei rientrati era costituita da famiglie provenienti da Asmara.
Dopo aver espresso il loro desiderio di tornare in Etiopia, essi sono stati
trasferiti al confine sotto la supervisione dei delegati della Croce Rossa di
base in Eritrea e con l’aiuto della Croce Rossa Eritrea. Un gruppo di delegati
della Croce Rossa Internazionale con base in Etiopia li ha accolti sull’altro
lato del confine e, con l’aiuto della Croce Rossa Etiope, ha fornito loro
assistenza prima di consegnarli alle autorità.
Una
operazione simile a favore di 873 persone ha avuto luogo il 3 febbraio. Dagli
inizi di dicembre dello scorso anno, sono state condotte altre quattro
operazioni nelle quali più di 5110 civili etiopi, principalmente ex
prigionieri, sono stati rimpatriati sotto gli auspici della Croce Rossa
Internazionale.
La
Croce Rossa continuerà ad assistere le persone colpite dal conflitto armato
internazionale tra Etiopia ed Eritrea e tenterà di assicurare che le regole e i
principi della legge umanitaria internazionale, in particolare la Convenzione
di Ginevra del 1949, siano rispettati ed applicati.
http://www.icrc.org/icrceng.nsf/
Gates
dà un impulso agli aiuti a favore dell’India e dell’El Salvador
I
soccorsi in India ed El Salvador di CARE e Save the Children a seguito dei
terremoti che hanno colpito i due paesi lo scorso mese, hanno ricevuto un
contributo di 3 milioni di dollari da parte della Fondazione Bill Melinda
Gates. CARE utilizzerà la sua sovvenzione di 1 milione di dollari per iniziare
la ricostruzione di Bhuj, Anzar, Bhachua e Rapar, quattro delle aree colpite
più duramente nello stato indiano di Gujarat. La zona è stata colpita il 26
gennaio da un terremoto di intensità 7.9 della scala Richter. CARE informa che
lavorerà alla ricostruzione delle scuole primarie, dei centri sanitari e dei
sistemi idrici che sono stati totalmente distrutti dal terremoto.
Save
the Children si sta focalizzando nel fornire servizi di assistenza sanitaria e
ripari di emergenza in India.
In
El Salvador, sia CARE che Save the Children lavoreranno alla costruzione di
scuole provvisorie per aiutare parte dei circa 300.000 bambini del paese che
sono attualmente senza scuola.
El
Salvador è stato colpito da un terremoto di intensità 7.6 della scala Richter.
By JASON TOPPING CONE © Earth Times News Service
http://www.earthtimes.org/feb/developmentgatesgivesfeb9_01.htm
UNAIDS si congratula con la Tanzania per la sua
veloce azione sull’AIDS
Garanzia di sostegno alla commissione sull’AIDS e
al Foro per le alleanze
Dar-Es-Salaam, 9 febbraio – La
Tanzania si sta ora movendo velocemente nella lotta contro l’AIDS e ci si deve
congratulare perché ha realizzato le strutture necessarie per affrontare la
crescente diffusione della malattia, secondo l’organismo delle NU contro
l’AIDS.
Peter Piot, direttore esecutivo
del congiunto programma sull’HIV/AIDS delle Nazioni Unite (UNAIDS), durante una
visita di tre giorni in Tanzania ha infatti ribadito che la Tanzania deve
essere lodata per il suo crescente e visibile impegno nella lotta contro HIV e
AIDS. “Non soltanto ha fatto confluire le normative sull’HIV/AIDS nelle
strategie per lo sviluppo, ma il governo ha anche collocato il problema
dell’AIDS tra i primi posti nel bilancio delle spese, dandogli la più alta
priorità nella mobilitazione delle risorse e nella loro assegnazione. Questa è
chiara indicazione di quanto la Tanzania consideri seriamente questa epidemia”.
http://www.unaids.org/whatsnew/press/eng/pressarc01/tanzania_090201.html
UNDP lancia nuove iniziative contro l’HIV/AIDS nell’Africa sub-sahariana
L’UNDP sta
stanziando 8 milioni di dollari per una nuova iniziativa intesa a ridurre la
diffusione dell’HIV/AIDS
nell’Africa
sub-sahariana. Il progetto si propone di incrementare la conoscenza della
popolazione su come l’HIV/AIDS
viene trasmesso, e di aiutare i governi a stabilire dei piani per combattere l’epidemia e sostenere le persone colpite dal male. L’iniziativa promuoverà inoltre la cooperazione tra
organizzazioni governative e non governative nell’affrontare i fattori di rischio legati alla
diffusione dell’HIV/AIDS,
includendo differenze tra i sessi, la povertà ed altri fattori sociali ed
economici.
