Good News Agency – anno II, n° 13

 

Settimanale - anno II, numero 13 –  27 luglio 2001

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

 

Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Edita in italiano e in inglese, Good News Agency è distribuita per via telematica ad oltre 2.500 redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 46 paesi: Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. Le edizioni sono anche disponibili nel sito web: www.goodnewsagency.org

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, Ente Morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e sostiene le attività del Lucis Trust, di Radio For Peace International, del Club di Budapest ed altre organizzazioni che promuovono una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.

 

Sommario:

Legislazione internazionale

 

Salute

 

Diritti umani

 

Scienza e tecnologia

 

Economia e sviluppo

 

Ambiente e natura

 

Solidarietà

 

Cultura ed educazione

 

 

INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE DELLA FAO JACQUES DIOUF

 

 

Legislazione internazionale

(TOP)

 

21-22 luglio, Genova: una nuova opinione pubblica cerca di esprimersi

A Genova, per il G8, oltre 200.000 persone hanno tentato di esprimere il dissenso dell’opinione pubblica verso quegli effetti negativi che snaturano il processo di globalizzazione. Infiltrati tra loro, poche migliaia di violenti di professione hanno fatto degenerare la manifestazione in una assurda guerriglia urbana. Così, quella che avrebbe potuto essere l’evidenza di un’opinione pubblica forte delle proprie idee, è stata trasformata in una reazione a catena di violenza che ha fatto due dolorosissime vittime: una giovane vita, e la forza della ragione. Al tempo stesso, questi eventi dolorosi dimostrano che, in un mondo interdipendente, l’opinione pubblica può essere fermata soltanto temporaneamente. (s.t.)

 

Focsiv sul comunicato finale G8: qualche successo, rimangono le preoccupazioni

Genova, 22 luglio    A seguito del comunicato finale diramato alla conclusione dei lavori del G8, Volontari nel mondo – FOCSIV (la Federazione di 52 Ong di volontariato internazionale) considera un successo delle Ong il fatto che i due terzi del comunicato riguardino l’approccio strategico alla riduzione della povertà nel mondo. “Il riconoscimento da parte dei G8 delle proprie responsabilità per risolvere alcuni dei grandi drammi del pianeta è un passo importante, anche se non sufficiente”, dichiara il Direttore Generale della FOCSIV Sergio Marelli.  “Occorrono misure concrete, strumenti e risorse adeguate, tempi certi, obiettivi misurabili che non sembrano essere stati chiaramente individuati nel corso dei lavori.”

Problemi di estrema rilevanza quali la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza alimentare per tutti, il rafforzamento dei sistemi sanitari locali,  il blocco del commercio delle armi, le pari oppor-tunità di accesso ai mercati per i Paesi poveri e, sopra tutti, la definizione di regole e meccanismi democratici nella governance a livello delle istituzioni internazionali non possono attendere oltre. Il destino di milioni di  poveri dipende da una improcrastinabile maggior giustizia sociale.

La costituzione del Fondo per la salute, la riduzione del debito per 23 Paesi altamente indebitati, la proposta di un Piano per l’Africa, la riconferma dell’adesione all’iniziativa europea “Everything but Arms” sono segnali positivi, che però da soli rischiano di diventare gesti caritativi senza un reale impatto sulle cause della povertà e della miseria.

“Fermo restando che diversi passaggi del documento a nostro avviso destano preoccupazione e necessitano di correttivi - conclude Sergio Marelli - ribadiamo la nostra volontà di continuare il dialogo con le istituzioni nazionali ed internazionali, soprattutto ora che si spegneranno i riflettori sul vertice dei G8. L’impegno a promuovere soluzioni innovative basate su di un’ampia partnership con la società civile e  su una cooperazione più accentuata con i Paesi in via di sviluppo contenuto nel comunicato finale dei G8, se concretizzati costituiranno finalmente un passo positivo nella direzione da sempre richiesta e sostenuta fortemente in questi  mesi di preparazione al vertice di Genova”.

www.focsiv.it

 

La Commissione Codex Alimentarius discute sulla sicurezza dei cibi geneticamente modificati, approva i limiti di tossina e linee guida per allevamento organico di bestiame

Ginevra, 6 luglio – L’Organizzazione delle N.U. per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e quella Mondiale della Sanità (OMS) hanno affermato oggi, in una dichiarazione congiunta, che la Commissione Codex Alimentarius ha approvato i primi principi globali per la valutazione della sicurezza dei cibi geneticamente modificati, sui livelli massimi di determinate tossine alimentari, e sulle linee guida per l’allevamento organico di bestiame.

La Commissione Codex ha convenuto in linea di principio che la sicurezza del cibo derivato dagli organismi geneticamente modificati (OGM) dovrebbe essere sottoposta a test ed approvata dai governi prima dell’immissione nel mercato. In particolare, i cibi OGM dovrebbero essere analizzati per il loro potenziale di causare reazioni allergiche.

“Questo è il primo passo globale verso la valutazione della sicurezza dei cibi geneticamente modificati”, ha detto Gro Harem Brundtland, Direttore Generale dell’OMS. “L’accordo internazionale su come effettuare la valutazione del rischio dei cibi geneticamente modificati sarà di aiuto a tutti i paesi, specialmente quelli in via di sviluppo,” ha aggiunto Brundtland. (...)

http://www.fao.org/WAICENT/OIS/PRESS_NE/PRESSENG/2001/pren0144.htm

 

L’UNDP amplia il suo programma contro le armi leggere illegali

13 luglio – “L’UNDP sta intraprendendo un programma allargato della durata di tre anni per aiutare l’iniziativa degli Stati contro le armi non legali”, ha affermato oggi l’amministratore dell’UNDP Mark Malloch Brown a New York alla prima UN Conference on the Illicit Trade in Small Arms.

Oltre a frenare i rifornimenti raccogliendo e distruggendo tali armamenti, l’iniziativa è rivolta a ridurre la domanda offrendo alla gente posti di lavoro e sicurezza e quindi un’ alternativa al conflitto e alla violenza. Svizzera, Belgio, Norvegia, Corea del Sud e Regno Unito sono partner UNDP in questa impresa. “Senza indirizzarci alle origini del conflitto, creando istituzioni in grado di gestire il cambiamento e la fase di transizione e fornendo concreto sostegno e opportunità ai poveri, la triste ma inevitabile realtà è che gli sforzi per un disarmo duraturo non avranno successo”, ha detto Mr. Malloch Brown nella sua dichiarazione. (...)

http://www.undp.org/dpa/index.html

 

Progetto legislativo per la creazione di un Dipartimento per la Pace negli USA

Washington, DC, 11 luglio - Il membro del congresso americano Dennis Kucinich (D) ha presentato oggi un progetto di legge per l’istituzione di un'agenzia  a livello di ministero dedicata allo studio delle risoluzioni dei conflitti e delle condizioni che conducono alla pace. (…) 

Il progetto di Kucinich di creare un Dipartimento per la Pace considera le responsabilità individuali, di gruppo e nazionali al mantenimento della pace come un principio basilare. Il Dipartimento per la Pace si concentrerà sulle soluzioni pacifiche e non militari dei conflitti, sulla prevenzione della violenza e sulla promozione della giustizia e dei principi democratici per l'espansione dei diritti umani.  Si prevede la creazione di un' Accademia per la Pace, simile alle cinque accademie militari già attive, i cui laureati verrebbero poi inviati nelle zone calde del mondo per promuovere la soluzione non violenta dei conflitti. (…) 

http://www.house.gov/kucinich/action/peace.html

L'Associazione Internazionale di Educatori per la Pace nel Mondo, durante la sua più recente conferenza a Greenwich, Inghilterra, ha aggiunto un quarto Proclama al suo programma per una Cultura di Pace. 

