Good News Agency – n° 11

 

Settimanale - anno I - numero 11 – 15 dicembre 2000

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Edita in italiano e in inglese, Good News Agency è distribuita per via telematica a 1.100 redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 16 paesi: Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Le edizioni sono disponibili nel sito web www.goodnewsagency.org  

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, Ente Morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e sostiene le attività del Lucis Trust, della Università per la Pace delle Nazioni Unite, di Radio For Peace International ed altre organizzazioni che promuovono una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscalinet.it.

 

Sommario:

Pace e Disarmo

 

Ambiente e Natura

 

Economia e sviluppo

 

Istruzione

 

Salute

 

Arte e Cultura

 

Solidarietà

 

“Buon Natale, Iraq”

 

 

Pace e Disarmo

(TOP)

 

Etiopia-Eritrea: firmato il trattato di pace

Etiopia ed Eritrea hanno finalmente firmato il 12 dicembre ad Algeri il trattato di pace che mette fine alla guerra che dal maggio 1998 al giugno 2000 è costata decine di migliaia di morti e oltre un milione di profughi. L’intesa rappresenta un segnale di distensione per l’intero Corno d’Africa, una delle regioni del continente maggiormente provate da conflitti armati, siccità e carestie. Il testo del trattato, composto di sei articoli, impegna entrambi i governi a cessare permanentemente le attività militari lungo la frontiera di 600 chilometri che separa i due Paesi. L’intesa prevede inoltre la costituzione di una commissione neutrale composta di cinque membri, con sede a Ginevra, il cui mandato consisterà nella definizione, entro tre anni, del confine tra i due Paesi sulla base dei trattati coloniali.

www.misna.org

 

Disarmo: la “New Agenda Resolution” adottata dall’Assemblea Generale delle N.U.

Il 20 novembre le bozze di risoluzione della Prima Commissione delle Nazioni Unite, la Commissione sul Disarmo e la Sicurezza, sono state presentate all’Assemblea Generale. La New Agenda Resolution - che sottolinea l’importanza fondamentale dell’inequivocabile impegno degli Stati con armamenti nucleari a realizzare la totale eliminazione dei loro arsenali nucleari per pervenire al disarmo nucleare, per il quale tutti gli Stati firmatari del Trattato di non-proliferazione nucleare sono impegnati in virtù dell’articolo VI del Trattato - è stata adottata con 154 voti favorevoli, 3 contrari, 8 astenuti. Il numero della risoluzione ufficiale delle N.U. è 55/33C. Il testo completo della Risoluzione è disponibile sul sito web: 

Http://www.wagingpeace.org/articles/documents/newagenda-needfornuclearfreeworld.htm

The Sunflower Newsletter, December 2000.

 

La città di Norimberga riceve il Premio 2000 UNESCO per l’Educazione ai Diritti Umani

Parigi, 8 dicembre – Il Direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura, su proposta di una giuria internazionale riunitasi a Parigi il 27 e 28 novembre, ha nominato la città tedesca di Norimberga vincitrice del Premio UNESCO di quest’anno per l’Educazione ai Diritti Umani.

Da quando è stato istituito, nel 1978, Norimberga è la dodicesima città a ricevere il premio di 10.000 dollari; essa è stata premiata per la sua determinazione a divenire una “Città di Pace e di Diritti Umani”. Il contributo di Norimberga alla promozione dei diritti umani include: la creazione di un Centro di Documentazione sui Diritti Umani; il Premio Internazionale di Norimberga per i Diritti Umani, il cui vincitore quest’anno è il messicano Samuel Ruiz García, ex vescovo del Chiapas; ed un Festival Internazionale del Cinema per i Diritti Umani, che ha avuto luogo per la prima volta lo scorso anno e che si terrà ogni due anni.

http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2000/00-136e.shtml

 

Conferenza delle donne asiatiche per la cultura della pace

Hanoi, Vietnam – La Conferenza delle donne asiatiche per la cultura della pace si è aperta ad Hanoi il 6 dicembre con un appello alle donne della regione affinché coordinino le loro azioni per la pace; i portavoce hanno sottolineato che non può esserci una pace durevole senza uno sviluppo sostenibile ed un parità tra i sessi, e che la pace è strettamente collegata ai diritti delle donne e ai diritti umani. Circa 150 delegati – donne leader, politiche, ricercatrici per la pace e per la parità tra i sessi, educatrici e promotrici della pace a livello di comunità e nazionale – provenienti da 35 nazioni dell’Asia e del Pacifico, hanno preso parte alla Conferenza di 4 giorni organizzata dal governo della Repubblica Socialista del Vietnam con l’aiuto dell’UNESCO e della Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite per l’Asia

http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2000/00-133e.shtml

 

Africa: gli esperti esaminano il traffico e la proliferazione delle armi leggere

Gli esperti delle nazioni africane hanno sottolineato ai loro governi ed istituzioni regionali l’urgenza di stabilire meccanismi per rafforzare la lotta contro la proliferazione delle armi leggere in Africa. L’appello è incluso nella dichiarazione redatta alla conferenza tenutasi il 27-29 novembre a Bamako, Mali. Al convegno hanno partecipato circa 500 esperti degli stati membri dell’Organizzazione dell’Unità Africana, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non governative e di alcuni istituti di ricerca.

http://www.reliefweb.int/IRIN

 

Economia e Sviluppo

(TOP)

 

La Repubblica Federale della Jugoslavia aderisce all’ILO

In seguito all’adozione della risoluzione 55/12 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in base alla quale la Repubblica Federale della Jugoslavia è stata ammessa quale membro delle Nazioni Unite, il 24 novembre la R. F. della Jugoslavia ha aderito all’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO) come conseguenza dell’accettazione da parte del Governo degli obblighi di adesione, così come previsti nella Costituzione dell’Organizzazione.