I Rappresentanti Residenti dell’UNDP che operano in 15 paesi nel Sud dell’Africa e nella regione dell’Oceano Indiano hanno approvato il progetto il 9
febbraio al termine di un incontro di cinque giorni a Maseru, Lesotho. In
aggiunta ai fondi dell’UNDP, altri
cooperatori contribuiranno con 5,9 milioni di dollari al progetto, il cui costo
è di 13,9 milioni di dollari.
http://www.undp.org/dpa/index.html
Insieme
al Consiglio nazionale giovanile recentemente istituito, l’UNDP sta sostenendo
una iniziativa nazionale per i giovani riguardo ai problemi dell’HIV/AIDS e
della povertà in Gambia. La piattaforma nazionale si propone di sensibilizzare
i giovani al collegamento tra HIV/AIDS, povertà e relazioni sessuali e cerca
anche di creare delle opportunità alla comunità giovanile del paese per
discutere sull’HIV/AIDS e sulle tematiche ad esso inerenti.
La
piattaforma darà ai giovani una voce nella definizione delle strategie per la
lotta contro l’epidemia dell’HIV/AIDS e consentirà loro di avanzare proposte
alla Conferenza nazionale dei giovani che si terrà in Aprile. Il programma di
sensibilizzazione coinvolgerà rappresentanti giovanili dal distretto
amministrativo della capitale, come pure i mezzi di comunicazione, trasformandoli
in strumenti contro la battaglia dell’HIV/AIDS.
Terapia
contro l’AIDS per meno di 1 dollaro al giorno
Un’azienda farmaceutica
indiana, la CIPLA Ltd. di Mumbay, ha raccolto l’appello lanciato dalla
associazione “Medici Senza Frontiere” (Premio Nobel) e ha deciso di mettere a
disposizione di quel gruppo di medici volontari una terapia a tripla
combinazione contro l’AIDS al costo di soli 350 dollari l’anno per paziente, ed
ai governi al prezzo di 600 dollari l’anno per paziente.
MSF
ha combattuto un’ardua battaglia durata due anni chiedendo alle grandi
multinazionali di ridurre i prezzi dei farmaci anti-AIDS, che attualmente
oscillano tra i 10.000 ed i 15.000 dollari l’anno. Già in passato altre ditte
farmaceutiche del Brasile, della Tailandia e di altri paesi avevano aderito
all’appello vendendo a prezzi accessibili farmaci non di marca a persone che non possono disporre del denaro
necessario per l’acquisto di farmaci noti.
Medici
Senza Frontiere ha attualmente in corso ben 40 progetti contro l’AIDS
disseminati in tutto il mondo; al momento soltanto 5 di questi sono in grado di
fornire un trattamento retrovirale ai malati di AIDS. Grazie al contributo
offerto dalla CIPLA, la terapia potrà essere estesa alla metà di questi
progetti.
Il
dottor Yusuf K. Hamied, Presidente dell’azienda farmaceutica indiana, ha
affermato che con il prezzo praticato a MSF la sua compagnia perderà senz’altro
denaro e che la cifra di 600 dollari chiesta ai governi nazionali è vicina al
minimo che la CIPLA sarebbe in grado di praticare. Ciononostante, egli ha
dichiarato che la sua azienda è pronta a fornire “10.000, 20.000 o 30.000 dosi,
quante ne saranno richieste”. Inoltre, con una produzione su grande scala si
prevede che i costi possano ridursi sensibilmente.