In breve, esso esorta tutti i governi a devolvere l'1% dei propri bilanci per la difesa per contribuire alla creazione del Department of Peace. (Il Proclama sta appoggiando attivamente l'iniziativa del membro del congresso Kucinich negli Stati Uniti (…) 

www.homeplanet.org

 

Un rapporto delle Nazioni Unite vede il via libera ai farmaci generici contro l’AIDS

17 luglio – In una sfida diretta all’industria farmaceutica mondiale, gli autori di un nuovo rapporto delle Nazioni Unite invitano i paesi in via di sviluppo a rafforzare le loro leggi nazionali in modo da permettere la produzione locale di farmaci più economici contro l’AIDS. Tale opzione può essere portata avanti legittimamente grazie a licenze obbligatorie [compulsory licensing], un principio del commercio internazionale che permette ai paesi di “utilizzare brevetti senza il permesso di chi li detiene in cambio di un ragionevole diritto sulla vendita,” afferma il Rapporto sullo Sviluppo Umano 2001, pubblicato martedì scorso dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).

http://www.oneworld.net/ips2/july01/22_25_031.html

http://www.kabissa.org

 

Bozza della convenzione sulla salvaguardia del patrimonio culturale subacqueo

Parigi, 10 luglio Un passo importante è stato fatto per assicurare protezione ed impedire lo sfruttamento commerciale del patrimonio sottomarino, ivi inclusi siti archeologici e resti di navi che negli ultimi anni sono diventati accessibili a cacciatori di tesori senza scrupoli. Gli esperti, scelti dai governi di quasi 90 paesi, hanno raggiunto un accordo questo fine settimana su una bozza della convenzione mirante allo scopo.

Come risultato di 4 anni di negoziati, la bozza sarà sottoposta il prossimo novembre all'approvazione della Conferenza Generale dellUNESCO. Il progetto intende proteggere il patrimonio situato nelle acque territoriali degli stati, quello situato lontano dalle coste, sulla piattaforma continentale, nelle Zone Economiche Esclusive, come pure sui fondali profondi. Il testo concorda che la salvaguardia in situ deve essere sempre la prima opzione. Prima di diventare una convenzione internazionale, dovrà essere approvato da due terzi dei 188 Stati Membri dellUNESCO. ()

http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2001/01-81e.shtml

 

Governi, industrie e gruppi ambientalisti dibattono sulla trasparenza nella nuova legge sulle sostanze chimiche

Ginevra, 6 luglio – Un secondo ciclo di negoziati per elaborare una nuova legge internazionale che richieda alle società di rendere di pubblico dominio le loro emissioni inquinanti, si sta concludendo oggi con il patrocinio della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). La nuova legge sulle sostanze chimiche rientrerà sotto la Convenzione UNECE di Aarhus, che si propone di fornire al pubblico più informazioni e maggior voce in capitolo sui  temi ambientali.

Secondo la legge sulle sostanze chimiche, i paesi dovranno istituire inventari sull’inquinamento, noti come registri di rilascio e trasferimento di sostanze inquinanti (PRTRs). I PRTRs si sono già dimostrati estremamente efficaci nel ridurre l’inquinamento, anche se essi disciplinano le informazioni relative all’inquinamento e non l’inquinamento stesso. Ma rendendo di dominio pubblico le informazioni sulle emissioni in modo sistematico, i PRTRs generano una pressione pubblica rivolta a ridurre l’inquinamento.

Esperti tecnici governativi, ONG e industrie hanno già avuto tre giorni (2-4 luglio 2001) di discussioni informali su temi come quelli inerenti a quali sostanze chimiche dovrebbero essere protette, quali tipi di attività dovrebbero essere oggetto del rapporto e fino a che punto i trasferimenti di sostanze inquinanti tra compagnie dovrebbero essere presi in considerazione, come anche le emissioni nell’ambiente. (…)

http://www.unece.org/press/pr2001/01env05e.htm

 

 

Diritti umani

(TOP)

 

Senegal: addestramento umanitario per i militari

13 luglio – Il Comando USA per l’ Europa ha reso noto che lunedì in Senegal è stata avviata la prima ripresa a livello di brigata delle esercitazioni di addestramento multinazionale sulle operazioni di mantenimento della pace e di aiuto umanitario, nell’ ambito del programma statunitense di Iniziativa di Risposta alla Crisi Africana (ACRI). L’addestramento di tre settimane si concentra sulle operazioni e le regole di peacekeeping ed aiuto umanitario, abilità degli ufficiali, pianificazione e coordinamento del supporto amministrativo, operativo e logistico, così come sul processo decisionale militare. ACRI è sponsorizzata dal Dipartimento di Stato USA.

http://www.reliefweb.int/IRIN

 

 

Economia e sviluppo

(TOP)

 

La dichiarazione del Segretario Generale dell'ONU all' Unione Africana

13 luglio - "Questo storico sforzo richiederà leadership, coraggio e volontà di abbandonare le strade percorse in passato, se è vero che dobbiamo fare per l'Africa ciò che l'Unione Europea ha fatto per l'Europa." Sono le parole di Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, egli stesso nativo del Ghana, rivolte alla nuova Unione Africana (AU), creata di recente per rimpiazzare l'Organizzazione dell'Unità Africana (OAU).

Il discorso di Annan si è tenuto in occasione del 37° summit dell'OAU, conclusosi a Lusaka, Zambia, questa settimana, summit che ha preparato il terreno per il periodo di transizione alla Unione africana. L'AU ha trovato la sua ispirazione nell'Unione Europea, modellandosi sull'esempio di altre organizzazioni continentali globali in Asia e in America.(..)

http://www.oneworld.net/

http://allafrica.com/stories/200107130178.html

 

"No alla violenza, no al debito"

16 luglio - Circa duemila sostenitori di Drop the Debt e di altre organizzazioni collegate, come CAFOD, Christian Aid, Oxfam, e World Development Movement, sono in viaggio verso l’Italia per prendere parte ad una protesta pacifica contro il summit del G8 a Genova, durante il prossimo fine settimana. I gruppi hanno ribadito il loro impegno per una protesta non violenta, e la maggior parte di quanti stanno accingendosi ad andare si è dimostrata totalmente impermeabile a speculazioni sulla violenza o su atti di vandalismo durante il viaggio. 