Con l’ingresso della R. F. della Jugoslavia, il numero dei paesi membri dell’ILO rimane invariato: 175. Ciò è dovuto al fatto che, dopo la dissoluzione dell’allora Repubblica Federale Socialista della Jugoslavia, quel Paese era stato mantenuto nella lista degli stati membri fino a quando la R. F. della Jugoslavia fosse riconosciuta come una continuazione dello stato precedente oppure fosse ammessa nell’ILO quale nuovo membro.

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2000/47.htm

 

L’ILO rileva un ulteriore drastico calo nella forza lavoro africana dovuto all’HIV/AIDS

L’Organizzazione per il Lavoro lancia un nuovo programma: svilupperà un codice di comportamento nei confronti dell’HIV/AIDS relativamente al mondo del lavoro

Ginevra – Di fronte alle nuove proiezioni che mostrano un drastico declino nella forza lavoro dell’Africa dovuto all’AIDS, il 1° dicembre l’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO) ha annunciato i piani per un nuovo programma contro l’HIV/AIDS sul posto di lavoro, teso ad aiutare governi, lavoratori e datori di lavoro nella loro battaglia contro la malattia.

Il nuovo Programma Globale dell’ILO per l’HIV/AIDS nel Mondo del Lavoro è stato inaugurato per coordinare gli sforzi dell’Organizzazione. Il programma aggiungerà una dimensione di giustizia sociale allo sforzo globale contro l’HIV/AIDS già attuato da organizzazioni internazionali come il Programma Congiunto delle Nazioni Unite contro l’HIV/AIDS (UNAIDS), con il quale lo scorso giugno l’ILO ha siglato un accordo di cooperazione.

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2000/48.htm

 

Conferenza Regionale dellUN/ECE sul Finanziamento per lo Sviluppo: i principali problemi oggetto di discussione sono le disparità nella ricchezza e nello sviluppo

Ginevra Il 6-7 dicembre si è tenuta una conferenza di due giorni sullincremento dei finanziamenti alle economie in fase di transizione dellEuropa centrale ed orientale; oggetto di discussione: i principali problemi che affliggono lassistenza ufficiale e gli investimenti stranieri in questi paesi. La sessione, denominata Conferenza Regionale dellUN/ECE sul Finanziamento per lo Sviluppo, è stata organizzata dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per lEuropa (UN/ECE) in collaborazione con la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD) e la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD). Uno degli obiettivi della Conferenza è di dare un input allincontro intergovernativo di alto livello sul finanziamento per lo sviluppo che verrà convocato il prossimo anno dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite.

http://www.unece.org/press/00gen31e.htm

 

Salute

(TOP)

 

Il Segretario Generale delle N.U. lancia un’associazione internazionale per combattere l’AIDS in Africa

Addis Abeba, Etiopia – Il 7 dicembre il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha ufficialmente lanciato una Associazione Internazionale contro l’AIDS in Africa, per disporre di un supporto su scala continentale nella lotta all’epidemia. In un discorso rivolto ai leader del secondo Forum Africano per lo Sviluppo, Annan ha dichiarato che l’Associazione galvanizzerà gli intensi sforzi, unendo i governi africani, le Nazioni Unite, i donatori, le organizzazioni delle comunità ed il settore privato. L’Associazione – stabilita in via informale circa un anno fa quale stretta coalizione, e che sta ancora guadagnando slancio – è il risultato di una riunione convocata da Annan lo scorso dicembre, quando invitò tutti gli schieramenti a riunirsi e chiese loro di “sviluppare una risposta senza precedenti ad una crisi senza precedenti”.

Nel suo discorso, Kofi Annan ha affermato che l’Associazione internazionale “sarà il punto di partenza di un nuovo spirito di cooperazione per la definizione di una risposta all’AIDS”. Egli ha detto ai leader riuniti: “Affrontiamo una terribile epidemia, ma siamo lontani dall’essere senza potere contro di essa. Possiamo arrestare la diffusione dell’AIDS. Possiamo persino invertirla”.

http://www.unaids.org/whatsnew/press/eng/ny0712.html

 

