Settimanale - anno II, numero 13 –
27 luglio 2001
Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 265/2000 del 20-6-2000
Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie positive e costruttive
da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni
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Ente Morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999.
L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e sostiene le attività del
Lucis Trust, di Radio For Peace International, del Club di Budapest ed altre
organizzazioni che promuovono una cultura della pace nella prospettiva del
‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.
L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.
Sommario:
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Legislazione internazionale
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Salute
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Diritti umani
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Scienza e tecnologia
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Economia e sviluppo
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Ambiente e natura
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Solidarietà
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Cultura ed educazione
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INTERVISTA
AL DIRETTORE GENERALE DELLA FAO JACQUES DIOUF
(TOP)
21-22
luglio, Genova: una nuova opinione pubblica cerca di esprimersi
A
Genova, per il G8, oltre 200.000 persone hanno tentato di esprimere il dissenso
dell’opinione pubblica verso quegli effetti negativi che snaturano il processo
di globalizzazione. Infiltrati tra loro, poche migliaia di violenti di
professione hanno fatto degenerare la manifestazione in una assurda guerriglia
urbana. Così, quella che avrebbe potuto essere l’evidenza di un’opinione
pubblica forte delle proprie idee, è stata trasformata in una reazione a catena
di violenza che ha fatto due dolorosissime vittime: una giovane vita, e la
forza della ragione. Al tempo stesso, questi eventi dolorosi dimostrano che, in
un mondo interdipendente, l’opinione pubblica può essere fermata soltanto
temporaneamente. (s.t.)
Genova, 22 luglio – A seguito del
comunicato finale diramato alla conclusione dei lavori del G8, Volontari nel
mondo – FOCSIV (la Federazione di 52 Ong di volontariato internazionale)
considera un successo delle Ong il fatto che i due terzi del comunicato
riguardino l’approccio strategico alla riduzione della povertà nel mondo. “Il
riconoscimento da parte dei G8 delle proprie responsabilità per risolvere
alcuni dei grandi drammi del pianeta è un passo importante, anche se non sufficiente”,
dichiara il Direttore Generale della FOCSIV Sergio Marelli. “Occorrono misure concrete, strumenti e
risorse adeguate, tempi certi, obiettivi misurabili che non sembrano essere
stati chiaramente individuati nel corso dei lavori.”
Problemi
di estrema rilevanza quali la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza
alimentare per tutti, il rafforzamento dei sistemi sanitari locali, il blocco del commercio delle armi, le pari
oppor-tunità di accesso ai mercati per i Paesi poveri e, sopra tutti, la
definizione di regole e meccanismi democratici nella governance a
livello delle istituzioni internazionali non possono attendere oltre. Il
destino di milioni di poveri dipende da
una improcrastinabile maggior giustizia sociale.
La
costituzione del Fondo per la salute, la riduzione del debito per 23 Paesi
altamente indebitati, la proposta di un Piano per l’Africa, la riconferma
dell’adesione all’iniziativa europea “Everything but Arms” sono segnali
positivi, che però da soli rischiano di diventare gesti caritativi senza un
reale impatto sulle cause della povertà e della miseria.
“Fermo restando che
diversi passaggi del documento a nostro avviso destano preoccupazione e
necessitano di correttivi - conclude Sergio Marelli - ribadiamo la nostra
volontà di continuare il dialogo con le istituzioni nazionali ed
internazionali, soprattutto ora che si spegneranno i riflettori sul vertice dei
G8. L’impegno a promuovere soluzioni innovative basate su di un’ampia
partnership con la società civile e su
una cooperazione più accentuata con i Paesi in via di sviluppo contenuto nel
comunicato finale dei G8, se concretizzati costituiranno finalmente un passo
positivo nella direzione da sempre richiesta e sostenuta fortemente in
questi mesi di preparazione al vertice
di Genova”.
La Commissione Codex Alimentarius
discute sulla sicurezza dei cibi geneticamente modificati, approva i limiti di
tossina e linee guida per allevamento organico di bestiame
Ginevra,
6 luglio – L’Organizzazione delle N.U. per l’Alimentazione e l’Agricoltura
(FAO) e quella Mondiale della Sanità (OMS) hanno affermato oggi, in una
dichiarazione congiunta, che la Commissione Codex Alimentarius ha approvato i
primi principi globali per la valutazione della sicurezza dei cibi
geneticamente modificati, sui livelli massimi di determinate tossine
alimentari, e sulle linee guida per l’allevamento organico di bestiame.
La
Commissione Codex ha convenuto in linea di principio che la sicurezza del cibo
derivato dagli organismi geneticamente modificati (OGM) dovrebbe essere
sottoposta a test ed approvata dai governi prima dell’immissione nel mercato.
In particolare, i cibi OGM dovrebbero essere analizzati per il loro potenziale
di causare reazioni allergiche.
“Questo
è il primo passo globale verso la valutazione della sicurezza dei cibi
geneticamente modificati”, ha detto Gro Harem Brundtland, Direttore Generale
dell’OMS. “L’accordo internazionale su come effettuare la valutazione del
rischio dei cibi geneticamente modificati sarà di aiuto a tutti i paesi,
specialmente quelli in via di sviluppo,” ha aggiunto Brundtland. (...)
http://www.fao.org/WAICENT/OIS/PRESS_NE/PRESSENG/2001/pren0144.htm
L’UNDP amplia il suo programma contro le
armi leggere illegali
13
luglio – “L’UNDP sta intraprendendo un programma allargato della durata di tre
anni per aiutare l’iniziativa degli Stati contro le armi non legali”, ha
affermato oggi l’amministratore dell’UNDP Mark Malloch Brown a New York alla
prima UN
Conference on the Illicit Trade in Small Arms.
Oltre
a frenare i rifornimenti raccogliendo e distruggendo tali armamenti, l’iniziativa
è rivolta a ridurre la domanda offrendo alla gente posti di lavoro e sicurezza
e quindi un’ alternativa al conflitto e alla violenza. Svizzera, Belgio,
Norvegia, Corea del Sud e Regno Unito sono partner UNDP in questa impresa.
“Senza indirizzarci alle origini del conflitto, creando istituzioni in grado di
gestire il cambiamento e la fase di transizione e fornendo concreto sostegno e
opportunità ai poveri, la triste ma inevitabile realtà è che gli sforzi per un
disarmo duraturo non avranno successo”, ha detto Mr. Malloch Brown nella sua
dichiarazione. (...)
http://www.undp.org/dpa/index.html
Progetto legislativo
per la creazione di un Dipartimento per la Pace negli USA
Washington, DC, 11
luglio - Il membro del congresso americano Dennis Kucinich (D) ha presentato
oggi un progetto di legge per l’istituzione di un'agenzia a livello di ministero dedicata allo studio
delle risoluzioni dei conflitti e delle condizioni che conducono alla pace.