Drop the Debt condanna ogni forma di violenza. (…) Il fardello del debito a carico dei paesi più poveri è stato un problema centrale alle annuali riunioni dei G8, da quando 70.000 dimostranti sfilarono pacificamente per le strade di Birmingham nel maggio 1998. Le dimostrazioni pubbliche in occasione dei summit precedenti hanno costretto il G8 a rispondere sulla questione dell'annullamento del debito, ma i G8 non hanno ridotto i debiti dei paesi più poveri in modo sufficiente. Tra preoccupazioni per la sicurezza e speculazione, il G8 deve far proprie le critiche dei dimostranti pacifisti: 19.000 bambini muoiono ancora ogni giorno a causa del gravare del debito. Il G8 non può distogliere lo sguardo.(…) 

http://www.oneworld.net/

 

Prestito IFAD di 14 milioni di dollari per sostenere programma in Uruguay

Roma, 4 luglio – Un programma di 24,5 milioni di dollari nella zona orientale della repubblica uruguayana, il “National Smallholder Support Programme – Phase II” riceverà un prestito di 14 milioni di dollari dal Fondo internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (IFAD). Un accordo sul prestito è stato siglato oggi presso il quartier generale del Fondo dall’ ambasciatore Julio Cèsar Lupinacci e da Mr. Lennart Båge, Presidente del Fondo. (…)

Il primo progetto finanziato dall’IFAD in Uruguay - PRONAPPA -  si era concentrato nel creare un efficiente servizio di assistenza tecnica e nell’istituire un sistema finanziario per il credito e le garanzie. Il National Smallholder Support Programme – Phase II (Pronappa II) è stato creato per un proseguimento della fase I in modo da rinforzare le organizzazioni dei produttori locali, promuovere la partecipazione di intermediari finanziari nel programma di credito e iniziare un  graduale processo di trasferimento e privatizzazione dei servizi. (…) L’ obiettivo principale del Programma è quello di contribuire ad alleviare la povertà contadina elevando i livelli di reddito e gli standard di vita delle popolazioni rurali indigenti. (…)

http://www.ifad.org/media/press/2001/01-19.htm

 

Costa d'Avorio: in ripresa la co-operazione con la UE 

19 luglio - Il governo di Abidjan sta gradualmente riguadagnando la fiducia dell'Unione Europea. Nel 1998 Bruxelles aveva ridotto drasticamente i finanziamenti a causa del malgoverno locale, riducendoli ulteriormente l'anno seguente in seguito al colpo di stato del 25 dicembre. La ripresa degli aiuti finanziari da parte dell'Europa ha fatto seguito ad un'apertura politica da parte delle autorità della Costa d’ Avorio. La graduale ripresa della cooperazione è stata sensibilmente incoraggiata dalle elezioni dell'ottobre 2000, che hanno sancito il ritorno del potere civile, e dal corretto svolgimento delle successive elezioni amministrative del 25 marzo, svoltesi senza incidenti e con la libera partecipazione di tutti i partiti. Secondo fonti ufficiali dell'Unione Europea, "alla luce dei progressi compiuti verso la stabilità politica e sociale, l'assistenza finanziaria europea sarà totalmente riavviata a gennaio del prossimo anno, quando i Quindici ricominceranno a prendersi cura della Costa d' Avorio". Nei mesi scorsi, il governo di Abidjan aveva ristabilito relazioni e cooperazione col Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che avevano anch'essi isolato la nazione africana alla fine del 1998. (BO) 

http://www.misna.org/eng/default.htm

 

 

Solidarietà

(TOP)

 

Nel Mozambico continua la ricostruzione dopo le alluvioni

20 luglio –  Dopo le alluvioni devastanti, il Mozambico continua rapidamente la ricostruzione, con una spesa quest’anno di oltre 190 milioni di dollari per sforzi tesi anche a ridurre la povertà attraverso la promozione della crescita economica. Una grande conferenza tenuta a Maputo la scorsa settimana con l’appoggio dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) ha messo in evidenza il programma di riabilitazione del governo per la regione centrale del paese.

Il Presidente Joaquim Chissano ha aperto la Conferenza sulla ricostruzione post-alluvione 2001 per il Mozambico Centrale ringraziando i donatori per la loro risposta “pronta e generosa” all’appello rivolto dal paese durante le alluvioni del 2000. Ha invitato i partner per lo sviluppo a comprendere le difficoltà che il paese sta affrontando, ed ha chiesto loro di rinnovare la loro generosità ed il loro contributo per la ricostruzione e lo sviluppo della regione centrale. (…)

Le risorse necessarie per l’attuazione del programma di ricostruzione per il 2001 sono stimate a 132 milioni di dollari. Si prevede che 36,4 milioni saranno spesi per i settori sociali, 51,8 milioni per le infrastrutture di base per la riabilitazione, 23,2 milioni per i settori produttivi e 20,3 milioni saranno destinati a ridurre la vulnerabilità ai disastri nella regione centrale del paese.

http://www.undp.org/dpa/index.html

 

Il Libano riceve una sovvenzione di 3,4 milioni di dollari per l’energia e l’ambiente

19 luglio – Una sovvenzione di 3,4 milioni di dollari – il più grande contributo singolo ambientale dell’UNDP al Libano – finanzierà una nuova iniziativa per aiutare il paese a ridurre le emissioni di gas serra, a conservare l’energia e a ridurre le spese energetiche del settore pubblico, così come delle attività commerciali e delle abitazioni. (…)

Il progetto quinquennale – finanziato nell’ambito della Global Environmental Facility – sarà avviato nei prossimi mesi. Il suo costo totale di 4,9 milioni di dollari sarà coperto congiuntamente dalla nuova sovvenzione dell’UNDP e dal governo libanese, che ha stanziato un milione di dollari per la sua attuazione. Altri 500.000 dollari saranno assicurati dall’UNDP che li otterrà da altre fonti. (…)

Il progetto aiuterà anche la riforma dell’amministrazione del Ministero attraverso la costituzione di un Centro Libanese per la Pianificazione e la Conservazione di Energia. (…)

http://www.undp.org/dpa/index.html

 

Guinea: l'ICRC assiste gli ospedali 

19 luglio - Anche se gli scontri militari che hanno scosso nei primi mesi dell'anno la Guinea sud-orientale sono andati affievolendosi, la tensione continua a permanere alta in quest' area di confine tra Liberia e Sierra Leone. La settimana scorsa l'ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) ha consegnato forniture mediche, inclusi medicinali, per un valore di 161.000 franchi svizzeri, a cinque ospedali e centri chirurgici a Kissidougou, Lola, Yomou e Sanoyha. 