L’UNAIDS afferma che l’Uganda è un esempio vincente di forte risposta all’AIDS

Rakai, Uganda, 1 dicembre – Secondo Peter Piot, Direttore Esecutivo del Programma Congiunto delle Nazioni Unite contro l’HIV/AIDS (UNAIDS), l’epidemia di AIDS può essere arginata nel momento in cui lo sforzo è sostenuto e le misure sono prese con buon anticipo. Durante la sua visita in Uganda in occasione della giornata mondiale per l’AIDS, il dottor Piot ha affermato che “L’Uganda è stata una delle prime nazioni in Africa a riconoscere la minaccia posta dall’AIDS allo sviluppo. Essa ha presto compreso l’importanza di sforzi a lungo termine sia nella prevenzione che nella cura. L’AIDS è un’emergenza a lungo termine e gli impegni per rallentarne l’epidemia richiedono un rinnovamento nell’arco di decenni. Così come ci ha mostrato l’Uganda, non ci sono mezzi termini con l’AIDS. Prima iniziano gli sforzi, migliori sono le speranze di successo”. Il dottor Piot ha inoltre affermato che la vasta mobilitazione sociale è stata essenziale per la risposta all’AIDS. “Questa non è una questione per un’azione isolata di governo, ma una questione per un’azione massiccia e sostenuta. Ogni chiesa, ogni villaggio, ogni associazione deve essere coinvolta nella lotta all’epidemia perché ogni chiesa ed ogni villaggio sono stati toccati da essa”.

http://www.unaids.org/whatsnew/press/eng/ug0112.html

 

Informazioni scientifiche “salvavita” disponibili via Internet per i ricercatori sanitari di Africa, Asia Centrale ed Europa Orientale

5 dicembre – L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (WHO) e l’Open Society Institute (OSI), che fa parte della rete della Fondazione Soros, si sono unite ai grandi fornitori di informazione ISI e SilverPlatter e ad altri partner pubblici e privati per fornire ai centri di ricerca presenti in Africa, Asia Centrale ed Europa Orientale, l’accesso via Internet ad una informazione scientifica di alta qualità. Sono attualmente in corso delle trattative per l’adesione all’iniziativa da parte dell’Elsevier Science. Il progetto pilota fa parte di un più vasto programma delle Nazioni Unite denominato “Health InterNetwork”, che si prefigge di migliorare la salute pubblica globale facilitando il flusso di informazioni sanitarie per il mondo con l’ausilio delle tecnologie di Internet.

http://www.who.int/inf-pr-2000/en/pr2000-76.html

 

CESVI: un segnale di speranza in Sudan

Malattie, fame, guerra, mine e schiavitù hanno già provocato 2 milioni e mezzo di vittime e 4 milioni e mezzo di profughi. Ma in Sud Sudan c'è anche una speranza: l’ong italiana Cesvi è presente nel Paese africano dal 1999 e, con la raccolta fondi lanciata in Italia, sostiene il lavoro dei chirurghi volontari del Comitato di Collaborazione Medica di Torino. Finora è stato riattivato l'ospedale di Rumbek, più volte distrutto dalla guerra e ridotto, dopo la carestia del 1998, ad un disperato campo profughi, nella regione dei Dinka, controllata dai ribelli. Oggi Rumbek è una vera isola di salvezza per il Sud Sudan: ogni giorno vi arrivano dai 100 ai 120 pazienti, una cifra altissima per i pochi medici a disposizione.

Parallelamente, Cesvi sta avviando un intervento umanitario anche nella zona controllata dal governo di Khartoum, in aiuto agli affollati campi profughi della capitale.

Email: luisabruzzolo@cesvi.org

 

Solidarietà

(TOP)

 

Il Direttore Generale della FAO ed il Ministro degli Esteri italiano lanciano un appello umanitario per 2 miliardi di dollari a favore di 35 milioni di persone

Roma – Il Ministro degli Esteri Lamberto Dini e il Dr. Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il 29 novembre hanno lanciato congiuntamente l’appello umanitario generale annuale delle N. U. per reperire donazioni per circa 2 miliardi di dollari a favore di 35 milioni di persone in 19 paesi. Ad un incontro del corpo diplomatico svoltosi a Roma, il Dr. Diouf ha detto: “Ogni appello intende diminuire la vulnerabilità, ripristinare la stabilità ed unire il soccorso allo sviluppo sostenibile, ed è strutturato per mitigare le conseguenze delle crisi e prevenirne il ripetersi”.

L’Appello generale delle Nazioni Unite si prefigge di affrontare in modo coerente le necessità delle persone vittime di disastri naturali o di emergenze più complesse, riunendo le proposte di tutte le agenzie delle Nazioni Unite coinvolte nel lavoro di soccorso umanitario. Quest’anno, per la prima volta, gli Appelli sono stati lanciati simultaneamente in diverse capitali donatrici.

http://www.fao.org/WAICENT/OIS/PRESS_NE/PRESSENG/2000/pren0065.htm

 

Il premio annuale dell’UNHCR  va ai Volontari delle Nazioni Unite

Ginevra – L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha annunciato il 5 dicembre che assegnerà una speciale Medaglia Nansen ai Volontari delle Nazioni Unite – l’organizzazione che raccoglie circa 4.500 professionisti che lavorano nei vari campi di azione delle Nazioni Unite intorno al mondo, spesso in condizioni difficili. L’Alto Commissario Sadako Ogata ha detto che “pochi meritano riconoscimento più di questi professionisti che affrontano difficoltà e pericolo in alcune delle zone più dure, in cambio di una indennità ma senza un salario”. Ha inoltre aggiunto che “alcuni dei nostri migliori collaboratori hanno iniziato come Volontari delle Nazioni Unite”.