La
CIPLA (Chemical, Industrial & Pharmaceutical Laboratories) è stata fondata
nel 1935 dal dottor Khwaja Abdul Hamied. Nel corso dei suoi 65 anni di vita
l’azienda ha curato la coltivazione di piante medicinali e ha dato vita a
cinque impianti di produzione farmaceutica sparsi in tutto il paese. Tra i suoi
successi di maggior rilievo sono l’esportazione all’American Roland Corporation
di un farmaco contro l’ipertensione, lo sviluppo di due farmaci per la cura del
cancro ed oggi la produzione di una terapia retrovirale a tripla combinazione.
Nel suo centro di cura contro il cancro, fondato nel 1997 a Warje nei pressi di
Puna, la CIPLA offre un servizio gratuito ai malati terminali.
Nello
scorso biennio l’azienda ha visto un incremento del 20% delle esportazioni, in
modo particolare verso gli Stati Uniti e l’Europa. (F. G.)
Fonte:
Medici Senza Frontiere - CIPLA
Automobili
ecologiche negli Stati Uniti
Nella
sua guida annuale delle automobili e degli autocarri, l’American Council for an
Energy-Efficient Economy afferma che le automobili più ecologiche vendute negli
Stati Uniti sono entrambe prodotte dall’Honda. I gruppi hanno classificato più
di 1.000 veicoli dei modelli 2001 riscontrando che l’Honda Civic GX, alimentata
da gas naturale compresso, e l’Honda Insight, un ibrido gas-elettrico, sono le
più ambientaliste sulla strada. L’ibrido Toyota Prius è risultata essere la
terza. In fondo alla lista la GMC Sierra, la Dodge Ram Pickup, la Ford
Excursion ed un auto sportiva della Ferrari.
http://www.cnn.com/2001/TECH/science/02/08/green.cars/index.html
Londra,
16 febbraio – Il generatore di energia nucleare del Regno Unito, British
Energy, sta iniziando a sviluppare energia eolica in alto mare su larga scala
in associazione con Renewable Energy System, una delle più grandi compagnie di
energia eolica in Europa. Gli Amici della Terra hanno acclamato l’annuncio
dello scorso giovedì come “una vittoria del buon senso”…
L’annuncio
segue l’apertura dello scorso dicembre del Blyth Offshore Wind Project
nell’Inghilterra nordorientale. Il progetto di 4 milioni di sterline (5,8
milioni di dollari), un chilometro al largo del Porto di Blyth, non costituisce
soltanto il più grande impianto in mare aperto mai eretto, ma è il primo ad
essere costruito in una posizione così ardua, esposta alle piene forze del Mare
del Nord.
Il
progetto è stato sviluppato dalla Blyth Offshore Wind Limited, un consorzio
costituito da Powergen Renewables, Shell, Nuon ed AMEC Border Wind. I lavori
sono iniziati a luglio, con la compagnia di energia eolica danese Vestas, la
AMEC Marine, la Seacore e la Global Marine System come principali appaltatori.
Cina:
nei ristoranti bastoncini riutilizzabili
6
febbraio - Più di cento ristoranti di Pechino a gestione statale hanno promesso
questo mese di “passare al verde” ed iniziare a lavare e riutilizzare i
bastoncini. Il governo federale cinese sta valutando l’ipotesi di una tassa sui
bastoncini usa e getta, e Shanghai ed altre città stanno considerando l’idea di
bandirli.
Gli
ambientalisti affermano che i cambiamenti indicano che i cittadini cinesi
stanno iniziando a rendersi conto che le loro decisioni di consumatori incidono
sull’ambiente. La Cina attualmente cestina circa 45 miliardi di paia di
bastoncini all’anno, provenienti da ben 25 milioni di alberi. Kang Dahu, un
volontario di 22 anni attivo nei gruppi verdi, ha detto: “Immaginate, tra
qualche anno, quando i miei nipoti mi chiederanno cosa ne sia stato di tutti
gli alberi cinesi, ed io dovrò rispondere: ‘li abbiamo ridotti in bastoncini’.