In aprile, l'ICRC ha organizzato due seminari sulla chirurgia di guerra a Conakry e Nzérékoré, permettendo così a 70 tra chirurghi civili e militari di migliorare la loro preparazione nella cura dei feriti a seguito di conflitti armati. In maggio inoltre, due specialisti dell'ICRC, un chirurgo ed una assistente anestesista, hanno offerto ulteriore addestramento pratico presso l'ospedale di Kissidougou, la clinica medico-chirurgica Sanohya e l'ospedale militare di Camp Samory Touré, a Conakry. 

http://www.icrc.org/icrceng.nsf /

 

Un primo gruppo di bambini congolesi è ritornato a casa dall'Uganda

Kampala/Nairobi/Ginevra, 5 luglio Mercoledì LUNICEF ha compiuto un ulteriore passo per riunire 159 bambini congolesi con le loro famiglie nella Repubblica Democratica Del Congo rimpatriando un primo gruppo di bambini con un ponte aereo dallUganda a Bunia, RDC. (…)

I 159 bambini sono stati sotto le cure e sotto la protezione dellUNICEF-Uganda sin dal Febbraio di questo anno, quando il governo dell'Uganda li ha consegnati. Prima di essere rilasciati a UNICEF-Uganda, i bambini stavano subendo, dallAgosto 2000, addestramento politico e militare a Kyankwanzi. (…)

http://www.unicef.org/newsline/01prbunia1.htm

 

Rotary: vittime della guerra in Sierra Leone trovano una nuova vita a New York

Staten Island, New York, 22 luglio – L’ex Presidente Bill Clinton e la senatrice di nuova nomina Hillary Rodham Clinton hanno partecipato oggi, insieme ad altre celebrità, ad un pic-nic per la raccolta di fondi a favore di un gruppo di vittime menomate dalla guerra in Sierra Leone condotte a New York ad opera di alcuni Rotary Club locali. (…) Fin dal loro arrivo negli USA lo scorso settembre, i sette bambini e due adulti hanno ricevuto arti artificiali e cure mediche, spirituali e psicologiche. Ogni vittima è atterrita dalla brutalità subita, ma tutte e sette si sono impegnate a dare il loro aiuto per fermare la violenza. Il gruppo ha raccontato al Congresso americano e al Consiglio comunale della città di New York gli orribili avvenimenti e le atrocità della guerra in Sierra Leone. Nel portare alla luce le brutali tattiche di guerra, queste vittime sono diventate obiettivi prioritari dell’ esercito ribelle e non possono tornare dai loro parenti in patria. Però, grazie al Rotary e alla comunità locale, il gruppo ha ritrovato salute e speranza nella sua nuova patria.

Il Rotary è un’organizzazione di dirigenti e professionisti affermati uniti globalmente, che svolgono servizio umanitario per realizzare buona volontà e pace nel mondo. I Rotariani sono circa un milione e duecentomila, soci di oltre 30.000 Rotary Club in 163 paesi.

www.rotary.org

 

Sierra Leone: addestramento ai mestieri per i mutilati e rifugiati

13 luglio – Nel suo “Rapporto sulla Situazione Umanitaria” del 17 giugno – 10 luglio, l’OCHA (ong Cause Canada) ha reso noto che un totale di 400 mutilati e persone con gravi lacerazioni stanno ricevendo addestramento a mestieri che spaziano dalla fabbricazione di scarpe all’ amministrazione di base nell’ ambito di un programma condotto dall’ONG Cause Canada. Nel frattempo, riferisce l’ OCHA, la ONG italiana Emergency, specializzata nella chirurgia di urgenza e nel trattamento di ferite da guerra, sta trasformando la ex clinica di Goderich, appena fuori Freetown, in un centro di chirurgia ortopedica, dove fornirà anche addestramento a personale sanitario in specializzazioni quali anestesia e trattamento di cura intensiva.

http://www.reliefweb.int/IRIN

 

 

Salute

(TOP)

 

I leader della sanità mondiale fanno appello alla pace per immunizzare 16 milioni di bambini contro la poliomielite

Kinshasa/New York/Ginevra, 5 luglio I paesi in conflitto dellAfrica centrale hanno unito le forze per immunizzare ogni bambino sotto i cinque anni contro la poliomielite, in un'alleanza senza precedenti contro la malattia paralizzante. Ma oggi i leader umanitari, sanitari e politici hanno avvertito che, affinché tutti i bambini siano protetti, ci deve essere il rispetto per la pace durante questa campagna massiccia di immunizzazione.

Oggi a Kinshasa, in una cerimonia speciale che ha inaugurato le Giornate per lImmunizzazione Nazionale (NIDs) nella regione, si sono uniti al presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila, gli ex rappresentanti del Congo, Gro Harlem Brundtland, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), Ebrahim Samba, Direttore Regionale dell OMS per l'Africa e Rima Salah, Direttore Regionale dellUNICEF per lAfrica Occidentale e Centrale. Le attività di immunizzazione implicano una stretta coordinazione tra Angola, Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon, dove gli operatori sanitari mirano ad immunizzare 16 milioni di bambini in soli cinque giorni. ()

Decine di migliaia di operatori sanitari e volontari busseranno ad ogni porta, andranno in ogni battello, in ogni mercato e in ogni campo per vaccinare ogni bambino sotto i cinque anni. Nella sola Repubblica Democratica del Congo saranno impegnati più di 86.000 operatori sanitari. (…)

http://www.unicef.org/newsline/01pr58.htm

 

Prima presentazione internazionale al G8 di Genova della Campagna per l’Accesso alle Medicine Essenziali

17 luglio - Médecins Sans Frontières (MSF) si servirà della riunione del G8 a Genova per  la prima presentazione internazionale della mostra itinerante sulla Campagna per l'Accesso alle Medicine Essenziali, chiamata "Fly Trap". Fly Trap [trappola per mosche] permette ai visitatori un percorso simulato attraverso malattie per le quali il trattamento è troppo costoso o non esiste. 

La Campagna di MSF si propone di evitare che i medici debbano dire ai propri pazienti che essi stanno morendo a causa di fallimenti del mercato o  politici, perché sono poche le medicine a prezzi abbordabili nei paesi in via di sviluppo ed è carente la ricerca sulle malattie infettive. 

Nella corsa ai preparativi del summit dei G8, MSF fa appello ai leader presenti a Genova affinché elaborino una soluzione sostenibile e a lungo termine per la crisi della mancanza di accesso alle medicine. Nella speranza che essi facciano delle necessità delle milioni di persone  affette da malattie infettive nei paesi in via di sviluppo una priorità mondiale (…) 

http://www.msf.org/content/page.cfm?articleid=558E16A7-49A5-4D14-9D22D46864119E18

 

L’ODCCP presenta gli Andamenti Globali 2001 delle Droghe non Legali

Vienna, 3 luglio – Il divieto di coltivazione in Afghanistan del papavero oppiaceo nella stagione agricola 2000-2001 ha drasticamente ridotto la produzione mondiale di oppio. L’Afghanistan è stato responsabile del 70 per cento della produzione mondiale di oppio nel 2000. Il secondo più grande produttore di oppio è il Myanmar, con il 23 per cento della produzione globale nel 2000, mentre altri paesi asiatici sono responsabili del 5 per cento e Colombia e Messico sono insieme responsabili del 2 per cento della produzione mondiale nel corso dello stesso anno.

Questo è uno dei punti di maggior rilievo del nuovo rapporto, Global Illicit Drug Trends 2001, presentato oggi dall’ Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (ODCCP), con sede a Vienna.