Si stima che da quando il programma di volontariato è stato varato trent’anni or sono, circa 20.000 volontari provenienti da 140 paesi hanno servito in varie mansioni nell’ambito delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite. I Volontari delle Nazioni Unite hanno lavorato in alcune delle più importanti operazioni dell’ONU, dalla crisi dei Grandi Laghi dell’Africa centrale e la guerra dei Balcani alle più recenti emergenze a Timor e nel Caucaso.

Il premio dell’UNHCR deriva dal fatto che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2001 Anno Internazionale del Volontariato – una scelta tesa ad interessare sempre più persone al lavoro di volontariato.

http://www.unhcr.ch/news/pr/pr001205.htm

 

Il WFP avvia una operazione di aiuto d’emergenza nei Balcani

Roma, 7 dicembre –Dirigenti del Programma Mondiale delle Nazioni Unite per l’Alimentazione (WFP) hanno affermato oggi che il WFP avvierà una nuova operazione di emergenza di 90 milioni di dollari nella regione dei Balcani, operazione che verrà concentrata in modo significativo sulle persone vulnerabili in Serbia alle prese con la spirale dei prezzi alimentari e la dura realtà della nuova economia. Nell’operazione, che si svolgerà dal 1° gennaio fino alla fine del 2001, circa 980.000 persone nella regione dei Balcani riceveranno assistenza alimentare. La maggioranza – 700.000 persone – si trovano in Serbia, mentre i rimanenti sono suddivisi tra Kosovo (150.000), Montenegro (68.000), Albania (54.500) e l’ex Repubblica Jugoslava della Macedonia (7.500).

Con la recente liberalizzazione dei prezzi di mercato in Serbia, il costo degli alimenti di base è andato oltre le possibilità della maggior parte dei consumatori. Pensionati, famiglie con basso reddito e disoccupati sono colpiti duramente dall’aumento dei prezzi. Il Vice Direttore Esecutivo del WFP, Jean-Jacques Graisse, ha detto che “l’aiuto alimentare aiuterà a colmare il divario tra i prezzi degli alimenti ed il potere di acquisto di queste persone”. Egli ha fatto notare che l’assistenza fornita dal WFP – consistente in farina, legumi, olio e zucchero –consentirà loro anche di utilizzare le loro esigue risorse finanziarie sia per rifornirsi di generi di prima necessità che per acquistare prodotti non alimentari.

http://www.wfp.org/prelease/2000/120700.htm

 

Sierra Leone: il Giappone stanzia fondi per la riabilitazione

1 dicembre – il Giappone ha approvato lo stanziamento di 306.094 dollari a favore del Fondo Fiduciario delle N.U. per la Sierra Leone per sostenere progetti di reintegrazione e  riabilitazione.

Ex-combattenti, ex-bambini soldati, donne e bambini colpiti dalla guerra saranno i beneficiari di questi programmi, che verranno eseguiti dalla Missione delle N.U. in Sierra Leone. In particolare, 22.464 dollari sono stati assegnati alla reintegrazione di bambini soldati a Kenema.

http://www.reliefweb.int/IRIN

 

Il Rotary International sponsorizza la cantante lirica Barbara Hendricks in una serie di concerti, I cui proventi finanzieranno progetti umanitari

Il Rotary International, con la soprano Barbara Hendricks, ha realizzato una serie di concerti di beneficenza in Belgio dal 4 al 12 dicembre. Programmati per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative del Rotary per debellare la poliomielite e preservare l’acqua, i concerti sono stati tenuti a Brusselles, Charleroi e Anversa.

PolioPlus, l’iniziativa del Rotary per debellare la poliomielite, è il programma più ambizioso nella storia di questo sodalizio. L’iniziativa consiste in una forte associazione tra settore pubblico e privato per sostenere le agenzie internazionali della sanità e i governi a sradicare la polio e a certificare un mondo libero da essa entro il 2005. Anche i progetti per la conservazione dell’acqua costituiscono una priorità., e i ricavati dei concerti contribuiranno alla costruzione di pozzi e riserve d’acqua nelle zone colpite dalla siccità nel sud dell’India. Il Rotary International è una delle più grandi organizzazioni mondiali di volontariato di leader aziendali e professionali. Il Rotary si dedica ad offrire servizi umanitari, a promuovere alti standard morali in tutte le professioni, e a realizzare pace e buona volontà nel mondo. Vi sono circa un milione e duecentomila Rotariani, soci di oltre 29.000 club Rotary in 163 paesi.

www.rotary.org

 

Asta telematica di “grandi” strumenti musicali per Emergency

Per aiutare Emergency, l'associazione italiana che presta assistenza medico-chirurgica alle vittime delle guerre e delle mine antiuomo, sono stati messi all’asta su Internet alcuni strumenti appartenuti a compositori e cantanti famosi del mondo della musica leggera, come Augusto Daolio, Ligabue, Fabrizio De Andrè, Ivan Graziani, Zucchero, Jovanotti. La partecipazione all’asta è prevista dal 7 dicembre 2000 al 6 gennaio 2001, sul sito www.qxl.it  Tutti i fondi raccolti con l'asta contribuiranno alla costruzione dell'ospedale per vittime di guerra che Emergency  sta avviando a Freetown, in Sierra Leone.