(…)
Il progetto di Kucinich
di creare un Dipartimento per la Pace considera le responsabilità individuali,
di gruppo e nazionali al mantenimento della pace come un principio basilare. Il
Dipartimento per la Pace si concentrerà sulle soluzioni pacifiche e non
militari dei conflitti, sulla prevenzione della violenza e sulla promozione
della giustizia e dei principi democratici per l'espansione dei diritti
umani. Si prevede la creazione di un'
Accademia per la Pace, simile alle cinque accademie militari già attive, i cui
laureati verrebbero poi inviati nelle zone calde del mondo per promuovere la
soluzione non violenta dei conflitti. (…)
http://www.house.gov/kucinich/action/peace.html
L'Associazione
Internazionale di Educatori per la Pace nel Mondo, durante la sua più recente
conferenza a Greenwich, Inghilterra, ha aggiunto un quarto Proclama al suo
programma per una Cultura di Pace.
In breve, esso esorta
tutti i governi a devolvere l'1% dei propri bilanci per la difesa per
contribuire alla creazione del Department of Peace. (Il Proclama sta
appoggiando attivamente l'iniziativa del membro del congresso Kucinich negli
Stati Uniti (…)
Un
rapporto delle Nazioni Unite vede il via libera ai farmaci generici contro
l’AIDS
17
luglio – In una sfida diretta all’industria farmaceutica mondiale, gli autori
di un nuovo rapporto delle Nazioni Unite invitano i paesi in via di sviluppo a
rafforzare le loro leggi nazionali in modo da permettere la produzione locale
di farmaci più economici contro l’AIDS. Tale opzione può essere portata avanti
legittimamente grazie a licenze obbligatorie [compulsory licensing], un
principio del commercio internazionale che permette ai paesi di “utilizzare
brevetti senza il permesso di chi li detiene in cambio di un ragionevole
diritto sulla vendita,” afferma il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2001,
pubblicato martedì scorso dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).
http://www.oneworld.net/ips2/july01/22_25_031.html
Bozza della convenzione sulla salvaguardia
del patrimonio culturale subacqueo
Parigi,
10 luglio –
Un passo importante è stato fatto per assicurare protezione ed impedire lo
sfruttamento commerciale del patrimonio sottomarino, ivi inclusi siti
archeologici e resti di navi che negli ultimi anni sono diventati accessibili a
cacciatori di tesori senza scrupoli. Gli esperti, scelti dai governi di quasi
90 paesi, hanno raggiunto un accordo questo fine settimana su una bozza della
convenzione mirante allo scopo.
Come
risultato di 4 anni di negoziati, la bozza sarà sottoposta il prossimo novembre
all'approvazione della Conferenza Generale dell’UNESCO. Il progetto
intende proteggere il patrimonio situato nelle acque territoriali degli stati,
quello situato lontano dalle coste, sulla piattaforma continentale, nelle Zone
Economiche Esclusive, come pure sui fondali profondi. Il testo concorda che la
salvaguardia in situ deve essere sempre la prima opzione. Prima di diventare una
convenzione internazionale, dovrà essere approvato da due terzi dei 188 Stati
Membri dell’UNESCO.
(…)
http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2001/01-81e.shtml
Governi, industrie e
gruppi ambientalisti dibattono sulla trasparenza nella nuova legge sulle
sostanze chimiche
Ginevra,
6 luglio – Un secondo ciclo di negoziati per elaborare una nuova legge
internazionale che richieda alle società di rendere di pubblico dominio le loro
emissioni inquinanti, si sta concludendo oggi con il patrocinio della Commissione
Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). La nuova legge sulle
sostanze chimiche rientrerà sotto la Convenzione UNECE di Aarhus, che si
propone di fornire al pubblico più informazioni e maggior voce in capitolo sui temi ambientali.
Secondo
la legge sulle sostanze chimiche, i paesi dovranno istituire inventari
sull’inquinamento, noti come registri di rilascio e trasferimento di sostanze
inquinanti (PRTRs). I PRTRs si sono già dimostrati estremamente efficaci nel
ridurre l’inquinamento, anche se essi disciplinano le informazioni relative
all’inquinamento e non l’inquinamento stesso. Ma rendendo di dominio pubblico
le informazioni sulle emissioni in modo sistematico, i PRTRs generano una
pressione pubblica rivolta a ridurre l’inquinamento.
Esperti
tecnici governativi, ONG e industrie hanno già avuto tre giorni (2-4 luglio
2001) di discussioni informali su temi come quelli inerenti a quali sostanze
chimiche dovrebbero essere protette, quali tipi di attività dovrebbero essere
oggetto del rapporto e fino a che punto i trasferimenti di sostanze inquinanti
tra compagnie dovrebbero essere presi in considerazione, come anche le
emissioni nell’ambiente. (…)
http://www.unece.org/press/pr2001/01env05e.htm
(TOP)
Senegal:
addestramento umanitario per i militari
13
luglio – Il Comando USA per l’ Europa ha reso noto che lunedì in Senegal è stata
avviata la prima ripresa a livello di brigata delle esercitazioni di
addestramento multinazionale sulle operazioni di mantenimento della pace e di
aiuto umanitario, nell’ ambito del programma statunitense di Iniziativa di
Risposta alla Crisi Africana (ACRI). L’addestramento di tre settimane si
concentra sulle operazioni e le regole di peacekeeping ed aiuto
umanitario, abilità degli ufficiali, pianificazione e coordinamento del
supporto amministrativo, operativo e logistico, così come sul processo decisionale
militare. ACRI è sponsorizzata dal Dipartimento di Stato USA.
(TOP)
La
dichiarazione del Segretario Generale dell'ONU all' Unione Africana
13
luglio - "Questo storico sforzo richiederà leadership, coraggio e volontà
di abbandonare le strade percorse in passato, se è vero che dobbiamo fare per
l'Africa ciò che l'Unione Europea ha fatto per l'Europa." Sono le parole di
Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, egli stesso nativo del
Ghana, rivolte alla nuova Unione Africana (AU), creata di recente per
rimpiazzare l'Organizzazione dell'Unità Africana (OAU).
Il
discorso di Annan si è tenuto in occasione del 37° summit dell'OAU, conclusosi
a Lusaka, Zambia, questa settimana, summit che ha preparato il terreno per il
periodo di transizione alla Unione africana. L'AU ha trovato la sua ispirazione
nell'Unione Europea, modellandosi sull'esempio di altre organizzazioni
continentali globali in Asia e in America.(..)
http://allafrica.com/stories/200107130178.html
16
luglio - Circa duemila sostenitori di Drop the Debt e di altre organizzazioni
collegate, come CAFOD, Christian Aid, Oxfam, e World Development Movement, sono
in viaggio verso l’Italia per prendere parte ad una protesta pacifica contro il
summit del G8 a Genova, durante il prossimo fine settimana. I gruppi hanno
ribadito il loro impegno per una protesta non violenta, e la maggior parte di
quanti stanno accingendosi ad andare si è dimostrata totalmente impermeabile a
speculazioni sulla violenza o su atti di vandalismo durante il viaggio.
Drop
the Debt condanna ogni forma di violenza. (…) Il fardello del debito a carico
dei paesi più poveri è stato un problema centrale alle annuali riunioni dei G8,
da quando 70.000 dimostranti sfilarono pacificamente per le strade di
Birmingham nel maggio 1998. Le dimostrazioni pubbliche in occasione dei summit
precedenti hanno costretto il G8 a rispondere sulla questione dell'annullamento
del debito, ma i G8 non hanno ridotto i debiti dei paesi più poveri in modo sufficiente.