Questo rapporto annuale è stato pubblicato a partire dal 1999, dopo la 20° sessione speciale dell’Assemblea Generale ONU del 1998, nella quale gli stati membri hanno concordato di compiere entro l’anno 2008 progressi significativi nei confronti dell’offerta e della domanda di droghe illegali. L’ Assemblea aveva concluso che tale obiettivo avrebbe potuto essere conseguito soltanto con un approccio equilibrato, prestando alla domanda la stessa attenzione che all’offerta e anche sulla base di valutazioni regolari del problema droga. (...)

http://www.undcp.org/press_release_2001-07-03_1.html

 

L OMS e  grandi editori annunciano un importante passo in avanti nell'accesso a giornali e riviste di argomento biomedico nei paesi in via di sviluppo

Londra, 9 luglio - L'Organizzazione Mondiale per la Sanità e i sei più grandi editori di riviste e giornali medici del mondo annunciano oggi una nuova iniziativa che permetterà a quasi 100 paesi in via di sviluppo di accedere a informazioni scientifiche vitali che questi non avrebbero potuto altrimenti ottenere.

Quale risultato dell accordo i sei editori permetteranno a circa 1000 giornali leader del mondo medico e scientifico di diventare disponibili attraverso Internet a scuole mediche e ad istituzioni di ricerca in paesi in via di sviluppo, a costo zero o a prezzi estremamente ridotti. () Programmata per essere avviata nel gennaio 2002, si prevede che liniziativa possa durare per almeno 3 anni, nel corso dei quali ne verranno valutati i progressi. Essa gioverà ad accademie ed istituti di ricerca che dipendono dall accesso tempestivo a riviste e giornali biomedici. (…)

L'iniziativa è un passo importante nell'istituzione della rete Health InterNetwork, un progetto presentato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan al Millennium Summit delle Nazioni Unite lo scorso anno. Condotto dall’ OMS, Health InterNetwork ha lo scopo di rafforzare i servizi sanitari pubblici fornendo ad operatori sanitari pubblici, ricercatori e legislatori, l’ accesso ad informazioni sanitarie di alta qualità, rilevanti e tempestive, attraverso un portale Internet. Inoltre essa mira a rendere più efficienti la comunicazione e le rete di contatti. Come componenti chiave, il progetto fornirà addestramento, informazioni ed applicazioni di tecnologia della comunicazione per la salute pubblica. (…)

http://www.who.int/inf-pr-2001/en/pr2001-32.html

 

Fistola ostetrica: le Nazioni Unite e gli Ostetrici Internazionali si incontrano per combattere la malattia nascosta  

16 luglio Il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA) e la Federazione Internazionale di Ostetrici e Ginecologi (FIGO) si incontrano questa settimana a Londra per discutere il problema della fistola ostetrica, una malattia trascurata con conseguenze fisiche e sociali gravi che affligge donne giovani in paesi in via di sviluppo. La riunione sarà tenuta nel centro di Londra tra il 18 e il 19 luglio e riunirà esperti di fistola ostetrica provenienti dall'Africa, dal Regno Unito e oltre. (…)

La fistole ostetriche erano comuni in tutta lEuropa ed il Nord America fino alla metà del ventesimo secolo, ma ora non se ne sente più parlare nei paesi sviluppati. Le fistole ostetriche si rilevano molto spesso tra donne molto povere e in modo sproporzionato tra le adolescenti. Le ragazze giovani sono spesso non pienamente sviluppate al momento della loro prima gravidanza. Il matrimonio in giovane età, la denutrizione e la difficoltà di accesso alle cure ostetriche demergenza conducono allesito delle fistole ostetriche. (…)

La fistola può essere risolta chirurgicamente, ma la chirurgia efficace richiede un chirurgo addestrato ed adeguate cure postoperatorie. L'operazione costa circa 150 dollari, cifra che va oltre le possibilità delle donne affette. Ci sono attualmente due centri in Africa che si stanno specializzando nella cura delle fistole, uno in Addis Abeba (Etiopia) e l'altro in Nigeria Settentrionale.

La riunione di Londra mira a raccogliere fondi per laddestramento del personale e per le apparecchiatura per gli ospedali in Etiopia e in Nigeria. Mira anche ad aumentare la consapevolezza degli effetti della fistola e la possibilità del trattamento per le donne che soffrono di questa grave malattia. (…)

http://www.unfpa.org/news/pressroom/2001/obfist.htm

 

La Banca Mondiale concede oltre 100 milioni di dollari in prestito a Nigeria e Burkina Faso per l’HIV/AIDS

10 luglio – La Banca Mondiale darà in prestito alla Nigeria e al Burkina Faso più di 100 milioni di dollari per combattere l’HIV/AIDS nell’ambito del proprio Programma HIV/AIDS per la Regione Africana, del valore di 500 milioni. I prestiti senza interesse, che saranno concessi per mezzo dell’Associazione per lo Sviluppo Internazionale della Banca Mondiale, saranno dedicati ad aumentare progressivamente le strategie di prevenzione contro l’HIV/AIDS già stabilite dai governi dei due paesi.

http://www.kaisernetwork.org/daily_reports/rep_hiv_recent_rep.cfm?dr_cat=1&show=yes&dr_DateTime=10-Jul-01#5673

http://www.kabissa.org

 

 

Scienza e tecnologia

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Rapporto suggerisce di sfruttare le tecnologie dell’era della rete per ridurre la povertà

11 luglio – Le nuove tecnologie dinamiche, dalla rivoluzione digitale alla biotecnologia, possono fornire un enorme balzo in avanti per sconfiggere la povertà, ma per realizzare questo potenziale sono necessarie non soltanto le forze del mercato ma anche intelligenti politiche pubbliche. Sakiko Fukuda-Parr, Direttrice dell’Ufficio dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) per il Rapporto sullo Sviluppo Umano, ed autrice principale del rapporto, ha espresso questo messaggio chiave nel Rapporto sullo Sviluppo Umano 2001 durante un discorso tenuto ieri presso la London School of Economics. L’evento faceva parte di una dozzina di avvenimenti che hanno avuto luogo in tutto il mondo per segnare il debutto del rapporto, il cui lancio principale a livello internazionale è avvenuto ieri a Città del Messico. “Il mercato da solo non porterà i benefici del progresso tecnologico alle persone e ai paesi poveri,” ha detto Fukuda-Parr, “al contrario, è probabile che li ignori solo per il fatto che non costituiscono un mercato.”