http://www.emergency.it

 

Ambiente e Natura

(TOP)

 

Il bando dei CFC sta cominciando ad avere un effetto positivo sul buco nell’ozono

Il buco nell’ozono si chiuderà probabilmente in 50 anni, secondo gli scienziati che hanno concluso il 4 dicembre a Buenos Aires una principale conferenza su questo problema. Essi hanno dichiarato che il bando internazionale dei clorofluorocarburi che attaccano l’ozono, bando che risultò dal Protocollo di Montreal del 1987, sta cominciando a produrre effetti, ma il ripristino dell’ozono non è probabile che inizi per qualche altro anno e non necessariamente avverrà costantemente, a causa delle fluttuazioni climatiche naturali.  Il più grande buco nell’ozono mai registrato si è verificato lo scorso ottobre sull’Antartide.

http://news.bbc.co.uk/hi/english/sci/tech/newsid_1050000/1050495.stm
http://www.gristmagazine.com

 

L’UNEP respinge l’opzione nucleare per contrastare il riscaldamento globale

Il 21 novembre, il capo del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite ha respinto le proposte di accettare l’energia nucleare quale mezzo per diminuire il riscaldamento globale. Tramite il Protocollo di Kyoto, accordo internazionale creato per affrontare il cambiamento climatico, l’industria nucleare spera di ottenere crediti per qualcosa che non può realizzare: la produzione di energia pulita, amica dell’ambiente, non inquinante.

L’industria del nucleare ha argomentato la sua posizione alla Conferenza delle Parti per la Convenzione sul Cambiamento Climatico, che si è svolta a L’Aja dal 13 al 24 novembre. Per come è stato formulato, il Protocollo di Kyoto consentirà alle nazioni sviluppate di costruire reattori nucleari in altri paesi e ricevere “crediti-inquinamento” se il nuovo stabilimento riduce l’emissione di gas ad effetto-serra. Però, la nazione che riceve “crediti-inquinamento” non è chiamata a ridurre le sue proprie emissioni di gas ad effetto-serra. Questo mercantile schema mondiale di “crediti-inquinamento” è chiamato Clean Development Mechanism (CDM –Meccanismo di Sviluppo Pulito). Così, nonostante che paesi come Giappone, Russia e Stati Uniti non abbiano dato buona testimonianza nella tecnologia nucleare ed abbiano un passato in cui i principi democratici sono stati sacrificati per il profitto dell’industria nucleare, essi sono tra le nazioni che possono ottenere crediti CDM.  

Anche se il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite non  partecipa ufficialmente a queste riunioni a L’Aja , esso può svolgere un ruolo importante sul come i progetti vengono realizzati.

The Sunflower Newsletter – www.wagingpeace.org

 

Materiale nucleare per armi  riunito in località russa

Il 17 novembre, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha riferito che 10 tonnellate metriche di materiale nucleare impiegabile per armamenti, sufficiente per costruire almeno 500 bombe nucleari, è stato messo al sicuro in un magazzino in Siberia. Questo materiale usabile per armamenti è stato trasportato da tre diverse località ad un luogo centrale presso lo Stabilimento di Concentrazione Chimica a Novosibirsk, quale parte di uno sforzo congiunto USA-Russia per prevenirne la proliferazione ed il furto da parte di terroristi.

Lanciato nel 1993, il programma russo-americano per la contabilità, il controllo e la protezione di tale materiale è inteso a ridurre i rischi tramite lo stoccaggio riunito in poche strutture, e tramite la conversione di uranio fortemente arricchito in forme che non possano essere usate per armamenti nucleari. Lo Stabilimento di Concentrazione Chimica di Novosibirsk contiene molto materiale nucleare; è dotato di sistemi contabili e di controllo per proteggere dal furto centinaia di tonnellate metriche di plutonio e di uranio arricchito. Il Dipartimento dell’Energia degli USA ha comunicato che sono in corso rafforzamenti del sistema di sicurezza per 750 tonnellate metriche delle stimate 960 tonnellate metriche di materiali nucleari da tenere sotto controllo.

The Sunflower Newsletter, December 2000 – www.wagingpeace.org

 

Il programma di donare pellicce aiuta la natura e riduce le tasse

Humane Society recupera pellicce donate per aiutare animali feriti e orfani

Washington – I cittadini americani che inviano alla Humane Society (HSUS) pellicce non più volute, possono aiutare animali feriti o orfani e al tempo stesso ridurre le proprie tasse. Il programma funziona così: si spediscono le pellicce alla Humane Society, che fornisce documentazione della donazione ricevuta. La HSUS invia queste pellicce ad ognuno dei circa 40 riabilitatori naturali in tutto il paese che partecipano al programma. Essi tagliano gli indumenti in pezzi più piccoli e li trasformano in un surrogato di genitore per un animale selvatico orfano, un caldo luogo per un animale da tana, o semplicemente una calda coperta. I riabilitatori riferiscono che le tamie orientali, i procioni, gli scoiattoli e gli opossum cui è stato dato un pezzo di pelliccia hanno palesato una riduzione del livello di stress. Chi elenca le proprie spese da portare in deduzione fiscale, può dedurre il giusto prezzo di mercato dell’indumento nella dichiarazione dei redditi per l’anno in cui ha fatto la donazione.