Tra preoccupazioni per la sicurezza e speculazione, il G8 deve far proprie le
critiche dei dimostranti pacifisti: 19.000 bambini muoiono ancora ogni giorno a
causa del gravare del debito. Il G8 non può distogliere lo sguardo.(…)
Prestito IFAD di 14 milioni di dollari
per sostenere programma in Uruguay
Roma, 4 luglio – Un programma di 24,5 milioni
di dollari nella zona orientale della repubblica uruguayana, il “National
Smallholder Support Programme – Phase II” riceverà un prestito di 14 milioni di
dollari dal Fondo internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (IFAD). Un
accordo sul prestito è stato siglato oggi presso il quartier generale del Fondo
dall’ ambasciatore Julio Cèsar Lupinacci e da Mr. Lennart Båge, Presidente del
Fondo. (…)
Il
primo progetto finanziato dall’IFAD in Uruguay - PRONAPPA - si era concentrato nel creare un efficiente
servizio di assistenza tecnica e nell’istituire un sistema finanziario per il
credito e le garanzie. Il National Smallholder Support Programme – Phase II
(Pronappa II) è stato creato per un proseguimento della fase I in modo da
rinforzare le organizzazioni dei produttori locali, promuovere la
partecipazione di intermediari finanziari nel programma di credito e iniziare
un graduale processo di trasferimento e
privatizzazione dei servizi. (…) L’ obiettivo principale del Programma è quello
di contribuire ad alleviare la povertà contadina elevando i livelli di reddito
e gli standard di vita delle popolazioni rurali indigenti. (…)
http://www.ifad.org/media/press/2001/01-19.htm
Costa
d'Avorio: in ripresa la co-operazione con la UE
19
luglio - Il governo di Abidjan sta gradualmente riguadagnando la fiducia
dell'Unione Europea. Nel 1998 Bruxelles aveva ridotto drasticamente i
finanziamenti a causa del malgoverno locale, riducendoli ulteriormente l'anno
seguente in seguito al colpo di stato del 25 dicembre. La ripresa degli aiuti
finanziari da parte dell'Europa ha fatto seguito ad un'apertura politica da
parte delle autorità della Costa d’ Avorio. La graduale ripresa della
cooperazione è stata sensibilmente incoraggiata dalle elezioni dell'ottobre
2000, che hanno sancito il ritorno del potere civile, e dal corretto
svolgimento delle successive elezioni amministrative del 25 marzo, svoltesi
senza incidenti e con la libera partecipazione di tutti i partiti. Secondo
fonti ufficiali dell'Unione Europea, "alla luce dei progressi compiuti
verso la stabilità politica e sociale, l'assistenza finanziaria europea sarà
totalmente riavviata a gennaio del prossimo anno, quando i Quindici
ricominceranno a prendersi cura della Costa d' Avorio". Nei mesi scorsi,
il governo di Abidjan aveva ristabilito relazioni e cooperazione col Fondo
Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che avevano anch'essi isolato la
nazione africana alla fine del 1998. (BO)
http://www.misna.org/eng/default.htm
(TOP)
Nel
Mozambico continua la ricostruzione dopo le alluvioni
20
luglio – Dopo le alluvioni devastanti,
il Mozambico continua rapidamente la ricostruzione, con una spesa quest’anno di
oltre 190 milioni di dollari per sforzi tesi anche a ridurre la povertà
attraverso la promozione della crescita economica. Una grande conferenza tenuta
a Maputo la scorsa settimana con l’appoggio dell’UNDP (Programma delle Nazioni
Unite per lo Sviluppo) ha messo in evidenza il programma di riabilitazione del
governo per la regione centrale del paese.
Il
Presidente Joaquim Chissano ha aperto la Conferenza sulla ricostruzione
post-alluvione 2001 per il Mozambico
Centrale ringraziando i donatori per la loro risposta “pronta e generosa”
all’appello rivolto dal paese durante le alluvioni del 2000. Ha invitato i
partner per lo sviluppo a comprendere le difficoltà che il paese sta
affrontando, ed ha chiesto loro di rinnovare la loro generosità ed il loro
contributo per la ricostruzione e lo sviluppo della regione centrale. (…)
Le
risorse necessarie per l’attuazione del programma di ricostruzione per il 2001
sono stimate a 132 milioni di dollari. Si prevede che 36,4 milioni saranno
spesi per i settori sociali, 51,8 milioni per le infrastrutture di base per la
riabilitazione, 23,2 milioni per i settori produttivi e 20,3 milioni saranno
destinati a ridurre la vulnerabilità ai disastri nella regione centrale del
paese.
Il
Libano riceve una sovvenzione di 3,4 milioni di dollari per l’energia e
l’ambiente
19
luglio – Una sovvenzione di 3,4 milioni di dollari – il più grande contributo
singolo ambientale dell’UNDP al Libano – finanzierà una nuova iniziativa per
aiutare il paese a ridurre le emissioni di gas serra, a conservare l’energia e
a ridurre le spese energetiche del settore pubblico, così come delle attività
commerciali e delle abitazioni. (…)
Il
progetto quinquennale – finanziato nell’ambito della Global Environmental
Facility – sarà avviato nei prossimi mesi. Il suo costo totale di 4,9 milioni
di dollari sarà coperto congiuntamente dalla nuova sovvenzione dell’UNDP e dal
governo libanese, che ha stanziato un milione di dollari per la sua attuazione.
Altri 500.000 dollari saranno assicurati dall’UNDP che li otterrà da altre
fonti. (…)
Il
progetto aiuterà anche la riforma dell’amministrazione del Ministero attraverso
la costituzione di un Centro Libanese per la Pianificazione e la Conservazione
di Energia. (…)
http://www.undp.org/dpa/index.html
Guinea:
l'ICRC assiste gli ospedali
19
luglio - Anche se gli scontri militari che hanno scosso nei primi mesi
dell'anno la Guinea sud-orientale sono andati affievolendosi, la tensione
continua a permanere alta in quest' area di confine tra Liberia e Sierra Leone.
La settimana scorsa l'ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) ha
consegnato forniture mediche, inclusi medicinali, per un valore di 161.000
franchi svizzeri, a cinque ospedali e centri chirurgici a Kissidougou, Lola,
Yomou e Sanoyha.