Non è penoso?”.
http://washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A3296-2001Jan30.html
Pubblicità
dei gruppi ambientalisti
Allo
scopo di mantenere l’interesse del pubblico ed accrescere la loro base
associativa, i gruppi ambientalisti sono costretti a diventare sempre di più
dei sofisticati agenti di mercato. Per esempio, la Nature Conservancy sta
spendendo 1 milione di dollari per sperimentare annunci pubblicitari su televisione e stampa nei quali figura
Paul Newman a Portland (Oregon), Denver (Colorado) e Charlotte (North
Carolina). La National Wildlife Federation si è recentemente unita alla
McDonald’s per una promozione di Happy Meal. La NWF ha anche prestato il suo
nome per una promozione presso le stazioni di servizio della BP/Amoco: quando i
clienti acquistano almeno otto galloni di benzina, ricevono anche animali
imbottiti (Amici della Natura in pericolo!) con il logo della NWF ed il
messaggio che le aziende di carburante fossile contribuiscono al riscaldamento
globale.
http://www.oregonlive.com/news/index.ssf?/news/oregonian/01/02/lc_21brand05.frame
Valutazione del mercurio tra le decisioni
chiave prese dal Consiglio direttivo UNEP
Nairobi,
9 febbraio – È stato annunciato oggi che sarà intrapreso dal Programma delle
Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) uno studio globale sugli impatti ambientali
e sanitari del mercurio.
Quella
dello studio, che effettuerà anche una valutazione dell’efficacia del costo delle
misure e delle tecnologie contro l’inquinamento da mercurio, è stata una delle
molte importanti decisioni adottate alla chiusura della 21° sessione del
Consiglio direttivo dell’UNEP.
E’
stato anche deciso di “costituire un gruppo intergovernativo aperto di ministri
o loro rappresentanti” allo scopo di esaminare come rinforzare il governo
ambientale internazionale e i finanziamenti all’UNEP in vista del Summit
Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile che si terrà a Johannesburg nel 2002.
Il
primo incontro del nuovo gruppo avrà luogo entro tre mesi e probabilmente
coinciderà con l’incontro della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile che si
svolgerà ad aprile a New York.
Esplorate la realtà virtuale ambientale
su UNEP punto net
Nairobi,
8 febbraio – Il lancio odierno da parte dell’UNEP di un nuovo sito web
ambientale interattivo (http://www.unep.net)
conosciuto come “UNEP punto net” fornirà un’ampia serie di soluzioni di
gestione ambientali. Il portale offrirà un forum per l’esame tra tecnici e
scienziati, una scorta di chiavi su argomenti ambientali per la comunità
globale e lo scambio di idee, informazioni e dati.
Sviluppato
con partner industriali, accademici, governativi e delle ONG, UNEP.NET è una
rete di informazioni ambientali reperibile su Internet, o meta-sistema (sistema
di sistemi). Questo riunirà nuove
strutture di informazioni integrate e dati di facile accesso ed armonizzati per
sostenere valutazioni e decisioni nell’intero sistema internazionale, incluse
le attività di valutazione proprie dell’UNEP. Ridurrà inoltre le incombenze dei
rapporti nazionali.
San
Paolo, Brasile, 16 febbraio – Alla Shell Chemicals del Brasile è stato ordinato
ieri dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente dello Stato di San Paolo di
ripulire un area di 90 chilometri a est di San Paolo dove la società ha
prodotto pesticidi tossici tra gli anni ’70 e ’80.
Alla
compagnia sono stati concessi 30 giorni dall’Agenzia per la Protezione
dell’Ambiente dello Stato di San Paolo per presentare un piano di
decontaminazione per i pesticidi aldrina,
dieldrina ed endrina che stanno
inquinando l’acqua ed il suolo del luogo. Al sindaco di Paulinia, la città dove
è situato l’impianto dei pesticidi, è stato richiesto dal suo segretario per
l’ambiente di evacuare l’area.