Un maggiore investimento pubblico nella ricerca e lo sviluppo è una chiave per riorientare le politiche, ha aggiunto, sottolineando che dei 70 miliardi di dollari annui dedicati alla ricerca globale per la salute, soltanto 300 milioni sono spesi per l’HIV/AIDS e 100 milioni per la malaria, due delle malattie più devastanti. Fukuda-Parr ha fatto notare che i paesi hanno bisogno di adottare politiche nazionali volte ad incitare l’innovazione tecnologica. (…)

http://www.undp.org/dpa/index.html

 

USA: rapporto evidenzia risultati positivi degli sforzi per la conservazione e l’efficienza dell’energia

18 luglio – Uno studio condotto dall’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti ha rilevato, troncando una discussione aperta dall’ amministrazione Bush, che la ricerca federale e gli sforzi per migliorare la conservazione ed l’efficienza energetica hanno prodotto  rilevanti guadagni sia dal punto di vista ambientale che economico. L’accademia ha emesso ieri un rapporto dettagliato su come i 13 miliardi di dollari di investimenti federali dal 1978 ad oggi  abbiano resi 40 miliardi. Circa tre quarti dei benefici economici sono derivati da tre programmi da cui sono scaturiti compressori maggiormente efficienti per frigoriferi e congelatori, livellatori per luce fluorescente, e vetro per finestre resistente al calore; l’insieme di questi programmi è costato soltanto 11 milioni di dollari. (…)

http://www.latimes.com/news/science/la-000058703jul18.story?coll=la%2Dnews%2Dscience

http://www.msnbc.com/news/601468.asp

http://www.gristmagazine.com/grist

 

A&EPA: nuove regole per pesticidi prodotti dalle piante

Washington, USA, 19 luglio – EPA (l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti) ha emesso tre nuove regole sui cosiddetti PIP (protettivi incorporati nelle piante).  I PIP sono sostanze che permettono alla pianta di autoproteggersi da infestazioni, come insetti, virus e funghi, poiché  la pianta produce il suo proprio pesticida. “C’è stato un processo aperto e chiaro di consultazione scientifica e pubblica”, dichiara Christie Whitman, Amministratore dell’EPA. Secondo le regole, i PIP costruiti geneticamente dovranno soddisfare degli standard federali di sicurezza rigorosi come quelli usati per la registrazione dei pesticidi tradizionali.

I documenti sono disponibili in : http://www.epa.gov/scipoly/new.htm  wetmill18.PDF

http://www.epa.gov/pesticides/biopesticides/

 

AEP ingrandisce il progetto eolico nel Texas occidentale

New York, 20 luglio – L’ AEP (Energia Elettrica Americana) asserisce che aumenterà di 20.000 kilowatts il progetto di energia eolica a Trent Mesa, vicino ad Abilene, Texas,. Il potenziamento progettato aggiunge 13 turbine eoliche alle 87 già installate a Trent Mesa, e aumenta l’investimento totale dell’AEP nel progetto a circa 160 milioni di dollari. Quando completato, l’impianto fornirà 150.000kW.

http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm?newsid=11691&newsDate=20-Jul-2001

 

 

Ambiente e natura

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Frans van Haren nuovo Presidente dell’Earth Council Institute

Maurice F. Strong, fondatore del Consiglio per la Terra, ha annunciato il 12 luglio la nomina dell’ambasciatore Frans van Haren a Presidente e Amministratore Delegato dell’Istituto del Consiglio per la Terra. All’ambasciatore van Haren, che attualmente ricopre la carica di ambasciatore dell’Olanda in Brasile, è stata concessa una licenza straordinaria di quattro anni dal suo governo per dirigere il Consiglio della Terra in un periodo in cui la problematica dello sviluppo sostenibile e dell’alleviamento della povertà sta ricevendo nuova attenzione in vista del Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile che si terrà a Johannesburg nel 2002. Maurice Strong continuerà ad essere attivamente coinvolto quale Presidente della Fondazione del Consiglio per la Terra, ombrello legale del Consiglio.

Il Consiglio per la Terra fu fondato nel 1992 per promuovere l’esecuzione degli accordi raggiunti al Summit della Terra, in particolar modo l’Agenda 21, sostenendo iniziative a livello di comunità e di base. Nel convincimento che il cambiamento non sarà realizzato soltanto dai governi, il Consiglio per la Terra si è organizzato per mobilitare ed informare la società civile sulle questioni più importanti. Ne è scaturito un vasto movimento di sostegno in tutto il mondo e l’elaborazione di programmi interessanti come quello dei Consigli Nazionali per lo Sviluppo Sostenibile, ora operativi in circa 80 nazioni.

eci@ecouncil.ac.cr

Concordato progetto ecologico per la televisione in America Latina e nei Caraibi 

9 luglio, Caracas, Venezuela - Durante una riunione di tre giorni nella capitale venezuelana, un gruppo dirigente di professionisti della televisione latino-americana ha approvato un progetto a livello continentale per divulgare pratiche scientifiche ed economiche corrette per l’ ambiente. 

Co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Global Environment Facility (GEF) - una partnership dell’UNEP (Programma della Nazioni Unite per l’Ambiente), della Banca Mondiale e dell’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo) - il progetto, per un ammontare di 3,6 milioni di Euro  (3 milioni di dollari), sfrutterà il potere delle trasmissioni televisive e via Internet. 

"Lo scopo è diffondere nel 90% delle case dell'America Latina e dei Paesi Caraibici dotate di televisione, il messaggio che investire nella natura può essere positivo per il bilancio" ha dichiarato Robert Lamb, direttore del Television Trust for the Environment (TVE). (…) 

Georgina.Ochoa@tve.org.uk

 

 

Cultura ed educazione

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La Friendship Ambassadors Foundation completa il programma “pace attraverso le arti” dedicato alla gioventù balcanica 

Studenti da ogni parte dei Balcani si preparano alla terza sessione delle Serie di Seminari per la Riconciliazione della Gioventù dei Balcani (BYRSS), che avrà luogo, con il patrocinio dell'UNESCO, a Timisoara, Romania, dal 5 al 12 Agosto 2001. Il programma prevede l'interscambio artistico e culturale come mezzo di superamento delle barriere di confine.   

Alla chiusura della sessione,  i partecipanti a BYRSS presenteranno una performance all’ aperto intitolata Roadworks e diretta dai membri del Vanaver Caravan e della Bond Street Theatre Coalition. Roadworks riecheggia l'idea di persone che si raggruppano per riparare le strade, in questo caso le “strade culturali”, capaci di riunirci tutti.  Parti dello spettacolo saranno trasmesse in tutto il mondo via Internet. (…) 

www.faf.org/byrss

 

Tanzania: Festival/Conferenza 2001 sugli Studi per la Parità Uomo-Donna

10-13 settembre 2001, TGNP Centro Risorse per la Parità, Dar Es Salaam

Questo evento, che ora si svolge una volta ogni due anni, è uno spazio aperto per riunire membri di organizzazioni, istituzioni e tutti i protagonisti dello sviluppo a vari livelli. Costituisce una grande opportunità per gli attivisti dello sviluppo e della parità per riunirsi, condividere, fare l’inventario dei risultati e dei vincoli e prevedere piani di azione congiunta per promuovere l’agenda dello sviluppo della società civile.

http://www.kabissa.org/kfn/newsletter.php?id=2126

 

CARE e Cross-Cultural Solutions annunciano il varo dei CARE Corps in Perù

20 luglio – CARE Corps è un programma di scambio culturale per persone interessate a viaggiare oltremare e lavorare come volontari CARE. I volontari dei CARE Corps lavorano con le famiglie peruviane e lo staff di CARE a progetti che promuovono soluzioni sostenibili per la povertà. Stabilito nelle Ande, il programma offre pratiche opportunità di lavoro, attività di scambio culturale e sessioni educative su argomenti globali.