In
aprile, l'ICRC ha organizzato due seminari sulla chirurgia di guerra a Conakry
e Nzérékoré, permettendo così a 70 tra chirurghi civili e militari di
migliorare la loro preparazione nella cura dei feriti a seguito di conflitti
armati. In maggio inoltre, due specialisti dell'ICRC, un chirurgo ed una
assistente anestesista, hanno offerto ulteriore addestramento pratico presso
l'ospedale di Kissidougou, la clinica medico-chirurgica Sanohya e l'ospedale
militare di Camp Samory Touré, a Conakry.
http://www.icrc.org/icrceng.nsf /
Kampala/Nairobi/Ginevra,
5 luglio –
Mercoledì L’UNICEF
ha compiuto un ulteriore passo per riunire 159 bambini congolesi con le loro
famiglie nella Repubblica Democratica Del Congo rimpatriando un primo gruppo di
bambini con un ponte aereo dall’Uganda
a Bunia, RDC. (…)
I
159 bambini sono stati sotto le cure e sotto la protezione dell’UNICEF-Uganda sin
dal Febbraio di questo anno, quando il governo dell'Uganda li ha consegnati. Prima
di essere rilasciati a UNICEF-Uganda, i bambini stavano subendo, dall’Agosto 2000,
addestramento politico e militare a Kyankwanzi. (…)
http://www.unicef.org/newsline/01prbunia1.htm
Rotary:
vittime della guerra in Sierra Leone trovano una nuova vita a New York
Staten
Island, New York, 22 luglio – L’ex Presidente Bill Clinton e la senatrice di
nuova nomina Hillary Rodham Clinton hanno partecipato oggi, insieme ad altre
celebrità, ad un pic-nic per la raccolta di fondi a favore di un gruppo di
vittime menomate dalla guerra in Sierra Leone condotte a New York ad opera di
alcuni Rotary Club locali. (…) Fin dal loro arrivo negli USA lo scorso
settembre, i sette bambini e due adulti hanno ricevuto arti artificiali e cure
mediche, spirituali e psicologiche. Ogni vittima è atterrita dalla brutalità
subita, ma tutte e sette si sono impegnate a dare il loro aiuto per fermare la
violenza. Il gruppo ha raccontato al Congresso americano e al Consiglio comunale
della città di New York gli orribili avvenimenti e le atrocità della guerra in
Sierra Leone. Nel portare alla luce le brutali tattiche di guerra, queste
vittime sono diventate obiettivi prioritari dell’ esercito ribelle e non
possono tornare dai loro parenti in patria. Però, grazie al Rotary e alla
comunità locale, il gruppo ha ritrovato salute e speranza nella sua nuova
patria.
Il
Rotary è un’organizzazione di dirigenti e professionisti affermati uniti
globalmente, che svolgono servizio umanitario per realizzare buona volontà e
pace nel mondo. I Rotariani sono circa un milione e duecentomila, soci di oltre
30.000 Rotary Club in 163 paesi.
Sierra
Leone: addestramento ai mestieri per i mutilati e rifugiati
13
luglio – Nel suo “Rapporto sulla Situazione Umanitaria” del 17 giugno – 10
luglio, l’OCHA (ong Cause Canada) ha reso noto che un totale di 400 mutilati e
persone con gravi lacerazioni stanno ricevendo addestramento a mestieri che spaziano
dalla fabbricazione di scarpe all’ amministrazione di base nell’ ambito di un
programma condotto dall’ONG Cause Canada. Nel frattempo, riferisce l’ OCHA, la
ONG italiana Emergency, specializzata nella chirurgia di urgenza e nel
trattamento di ferite da guerra, sta trasformando la ex clinica di Goderich,
appena fuori Freetown, in un centro di chirurgia ortopedica, dove fornirà anche
addestramento a personale sanitario in specializzazioni quali anestesia e
trattamento di cura intensiva.
(TOP)
Kinshasa/New
York/Ginevra, 5 luglio –
I paesi in conflitto dell’Africa
centrale hanno unito le forze per immunizzare ogni bambino sotto i cinque anni
contro la poliomielite, in un'alleanza senza precedenti contro la malattia
paralizzante. Ma oggi i leader umanitari, sanitari e politici hanno avvertito
che, affinché tutti i bambini siano protetti, ci deve essere il rispetto per la
pace durante questa campagna massiccia di immunizzazione.
Oggi
a Kinshasa, in una cerimonia speciale che ha inaugurato le Giornate per l’Immunizzazione Nazionale
(NIDs) nella regione, si sono uniti al presidente della Repubblica Democratica
del Congo, Joseph Kabila, gli ex rappresentanti del Congo, Gro Harlem
Brundtland, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità
(OMS), Ebrahim Samba, Direttore Regionale dell’ OMS per l'Africa e
Rima Salah, Direttore Regionale dell’UNICEF per l’Africa Occidentale e
Centrale. Le attività di immunizzazione implicano una stretta coordinazione tra
Angola, Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon, dove gli operatori
sanitari mirano ad immunizzare 16 milioni di bambini in soli cinque giorni. (…)
Decine
di migliaia di operatori sanitari e volontari busseranno ad ogni porta,
andranno in ogni battello, in ogni mercato e in ogni campo per vaccinare ogni
bambino sotto i cinque anni. Nella sola Repubblica Democratica del Congo
saranno impegnati più di 86.000 operatori sanitari. (…)
http://www.unicef.org/newsline/01pr58.htm
Prima presentazione internazionale al G8 di
Genova della Campagna per l’Accesso alle Medicine Essenziali
17 luglio - Médecins Sans Frontières (MSF) si
servirà della riunione del G8 a Genova per
la prima presentazione internazionale della mostra itinerante sulla
Campagna per l'Accesso alle Medicine Essenziali, chiamata "Fly Trap".
Fly Trap [trappola per mosche] permette ai visitatori un percorso simulato
attraverso malattie per le quali il trattamento è troppo costoso o non
esiste.
La Campagna di MSF si propone di evitare che i
medici debbano dire ai propri pazienti che essi stanno morendo a causa di
fallimenti del mercato o politici,
perché sono poche le medicine a prezzi abbordabili nei paesi in via di sviluppo
ed è carente la ricerca sulle malattie infettive.
Nella corsa ai preparativi del summit dei G8, MSF
fa appello ai leader presenti a Genova affinché elaborino una soluzione
sostenibile e a lungo termine per la crisi della mancanza di accesso alle
medicine. Nella speranza che essi facciano delle necessità delle milioni di
persone affette da malattie infettive
nei paesi in via di sviluppo una priorità mondiale (…)
http://www.msf.org/content/page.cfm?articleid=558E16A7-49A5-4D14-9D22D46864119E18
L’ODCCP presenta gli Andamenti Globali
2001 delle Droghe non Legali
Vienna, 3 luglio – Il divieto di coltivazione
in Afghanistan del papavero oppiaceo nella stagione agricola 2000-2001 ha
drasticamente ridotto la produzione mondiale di oppio. L’Afghanistan è stato
responsabile del 70 per cento della produzione mondiale di oppio nel 2000. Il
secondo più grande produttore di oppio è il Myanmar, con il 23 per cento della
produzione globale nel 2000, mentre altri paesi asiatici sono responsabili del
5 per cento e Colombia e Messico sono insieme responsabili del 2 per cento
della produzione mondiale nel corso dello stesso anno.
Questo
è uno dei punti di maggior rilievo del nuovo rapporto, Global Illicit Drug
Trends 2001, presentato oggi dall’ Ufficio delle Nazioni Unite per il
controllo della droga e la prevenzione del crimine (ODCCP), con sede a Vienna.
Questo
rapporto annuale è stato pubblicato a partire dal 1999, dopo la 20° sessione
speciale dell’Assemblea Generale ONU del 1998, nella quale gli stati membri
hanno concordato di compiere entro l’anno 2008 progressi significativi nei
confronti dell’offerta e della domanda di droghe illegali. L’ Assemblea aveva
concluso che tale obiettivo avrebbe potuto essere conseguito soltanto con un
approccio equilibrato, prestando alla domanda la stessa attenzione che
all’offerta e anche sulla base di valutazioni regolari del problema droga.