L’8
febbraio, sedici anni dopo la chiusura della fabbrica di pesticidi, la Shell ha
ammesso di aver contaminato le falde acquifere e la comunità.
http://www.oneworld.net/anydoc2.cgi?url=http%3A%2F%2Fens%2Elycos%2Ecom%2F
Greenpeace:
flottiglia 2001 per un Mare di Tasmania
libero dal nucleare
Sidney,
8 febbraio 2001 - Una flottiglia di 7 yachts provenienti dall’Australia e dalla
Nuova Zelanda ha lasciato il porto per veleggiare verso il Mar di Tasmania,
dove protesterà sull’uso dell’Oceano Pacifico e del Mar di Tasmania come via
nucleare di trasporto del plutonio verso il Giappone. “Proviamo a fermare
questi trasporti marittimi che stanno prendendo posto nel mondo e a rompere il
ciclo nucleare entro cui il mondo è bloccato”, ha comunicato Henk Haazen,
comandante del Tiama.
I governi di molti paesi si oppongono
a queste spedizioni di plutonio e di scorie nucleari dall’Europa al Giappone. Queste
spedizioni pongono rischi significativi all’ambiente e alla salute delle
persone lungo la rotta. Mentre decine di paesi costieri saranno messi in
pericolo da questi trasporti, i loro governi non sono stati consultati circa la
rotta, le misure di sicurezza, o specifici programmi in caso di emergenza.
www.greenpeace.org/~nuclear/transport/mox00/
A&N Nuova rete da pesca rispetta le creature
marine
La
maggior parte delle reti marine non discrimina quando raccoglie la pesca:
annualmente, il quantitativo complessivo di pescato non intenzionale è di
oltre 44 miliardi di libbre, e sono
catturati non intenzionalmente in tutto il mondo circa 80.000 cetacei, uccelli
marini e tartarughe marine.
La
nuova rete (sviluppata dall’Atlantic Gilnet di Gloucester, Massachusetts), che
assomiglia ed appare come una normale rete, contiene una sostanza – solfato di
bario – che, aggiunta al nylon,
riflette i suoni in serie usati dagli animali come eco-scandaglio, limitando la
cattura ai pesci non provvisti di segnale. Una versione di questa rete colorata
di blu ha il beneficio aggiunto di ridurre numericamente la cattura degli
uccelli marini, secondo il ricercatore scientifico Edward Trippel del Dipartimento
Canadese di Pesca e degli Oceani alla Stazione Biologica di Sant’Andrea.
“Potrebbe
essere una soluzione mondiale”, asserisce il ricercatore David Potter del
Servizio di Pesca della Marina Nazionale.
http://www.enn.com/news/enn-stories/2001/02/02192001/gillnets_41948.asp
Generatori
eolici nella base antartica australiana
Gli
scienziati della Australian Antarctic Division progettano di alimentare le loro
basi antartiche con generatori eolici giganti e asseriscono che, se le turbine
a vento sopravvivono al freddo, l’energia eolica potrebbe sostituire i
convenzionali generatori a diesel in tutte le basi dell’Antartide. Diverse basi
antartiche hanno piccole turbine a vento per la ricarica delle batterie, che
generano soltanto circa 10 kilowatt/ora, mentre i generatori eolici giganti
progettati dall’Australia dovrebbero generare ognuno 280 kilowatt/ora. “In
termini di vento annuale probabilmente è il migliore del mondo. Ci sono venti
altamente costanti” ha detto Peter Magill, funzionario della Divisione.
http://www.enn.com/news/wire-stories/2001/02/02142001/reu_wind_42004.asp
Novità
dall’EPA: nuova valutazione sulla tolleranza ai pesticidi e nuova registrazione
L’
EPA (’Ufficio dei Programmi per i Pesticidi) sta rivedendo i vecchi pesticidi
(quelli registrati antecedentemente a novembre 1984) nell’ottica del FIFRA
(Regolamento federale sugli insetticidi, fungicidi e roditoricidi) per
assicurare che essi corrispondano agli standards regolamentari e scientifici
attuali. Questo processo, chiamato riregistrazione, considera la salute umana e
gli effetti ecologici dei pesticidi e si risolve in azioni che riducano i
rischi degli effetti collaterali.