www.hsus.org

 

Finanziaria: niente tasse per il biodiesel

Un incentivo per chi vuole sperimentare la benzina super ecologica. Dal 1° luglio 2001 la fabbricazione o la miscelazione del prodotto denominato "biodiesel", a base di oli vegetali, e' esente da accisa. Il Ministro delle finanze, con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato ed il Ministro delle politiche agricole e forestali, ha determinato i requisiti del biodiesel.

http://www.governo.it/sez_dossier/finanziaria2001/senato/testo_approvato/art17.html

 

Nuova iniziativa dell’UNEP a favore delle barriere coralline

Nairobi, Kenia, 5 dicembre – Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha predisposto una nuova Unità per la Barriera Corallina ed assumerà un ruolo predominante nello sforzo internazionale a difesa delle barriere coralline del pianeta minacciate.

Le barriere coralline sono uno dei più ricchi e produttivi ecosistemi della terra, ma anche uno dei più sensibili all’impatto umano. Il diffuso scolorimento e la progressiva morte dei coralli durante gli ultimi anni sono stati collegati ai cambiamenti climatici ed al riscaldamento globale. Le barriere sono anche messe a dura prova dall’eccessiva pesca e dall’inquinamento proveniente dalla terraferma.

La nuova Unità per la Barriera Corallina sarà responsabile della partecipazione dell’UNEP alla Rete Internazionale di Azione per la Barriera Corallina (ICRAN), una singolare collaborazione internazionale di importanti organizzazione internazionali nella scienza e conservazione della barriera corallina, avviata con l’appoggio finanziario della Fondazione delle Nazioni Unite. L’ICRAN si pone l’obiettivo di invertire il trend di degradazione globale delle barriere coralline e di mantenere la biodiversità e la salute delle barriere per mezzo di un’azione pratica sul campo.

http://www.unep.org/Documents/Default.asp?DocumentID=186&ArticleID=2708

 

Istruzione

(TOP)

 

La Norvegia effettua un’importante donazione all’UNICEF per il progresso dell’educazione delle ragazze in Africa

Il Governo della Norvegia ha donato all’UNICEF 21.2 milioni di dollari per sostenere i programmi di istruzione delle ragazze in Africa. L’istruzione, specialmente quella delle ragazze, è globalmente una delle principali aree di azione dell’UNICEF. Il Direttore Esecutivo dell’UNICEF Carol Bellamy ha affermato che “le ragazze sono troppo spesso destinate ad una vita di povertà e dipendenza. La Norvegia sta aiutando a condurre la lotta contro la povertà e l’ineguaglianza – specialmente per le ragazze. L’istruzione delle ragazze è una priorità per l’UNICEF e la donazione della Norvegia non costituisce soltanto un afflusso di fondi necessari, ma anche una guida morale per questo problema. Si riconosce il diritto di ogni ragazza ad un’istruzione di base e di qualità”.

La donazione della Norvegia è mirata ad espandere l’accesso all’istruzione, rafforzare i sistemi educativi, promuovere il sostegno e la mobilitazione sociale, migliorare la qualità dell’istruzione e promuovere la collaborazione tra la società civile, i rappresentanti del governo ed il settore privato.

http://www.unicef.org/newsline/00pr68.htm

 

La campagna dell’UNICEF contro l’HIV/AIDS fa appello per l’abolizione delle tasse e dei costi scolastici

Nell’ambito di una coraggiosa iniziativa tesa a mettere l’educazione in prima linea nella lotta all’HIV/AIDS, il Direttore Esecutivo dell’UNICEF Carol Bellamy ha rivolto il 6 dicembre un appello ai leader africani affinché aderiscano ad una campagna globale per l’abolizione di tutte le tasse sull’istruzione e degli altri costi per gli alunni della scuola primaria. C. Bellamy ha detto che “viviamo in un mondo nel quale i bambini le cui famiglie non sono in grado di pagare l’insegnamento, le uniformi, i banchi, le matite, i libri e le riparazioni degli edifici,  sono sbattuti fuori dalle aule”. E tuttavia viviamo in un mondo che una decina di anni fa ha ratificato la Convenzione per i Diritti del Fanciullo, un mondo che ha riconosciuto l’istruzione libera ed obbligatoria come diritto di ogni bambino. I governi hanno sia un dovere legale che morale nel rispettare questo impegno”.

Sottolineando il tema del Forum Africano 2000 per lo Sviluppo, “HIV/AIDS: La grande sfida per le guide”, C. Bellamy ha detto che il processo di educare tutti i bambini necessita di una grande guida da parte delle nazioni africane e della comunità internazionale. Ella ha inoltre sottolineato che se anche un solo bambino di una nazione povera è privato della scuola, tutti – stato, paesi donatori e la famiglia – sono da ritenersi responsabili.

http://www.unicef.org/newsline/00pr72.htm

 

Arte e Cultura

(TOP)

 

Monumento “Consolidazione”

Il monumento consiste in otto segmenti separati, che verranno situati in diverse parti del mondo, a creare un iper-insieme architettonico completo. Se tutti i segmenti vengono riuniti, essi formano una sfera, con uno stelo al centro, fissato sul piedistallo. Ciò crea l’impressione che lo stelo unisce sette paia di piatti paralleli, ognuno di diametro diverso, in posizione orizzontale. La struttura del monumento consente di creare un genere tale di complesso architettonico che può essere visto completamente soltanto per mezzo della telecomunicazione.