(...)
http://www.undcp.org/press_release_2001-07-03_1.html
L’ OMS e
grandi editori annunciano un importante passo in avanti nell'accesso a giornali
e riviste di argomento biomedico nei paesi in via di sviluppo
Londra,
9 luglio - L'Organizzazione Mondiale per la Sanità e i sei più grandi editori
di riviste e giornali medici del mondo annunciano oggi una nuova iniziativa che
permetterà a quasi 100 paesi in via di sviluppo di accedere a informazioni
scientifiche vitali che questi non avrebbero potuto altrimenti ottenere.
Quale
risultato dell’
accordo i sei editori permetteranno a circa 1000 giornali leader del mondo
medico e scientifico di diventare disponibili attraverso Internet a scuole
mediche e ad istituzioni di ricerca in paesi in via di sviluppo, a costo zero o
a prezzi estremamente ridotti. (…) Programmata per essere avviata nel
gennaio 2002, si prevede che l’iniziativa
possa durare per almeno 3 anni, nel corso dei quali ne verranno valutati i
progressi. Essa gioverà ad accademie ed istituti di ricerca che dipendono dall’ accesso tempestivo
a riviste e giornali biomedici. (…)
L'iniziativa
è un passo importante nell'istituzione della rete Health InterNetwork, un
progetto presentato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan al
Millennium Summit delle Nazioni Unite lo scorso anno. Condotto dall’ OMS,
Health InterNetwork ha lo scopo di rafforzare i servizi sanitari pubblici
fornendo ad operatori sanitari pubblici, ricercatori e legislatori, l’ accesso
ad informazioni sanitarie di alta qualità, rilevanti e tempestive, attraverso
un portale Internet. Inoltre essa mira a rendere più efficienti la
comunicazione e le rete di contatti. Come componenti chiave, il progetto
fornirà addestramento, informazioni ed applicazioni di tecnologia della
comunicazione per la salute pubblica. (…)
http://www.who.int/inf-pr-2001/en/pr2001-32.html
Fistola ostetrica: le Nazioni Unite e
gli Ostetrici Internazionali si incontrano per combattere la malattia nascosta
16
luglio –
Il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA) e la Federazione
Internazionale di Ostetrici e Ginecologi (FIGO) si incontrano questa settimana
a Londra per discutere il problema della fistola ostetrica, una malattia
trascurata con conseguenze fisiche e sociali gravi che affligge donne giovani
in paesi in via di sviluppo. La riunione sarà tenuta nel centro di Londra tra
il 18 e il 19 luglio e riunirà esperti di fistola ostetrica provenienti
dall'Africa, dal Regno Unito e oltre. (…)
La
fistole ostetriche erano comuni in tutta l’Europa ed il Nord America fino alla
metà del ventesimo secolo, ma ora non se ne sente più parlare nei paesi
sviluppati. Le fistole ostetriche si rilevano molto spesso tra donne molto
povere e in modo sproporzionato tra le adolescenti. Le ragazze giovani sono
spesso non pienamente sviluppate al momento della loro prima gravidanza. Il
matrimonio in giovane età, la denutrizione e la difficoltà di accesso alle cure
ostetriche d’emergenza
conducono all’esito
delle fistole ostetriche. (…)
La
fistola può essere risolta chirurgicamente, ma la chirurgia efficace richiede
un chirurgo addestrato ed adeguate cure postoperatorie. L'operazione costa
circa 150 dollari, cifra che va oltre le possibilità delle donne affette. Ci
sono attualmente due centri in Africa che si stanno specializzando nella cura
delle fistole, uno in Addis Abeba (Etiopia) e l'altro in Nigeria
Settentrionale.
La
riunione di Londra mira a raccogliere fondi per l’addestramento del
personale e per le apparecchiatura per gli ospedali in Etiopia e in Nigeria.
Mira anche ad aumentare la consapevolezza degli effetti della fistola e la
possibilità del trattamento per le donne che soffrono di questa grave malattia.
(…)
http://www.unfpa.org/news/pressroom/2001/obfist.htm
La
Banca Mondiale concede oltre 100 milioni di dollari in prestito a Nigeria e
Burkina Faso per l’HIV/AIDS
10
luglio – La Banca Mondiale darà in prestito alla Nigeria e al Burkina Faso più
di 100 milioni di dollari per combattere l’HIV/AIDS nell’ambito del proprio
Programma HIV/AIDS per la Regione Africana, del valore di 500 milioni. I
prestiti senza interesse, che saranno concessi per mezzo dell’Associazione per
lo Sviluppo Internazionale della Banca Mondiale, saranno dedicati ad aumentare
progressivamente le strategie di prevenzione contro l’HIV/AIDS già stabilite dai
governi dei due paesi.
(TOP)
Rapporto
suggerisce di sfruttare le tecnologie dell’era
della rete per ridurre la povertà
11
luglio – Le nuove tecnologie dinamiche, dalla rivoluzione digitale alla
biotecnologia, possono fornire un enorme balzo in avanti per sconfiggere la
povertà, ma per realizzare questo potenziale sono necessarie non soltanto le
forze del mercato ma anche intelligenti politiche pubbliche. Sakiko
Fukuda-Parr, Direttrice dell’Ufficio dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite
per lo Sviluppo) per il Rapporto sullo Sviluppo Umano, ed autrice principale
del rapporto, ha espresso questo messaggio chiave nel Rapporto sullo Sviluppo
Umano 2001 durante un discorso tenuto ieri presso la London School of
Economics. L’evento faceva parte di una dozzina di avvenimenti che hanno avuto
luogo in tutto il mondo per segnare il debutto del rapporto, il cui lancio
principale a livello internazionale è avvenuto ieri a Città del Messico. “Il
mercato da solo non porterà i benefici del progresso tecnologico alle persone e
ai paesi poveri,” ha detto Fukuda-Parr, “al contrario, è probabile che li
ignori solo per il fatto che non costituiscono un mercato.”
Un
maggiore investimento pubblico nella ricerca e lo sviluppo è una chiave per
riorientare le politiche, ha aggiunto, sottolineando che dei 70 miliardi di
dollari annui dedicati alla ricerca globale per la salute, soltanto 300 milioni
sono spesi per l’HIV/AIDS e 100 milioni per la malaria, due delle malattie più
devastanti. Fukuda-Parr ha fatto notare che i paesi hanno bisogno di adottare
politiche nazionali volte ad incitare l’innovazione tecnologica. (…)
http://www.undp.org/dpa/index.html
USA:
rapporto evidenzia risultati positivi degli sforzi per la conservazione e
l’efficienza dell’energia
18
luglio – Uno studio condotto dall’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati
Uniti ha rilevato, troncando una discussione aperta dall’ amministrazione Bush,
che la ricerca federale e gli sforzi per migliorare la conservazione ed
l’efficienza energetica hanno prodotto
rilevanti guadagni sia dal punto di vista ambientale che economico.