http://www.epa.gov/epahome/whatsnew.htm
http://www.epa.gov/pesticides/op/
Bloccata
nave carretta: amianto a bordo
16
febbraio - L’Olanda, sospettando che volesse raggiungere l’India per essere
demolita, ha bloccato una nave battente bandiera di Mauritius che stava per
lasciare il paese. La Sandrien, un cargo di 560 piedi, usata per il trasporto
chimico e di melassa, contiene amianto, metalli pesanti ed altri materiali
tossici. Il ministero dell’ambiente asserisce che se la nave avesse avuto il
permesso di salpare, sarebbe stato violato un regolamento dell’Unione Europea
del 1999 che rende effettivo il divieto della
Convenzione delle NU di Basilea riguardante gli stati industrializzati
che esportino rifiuti rischiosi nei paesi in via di sviluppo. Questo caso dà un
chiaro messaggio all’industria navale, che non può scaricare le sue navi
tossiche in Asia.
http://www.msnbc.com/news/531882.asp
“Il fattore umano” è elemento chiave per fusioni aziendali di successo
Ginevra,
5 febbraio – Secondo un rapporto ILO
emesso oggi a Ginevra in un incontro tripartito di esperti dell’industria, la
lunga ondata decennale di fusioni e acquisizioni (M&A) che sta trasformando
i settori dei servizi bancari e finanziari sta accelerando l’aumento generale
della disoccupazione in un’industria che è stata tradizionalmente
caratterizzata da stabilità e da impiego sicuro. Malgrado la vasta gamma di
attività di M&A durante l’ultima decade, il rapporto fa notare che “due
terzi della M&A hanno fallito nel raggiungimento dei loro obiettivi”
nonostante le forti perdite di posti di lavoro e le radicali ristrutturazioni
organizzative intraprese.
Troppo
spesso, afferma il rapporto, la ricerca di maggiori benefici ed efficienza
rischia di “essere annullata dalla incrementata complessità e dalle perdite
relative ad organizzazioni mastodontiche, mentre le difficoltà di adeguata
integrazione culturale ed altri fattori umani nell’integrazione di imprese
coalizzate sono spesso sottovalutate”.
Il
rapporto attribuisce la maggior parte dei fallimenti delle attese per le
M&A alla superficialità nel trattare il licenziamento delle risorse umane
in esubero, che può minare seriamente il morale e la capacità operativa degli
impiegati. Tra le conseguenze delle attività di accorpamento riguardante la
forza lavorativa nel settore finanziario che permane dopo la ristrutturazione,
il rapporto cita “la minore sicurezza del posto di lavoro, l’incremento del
peso lavorativo, l’ansietà e lo stress”, tutti fattori che in un clima
intensamente competitivo possono condizionare negativamente l’efficienza
lavorativa.
L’annuncio
di un nuovo servizio pubblico delle NU mira al traffico di donne
Vienna,
2 febbraio – L’annuncio di un nuovo servizio pubblico delle NU mette in luce la
penosa realtà che sottende le promesse nel traffico umano fatte alle giovani
donne su attraenti lavori in altri paesi. Lo spot televisivo, creato
dall’Ufficio delle NU di Vienna per il controllo delle droghe e per la
prevenzione dei crimini (ODCCP), usa musica potente ed immagini di donne da
vari paesi per sottolineare i molti pericoli che molti esperti chiamano col
nome di “schiavitù moderna”.
Secondo
l’ODCCP, più di 700.000 donne e bambini sono comprati e venduti ogni anno per
sfruttamento sessuale e lavori forzati. I trafficanti, spesso legati a
organizzati gruppi criminali, fanno presa su una mancanza di consapevolezza e
sui sogni di migliori condizioni di vita. Dai villaggi himalayani fino alle
città dell’Est Europeo, donne e ragazze sono adescate dalle prospettive di un
lavoro ben remunerato all’estero come donne di servizio, cameriere o lavoratrici
di fabbrica. Lo spot dell’ODCCP mostra ciò che molte donne ben presto saranno
costrette a subire: i loro documenti spariranno, saranno forzate ad allinearsi
con le minacce e con la violenza ai voleri dei loro aguzzini ed inoltre la
maggior parte o tutto il denaro da loro guadagnato passerà nelle mani dei loro
criminali padroni. Due video clips di 30 e di 60 secondi possono essere
visionate e ordinate per essere trasmesse al sito: www.odccp.org
http://www.undcp.org/press_release_2001-02-02_1.html
Il
direttore generale dell’UNESCO
enfatizza il ruolo della condivisione di informazioni e dell’educazione
sulla tutela dell’ambiente
Nairobi
(Kenya), 9 Febbraio –
Nel parlare alla ventunesima sessione del Consiglio direttivo del Programma
ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) e del Foro ministeriale globale per l’ambiente a Nairobi,
il direttore generale dell’UNESCO
Koichiro Matsuura ha oggi enfatizzato l’importanza di condividere le
informazioni sull’educazione
e sul settore scientifico per sostenere la volontà politica necessaria per
affrontare la sfida della protezione ambientale.