“Lo stelo del monumento è un simbolo della Sostenibilità. I piani paralleli, che formano la sfera, simbolizzano la Pace e la Quiete. Il cerchio simbolizza il Tempo. Il monumento ‘Consolidazione’ può divenire il primo progetto architettonico internazionale del nuovo millennio a cui ogni paese e ogni persona può partecipare. Può essere il vostro paese il luogo in cui uno dei segmenti del monumento può essere situato”, ha scritto l’Autore a Good News Agency.

Project’s author and coordinator: Nikolay Adaschik; e-mail office@net-2000.org

St-Petersburg, Fontanka emb., 23 - 191011, Russia

 

I vincitori del Premio 2001 dell’UNESCO per la letteratura al servizio della tolleranza, per bambini e ragazzi

Parigi, 7 dicembre - Il Direttore Generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura ha nominato oggi i vincitori del Premio 2001 UNESCO per la letteratura, per bambini e ragazzi, al servizio della tolleranza. “La guerre” (La guerra) dell’autore francese Anaïs Vaugelade, ha vinto il premio per i ragazzi sotto i 13 anni, mentre “Istgahe Mir” (La stazione spaziale Mir) dell’autore iraniano Violet Razeqpanah si è aggiudicato quello per la categoria dai 13 ai 18 anni. Erano in competizione trecentonove libri provenienti da 58 nazioni, scritti in 35 lingue. Quarantaquattro di questi, preselezionati, sono stati sottoposti alla giuria internazionale che si è riunita presso la sede dell’UNESCO il 4 e 5 dicembre. La giuria, oltre ai due vincitori, ha premiato altri sei libri con una Menzione d’Onore.

http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/2000/00-134e.shtml

 

Fondato in Italia il primo Museo per la Pace a Paternò (Catania)

Esistono nel mondo circa 60 Musei di pace, diversi fra loro per struttura, organizzazione e        capacità gestionale, dotazione museale e risorse economiche, ma tutti legati da una identica aspirazione ideale: quella di servire all'educazione e allo sviluppo della pace e della nonviolenza. Il Museo a Paternò, in provincia di Catania, è il primo ad essere fondato in Italia.

L'idea di fondare un Museo per la pace è maturata nei primi mesi di quest'anno, a seguito di una serie di iniziative pacifiste svoltesi nella provincia di Catania, propedeutiche alla auspicata "Biennale della nonviolenza" promossa dal comitato Stop War. Per l'occasione fu ospite della città di Paternò il professor Peter van den Dungen, coordinatore della Rete Internazionale dei Musei di Pace (International Network of Peace Museums), il quale stimolò la costituzione di un comitato promotore che ha certamente saputo bruciare le tappe: il 4 dicembre il Museo per la Pace è stato inaugurato.

Per informazioni: vincenzom@libero.it

 

 

* * * * * * *

 

Iraq, 1° Dicembre: dopo dieci anni di embargo, all’aeroporto internazionale di Baghdad è atterrato un volo commerciale proveniente dall’estero. L’Airbus 310 delle linee aeree giordane è stato il primo a giungere nella capitale dall’inizio dello stop ai rapporti commerciali imposto dalle Nazioni Unite nel 1990, quando Saddam Hussein invase il Kuwait.

www.Kataweb.com

Buone Nuove, turquet@dada.it

 

BUON NATALE, IRAQ

di Sergio Tripi

(TOP)

 

   Il 52° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani cade in questo mese di dicembre del 2000, il mese del Natale, celebrazione della fratellanza per buona parte dell’umanità. Diritti umani: concetti astratti con scarse possibilità di concretizzarsi, secondo alcuni; ideali determinanti per il progresso dell’umanità, secondo altri, che fortunatamente costituiscono ormai la maggioranza di quella parte di umanità che è incline a riflettere e a formulare valutazioni. I diritti umani sono un campo di vitale importanza in questo periodo di transizione verso il mondo del terzo millennio; essi rappresentano la base sulla quale ogni società giusta dovrà essere realizzata, sia essa un remoto villaggio o la comunità mondiale. Purtroppo, però, dobbiamo constatare che l’uomo deve ancora dar voce, in misura adeguata, al suo desiderio di porre fine alla sofferenza. Infatti, ancora oggi i diritti umani sono tristemente negati a molti dei popoli della terra; e l’Iraq è, dolorosamente, drammaticamente, inaccettabilmente, tra i primi.