L’accademia ha emesso ieri un rapporto dettagliato su come i 13 miliardi di
dollari di investimenti federali dal 1978 ad oggi abbiano resi 40 miliardi. Circa tre quarti dei benefici economici
sono derivati da tre programmi da cui sono scaturiti compressori maggiormente
efficienti per frigoriferi e congelatori, livellatori per luce fluorescente, e
vetro per finestre resistente al calore; l’insieme di questi programmi è
costato soltanto 11 milioni di dollari. (…)
http://www.latimes.com/news/science/la-000058703jul18.story?coll=la%2Dnews%2Dscience
http://www.msnbc.com/news/601468.asp
http://www.gristmagazine.com/grist
Washington, USA, 19 luglio – EPA (l’Agenzia per la protezione
ambientale degli Stati Uniti) ha emesso tre nuove regole sui cosiddetti PIP
(protettivi incorporati nelle piante).
I PIP sono sostanze che permettono alla pianta di autoproteggersi da
infestazioni, come insetti, virus e funghi, poiché la pianta produce il suo proprio pesticida. “C’è stato un
processo aperto e chiaro di consultazione scientifica e pubblica”, dichiara
Christie Whitman, Amministratore dell’EPA. Secondo le regole, i PIP costruiti
geneticamente dovranno soddisfare degli standard federali di sicurezza rigorosi
come quelli usati per la registrazione dei pesticidi tradizionali.
I documenti sono disponibili in : http://www.epa.gov/scipoly/new.htm wetmill18.PDF
http://www.epa.gov/pesticides/biopesticides/
AEP ingrandisce il progetto eolico nel Texas
occidentale
New
York, 20 luglio – L’ AEP (Energia Elettrica Americana) asserisce che aumenterà
di 20.000 kilowatts il progetto di energia eolica a Trent Mesa, vicino ad
Abilene, Texas,. Il potenziamento progettato aggiunge 13 turbine eoliche alle
87 già installate a Trent Mesa, e aumenta l’investimento totale dell’AEP nel
progetto a circa 160 milioni di dollari. Quando completato, l’impianto fornirà
150.000kW.
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm?newsid=11691&newsDate=20-Jul-2001
(TOP)
Maurice F. Strong, fondatore del Consiglio per la Terra, ha annunciato il 12 luglio la nomina dell’ambasciatore Frans van Haren a Presidente e Amministratore Delegato dell’Istituto del Consiglio per la Terra. All’ambasciatore van Haren, che attualmente ricopre la carica di ambasciatore dell’Olanda in Brasile, è stata concessa una licenza straordinaria di quattro anni dal suo governo per dirigere il Consiglio della Terra in un periodo in cui la problematica dello sviluppo sostenibile e dell’alleviamento della povertà sta ricevendo nuova attenzione in vista del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile che si terrà a Johannesburg nel 2002. Maurice Strong continuerà ad essere attivamente coinvolto quale Presidente della Fondazione del Consiglio per la Terra, ombrello legale del Consiglio.
Il
Consiglio per la Terra fu fondato nel 1992 per promuovere l’esecuzione degli
accordi raggiunti al Summit della Terra, in particolar modo l’Agenda 21,
sostenendo iniziative a livello di comunità e di base. Nel convincimento che il
cambiamento non sarà realizzato soltanto dai governi, il Consiglio per la Terra
si è organizzato per mobilitare ed informare la società civile sulle questioni
più importanti. Ne è scaturito un vasto movimento di sostegno in tutto il mondo
e l’elaborazione di programmi interessanti come quello dei Consigli Nazionali
per lo Sviluppo Sostenibile, ora operativi in circa 80 nazioni.
Concordato
progetto ecologico per la televisione in America Latina e nei Caraibi
9
luglio, Caracas, Venezuela - Durante una riunione di tre giorni nella capitale venezuelana,
un gruppo dirigente di professionisti della televisione latino-americana ha
approvato un progetto a livello continentale per divulgare pratiche
scientifiche ed economiche corrette per l’ ambiente.
Co-finanziato
dalla Commissione Europea e dal Global Environment Facility (GEF) - una
partnership dell’UNEP (Programma della Nazioni Unite per l’Ambiente), della
Banca Mondiale e dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) - il
progetto, per un ammontare di 3,6 milioni di Euro (3 milioni di dollari), sfrutterà il potere delle trasmissioni
televisive e via Internet.
"Lo
scopo è diffondere nel 90% delle case dell'America Latina e dei Paesi Caraibici
dotate di televisione, il messaggio che investire nella natura può essere
positivo per il bilancio" ha dichiarato Robert Lamb, direttore del
Television Trust for the Environment (TVE). (…)
(TOP)
La Friendship Ambassadors Foundation completa
il programma “pace attraverso le arti” dedicato alla gioventù balcanica
Studenti da ogni parte
dei Balcani si preparano alla terza sessione delle Serie di Seminari per la
Riconciliazione della Gioventù dei Balcani (BYRSS), che avrà luogo, con il
patrocinio dell'UNESCO, a Timisoara, Romania, dal 5 al 12 Agosto 2001. Il
programma prevede l'interscambio artistico e culturale come mezzo di
superamento delle barriere di confine.
Alla
chiusura della sessione, i partecipanti
a BYRSS presenteranno una performance all’ aperto intitolata Roadworks
e diretta dai membri del Vanaver Caravan e della Bond Street Theatre Coalition.
Roadworks riecheggia l'idea di persone che si raggruppano per riparare
le strade, in questo caso le “strade culturali”, capaci di riunirci tutti. Parti dello spettacolo saranno trasmesse in
tutto il mondo via Internet. (…)
Tanzania:
Festival/Conferenza 2001 sugli Studi per la Parità Uomo-Donna
10-13
settembre 2001, TGNP Centro Risorse per la Parità, Dar Es Salaam
Questo
evento, che ora si svolge una volta ogni due anni, è uno spazio aperto per
riunire membri di organizzazioni, istituzioni e tutti i protagonisti dello
sviluppo a vari livelli. Costituisce una grande opportunità per gli attivisti
dello sviluppo e della parità per riunirsi, condividere, fare l’inventario dei
risultati e dei vincoli e prevedere piani di azione congiunta per promuovere
l’agenda dello sviluppo della società civile.
http://www.kabissa.org/kfn/newsletter.php?id=2126
CARE
e Cross-Cultural Solutions annunciano il varo dei CARE Corps in Perù
20
luglio – CARE Corps è un programma di scambio culturale per persone interessate
a viaggiare oltremare e lavorare come volontari CARE. I volontari dei CARE
Corps lavorano con le famiglie peruviane e lo staff di CARE a progetti che
promuovono soluzioni sostenibili per la povertà. Stabilito nelle Ande, il
programma offre pratiche opportunità di lavoro, attività di scambio culturale e
sessioni educative su argomenti globali.
Le
sessioni di tre settimane inizieranno l’autunno prossimo. I volontari pagano
per il programma una quota tutto-compreso che include alloggio, pasti, trasporti
interni e tutte le attività del programma.
http://www.care.org/carecorps/
* * * * * *
Banca Mondiale e FMI, inquinanti organici permanenti, agricoltura biologica, organismi geneticamente modificati, il problema della fame:
(TOP)
Eletto Direttore
Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e
l’Agricoltura alla fine del 1993, Jacques Diouf – senegalese, un dottorato in
Scienze Sociali del Settore Rurale alla Sorbona - apprezza il ruolo di Good
News Agency nella creazione di un’opinione pubblica più consapevole ed ha
acconsentito a farsi intervistare dal suo editore e direttore, Sergio Tripi.