Prima
di passare in rassegna le attività dell’UNESCO e la cooperazione con l’UNEP nella
protezione ambientale, Koïchiro Matsuura ha notato che, dieci anni dopo il
convegno sulla Terra tenutosi a Rio, le nazioni del mondo non hanno ancora
realizzato ciò che esse avevano promesso di fare per l’ambiente. Egli ha
spiegato che “una
volontà politica insufficiente e talvolta l’esitante coinvolgimento dei cittadini” giocano un ruolo
importante in questo fallimento ed ha messo in risalto “la necessità di un
maggiore impegno in favore dell’educazione
e dell’informazione”.
http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2001/01-20e.shtml
Il direttore generale esalta il ruolo dell’educazione alla pace all’inaugurazione di una cattedra dell’UNESCO all’Università dell’Ulster.
Parigi, 7 febbraio –
In occasione dell’ultima giornata della
sua prima visita ufficiale al Regno Unito da quando assunse l’incarico
nel Novembre 1999, il direttore generale Koïchiro Matsuura ha oggi
messo in rilievo l’importanza dell’educazione
nella costruzione della pace e della democrazia, all’inaugurazione
formale della cattedra UNESCO in Educazione al Pluralismo, Diritti umani e
Democrazia all’Università dell’Ulster a Coleraine
All’inaugurazione,
tenutasi alla presenza di Sean Farren, ministro dell’Alta
Educazione del Nord Irlanda, Matsuura ha espresso soddisfazione riguardo le
attività della cattedra che iniziò ad essere operativa circa un anno fa,
dicendo che “essa ha effettuato un rilevante sostegno
educativo nell’instaurazione di una rete mondiale di cultura
e di pace”. Ma egli ha insistito dicendo che: “assicurare
la pace non è soltanto prevenire nuovi conflitti ma anche curare le ferite
delle guerre passate”. Matsuura ha detto
che: “è dovere dell’UNESCO incoraggiare la
costruzione della pace, iniziando dalle fondamenta, incoraggiando l’emergere
di una autentica cultura pacifica tra i cittadini le cui legittime differenze
siano riconosciute ed apprezzate, in concomitanza alla loro eguale e
assolutamente essenziale dignità umana”.
Dal
mese di marzo 'Volontari nel mondo-FOCSIV', la Federazione di 52 Organismi da
sempre impegnati nella promozione dei valori del volontariato internazionale
cristiano, presenta 'Volontari per lo Sviluppo' la rivista comune realizzata
dalla Federazione insieme agli Organismi associati Accri, Aspem, Cefa, Celim
Mi, Cisv, Cmsr, Cvm, Essegielle, Fontov, Lvia, Mlal, Mlfm. La rivista – che già
esisteva come espressione di alcuni Organismi, tra cui il Ccm di Torino – è ora
un mensile realizzato grazie all’unione delle rispettive forze, mediante il
quale viene proposto uno strumento di comunicazione incisivo dedicato a
tematiche quali il volontariato internazionale, la solidarietà, la
cooperazione. Finalità generale di questo progetto editoriale è promuovere
l’informazione sui problemi mondiali e dare spazio alla voce diretta delle
popolazioni del Sud del mondo, dedicando particolare rilievo ad articoli di
giornalisti ed esperti di questi Paesi. L'iniziativa editoriale verrà presenta
a Roma lunedì 26 febbraio alle ore 11:00 in via degli Astalli 17. (Per
informazioni: tel.: 06. 687.78.67 – 687.77.96; fax: 06.687.23.73; e-mail:
focsiv@glauco.it)
La costruzione di un mondo giusto e pacifico spetta all’uomo, così come la sua distruzione potrebbe essere determinata dall’uomo stesso.