  

   La storia recente dell’Iraq è tristemente nota. Il Paese è una repubblica presidenziale governata dal 1979 da Saddam Hussein, che è il Presidente e che riassume in sé tutta l’autorità: è il Capo dello Stato; è il Presidente del Consiglio del Comando della Rivoluzione, organo principale dello Stato con funzioni legislative ed esecutive (!); ed è colui che nomina i componenti del Consiglio dei Ministri. Il Parlamento è costituito da un’Assemblea Nazionale consultiva (!) unicamerale; ed esiste praticamente un solo partito politico, che è naturalmente anche il partito di governo. E’ una concentrazione di potere così forte che fa ricordare a noi europei quella nefasta di Hitler dal ‘35 al ‘45. E’ una dittatura che impiega mezzi terribili come i bombardamenti con i gas per piegare la spinta indipendentista dei Kurdi; che usa il pugno di ferro per eliminare qualunque segno di dissidio interno; che ritiene di poter impunemente invadere il Kuwait nell’agosto del 1990 puntando al controllo della produzione petrolifera della regione con l’uso della forza. La reazione delle Nazioni Unite è costituita da una raffica di cinque risoluzioni; la prima, di condanna, è dello stesso giorno dell’invasione. Le altre, tra agosto e novembre, introducono le sanzioni, autorizzano l’uso della forza per respingere l’invasione, stabiliscono un ultimatum (15 gennaio 1991) per il ritiro dell’Iraq dal Kuwait. Le forze della coalizione iniziano i bombardamenti aerei sull’Iraq il 16 gennaio e l’attacco di terra il 24 febbraio. La disparità delle forze in campo è abissale e il 28 febbraio si giunge ad un “cessate il fuoco”; il Kuwait è in fiamme perché le forze irachene in ritirata hanno incendiato tutti i pozzi petroliferi; il disastro ecologico è immane; la tragedia bellica è compiuta; ma le sofferenze del popolo iracheno, che paga per le colpe del suo dittatore, sono appena agli inizi e durano ancora oggi, con conseguenze drammatiche per la popolazione irachena, soprattutto per i bambini.

  

   La reazione all’invasione del Kuwait fu necessaria e legittima; ma un altro discorso va fatto a proposito delle sanzioni economiche che hanno messo in ginocchio l’intera popolazione irachena, senza peraltro riuscire a rimuovere Saddam Hussein dal potere né a distruggere l’intero armamento non convenzionale esistente nel Paese. Un  esame  del meccanismo di queste sanzioni esula dall’ambito di un articolo giornalistico; e d’altro canto esiste una documentazione esauriente e molto ben preparata dagli organizzatori della campagna “rompere l’embargo”, documentazione che il lettore che volesse approfondire la questione può richiedere direttamente a quella organizzazione (rompere-l’embargo@libero.it). In questa sede è appropriato discutere il fatto indiscutibile che queste sanzioni sono in contrasto con la Carta dei Diritti dell’Uomo, imponendo stenti e sofferenze ai cittadini iracheni, ai quali manca cibo per sfamarsi e medicine per curarsi. Ecco gli effetti delle sanzioni sull’Iraq:

 

Mortalità infantile- periodo 1984-1989: 56 per mille; periodo 1994-1999: 131 per mille

(rapporto UNICEF dell’agosto 1999 relativo al centro e sud del Paese, dove vive circa l’85% della popolazione). “I tassi di mortalità infantile  in Iraq oggi sono tra i più alti del mondo, i nati sotto peso  sono almeno il 23% del totale delle nascite, la malnutrizione cro-nica sotto i cinque anni colpisce un bambino su quattro...” (Rapporto della Commissione delle N.U. sulla situazione umanitaria in Iraq, marzo 1999)

Malnutrizione - bambini sotto i cinque anni affetti di malnutrizione cronica: 1991: 18%; 1996: 31% (rapporto UNICEF citato)  “Un bambino iracheno su quattro è malnutrito ...  Dopo che un bambino ha raggiunto i due o tre anni di età, la malnutrizione cronica è difficilmente reversibile e i danni allo sviluppo possono diventare permanenti.”   (Rapporto UNICEF e PAM, maggio 1997)

Salute - prima delle sanzioni: assistenza medica di base per il 97% della popolazione urbana e il 78% di quella rurale; dopo le sanzioni: il budget del Ministero della Sanità è ridotto del 90-95% (UNICEF, Situation Analysis, 1998).

 Fonte: Campagna “rompere l’embargo”

 

  E’ possibile che l’intero consesso delle nazioni del mondo non sappia trovare un’alternativa alle sanzioni economiche per ottenere l’obiettivo che si è proposto, cioè la completa individuazione e distruzione delle armi chimiche ancora in possesso del dittatore? Possibile che quest’azione di neutralizzazione di armi così letali, pur certamente necessaria, possa essere condotta soltanto infliggendo privazioni dolorosissime a donne e bambini?  Non si può crederlo. In effetti, è assolutamente necessario individuare altri metodi, altre soluzioni, perché non si può più accettare il terribile costo in vite umane che questa situazione comporta. Ecco alcune parole che pesano come macigni sulle nostre coscienze: “il tasso attuale di mortalità infantile per i bambini al di sotto dei cinque anni attribuibile alle sanzioni va dai 6.000 ai 7.000 al mese” (D.J.Halliday, già coordinatore umanitario delle N.U. in Iraq, 1998).

 

   Fra poco, manderemo in fumo migliaia di miliardi con feste, cenoni, regali, viaggi e quant’altro. Facciamo anche un’altra cosa: sosteniamo questa campagna e inviamo una cartolina di auguri: Buon Natale, Iraq.

 

 

* * * * * * *

 

 

Prossimo numero: 29 Dicembre.

 


(TOP)