Sergio Tripi: La
sicurezza alimentare e lo sviluppo del settore agricolo nei paesi più poveri
del mondo sono stati particolarmente al centro delle discussioni alla terza
Conferenza delle NU sui Paesi Meno Sviluppati che si è svolta a Bruxelles dal
14 al 20 maggio di quest’anno. Negli ultimissimi anni la politica del Fondo
Monetario Internazionale e della Banca Mondiale per sostenere i 49 PMS ha
subito una sostanziale correzione, essendo stato posto un forte accento sullo
sviluppo sociale piuttosto che su uno stretto controllo della bilancia dei
pagamenti di quei paesi. Vi sono programmi congiunti e/o linee di convergenza
tra quelle due istituzioni e gli obiettivi strategici della FAO?
Jacques Diouf: La FAO ha operato in partnership con la Banca
Mondiale fin dal 1964. Questo rapporto di lunga durata è stato fortemente
proficuo, con la FAO che ha aiutato i suoi paesi membri a preparare progetti
d’investimento da far finanziare dalla Banca, liberando così risorse aggiuntive
per lo sviluppo. Circa un terzo di tutti i progetti di sviluppo agricolo e
rurale finanziati dalla Banca ogni anno sono preparati nell’ambito di questo
programma congiunto, per il quale la Banca contribuisce per il 75% dei costi.
La FAO e la Banca
Mondiale lavorano a stretto contatto anche su un’ampia gamma di questioni
tecniche e strategiche. Un esempio attuale è il lavoro della FAO per uno Studio
Globale dei Sistemi di Coltivazione, commissionato dalla Banca quale
contributo alla sua revisione della propria strategia per lo sviluppo agricolo
e rurale. Questo studio, che esamina le sfide che si prevede dovranno essere
fronteggiate dai piccoli coltivatori in tutto il mondo nei prossimi trent’anni,
ha riunito esperti da tutta la nostra Organizzazione.
La decisione della
Banca Mondiale di lanciare la sua nuova strategia per lo sviluppo agricolo e
rurale durante il ‘Summit Mondiale per l’Alimentazione: cinque anni dopo’, che
avrà luogo a Roma in Novembre di quest’anno, è indicativo della forza del
rapporto tra la Banca Mondiale e la FAO.
La Banca Mondiale ha
inoltre concordato in linea di principio di rispondere positivamente alle
richieste governative per il finanziamento dell’espansione delle attività
varate nell’ambito del ‘Programma speciale della FAO per la sicurezza
alimentare nei paesi a basso reddito e con deficit alimentare’. Il primo paese
a trarre beneficio da questi nuovi accordi è il Madagascar, e molti altri
seguiranno quest’anno.
Lavorare a così stretto
contatto con la Banca significa che tendiamo a considerare le questioni dello
sviluppo in una prospettiva simile. E’ vero che sia la Banca che l’FMI hanno
recentemente considerato l’alleviamento della povertà soprattutto una questione
di investimenti in salute ed istruzione, e che ciò si è riflesso nella guida
che queste due istituzioni hanno dato ai paesi impegnati nella preparazione di
strategie per la riduzione della povertà. Ma noi stiamo constatando che esse
recepiscono le nostre argomentazioni che evidenziano che l’eliminazione della
fame è un primo passo cruciale nello sradicamento della povertà. Percepiamo
anche un riconoscimento crescente da parte loro del ruolo essenziale che lo
sviluppo agricolo ha da svolgere nel miglioramento della vita delle famiglie
povere, considerato che circa il 70% dei poveri vive in regioni agricole.
Un ulteriore segnale
dell’intensità della nostra cooperazione con le istituzioni di Bretton Woods è
la recente ammissione della FAO come osservatore nella prestigiosa Commissione
per lo Sviluppo, ove vengono prese molte delle decisioni strategiche dell’FMI e
della Banca Mondiale.
La Convenzione di
Stoccolma ha concluso i suoi lavori con la firma, il 23 maggio, di un Trattato
che bandisce gli Inquinanti Organici Permanenti. In prospettiva, in che modo
questo trattato influenzerà l’agricoltura nel mondo?
Il trattato sugli IOP
prende in considerazione sostanze chimiche organiche persistenti che hanno
coperto lunghe distanze. Esse si accumulano particolarmente nelle regioni
artiche del mondo. Attualmente sono inclusi dodici composti, ma altre sostanze
potranno essere aggiunte in futuro. Nove sono pesticidi, mentre i policlorinati
bifenili vengono usati nei trasformatori elettrici, e diossina e furano sono
inquinanti non voluti risultanti da processi industriali non appropriati e
dall’incenerimento incontrollato di rifiuti.
L’elenco attuale di
pesticidi è di scarsa rilevanza per l’agricoltura. Il DDT è praticamente usato
soltanto per il controllo dei vettori della malaria, anche se può esservi
qualche partita illegale per uso agricolo. Gli altri composti sono di uso molto
limitato in agricoltura: la produzione di due di essi, Aldrin e Dieldrin, fu
fermata anni fa (anche se per alcuni composti permane qualche uso residuo per
il controllo delle termiti), ma la produzione di questi pesticidi è quasi
completamente interrotta e sono disponibili delle alternative.
L’agricoltura
biologica sta venendo sempre più considerata dall’opinione pubblica come una
risposta appropriata all’uso eccessivo dei metodi della ‘rivoluzione verde’.
Quali di questi due approcci svolgerà un ruolo principale nella lotta contro la
fame?
La Rivoluzione Verde ha
portato progressi importanti nella produzione alimentare in molti paesi in via
di sviluppo, ma bisogna riconoscere che le sue tecnologie dipendono soprattutto
da input esterni. Spesso esse sono troppo costose o non disponibili per i
coltivatori poveri, se vi sono difficoltà nell’ottenere crediti.
L’agricoltura biologica
favorisce i sistemi alimentari locali e si basa su risorse che costano poco e sono
disponibili localmente. Le tecniche di agricoltura biologica sostituiscono gli
input agricoli esterni con merci e servizi dell’ambiente e con l’abilità e la
conoscenza degli agricoltori. L’agricoltura biologica aumenta l’indipendenza
dei coltivatori da fattori sui quali essi hanno poco controllo (disponibilità
di fertilizzanti minerali, pesticidi sintetici e semenze migliorate, accesso al
credito) ed aumenta la produttività dei sistemi tradizionali. Nelle aree povere
di risorse, l’agricoltura biologica è un’alternativa importante nella ricerca
di una soluzione sana ed equa al problema dell’insicurezza alimentare.
Va però notato che, se
l’applicazione di nitrogeno fertilizzante dovesse derivare esclusivamente dal
letame, il 50% della terra coltivabile attuale dovrebbe essere convertito a
foraggio e le coltivazioni che fissano il nitrogeno e i capi di bestiame
dovrebbero aumentare del 300% per poter soddisfare la domanda.