In un ambito democratico che tende ad assegnare al cittadino-elettore una crescente responsabilità degli indirizzi di sviluppo sociale, la formazione di un’opinione pubblica consapevole a tutto campo dei principali avvenimenti che si verificano nel mondo è la chiave per indirizzare gli sforzi dell’umanità verso un villaggio globale basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione, qualità fondamentali per lo sviluppo di una vita sociale responsabile e sostenibile.
In questa prospettiva, l’importanza dei media è fondamentale, e la conseguente responsabilità sociale degli editori non può più essere basata sull’unico elemento finora indiscusso: la ricerca dell’utile aziendale attraverso la massima diffusione possibile del mezzo di comunicazione. Questo obiettivo ha sinora prevalso su ogni altra considerazione, sottraendo di fatto i media alla responsabilità della formazione di un’opinione pubblica consapevole ed equilibrata.
Nel perseguire il massimo utile aziendale possibile, i media hanno posto l’accento sulla diffusione di notizie sensazionali e drammatiche, che fanno leva sulle caratteristiche di un pubblico visto come groviglio di emozioni e mortificano l’interesse di altra parte di pubblico, che della vita e dell’informazione che la descrive ha una visione affatto diversa. Questa situazione nel mondo dell’informazione è l’evidenza la più clamorosa di un’attività umana che, con alcune illuminate eccezioni, sacrifica la qualità e l’equilibrio sull’altare della quantità e del profitto immediato, ignorando peraltro quelle responsabilità di ordine etico che quella stessa attività di per sé implicitamente conferisce.
Oggi, però, i media non possono più continuare a trascurare gli avvenimenti positivi e costruttivi di quella parte di umanità – stimata tra il 10 e il 15 per cento di cittadini-elettori-contribuenti nei paesi sviluppati – che ha ormai assunto comportamenti sociali in sintonia con i valori fondanti di uno sviluppo sociale equo e sostenibile. Dare voce anche agli avvenimenti che nel mondo evidenziano la risposta dell’umanità ai maggiori problemi del nostro tempo, è una responsabilità dei media non più procrastinabile per consentire all’opinione pubblica di formarsi sulla base di una gamma di informazioni rispondente a tutti gli aspetti della realtà in cui viviamo.
Pertanto, come è costume per molte altre categorie di forte rilevanza nella vita sociale, l’opinione pubblica costituita da quel 10-15 per cento di popolazione orientata alla costruzione di un villaggio globale giusto e sostenibile chiede ai media di adottare e rispettare il codice deontologico qui riportato.
Codice Deontologico dei
Media
l’informazione su ogni aspetto della realtà in cui viviamo.
considerazione di tutto il pubblico.
modo da rispettare il diritto di conoscenza di gruppi sociali rilevanti.
i componenti della realtà stessa nella misura in cui la determinano.
avvenimenti nei comportamenti determinanti dell’uomo.
riportati anche nell’ottica della loro rispondenza ai principi di
responsabilità e di ricerca del bene comune.
risalto le interrelazioni tra gli avvenimenti mondiali più significativi.
Il Codice Deontologico dei Media verrà presentato agli editori di stampa, radio e televisione nel mondo quando sarà stato sottoscritto da un gran numero di firmatari appartenenti a:
- agenzie delle Nazioni Unite;
- organizzazioni non governative;
- associazioni di volontariato;
- giornalisti per i quali il mandato dell’editore rappresenta un freno;
- editori illuminati che hanno già espresso sintonia con i valori del Codice.
Per esprimere il vostro sostegno a questa iniziativa, includete i vostri dati qui sotto e inviate questa pagina a Good News Agency, s.tripi@tiscalinet.it
Sottoscrivo il Codice Deontologico dei Media:
Nome e cognome
Organizzazione (nome e indirizzo, anche quello e-mail)
Posizione nell’organizzazione
Data
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