Le sessioni di tre settimane inizieranno l’autunno prossimo. I volontari pagano per il programma una quota tutto-compreso che include alloggio, pasti, trasporti interni e tutte le attività del programma.

http://www.care.org/carecorps/

 

 

 

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Banca Mondiale e FMI, inquinanti organici permanenti, agricoltura biologica, organismi geneticamente modificati, il problema della fame:

 

INTERVISTA CON JACQUES DIOUF, DIRETTORE GENERALE DELLA FAO

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Eletto Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura alla fine del 1993, Jacques Diouf – senegalese, un dottorato in Scienze Sociali del Settore Rurale alla Sorbona - apprezza il ruolo di Good News Agency nella creazione di un’opinione pubblica più consapevole ed ha acconsentito a farsi intervistare dal suo editore e direttore, Sergio Tripi.

 

Sergio Tripi: La sicurezza alimentare e lo sviluppo del settore agricolo nei paesi più poveri del mondo sono stati particolarmente al centro delle discussioni alla terza Conferenza delle NU sui Paesi Meno Sviluppati che si è svolta a Bruxelles dal 14 al 20 maggio di quest’anno. Negli ultimissimi anni la politica del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale per sostenere i 49 PMS ha subito una sostanziale correzione, essendo stato posto un forte accento sullo sviluppo sociale piuttosto che su uno stretto controllo della bilancia dei pagamenti di quei paesi. Vi sono programmi congiunti e/o linee di convergenza tra quelle due istituzioni e gli obiettivi strategici della FAO?

 

Jacques Diouf: La FAO ha operato in partnership con la Banca Mondiale fin dal 1964. Questo rapporto di lunga durata è stato fortemente proficuo, con la FAO che ha aiutato i suoi paesi membri a preparare progetti d’investimento da far finanziare dalla Banca, liberando così risorse aggiuntive per lo sviluppo. Circa un terzo di tutti i progetti di sviluppo agricolo e rurale finanziati dalla Banca ogni anno sono preparati nell’ambito di questo programma congiunto, per il quale la Banca contribuisce per il 75% dei costi.

La FAO e la Banca Mondiale lavorano a stretto contatto anche su un’ampia gamma di questioni tecniche e strategiche. Un esempio attuale è il lavoro della FAO per uno Studio Globale dei Sistemi di Coltivazione, commissionato dalla Banca quale contributo alla sua revisione della propria strategia per lo sviluppo agricolo e rurale. Questo studio, che esamina le sfide che si prevede dovranno essere fronteggiate dai piccoli coltivatori in tutto il mondo nei prossimi trent’anni, ha riunito esperti da tutta la nostra Organizzazione.

La decisione della Banca Mondiale di lanciare la sua nuova strategia per lo sviluppo agricolo e rurale durante il ‘Summit Mondiale per l’Alimentazione: cinque anni dopo’, che avrà luogo a Roma in Novembre di quest’anno, è indicativo della forza del rapporto tra la Banca Mondiale e la FAO.

La Banca Mondiale ha inoltre concordato in linea di principio di rispondere positivamente alle richieste governative per il finanziamento dell’espansione delle attività varate nell’ambito del ‘Programma speciale della FAO per la sicurezza alimentare nei paesi a basso reddito e con deficit alimentare’. Il primo paese a trarre beneficio da questi nuovi accordi è il Madagascar, e molti altri seguiranno quest’anno.

 

Lavorare a così stretto contatto con la Banca significa che tendiamo a considerare le questioni dello sviluppo in una prospettiva simile. E’ vero che sia la Banca che l’FMI hanno recentemente considerato l’alleviamento della povertà soprattutto una questione di investimenti in salute ed istruzione, e che ciò si è riflesso nella guida che queste due istituzioni hanno dato ai paesi impegnati nella preparazione di strategie per la riduzione della povertà. Ma noi stiamo constatando che esse recepiscono le nostre argomentazioni che evidenziano che l’eliminazione della fame è un primo passo cruciale nello sradicamento della povertà. Percepiamo anche un riconoscimento crescente da parte loro del ruolo essenziale che lo sviluppo agricolo ha da svolgere nel miglioramento della vita delle famiglie povere, considerato che circa il 70% dei poveri vive in regioni agricole.

Un ulteriore segnale dell’intensità della nostra cooperazione con le istituzioni di Bretton Woods è la recente ammissione della FAO come osservatore nella prestigiosa Commissione per lo Sviluppo, ove vengono prese molte delle decisioni strategiche dell’FMI e della Banca Mondiale.

 

La Convenzione di Stoccolma ha concluso i suoi lavori con la firma, il 23 maggio, di un Trattato che bandisce gli Inquinanti Organici Permanenti. In prospettiva, in che modo questo trattato influenzerà l’agricoltura nel mondo?

 

Il trattato sugli IOP prende in considerazione sostanze chimiche organiche persistenti che hanno coperto lunghe distanze. Esse si accumulano particolarmente nelle regioni artiche del mondo. Attualmente sono inclusi dodici composti, ma altre sostanze potranno essere aggiunte in futuro. Nove sono pesticidi, mentre i policlorinati bifenili vengono usati nei trasformatori elettrici, e diossina e furano sono inquinanti non voluti risultanti da processi industriali non appropriati e dall’incenerimento incontrollato di rifiuti.

L’elenco attuale di pesticidi è di scarsa rilevanza per l’agricoltura. Il DDT è praticamente usato soltanto per il controllo dei vettori della malaria, anche se può esservi qualche partita illegale per uso agricolo. Gli altri composti sono di uso molto limitato in agricoltura: la produzione di due di essi, Aldrin e Dieldrin, fu fermata anni fa (anche se per alcuni composti permane qualche uso residuo per il controllo delle termiti), ma la produzione di questi pesticidi è quasi completamente interrotta e sono disponibili delle alternative.

 

L’agricoltura biologica sta venendo sempre più considerata dall’opinione pubblica come una risposta appropriata all’uso eccessivo dei metodi della ‘rivoluzione verde’. Quali di questi due approcci svolgerà un ruolo principale nella lotta contro la fame?

 

La Rivoluzione Verde ha portato progressi importanti nella produzione alimentare in molti paesi in via di sviluppo, ma bisogna riconoscere che le sue tecnologie dipendono soprattutto da input esterni. Spesso esse sono troppo costose o non disponibili per i coltivatori poveri, se vi sono difficoltà nell’ottenere crediti.

L’agricoltura biologica favorisce i sistemi alimentari locali e si basa su risorse che costano poco e sono disponibili localmente. Le tecniche di agricoltura biologica sostituiscono gli input agricoli esterni con merci e servizi dell’ambiente e con l’abilità e la conoscenza degli agricoltori. L’agricoltura biologica aumenta l’indipendenza dei coltivatori da fattori sui quali essi hanno poco controllo (disponibilità di fertilizzanti minerali, pesticidi sintetici e semenze migliorate, accesso al credito) ed aumenta la produttività dei sistemi tradizionali. Nelle aree povere di risorse, l’agricoltura biologica è un’alternativa importante nella ricerca di una soluzione sana ed equa al problema dell’insicurezza alimentare.

Va però notato che, se l’applicazione di nitrogeno fertilizzante dovesse derivare esclusivamente dal letame, il 50% della terra coltivabile attuale dovrebbe essere convertito a foraggio e le coltivazioni che fissano il nitrogeno e i capi di bestiame dovrebbero aumentare del 300% per poter soddisfare la domanda. 