I mercati per cibo
biologico certificato rappresentano perciò 1-2% della vendita totale al dettaglio nei paesi industrializzati. D’altro
canto, la domanda per prodotti biologici certificati è il settore alimentare in
maggior crescita, con una domanda che aumenta del 20% all’anno. Purché i
produttori dei paesi in via di sviluppo siano in grado di certificare i loro
prodotti biologici e di accedere ai lucrativi mercati internazionali, gli utili
dell’agricoltura biologica potranno contribuire alla sicurezza alimentare
aumentando i redditi.
Vi è una crescente
preoccupazione nel mondo per la minaccia degli organismi geneticamente
modificati. Questa preoccupazione è dovuta principalmente ai possibili effetti
collaterali pericolosi. Quanto tempo e quale metodo di ricerca sarebbero
necessari per una piena sperimentazione degli OGM? Qual è la posizione della
FAO su questo argomento?
Non è possibile fare
delle generalizzazioni definitive sugli OGM. La FAO sostiene un sistema di
valutazione scientifico che determini oggettivamente i benefici e i rischi di
ogni singolo OGM. Ciò richiede un approccio prudente e caso per caso, con una
valutazione della sicurezza ambientale e alimentare di ogni prodotto o
procedimento prima della sua liberalizzazione. Il procedimento valutativo deve
anche tenere in considerazione l’esperienza ottenuta dalle autorità specifiche
nazionali nella valutazione di tali prodotti. E’ anche essenziale un attento
monitoraggio degli effetti
di questi prodotti o
processi dopo che sono stati liberalizzati, in modo da assicurare il protrarsi
della loro sicurezza per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente. Il
Protocollo sulla Biosicurezza recentemente adottato alla Convenzione sulla
Diversità Biologica offre un quadro di riferimento per lo sviluppo di standard
di valutazione del rischio concordati a livello internazionale. Il Codex
Alimentarius, il cui Segretariato è ospitato dalla FAO e dalla OMS, sta
attualmente sviluppando standard di valutazione del rischio per cibi
geneticamente modificati.
L’altra obiezione
largamente diffusa nei confronti dei cibi geneticamente modificati, ugualmente
importante per l’opinione pubblica, è che essi consegnano troppo potere nelle
mani di poche multinazionali e lasciano gli agricoltori dei paesi in via di
sviluppo dipendenti da queste perfino per l’acquisto delle semenze, che non
verrebbero più prodotte naturalmente dai raccolti risultanti da organismi
geneticamente modificati. E’ vero questo e, se lo è, come potrebbe essere
corretta questa situazione?
Gli investimenti
attuali nella ricerca biotecnologia tendono in effetti ad essere concentrati nel
settore privato ed orientati verso l’agricoltura nei paesi a più alto reddito.
In vista del contributo potenziale delle biotecnologie ad aumentare la
disponibilità di cibo e a superare l’insicurezza e la vulnerabilità alimentari,
la FAO ritiene che si debbano compiere sforzi per assicurare che i paesi in via
di sviluppo in generale, e gli agricoltori con poche risorse in particolare,
abbiano la possibilità di ricevere benefici dai risultati della ricerca
biotecnologia e al tempo stesso continuino ad avere accesso a una molteplicità
di fonti di materiale genetico.
Ciò richiede di essere
affrontato con maggiori finanziamenti pubblici ed un dialogo crescente tra il
settore pubblico e quello privato. La FAO continua ad assistere i suoi paesi
membri, particolarmente i paesi in via di sviluppo, a sviluppare la capacità di
cogliere i benefici derivanti dall’applicazione di biotecnologie sane e
adeguate in agricoltura, silvicoltura e pesca. L’Organizzazione inoltre assiste
i paesi in via di sviluppo a partecipare più efficacemente ed equamente al
commercio internazionale di prodotti e derrate. La FAO fornisce assistenza e
informazione tecnica, così come analisi socio-economiche ed ambientali, sulle
principali questioni globali relative ai nuovi sviluppi tecnologici.
Nel novembre
prossimo la FAO terrà il Summit Mondiale per l’Alimentazione. Nel precedente
Summit nel 1996, il Piano d’Azione concordato includeva da parte dei governi
diversi impegni, che ci si aspettava che avrebbero condotto verso un
abbattimento significativo della fame cronica. E già nel dicembre 1992, la
Conferenza Internazionale congiunta FAO/OMS sulla nutrizione aveva dichiarato
che “la fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che ha sia le
conoscenze che le risorse per porre fine a questa catastrofe umana”. Perché il
problema della fame continua ad essere così drammatico nel mondo?
Per rispondere alla sua
domanda, osserviamo cosa succede in Africa. Mentre l’Africa non è il continente
più popoloso, essa include metà dei paesi del mondo a basso reddito e con
deficit alimentare e 33 dei 48 paesi meno sviluppati – paesi in cui la
maggioranza della popolazione sopravvive con meno di un dollaro al giorno.
Recentemente, i problemi che hanno ridotto allo stremo molte nazioni africane
scaturiscono molto spesso da una combinazione di problemi interni ed esterni.
Questi includono condizioni climatiche incerte, in particolar modo periodi
ricorrenti di siccità e di inondazione; mancanza di controllo dell’acqua –
soltanto il 6% della terra coltivata in Africa è irrigato o ha qualche tipo di
sistema di controllo dell’acqua, contro l’11,7% di terra irrigata in America
Latina ed il 42,6% nell’Asia del sud; conflitti armati sia all’interno delle
nazioni che tra di esse; forte crescita demografica che mette in difficoltà le
risorse idriche e può comportare una erosione severa del terreno,
salinizzazione ed esaurimento delle risorse stesse; peste delle piante e
malattie umane quali la malaria, la tubercolosi e molto recentemente
l’HIV/AIDS; instabilità politica; livelli decrescenti dell’aiuto
internazionale; ed una povertà diffusa.
Nel frattempo, nei nove
anni tra il 1990 e il 1999, l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (Official
Development Assistance – ODA) per i paesi in via di sviluppo è diminuita del 19%.
Ciò contraddice l’impegno internazionale di aumentare l’ODA dal suo attuale
livello dello 0,24% all’obiettivo concordato dello 0,7% del PIL. Nel 1990 la
regione africana riceveva il 30% dell’ODA. Nel 1998, questa quota è
scesa al 21% nonostante l’impegno preso dai leader mondiali al Summit Mondiale
per l’Alimentazione di intensificare gli sforzi per il raggiungimento
dell’obiettivo.
Questo è uno dei motivi
per cui la FAO ha chiesto ai leader mondiali di tornare a Roma questo novembre
per il ‘Summit Mondiale per l’Alimentazione: cinque anni dopo’. E’ necessario
riaffermare quegli impegni presi cinque anni fa, quando l’obiettivo di
dimezzare entro il 2015 il numero dei malnutriti nel mondo fu sottoscritto da
186 paesi. Lo studio FAO sullo Stato della insicurezza alimentare nel mondo
2000 ha mostrato con chiarezza che l’attuale velocità di miglioramento non è
sufficiente per conseguire questo obiettivo. E’ quindi richiesta un’azione più
determinata da parte dei governi e della comunità internazionale.
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Prossimo numero: 7 settembre 2001
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