I mercati per cibo biologico certificato rappresentano perciò 1-2% della  vendita totale al dettaglio nei paesi industrializzati. D’altro canto, la domanda per prodotti biologici certificati è il settore alimentare in maggior crescita, con una domanda che aumenta del 20% all’anno. Purché i produttori dei paesi in via di sviluppo siano in grado di certificare i loro prodotti biologici e di accedere ai lucrativi mercati internazionali, gli utili dell’agricoltura biologica potranno contribuire alla sicurezza alimentare aumentando i redditi.

 

Vi è una crescente preoccupazione nel mondo per la minaccia degli organismi geneticamente modificati. Questa preoccupazione è dovuta principalmente ai possibili effetti collaterali pericolosi. Quanto tempo e quale metodo di ricerca sarebbero necessari per una piena sperimentazione degli OGM? Qual è la posizione della FAO su questo argomento?

 

Non è possibile fare delle generalizzazioni definitive sugli OGM. La FAO sostiene un sistema di valutazione scientifico che determini oggettivamente i benefici e i rischi di ogni singolo OGM. Ciò richiede un approccio prudente e caso per caso, con una valutazione della sicurezza ambientale e alimentare di ogni prodotto o procedimento prima della sua liberalizzazione. Il procedimento valutativo deve anche tenere in considerazione l’esperienza ottenuta dalle autorità specifiche nazionali nella valutazione di tali prodotti. E’ anche essenziale un attento monitoraggio degli effetti

di questi prodotti o processi dopo che sono stati liberalizzati, in modo da assicurare il protrarsi della loro sicurezza per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente. Il Protocollo sulla Biosicurezza recentemente adottato alla Convenzione sulla Diversità Biologica offre un quadro di riferimento per lo sviluppo di standard di valutazione del rischio concordati a livello internazionale. Il Codex Alimentarius, il cui Segretariato è ospitato dalla FAO e dalla OMS, sta attualmente sviluppando standard di valutazione del rischio per cibi geneticamente modificati.

 

L’altra obiezione largamente diffusa nei confronti dei cibi geneticamente modificati, ugualmente importante per l’opinione pubblica, è che essi consegnano troppo potere nelle mani di poche multinazionali e lasciano gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo dipendenti da queste perfino per l’acquisto delle semenze, che non verrebbero più prodotte naturalmente dai raccolti risultanti da organismi geneticamente modificati. E’ vero questo e, se lo è, come potrebbe essere corretta questa situazione?

 

Gli investimenti attuali nella ricerca biotecnologia tendono in effetti ad essere concentrati nel settore privato ed orientati verso l’agricoltura nei paesi a più alto reddito. In vista del contributo potenziale delle biotecnologie ad aumentare la disponibilità di cibo e a superare l’insicurezza e la vulnerabilità alimentari, la FAO ritiene che si debbano compiere sforzi per assicurare che i paesi in via di sviluppo in generale, e gli agricoltori con poche risorse in particolare, abbiano la possibilità di ricevere benefici dai risultati della ricerca biotecnologia e al tempo stesso continuino ad avere accesso a una molteplicità di fonti di materiale genetico.

Ciò richiede di essere affrontato con maggiori finanziamenti pubblici ed un dialogo crescente tra il settore pubblico e quello privato. La FAO continua ad assistere i suoi paesi membri, particolarmente i paesi in via di sviluppo, a sviluppare la capacità di cogliere i benefici derivanti dall’applicazione di biotecnologie sane e adeguate in agricoltura, silvicoltura e pesca. L’Organizzazione inoltre assiste i paesi in via di sviluppo a partecipare più efficacemente ed equamente al commercio internazionale di prodotti e derrate. La FAO fornisce assistenza e informazione tecnica, così come analisi socio-economiche ed ambientali, sulle principali questioni globali relative ai nuovi sviluppi tecnologici.

 

Nel novembre prossimo la FAO terrà il Summit Mondiale per l’Alimentazione. Nel precedente Summit nel 1996, il Piano d’Azione concordato includeva da parte dei governi diversi impegni, che ci si aspettava che avrebbero condotto verso un abbattimento significativo della fame cronica. E già nel dicembre 1992, la Conferenza Internazionale congiunta FAO/OMS sulla nutrizione aveva dichiarato che “la fame e la malnutrizione sono inaccettabili in un mondo che ha sia le conoscenze che le risorse per porre fine a questa catastrofe umana”. Perché il problema della fame continua ad essere così drammatico nel mondo?

 

Per rispondere alla sua domanda, osserviamo cosa succede in Africa. Mentre l’Africa non è il continente più popoloso, essa include metà dei paesi del mondo a basso reddito e con deficit alimentare e 33 dei 48 paesi meno sviluppati – paesi in cui la maggioranza della popolazione sopravvive con meno di un dollaro al giorno. Recentemente, i problemi che hanno ridotto allo stremo molte nazioni africane scaturiscono molto spesso da una combinazione di problemi interni ed esterni. Questi includono condizioni climatiche incerte, in particolar modo periodi ricorrenti di siccità e di inondazione; mancanza di controllo dell’acqua – soltanto il 6% della terra coltivata in Africa è irrigato o ha qualche tipo di sistema di controllo dell’acqua, contro l’11,7% di terra irrigata in America Latina ed il 42,6% nell’Asia del sud; conflitti armati sia all’interno delle nazioni che tra di esse; forte crescita demografica che mette in difficoltà le risorse idriche e può comportare una erosione severa del terreno, salinizzazione ed esaurimento delle risorse stesse; peste delle piante e malattie umane quali la malaria, la tubercolosi e molto recentemente l’HIV/AIDS; instabilità politica; livelli decrescenti dell’aiuto internazionale; ed una povertà diffusa.

 

Nel frattempo, nei nove anni tra il 1990 e il 1999, l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (Official Development Assistance – ODA) per i paesi in via di sviluppo è diminuita del 19%. Ciò contraddice l’impegno internazionale di aumentare l’ODA dal suo attuale livello dello 0,24% all’obiettivo concordato dello 0,7% del PIL. Nel 1990 la regione africana riceveva il 30% dell’ODA. Nel 1998, questa quota è scesa al 21% nonostante l’impegno preso dai leader mondiali al Summit Mondiale per l’Alimentazione di intensificare gli sforzi per il raggiungimento dell’obiettivo.

 

Questo è uno dei motivi per cui la FAO ha chiesto ai leader mondiali di tornare a Roma questo novembre per il ‘Summit Mondiale per l’Alimentazione: cinque anni dopo’. E’ necessario riaffermare quegli impegni presi cinque anni fa, quando l’obiettivo di dimezzare entro il 2015 il numero dei malnutriti nel mondo fu sottoscritto da 186 paesi. Lo studio FAO sullo Stato della insicurezza alimentare nel mondo 2000 ha mostrato con chiarezza che l’attuale velocità di miglioramento non è sufficiente per conseguire questo obiettivo. E’ quindi richiesta un’azione più determinata da parte dei governi e della comunità internazionale.

 

 

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Prossimo numero: 7 settembre 2001

 


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